Intervista a Renato Brunetta sul bilancio pluriennale dell'Unione Europea

Renato Brunetta deputato europeo iscritto al gruppo del PPI eletto in Forza Italia colui vogliamo parlare del bilancio pluriennale dell'Unione europea siamo giunti alla fase finale della trattativa sotto presidenza britannica Tony Blair dovrebbe presentare ne rende prossimi giorni una nuova proposta di compromesso sulle prospettive finanziarie che apparentemente vuole togliere dei fondi
Ai nuovi paesi dell'est in particolare i fondi strutturali mantenendo invariata la politica agricola comune
Una proposta che è stata giudicata inaccettabile dall'Italia perché ma
Non so come andrà a finire il o meglio penso che slitti tutto alla prossima presidenza austriaca
Quello che però posso capire e che siamo ad un'impasse un'impasse che viene da lontano
E sostanzialmente alle contraddizioni della presidenza Prodi
Prodi ha voluto l'allargamento in questo ha fatto bene io sono personalmente l'ho sostenuto Prodi però sostenuto fin dall'inizio che l'allargamento non dovrà comportare anche un parallelo
Allargamento del bilancio europeo
Affermato in ogni occasione che l'allargamento si poteva fare a bilancio dato e ricordiamo che il bilancio dell'Unione Europea e poco più dell'un per cento del PIL dei paesi membri
Quando Prodi ha presentato nel due mila quattro il suo prospetti per la sua ipotesi di prospettive di bilancio due mila sette due mila tredici
Ha prodotto un operazione
Fantasiosa o illusionistica e cioè
Ha ammesso all'interno dell'un per cento la Spesal europea di tipo tradizionale senza toccare in alcun modo per esempio la politica agricola comunitaria
E ha messo tutte le parti nobili delle nuove strategie
Ad esempio Lisbona
Nella parte al di sopra dell'un per cento ben sapendo che c'era già un gruppo di Paesi i sei Paesi
Molto noti della famosa lettera che avvertivano già da allora Prodi sulla intenzione di ridurre bilancio all'un per cento e che non ci sarebbe stata alcuna possibilità di allargare il Bilancio verso il tetto massimo già oggi previsto dei trattati che dell'uno virgola ventiquattro per cento
Pertanto Prodi ha voluto fare le nozze con i fichi secchi
Ha cioè il percorso l'allargamento
Senza chiedere parallelamente
Un allargamento del Bilancio
Evidentemente temendo che se avesse chiesto un Bilancio maggiore per l'allargamento geografico l'allargamento geografico non ci sarebbe stato
Poiché non ha all'interno delle risorse date fatto alcuna proposta vera reale di redistribuzione che so meno la PAC e più alla ricerca scientifica piuttosto che alla coesione e così via il risultato è che i nuovi Paesi dell'allargamento pretendono risorse
I vecchi Paesi non son disposti a sganciare un euro in più la Gran Bretagna
Non recede dal suo sconto quello ottenuto da Margaret Thatcher l'Italia da questo punto di vista aveva già fatto delle concessioni enorme
All'ultimo compromesso lussemburghese di Juncker e quindi neanche l'Italia
A ulteriori margini di flessibilità il risultato è che siamo all'ANPAS ANPAS sulla
Costituzione europea
Dopo il referendum francese e olandese e quel che di peggio ANPAS
Sul bilancio
Non è un problema dell'Italia
Non è un problema forse neanche della Gran Bretagna o della Germania è un problema che in questi anni
Si è voluto dire di sì a tutti sia voluto probabilmente farsi belli con un allargamento che non era ancora maturo nelle coscienze né dei popoli né dei governi
E si è voluto fare un allargamento a costo zero
Blocco del Bilancio
è il nodo che viene al pettine di una politica sbagliata
Sull'euro
Fatto sta che siamo a a questo negoziato l'Italia ha detto che la proposta Blair quella che è emersa dai giornali non è accettabile
Però l'Italia sta negoziando sulla base diciamo del bilancio comunitario depositi e fu e finanziarie pure che sono sempre esistite con la pacca al quaranta per cento ci sta rimettendo a suo avviso non sarebbe più opportuno cercare di sparigliare il gioco
Ritornando alle proposte ma carico di Tony Blair di giugno
Sulla questione della del togliere fondi all'agricoltura darli presente la ricerca la competitività beh nell'incontro che c'è stato la settimana scorsa colonne ministro La Malfa io stesso
Prospettato un'ipotesi simile cioè quella di dire visto che siamo all'impasse almeno ricominciamo a ragionare seriamente
Su l'un per cento e sulla redistribuzione delle risorse all'interno dell'un per cento ministro La Malfa risposto che questa a questo punto del negoziato una prospettiva di questo genere era impresentabile nel senso che indebolì va il il quadro negoziare da parte dell'Italia io non sono di questo avviso cioè l'Italia deve da un lato
Essere ferma
Dichiarando la sua volontà di mettere il veto se ci fosse una proposta maggioritaria
Che vada al di sotto del compromesso Junker Blair
Dell'estate scorsa
D'altra parte però l'Italia deve anche dire quello che pensa sul bilancio europeo
E dire quello che pesa sul bilancio europeo e dire meno la politica agricola comunitaria tirar fuori la sua vecchia proposta della finanziamento
In compartecipazione della politica agricola comunitaria raddoppio per esempio del settimo programma quadro opera di raddoppio delle risorse per la ricerca e cioè avere una prospettiva solo con i veti non si va molto lontano
Grazie a Renato Brunetta