Rassegna stampa giustizia

Bentrovati agli ascoltatori di Radio Radicale per questo appuntamento settimanale con la rassegna stampa dedicata ai temi della giustizia oggi il tre giugno del due mila ventidue
Ed ovviamente la pagina principale sarà dedicata ai referendum
Mancano davvero una manciata di giorni alla apertura delle urne il dodici giugno
E e in questa settimana diciamo l'attenzione si è in particolar modo concentrata
Proprio sulla questione dell'informazione che è mancata sino ad oggi rispetto a a questo appuntamento
Elettorale
Costituzionalmente molto importante perché si tratta di esercitare il diritto dovere di votare
Appunto con quello strumento di democrazia diretta che la costituzione a
Concesso ai cittadini nel momento in cui
Oltre appunto a al voto per l'elezione dei rappresentanti alla Camera e al Senato quindi oltre che nella momento delle scelte
Dei parlamentari che rappresenteranno poi cittadini nel corso della legislatura e il costituente
A voluto consentire al corpo elettorale di correggere attraverso i referendum abrogativi scelte non condivise
Da parte dell'elettorato stesso scelte operate nel corso del tempo dalla legislatore cioè dal Parlamento cioè da quei parlamentari eletti appunto
Con a le altre due schede elettorali questa informazione e mancata che che ne abbia detto e scritto il fatto quotidiano
Così iniziamo a parlare di
Di questo argomento
Poi affronteremo invece cercheremo di affrontare il merito di alcuni quesiti referendari diverse sono state interviste
Le prese di posizione di autorevoli esponenti della politica e della magistratura sulla stampa quotidiana nel corso di questa settimana e
Diamo appuntamento agli ascoltatori tra qualche minuto perché leggerete invece per intero anche una articolo di
O meglio una prolusione di Giovanni Falcone
Pubblicata nel corso della settimana il primo giugno a pagina uno e tre dalla dubbio ed è un estratto di un intervento appunto di Giovanni Falcone
Riportato nel libro la posta in gioco interventi e proposte per la lotta alla alla mafia
Sarà bene leggerlo per intero questo articolo perché risponde poi anche a suoi
Colleghi che
Adesso sì strano stracciando le vesti per il
Quesito referendario relativo alla separazione delle funzioni e vedremo
Qual era invece il lucido pensiero di Giovanni Falcone su questo e forse non a caso proprio per questo Giovanni Falcone e poi
è stato tanto ostracizzato da parte della magistratura associata che
Come sappiamo lo lascio sostanzialmente solo a a combattere la mafia poi
Oggi ci sono stati tutti la scorsa settimana particolar modo tutte le commemorazioni dove si è potuta si è potuto respirare una veramente
Una un'aria intrisa di ipocrisia
Difficilmente difficilmente sopportabile
E padre lo spazio anche
Quanto meno a qualche notizia che evidenzia appunto
Qualche notizia di cronaca che evidenza che evidenzia la necessità di questi di questi referendum erano più la necessità di una piena riforma della giustizia
Che
In termini di modifiche all'ordinamento giudiziario
Non sembrano trovare risposte nella convincenti nel testo proposto dal governo e dalla ministra Cartabia dicevamo dell'informazione
è come dire
Indicativo iniziare non una articolo Di Giacomo Salvini
Apparso il trentuno maggio del due mila ventidue sul fatto quotidiano gli ascoltatori di questa rubrica e più in generale gli attenti lettori
Della della stampa nazionale sanno perfettamente che il fatto quotidiano giornale diretto da Marco Travaglio un un giornale che ha ha fondato le sue fortune proprio con
Diciamo il populismo giudiziario alimentato spesso e volentieri dalla anticipazione
Di inchieste delle Procure quindi di indagini più spesso spacciati come accertamenti giudiziari
Proprio per un rapporto privilegiato che il fatto quotidiano a con molte con molte procure italiane
Sappiamo ovviamente che i
Il il CSM l'Anm
In generale
La magistratura i vertici della magistratura associata si sono schierati a testuggine
Contro questi referendum ma
Lì dove più spesso si è preferito semplicemente il Silenzio proprio per non consentire al corpo elettorale di ragionare di conoscere e di riflettere di interrogarsi
E di
Non si è mai eventualmente di comprendere l'importanza di questo appuntamento referendario e quindi di recarsi alle urne conviene
Per i conservatori di questo Paese conservatori del sistema attuale cercare come dire di appoggiarsi ad una astensionismo
Il che
Mediamente raggiunge diverse il almeno il venti per cento del corpo elettorale e quindi aiuta a non raggiungere il quorum ma e in questo articolo di Giacomo Santini
Presentato sotto diciamo una
Cappello monitoraggio RAI torte e spot sfottò questo il titolo invece la censura tv sui referendum è una balla scrive scrive Giacomo Salvini che riporta
Qualche qualche dato dell'ultimo mese e mezzo
Sono dati
Che non vengono
Non per altro spiegati più di tanto ma che giustificano o titolo questo titolo e giustificano anche
Le considerazioni che Giacomo Santini
Svolge coerentemente con la linea editoriale del suo direttore Marco Travaglio e quindi chiudere Giacomo Santini dicendo
La polemica sulla censura sul silenzio quindi non può riguardare la tv pubblica dove si è molto rappresentato il tema referendario scrive Salvini Giacomo la Repubblica replica dei promotori che non si parla di referendum nei sui talk show o delle tv private nei sui giornali peccato però che anche su questo fronte sia stato lo stesso Salvini
A essere rimasto muto qui Salvini il segretario della lega
Non ha parlato per mesi di referendum nelle prime dichiarazioni risalgono a metà maggio non solo è stato proprio il leghista per aver lanciato per lo scorso fine settimana la mobilitazione nazionale con gazebo in tutta Italia
Peccato che lui stesso non si sia presentato stava pensando a Mosca
Dice l'omonimo Giacomo Salvini a dispetto appunto alla diciamo azione politica
Di del Salvini leghista
Ma
Il tema è che subito dopo questo articolo
E ha distanza di
Molti troppi giorni
Rispetto a quelli di che la legge consente all'Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni di rispondere in questi periodi elettorali alle segnala sezioni alle denunce
Dei soggetti legittimati in questo caso dei comitati appunto promotori della referendum
Dicevamo a distanza di pochi giorni in realtà il giorno dopo di giornali almeno alcuni non il fatto quotidiano
Ha dato conto della seppur tardiva risposta dell'autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni
E quello che Giacomo Salvi ha presentato al povero ed ignaro lettore del fatto quotidiano come una grande balla raccontata dai
Referendari in realtà poi il giorno dopo è stato
Sancito dall'autorità per le e garanzie nelle telecomunicazioni quindi evidentemente kippah
Parlato di balle raccontate dai referendari lo ha fatto con poca pochissima ragione e e magari appunto ha raccontato
Delle cose non non condivise quanto meno dall'Agcom ai propri lettori cd si sarebbe aspettato per una diciamo giornalismo
Sì voglia dar conto di ciò che accade che non che voglia fare propaganda edotto orientare
Che fosse dato conto di questa disposta dell'Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni ora è possibile che
Sia sfuggita ma non abbiamo trovato nulla sul fatto quotidiano e dunque il lettore che dovesse leggere dovesse abbeverarsi
Solo alla fonte del fatto quotidiano rimarrebbe convinto
Che
La censura tv sui referendum è una balla non essendo stato informato da parte invece della
Dello stesso giornale del fatto quotidiano
Della della decisione appunto della dell'Agcom
Non danno conto la la decisione dell'Agcom neppure i grandi giornali neppure il Corriere della Sera la stampa il
Repubblica che sono quei giornali più vicini sono i giornali potere
Più vicini comunque alle posizioni politiche
Della magistratura associata e difatti è evitano anche loro di far leggere ai propri lettori quanto deciso dall'Agcom sono invece i giornali
Che sono più schierati con i
Referendum e con i referendari a darne ampio conto e allora Francesco Specchia che a pagina
Tredici di Libero il primo giugno l'articolo del fatto quotidiano disordini era del trentuno maggio e il giorno dopo invece quindi nel corso della giornata il trentuno maggio è uscita
La decisione dell'Agcom ma e il giorno dopo ne scrive libero l'Agcom a bacchetta la RAI sulla giustizia
L'Authority chiede alla tv di Stato una adeguata copertura informativa sui referendum contro la K del del silenzio ed è questa una decisione che come abbiamo detto
Si dà conto poiché l'articolo di Francesco Specchia
Appunto giunta in ritardo oltre il tempo limite stabilito dalla legge
Ma
è una decisione che è stata assunta all'unanimità
Da parte della autorità per le garanzie
Nelle telecomunicazioni e la RAI ancora una volta non affatto una bella figura oramai non ci si scandalizza più pensiamo che la parte del Paese che consideri la Rai effettivamente come la concessionaria del servizio pubblico che offre un'informazione incompleta indipendente imparziale
Pluralista ecco la parte del Paese che ha questa idea della RAI pensiamo che sia veramente ridotta ai minimi termini
E pur tuttavia questa azienda
Questa grande azienda
Appunto che svolge le funzioni di concessione del servizio pubblico radiotelevisivo per la quale incassa centinaia di milioni di euro all'anno
Questa grande azienda continua ad essere soggiogata dai come dire da dalle indicazioni
Dei partitiche trovano rappresentanza poi attraverso appunto gli esponenti del consiglio di amministrazione
Della dell'azienda stessa e e sappiamo benissimo che ci sono due grandi partiti
Che
Si si schierano contro questi referendum e sono il partito democratico di Gianni Letta e il Movimento cinque Stelle
Del
Dell'avvocato Conte
E
Ed evidentemente l'influenza di questi partiti continuano ad avere insieme alla diciamo un partito più nascosto quello dell'Associazione nazionale magistrati dei vertici della soluzione nazionale G. strati
Stanno condizionando c'è da cioè da fare questa semplice considerazione
La programmazione della RAI di fatti continuiamo a non vedere talkshow in prima serata che possano dar conto delle diverse posizioni
Rispetto a questi referendum ma in qualche modo possono contribuire a formare una coscienza e una consapevolezza e una conoscenza da parte del corpo elettorale
Il dubbio anche con Gianni alati primo giugno d'acconto di questa decisione
Anche l'Agcom ora alza la voce contro il silenzio assordante sui referendum le proteste di lega e radicali
E nel corso di questa settimana
Non c'è stata anche la polemica
Riguardo Aldo una monologo fatto dalla attrice
Comunque showgirl a
Luciana Littizzetto
Nella in una delle trasmissioni più seguite in RAI
Chi è che tempo che fa condotta da Fabio Fazio e ha fatto appunto un monologo sostanzialmente
Invitando di elettori ad andare alla Mare e non ad andare a votare con una
Con una
Con una con una di andare al mare appunto con una
Narrazione comica tipica della Littizzetto che buona sostanza ha detto agli ascoltatori di Fabio Fazio che tempo che fa insomma qualche modo poi i sappiamo quanto quella trasmissione sia vicino alle posizioni del partito democratico ha detto Dio appunto non andare a votare detti requisiti inquisiti sono troppo Complessi perché c'è altro da fare
Perché sono cose che deve decidere la politica insomma ha detto agli ascoltatori
Di del programma che tempo che fa
Non ci capirebbe niente siete dei sostanzialmente dei deficienti un po'come me e si è preso in giro e e quindi lasciamo per queste cose di e di queste cose se ne occupino agli altri e noi continuiamo
Punto a fare la nostra
Dita finanche poi nonna
Infatti qualcuno nella nella giustizia
Della
Di questa polemica ne ha parlato anche
Roberto Calderoli con non molta sportività in quanto Roberto Calderoli
Vicepresidente del Senato esponente di spicco della lega che ha iniziato uno sciopero della fame insieme alla tesoriera del partito radicale delle Testa
Per lo più sui giornali diciamo lo spazio sono prende Calderoli su questo su questo sciopero dalla fame
E Calderoli però sportivamente appunto detto beh comunque quanto meno la Littizzetto ne ha parlato anche se male è la prima volta che in RAI di referendum arrivano in prima in prima serata
Anche la dedita a evidenziato appunto
La decisione della dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni con un articolo sempre del primo giugno
In questo caso scritto da Carlo Taranto l'Agcom contro il bavaglio dei media richiamo dell'autorità perché venga garantita un'adeguata copertura
Informativa sui temi delle consultazioni del dodici giugno e vengono poi riportate appunto un po'di dichiarazioni
Di esponenti politici Jacopo Morrone
Deputato leghista componente della Commissione giustizia di Montecitorio il silenzio incomprensibile sui referendum della giustizia
Ora anche l'Agcom richiamo in India ad una maggiore informazione su questi quesiti
Ci permettiamo di dire conferenza di Yalta Morrone questo silenzio tutt'altro che incomprensibile è comprensibilissimo si vuole evitare che il referendum raggiunga il al quorum perché
Potrebbe dare
Appunto il raggiungimento del quorum una spinta decisiva
Inverso diciamo in un verso piuttosto che un altro
Rispetto anche allo stesso testo di riforma che si sta discutendo che la cui discussione di inizio in Senato proprio il o quattordici giugno quindi due giorni dopo
La tenuta del referendum parliamo evidentemente della riforma dell'ordinamento giudiziario
E della CSM e e appunto come capite i poteri del gioco sono veramente
Molti quindi è tutt'altro che incomprensibile questo silenzio
Calderoli si imbavaglia sciopero della fame come faceva a Pannella sarà questa settimana di ascolto dei tesserati passano perfettamente Fasano conferenza stampa
E appunto Calderoli e testa hanno annunciato questo loro sciopero della fame il Corriere della Sera
Però intervista Calderoli a pagina quindici di sciopero della fame come faceva a Pannella senatore leghista troppo silenzio sui quesiti Calderoli che fa si è travestito da Pannella da un maestro della comunicazione come lui risponde il leghista c'è solo da imparare
In realtà ci permettiamo di evidenziare che sono sciopero della fame non era tanto un tema di comunicazione quanto un tema di lotta politica non violenta
Non da giocarsi solo sulla versante della comunicazione e ed è un'intervista dove poi insomma le posizioni di gamberoni rispetto ai tempi di andare rispetto anche al semmai della mancata informazione
Chiedo scusa
Ecco un sorso d'acqua sono ci sono
Posizioni quelli di Calderoli notte il tempo invece da una impostazione diversa il tre giugno a pagina quattro iter radicali il digiuno con Calderoli e e scrive anche appunto il tempo dà conto anche di altri
Radicali e non solo che hanno iniziato ad aderire a questa
Forma appunto di lotta non violenta anche l'associazione Amici di Marco Pannella si è unita al digiuno del vicepresidente del Senato Calderoli
Insieme a reni testa tesoriera del partito radicale affinché il Michiel formino maggiormente gli italiani sui referendum della giustizia
Faranno un giorno di digiuno i fondatori dell'associazione
Amici di Marco Pannella
L'avvocato Giampaolo Berni Ferretti presidente di Milano vapore Bruno cappuccio dell'associazione Amici del bosco Francesco Monelli Gianni Rubagotti
Parallelamente è iniziata la ricerca di altre adesioni ha subito risposto all'appello Monica Rizzo ex assessore regionale Lombardia responsabile organizzativo federale di grande Nord
Mirko De Carli consigliere nazionale del popolo della famiglia Matteo Intermite coordinatore di più Europa Gallarate
E Alessio Roberti d'Italia viva
Intanto il leghista e vicepresidente del Senato Roberto Calderoli scrive questa mattina il tempo
E arrivato al suo terzo giorno di digiuno dalle ventitré del trentuno maggio dunque oltre trentasei ore sto attuando il mio sciopero della fame contro il muro di silenzio letto intorno a eretto
Intorno ai cinque referendum sulla giustizia del prossimo dodici giugno
Nella giornata di ieri mercoledì oggi Vito due caffè molto zuccherati periti Vivacqua la pressione per ora è ok
Per cui andiamo avanti così che non mollo anche l'Avvenire titolare ferendo un Calderoli fa lo sciopero della fame
Una notizia Breve riportata a margine di una pagina nove mentre il Sole ventiquattro Ore
Quotidiano di Confindustria si è veramente superato dedicando appunto nonostante l'iniziativa volta a sollecitare l'informazione sui referendum dedicando
Esattamente sette righe a questo tema sette righe introvabili
A pagina tredici
Calderoli in sciopero della fame stop silenzio sui referendum per rompere questo muro di silenzio abbiamo deciso di mettere in atto un'iniziativa forte ma non violenta
Lo sciopero della fame che partirà da questa notte a mezzanotte così Roberto Calderoli in una conferenza stampa sui referendum del dodici giugno nella sede dei radicali
Il Sole ventiquattro Ore non va neanche conto del fatto che questo sciopero della fame lo sta conducendo anche
La tesoriera del partito radicale e non solo Calderoli referendum ma ancora il Riformista
Calderoli fa come Pannella digiuno contro il muro di silenzio
Lei scrive Angela Stella che dà conto anche di una interrogazione presentata dalla lega sul monologo della letizia otto e prima di
Questa notizia relativa all'iniziativa non violenta a sostegno dei referendum con lo sciopero della fame
Sul tema dell'informazione dobbiamo registrare segnalare una articolo come al solito completo e ben informato di Valter Vecellio sul dubbio informazioni ridotta all'osso scrive per il trentuno maggio Valter Vecellio pagina tre del dubbio
Voto al buio il dodici giugno Pannella tradito ancora
Solo con grande ritardo si è iniziato a dare un minimo di visibilità alla consultazione ancora ignorato l'Einaudi hanno diritto alla conoscenza negare l'informazione sul dodici giugno significa scrive
Valter Vecellio anche tradire il messaggio di Pannella fa paura
Scrive ancora Walter Vecellio fa paura avvicinare gli elettori ad una questione come la giustizia decisiva decisiva per la democrazia
Ma adesso andiamo un po'nella merito dei quesiti ed iniziamo con quello sulla separazione delle funzioni
Che può il primo spetta l'unico che era possibile percorrere per via referendaria per poi arrivare ad una separazione delle carriere e iniziamo a leggere questo articolo pubblicato il primo giugno del due mila ventidue sul dubbio l'autore un autore di eccezione Giovanni Falcone
Perché e tutti citano appunto spesso e volentieri a sproposito Giovanni Falcone ma poi raramente
Si approfondisce al di là del titolo o al di là del titolo che fa disinformazione ciò che Falcone pensava effettivamente rispetto alla a a a questo tema
Separate le carriere si tenete davvero all'indipendenza della magistratura questo spiego Falcone inascoltato
Sul tema della divorzio tra i giudici e delle procure
Leggiamo allora queste queste parole
Ne vale la pena timidamente dunque scrive Giovanni Falcone e tra molte esitazioni e preoccupazioni comincia a farsi strada faticosamente siamo qualche anno fa evidentemente
La consapevolezza che la regolamentazione delle funzioni della stessa carriera dei magistrati del pubblico ministero
Non può più essere identica a quella dei magistrati giudicanti diverse essendo le funzioni e quindi le attitudini l'habitus mentale le capacità professionali richieste per l'espletamento di compiti così DiVersi
Investigatore tutti gli affetti il Pubblico ministero arbitro della controversia giudice
Su questa direttrice bisogna muoversi accantonando lo spauracchio della dipendenza del pubblico ministero dall'esecutivo e della discrezionalità dell'azione penale
Che viene puntualmente sbandierato tutte le volte in cui si parla di differenziazione delle carriere
Disconoscere la specificità delle funzioni requirenti rispetto a quelle giudicanti nell'antistorico tentativo di continuare a considerare la magistratura unitariamente scriveva più di trent'anni fa Giovanni Falcone equivale paradossalmente a garantire meno la stessa indipendenza
E autonomia della magistratura costituzionalmente garantita sia per gli organi requirenti che per gli organi giudicanti
è unanimemente riconosciuto che i valori di indipendenza e dell'autonomia della magistratura non costituiscono un privilegio di casta
Ma necessario riconoscimento previsto al fine di garantire l'imparzialità del giudice e l'eguaglianza del cittadino di fronte alla legge
Si tratta quindi di valori scriveva Falcone che debbono essere intesi non in senso formale ma in funzione di Fini in vista dei quali sono stati riconosciuti
Se così è e a me sembra che continuando a disciplinare unitariamente no chiedo scusa se così è a me sembra che continuando a disciplinare unitariamente la carriera dei magistrati con funzioni giudicanti e quella dei magistrati requirenti
Non si potranno cogliere normativamente le specificità delle funzioni requirenti e quindi non si potranno disciplinare adeguatamente
Quei passaggi centrali
In cui in concreto si gioca l'autonomia e l'indipendenza del pubblico ministero
Dal momento che non si può disconoscere che un giudice penale ormai passivo Peterson rispetto all'esercizio dell'azione penale
E alle attività di acquisizione delle prove a esigenze di indipendenza e di autonomia identiche nella sostanza ma band immesse nel loro concreto atteggiarsi rispetto a quelle di un pubblico ministero
Che ha la responsabilità e l'onere non solo dell'esercizio dell'azione penale ma anche della ricerca delle notizie di reato e degli elementi che gli consentiranno di esercitare utilmente il suo non ci sta magistero
Se non si porrà mente con attenzione a questo delicato aspetto della questione si correva il rischio e già si colgono alcuni segnali in questa direzione
Di impantanarsi in dibattiti estenuanti e fuorvianti su problemi che pure essendo indubbiamente importanti come ad esempio quello sull'obbligatorietà dell'azione penale
Non colgono l'essenza della questione che è quella di dare slancio di incisività all'azione penale del Pubblico ministero garantendo però l'indipendenza e l'autonomia di tale organo
I valori di autonomia e di indipendenza rapportati al ruolo che il Pubblico ministero nell'impianto complessivo della Costituzione scriveva ancora Falcone non equivalgono non equivalgono
Non equivalgono a sostanziale irresponsabilità
E con ciò ovviamente non mi riferisco soltanto alle responsabile la responsabilità penale civile disciplinare connessa violazioni di doveri di condotte spesa mensile sanzionati
Mi riferisco piuttosto alla responsabilità per la funzionalità degli uffici di procura
E per la politica giudiziaria complessiva
Che non può essere lasciata alla Mercede le scelte prive di adeguati controlli dei capi degli uffici o peggio dei singoli magistrati senza alcuna possibilità istituzionale di intervento
Tanto non giova alla resa del servizio giustizia in termini di reale coordinato e generalizzato contrasto
Delle manifestazioni di criminalità
E non giova nemmeno in termini di eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge dato che ad esempio un evasore fiscale di Torino sarà perseguito a differenza di quello di Palermo perché il procuratore della Repubblica del luogo avrà privilegiato
L'impossibilità di attivarsi per tutti i reati di competenza la prosecuzione di siffatta attività LCD piuttosto che ad esempio della microcriminalità
Senza dover per questo o rendere conto delle ragioni dei criteri che hanno rialzato la sua scelta
Ma ciò prosegue Giovanni Falcone non giova neanche all'immagine della giustizia
Che affronti gli interventi talora tempestivi soltanto per fatti di scarsa rilevanza sociale e talora tardivi per episodi di elevata pericolosità appare l'opinione pubblica come una variabile impazzita del sistema
Mi rendo perfettamente conto ancora aggiunge in chiusura Giovanni Falcone che l'argomento è fra i più delicati e che merita attenta riflessione
Mi piace al proposito ricordare che in sede di Costituente
Proprio uno dei maggiori sostenitori dell'indipendenza della magistratura l'onorevole Calamandrei
Sul rilievo che il sistema di assoluta separazione della magistratura dagli altri poteri dello Stato presentava inconvenienti di segno opposto ma non meno gravi rispetto a quelli di dipendenza dell'esecutivo
Propose la istituzione di un procuratore generale commissario della giustizia
Scelto tra i procuratori generali di corte d'appello e di cassazione nominato dal Presidente della Repubblica su designazione delle Camere con diritto di prender parte alle sedute del Consiglio dei ministri con voto consultivo
E responsabilità di fronte al Parlamento per il buon funzionamento della giustizia guardate quanto stava avanti trent'anni fa
Giovanni Falcone e forse proprio per questo poi fu messo da parte e
Fu isolato da i comandanti della magistratura associata e i fatti sono passati trent'anni e siamo ancora qui a proposito appunto
Di quando Giovanni Falcone scriveva del rischio di impantanarsi siamo ancora qui con questi quesiti referendari che vengono osteggiati continuano ad essere osteggiati dalla magistratura contemporanea sia in termini di
Come dire coloro che hanno a tutt'oggi responsabilità a all'interno delle correnti
Come per esempio il al dottor Albamonte che farlo intervistato dalla Corriere della Sera questa mattina il tre giugno a pagina diciannove
Sulla quesito della per esempio del voto degli avvocati nei Consigli giudiziari
Albamonte scrive è inutile e dannoso meglio scrive risponde a Virginia Piccolillo nell'ambito di questa intervista
Qual è il suo parere su questo quesito è inutile e dannoso aspettiamo la riforma per evitare il rischio di conflitti di interesse
Il dottor Abbamonte ritiene che sia inutile perché tre giorni dopo il voto sarà il discussa in Senato la stessa legge Cartabia che prevede la stessa cosa
Ma che prevede alcune cautele
Riguardo al ruolo degli avvocati che laico e dei professori universitari nei consigli giudiziari cautele che invece non sono propri appunto del referendum il Corriere della Sera con Virginia Piccolillo oggi intervista fa diciamo tardivamente inizia forse non lo sappiamo un lavoro
Che per esempio il dubbio già iniziato da tempo di mettere a confronto pro e contro sui presidi referendaria col Corriere della Sera inizia oggi e lo fa a pagina diciannove e il contraltare dispetto alla posizione del dottor Albamonte lasciato alle parole dell'avvocato Caiazza presidente dell'Unione delle camere penali escludere i legali è una scelta corporativa
Come è assurdo dice l'avvocato Giandomenico Caiazza Virginia Piccolillo considerare gli avvocati come se fossero una controparte
Dei magistrati la Piccolillo domanda Caiazza la presidente dei penalisti italiani cosa voterà su quarto quesito quello sulle pagelle dei magistrati
E Caiazza risponde voterò sì per abrogare la legge del due mila sei e consentire anche ad avvocati e professori universitari che peraltro già siedono nei consigli giudiziari
Di dare il loro voto sulla professionalità dei magistrati e e spiega Caiazza che
Sarebbe ovvio in un Paese normale che le valutazioni debbano basarsi anche sul giudizio
Degli avvocati e appunto
Chiarisce come la posizione della magistratura che non vuole essere giudicata da altri se non da se stessa
Una posizione di totale chiusura corporativa ma sì appunto abbiamo visto abbiamo detto come per esempio sulla
Sul tema della separazione delle carriere
Ci sia stato una
Trent'anni fa già ma Presa di posizione molto moderna per l'epoca ma che guardava sicuramente a a quei temi che
Oggi sono riproposti appunto dalla consultazione referendaria almeno in parte ci sono magistrati i magistrati content coraniche invece continuano a quelli più in vista quelli più esposti a
La a a dire il contrario è il caso
Del dottor Davigo che appunto scrive su un fatto quotidiano e
E che dice la sua il papocchio avvocati che controllano giudici condannati liberi di ascendere accaniti legislative di governo criminali senza manette norma anti correntismo che non serva ad un bel niente
Un quesito inutile e quattro dannosi questa è la posizione di del dottor Davigo che pure insomma ha dato il suo bel contributo con lo scandalo
Della passaggio degli atti relativi alle indagini sulla loggia Ungheria ha dato il suo bella contributo
Per farà comprendere qual è l'aria che tira tra chi oggi
Individuato
A torto o a ragione come punto di differimento della magistratura e della magistratura associata anche in parte
E tra in quattro quesiti dannosi ovviamente c'è anche quello sulla separazione delle funzioni ma chiaramente
Insomma ma questo non è una novità
Chi
Cura questa rubrica tra questa rubrica tra Davigo e Falcone sceglie tutta la vita Falcone e
Repubblica da voce anche ad un un altro
Noto esponente della magistratura oggi in pensione pure lui come Davigo Armando Spataro
Sempre oggi seppure a pagina trentuno
Perché votare no ai il referendum e appunto Spataro
Da lei su due ragioni perlomeno appunto c'è da notare che in qualche modo anche ovviamente
Prima spazio no fa magari assegni
Però cui giornali
Non possono più fare a meno di ignorare la la
Il tema il tema referendario e tra gli esponenti della magistratura
A ce ne sono anche coloro comunque ovviamente non sarà un caso che sono coloro che non sono collegati
Al carrierismo e al correntismo che invece votano convintamente sì
Annalisa Chirico sul foglio il primo giugno scrive un articolo magistrati per il sì al referendum alla giustizia se serve una sveglia parla il giudice D'Ambrosio
Nell'attesa che l'Anm venga sciolta ebbene votare sì al referendum sulla giustizia
Così parla al foglio Corrado D'Ambrosio il giudice civile al tribunale di Salerno mai iscritto ad alcuna corrente e convinto assertore dello scioglimento del sindacato delle toghe
I referendum del dodici giugno saranno un'occasione utile
Per mandare un segnale di cambiamento anche se le chances di successo sono obiettivamente limitate
I promotori lega radicali ci credono ma il raggiungimento del quorum fuori portata soprattutto in un Paese dove manca un'adeguata campagna di sensibilizzazione
Da parte della stampa in generale da parte dei mezzi di informazione
Si parla di tutto fuorché dei temi referendari
Evidenzia il giudice
D'Ambrosio il nostro è un Paese senza memoria dov'è assai facile lamentarsi di ciò che non va e lanciare strali contro le inefficienze del sistema
Salvo poi quando c'è da mettersi in gioco dileguarsi nel nulla
Un quesito riguarda la separazione delle funzioni requirenti e giudicanti e il giudice D'Ambrosio dice sono favorevolissimo nella mia vita non sono stato nella mia vita
Sono stato sempre soltanto giudice mai mi sognerei di passare ad un mestiere completamente diverso
Come quello del PM il ruolo della pubblica accusa e assolutamente sproporzionato rispetto alle esigenze del sistema il pm diventato un potere irresponsabile ed è pericoloso per la Democrazia queste alcune delle
Affermazioni appunto dei giudici che votano sì che immancabilmente sono quelli che non hanno le mani in pasta nella diciamo nel correntismo nell'associazionismo nell'associazionismo
Nella politica appunto della nella parte politica della magistratura associata
Ovviamente segnaliamo anche
L'intervento della di Antonio Padellaro sul fatto o quotidiano
L'argomento utilizzato da Padellaro per ostacolare i referendum quelli diciamo tra i più utilizzati referendum in ostrogoto
E si scaglia in particolar modo Padellaro proprio sulla quesito che riguarda la separazione delle funzioni
Scrive Padellaro costa consta di un centinaio di vittime che se scritte in aramaico sarebbero più comprensibili è un atteggiamento ci permettiamo di definire
Un po'da furbacchioni quello di coloro che si trincerano dietro queste queste questioni è ovvio che essendo il referendum abrogativo bisogna agire su legge su parti di leggi
Ma è altrettanto ovvio
Come ammette lo stesso Padellaro che
La traduzione di quelle cento righe
In aramaico è molto semplice e la scrive lo stesso Padellaro la separazione delle carriere delle funzioni tra giudicanti requirenti
Ora se si volesse fare effettivamente informazione e se si volessero effettivamente rendere edotti gli elettori delle scelte che non sono tecniche ce lo ha scritto Giovanni Falcone
Sono scelte che riguardano profondamente il sistema democratico di questo Paese
Basta dire agli elettori questo quesito incerto righe porta ad un risultato se voti sì ci sarà una separazione tra chi accusa e chi giudica
Tale per cui questi ruoli non potranno più essere interscambiati nel corso della carriera se votino mantieni lo status quo quello dove appunto giudici e pubblici ministeri possono cambiare
Il loro la loro funzione nel corso nel corso della carriera così evidentemente rendendo meno indipendenti e il meno terzi e meno imparziali di il giudicanti
Soggiogati evidentemente
Poi i dalle carriere dei pubblici ministeri
Altre interviste altre prese di posizione le passiamo in rassegna noi con l'Italia
Torniamo al giusto processo parla Maurizio Lupi presidente di noi con l'Italia e dice Presidente del gruppo misto alla Camera che
Appunto nell'intervista a Pier Paolo la rosa sul tempo il ventinove maggio a pagina cinque
Afferma che con che sosterrà con convinzione come tutta la formazione di noi con l'Italia i cinque quesiti referendari sulla giustizia
Che andranno appunto ad essere votati il
Il dodici giugno quale quesito al suo avviso assume una rilevanza particolare
Chiede Pier Paolo De Rosa e Maurizio Lupi dice quello sulla legge Severino si tratta di un provvedimento che ha provocato una distorsione nel rapporto tra politica e magistratura la politica e rappresentanza di interessi
E la Costituzione stabilisce che fino a quando non c'è una sentenza definitiva vince vige il principio della presunzione di non colpevolezza
Le forze politiche del centrodestra sono compatte sul sì al referendum e Maurizio Lupi risponde credo che il centrodestra debba innanzitutto ripartire dalle ragioni della propria vita
Da sempre la coalizione compatta sulle grandi questioni giustizia famiglia libertà sussidiarietà temi che ci accomunano e su quali ognuno cerca di portare il proprio contributo
Quindi al sostegno convinto da parte di non con l'Italia e di Maurizio Lupi ai cinque quesiti
Referendari c'è un danno da riparare ancora Lupi scrive la magistratura occupato uno spazio che non le compete debbono essere assicurati
Tempi certi e non si può essere processati dai miglia per aver ricevuto una avviso di garanzia anche Emma Bonino
Anche Emma Bonino viene intervistata su quesiti referendari e quindi passiamo ad una formazione
Stabilmente nella nell'ambito del centrosinistra quindi la leader tipi Europa
Intervistata da Elisa Calessi il trentuno maggio pagina undici sulla giustizia Bem
Succubi del Movimento cinque Stelle letta non vuole fare uno sgambetto ai grillini per questo dice no ai referendum
Emma Bonino perché è importante votare per i referendum il dodici giugno la battaglia per una giustizia giusta è la battaglia delle battaglie dal buon funzionamento della macchina giudiziaria e passa tutto ciò
Per cui ho combattuto e continuo a combattere i diritti umani libertà economiche civili difesa dei più deboli burocrazia carceri migranti minoranze religiose
E persone LGBT
Dalla giustizia giusta passa lo Stato di diritto e quindi dalla giustizia giusta passa la democrazia per questo più Europa insieme ad azione
Ha lanciato una mobilitazione per riforma pene informare lei ragioni del
Del sì
E per informare la giudizi poi la
L'intervista prosegue
Entrando appunto sul tema dell'incrocio tra la riforma Cartabia e di quesiti referendari time e
Molti sostengono allora domanda Elisa Calessi alla Bonino che la giustizia sia in forma solo il Parlamento non con i referendum la riforma Cartabia risponde Emma Bonino passata solo alla Camera in attesa dell'ok del Senato è positiva
Ma risente necessario compromesso tra forze di maggioranza con idee molto diverse i referendum propongono riforme molto più niente
Ma la domanda Elisa Calessi gli italiani sembrano disinteressati nonostante siano scontenti della giustizia come mai
E qui Emma Bonino chiarisce no non sono disinteressati niente gli italiani sono disinformati o meglio non sono affatto informati dei referendum si parla solo nelle tribune politiche
Ad orari improponibili e non c'è alcuna copertura mediatica e anche molti partiti non ne fanno facendo una fiorita politica ma da sinistra
C'è anche l'intervista rilasciata il primo giugno a pagina due e tre
A Simona Musco sul dubbio da uno dei volti questa campagna referendaria sulle tribune politiche che Simone cuginetti
Simone oggetti il quale
Afferma di aver visto troppi innocenti in carcere
La sua esperienza personale ex sindaco di Lodi
Appunto messo sotto processo poi assolta verso la sua assoluzione è stata nuovamente impugnata dai pubblici ministeri
Ma Uggetti seppur per pochissimo tempo per pochi giorni è stato in carcere ha detto vi ho visto troppi persone innocenti e si è reso disponibile
Ma sostenere la campagna referendaria e poi la parola ad un maestro del diritto
In questo Paese il professor Tullio Padovani che ha reso un intervistata Alberto Giannoni il ventotto maggio del due mila ventidue su un giornale a pagina tre il sistema giudiziario questo il titolo dell'intervista è cambiato in peggio
Il voto del dodici giugno non sarà la panacea afferma penalista ma è un'occasione decisiva la giustizia dai tempi di Tortora non è cambiata Oursel cambiata e cambiata in peggio afferma Tullio Padovani docente di diritto
Penale
Da quarant'anni avvocato accademico o ma è il prestigio accademiche forense nel suo caso si traduce in una chiarezza adamantina quando si tratta di analizzare lo stato del sistema giudiziario il versetto del referendum del dodici giugno
Professore da presidente onorario del partito radicale lei ha partecipato alle lungo dazione dei quesiti
Solo a quello sul fine vita quello dell'associazione Coscioni e l'ho difeso alla Consulta vanamente non ho preso parte invece la stesura dei referendum sulla giustizia chiarisce il professor padovani
Ha detto tuttavia che le avrebbe firmato i cinquecento mila volte un'occasione importante
Certo io sono un vecchio radicale e con cui si rispecchiano la mia prospettiva di giustizia non realizzano la di forma no ma sono tutti interessi indirizzati verso ciò che deve essere fatto affinché la giustizia
A questi caratteri di modernità e di civiltà
Ma oggi non è moderna nei civile neanche lontanamente del resto se due italiani su tre i non hanno fiducia nella giustizia qualcosa vorrà pure dire
Si è creato un clima di tale disaffezione da provocare quasi una crisi di rigetto ed è una situazione drammatica
Guardi gli antropologi rivelano che in ogni aggregato umano la prima indefettibile funzione è quella relativa alla risoluzione dei conflitti
Poi viene tutto il resto l'amministrazione può mancare la legislazione si può affidare alla consuetudine ma alla giurisdizione la risoluzione dei conflitti
No o non c'è comunità non regge la convivenza civile
Dice incalza Alberto Giannoni non regge la comunità afferma il professor Padovani nel nostro caso abbiamo unite giurisdizione Sabino Cassese nel suo ultimo lavoro mostra come sia diventata straripante non sono tanto i giudici quanto IPM il potere dell'accusa
Si è creato un ulteriore squilibrio le indagini sono diventato il cuore del processo ma decisione cruciale quella preliminare è lì
Che l'opinione pubblica erigere l'imputato colpevole poi l'esito si vedrà si disperde era
Confinato in qualche breve notizia lei è ancora più deciso di quando ha firmato per i referendum
Sì sono ancora più sdegnato e determinato intendiamoci il dodici giugno non è una panacea
Solo un ingenuo può pensare che sia la soluzione ma comincia ad esserlo è un passo verso la soluzione segnala alcuni punti quelli più dolenti
Per esempio per esempio il problema delle correnti e quindi del CSM la divisione delle carriere il tema del potere sulla libertà personale la valutazione sulla professionalità dei magistrati nodi particolarmente significativi momenti essenziali anche la legge Severino che anticipi che anticipa effetti così dirompenti togliendo di mezzo una persona in modo drastico mi pare manifestamente contraria
Alla presunzione di non colpevolezza eppure il quorum è a rischio dice Giannoni
E il professor Padovani risponde il problema ricorrente salvo quel referendum che animano forza evocativa così pregnante rassicurarlo non solo divorzio aborto ma anche responsabilità civile dei magistrati
All'epoca vinto con percentuali travolgente anche se poi sopravvenne una legge che ne negava agli affetti infatti questo i referendum una sorta di contropotere rispetto al legislatore l'autorità lo vede collo con ostilità e su e se può lo frena magari lo fa con i guanti
Un giorno di voto invece di due
Magari un giorno in cui rinunciare ad una gita e difficile
Silenzio tombale
Conclude fa domani con alcolista in termini
E chiuso l'amplissimo capitolo referendario abbiamo solo il tempo per scorre qualche notizia che pure è stata pubblicata diciamo che non riguarda
Il tema referendario ma che riguarda la la questione della giustizia in generale allora la stampa leggiamo questo ma non è il solo articolo che dà conto della
Approvazione da parte della alla Camera
Della proposta della ministra Carfagna abbia per affermare lo stop alle mamme con bambini in carcere ora la palla passa al Senato se ne parla
Da tantissimo tempo e vedremo se anche su questo il nostro Paese riuscirà a diventare meno incivile perché solo un paese simile tiene i bambini in carcere
Ancora diciamo notizie dalla carcere e dalla dalla dalla giustizia il ragazzo suicida in cella che non doveva stare in carcere a proposito appunto di
Problemi dell'abuso del carcere dello strumento della limitazione della libertà personale Corriere della Sera al tre giugno Luigi Ferrarella
Stavolta ha messo tutto pure le lacrime di coccodrillo ma la finta meraviglia almeno no perché Gitti il ventunenne
Ucciso si con inalazione di gas nel carcere milanese di San Vittore
Dove in una settimana anche il detenuto di Valentine quattro anni ha e sono le iniziali si era tolto la vita non soltanto aveva già tentato il suicidio quindici giorni fa
Ma soprattutto non sarebbe proprio dovuto stare in carcere
E questo perché la diagnosi delle sue condizioni mentali lo aveva destinato
Ad una delle Rennis residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza
Subentrare nel due mila quattordici alla sacrosanta chiusura degli Opg gli ospedali psichiatrici giudiziari e però zavorrato e da una lista d'attesa persone non imputabili una lista
Appesa che mediamente dura dieci mesi ed è una media a volte anni e durante questa tesa
Questi detenuti con problemi psichici fra stanno in carcere e poi finiscono anche terrà suicidarsi ma che cosa succede nelle carceri e un qual è l'atteggiamento anche rispetto
Nella all'autorità giudiziaria alle risposte dell'autorità giudiziaria
Riguarda quel che accade nelle carceri
Pestaggi Viterbo indagini sulla procura
Eleonora Martini pagina sei trentuno maggio due mila ventidue siamo sul manifesto pestaggi in carcere
Il Gip di Perugia indaga sulla procura di Viterbo omessa iscrizione nel registro notizie di reato
Dei fatti denunciati nell'esposto dal Garante del garante dei detenuti del Lazio pervenuto presso la Procura di Viterbo l'otto giugno due mila diciotto un esposto che appunto chiedeva di indagare sui ripetuti episodi denunciati di pestaggi nel carcere di
Viterbo al mamma gialla e anche sulla
Sul Siciliotti routine un altro detenuto ma la procura di Viterbo non pare che non abbia dato seguito acquista denuncia scrive di questo anche Valentina Angela Stella sul Riformista il trentuno maggio A pagina otto
Non indagarono sulle botte in cella pubblici ministeri sotto inchiesta il Gip di Perugia disposto approfondimenti su colleghi della Procura laziale per capire chi e perché
Non ha dato seguito all'esposto del garante sui presunti pestaggi da parte degli agenti l'ipotesi di
Il fiuto
Biasotti l'ufficio ma ancora nella sullo stato della giustizia
Italiana allora il piemme dispone il Gip e segue uno studio dice che lo standard all'Unione delle camere penali italiane ora si cambi a Brescia il dato dei penalisti e corte d'appello
Le richieste di misure cautelari sono accolte dai mezzi però a proposito di separazione delle carriere nel novanta per cento dei Casini e qui si scrive il pm dispone il CIPE segue uno dei maestre della procedura penale italiana
Professor Peppino De Luca amava distinguere tra PM propriamente detti e pm impropriamente detti questi ultimi sarebbero oggi qualche anziché
Appunto corsi illumina
In termini di terzietà
Per le garanzie dei diritti dell'indagato troppo spesso nel corso delle indagini preliminari si schierano
Come fosse comunque il suo uomo accanto ai pubblici ministeri e questa indagine dell'Unione camere penali dimostra che lo fa nella novanta per cento dei casi a proposito di chi non vuole cambiare la giustizia
State a casa se vi sta bene tutto questo nei tribunali ferme trecento mila cause
Solo a Roma e Napoli i maggiori ritardi è il focoso sulla giustizia del Messaggero a pagina quindici il primo giugno Francesco Bindi Sozzi
Così scoraggia vengono scoraggiati di di Investimenti
E i procedimenti sono diminuiti solo di un quarto va al due mila quindici
Tema della lentezza dei procedimenti giudiziari abbiamo visto Venissa diverso c'è stato un processo mediatico
Dibattimentale mediatico non in fase di indagini
Non molto seguito
Tra appunto artisti di Hollywood e durato sei settimane
Vienna da filiere a onda piangere in realtà a pensare ai tempi della nostra giustizia italiana e a tutti coloro che continuano a difendere questo Stato di cose
Non lo vuole difende l'unione europea e con questa notizia chiudiamo
Toghe in politica l'Unione europea dice basta l'Europa bacchetta l'Italia per le porte girevoli
L'organo anticorruzione UE dopo il sollecito del due mila diciassette stop all'anomalia tutta italiana dei giudici che poi diventano o politici e la notizia è data anche da Straße dalla Sole ventiquattro Ore
Strasburgo incalza l'Italia stop porte girevoli
Di magistrati che poi diventano o politici e su un magistrato che poi è diventato politico che pare diventato magistrato
Scrive il fatto Quotidiano scandalo il sistema chiedeva nomine a Palamara ma il CSM salvarla Ferranti
Questo all'articolo di Antonella Mascali sul fatto quotidiano
Il primo giugno a pagina nove la giudice Donatella Ferranti già deputata del Partito democratico realtà proprio presidente della Commissione giustizia giudice presidente la commissione Giustizia del legislativo
Che poi adesso è tornata in magistratura e secondo Antonella Mascali raccomandava Palamara amici magistrati ma il CSM l'archivia
E la lasciava dove in Corte di Cassazione c'è chi può e chi non può scrive Antonella Mascali del fatto Quotidiano allora anche se il fatto quotidiano
Poi è contrario il referendum sono queste le notizie che ci debbono spingere verso le urne il dodici giugno perché non è ammissibile che cerchi può e chi non può la legge è uguale per tutti e andiamo a rivendicare questo obiettivo un saluto agli ascoltatori di radio radicale il tempo
Assolutamente
Andato oltre e un a risentirci alla prossima settimana buon proseguimento con l'ascolto dei programmi di questa emittente