War Room Books

Benvenuti bentornati a volume Hooks la rubrica di volumi dedicati libri la settimana scorsa abbiamo attraversato l'inferno dantesco con a riveder le stelle di Aldo Cazzullo
Oggi andiamo alla radice del male più antico dell'uomo e insieme di un fenomeno tristemente attuale frequente su quella che siamo soliti chiamare infossati era l'odio ce ne parla uno psicanalista prestigioso popolare grazie alla sua straordinaria capacità di comunicare e ai tanti libri che ha scritto che sono divenuti bestseller della saggistica sto parlando di Massimo Recalcati benvenuto professore vuol roux grazie buongiorno a tutti
Il gesto di Caino questo il titolo del suo libro che in uscita in questi giorni per Einaudi
E ci parla dell'origine dell'odio biblico come uno dei caratteri fondativi della condizione umana
Partendo anche da un'affermazione che non è convenzionale cioè che l'odio e una tentazione è una tendenza che definisce l'uomo in quanto tale e chi viene prima dell'amore
Perché professore
Per questo ha una prigionieri dell'ebreo Freud che era un grande lettore della Bibbia
In fondo la Bibbia ce lo dice la storia dell'uomo dopo il tempo della creazione dopo il tempo della luce
Dopo il tempo del mondo che viene alla luce del mondo il primo tempo della storia dell'uomo il tempo del fratricidio e il tempo dell'Oggiono nel tempo dell'amore
Il logos biblico diciamo sta dell'amore la sua parola ultima ma la prima parola e quella dell'odio allora la domanda è perché l'odio viene prima dell'amore
Perché l'essere umano
Che non è l'essere animato e perché l'odio diciamo è un esperienza solo umana non c'è oggi o nel mondo animale al mondo di marciamo trovare l'aggressività come distesa del territorio come spinta diciamo procacciarsi il cibo
Ma non c'è come dire la passione per l'oggi o che invece caratterizza il gesto di Caino l'odio viene prima dell'amore perché per l'essere umano lo straniero l'altro
Anche il fratello portano con sé una minaccia di espropriazione
Per cui diciamo prima di abbracciare il fratello prima di abbracciare lo sconosciuto la risposta partitica che viene per prima e quella del suo rifiuto del suo giro della sua negazione
E l'altra sorpresa ma anche conseguenza di questa lettura identica
E e che il crimine non concerne l'ARDIS umanizzazione dell'uomo ma al contrario le dice rivela la sua profonda umanità e eppure non siamo convinti e che chi è violento è una bestia
Lei invece ci insegna che la violenza non è una regressione
Dell'umano alla bestia al contrario e la dipendenza dell'uomo dal suo narcisismo perché cambino le somiglia tanto Narciso
Assolutamente questo un punto centrale noi cioè noi siamo abituati a pensare che nell'agire violento l'uomo si anima Lizza appunto diventa una bestia in realtà ti faccio notare che la crudeltà cui congiungere l'uomo non trova alcun paragone
Nel mondo animale
Potrei fare tanti esempi pensa solo a tortura o pensa solo al massacro di cui le cronache a volte si riempiono dell'uomo contro l'uomo dell'uomo contro la donna
Dell'uomo punto contro contro il fratello quindi nessuna regressione all'animale
Gli crea non esiste crimine nel mondo animale perché non esiste il crimine del mondo di male perché non esiste il senso della legge nel mondo animale l'unica legge che tale diciamo e la legge dell'istinto
Noi invece siamo esseri sfociati sulla legge anche quando la trascriviamo no come accade appunto nei gesti Ceratti
Atti di violenza ma diciamo la psicanalisi a concepisce due grandi matrici dell'odio la prima matrice più comprensibile se vuoi sociologica e quello frustrazione
L'odio è la risposta di con loro o di colui che viene escluso messo da parte no sesso a volte lei le periferie delle grandi città si incendiano proprio perché diciamo così non non hanno le norme parole degli abitanti delle periferie non trovano ascolto no nel loro governanti allora scatta l'odio scatta la rivolta violenta
Dunque Rogers sorgerebbe dalla frustrazione matura introdotto un altro elemento che più sottile che quello appunto narcisistico con cosa c'entra il narciso con Kyle no
Beh all'origine della dell'odio violento spesso è l'invidia
E che cos'è l'invidia l'invidia ha una matrice narcisistica io sono invidioso di qualcuno non perché diverso da me incomprensibile da me
Ma perché vorrei essere al suo posto
Dunque carino vorrebbe essere avvede cioè il preferito da Dio come nel nel racconto biblico sappiamo che Dio rifiuta i doni di Caino e accetta quelli di Abele
Abele rappresenta l'ideale esteriori Sato di Caino
Che carino non può raggiungere
E dunque non potendo raggiungere non gli resta che distruggerlo sempre troviamo lo sfondo dell'odio invidioso della violenza invidiosa una miniera spione inconscia segreta per l'oggetto dell'invidia
E questo è solo un anno perché solo gli esseri umani vivono di specchi
Senta professore sì d'accordo se la radice della violenza e narcisismo è però ci sono delle canile canalizzazioni culturali oppure no
Cioè penso per esempio alla vicenda dei fratelli bianchi contro il povero birichino il ragazzo massacrato di botte e con quello del narcisismo ma è anche nichilismo come lo chiama Antonio Polito sul Corriere della Sera però o addirittura anche un tratto ideologico cioè questa radice antropologica poi si connota attraverso la cultura di un segno ideologico oppure no secondo lei
Allora beh questo fatto di cronaca un fatto per certi versi tristemente e drammaticamente esemplare no perché qui abbiamo un ragazzo o quelli che trova prova portare la parola
Come dire a sedare una rissa
Dell'Est dice una cosa molto precisa la violenza non parla
Come dire noi abbiamo un rapporto di reciproca esclusione tra la parola e la violenza Willy trova portare la parola dove c'era violenza la violenza ha sopraffatto la parola nel modo tragico del massacro no
Però questo mi preme segnalamento cioè possiamo educare la violenza solo attraverso la parola quando la parola si estingue allora la scena dominata dalla violenza come sopraffazione
Con cioè come il segno della parola dell'altro come cancellare la torre dell'alto tutti i regimi totalitari no che praticano la violenza anche se attraverso le istituzioni
Hanno come prima caratteristica quella di togliere la parola di di e invertire la parola strappare la lingua diciamo dell'altro
De il nichilismo nel senso che nota come dire da crisi del discorso educativo in cui tutti noi siamo immersi fino ora se dovessi dire in una parola che cosa sei tu creazione direi che appunto l'educazione si che la vita umana possano rinunciare all'illusione della violenza
Che che è un'illusione primaria dell'umano perché in fondo la parole faticosa nostrana discutere la democrazia faticosa
La democrazia e persino insetto clamorosi hanno implica il tempo implica entrare il rispetto delle posizioni differenti il pluralismo la violenza invece va dritto al suo scopo
Come dire non è obbligata a fare il giro lungo della democrazia
Ed è in questo senso un'allucinazione cioè una una illusione e in fondo questi questi il massacratori di diluire sono da questo punto di vista espressioni di una ideologia totalitaria
Cioè fondata sulla sopraffazione e io penso anche il fatto che lui la pelle nera di Willy abbia in questo poco ha avuto un significato importante no cioè
La pelle nera mostra appunto all'altro in quanto discendente difforme
E dunque oggetto appunto di oggi
C'è un altro elemento nel libro che lei
Pone come elemento fondativo della violenza l'aspirazione a essere convinti io dice coincide con la tentazione perversa di cancellare l'impossibile dell'esperienza umana e la sfida pro Mitaka se vogliamo no
E la tentazione che ispira quello che lei chiama un godimento mortale una passione suicida ariano
Il miraggio scrive ancora di ogni ideologia libertaria ne ha parlato proprio nei giorni scorsi Mauro Magatti in un articolo del Corriere della Sera citando ovviamente l'istinto di morte di Freud
E identificandolo con la radice di un certo negazionismo
Verso il coronavirus che ha portato molti giovani a sfidare le regole il nome quasi di una rivendicazioni identitaria e lei direbbe mi chiedo una passione suicida aria riaffiora questo sentimento e perché in questa stagione
Beh intanto il nitore Narciso
è un mito suicidiario non sappiamo la storia che Ovidio raccontano Narciso innamorato della sua immagine Secchia nelle acque
E nel tentativo di ricongiungersi alla sua immagine muore diciamo annegando
Quindi diciamo c'è sempre nella prospettiva del narcisismo un mondo chiuso un mondo senza l'altro
C'è sempre il primato dell'uno allora Kendo e espressione dell'uno il testo biblico dice Eva con Caino acquisì un uomo che è una formula su cui io mi sono soffermato molto no una madre quando genera un silo non acquisisce un uomo genera un figlio ma Caino era l'uomo della madre cioè la madre da e i cani non faceva un tutt'uno
E questo è il dramma incestuoso il dramma dell'uno e è per questo che Adele diventa oggetto d'odio perché Abete si aggiunge a questa coppia la frattura e dunque deve essere appunto ucciso sterminato in quanto fattore che ha perturbato ognuno ora questo tema della perturbazione dell'uno e l'aspirazione dell'uomo essere uno cioè Servedio attraversa tutto il testo biblico
Cioè se c'è una passione perversa dell'umano esattamente quella di costituirsi come un non cioè come un addio senza Dio no essere Dio senza Dio cioè essere senza mancanza essere senza limiti
Essere come dire autosufficiente no è è un grande momento ipermoderno questo della verificazione del divinizzazione dell'uomo Pasolini quando raccontava negli anni settanta alcuni molto
Tempo fine insetti no quasi in un'altra epoca
Per le le grandi trasformazioni del capitalismo e la società dei consumi dicevano in passiamo rapidamente traumaticamente da una società religiosa
Di tipo monoteiste dove come dire giro esperti cautamente dicendo
Ad una società quello appunto dei consumi politeista cioè dove gli impegni sono dappertutto no
Dove il mito dell'idolatria e comunque Sasso in ogni luogo dove siamo in questo tempo non della idolatria dell'equo insomma della l'idolatria cistica dell'ilio e la violenza errati Inca che può prendere anche le forme autodistruttive della negazionismo del virus
Mostra qualcosa del genere in fondo che cosa non sopportano le nuove gentaglia alcuni niente
Fenomeni che non abbiamo visto questa estate anche di ritorno adesso intorno il coronavirus non sopportano l'idea che la libertà non sia una coppietta esclusiva del soggetto questo il punto vero noi nella quarantena abbiamo fatto esperienza
Della dimensione solidale della libertà
Tutti noi abbiamo rinunciato diciamo così all'esercizio della nostra libertà per sperimentare una forma più alta della libertà che era la libertà come solidarietà
E dunque non la libertà come proprietà anarcoide diciamo dell'individuo ma la libertà come modo di di connessioni io ho anche scritto di fratellanza fondamentalmente no quindi non era tanto la virata come alcuni drammaticamente da destra a sinistra no impressione Comencini intellettuali di sinistra come Agamben vadano alla sino a dire le stesse cose e dire
Che dicono Salvini e la Meloni che cosa dicono dicono che la quarantena atterrato diciamo il baratro di una svolta totalitaria autoritaria della democrazia e che il nostro rischia di precipitare
In uno stato di emergenza che autorizza leggi liberticide eccetera è una follia
Noi abbiamo invece fatto esperienza io dico bene dette esperienza è una delle poche cose buone che il virus c'era trasmesso che la libertà non è fa quel che si può che la libertà e essere in connessione all'altro che uccisa ci si salva tutti insieme ossia perduti
In questo però questo i giovani fanno fatica cioè nuove mi fanno fatica a capire questo punto
Cioè fanno fatica però anche perché lei lo ha detto le culture iperliberista e ma anche le culture iper progressiste che hanno investito sui diritti non hanno tenuto conto che i diritti sono un carburante straordinario delle democrazie ma possono essere anche un fucile
Ponte puntati contro le democrazie se non sono ancorati a delle responsabilità
Oltre seicento cioè viviamo in un tempo dove qualunque esperienza che limiti la nostra libertà individuale è vissuta come un sopruso fondamentalmente no come un abuso di autorità ma anche la stessa quarantena viene descritta in questi termini invece noi sappiamo che la quarantena parte che era una misura sanitaria necessaria per rallentare
La corsa violenta del virus Marche era anche un modo etico di ripensare l'esperienza della libertà
Senta professione ma ma ma questa questa coscienza che lei città diciamo cita non dovrebbe indurre anche le culture
Appunto di diritti delle culture progressiste a di fare un po'i conti nel rapporto col progresso e con la tecnica
O sbaglio
Allora no qui mette insieme diverse cose no cioè
Un altro insegnamento se se rimaniamo sul core anche il corpo in secondo me ci ha trasmesso traumaticamente evidentemente che noi abbiamo confuso profondamente l'umanissimo con l'antropocentrismo
Cioè abbiamo pensato che l'unanimismo fuoco fosse una forma dell'antropocentrismo che giustificasse cioè il fatto che non non abitiamo il pianeta ma siamo padroni del pianeta
Perché non dobbiamo dimenticare che il comizio nasce proprio dal fatto che una soglia è stata superata non che c'è stato una violenza antropocentrica
Che che spesso come dire animata dal potere della tecnica quindi dalla dalla subordinazione della ricerca scientifica alla alla violenza della tecnica
Ora questo è un altro insegnamento io penso che dovremmo pensa ripensare il nostro rapporto con la ancora il nostro rapporto col pianeta dovremmo come dire ripensare la lo stesso concetto di potenza no che a abita l'esperienza umana della tecnica
Mi viene un libro in mente un libro il professor Mauro Magatti che speriamo di avere qui anche sul tema della potenza però vorrei spostarmi adesso su un terreno più politico
Perché questo problema della violenza
E riguarda solo l'uomo nella sua incapacità di negare l'alterità o anche la vita pubblica e per esempio la politica voglio dire il populismo non è in fondo regressione verso una politica chi negando il compromesso disconosce l'altro
Ma c'è una certa il populismo e adesso scusa uso questa espressione ma animato da un fantasma incestuoso
Cioè ha una concezione incestuoso che la democrazia cioè voglio dire della democrazia che vorrebbe saltare incestuosa mente la dimensione della rappresentanza istituzionale per esempio uno quando credono sassi ricorda
Ali all'origine del movimento disse il nostro obiettivo che tra l'altro quello che Mussolini dichiarò in un suo famoso discorso parlamentare nostro obiettivo non essere la maggioranza del Parlamento
Nostro obiettivo aveva il cento per cento
Cioè l'idea come dire il populismo alimenta l'idea di una abolizione democratica della democrazia
Attraverso l'ideale incestuoso oggi una del di dell'esercizio della democrazia diretta che sappiamo essere semplicemente impossibile no perché ci sempre necessarie in politica il sito dell'istituzione della rappresentanza del parlamentarismo no che tra l'altro è sempre un oggetto di critica costante di tutti i populismi
No da Berlusconi a a Grillo diciamo l'antiparlamentarismo
Veramente una delle costanti ma perché perché l'anti parlamentare a tutto il Parlamento luogo dalla parola
E il populismo invece nutre una punizione incestuosa che quella dell'essere in contatto diretto un'altra scena che mi ha molto colpito i tempi nel famoso dialogo di Bersani con i rappresentanti J. Cinquestelle
Quando dice certo il problema dare rappresentanza al popolo no loro dicono ma no
Noi siamo il popolo
No e tre ecco questa dimensione incestuosa no non so se mi spiego ai romani mi pare questo il punto questi totale dell'antipolitica l'antipolitica persegue una via Prete
E allora è chiaro che perseguendo una via Breda cioè antiparlamentare per intenderci perseguendo una via breve che salta cioè i meccanismi della mediazione del confronto
Del turismo è chiaro che è sempre in agguato la virata totalità di ogni populismo
Ogni populismo porta con sé un anti liberalismo diciamo scritto proprio nel nel nel proprio DNA
E ha rimandato il godimento immediato dell'oggetto senza mediazioni ma anche al di al conosci mento dell'altro no
Non sembra e e sono questi tratti del populismo non è forse da considerare populista l'intera storia della Seconda Repubblica
Che tutta centrata sul disconoscimento
Ben qui il discorso sarebbe molto complicato cioè secondo me allora quello che ha alimentato il populismo nelle sue diverse configurazioni non solo italiane diciamo
è stato un grande evento anti istituzionale
Che ha come dire trascinato le istituzioni nella polvere
E che ha alimentato un odio verso le istituzioni non senza ragioni
Perché diciamo l'istituzione non so non so sono stato il luogo della rappresentanza ma anche il nuovo della corruzione no
Però questo intento anti istituzionale è secondo me ciò che era alimentato profondamente la la rabbia la rabbia populista ora il vento anti istituzionale non abita solo la politica ma abilità la nostra cultura
Le istituzioni sono esattamente quello che sinistra pone tra soggetto l'oggetto dei suoi desideri diciamo così no le situazioni impongono sempre un tempo lungo
Evitano il corto circuito no parlo dell'istituzione cioè parlo della scuola parlo diciamo poi Pasolini dice una cosa parlo Pasolini che era diciamo in se un un intellettuale
Rivoltoso rispetto alle istituzioni però quando parla dell'istituzione parla sempre con grande intensità per esempio parla di una politica delle istituzioni parla delle situazioni come qualcosa di commovente di misterioso noi abbiamo dimenticato questo Lessico
Noi pensiamo che le istituzioni sono solo il luogo della della della decadenza del del del degrado della corruzione del potere del basso impero del potere
E invece dovremmo chiaramente fare uno sforzo culturale per recuperare dignità alle istituzioni per ridare dignità alle istituzioni e in questo senso per esempio l'ultima campagna referendaria secondo me per Comerio
Ho letto le vicende non andava in questa direzione ma proseguiva in qualche modo un'idea prolungava l'idea che il fondo nemmeno rappresentanti ci sono
E meglio insomma no sì sottotraccia c'è sempre un fantasma incestuoso anche in questa opzione secondo me
E perché nel dubbio tagliamo alla politica perché comunque sia quanto meno riduciamo i parlamentari perché tanto fanno e risponde a questa sfiducia
Addirittura la furia iconoclasta che lei ha individuato oltre a tutto ciò che istituzione sia
E meglio dal odiatori seriali della Rete una delle sue espressioni molto più comuni di questo tempo secondo lei la tecnica cioè in quanto quanto al sistema mediatico internettiano ha un ruolo nell'accentuare questa violenza o è un puro mezzo
Su questo ci si confronta da tempo cioè bisogna in qualche modo demonizzare gli strumenti della comunicazione moderna oppure solo governarli meglio
Io penso che la questo tipo di tecnica Orsara anche qui l'illusione allucinata di un diciamo così un esercizio del potere
Anche nel potere di oggi e di un individuo senza filtri senza mediazioni un accesso diretto no quando Eco di Gérard ha detto quella battuta no per cui la nuova tecnologia consente anche agli idioti di riscrivere qualunque cosa anche gli imbecilli di riparlare su qualunque cosa al di là diciamo della così nel carattere aristocratico di questa formula però in realtà secondo me indicava questo problema cioè l'assenza di mediazione l'assenza di filtro
L'assemblea di anche di meriti
No noi un altro grande tema del populismo e questo cioè è l'appiattimento dei meriti dei delle dei valori
Delle competenze appunto nuove questa secondo me è un gruppo Ennesima riduzione del corrente
Cioè non si può vivere in un mondo dove le competenze sono annichilite in una sorta di falsa orizzontali inflazione dei valori
E la seguente l'incarico questo tipo di tecnica suggerisce in fondo questa appunto parificazione orizzontali inserzione dei valori secondo me
La sua esperienza di scrittore di psicanalista di intellettuali di filosofo a un riferimento costante che in tutti i libri si coglie e quello ha un grande e psicanalista e filosofo contemporaneo che Jacques Lacan
Velocità fin dalla l'uomo senza inconscia cosa resta del padre anche nell'ultimo libro ne parla come di una specie di padre no e che cosa ha rappresentato per lei questo pensiero quanti attuale ancora
Beh diciamo sull'attualità nella io ho dedicato gran parte delle armi del mio lavoro intellettuale su quello che rappresenta tra l'altro la carta non si dice mai questo ma era un colpo eticamente era un conservatore era un liberale
Osservo diceva serie essere il parere sul padre ideale del nel sessantotto
Però in realtà osservava i giovani del Sessantotto con un certo scetticismo no diceva sì va be'voi
Criticate impadroniti ma guardate fate attenzione che velocemente questi padroni ma ne troverete un altro
Assai più insidiose più potente no e aveva in mente proprio la società dei consumi come Pasolini poi l'ha descritta
Qui diciamo e era un uomo politicamente moderato ma è un liberale moderato
Ma dal punto di vista intellettuale e questo per me è stato un accanto era una scossa cioè l'incontro con l'acca e qualcosa che assomigli a un trauma
è un trauma perché ti mostra cosa che non immaginabili potessero potessi vedere quindi a prende in mondi ecco la sua forza nella psicoanalisi e quella di aver apertura dei mondi un modo di di pensare che l'inconscio
Diciamo non tanto l'inconscio per lo lo dico in due parole non l'inconscio come minaccia
L'inconscio come Barbaro dottor Jekyll e mister Hyde
L'inconscio come il sottosuolo nido storie sì l'inconscio come il tenebroso ma tutte queste rappresentazioni romantiche in razionalista dell'inconscio arriva la Camera dice
Signori
L'inconscio è una luce l'inconscio età nostra salvezza
L'inconscio ciò che può come dire ridare il senso alla nostra vita abbiate un rapporto di amicizia col vostro inconscio si poteva dirlo a Caino
Si poteva suggerire carino anche avere un rapporto più fraterno non solo con Adele ma con il proprio inconscio con dei troppi tenebre
E invece anziché guardare le proprie tenebre diciamo così si è limitato a gettare il fratello nelle tenebre
E si può dire con Prodi perché l'inconscio contiene anche tutte le pulsioni aggressive senza cadere nel determinismo e arrestare i liberali e anche parlando del dio biblico
Lei ce ne dà una versione che in qualche modo mi pare illiberale perché e interrompendo le dice l'automatismo moralistico che risponde al male con il male
E cioè rinunciando per esempio un principio ritorsivo della giustizia
Consente offre Arcari Accarino la possibilità di assumere la responsabilità del suo gesto e quindi di fare di quel senso di colpa l'occasione di la separazione e di maturazione dell'uomo
Quindi
E una prospettiva liberale quella in cui si muove
Questo impianto ottimo conosce questa parola si una sola cosa prima di rispondere questa domanda veramente notevole importante sulla canzone se dovessi dire in una parola qual è la differenza tra campo e dire che Freud pensa all'inconscio come nel passato come ed infantile e quindi il rischio è sempre il determinismo cioè che l'infantile passato possono avere come dire essi marcato in modo inesorabile la nostra vita la caldeggia l'inconscio futuro e ciò che non è ancora quindi diciamo è un'altra concezione dell'uomo
Che che suo grande problema era sottrarre la psicanalisi ogni forma di determinismo compreso il determinismo freudiano il Dio biblico non è deterministico
Caino uccide Abele ma non è ucciso
Come dire indirizzato col con cui si conclude la vicenda di Caino c'è l'atto del Signore Digilio che marca la sua fronte
E dice Nessuno tocchi Caino questo marchio che Dio impone sulla fronte di Caino ha un doppio significato da una parte e il marchio della colpa
Cioè il malato che commemora la tragedia del fratricidio non è dimenticata quella tragedia dall'altra parte il marchio che sottrae Caino ha una concezione solo vendicativa della giustizia
Come appunto giustamente ricordato Vittorio Siva
In modo liberale e democratico di intendere la giustizia è portare la giustizia al di là della sua dimensione di puro castigo repressivo no il Dio biblico non castiga
Per il godimento del castigo non è un dio satirico
è un soprattutto il dio diciamo di cui parla Gesù nel Nuovo Testamento no abbiamo tutti in mente la parabola del figliol prodigo è quel padre che vede il figlio tornare superata tutta la sua tutte le sue sostanze non lo non lo attende col bastone in mano no ma è il gesto dell'amore della del abbracciare il figlio e lo stesso fa il Dio di Caino
Non
Non restituisce a Caino la sua stessa moneta
Non risponde a Caino con logico non risponde a Caino con una punizione esemplare
Risponde a Cagli notando la possibilità a carico di ricominciare
Questo è un punto fondamentale bisogna sempre trovare all'uomo anche diciamo io penso all'assassino
Come Caino è stato la possibilità di ricominciare
Che non significa cancellare l'impronta diciamo di ciò che si è fatto ma non identificare carino all'assassino Carillo è stato un assassino
Ma può essere qualcosa di diverso dall'assassino e la narrazione biblica dimostra che Caino
è stato poi in grado di costruire città e divenuto padre e a battezzato diciamo il proprio figlio con la parola ebraica Enoch che significa
Ricomincia mento inaugurazione dedica
Ed è per questa chance perché è un anelito di futuro che il gesto di Caino libro che ci piace che ci sentiamo di consigliare e ringraziamo Massimo Recalcati per averne parlato con voi
Vi ricordo che lunedì ci sarà war room visite Hess con la squadra di Roma incontra e di saluto
Abbinarli prossimo alle diciassette e trenta per un altro libro buona giornata a tutti
Grazie arrivederci