"Per l'abolizione della pena di morte" dibattito organizzato nell'ambito della Festa de l'Unità c/o Expo - Pisa

Fa
Consentito
Curdo
Dinanzi
Di
Il
La
Nuova
Il
Il
Uomo
Della
Bene
Recita
Di
Immobili
Un
Necessari le mille novecentosettantasei chiederanno in cui è stata reintrodotta dalla Corte Suprema degli Stati Uniti la pena di morte sono state giustiziate dal stasera cinquecentosessantasei persone i tre condannati detenuti Marcenaro nell'ottantasette sono stati scagionati quindi circa una condanna a sette è risultata basata su prove false
Oppure ottenuta grazie a dell'Orio all'incompetenza dei difensori
Inoltre risulta abbastanza chiaro come coloro che vengono condannati a morte ed uccisi quindi spesso sono innocenti e sempre più spesso appartengono alle fasce più deboli della popolazione infatti povertà appartenenza una minoranza handicap mentali sono tutti fattori che rendono molto più frequenti la condanna alla pena capitale
In altri Paesi la situazione ancora peggiore perché se vogliamo se in documentato in maniera peggiore quindi meno visibile basti pensare io cito due esempi ma nel mondo Pagliara sarebbero tantissimi esempi sono all'Iran e la Cina
In Cina era di capitali sono sessantotto
E vanno dall'incendio doloso alla bigamia fino al sabotaggio controrivoluzionario e all'intralci logiche pubblico quindi si ritiene che migliaia di persone vengano giustiziata ogni anno spesso in esecuzioni di massa
E
Infatti costretti quindi ad abbassare la testa quindi esposti al dove codazzo esposte al pubblico così per abbassare la testa e ai condannati viene appeso un cartello con il loro nome e l'indicazione del crimine
Per cui sono stati condannati
E inoltre si nega il diritto ad una ad avere un legale si lasciano eventualmente ove si riconosca il diritto d'appello solo tre giorni per ricorrere in appello
In Iran la pena di morte applicata soprattutto nei casi di attività contro la Repubblica islamica quindi la partecipazione a gruppi di opposizione con lo scopo di rovesciare il regime con condanne emesse da tribunali islamici rivoluzionari che che non rispettano alcuna degli sa alcuno degli standard in traccia di equità del processo e poi tutta una serie di previsioni di reati capitali relativi bloccata la morale e quindi relativi alle regole ai precetti coranici quindi una cultura inaccettabile perché
è sicuramente fonte di stupore
Per tutti il fatto che la comunità internazionale disapprova i un'anima niente l'uso della tortura e di qualsiasi altra pratica umiliante verso i detenuti
E poi vi siano stati che considerano accettabile questo quindi la la condanna alla pena di morte che poi il più crudele trattamento che si possa infliggere una persona dietro la pena di morte sta in effetti una cultura illusoria una cultura sbagliata quindi un che parte appunto dall'idea che cancellando la vita di un uomo si possa arginare la violenza senza considerare che poi la negazione della vita è quell'estrema violenza a cui si può sottoporre un uomo
Generalmente tra coloro che sostengono la necessità della pena di morte si ritiene che essa sia un foto un fattore fortemente deterrente rispetto a reati più gravi no nessuno studio alcun fatto a è riuscito poi a dimostrare questo effetto
Il problema della pena di morte è un problema culturale nella misura in cui non è poi diffusa una cultura abolizionista e questo credo che debba essere qua e uno dei nostri scopi la costruzione di una cultura che renda tendenzialmente irreversibile le scelte abolizioniste
E che tende a raggiungere il piatto di calo di consenso attorno all'abolizione e De la Pena di morte a livello mondiale
E da questo punto di vista una dell'impostazione che maggiormente deve essere combattuta è quell'appunto che la ha come manifestazione più evidente la riproposizione di sondaggi sulla pena di morte che nei momenti in cui a mi vengono riproposte ogni qual volta cadono i fatti particolarmente spiacevoli
Si tratta di uno strumento quello del sondaggi il cui uso nella ma per diritto individuale quanto meno improprio quindi anche perché può essere preda di semplici
Convinzioni o comunque di momenti di particolare Presa sulla sull'opinione pubblica
E si tratta infatti di risposte quelle che posso avere da sondaggi generalmente date sull'onda dell'emotività e per questo volubili ed inoltre si presta a facili strumentalizzazioni da chi da parte di chi non ha più risposte serie concrete
Da dare di fronte appunto all'aumento della criminalità
Regole da cambiare la tendenza mondiale è finalmente rivolta verso la comunque verso la limitazione dell'uso della pena di morte né una prospettiva della sua finale abolizione
In questi ultimi anni c'è stato un aumento dei paesi abolizionisti e sono stati fatti molti passi avanti su questa strada
Primo tra tutti nel mille novecento per ricordarne alcuni nel mille novecentonovantaquattro il Consiglio d'Europa re ha stabilito che una moratoria sulle esecuzioni sia un prerequisito per diventare uno Stato membro del Consiglio d'Europa
Mentre il novantotto l'Unione europea ha dichiarato che l'abolizione della pena di morte
Sia quindi uno degli obiettivi della politica estera dell'Unione
Inoltre in molti paesi abolizionisti tra cui l'Italia è stata adottata la prassi di non effettuare estradizioni verso quei Paesi dove è prevista la pena capitale
Oppure di farlo solo dopo aver ottenuto precise garanzie che tale pena non verrà inflitta
Il novantanove come spiegheranno meglio i nostri interlocutori potrà essere l'anno decisivo per la moratoria internazionale la pena di morte dati presso la Commissione diritti umani è stata presentata una risoluzione a firma dei paesi membri verrà poi votata dall'Assemblea
La moratoria queste sono le nuove regole che dobbiamo imporre e quella abolizioniste la cultura che dobbiamo far crescere Novo millennio
Non crediamo infatti come abbiamo già detto che la pena di morte sia un efficace deterrente contro di me i più efferati riteniamo che esistano metodi alternativi e di maggiore efficacia quel protegge la Società anche da coloro che abbiano commesso i crimini più orribili
Ripetiamo l'arcaica cultura dell'occhio per occhio
E per questo chiediamo in primis al nostro governo di continuare la positiva attività svolta finora negli organismi internazionali a sostegno della polizia alla pena di morte
Riteniamo necessario quindi con momenti di dibattito come quelli che abbiamo organizzato stasera
Individuare momenti per far cresce l'attenzione mi interesso di pace contro la pena di morte
Forse anche noi come quindi giovani dei come Sinistra giovanile come giovane appartenente democratici sinistra
Possiamo contribuire in qualche modo a salvare diverse vite a cambiare queste regole ad informare a far riflettere sulla pena di morte e suo rispetti i diritti umani in Generali
Mi che in effetti sono informando solo ragionando sulla base di dati certi
E soprattutto tralasciando reazioni meramente emotive si potranno fare davvero passi avanti sulla strada della polizia che la pena di morte
Bene adesso abbiamo inizia il dibattito il primo intervento a Sergio D'Elia segretario nazionale bene Nessuno tocchi Caino
Grazie ringrazio la seduto
L'occasione che questa festa dell'Unità offre per fare il punto
Di una campagna che
Sta giungendo ormai al al momento decisivo
è un'iniziativa
Da questa di Nessuno tocchi Caino partita nel mille novecentonovantatré alla fonda con la sua con la fondazione di questa associazione internazionale
E dopo sei anni possiamo dire di aver raggiunto
Il momento diciamo culmine del decisivo
Fra qualche settimana sia va be'la assemblea generale delle Nazioni Unite che si riunisce dal venti settembre al venti dicembre ogni anno a New York
E quest'anno verrà messa ai voti una proposta di risoluzione che chiede agli Stati che ancora pratico la pena di morte una moratoria delle esecuzioni come passaggio verso l'abolizione della pena di morte in realtà non ci abbiamo provato
Sempre all'Assemblea generale con una iniziativa una risoluzione nel mille novecentonovantaquattro
Ma allora la situazione era molto diversa rispetto ad oggi la maggioranza allora era nelle mani dei paesi tre tensioni stick cioè di quelli che mantengono la pena di morte
Ma è stata un'iniziativa importante perché è stato come allora come buttare un Sasso nello stagno
Di una situazione nella quale noi registravamo diciamo le posizioni più di autorevoli non soltanto dei Parlamenti non soltanto dei governi
Ma di
Personalità del mondo della scienza della cultura dell'arte internazionale che dicevano di essere abolizionisti sulla pena di morte esprimevano se facevano mistero di questa loro posizione opinione a favore dell'abolizione ma non succedeva niente in termini in termini significativi cioè nelle leggi nel diritto internazionale nelle prese di posizione delle organizzazioni internazionali
In realtà noi quello che abbiamo fatto è quello di aver e come dire scambiato di aver tramutato in iniziativa politica per raggiungere punti importanti di diritto internazionale quella che era un'opinione molto diffusa
Diciamo nelle classi dirigenti
Ne sappiamo che
Se in Italia e siamo nel mille novecentonovantanove si decidesse di fare un sondaggio sulla pena di morte molto probabilmente noi troveremo un'opinione pubblica spaccata
è stato considerato un grave una grande notizia è stata consigliata una grave notizia il fatto che un anno fa un sondaggio della Doxa registrasse in Italia per la prima volta uno zero virgola no per cento a favore dell'abolizione della pena di morte tutti i sondaggi negli anni precedenti invece mostravano una un favore maggioritario verso il mantenimento in Italia in realtà il ripristino del della pena di morte
Quindi
Quando diciamo che la stragrande maggioranza di opinione pubblica era anche nel novantatré novantaquattro contraria per la corte ci riferiamo all'opinione delle organizzazioni pubbliche cioè di quelli dei dirigenti delle classi dirigenti dei parlamentari dei governi
Che contano
Quindi realtà noi abbiamo lottato in questi anni più che contro la pena di morte contro diciamo quel meccanismo molto diffuso anche nel nostro Paese ma tutti i Paesi per cui non si fida seguito in termini di governo in termini di politica a quello che sono le proprie convinzione abbiamo lottato contro la rassegnazione contro l'indifferenza
Contro diciamo i tempi propri della politica
Che erano più che tempi politici su questo argomento tempi storici cioè si attendeva che qualcosa cadesse nel mondo come un processo naturale che portasse Adda appunto ad abolire la pena di morte così come è successo
Per la conquista di altri diritti umani realtà noi sappiamo che le grandi conquiste
Del campo diritti umani sono conquiste determinate da avanguardie da movimenti
Organizzati non c'era un movimento organizzato contro la pena di morte noi lo abbiamo costituito e abbiamo posto la questione della pay morte come questione prioritaria nell'agenda delle
Delle iniziative dei temi non soltanto dei parchi di partiti o dei parlamenti o dei governi nazionali ma quello che abbiamo fatto di averla posta all'ordine del giorno forse
Diciamo dell'organizzazione che più conta è in termini di indicazione politica e in termini di
Sì di principi che vengono affermati e proposti cioè le Nazioni Unite
Questa
Proposta di risoluzione per una moratoria come passaggio verso la posizione per la corte una cosa sconosciuta le nazioni del termine spesso di moratoria delle esecuzioni non compare in nessun testo delle Nazioni Unite
Se no in quello appunto del novantaquattro quando per la prima volta l'Italia propone una risoluzione con questo Obiettivo
è scontato dire che
L'allora e attuale ancora
Ambasciatore italiano all'ONU Paolo Fulci veniva considerato un pazzo nell'aver proposto questa
All'ordine del giorno questa Risoluzione
Noi stessi venivamo considerati dei pazzi nel mille novecentonovantatré quando abbiamo lanciato una campagna per l'abolizione della pena di morte entro il Duemila cioè entro la fine di questo
Di questo millennio
Venivamo un po'iscritti d'ufficio al club le sognatori nel proporre una cosa del genere
Oggi invece noi registriamo dopo cinque sei anni
Un
Affollarsi di organizzazioni non governative di Parlamenti di governi nel voler fa parte di una scadenza di una iniziativa che sta portando ad un momento
Storico lo possiamo dire senza davvero
Apparire esagerati o presuntuosi senza senza enfasi
Io sono convinto che quest'anno un la proposta di risoluzione presentata dall'Unione Europea all'Assemblea generale vincerà
Nel novantaquattro perdemmo per otto voti ma quest'anno vinceremo
Nessuno ci credeva nel novantasette quando un'analoga risoluzione fu presentata per la prima volta
Sempre in sede ONU ma nella Commissione per i diritti umani che si riunisce a Ginevra sembra generale invece si riunisce a New York
Bene quando l'Italia
Un'italiana in cui il Parlamento aveva espresso la sua posizione ma il governo non era ancora convinto perché c'erano tutti i partners europei che dicevo
State sbagliando non ce la faremo questa risoluzione perderà eravamo nel marzo aprile novantasette a Ginevra
Fino all'ultimo momento c'erano i delegati delle mie delle del dei governi e delle europea che non avevano voluto sponsorizzare la risoluzione presentata dal governo italiano che andavano al banco al seggio dove c'era la delegazione italiana dice ci farebbe tornare indietro di dieci anni proponendo questa cosa verremo sconfitti
Se perderemo non si parlerà più di abolizione da tre volte per chissà quanto tempo
Ma in realtà i complici la c'avevamo fatto erano fatti bene
Sapevamo che in con quella composizione con i numeri che avevamo con i dati che avevamo di monitoraggio che facevamo paese per paese
Con l'evoluzione che c'era è stata soprattutto determinata dal fatto che il il blocco della ex-Unione Sovietica nel momento in cui ha deciso di aderire all'un alla Consiglio d'Europa aveva dovuto sottoscrivere un patto nel quale c'era scritto
Come nuovi membri voi dovete abolire noi siamo obbligati abolire la pena di morte passando attraverso una moratoria però non erano ancora stati come li ha messi alla prova
Non si sapeva davvero al momento del voto come avrebbero votato
Eravamo convinti che avrebbe che che che avrebbero votato a favore tant'è che quella risoluzione passò con una maggioranza assoluta di voti
E per la prima volta che eravamo presenti durante il voto come organizzazione non governativa per la prima volta
Non si ricordava non era mai successo che dopo un voto i delegati si alzassero applaudì sono per una risoluzione che era passata
Questo eravamo nel novantasette nel novantotto ritorna l'Italia in Commissione diritti umani e ripropone un testo più forte nei contenuti
I Paesi che l'avevano sponsorizzato all'anno precedente erano quarantasette né per novantotto divennero sessantacinque e quest'anno per la prima volta anche l'Unione europea siamo quindi nel novantanove nella Commissione diritti ma di quest'anno
La risoluzione ha avuto come co-sponsor del settantadue pavesi
E passato anche questa una maggioranza assoluto per la prima volta hanno votato a favore i Paesi che non si pensava che votassero a favore molti paesi africani e una risoluzione che viene sostenuta da Paesi di tutti i continenti tutti le le aree geopolitici
Ora quello che noi stiamo organizzando il passaggio di quel testo diciamo la rivincita rispetto al novantaquattro cioè il passaggio di quel testo che dice in un paragrafo
Le Nazioni Unite la Commissione diritti umani ma diranno
A New York diranno le Nazioni Unite quindi centottantasette Paesi membri della comunità internazionale che abolire la pena di morte così c'è scritto testualmente significa innalzare rafforzare la dignità umana
Significa conquistare un nuovo diritto umano
E Porsche apparato paragrafo che propone una moratoria delle esecuzioni in vista della completa abolizione della pena di morte in realtà quello che noi stiamo ottenendo e questo è il fatto storico la conquista di un nuovo diritto umana
Il diritto a non essere giustiziati come si dice
Termine che io pongo sempre tra virgolette perché credo che non ci sia nulla di più contrario al senso di giustizia che punto dire praticare la pena di morte
Quindi questo e la conquista storica che noi
Determineremo che stiamo per determinare paragonabile credo
Forse anzi senza forse sicuramente a conquiste come quelle che hanno portato all'abolizione della schiavitù oppure alla
All'interdizione della tortura
Cose impensabili forse che segneranno sicuramente questo passaggio di millennio ormai siamo alla fine del secondo millennio si apriva il terzo millennio
Ecco quello che noi stiamo in realtà alle terminando la consegna all'umanità del terzo millennio proprio di un nuovo diritto umano come è stata abolita la schiavitù come è stata interdetta la tortura si abolisce la pena di morte
No alle sue ragioni ognuno ha i suoi argomenti
Molti sono contrari la pena di morte perché sì richiamo al principio per esempio mondo cattolico il mondo che sta cristiano del diritto alla vita
Molti pensano che il rischio
Da non correre sia quello di uccidere degli innocenti molti sono convinti che non abbia un valore deterrente realtà io credo che la ragione più importante il motivo più importante che e quello che dà il senso dell'evoluzione della nostra storia umana
La storia dell'umanità è una storia caratterizzata dalla conquista sempre di
Vive distoglie sempre più alte di inviolabilità della persona
I diritti umani sono
Come dire sono materia morta sono una materia viva diritti umani non sono fissati una volta per tempo per sempre diritti umani di oggi non sono i diritti umani di ma non dico di un secolo tuo secoli o cinquecento seicento mille anni fa
Ma non sono i diritti umani di quaranta cinquanta sessanta anni fa
Se c'è un senso della storia un senso dell'evoluzione
Nella storia questo senso vale io credo che valga soprattutto per per terra umanità che ne siamo perduti lei essere umano che noi siamo
Ecco e il senso dell'umanità in realtà che cambia e volte e va verso gravi sempre più alti di rafforzamento della sfera umana della sua dignità dei diritti che sono propri della che sono propri della persona ecco si abolisce la pena di morte perché si rafforza come dice la risoluzione di Ginevra e sarà la risoluzione di New York fra qualche mese la dignità umana si conquista
Nuovo diritto ma
Non è stato semplice
Perché ripeto abbiamo dovuto lottare realtà contro il cinismo da una parte contro l'indifferenza contro la rassegnazione contro il fatto che in politica spesso
Si enunciano dei temi
Degli obiettivi ma poi i tempi della politica sono tempi storici e non tempi politici
Naturalmente saremo giunti all'abolizione della pena di morte
Nell'arco di dieci venti trent'anni con i tempi propri della
Di questa politica ecco quello che noi abbiamo determinato di aver posto invece delle scadenze
Di posto la questione all'ordine del giorno ma succede in maniera molto
A pensarci con il senno di poi molto banale molto semplici ma realtà quello che abbiamo fatto che abbiamo preparato dei testi abbiamo scritto delle risoluzioni abbiamo raccolto delle firme
Per quanto riguarda è un'iniziativa soprattutto italiana quindi siamo partiti dal Parlamento italiano
Ci siamo assicurati che le firme fossero rappresentative di tutti i gruppi politici perché questo una campagna che non ha colori
Può vincere la misura in cui convince tutti
E quindi ci siamo assicurati che ci fossero le firme di tutti i capogruppo in questa risoluzione ma se non l'avessimo preparate proposte a tutti i Capigruppo nessuno avrebbe preso l'iniziativa per fare questa cosa
Siamo riusciti a farlo ma poi si trattava di fare la stessa cosa a livello uno a Ginevra a New York partire da un Governo perché poi il governo convincesse altri governi ci siamo riuniti abbiamo preparato anche di dei testi
Spinti prima a Roma la Farnesina e poi a Ginevra prima ancora New York nel novantaquattro ma ora vi siamo ritornando a New York abbiamo già fatto una riunione con la Finlandia che il presidente di turno ed europea sarà un'iniziativa europea anche questa
A New York come è stata Ginevra quest'anno per la per la prima volta ecco quindi le conquiste gli obiettivi si raggiungono avviso in cui c'è qualcuno che si dà delle scadenze
Ecco noi quello che abbiamo fatto e aver dato delle scadenze una campagna che non c'era perché il termine di campagna già presuppone che ci siano degli obiettivi intermedi delle iniziative dei dei punti
Delle conquiste da da fare in un certo tempo determinato perché pulisca scattino le altre scadenze gli altri gli altri piatti ecco abbiamo costruito una agenda in questi anni
E ora siamo dicevo al momento che ci sia una situazione completamente diversa rispetto al novantaquattro perché
Lo abbiamo registrato
Nel rapporto di quest'anno che pubblicato in Italia da Marsilio Porciano edizione inglese dizione italiana peraltro disposizione perché la volesse acquistare sul tavolo all'ingresso sarebbe anche un modo per contribuire resterà anche azionisti
Piccoli ma decisivi importanti azionisti di questa di questa campagna peraltro siamo in una città
Che
Da anni e socio fondatore di Nessuno tocchi Caino perché Pisa come hanno fatto
Oltre cento fra città province regioni italiane ha deciso di essere sponsor e
Promotore di questa campagna può approvando dei testi delle delibere
Che hanno intende degli ordini del giorno del Consigli comunali che hanno impegnato le giunte di Aglieri per la verità questa campagna Pisa è tra questi
Dicevo di un rapporto che noi pubblichiamo ogni anno che dimostra che in cinque anni la situazione è completamente cambiato
Se vogliamo considerare i due livelli della nostra iniziativa quello internazionale quello interno agli Stati lo possiamo dire che il primo livello quello del diritto internazionale ormai vede
In maniera evidente ma come dire testuale ci sono dei testi per l'abolizione della pena di morte noi possiamo dire che la pena di morte è stata cancellata dal diritto internazionale e dalle organizzazioni internazionale cioè dalle Nazioni Unite
Quali sono le prove di questa di questo passaggio non sono avvenute improvvisamente anche queste sono stati frutto di iniziativa di campagna
Per esempio quella che ha portato il Consiglio di sicurezza d'istituire due tribunali internazionali
Che devono giudicare i crimini commessi contro l'umanità genocidio lo stupro etnico la deportazione i grandi encicliche comunque ancora ci sono nel nostro mondo alcuni avvengono addirittura
Tiro di schioppo dalle nostre coste nell'ex Jugoslavia delle ci sono due tribunali il tribunale istituito dal Consiglio di Sicurezza per perseguire i crimini commessi nella ex Jugoslavia e un altro tribunale sempre del Consigliere del Consiglio di sicurezza per perseguire i crimini commessi in Ruanda bene lo statuto di questi tribunali esclude per il genocidio ripeto
Per lo stupro etnico caricando i massacri il ricorso alla pena di morte cioè i responsabili di questi eccidi possa essere condannati ma non perseguiti e condannati da questi dei ma non condannati alla pena di morte
Da questo punto di vista noi stiamo lottando contro un anacronismo una contraddizione
Tribunali istituiti dal Consiglio di sicurezza
Nel quale ci sono paesi come la Cina
E come gli Stati Uniti membri permanenti
Che e seguono sentenze capitali per quanto riguarda la Cina praticamente la quasi totalità della pena di morte nel mondo si effettua in Cina oltre l'ottanta ottantacinque per cento
Ma anche per reati come la truffa
Come il furto c'è terapie che non violenti c'è la pena di morte negli Stati Uniti non sappiamo c'è per l'omicidio ma comunque sono per reati infinitamente meno gravi di quelli per i quali i tribunali istituiti TAR Consiglio di Sicurezza quindi da Cina e Stati Uniti escludono genocidio
E altri massacri escludono la pena di morte è una contraddizione loro
Dalla quale evidentemente devono uscire ma il diritto internazionale le organica già questo dicono nel luglio dell'anno scorso a Roma è stato istituito il tribunale permanente che non vale soltanto per alcune situazioni tipo Ruanda
Corso Bosnia insomma ex-Jugoslavia ma vale per tutti i reati contro l'umanità e gli atti di guerra e crimini di guerra commessi in ogni parte del mondo per uno Statuto anche quello che esclude la pena di morte
La Commissione diritti umani dicevo per tre anni consecutivi afferma quelle cose che vi citavo ecco la pena di morte al diritto internazionale è stato cancellate esista del diritto interno degli Stati
Però la situazione è il rapporto di questo hanno lo prove maniera equivocabile cambiata anche a livello dei singoli
Stati
Sui centottantasette Paesi membri delle Nazioni Unite sono centoquindici quelli che hanno rinunciato alla pena di morte
O perché l'hanno abolita totalmente o perché la prevedono solo in casi eccezionali come la prevederà Alitalia ci ha sulla carta in tempo di guerra né codici militari fino al novantaquattro
Oppure quelli che hanno deciso una moratoria delle esecuzioni
Oppure quelli come la ex Unione Sovietica Ussi Ucraina che pur mantenendola nelle leggi hanno sottoscritto questo accordo con l'unione con il Consiglio d'Europa e non eseguono più sentenze capitali dal momento in cui sono entrati a farne parte
Oppure quelli che da almeno dieci anni non pratico non più la la pena di morte quindi è andato in disuso e con la somma di tutti questi numeri di questi Paesi da centoquindici sui centottantasette
Ci sono settantadue Paesi che ancora la pratica no
Con più o meno frequenza per esempio nelle rapporto c'è scritto che nell'ultimo anno di questi settantadue solo trentotto hanno eseguito almeno una sentenza capitale
La situazione era completamente rovesciata nel mille novecentonovanta novantuno novantadue quando noi abbiamo iniziato questa questa campagna quindi c'è una tendenza ormai precisa decide di reversibilità verso l'abolizione della pena di morte sembrava pazzesco sembrava cosa da folli
All'inizio degli anni Novanta proporre al mondo alle opinioni pubbliche dei Paesi
A le classi dirigenti anche addirittura di arrivare entro la fine di questo millennio all'abolizione della pena di morte non sarà l'abolizione ma io credo che l'Assemblea generale dell'ONU
Un voto a favore di una sui contenuti nella risoluzione di Ginevra intanto una moratoria in vista della completa abolizione perché appunto abolire private si significa rafforzare la dignità umana conquistarono dite ecco questa risoluzione passerà
Ci sono ancora gli scettici come c'erano nel novantasette a Ginevra quelli che dicono ma forse non ce la faremo
L'Assemblea generale diversa dalla Commissione diritti umani qui prova
Ma i dati ce l'abbiamo i conti ce li siamo fatti
Posso dirvi che noi vinceremo l'Assemblea generale sui centottantasette Paesi secondo me almeno tra i novanta e i cento voteranno a favore
Gli altri si divideranno fra come è successo a Ginevra fra Paesi che si astengono nel voto e Paesi che votano contro gli astenuti saranno fra i trenta e i quaranta questo posto che tutti partecipano al voto
I voti contrari saranno al massimo cinquantacinque sessanta questi sono i numeri cento quindi maggioranza assoluta che approverà questa risoluzione
Quello che voglio dire noi siamo qui non situazione nella quale appunto gli organizzatori sono democratici sinistra la festa dell'Unità
Ne parlavamo poc'anzi con gli amici
Della sinistra giovanile
Io so che la Sinistra giovanile sta raccogliendo firme in vista dell'assemblea generale e sta raccogliendo molte
A sostegno di questa iniziativa dell'Unione Europea Chai iniziativa italiana
Quello che dicevo che è un peccato di quest'iniziativa non è conosciuta
Le firme sono molte quelle raccolte però non esclude visibile la vostra presenza tra coloro che stanno facendo qualcosa per questa per questa campagna per questo obiettivo
Ci siamo in linea di massima messi d'accordo per un evento noi saremo come Nessuno tocchi Caino alla festa nazionale dell'Unità Modena il nove settembre con un dibattito proprio su questa campagna
Dopo di che il secondo me per fare il punto anche su l'apporto che la Sinistra giovanile sta dando a questa iniziativa forse il caso di organizzare un evento insieme nazionale in cui si dica quello che si sta facendo quali sono le scadenze
Qual è quante firme per esempio sono state raccolte dalla sinistra
Dalla Sinistra giovanile
Concludo con diciamo alcune realtà che possono sembrare dure ma pure esiste e bisogna tenerne conto abolire la pena di morte
Può significare la stessa cosa che abolire la la la tortura dicevo prima o la schiavitù il che non vuol dire che mancheranno dal momento in cui le nazioni The decideranno a questa approveranno questa risoluzione mancheranno casi di pena di morte non ci saranno più così come è successo che dopo che è stata abolita la schiavitù o la tortura
Questo non ha significato certo che sia manchino oggi nel mondo casi di schiavitù o di tortura e sappiamo che la questa realtà esiste
Esisterà ancora ma noi lotteremo a questo punto una volta presa questa decisione contro Paesi che sono fuorilegge che sono fuori dalla comunità internazionale fuori dal diritto internazionale
Una volta che il diritto internazionale ha sancito che la comunità internazionale ha sancito che eseguire delle sentenze capitali praticare per forte significa come torturare o come rendere delle persone schiave
Cioè si afferma un principio coloro che non rispettano sono fuori dei principi sono fuori dal diritto sono fuori dalla comunità internazionale potremmo dire loro siete fuori dal tempo siete fuori dal mondo
Dicevo nel rapporto documentato che ci sono Paesi dove realtà e durante la pena di morte
In Afghanistan addirittura sono i parenti delle vittime ad eseguire sentenze capitali
Per esempio il venti novembre scorso nello stadio
Di Kabul davanti ad otto mila persone
Un condannato a morte sia Mohamed Essa mandare è stato
Sgozzato dal padre della vittima
Alla presenza di otto mila persone
Tanto per gradire contemporaneamente altri due uomini condannati per il furto
Due milioni di lire corrispettive è stato amputato la mano destra persecuzioni comunque sono state fatte in pubblico
Ci sono Paesi in cui addirittura c'è la crocifissione come metodo di esecuzione come nello Yemen
Dove secondo il quotidiano ufficiale del Paese alta quaranta
Tre uomini sono stati uccisi
Uno condannato per omicidio premeditato la condanna è stata inflitta da un tribunale militare
Insieme agli altri due sono stati giustiziati e dopo essere stati uccisi sono stati crocifissi per tre giorni e quindi esposti al pubblico può succedere addirittura che si venga condannati a morte come è successo
Nella Repubblica democratica del Congo quest'anno
Avendo meno di diciotto anni un ragazzo di tredici anni che aveva ucciso
Un volontario della Croce Rossa è stato condannato da un tribunale militare
E così succede in pochi Paesi ma succede ancora ecco questa realtà probabilmente sarà realtà che cambierà dopo che le Nazioni Unite quest'anno decideranno appunto
Fermate la pena di morte diranno gli Stati la comunità internazionale
Moratoria delle esecuzioni capitali
Noi sappiamo che le risoluzioni delle Nazioni Unite non hanno un valore vincolante non sono un decreto legge però hanno un grande valore politico grande volano valore l'indirizzo dopo l'approvazione di quella risoluzione noi potremmo dire che il punto di vista della volizione non più un punto di vista di noi abolizionisti Dinoi Amnesty noi Nessuno tocchi Caino
Ma
Un punto di vista sempre più anzi decisamente e chiaramente giuridicamente un punto di vista della comunità internazionale
Questo è quello che si sta determinando che credo chiunque
Anche nel suo piccolo nella sua città poco aiutare questa iniziativa firmando Cappelli su cui per esempio stanno raccogliendo le firme
I Democratici di sinistra oppure
Iscrivendosi all'associazione che conducono questa compagna comprando un libro una rivista è un modo di essere azionisti di essere presenti in questo momento così importante decisivo di questa iniziativa grazie
Grazie a Sergio D'Elia adesso la parola al senatore Salvatore Senese vicepresidente Commissione giustizia del Senato
Ma dopo le parole Pinocchi di Sergio D'Elia
Io credo che non sia il caso da parte mia di indugiare sulle ragioni che militano per la campagna per l'abolizione della pena di morte nel mondo lo hanno fatto molto bene
Io vorrei invece fare alcune riflessioni per così dire
Sulle trasformazioni
Alle quali pure dell'India ai parte accennato
Che sono intervenute sulla scena e dell'opinione pubblica internazionale
Ma ancor di più
Nella nostra realtà politico-culturale nella realtà politico-culturale italiana del nostro Paese
Vedete se noi avessimo tenuto questo dibattito
Una ventina d'anni fa
Noi saremmo caduti appieno
In uno scontro fortissimo che di lagnava il nostro Paese
Vent'anni fa l'Italia era Preda di un forte attacco terroristico
E
Di fronte
Ai più gravi
Dei delitti dei terroristi
Una componente politica del nostro Paese
Prese l'iniziativa di raccogliere una serie di firme
Per l'arredo introduzione della pena di morte questa componente politica era il movimento sociale italiano questa raccolta di firme si profilava corna caratteri di presa sull'opinione pubblica e di successo inquietante
D'altra parte la stessa componente politica all'inizio di ogni legislatura a partire ormai dal inizio degli anni settanta
Depositava puntualmente una proposta di legge costituzionale intesa Aida abolire la piccolo dalla nostra Costituzione
Che stabilisce non essere ammessa la pena di morte salvo che nelle leggi penali militare di guai
Vi era quindi nel nostro Paese
Una questione aperta un problema un all'accelerazione sul punto che e venti come la stagione terroristica rendeva non particolarmente grave e lancinante
Io ricordo questo clima perché come non molti di voi data la mia età ormai l'ho vissuto in prima persona
Ricordo anch'io voglio dire che in quella temperie il partito radicale
Presentava contemporaneamente un dal referendum per l'abolizione della pena dell'ergastolo
Io ritenni a quell'epoca ero segretario nazionale di Magistratura democratica che quella iniziativa fosse sui Cittalia
Perché in quel comunque testo presentare un referendum per l'abolizione larga stola significava ricevere come dire l'ombra d'urto della risposta di un'opinione pubblica esacerbata che altri portavano addirittura sottoscriverà per la reintroduzione alla pena di morte
Tuttavia sia io che l'associazione che in quel momento dirigeva prendemmo doverosamente posizione a favore dell'abolizione dell'ergastolo ci battemmo ricordo anche dei dibattiti molto forti e infuocati
Allora le feste dell'Unità di quell'epoca il risultato fu una sconfitta come vera dubbio peraltro una sconfitta onorevole nel senso che i sì all'abolizione dell'ergastolo si aggiravano intorno al trenta per cento se non ricordo male
Tuttavia questa vicenda l'ho voluta ricordare perché ci consente di misurare il cammino che nonostante tutte le apparenze nonostante tutte le incertezze nonostante le difficoltà e gli smarrimenti
Come dire il nostro sistema politico culturale insisto su questa definizione ha compiuto in poco meno di vent'anni
E infatti oggi non c'è una sola Marrazza politica del nostro Paese
Favorevole alla pena di morte non solo ma questa campagna nella quale ha parlato
Sergio idea e una campagna che trova il sostegno convinto dell'impero Parlamento italiano
Nel Senato sia costituito già lo scorso anno un comitato che il compito di portare la buccia del Parlamento italiano in tutte le sedi internazionali
A sostegno di questa campagna svolgendo quello che linguaggio un po'gergale si definisce un'azione di lobbying internazionale
E un comitato che è presieduto da dalla compagna Ersilia Salvato vicepresidente del Senato e di cui fanno parte un esponente per ciascuno dei gruppi rappresentato insieme
Vi fa parte un esponente di Alleanza nazionale che svolge il proprio ruolo con convinzione e lealtà d'altra parte traducendo una impostazione che questo gruppo ha assunto vi fanno parte rappresentante di tutti i gruppi per i democratici di sinistra sino a qualche mese fa ne faceva parte a testimonianza dell'impegno di questa componente politica Cesare Salvi era anche il presidente del gruppo dei senatori democratici di sinistra
è socio fondatore di Nessuno tocchi Caino e così via
E dopo la nomina di Cesare Salvi
Ministro del lavoro
L'onere e l'onore soprattutto di rappresentare i Democratici di sinistra in questo comitato è toccato a me
Ma
Questo cammino
Sì è snobbato attraverso alcune tappe significative
Che in qualche modo hanno cominciato a prendere corpo agli inizi degli anni novanta
Devi ha già ricordato il fatto notevole che stato molto valorizzata in Parlamento
Delle
Quello per il Ruanda i quali prevedono nei propri statuti che
Per il primi Nigra Pistilli per i quali sono competenti
La pena massima sarà una pena detentiva temporale
Ed è chiaro che questo elemento introduce una contraddizione fortissima in tutti gli ordinamenti dei paesi che hanno
Ratificato per consentire le risoluzioni istitutiva di questi tributi
Proprio muovendo sulla base di questa contraddizione il Parlamento italiano nel novantaquattro ha fatto il salto
Disponendo con un'apposita legge l'abrogazione della pena di morte che rimaneva prevista nel nostro ordinamento del codice penale militare di guerra di rimaneva previste in conformità o per lo meno in non contraddizione con il dettato costituzionale che consentiva questa facoltà
Ed è stato importante quel voto per più quel voto è stato l'inizio di questo movimento che oggi si esprime
Con il comitato di del Senato Cold alla mobilitazione compatta di tutta l'espressione politica del Paese dell'Italia a favore dell'abolizione
è stato importante perché lo hanno votato tutte le componenti anche quelle componenti che venivano fuori da una cultura che aveva fatto per decenni della reintroduzione della pena di morte e comunque della difesa
Di questo simbolo macabro uno dei caratteri distintivi della propria ideologia io credo che quel moto sia stato ricco di conseguenze non soltanto del nostro Paese
Ma anche all'estero per che e stando a quel voto che in qualche modo ha indicato l'Italia
Come un Paese che sentiva Conforti dissi ma coerenza gli imperativi sottesi alla politica Bolla zio abolizionista
Tanto da superare attraverso quel voto divisioni pur profonde dei propri schieramenti politici e questo ha consentito all'Italia di poter assumere con piena credibilità nell'arena internazionale il ruolo di portabandiera di capofila della corrente abolizionista
Poi naturalmente questo lavoro questa credibilità ha trovato sostanza nella
Come dire sostegno convinto dei governi e via via si sono succeduti dei Parlamenti che via via si sono succedute nel loro composizione e ultimo ma non ultimo nell'opera di lobbying intesa nel senso che ho già spiegato svolta da associazioni come Nessuno tocchi Caino cui per la verità in questa occasione mi piace rivolgere un pubblico attestato
Le tappe di questa campagna italiana di questa credibilità del nostro Paese su questo terreno
Sono state già ricordate la mozione nel novantaquattro le successive mozioni della novantasette nel novantotto sino ad arrivare alla mozione che quest'anno è stata votata alla Commissione dei diritti umani dell'ONU a Ginevra e che per la prima volta ha visto una maggioranza assoluta nettamente schierata per le tesi Italia
Ma è stato anche ricordato
Quest'anno si è verificato a qualcosa di più
La bandiera è stata appresa sulla base di una risoluzione assunta lo scorso anno dall'intera Unione Europea
Questa è una battaglia di cui tutti i documenti internazionale riconoscono che l'Italia e stampa antesignana ma che oggi è diventata una battaglia dell'Unione Europea l'Unione europea nel suo complesso
Ha deciso di adoperarsi nelle sedi internazionali cominciare dalla prossima Assemblea del Nazioni Unite Assemblea Regionale Lazio Inter per l'abolizione della pena di morte
E infatti
Il comitato di cui faccio parte avrebbe dovuto in questi giorni incontrarsi a Dancing corre i rappresentanti di quel governo
Che in questo momento assicura la presidenza di turno della Unione Europea per stabilire le strategie o per meglio dire forse le tattiche più appropriate al successo della operazione
A questo punto vorrei fare alcune considerazioni un po'più generale
Se noi andiamo a leggere
La Risoluzione giustamente D'Elia ha sottolineato come molto importante approvata alla nella in esito alla riunione della Commissione diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra
Noi troveremo in qualche modo potremmo trovare uso il condizionale questa risoluzione un po'deludente
Perché è una risoluzione che dice esattamente
Chiede a tutti gli istanti
Che hanno firmato il Patto internazionale sui diritti civili e politici
E
Prendere in considerazione l'adesione o la ratifica del secondo protocollo facoltativo del patto
E un protocollo che prevede l'abolizione della pena di morte quindi nel nei patti sui diritti civili e politici la pena di morte e tollerata per così dire con alcune limitazioni
Si chiede si invita gli Stati che hanno firmato questo patto e sono moltissimi
A prendere in considerazione l'idea di firmare un impegno ad abolire la pena di morte
Sì dice poi
Che si esortano tutti gli stati di ancora mantengono la pena di morte
Osservare rigorosamente tutti gli obblighi che discendano dal ricordato patto sui diritti civili e politici
Beh tra questi obblighi è quello per esempio inonda procedere mai ad irrogare una condanna a morte ad un minore di diciotto anni
E vi sono degli Stati che hanno firmato il Patto sui diritti civili e politici e che però su questo specifico punto hanno apposto una riserva
Il più importante anzi l'unico direi stato ma ne vale per lo meno cinquanta che si trova in questa condizione sono gli Stati Uniti d America
I quali hanno apposto questa riserva perché in alcuni istanti degli Stati Uniti la pena di morte e prevista anche per i minori degli anni diciotto
Bene questo documento invita gli stati ad abbandonare questa pratica delle Riserve e ad attenersi completamente a quanto viene stabilito nella
Patto sui diritti civili e politici
Inoltre si dice che si invitano tutti gli istanti che comunque volessero mantenere la pena di morte hanno un applicarla non solo prima che siano esaurite tutte le vie di ricorso ma anche prima che gli sia stata data la possibilità di chiedere la grazia o di rivolgersi abbia istanze
Internazionale
Si invitano inoltre gli stati che ancora mantengono la pena a ridurre progressivamente il numero di reati per i quali sì prevede questa
Prima ed infine si invitano gli Stati ad adottare una moratoria questo è il punto più forte una moratoria un come dire una sosta di sospensione di fare voi vedete che per quanto siano obiettivi di altissimo valore e di altissimo impegno essi tuttavia potrebbero apparire ad un abolizionista convinto degli obiettivi minima
Ebbene qual è la lezione da trarre da questa battaglia che noi già ci diamo a combattere consapevoli che non sarà fatto fatti
La lezione da trarre e che mentre occorre essere intransigenti sui valori
Difendere fino in fondo come stasera è stato fatto a come sarà fatto in tutte le sedi le ragioni che militano contro la pena di morte occorre al tempo stesso essere graduali visti nell'opera volta a realizzare il valore una lezione profonda viene fuori una lezione che io chiamerei politica tout-court viene fuori da questa discenda e cioè come si possano spese sposare coniugare istanze etiche forti e come dire flessibilità e duttilità politica nel realizzare
Ma vi sono ancora altre osservazioni che vorrei fare a margine di questa importante vicenda
La cultura abolizionista
E una cultura
Che fa leva su di una serie
Gli argomenti lo diceva già devia si rivolge a Bari universi morale
Però è accomunata nella diversità dell'ispirazione alcunché rigorosamente laiche altre profondamente religiose alcune filosofiche altri utilitarista
E accomunata dalla esigenza ieri rispondere ad un'obiezione fortissima che l'obiezione del Liga lo sa e ci si trova di fronte ogni volta ci che ci si misura con il rappresentante di un Paese che non è abolizionista che ancora mantiene la pena di morte
Il livello della criminalità
Il pericolo per l'ordine sociale la minaccia ad alcuni beni fondamentali
La necessità della pena capitale come strumento di difesa dei beni del singolo della libertà del singolo e del corpo sociale
Questa e l'obiezione più forte questa è l'obiezione che viene ripetuta asse otto tutte le latitudini nelle lingue più diverse che vanno dall'inglese al cinese
è bene che cosa si dice in questi casi si mostra attraverso una serie di indagini empiriche di fatto
Una verità e per la a dire il vero appartiene alla nostra
Cultura
L'intento dire nostra italiana illuminista da oltre duecento anni quello che diceva Beccaria che non nella terribili età delle pene quella che scoraggia il delitto
E che non sono le pinne feroci quelle che danno sicurezza
E questa come dire argomentazione viene come ricordavamo appoggiata da una serie di dati empirici di indagini di fatto di constatazioni
Ebbene
Mi chiedo non dovremmo forse al di là della vicenda nella quale stasera siamo immersi
Trarre qualche indicazione ulteriore e quindi rivolgo a tutto il fronte abolizionista che tutto il fronte della politica dalla cultura italiana
Quanti ancora in questo fronte sono convinti pur senza invocare la pena capitale anzi continuando ad appoggiare la campagna abolizionista
Cioè a fronte di fenomeni di che mettono in pericolo la sicurezza a fronte di fenomeni di Antonia sociale a fronte di un crescere vero o presunto della criminalità e di sue manifestazioni gravi
L'unica risposta la risposta più forte e la risposta dell'inasprimento delle pene e donne invece la ricerca di strade più complesse e difficili ma molto meno insicure
Un elemento di contraddizione quindi che noi troviamo nella nostra cultura politica
Perché come ripeto la nostra cultura politica e tutta compatta per la polizia dalla pena di morte
Ma nel momento in cui in alcuni suoi settori o sedimenti
Indulge accolla sentimento di insicurezza offrendo una risposta facile sotto forma di inasprimento spesso cervellotico dipende dimentica quello che un elemento fondamentale dalla campagna abolizionista
Una terza osservazione vorrei fare
Ho già detto ho ripetuto che tutta la nostra cultura politica e chiaramente abolizionisti
E però lo si diceva già da parte degli oratori che mi hanno preceduto me lo diceva poi Vinicio Peluffo parlando così in un orecchio
Oggi
Nella opinione pubblica nel sentire
Vuole comandare dei nostri concittadini non c'è questa stessa compattezza
Si diceva se oggi facessimo un referendum sei a favore o contro la pena di morte
Probabilmente sperabilmente ma non ne sono sicuro vincerebbe il sono contrario ma vincerebbe di una piccola esigua Fazio
Cosa significa questo
Io credo che a qualche riflessione dobbiamo farla perché questo punto induce a riflettere sulla la rapporto dialettico tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa non sempre l'appello diretto al popolo e lo strumento migliore per affermare valori può
Tutti ad altri di democrazia qui debbo dirlo e lo debbo dire diciamo anche con una punta Dio orgoglio
Classe politica l'insieme dalla classe politica
E su di una posizione culturalmente politicamente più avanzata che singoli cittadini uno per uno presi atomisticamente per rendersi
Perché
Perché problemi di questa fatta hanno bisogno di una lunga maturazione hanno bisogno di un confronto
Hanno bisogno di quella democrazia comunicativa che è uno degli aspetti e delle dimensioni forte della democrazia mentre il singolo chiuso con la propria diciamo esperienza individuale dei propri problemi spesso alle prese con esperienza traumatizzante non riesce a trovare la risposta che gli consenta di superare un livello emotivo
Questo affido alla riflessione di tutti in un momento in cui spesso viene celebrato come momento principe dalla democrazia il momento referendario il momento della consultazione dei singoli
Credo che su questi punti vada fatta una riflessione
Altra osservazione
Il fronte politico e compattamente abolizionisti la motivazione è stata data è stata ripetuta e in ultima analisi la dignità umana
Non si può essere per la pena di morte perché non si può riconoscere allo Stato
Il opere di spogliare dell'abilità un individuo per quanto efferate antimissili hanno le trasgressioni che ha compiuto nei confronti delle regole del vivere civile
Ma la stessa motivazione non dovrebbe coerentemente portare ad essere contro la pena dell'ergastolo
Mi piace dirlo in questa sede perché Sergio D'Elia si è battuto coerentemente per l'uno o per l'altro e qualche mese fa abbiamo fatto un dibattito in cui abbiamo raccolto in modo molto civile intorno a un tavolo esponenti delle varie forze politiche
Tra le quali vi sono ancora forze che si oppongono con diciamo virulenza all'abolizione dell'ergastolo in qualche modo recuperando s'magari senza avvedersene molte delle motivazioni che sono portate contro l'abolizione della pena mass
Infine
Sempre continuando ASPI volare intorno a questa importante vicenda
Una vicenda che non va sotto sotto valutato io sono molto d'accordo con diciamo io le quel tanto di enfatizzazione che D'Elia dava alla
Alla rappresentazione di questi appuntamenti di questo percorso
Siamo in presenza di un momento importante del processo che è un processo storico di Omnia iniziazione della specie umana cioè il big completo inveramento
Della qualità e della dignità di uomo in ciascun appartenente alla specie umana
Bene
Noi sappiamo che oggi la bandiera dei diritti umani e sostenuta in modo deciso dagli Stati Uniti d'America
E però vediamo per gli Stati Uniti d'America sono tra i Paesi che si oppongono all'abolizione del la pena di morte
E che lo dicevo poc'anzi addirittura hanno apposto Riserve all'articolo sei del Patto sui diritti civili e politici
E si riservano il diritto che ahimè alcuni dei loro Stati esercitano di infliggere questa pena anche ai minori
Non vi è qui una contraddizione
E questa contraddizione diventa ancora più forte quando dove troviamo all'altro capo del fronte degli anti abolizionisti lacci un Paese diversissimo per cultura per tradizioni che però si ritrova unito con gli Stati Uniti e nel fare fronte contro la la campagna abolizionista
Tra parentesi dico che ci sarebbe l'affare qualche utile riflessione su questa come dire simmetria
Anche sull'assimiliamo il sale e analogia degli argomenti che vengono portati da una sponda all'altra del Pacifico da Monti che appaiono così distanti e per tanti versi sono
Così DiVersi
Uno dei grandi dibattiti di questi anni
Nelle i siti che si occupano di diritti umani
E si sia possibile una reale universalità dei diritti umani
L'ultimo congresso mondiale dei costituzionalisti che si è svolto a Rotterdam nel luglio ha voluto proprio a questo tema
Quando parliamo di diritti fondamentali parliamo di stili valori beni che sono universali Zambelli e possono essere sentiti come universali
Il tema è molto controverso per esempio vi sono culture come la cultura islamica che sostengono che esistono varie declinazioni e dei diritti umani temi diritti umani non possano essere predicati se non ne inserendoli nella con testo di una determinata cultura perché fa sì che non gli stessi diritti possono essere riconosciuti ovunque
è un tema forte ripeto merita l'attenzione mondiale dei costituzionalisti e però
Noi a contrario possiamo dire
Che forse ludica salita dei diritti umani trova un elemento di conferma dal fatto che i gli argomenti contro i diritti umani in alcuni casi provengono da contesti culturale diversissima Cina
Stati Uniti
Altra spigolatura altra elemento di riflessione
Vi è un ampio consenso per l'abolizione della pena di morte
E però
Lo stesso consenso sembra offusca arsi quando si tratta della guerra
Il tabù della guerra che era stato faticosamente costruito sulle rovine del secondo conflitto mondiale assorbito in questi ultimi mesi
Un colpo
E possibile essere contro la pena di morte e processare a favore della guerra contro aumenta la guerra giusta tutto quello che si dice perché la tormentata la pena di morte si va per una causa giusta pongo il problema infine un ulteriore problema col quale finisco
Uno degli elementi fondamentali della dottrina dei diritti umani e l'indivisibilità dei diritti umani
Cosa significa indivisibilità
Significa che i diritti enunciati per esempio nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del mille novecentoquarantotto quella di cui a dicembre dello scorso anno abbiamo celebrato il cinquantenario quello che costituisce il fiore della bandiera di tutti coloro che si battono per i diritti umani
Non possono essere alla carta come in un ristorante io non posso scegliere tra i diritti umani il diritto a e dire ma quel diritto Birillo posso lasciar stare
E nella Dichiarazione universale dei diritti umani
Vi sono diritti che attengono alla dignità della persona sotto il profilo della libertà dall'oppressione della libertà di parola della libertà da un'aggressione fisica della libertà rispetto ad una
Eliminazione Puente a quale quella che viene
Come dire inflitta con la pena di morte
Ma vi sono diritti che attengono alla dignità della persona anche sotto altri profili il diritto di essere uomo significa come dice la Dichiarazione universale che a tutti sia assicurato un livello di vita tale e il proprio patrimonio di umanità sia assicurato
Ecco
Troppe volte si dimentica questa indivisibilità
Questi sono altrettanti elementi di crisi di una battaglia nella quale non per questo non occorre impegnarsi anzi proprio impegnandosi in questa battaglia con convinzione come avviene e possibile scoprire piano piano
Tutte le sfaccettature di questo universo e universo la cui realizzazione completa e molto lontana ma che non per questo non deve essere perseguito grazie
Ringraziamo il se altre senesità offerti derivi importantissimi spunti di discussione
E adesso diamo la parola per l'intervento conclusivo a Vinicio Peluffo e segretario nazionale assiste giovanile
L'intervento introduttivo di Francesco no che poi le comunicazioni di Sergio D'Elia da senatore senese
In verità hanno affrontato e sviscerato la questione di cui questa sera siamo chiamati a parlare in maniera molto approfondito
Per questo io cerco di fare solo vista anche l'ora alcune
Considerazioni riprendendo
Alcune delle argomentazioni che sono state portate
Questa sera
Sottolineando da un punto di vista in organizzazione qual è la Sinistra giovanile impegnate in questo momento una mobilitazione per la raccolta di firme per la moratoria l'anno due mila di cui si è parlato e proverò infine anche raccogliere
Alcune delle
Delle suggestioni nell'ultima parte intervento del senatore senese dice all'inizio Francesco Rocchi che come sinistra no chi come Sinistra giovanile abbiamo c'è un compagno di Milano io vengo dalla freschezza di Milano dice non coperte marocchino
Come Sinistra giovanile abbiamo deciso di
Lanciare una mobilitazione costruire una campagna sulla pena di morte
Perché riteniamo che questa sia una battaglia di civiltà parlare di battaglie di civiltà in questo momento o addurre ad alcune incomprensioni
Battaglia di civiltà per noi lo ha detto bene Francesco non significa pensare che noi l'Italia Europa mondo occidentale siamo portatori di una civiltà superiori ad altro ha detto bene senatore senese delle contraddizioni che ci sono all'interno
Nel mondo occidentale anche dell'Europa su altre questioni però riteniamo davvero e su questo punto non si possa applicare relativismo culturale che effettivamente si cerca di applicare rispetto ad altre questioni
Cioè riteniamo che su questo sulla abolizione della pena di morte sull'impegno e la battaglia per riuscire ad abolire la pena di morte quindi affermare un nuovo diritto umano sì difficile applicare argomentazione che in effetti vengono addotte su altro
Su questo crediamo ci possa essere il relativismo culturale queste effettivamente una battaglia che ha una portata universale ed è in questo senso allora battaglia di civiltà di civilizzazione non battaglia tra civiltà
Anche perché per l'appunto è trasversale
Perché all'interno dei Paesi Caprica non la pena di morte teorizzano come diceva anche senatore senese ci sono gli Stati Uniti c'è un altro Paese industrializzato come Giappone c'è un Paese che si avvia ad un percorso pienamente democratico come l'India ma io credo che sia trasversale anche rispetto a quelli che sono i Paesi pienamente abolizionisti
Ossia quei Paesi come l'Italia dove effettivamente il quattro
Politico culturale e il Parlamento italiano da questo punto di vista è uno dei più avanzati dal punto di vista orientamento progressista su questo punto anche in questi paesi pienamente abolizionisti
Si debba tenere alta la guardia
Perché diceva senatore senese
Che effettivamente nell'opinione pubblica tanti sono gli umori che cambierà anche rispetto a quella che la situazione contingente faceva riferimento a vent'anni fa ma anche se facciamo riferimento ai nostri giorni
Io ricordo un dibattito come questo fatto due anni fa
Alla festa de L'Unità di Bergamo con Renzo in beni vicepresidente del Parlamento europeo e il dibattito nasceva dal fatto che era stato condotto in quelle settimane un sondaggio da cui risultava che la maggioranza degli italiani era per la pena di morte
Sono sondaggi che cambia però questo ci dimostrano come effettivamente nell'opinione pubblica ci sia un orientamento non così fortemente consolidato
Non così fortemente radicato come nel Parlamento italiano ecco perché allora è importante ribadire il nostro no alla pena di morte è importante argomentare questo no semplicemente dire che non siamo eticamente contro ma argomentata adducendo tutte le ragioni che sono state portate questa sera e diffonde io credo che in questo ci sia un ruolo centrale di associazioni come Nessuno tocchi Caino in questo abbia un ruolo fondamentale anche il lavoro che viene fatto nel Parlamento italiano e non solo
Credo che debba essere questo detto con forza
In un memento in un momento come quello che stiamo vivendo in questi mesi nel nostro Paese come abbiamo vissuto soprattutto dalla lettura dei giornali all'inizio dell'anno in cui c'è una forte esigenza di sicurezza
Diceva anche lui senatore senese che spesso viene addotto come motivazione per cui bisogna mantenere la pena di morte la necessità di garantire l'ordine sociale garantire libertà ebbene queste fortemente legato a un'esigenza di sicurezza né non possiamo nasconderci che l'esigenza di sicurezza la sicurezza soprattutto nei grandi centri urbani del nostro paese inizia ad essere un tema centrale
Un tema su cui iniziano ad esserci anche tentativi da parte di alcune forze politiche di cavalcare
Quando si cavalca un sentimento così profondamente radicato e razionale non si sa bene che tipo di sbocco questo possa averti però io credo che se è fondamentale non sottovaluta l'esigenza di sicurezza affronta
Allo stesso tempo credo che non ci si passa fare trascina
Da quello che è un umore prevalente c'è un'esigenza di sicurezza questa va affrontato bisogna dare risposte ma questo non significa cedere posizioni
Perché esiste un orientamento così diffuso bisogna dare risposte concreti puntuali immediato esigenze di sicurezza ma non ci si può fare trascinato
Dall'esigenza di sicurezza che esiste in maniera così diffusa
Riprendo alcune cose dette questa sera
Le ragioni per cui ne siamo per l'abolizione della pena di morte sono essenzialmente due
La prima è perché essa è inefficace rispetto al risultato
Che vuole ottenere cioè quello del mantenimento dello stato sociale della dello stato scosso sociale delle libertà e dei beni
E se ne Ficacci lo ha ricordato senese per un dato per dati empirici le statistiche vengono più volte riportate anche qui basta citare
Alcune statistiche riguardano per esempio gli Stati Uniti dove è ripresa in maniera massiccia l'applicazione della pena capitale negli Stati Uniti non è diminuito
L'incidenza del crimine
E neppure diminuita l'impunità dei crimini stessi anzi è aumentata l'impunità di alcuni crimini quindi ancora una volta di con come una volta perché
Il fatto che la certezza della pena sia più efficace nell'opera terzo della pena non è una cosa che scopriamo
E nella cultura giuridica italiana e la cultura italiana da più di due secoli secondo motivo per cui siamo contro la pena di morte anche su questo necessario ribadirlo argomentato impone S essenzialmente ingiusta
La pena di morte
Non colpisce tutti indistintamente
Anche qui partendo da alcuni dati empirici ma i dati statistici negli Stati Uniti lo diceva all'inizio Francesco no agiscono
Una condanna su sette riguarda casi giudiziari quanto meno ambigue anzi in tanti casi sono state giustiziate persone innocenti se andiamo ancora a sviscerare queste statistiche vediamo per esempio e nel braccio della morte negli Stati Uniti finiscono essenzialmente persone appartenenti a minoranze etniche
Neri
Che hanno ucciso Bianchi in percentuale sono assai di più di quanto non siano nel braccio dalla morte bianchi per l'uccisione
Nel braccio della morte finiscono persone che non sono in grado di difendersi in maniera adeguata all'interno del processo mi sono persone socialmente deboli
Questi sono le persone che vengono condannata a morte persone che finiscono nel braccio della morte anche qui
Un esempio dico
Come Sinistra giovanile Quinto stampi e anche in Italia abbiamo nel corso degli ultimi mesi raccolto le firme da mandare al governatore di uno Stato negli Stati Uniti per chiudere la grazia per Rocco Derek Barnabei uno dei tanti condannati a morte tra l'altro stata rinviata l'esecuzione
A novembre avremmo raccolto anche i i soldi
Perché ce l'hanno bisogno di trenta milioni
Per poter fare una prova quella del DNA
Poteva consentire di riaprire e il percorso nei giudizi
Cioè se però poter bere Bernabè ha una possibilità di chiedere il suo processo rifà in qualche modo una possibilità di provare la propria innocenza è legata a quella somma a quei trenta milioni
Siamo riusciti grazie al concorso di tutti a raccogliere Rocco Derek Barnabei è riuscito ad ottenere questi fondi anche per la sua intraprendenza
Altri
Potevano riuscirà a raccogliere quei fondi per una propria disponibilità familiare o di amici altri no ecco perché diciamo che la pena di morte oltre a essere inefficaci moralmente inaccettabile e anche profondamente ingiusta
Io ho parlato soprattutto
Gli Stati Uniti
Perché ho fatto riferimento alcune statistiche non per da parte mia ci sia un pregiudizio nei confronti degli Stati Uniti o da parte della sinistra giovanile condurrà questa campagna
Anche perché non è l'unico Paese dove applicata la pena di morte no io credo
E sento le rabbie le
La pena di morte sempre e comunque
Sento le rapine la pena di morte in Paesi dittatoriali dove però in qualche modo la violenza di Stato viene messa ecco
Io credo che allora ancor di più intollerabile l'abitazione dalla pena di morte in paesi democratici profondamente democratici gli Stati Uniti sono un esempio di democrazia liberale
Debbo la contraddizione di cui parlava senese che torna con enorme forza
Per questo io credo che sia particolarmente intollerabile abitazioni dalla pena di morte in paesi democratici
Questi insomma sono le ragioni da cui è nata la grande la mobilitazione l'impegno della Sinistra giovanile contro la pena di morte una battaglia di civiltà
Nei termini che ricordavo prima
Una battaglia che ci può condurre ad un passo avanti rispetta l'affermazione dei diritti umani dice bene Sergio D'Elia significherebbe un altro diritto umano in più quindi un carico di libertà
Di diritti per ognuno di noi in più
Da questa è scaturito l'idea della raccolta di firme abbiamo iniziato a giugno con le feste dell'Unità sono migliaia le firme raccolte ha ragione D'Elia non abbiamo non siamo riusciti a costruire sufficiente visibilità rispetto a questa campagna
Contiamo di farlo nelle prossime settimane proveremo a farlo nelle prossime settimane l'obiettivo che ci siamo dati quello di dentro la fine di settembre raccogliere decine di migliaia di firme ne abbiamo raccolte tante ci sono ancora davanti
Quasi quattro settimane di lavoro
Queste poi le presenteremo in una conferenza stampa che
Si discuteva con delle rifare assieme l'associazione Nessuno tocchi Caino e ripresenteremo quest'impegno nelle scuole
Perché il nove settembre la festa nazionale dell'Unità presenteremo questo video
Dove attraverso le immagini si cerca di trasmettere perché la pena di morte deve essere abolite perché vale la pena impegnarsi
Per cui al a partire da ottobre in tutte le scuole saremo impegnati a sostenere la Campania abbiamo condotto fino ad ora e a sostenere anche il dibattito che verrà fatto nell'assemblea generale delle Nazioni Unite
Un'ultima considerazione
Cosa significa
Mettere questa battaglia impegno sui diritti umani al centro dell'iniziativa politica della sinistra soprattutto nel momento in cui è al Governo
Io qui cerco di dare
Due percorsi di riflessione
Il primo per la sinistra al governo sinistra di governo mettere al centro i diritti umani mentre centro questa battaglia
Significa assumersi un onere un carico di responsabilità in più
Vedete la vicenda Dio ce l'hanno
Ci dimostra quanto sia
Complicato difficile oneroso far corrispondere il momento in cui si al governo gli attestati di principio con decisioni
Il nostro Paese nel momento in cui non estradato in Turchia o c'è la
Si è trovato ad avere
Una crisi internazionale difficilissimo un paese qual è la Turchia dove l'export italiano è molto forte
Perché in quei giorni quando il Governo italiano ha assunto con la posizione si sono levate moltissime voci e dicevano ma perché dobbiamo rovinarci rapporti commerciali così floridi con un Paese dove l'Italia effettivamente a un ruolo economico
Il nostro Paese in quelle settimane si trova trovati di fronte all'isolamento internazionale
è stato l'unico Paese che ha tenuto quella posizione era tenuta per una semplice ragione che pensava di dover applicato quanto deciso dal Parlamento italiano e cioè di non applicare l'estradizione
Nei confronti di un Paese dove ancora vige la pena di morte ecco questo significa mettere al centro i diritti umani mentre al centro una battaglia di questa natura e anche per questa ragione che noi continueremo a chiedere come Sinistra giovanile come Democratici di sinistra al nostro governo di genere una posizione chiara rispetto
Alla impossibilità
Della Turchia ingresso
Nell'Unione europea se effettivamente porterà avanti
L'esecuzione delle pene capita nei confronti io c'era e questa la posizione difficile io credo che però sia una posizione che fortemente sostenuta dalle cose che ci siamo detti oggi e per cui su questo non insisteremo tenere una posizione di questa natura non significa in qualche modo
Ah sì inasprire i rapporti tra due Paesi o coltivare l'inimicizia anzi ne dovremmo essere in questi giorni impegnati nella raccolta di aiuti
Da inviare alle popolazioni turche colpite dal terremoto so che ci sono tante personalità che in questo momento stanno lavorando in questa direzione questura sono impegno nostro impegno del Governo italiano però questo non toglie quanto dicevo prima dobbiamo riuscire a tenere insieme quelle se le cose di cui abbiamo parlato questa sera quadrupedi che effettivamente ci assumiamo
L'altro percorso di riflessione cosa significa mettere al centro questa battaglia e mettere al centro di diritti umani
Vedete io credo che
La sinistra rispetto ai diritti umani debba recuperare del terreno lo dico confortato anche dalle cose che diceva Bruno Trentin in campagna elettorale per le europee diceva noi come sinistra stiamo parlando di diritti umani della centralità dei diritti umani
Non è così vero che nel corso degli ultimi decenni sempre abbiamo tenuto
Questo come il nostro faro abbiamo fatto di questo la carta di identità costitutivo su questo in parte dobbiamo recuperare terre e dei è un impegno difficile significa in alcune parti riscrivere la carta dei valori però io credo che sia questo
Se questo è l'impegno fondamentale della sinistra altro per i Democratici di sinistra che inizia un percorso congressuale complica
Al suo interno riflessione che non riguardano solo la contingenza del dibattito politico ma devono riguardare la prospettiva programma fondamentali io credo che i diritti umani devono avere un posto centrale sempre di più
All'interno all'interno della nostra carta di valori fra vedete mettere al centro diritti umani significa anche affrontare due discussioni che giustamente senese
Accennava
Al termine del suo intervento da un lato
Tenere insieme universalità dei diritti di cui ha parlato e diversità culturale
Questa è la sfida abbiamo cercato di lanciare anche per la manifestazione del ventiquattro aprile l'idea che compito della sinistra pur di affermare l'universalità dei diritti
Bisogna fare il conto anche con le diversità culturali università del universalità dei diritti non possiamo citare appiattimento scomparsa di diversità culturali identità è identità religiosa
Questo anche perché ne stiamo diventando è nelle cose
Una società multietnica siamo adesso affrontando quelle che sono le contraddizioni di altri paesi siamo un Paese ancora indietro in questa discussione se pensate che l'un per cento della popolazione scolastica italiana tenendo insieme per elementari
Alle superiore nel figlia di immigrati
Significa che la nostra società sta cambiando se pesanti quei bambini qui grazie entrò nella scuola italiana si trovano di fronte una scuola mi garantisce l'universalità della sapere trasmesso dipana un palco le diversità culturali enti che religioso questa il carico della sfida che abbiamo
Tenere insieme universitario universalità dei diritti diversità culturali
E l'altro
L'altro elemento di difficoltà
Momento in cui si assumono diritti umani come centrali
è proprio il tema che richiamava senese riguarda quello che è accaduto qui nel cuore dell'Europa alcuni mesi fa ritorno della guerra ritorno della guerra alle nostre frontiere il fantasma del Novecento come pensavamo di aver rimosso dopo la fine della seconda guerra mondiale noi in questi anni PC separati nella seconda guerra mondiale abbiamo visto tanti altri conflitti
è vero che la guerra è sparito anche in Europa il Mexico slavi una guerra c'è stato stavolta la guerra ci riguardano ancora più direttamente per il coinvolgimento diretto del nostro paese per sentirci
Con causa ecco
Io o una formazione di stretta osservanza Pacifico
Rispetto la sua l'associazione per la pace
Io
Sono sono stato anche responsabile esteri la Sinistra giovanile dove la sinistra giovanile la responsabilità esterne responsabile estere pace quindi questa è la mia formazione
Però vi dico effettivamente
Che dopo la guerra in Bosnia e ci son stato diverse volte proprio per l'incarico che avevo dopo che abbiamo
Abbandonato
La popolazione di Sarajevo quella sedi durato quattro anni dopo che la comunità internazionale ha girato la testa per tanto tempo aspetto provvedeva in Bosnia rispetto a quello che accadeva in Algeria io sinceramente
Facevo fatica a Bersani tipo dessimo girare anche questa volta
La teste
Perché la guerra in Kosovo
è iniziata
Molti mesi prima
E l'inizio dei bombardamenti della NATO
Perché in Kosovo la guerra c'era già una guerra tremenda che ha fatto migliaia di vittime di deportazione
Ecco vedete assumere i diritti umani fino in fondo significa questo
Significa che era in corso un genocidio in corso c'è una violazione sistematica dei diritti umani in quel Paese
La comunità internazionale in qualche modo da far fronte
Io mi sono andato a rileggere in quei giorni alcuni scritti di Alex Langer
Alex Langer pacifista parlamentare europeo del Berni scriveva nel mille novecentonovantatré che la comunità internazionale lo faceva con riferimento alla guerra in Bosnia la comunità internazionale a un diritto dovere
All'ingerenza ma
Diritti dell'uomo
Ecco io sono convinto buona Alex Lang che ci sia un diritto dovere all'ingerenza umanitaria io sono convinto
Che i bisogni regolamentare
Questo diritto dovere
Può bastare che un organismo regionale quale
O qualche altro Paese decida da solo di applicare ingerenze umanitarie per questo bisogna riformare le nazioni signor poter trarre
L'ingerenza umanitaria nello stesso tempo io continuo a pensare
E non ci si possono ci si debba arrendere all'idea che Guerra possa essere giusto una cosa che io non ho condiviso in nessun modo nel dibattito che quei mesi era chi parlava di guerra etica di guerra giusta
Condivido
In questo modo
Di aggettivare la guerra guardi se non può essere venne giusta e tanto meno
E c'era l'esigenza di un intervento
Dice dall'esigenza di porre fine
Ad una strage for
Quello che ci lascia la guerra in Kosovo oltre a tantissime distruzione un paese da ricostruire e questo l'impegno a riformare le Nazioni Unite perché possa essere regolamentata effettivamente applicata l'ingerenza umanitaria prima poi
E la seconda cosa
E che bisognerebbe impegnarsi di più
Con maggiore determinazione prima di arrivare
Al novantesimo minuto diciamo così
Perché la situazione in corso d'opera conosce
Da mesi dai
Sapeva che quella era una polveriera sapeva che lì si stava facendo la pulizia etnica si poteva intervenire prima con altri mezzi
Allora regolamentare ingerenza umanitaria e puntare tutto sulla prevenzione dei conflitti credo che questo
Debba essere per la sinistra porre al centro i diritti umani grazie
I nostri interlocutori Vinicio Peluffo e Salvatore Senese Sergio D'Elia grazie