Intervista a Stefano Ceccanti sulla campagna elettorale per il referendum "No Triv"

Acquisizione
Radio radicale con nel senatore Stefano Ceccanti costituzionalista per parlare del del referendum allora
Ottiche campagna elettorale è stata quella che si sta avviando alla fine soprattutto se lei volevo sapere tacco costituzionalista
Se lei aveva riscontrato delle delle anomalie abbiamo visto che nei giorni scorsi sceso in campo indirettamente il Presidente della Corte Costituzionale che ha detto una cosa normalissima e dopo che il Presidente del Consiglio Renzi
Aveva fatto una dichiarazione astensionista ci troviamo di fronte a una campagna referendaria diversa dalle altre ma io direi questo dobbiamo sempre stare attenti sul fenomeno dell'astensionismo
A
Le motivazioni che sono diverse non c'è dubbio che l'elettore da cittadino responsabile debba informarsi su qualsiasi
Io occasione in cui è chiamata a votare ed elezioni rappresentativa elezioni deliberative come sono i referendum
E che un astensionismo che nascesse da mancata conoscenza sarebbe molto criticabile rispetto a dovere civico
Un'altra cosa però l'utilizzo dell'astensionismo da parte di una persona che ha una chiara consapevolezza al quesito come spiega anche stamani Presidente Napolitano
C'è una persona che non condivida il quesito
Si può decidere senza con questo che sia accusabile di mancanza di dovere civico di votare nodi attenersi io penso che in linea generale sia preferibile votare no quando si pensa che il quesito abbia ti negativi se però io voglio votare no larga parte di quelle che vanno a votare no a prescindere da me decido di attenersi
L'opzione nodi fatto scompare che riduce l'OSCE trattarsi astensione in questa chiave uno poteri legittimamente voi attenersi si
Lei si ricorda un Presidente del Consiglio che l'ha fatto una dichiarazione astensionista
In vista di un referendum io penso che
Dobbiamo distinguere tra le Autorità di garanzia e le autorità che ricoprono ruoli istituzionali perché esprimo una tendenza politica
Se noi abbiamo l'Autorità di garanzia e quindi il Presidente della Repubblica in carica Presidente la Corte costituzionale
è del tutto comprensibile non solo che votino ma che votino tra i primi per dare un esempio di attaccamento alla
Al dovere civico
Per quanto riguarda il Presidente del Consiglio piante consiglieri perché rappresento è terminata maggioranza politica che la politica quindi lui decidere come votare se vuole invita anche astenersi e poiché l'opinione pubblica valuterà politicamente questa sua scelta lei cosa fa
Io volevo votare no questa sarebbe stata la mia prima scelta
Perché reputo il quesito negativo non tanto per il contenuto in sede quesito che è molto scarso a Jerez perché esprime l'idea di un diritto di veto di Regioni enti locali verso grandi scelte energetiche
Però coloro che dovrebbero votare no si astengono a questo punto come seconda scelta visto che io reputo la peggiore il sì preferisco astenermi
Ha fatto bene il Presidente della Corte costituzionale a fare quelle dichiarazioni anche se poi non faceva parte del corpo dell'intervento che avevo da avrebbe dovuto
Fare quel giorno sulla giurisprudenza della Corte costituzionale qua di io mi sarei fermato al posto di Presidente della Corte Costituzionale scendo io sono il Presidente di Corte costituzionale
Ritengo doveroso per me andare a votare andare a votare tra i primi
Avrei evitato di dare un giudizio sull'astensione accumulando motivazioni diverse che confluiscono astensione un'astensione da mancata conoscenza e quindi a manca dovere civico l'astensione invece con la scelta politica
Per un'ultima questione perché riguarda la riforma costituzionale questa settimana c'è stato l'ultimo passaggio parlamentare
E la maggioranza
Annunciato che diciamo proverà il referendum confermativo cosa che non era successo
Nel due mila uno
Era successo quella stessa cosa allora che era stata la stessa maggioranza promuove quantomeno capito
Volevo sapere si può considerare è criticabile questo atteggiamento nei confronti della promozione del referendum confermativo qualcuno ha parlato di uso demagogico
Ma non mi sembra cioè mi spiego evidentemente l'uso più naturale del referendum dell'articolo centotrentotto è un muso contrario alla riforma
Quindi una richiesta oppositiva io ho perso in Parlamento ma voglio batterti nel Paese
Però se c'è una maggioranza che vota la riforma ritiene che non basti sul voto in Parlamento ha pensato la riforma sia così importante da chiedere anche lei
Agli elettori di confermare l'articolo centotrentotto costruzione questo lo impedisce perché non impedisce a chi ha votato per la riforma di chiedere anche la prendo
Sì siccome non lo chiede è una scelta politica che si può giudicare criticamente o non criticamente però rientra nelle prerogative di qualsiasi parlamentare si richiamo della foresta di chi ha votato contro sì
La personalizzazione del del del dello scontro referendario sul referendum confermativo distoglie dal tema vero della riforma ma io penso che i cittadini debbano votare
Sì leggendo informandosi sulla riforma
Quindi il giudizio deve essere mirato sulla riforma non è un voto pro o contro il Governo dopodiché però è evidente che se il Presidente del Consiglio
Si fa promotore di un ruolo attivo del Governo dice che la riforma più importante natura
Come si potrebbe dirgli che se perde terzo corso non poche preannunciare delle conseguenze ma per ragioni di responsabilità non perché bisogna spostare il voto da un voto sulla riforma voto sul Governo
Bene la ringrazio molto e ringrazio il professore Stefano accecanti col quale abbiamo parlato dei due referendum