Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale mercoledì diciotto giugno questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta oggi ci concentreremo sulla guerra tra Israele e Iran diversi giornali sempre più giornali si interrogano sui rischi che si sta assumendo il governo di Benjamin Netanyahu
Nel perseguire
Gli obiettivi di distruzione del programma nucleare iraniano ma non solo secondo alcuni anche di un cambio di regime a Taira non ci sono poi i rischi
Di un eventuale intervento degli Stati Uniti non vi proporremo un editoriale dal figlio lascia ora doppia eliminare il nucleare oppure eliminare dal regime
Il Washington post bombardare l'Iran Trump farebbe bene a pensare a ciò che accadrà poi gli Stati Uniti devono fare
Molta attenzione se Netanyahu spingerà per il cambio di regime nella Repubblica islamica leggeremo anche Gideon Racman columnist opinionista del Financial Times
Come la guerra Israele Iran potrebbe svilupparsi lo scenario di Racman un regime sull'orlo del collasso pronto a reagire
Utilizzando una risposta asimmetriche a compreso l'uso di un'arma nucleare sporca questo questo alla possibile evoluzione e forse il peggio scenario possibile partiamo però dallo figlia o editoriale di ieri lascia o raddoppia eliminare il nucleare oppure eliminare il regime Israele scrive il quotidiano conservatore francese a scatenato una guerra che non può permettersi di perdere se il regime degli Ayatollah
Riuscirà a sopravvivere e a salvare alcuni aspetti del suo programma nucleare ricostituita la sua capacità di nuocere e diventerà più forte di quanto non fosse prima imparando dei propri era Rory e dalle proprie lacune insomma sarà un Iran più pericoloso rinunciando a esaurire
A percorrere fino in fondo le vie della diplomazia
Benjamin Netanyahu ha giocato la sua Carta finale la più potente ma anche la più rischiosa il Primo Ministro israeliano assicura di avere due obiettivi
Che dice lui sarebbe sul punto di raggiungere eliminare la minaccia nucleare e quella dei missili balistici in realtà l'esercito israeliano sta ottenendo i suoi risultati migliori contro l'arsenale balistico
In quattro giorni e cinque notti di Rai di intensi il programma nucleare della Repubblica islamica è stato sì gravemente colpito ma siamo ancora lontani dalla sua distruzione totale
Le installazioni sepolte di Fordo non sono state prese di mira quelle di Nathan Zac sono state
Annientate solo in superficie le scorte di uranio arricchito sembrano essere state disperse in anticipo in varie località iraniane
E l'assassinio di una decina di scienziati non ha cancellato il no How nucleare dell'Iran
Insomma per porre fine realmente alla corsa al nucleare degli Ayatollah
Sarebbe necessario l'intervento degli Stati Uniti in particolare con armamenti capaci di colpire le installazioni sotterranee fortificate
Questo potrebbe accadere soprattutto se Donald Trump dovesse ritenere che il suo alleato si sta impantanamento in una guerra lunga e incerta
L'alternativa per lo Stato ebraico sarebbe un cambio di regime a tiranna l'eliminazione di alti funzionari i bombardamenti contro la televisione
Iraniana dimostrano che l'esercito israeliano sta lavorando proprio in questa direzione
Ma ha sottolineato il figlio scommettere sul rovesciamento di una dittatura teocratica sostenuta dalle milizie basici è come lanciare una monetine in aria sperando che cada in piedi
Scosso il regime degli Ayatollah si dice pronto a negoziare ma per il momento Netanyahu non ha interesse a farlo ma la situazione potrebbe invertirsi se Israele non raggiungerà il suo obiettivo strategico di disarmare o rovesciare il regime dato che Netanyahu ha deciso di affrontare questo problema con la forza
Non può più tornare indietro nel fermarsi lungo il cammino una vittoria incompleta si trasformerebbe in sconfitta così tra l'altro
Il figlio sui e rischi che si assume
Benjamin Netanyahu il Washington post ieri invece avevano editoriale sui rischi che potrebbe assumersi Donal Trump
Bombardare l'Iran ha Trump deve prima di tutto pensare a ciò che accadrà poi se Netanyahu spingerà per il cambio di regime terra negli Stati Uniti
Dovranno fare molta attenzione
Andiamo a leggere alcuni passaggi Israele Iran sembrano intrappolati in una spirale di guerra nel momento in cui il piano
Di Israele appare ancora poco chiaro compresa l'aspettativa di una partecipazione degli Stati Uniti in questo conflitto
Il presidente dall'altra dovrebbe dunque essere cauto e non lasciarsi coinvolgere in una nuova guerra
Per non parlare di un impegno degli Stati Uniti per rovesciare il governo iraniano almeno per il momento gli Stati Uniti e Israele sembrano avere obiettivi divergenti
Trump ha esortato l'Iran a riprendere i negoziati a concludere rapidamente un accordo per limitare il suo programma nucleare
Al fine di porre fine al feroce bombardamento da parte di Israele che ha già decapitato la leadership militare iraniana danneggiato le infrastrutture nucleari
E colpito impianti energetici tuttavia sottolinea il Washington post Netanyahu non ha dato alcuna indicazione pubblica
Di come intende
Portare avanti ed eventualmente interrompere il suo assalto e questo malgrado il fatto che il Mullah abbiano promesso di riaprire i colloqui nucleari
Netanyahu sembra essere incoraggiato a continuare i bombardamenti ieri che si sono ampliati in Iran fino a includere erro porti impianti di produzione stazioni di polizia locali
L'obiettivo di questa operazione israeliana che si sta espandendo sembra andare ben oltre la degradazione del programma nucleare iraniano la distruzione di missili balistici che vengono lanciati contro le città di Israele
Tutto sembra suggerire che il vero obiettivo di Netanyahu che lo dica apertamente o meno sia minare lo Stato iraniano a tal punto da accelerare la caduta della Repubblica islamica
Netanyahu probabilmente scrive il Washington post crede che questo obiettivo sia portata di mano dopo che le forze israeliane nell'ultimo anno e mezzo hanno decimato il proxy dell'Iran al-Ghazal nel sud del Libano
Inoltre la caduta di dittatore Bashar al Assad in Siria e la sua sostituzione con un nuovo governo che promette di essere più moderato
Hanno lasciato l'Iran
Isolato
Insomma la tentazione di Netanyahu deve essere grande di portare a termine il lavoro gli Stati Uniti inevitabilmente sono in un modo o nell'altro coinvolti
Essendo il principale partner internazionale di Israele hanno un certo peso sui leader israeliani
Gli Stati Uniti quasi certamente stanno aiutando Israele a respingere gli attacchi missilistici dell'Iran tuttavia la storia recente dovrebbe ispirare molta cautela riguardo interventi volti a cambiare improvvisamente
Un regime
La campagna di bombardamenti del due mila undici da parte degli Stati Uniti dell'Europa che rovesciò leader libico mondare Gheddafi ha lasciato dietro di sé un uno stato fallito la Libia
Con fazioni tribù in competizione tra loro
La tragica esperienza ben ventennale degli Stati Uniti in Afghanistan dimostra che è facile rovesciare un governo Coni bombardamenti ma molto più difficile installare un governo legittimo e moderato
Insomma se l'obiettivo di Netanyahu è il cambio di regime in Iran secondo il Washington post risarcimenti dovrebbero chiedere al primo ministro israeliano dispiegare
Primo come Possa avvenire e secondo quali sarebbero le conseguenze e Trump dovrebbe chiedersi cosa è pronto a fare per prevenire che l'Iran crolli in una sorta di Anarchia
Adatti a che in genere legge estremismo e instabilità regionale per il momento altri esiti compresi i nuovi negoziati nucleari sembrano possibili ma la finestra potrebbe chiudersi rapidamente così tra l'altro il il Washington post che evocando dei precedenti storici
La Libia di Gheddafi e l'Afghanistan ci porta Gideon raccomanda che sul fra soltanto ieri
Faceva altri paralleli storici per descrivere però un altro sviluppo della guerra Israele e Iran
Molto più imprevedibile per certi aspetti molto più pericoloso scriverà Hackman le guerre sono imprevedibili anche gli israeliani e gli iraniani non possono sapere come si concluderà loro attuale conflitto
Tuttavia ci sono dei precedenti che a volte possono aiutare il primo alla guerra dei sei giorni del mille novecentosessantasette il secondo la guerra in Iraq del due mila e tre c'è tuttavia un terzo scenario un nuovo tipo di conflitto in cui l'Iran utilizzata mediante i non convenzionali per contrattaccare Israele e l'Occidente
Questo potrebbe evolvere in una guerra ibrida che potrebbe coinvolgere terrorismo perfino armi di distruzione di Massa
Il governo Netanyahu secondo raccomanda del Financial Times vuole ripetere lo scenario mille novecentosessantasette all'epoca un attacco preventivo israeliano distrusse Hillary una ottica egiziana a terra
In preparazione di una rapida vittoria su Egitto Siria e Giordania
Israele assenza Bobbio raggiunto successi iniziali rapidi e spettacolari in questa guerra contro l'Iran
Ma distruggere il programma nucleare disperso sul territorio della Repubblica islamica gran parte del quale poi su tutte R. in profondità
è molto più complicato che distruggere obiettivi a terra
Alcuni critici in particolare negli Stati Uniti temono invece che stiamo assistendo a una ripetizione delle fasi iniziali della guerra in Iraq del due mila e tre
Anche quella guerra infatti era stata combattuta per prevenire si diceva all'epoca alla proliferazione nucleare con l'ambizione realtà di portare a un cambio di regime dopo il successo iniziale della coalizione guidata dagli Stati Uniti
L'Iraq si trasformo in un sanguinoso Pantano e e poi la questione della proliferazione di armi distruzione di massa avvenne venne smentita
Ma secondo raccomanda c'è un un altro scenario che in realtà è più probabile e cioè che la guerra Israele Iran segua un proprio percorso un percorso diverso
Uno scenario che preoccupa i funzionari di sicurezza occidentali è quello di un regime iraniano disperato che decide di contrattaccare attraverso mezzi non convenzionali
Come ha detto Arak mano un alto responsabile il motivo per cui questa non si è ancora trasformate in una terza guerra mondiale
E che l'Iran sembra avere mezzi molto limitati per contrattaccare in modo convenzionale
Ma se il regime iraniano si troverà di fronte a una sconfitta in un conflitto convenzionale
Potrebbe trovarsi di fronte
A un dilemma potrebbe accettare docilmente la situazione e cercare di negoziare per uscire da eguali
Oppure potrebbe decidere un'escalation tramite per l'appunto mezzi non convenzionali
Questa seconda opzione più probabile
Se in gioco ci sarà la la sopravvivenza stessa del regime la rabbia il desiderio di vendetta non dovrebbero essere sottovalutati
Nel recente passato ricorda ancora raccomando gli Stati Uniti hanno accusato l'Iran di avere programmi segreti di armi biologiche e chimiche se queste paure sono fondate Teheran potrebbe avere i mezzi per attaccare obiettivi israeliani o americani
In modo mortale ma
Negarli le cioè non non attribuibile direttamente all'Iran
Racman poi evoca anche la possibilità che l'Iran costruisca un'arma nucleare diciamo
Il giornale con uranio arricchito al sessanta per cento l'Iran potrebbe scegliere di usare o questo tipo di arma
Artigianale per cercare di scioccare Israele e indurlo a porre fine alla guerra un'altra possibilità e fare esplodere una bomba sporca
Che utilizza esplosivi convenzionali per disperdere materiale radioattivo
Il tipo di scenario che preoccupa gli esperti sarebbe l'uso per esempio di una nave per far detonare un disporre un dispositivo di questo tipo vicino al porto israeliano di ha mai fatto
Io gli ho raccomandato le conclusioni poi città Ehud Barak l'ex primo ministro di Israele secondo il quale gli americani non possono ritardare
L'arrivo dell'Iran cioè il raggiungimento dell'Iran dell'Obiettivo di avere armi nucleari se non di pochi mesi
Ehud Barak sostiene che l'unico modo per garantire che l'Iran non diventi mai nucleare e che gli Stati Uniti e Israele dichiarino guerra contro lo stesso regime fino a quando non verrà rovesciato
Tuttavia Donal Trump a ripetutamente promesso di essere un pacificatore ha invitato i rende e Israele a fare un accordo in un discorso storico avviato lo scorso mese Trump espresso tutto il suo disprezzo per l'idea che degli attori esterni
Possono portare cambiamenti positivi in Medioriente attraverso la forza
Sarebbe una straordinaria ironia è un terribile fallimento politico se Trump si trovasse trascinato in un'altra guerra per un cambio di regime in Medioriente così Kid Racman sul conosciuta in essa non ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale