Colloquio dalla clandestinità (1983)

Allora di radio radicale
Buona giornata da Radio radicale l'Almanacco di quest'oggi venticinque settembre riproporrà i nostri ascoltatori il colloquio dalla clandestinità trattori Nigri e Marco Pannella l'ex leader di autonomia operaia si era rifugiato in Francia per continuare all'estero la battaglia contro la carcerazione preventiva e di comune accordo con i radicali per arrivare all'arresto in una sede del Parlamento europeo
Ma Toni Negri contravvenendo a quello che era un accordo con i radicali per rilanciare da Strasburgo con maggiore forza la battaglia e per una giustizia giusta in Italia
Si chiede purtroppo alla fuga purtroppo soprattutto per Luís e per i suoi compagni del sette aprile vogliamo proporvi uno brano di questo colloquio dalla clandestinità tra Toni Negri e Marco Pannella e lo so che ti ci vuole
Qui adesso lo sforzo enorme che non so se voi con fai conto
Che adesso qui dentro si apre la porta lascia sfottere i problemi di prospettiva entrassero ecco che succede
Non succede assolutamente nulla succede nulla per una sola ragione
Che già un morto fu è un fantasma che entra
Non entra una persona viva con la quale
Neppure la volontà di combattere entro un mostro entra qualche cosa che lascia dello sporco anche se lo picchi
Non picchiarlo non perché io sia particolarmente conto
Il fatto di dare uno schiaffo ma semplicemente perché anche uno schiaffo chi sporca la mano
Esistono dei limiti che sono dei limiti grossi quelli che appunto non so permettono alla gente per esempio di dire che il fatto di condurre la lotta di classe anche con mezzi violenti qualcosa di diverso per cedere gli ebrei con infamia siamo su questo livello
E come uccidere gli ebrei io veramente potrei assieme a assieme a tanti compagni pure presente questo problema come problema culturale che differenza c'è
Qual è la differenza sostanziale che c'è in questo nell'usare del potere
Del potere perché l'infame non è uno che racconta la verità e uno che usa il potere per costruire la verità
Ed è su questo nesso che
Salta veramente i i viene fuori il rifiuto non è semplicemente la chiamata di correità non è semplicemente che che come quei una cosa assurda non prevista dei codici liberali dico così di cui sono succubi centinaia e centinaia e ora migliaia la di di detenuti comuni non è semplicemente la chiamata di correità che appunto di per sé una cosa orribile cioè praticamente una sorta di impunità
Concessa comunque a chitarra ecco e qualche cosa di diverso e l'uso del potere nella costruzione della verità
Scusato
Guarda che hai detto una cosa l'ha detto testualmente
Perché Fioroni oltre a essere un morto dicendo eccetera è un mostro
No non perfetto noti come il costume insomma che dicono è uno strumento
Che giunse come un oggetto scrivono secondo fa va interpretato in questi piaceri l'affermazione robusto però voglio dire certamente ti coloro che ne acquisiamo diversa tutela un mostro po'diranno che intendevano farlo un certo senso decennali ed eravamo ha detto un'altra cosa che è mi pare molto importante tu ha affermato la differenza
Sostanziale
L'uccidere gli ebrei ci deve per affermare la giustizia
Per affermare per esempio la riduzione socialista comunista umanistica quella quale la vita di tutti sarebbe poi rispettata al massimo eccetera
Ecco dire che qui ci sono due forme diversità non dico io disse
Ma guardi io non stavo no scusa stavo approvando l'uno o l'altra dicevo semplicemente che esiste una diversità elementare cioè che cioè che la gente capisce immediatamente che ognuno di noi capisce immediatamente rispetto a queste cose
Io invece non la capisco torno e questa che non la capisco molti altri compagni radicali cioè io stavo pensando per esempio
A un testo romantico perché quando ti ascolto di ascolto presso la vostra storia penso molto romantici
è un dato anche molto tenue la morte di don tondi Breuil cerca no che sicuramente dove andrà e dove a un certo punto nella sua umanità apparentemente è una sua stanchezza libertà nella sua stanchezza certo Danto
Dinanzi a quelle cose che si sentono come giuste come tu dici fondo appunto un ebreo una cosa ecco ammazzare Hitler o Mussolini promettiamo gli esempi più chiari dimostri evidentemente ne è un'altra
E credo che qui c'è un salto perché perché se noi cominciamo ad ammettere
Speranza che una persona sia davvero solo strumento sia già morto e via dicendo alla poi chi giudica quando una persona è vivo o è morto dice il senso comune
Il momento fa si sentono e io credo di no io credo che rispetto della vita ora rispetto dinanzi a quelli che vengono considerati mostri patetiche rispetto è facile rispettare
Che sia pronto lo Ski sta la vita di Trotsky per uno stalinista la vita di Stalin
Per un cristiano la vita del Papa
Io credo che il problema del rispetto delle vite del diritto alla vita e poi del diritto c'è proprio quello
Per uno stalinista di apprezzare che difende il diritto di Trotsky trotskista di uno stalinista e via dicendo e credo che questo è un dato di riflessione politica non è un fatto perché perché ne conseguono poi che lo scelte politiche
E la loro finalità
è una realtà diversa ma detto questo
Io insisto
Visto che poi sappiamo che non intende non è spot sentiamo che Fioroni
E faccio sempre primo mi pare pura somma così il primo il primo filone più o meno ecco Fioroni e via
Non è morto
Me lo strumento non è Cossa perché c'è qualcosa che non lo consente e che i suoi meccanismi e non sono
Al cento per cento non possono essere però non possono essere scientificamente ma di una cosa
Ecco dopo
E qui voglio dire una cosa tu quando mi è sembrato eccessivo quando dopo
Quella lettera per Terri coniglio di Mario Fernandez Ferrandi mi pare ci chiamano tenuto conto sottolinea stima volto che era un'agenzia clericale di stampa che aveva dato mi pare un eccesso e dopodiché qui devo riconoscere che in qualche misura forse suo non era un eccesso mai visto giusto
Nel senso che abbiamo letto adesso invece cinque giorni fa
Che Mario Ferrandi si diletta anche punto quasi di teologia e vive appunto che il problema è quello della della religiosità
Eccetera e allora qui devo dire che sento
Dietro in effetti un cliché ed etici e mi pare
Espressamente lo riconducono avvocato
In Italia siamo agenti avvocato Di Fiore ogni avvocato Dio e quindi queste leggi dei pentiti come tutte le cose cattive perverse e via dicendo tra diverse cose evidentemente visto che qui disputa male non solo lo Stato il diritto ma anche la religiosità probabilmente qui c'è chi si spieghi chi fa capire
A questi poveri
Terrorizzati dalla loro storia no no non è io non ci credo che la convivevano in Paradiso ma che conviene loro far finta di credere che posso andare al Paradiso perché così la tariffa
Del loro salario insomma il loro salario riesce sarà ancora migliore visto e diciamo paese clericale cioè tu Ferrandi non solo devi dire il vero o il falso e magari se necessario di pure il falso su questa vicenda
Perché già di per sé i giudici saranno costretti dalla legge stessa no APPA
Sì queste verità o queste menzogne che dici
Ma siccome siamo in Italia diviene della tua non solamente i giudici in quanto tali ma per esempio di vedere anche gli ambienti cattolici anche gli ambienti clericali dove del dovete dimostrare che voi siete un Riboni davvero fino in fondo perché questi altri invece magari sono attesi sono cattivi e magari mi faranno fare una confessione sulla Bortot mi faranno fare una
Sì altre scosse ecco quindi diciamo io son d'accordo con te
Sì questi meccanismi sono addirittura incontrollabili per il numero di cose che rischiano di sporcare edito sporcare continuamente però resta il fatto
Che un dialogo con costoro
A mio avviso attentato
Perché se ha un'enorme forza l'avvocato il magistrato perché circostanti e quello che in costoro
La possibilità di fare altro che infamie e infami mi fanno c'è e se non puntiamo su una vita diciamo migliore per tutti noi anche rispetto a questa gente subito rischiamo in fondo di essere perdenti su un fronte che è grave perché questa gente e gente disperata
Si deve quindi almanacco del giorno di questo oggi venticinque settembre e abbiamo riproposto uno stralcio dalla colloquio
Toni Negri e Marco Pannella dalla clandestinità nel settembre del mille novecento ottantatré una buona giornata da Bruno Luverà
Di radio radicale