"Un'altra Napoli"

Domani saranno
L'onorevole
Bisogna
Buona sera
Vorrei ricordare agli amici dei soci intervenuti questa sera per la prima volta che possono ritirare dalle hostess un cartoncino e consegnarlo dopo averlo compilato per ricevere informazioni sulle attività di Campania Felix e sulle modalità di adesione
Invito poi gli amici dei soci che hanno partecipato a precedenti manifestazioni ad aderire a campagne Felix
Però se adesioni ci consentiranno di portare avanti quel discorso culturale che abbiamo iniziato sin dal mille novecentottantadue nascita della nostra associazione
E che potremo continuare nel migliore dei modi solo se avremo un consistente numero di associati l'unione fa la forza
Campania Felix altri scoppi oltre quelli culturali di unire i campani sparpagliati nella grande Roma e renderli vincoli come diceva l'indimenticabile Peppino De Filippo
Organizzeremo a questo scopo gite e viaggi riunioni conviviali nel corso delle quali avremo esibizioni di soci poeti scrittori artisti in genere anche non professionisti
Mi informa inoltre che stiamo costituendo il gruppo i giovani di Campania Felix per riunire i figli dei soci e dei loro amici anche non napoletani
Vi sono giovani che svolgono tesi di laurea sui nostri scrittori sui nostri poeti sul nostro teatro o sono semplicemente versati ad approfondire la conoscenza dei valori culturali della Campania
Le manifestazioni di Campania Felix specie le ultime sono sempre più frequentate da questi giovani desiderosi anche di conoscere gli attuali esponenti del mondo letterario artistico scientifico della nostra regione
Chi è interessato può rivolgersi alla segreteria per partecipare alle riunioni che stiamo tenendo presso i nostri uffici i piazza Capranica
Tra le rassegne che stiamo proponendo una soluzione ma napoletano iniziata nel gennaio di quest'anno presso il Centro Congressi del mio sia di Roma
Con il film di Francesco Rosi Diario napoletano e l'altra sul teatro napoletano il cui abbiamo svolto di recente un ulteriore momento dedicato a Peppino De Filippo
Dopo le serate su Petito e Scarpetta si inserisce la presentazione di questo libro di Antonio Ghirelli un'altra Napoli che possiamo ritenere compresa in un'altra rassegna denominata la cultura napoletana nella letteratura concernente gli scrittori napoletani e le loro opere
Gli uomini di una città che è stata grande vuole esserlo ancora è il sottotitolo del libro che abbiamo riportato nella prima pagina dell'invito
Sono gli uomini che abbiano che hanno onorato la campagna in epoche in settori diversi
Alcuni di questi che sono già stati ricordati da Campania Felix come Salvatore Di Giacomo il Raffaele Viviani altri lo saranno in prosieguo tra cui il grande Eduardo ma ritorneremo a parlare di Viviani di Di Giacomo nella rassegna sul teatro napoletano
Il libro di Antonio Ghirelli appare come una straordinaria galleria di protagonisti famosi in modi diversi chi attraverso due secoli hanno dato e ricevuto linfa dalla città intrecciando né i fili della grande storia
Il principe Caracciolo minerale Luigi Settembrini Salvatore Di Giacomo la Ferilli Viani il comandante lauro Eduardo De Filippo
Un'altra Napoli testimonia l'amore limpida e totale dell'autore per la città in cui ha trascorso la giovinezza con gli intellettuali della sua generazione I ragazzi di via Chiaia
A presentare il libro di Ghirelli abbiamo questa sera da lui due di questi ragazzi in verità un po'cresciuti lo scrittore Raffaele la Capria e il regista Francesco Rosi un altro ragazzo Giuseppe Patroni Griffi si scusa per non essere presente perché impegnato a Napoli per le prove di Napoli milionaria di cui sta curando la regia
Dopo i relatori avremo un intervento della nostra bravissima Lina Sastri
Prima di cedere la parola agli illustri relatori permettetemi di leggere un passo dell'introduzione del libro che mi ha particolarmente colpito
Napoli è alla fine dell'Ottocento un paradiso abitato da diavoli secondo la celebre definizione di che ma questi diavoli dice Tirelli sono buoni e leggeri come angeli
Verranno poi la speculazione edilizia la criminalità organizzata e lo spaccio di droga nella seconda metà del nostro secolo a trasformare la città in un inferno e a costringere molti poveri diavoli a vendersi l'anima
Ma per fortuna la storia di Napoli non è scritta soltanto nel degrado delle sue strutture urbane o negli annali del delitto e della disperazione
C'è un'altra faccia di questo straordinario pianeta che è illuminata dal lavoro della gente onesta che naturalmente la maggioranza e dal genio dei suoi figli ma migliori i tre questi figli aggiungo tra questi figli migliori c'è un illustre meridionalista Francesco Compagna
Un altro ragazzo di via Chiaia
Compagnia partecipò alla fondazione di Campania Felix l'otto luglio ottantadue quando era sottosegretario alla presidenza del Consiglio
Dopo la costituzione mi telefono ed esprimendo il suo apprezzamento per la mia iniziativa mi disse con la sua ben nota cordialità a settembre dovrà Cafu discusse ma discusso Tiburtino compagna non lo poté fare a settembre perché dopo pochi giorni il suo generoso cuore cessò di battere a Capri mentre faceva il bagno nelle acque di Marina Grande
Alla ripresa delle nostre attività dopo le ferie estive gli dedicheremo una manifestazione alla quale invito i suoi compagni I ragazzi di via Chiaia di questa sera
Per ora vorrei ricordarlo con questo piccolo testamento spirituale che ci ha lasciato che anche la conclusione del del libero di Antonio Ghirelli
C'è una grande speranza nonostante tutto nonostante tutto quello che vedete o che risente di vedere c'è una grande speranza in questo Paese e questa speranza sta nella fede in un'idea e la coscienza nella pulizia morale
Ed ora cedo la parola a Franco Angrisani direttore dell'Agenzia giornalistica Italia già direttore del Mattino di Napoli pregandolo di coordinare questo incontro a tutti buon ascolto prezzi
Dall'Asia
Non molto tempo fa aveva fatto un'inchiesta condotta un'inchiesta tra i non romani che finora ha dedicato una puntata naturalmente ai campani napoletani che vivono a Roma
Con un titolo
Cucina
Il giudice
A addirittura
Con un titolo molto efficace
Geni ma Shorty
è vero no dico è vero che siamo sciolti come campane napoletano che siamo tutti geni ansia a tal proposito mi arriva la memoria un articolo di Mimmo De Masi sul Mattino di qualche anno fa
Si chiedeva e mai napoletani sono veramente intelligenti l'articolo suscitò reazioni furibonde
Ma in effetti De Masi domandava soltanto queste e intelligente un popolo che assiste quasi passivamente all'arroganza all'operazione alle operazioni dei poteri che stanno distruggendo la città in fondo a una città di masochisti si domandava De Masi e più tardi lo stesso interrogativo se lo pose Ceronetti il l'amico la Carlo lo ricorderà bene l'episodio perché facemmo una tavola rotonda Anna
E ma non è colpa mia e
Lavoro
E allora si possa anche Ceronetti la stessa domanda chiedendo sì perché questa splendida città sarà ma la mano sprofondando nel degrado
Il il dibattito su Napoli quindi sia in mano si è sempre sviluppato tra molte contraddizioni tra molti interventi molti e i dubbi e perplessità dei pensatori dell'intellettuale degli scrittori i livelli ci regala un libro Grazia Landolfi che c'è più unito tutti qui stasera ci regala un bellissimo libro che come diceva Landolfi una galleria di ritratti di personaggi che per due secoli hanno fatto la storia di Napoli nel bene e nel male
I fatti sono quelli dell'ammiraglio Caracciolo il signore del mare protagonista del novantanove i Gioacchino Murat che Ghirelli i eletto a cittadino onorario di Napoli perché molto simile era i suoi sudditi e poi ai grandi del teatro e della letteratura Salvatore Di Giacomo Viviani Eduardo e infine all'ultimo dei Borbone Achille Lauro
Sono ritratti molto belli con la prosa che scintillante di Ghirelli che tutti gli invidiamo tutti ritratti fatti appunti sviluppati sulla base di documentazioni storiche di ricerche rigorose
Ma e nella parte finale che c'è una smagliante foto di gruppo doppi ritratti il gruppo dei ragazzi di via Chiaia
La carriera Rossi sono qua professor cernia in sala
Peppino Patroni Griffi non è arrivato e per impegni di lavoro
Io mi ritengo un uomo fortunato perché li ho conosciuti e frequentati tutti la Capria Rossi Patroni Griffi Pirelli cernia
I i non dimenticati Francesco Compagna Maurizio Barendson Rosellina bar
Mi tengono mo'fortunato perché con due in particolare ovini intrattenuto rapporti di fraterna amicizie di frequentazioni pressoché quotidiani Francesco Compagna Ghirelli
Anzi Graziani compagna Gisela le iniziative di entrambi arrivai al mattino appena nominato ovviamente direttore del Mattino chiamai Ghirelli ascrivere secondo la prassi partenopee del voto di scambio
Qui
La verità è che fu credo una bella la verità è che fu vero fu una bella stagione per tutti
I ragazzi di dieci anni
Fra poco loro parleranno più a lungo del libro ma io vorrei
Buttare un po'sul tavolo così nella discussione qualche argomento un po'stimolante molto legato all'attualità Rossi autore di il film Mani
Sulla città sono passati trent'anni recentemente ha
Presentato in televisione poi qui c'è stato anche un dibattito Diario napoletano un forte impegno il suo un impegno un cinema molto impegnato che più tardi avrà anche altri protagonisti in Italia come Elio Petri Damiano Damiani
Il Rossi scrivendo recentemente del suo film ha detto fu un film premonitore ma io presi Napoli a campione perché era un campione di tutto il Paese quello che stava per accadere nel Paese fra poco sentiremo perché allora riteneva che era Napoli campione campione di un certo al degrado che si avvertiva aleggiava nel Paese ma non fino al punto in cui è arrivato in questi ultimi giorni questi ultimi mesi
Raffaele la Capria
Ancora l'altro ieri manifestava un robusto pessimismo devo dire
A proposito della rinascita di Napoli ha scritto sul Mattino che Napoli e in preda all'immobilità totale
Lui praticamente sostiene che c'è poco o nulla da fare ancora perché questa immobilità la la tocchi con mano appena rivincita e ti produce un senso di angoscia
E talvolta non sai e che cosa esprime che cosa dire dinanzi allo sfascio dinanzi al degrado
Per la verità Milelli
E qui vorrei avviarmi alla conclusione per lasciare spazio agli altri livelli e più aperto alla speranza ma la sua non è una speranza una speranza oleografico posticcia messa lì per il lieto fine di rally ritiene di giustamente credo
Ritiene che esistano le forze ancora sane bandite per essere riunite per essere assemblate per mettersi insieme da rimboccarsi le maniche per costruire il nuovo il rally punta molto sul recupero e questo viene fuori tutto il suo libro multe punta molto sul recupero dello dello spirito civico che è stato troppo a lungo accantonato ricacciati indietro abbandonato
E recuperando lo spirito civico dire Ghirelli ritiene appunto di poter riprendere il discorso abbastanza sfilacciato in questo momento per una rinascita vere autentica civile sociale culturale e politica della città
Io se resterà tenore ancora intervenire perché i perché il mio finale
Me l'ha bruciato Landolfi aveva puntato tutte c'era esattamente il finale che lui ha letto le parole di compagni che erano appunto le parole della speranza le parole di una della fede in un'idea il e quindi e soprattutto c'era il proprio l'ultima battuta del discorso di compagni che l'ultimissima battuta del libro di dire la pulizia morale
Allora
Partiamo dalla Calabria Pirelli
Speriamo che questo si senta meglio perché sennò
Facciamo sempre bloccati
Fermo propria infine la colla
Buona sera
Io non voglio parlare di Napoli in generale voglio parlare della lettura che ho fatto di questo libro
Perché mentre Luigi volte nel capitolo dedicata Settembrini
Una frase mi ha fatto fermare come la famosa Madeleine di Proust ammessi in moto tutta una serie di associazioni legata a ricordi della mia e della sua vita
Che come accade ad amici di vecchia data sono spesso intrecciate
La frase si riferisce alle ricordando S della mia vita di Settembrini
Un singolare vibro autobiografico dice Tirelli nel quale si narrano con affascinante candore le vicissitudini di un patriota
La cui esistenza e divisi in parti uguali tra un tenerissimo amore per la famiglia e una passione irrefrenabile
Per la libertà
E detto questo Ghirelli aggiunge che quel libero lo leggemmo a scuola Annapolis al ginnasio e continua
Da ragazzi
Pura appassionando ICI alle sue avventure ridevamo delle enfatiche invettive contro i tiranni delle straziante lettera alla moglie dello stile che ci pareva antiquato ridondante
Ed ecco che mentre leggevo queste parole
Io ho rivisto quell'edizione delle ricordanza rivista la copertina bianca coi freddi neri intrecciati lungo i bordi
Ho risentito le nostre risate soffocate l'urlo raccapricciante del professore a Brest un po'che ci rimproverava per la nostra volgare mancanza di rispetto
A quel testo
E ho rivisto me stesso e di rally ragazzi al Liceo Ginnasio Umberto primo di Napoli
E la scuola dove in qualche modo ricevemmo l'impronta di quello che poi nella vita siamo stati
Parlo di quella formazione che in tempi di fascismo ci permise
Complice un preside Corciano dei professori non asserviti
Di cogliere appieno il significato della parola libertà
In quella scuola ci siamo formati abbiamo studiato non solo dire gli e Dio ma anche Rosi Patroni Griffi Giorgio Napolitano Francesco Compagna
Davamo tutti nella stessa scuola e alcuni tre o quattro nella stessa classe
E l'ultimo capitolo di questo libro proprio a quel periodo e dedicato ed in particolare al nostro gruppo a Francesco Compagna soprattutto e alla sua attività politica e culturale e a Giorgio Napolitano
I ragazzi di via Chiaia ci chiamarono e chissà chi è stata ad inventare quella definizione
Ma come dice giustamente Ghirelli siamo stati un gruppo senza spirito di gruppo
E non ci siamo mai arrampicati in cordata per arrivare da qualche parte
Insomma non abbiamo mai approfittato della nostra amicizia per raccomandare sci a vicenda
Forse questo non dovremmo nemmeno dirlo
Ma perché non dirlo nell'Italia della raccomandazione
Nell'Italia della lottizzazione dove non ce ne vergogniamo se dunque c'è stato un elemento distintivo del nostro gruppo il primo è stato questo
L'altro elemento che è sempre in tutta la nostra vita abbiamo conservato la nostra diversità sia artistica che intellettuale
E ognuno è andato per la sua via mantenendo la propria indipendenza
Anche artisticamente è stato lo stesso
Leggendo l'ultimo capitolo di questo libro
Mi sono riconosciuti in tanti momenti descritti da Ghirelli
Nei libri che insieme leggemmo Necci prestammo
Negli avvenimenti cui insieme partecipammo
Di reti ne libera non lo raccontano ma lui è Dio fummo insieme richiamati alle armi nello stesso cinquantadue avesse cinquantaduesimo Battaglione distruzione
Formata da studenti universitari volontari per così dire e abbiamo dormito permessi a terra sotto la stessa tenda
E confidando sci di notte
Mentre la pioggia batteva sul telone della tenda i nostri pensieri
E traducendo nelle lunghe ore di attesi già perché aspettavamo lo sbarco dei paracadutisti che poi per fortuna sbarcare hanno abbiamo approfittato di queste attese per tradurre un libro tra dicemmo insieme un niente di meno un libro digitale si chiamava le novelle che si chiama le Nouvel Nourrit più terrestri
Ma vedo che la lettura di questo libro spinge anche me sull'onda dei ricordi e non voglio più a lungo gareggiare con l'autore
Ma voglio dirvi per inciso che io non alternava la pratica come lui scrive del moto dei tuffi e della pesca subacquea alla caccia delle belle signore
Perché io non ero dotato di tanta spavalderia ero piuttosto introverso anche scostante ero insomma quello che si dice un carattere difficile nonostante le apparenze e avrei voluto essere come come mi vedeva Antonio Ghirelli
Un'altra osservazione
E che mi sono meravigliato di non vedere sufficientemente ricordata la rivista letteraria sud
Che fu un momento importante della nostra esperienza giovanile
Anche perché in Sud che fu fondata da Pasquale Prunas e che ebbe comunque laboratori oltre a quelli del nostro gruppo anche Tommaso Giglio Luigi Compagnone Anna Maria Ortese Maurizio Barendson e tanti altri
Sì e tre annunciavano molte idee riguardo alla nostra Società Civile meridionale alla cultura napoletana
Agli uomini di una città che è stata grande e vuole esserlo ancora come scritto sulla copertina di questo libro ha molte idee che sono discusse anche nel volume di Ghirelli
E soprattutto una era RAI idea dominante
Tutti noi che facevamo quella rivista
Il cuore a Napoli la testa in Europa e quei sereno anche il Tito nell'articolo che ho recentemente scritto sul Mattino
Io poi mi sono anche domandato ma come mai di rally è tornata a parlare di Caracciolo di mirati Settembrini di Di Giacomo di Viviani Di lauro di De Filippo visto che ne aveva già parlato da storico
Nei due suoi splendidi volumi pubblicati da Einaudi storia di Napoli e Napoli italiano come mai con mai
Lui ha sentito il bisogno di tornarci su e di di parlarci di queste figure che ben rappresentano lo spirito l'anima e la cultura della nostra città anche nei suoi difetti secondo me a proposito di Nauru
La ragione
E che non ha voluto parlarcene come prima da storico
Ma in una chiave forse più personale anche nella sua oggettività
Quasi come dire
Come come un in una conversazione tra amici
E anche mescolando il suo i nostri nomi agli altri
Come per dire che facciamo parte tutti di una stessa tradizione che tutti anche noi anche Lulli dobbiamo secondo le nostre forze e le nostre possibilità
Portarle avanti arricchirla soprattutto adesso in questo momento in cui tutto sembra pericolosamente sospeso sull'orlo di un vuoto politico di idee di speranze che io sento in maniera terribile
E c'è anche io credo un'altra ragione
Più nascosta che poi secondo me è la vera motivazione di questo libro
Ed è che mentre dura nottata la nottata di qua di cui parla di Filippo
Se ha bisogno di trovare conforto di darsi un po'di coraggio
Di attingere forza
E allora Ghirelli sia rivolto a quegli spiriti
Che lui riteneva più congeniali o più capace di parlare agli
Per servirsi del loro esempio è sentirsi in loro compagnia
Quasi come
A ritrovare un'identità che si sente minacciata
Oppure un po'come dice il Foscolo dei Sepolcri crea ai gregge cose il forte animo eccetera eccetera
Quelle egregie cose
Che tutti vorremmo compiere in questo momento
Perché sarebbero tante necessaria quell'altra Napoli che tutti sogniamo
Ora si
Se esserci detto niente
Io comincio dove la Capria
Finisce cioè la Capria si chiede come mai
Di rally
A scelto di parlare di questi personaggi e perché ha scelto
Questi personaggi ecco mi chiedo e cerco di spiegarmi e di spiegare al pubblico
Come io mi sono spiegato questa scelta naturalmente io parlo del libro perché quando si parla di un libro al pubblico si suppone o si presuppone che il pubblico non lo abbia ancora letto
Il perciò voi troverete così una specie di di guida al libero
Che io
Che io cerco di dare ma prima di attaccare il discorso
Sul libro vorrei dire che in questo bel libero di dire
Io colgo
Il sentimento di un amore
Struggente per Napoli
Che è comunque io credo a noi che siamo qui a parlarne
Anche se a volte non lo si vuole ammettere
Un amore che è fatto inevitabilmente data l'età il nostro agire
E per chi come noi ha lasciato la città molti anni fa
Per realizzare per realizzarsi altrove nel proprio lavoro
Ma anche di una non mai interrotta appartenenza alla città
Nella consapevolezza dei suoi problemi
Nell'avere voluto denunciarli e raccontarli con l'occhio anche impietoso
Ma sempre volto a cercare le strade per raggiungere quel risultato
Che indicato nel sottotitolo del libro
Una città che è stata grande e vuole esserlo ancora
Ma come
Ci chiediamo
E questo è un interrogativo sul quale potremmo tornare più avanti
Per il momento vorrei ricordare un concetto espresso da Benedetto Croce nell'introduzione alle storie e leggende non vuole farne dice Croce
Il legame sentimentale col passato prepara e aiuta l'intelligenza storica
Condizione di ogni avanzamento civile e soprattutto in Gentili se gli animi e mi è sembrato è semper Croce glutammina
Che ai nostri giorni non sia per sprigionare nessuna forza
Pur modesta e umile che concorra a tal fine
Questo conosce lo scriveva nel mille novecento quindici
Ma va benissimo oggi
In cui c'è bisogno di tornare a considerare il nostro migliore passato per poter costruire impossibile migliore futuro
Ecco quindi che il libro di Tirelli un'altra Napoli dove un'altra è rivolta a domani più che a ieri
Ha una funzione che è quella della memoria di una memoria indispensabile per quel risorgimento morale di cui Napoli e tutta l'Italia oggi hanno bisogno
Ed ecco che la scelta di personaggi operata per di rally corrispondente a una evidente logica precisa
Questo naturalmente a parere mio intensa a raggiungere il il fine di capire cosa bisogna recuperare del passato
E che cosa respingere perché il passato non costituisca rimpianti tutto ma Energia per poter andare avanti
Il principe Francesco Caracciolo impiccato per diserzioni il ribellioni al suo legittimo sovrano risponde
E il re
Che ha disertato me
E tutti i suoi fedeli sudditi fuggendo in Sicilia e portando seco la cassa militare
Svuotare la cassa dello Stato non è questione di Terri poco
Per un certo potere
Giochi non mi va
Lo straniero sinceramente innamorato della città die quale amore ripagato dai suoi sudditi in appena sette anni e capaci di riorganizzare le strutture del Regno
Luigi Settembrini
Patriota irriducibile la cui resistenza sta a ricordare a tutti gli italiani
Subito
Come nord
Quanto il Risorgimento abbia rappresentato come tensione morale per la storia del nostro Paese tutto unito
Salvatore Di Giacomo
Uno dei più grandi poeti italiani dialettali
Fortemente deluso negli ultimi anni di vita per la mancata designazione al Senato
Chissà se non dobbiamo scorgere di una distinzione fatta tra poi sia nobile in lingua e meno nobile perché in dialetto
Raffaele Viviani grande poeta trama Turgot attore
Anche gli considerata a torto
Uno scrittore limitato da un gergo che appare lontanissimo dalla lingua nazionale vicino come alle oscure profonde antichissime radici della vita popolare
Gli anni avuto sempre vita difficile ostacolato i boicottato non solo dalle autorità Tel principe fascista ma quasi da tutta intera la borghesia napoletana
Il grande Eduardo il cui rapporto con Napoli è stato profondo complesso e ambiguo come una lunga storia d'amore
Sono parole di Tirelli
Che in una felice sintesi
Riesce a illustrarci la trasformazione radicale
Che c'è stata in Eduardo dal suo repertorio di un tempo a quello in cui la voce più alta che Napoli abbia avuto in questo secolo dopo Salvatore Di Giacomo parole Tirelli sceglie lotta polemizza perché e Napoli a combattere una terribile battaglia per sopravvivere il suo artista maggiore più forte e più rappresentativo non può ignorarlo
E non lo ignora
Da questi personaggi ho ricavato elementi di riflessione
Per poter continuare a credere nelle ragioni per cui Napoli potrete
Aspirare a tornare a essere grande
E mio convincimento
Sorretto dall'esperienza di un mestiere che mi porta
A percorrere Napoli
Più volte nell'anno
A visitarla nelle case
Più diverso
Perché il mio mestiere si fa avvicinandola gente
Di tutti i ceti sociali
E mio convincimento che dicevo
Che a Napoli malgrado il greco il degrado
Malgrado la corruzione
Malgrado corruzione che ha infettato
Gravemente tutta la società civile
E malgrado tutto il resto che sappiamo
è mio convincimento che a Napoli esistono ancora delle forze sane il vitali che chiedono e meritano di agire per darsi una diversa convivenza civile
E anche se queste forze hanno raggiunto il convincimento
Che non occorre
Essere assistiti
Per cercare di individuare la strada da percorrere perché la strada da percorrere per essere affidata alla dignità
Di una autonoma azione
Ma sappiamo tutti che Napoli
Come Palermo
Da sole non ce la possono fare
Lo Stato ha il dovere di essere presente non di assistere
Ma di essere presente
E di assolvere ai suoi dove ieri Cossa che ha fatto molto ma molto poco fino ad oggi
Infine nel libro c'è anche un capito in capitolo dedicato ad Achille Lauro
Certamente grande imprenditore certamente io non lo nego ma altrettanto certamente all'origine di quel processo inquinante di alleanze tra politica corrotta
Ma l'affare e criminalità
Che a partire dagli anni sessanta e dal criminale sacco edilizio che ha cambiato volto e anima
Alla città
Ha investito in pieno la vita politica e amministrativa di Napoli
In questo capitolo
C'è l'indicazione di quello che bisogna respingere del passato
In contrapposizione a quello che gli altri personaggi del libro circa ci suggeriscono di recuperare
Ma avendo io ho fatto il film le mani sulla città
Di cui la Capria è stato validissimo collaboratore
Film che molti di voi avrà l'ho visto spero non mi dilungo nel dire cose che quel film diceva con lucidità e chiarezza trent'anni fa
E diventate oggi di innegabile attualità
A ora tocca a me
Io sono può nervoso perché non vedo niente
Ciò la luce in faccia e non vedo le facce della gente che amo molto di guardare con la quale amo molto di parlare anche perché
Questa è una sala piena di amici
E io vorrei ringraziarvi vorrei ringraziare Landolfi vorrei ringraziare soprattutto chi non ho il piacere di conoscere personalmente ed è venuto stasera addolorarmi e poi lo riconosce degli amici ma vorrei dire
Vorrei dire che questa non è
Non è un discorso soltanto tra amici
Non è una serata commemorativa
Non si sa erano soltanto le Madeleine di Proust
Qui noi stiamo parlando Dinoi
Nel nostro Paese della nostra città
Noi stiamo parlando
Di problemi
I drammi che ci angosciano ora per ora giorno per giorno
Noi stiamo parlando del futuro dei nostri figli
E qui mi fermo sui figli perché lui già la televisione usa troppi bambini
Io voglio dire che
Questo libro non è così importante come la vostra presenza potrebbe farmi credere
Il vostro calore e la vostra simpatia il vostro amore per Napoli
Che ci unisce qui
Di quello che hanno detto gli amici vorrei mettere in risalto tre cose
Che sono secondo me
Fondamentali nel loro intervento io non li ringrazio perché li conosco da troppo tempo
Li amo e basta
Una è la frase di la Capria sulla quale io di prego di meditare perché
La ricetta per la nostra salvezza e non solo la salvezza di Napoli
Il cuore a Napoli la testa in Europa
Ecco in questa difficile sintesi dialettica
Tra quello che è la forza del nostro sentimento
Il colore della nostra vita nostre passioni il nostro amore
Il nostro panorama meno male va
Il la nostra cucina
Il nostro dialetto tutto quello di cui ci compiacciamo forse troppo
Ma che tuttavia rappresenta una grande vera ricchezza
E contemporaneamente questa esigenza
Rea
Inderogabile di essere europei
Cioè di ragionare
Cioè di equilibrare gli impulsi del cuore
Con un attento esame dei nostri doveri e dei nostri diritti
Con una difesa della nostra dignità umana che a Napoli viene calpestata ogni giorno e che in Italia non è meno Filippi ex
Il cuore a Napoli mai dimenticare questo anche chi non è napoletana anche il gomito mio amico Damiano è friulano ha un cuore napoletano
Ma la testa deve essere lucidato
Deve essere impietosamente l'uscita
Franco Rosi
Ha detto la cosa vitale del mio libro non è dettata dal rimpianto e dettata dalla
Necessità di trovare le energie per andare avanti
E l'unico andamento Croce Alletto che la cosa deliziosa di Croce filosofo discutibile ma scrittore straordinaria
è vero la storici ingentilire
Il passato
Il passato ci fa ci difende dalla mortalità ci difende dalla paura della morte
Insieme con l'ironia l'amore del passato e l'unica difesa che noi abbiamo
Per restare noi stessi alpina della Fia
Questo è un libro che io ho scritto con degli amici per vecchie vecchie bici di scuola
Obama vola dalla catena ogni volta che vado a Napoli passò davanti alla chiesa dalla manovra la catena io non sono credente ma salvo quelle scale vado a rendere omaggio l'ammiraglio Caracciolo che mi sembra il meglio di tutto quello che noi abbiamo avuto anche se un tantino troppo lezioso un tantino troppo signore
Ma noi siamo l'unico Paese del mondo in cui la parola signore un aggettivo e non un sostantivo
Elegia
Francesco Franco Angrisani ha parlato del recupero dalla mia speranza del recupero
Io penso che
Noi non dobbiamo limitarci a scrivere e ad ascoltare
Io penso che tutti voi
Campani napoletani italiani
In questo momento vi dovete chiedere
Come si chiede Scalfaro come sarà chiedendo stasera Ciampi
Come si chiedeva Amato
Ci dobbiamo chiedere che cosa possiamo fare per questo Paese non che cosa questo Paese ci può dare
Perché ci ha dato molto a che cosa possiamo dare nomi a questo Paese
Io penso che Napoli posso uscire dall'inferno perché leggete qualche autore meno rispettabile Dinoi leggete qualche Lanzetta leggete vedete qualche Martone
Vedete qualche Corsicato
Sentite qualche Daniele perché Napoli e questo non è solo una grande tradizione non è solo la grande storia non nessuno Caracciolo eppure una mania che fra chi entra che vivono la loro tragedia
Ora noi può dobbiamo chiederci in che modo questo può cambiare perché deve campi perché non può restare come e non può restare come proprio perché ne vediamo da tre mila anni di una storia meravigliosa
Di un teatro straordinario di una filosofia straordinaria di un'architettura straordinaria ma è possibile che tutto questo finisca
E allora che cosa si può fare oltre che leggere e scrivere parlare
Come ci possiamo associare che cosa possiamo tentare di fare per cambiare ecco la ragione per la quale io sono felice di questa serata
Perché questa serata che potrebbe lusingare la mia vanità anche sì ma mette scuri ex precettore tutta questa gente che cosa si aspettava identiche
Ah saranno delusi Issing
Ma la delusione deve scomparire di fronte a questo fatto noi ci sentiamo qui qualcuno ha detto che il mio libro un libro con gli amici sì ma per parlare però di quelle cose di cui parlavamo con la Capria sotto la tenda mentre c'era la guerra mentre finiva la guerra con una tragica sconfitta che noi tragici essi ma mente dovevamo volere
Perché così è cominciata la nostra giovinezza
Cioè noi siamo qui tra amici ma per parlare di cose tremendamente seria
E con la fiducia che ce la possiamo fa
Allora io
Io nel ringraziare Campania Felix e tutti gli amici quelli che hanno parlato e che le sostato esiti che legava sentite
Speriamo quelle che non si sono scocciati
Ecco io vorrei dire che la serata si conclude per la vostra nostro sollievo con l'intervento di una deliziosa attrice nostra la quale va una mia particolarissima gratitudine
Lina Sastri
Ieri a meraviglia concluderà nel modo migliore questa serata che speriamo resti nel vostro ricordo come un bell'incontro tra amici