Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buon giorno da radio radicale Buongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'appuntamento con il supplemento settimanale di passaggio a sud-est supplemento di giovedì nove maggio nel quale parleremo della dell'integrazione europea dei Balcani occidentali ma anche delle questioni che alcune questioni che sono legate appunto a questo questo processo un tema a cui abbiamo dedicato anche il supplemento della settimana scorsa a cui abbiamo dedicato l'intera puntata di passaggio a sud-est di domenica cinque maggio sull'onda del vertice che si è svolto a Berlino il ventinove aprile un vertice convocato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e dal presidente francese Manuel Macron e partiamo proprio da qui partiamo
Da dal vertice di Berlino con un con un'analisi di Judi Dench si sul suo blog di Carige Europe che è stata ripresa è stata tradotta
In italiano sul scritto formiche punto netta gelide si segnala le continue divisioni in seno all'Unione sulla sui Balcani occidentali Merkel Macrone litigano sui Balcani occidentali e fanno il gioco di Russia e Cina
Un vertice dei leader della Regione ospitato a Berlino il ventinove aprile dalla cancelliera Angela Merkel ha messo in luce secondo Judi Dench sei divisioni indecisioni invece che unita e strategia come se i leader europei non fossero già a conoscenza di questa possibilità
La mancanza di una politica sostenuta e a lungo termine nei confronti dei Balcani occidentali farà il gioco della Russia e della Cina
E come se l'Unione europea avesse imparato poco dalla guerra dell'ex Jugoslavia degli anni novanta che ha messo invece luce profonde divisioni storiche tra i grandi Paesi dell'Unione europea
L'Unione europea non è riuscita per esempio segnala Judi Dench e ad adottare una posizione unitaria sul riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo nel due mila otto con diversi paesi tra cui la Spagna che si sono opposti a questo nuovo status e il la questione pronto proprio della serbe nel Kosovo era e il tema centrale al centro della dell'agenda del vertice del ventinove aprile a a Berlino
Anche perché i colloqui bilaterali tra Pristina e Belgrado sono sostanzialmente fermi da mesi attraversano una fase difficilissima
Colloqui bilaterali
Tra Serbia e Kosovo scrive Judi Dench sei non solo che si sono interrotti
Ma qualsiasi idea di uno scambio di terra è stata fortemente osteggiato da Merkel e dagli ex diplomatici e ministri che hanno svolto un ruolo importante nel porre fine alla guerra nell'ex Jugoslavia
Un'ipotesi questa di uno scambio di di territori e quindi anche di popolazioni che ricorderete forse ci seguite M emersa la scorsa estate sembrava un'opzione possibile ma poi invece
Tramontata di fatto resta resta lì resta sul tappeto ma a incontra molti ostacoli l'idea generale infatti segnala Judi Dench seri è che e questo costituirebbe un precedente molto pericoloso ma il capo della politica estera dell'Unione Europea Federica Mogherini e il Consigliere per la Sicurezza nazionale del presidente Donald Trump John Bolton hanno comunque sostenuto lo scambio nel frattempo le relazioni tra Belgrado e Pristina si sono inasprite ricorderete le sull'orlo ricorrenti Judi densi la questione dei dazi imposti dalla dal Kosovo sull'importazione da Belgrado in risposta alle iniziative diplomatiche di Belgrado per impedire riconoscimento internazionale dell'indipendenza di di Pristina
Ma giudicarsi segnala anche le differenze di vedute tra la cancelliera tedesca il presidente francese nel e l'atteggiamento di macro nei confronti dei Balcani occidentali in totale contrasto con quella della Merkel
Merkel non è abbastanza ingenua da credere che questi Paesi aderiranno all'Unione nel prossimo futuro le istituzioni statali sono molto deboli la corruzione dilagante le economie sono sottosviluppate ma lei sa che in fondo alla strada il posto
Ah della regione e nell'Unione Europea
Per Macron invece un ulteriore allargamento indebolirebbe ulteriormente la coesione dell'Unione Europea alimenterebbe movimenti populisti di estrema destra si tratta di uno non di un'opinione condivisa
Da alcuni altri paesi tra cui i Paesi Bassi ma ciò che è ancora più deludente in queste divisioni e della mancanza di strategia
E l'atteggiamento dell'Unione europea nei confronti della Macedonia del Nord contro ogni aspettativa il primo ministro greco a lecco greco Alexis Tsipras il primo ministro macedone zanzariera
Sono riusciti a risolvere una lunga e debilitanti disputa sul futuro nome del paese della repubblica ex jugoslava
Quando l'accordo è stato concluso tratte riscoprire per Zahir è stato una grande vittoria la Grecia non avrebbe più bloccato le ambizioni di Zaia di fare entrare il suo Paese nella NATO e nell'Unione Europea
Tuttavia per tutti i passi coraggiosi che hanno permesso di porre fine a questa disputa l'Unione europea si è dimostrata a dir poco ingrata
Durante il vertice di Berlino Zaire sperava che gli sarebbe stata assegnato una data per l'avvio dei negoziati di adesione all'Unione europea ma macro non era d'accordo insomma un vero e proprio schiaffo in faccia per scopi e Atene per ora conclude
Judi Dench se in questo articolo lo ripeto tradotto in italiano su formiche punto net per ora la politica dell'Unione europea nei confronti dei Balcani occidentali è divisa e miope per fortuna conclude gelida anzi c'è la NATO che che protegge la la Regione dalle interferenze russe
Questa delle interferenze russe la vediamo tra poco perché è una questione poiché controversa alcuni analisti invece segnalano che la vera espansione nella regione più che della Russia
E del della Cina e prima parliamo appunto del possibile scambio di territori e di niente di popolazioni tra Serbia e Kosovo perché ne ha scritto il tre maggio il manifesto un articolo di Alessandra briganti
Come un'orchestra che che parte appunto dal vertice di Berlino come un'orchestra
Il titolo il l'articolo titolato Serbia Kosovo lo scambio attrito impossibile come un'orchestra in cui ogni elemento segue proprio spartito così minivertice dei balcanico presieduto a Berlino
Dalla cancelliera Merkel e del presidente macro non ha fatto altro che generare una cacofonia di suoni discordanti il summit cui hanno partecipato i leader degli Stati balcanici
Inclusi Slovenia Croazia oltre all'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea Federica Mogherini puntava soprattutto a riportare all'ordine una situazione andata fuori controllo focus del meeting è stato il maggiore elemento di destabilizzazione della regione
La crisi del dialogo tra Serbia e Kosovo una crisi che ha origine la scorsa estate quando si è aperta la discussione su un accordo di scambio di territori popolazioni tra Belgrado e Pristina
Qui Alessandra Briganti ripercorre un po'qual è la quella quest'la questione il ma nota come la sola discussione di una simile proposta è bastata a far surriscaldare la Regione da mesi si assiste a un'escalation di tensione culminato appunto con l'imposizione dei dazi
Di da parte di Pristina sull'import l'importo di merci serve una misura di ritorsione contro le politiche ostili dei vicini
La proposta sullo scambio dei territori prese in considerazione subito scartata Gianni nei negoziati di pace che hanno messo fine alla guerra in Kosovo del mio novecentonovantanove sottintende il principio uno stato un'etnia
Principio che nelle guerre dei Balcani degli anni novanta si è tradotto in un aberrante campagne di pulizia etnica combattuta sogni massacri stupri che genocidi
Ed è un principio perché è stato applicato per esempio
Limite potremmo dire una certa misura negli accordi di Dayton e nella successiva costruzione della dell'attuale Bosnia Erzegovina post-conflitto che ha fotografato quello che di fatto era successo sul territorio
E ancora Alessandra Briganti sul manifesto del tre maggio segnala come Washington come questa proposta aveva trovato il sostegno i due importanti interlocutori Washington e Mosca la prima interessata diminuire la propria presenza nei Balcani
E qui
Interessate come proprio il manifesto segnali in questa cosa in un articolo dopo che invece proprio lo stesso quotidiano tante volte ha sottolineato le mire imperialistiche diciamo così degli Stati Uniti nei Balcani la seconda cioè la Russia a far valere era interessata per far valere quel precedente incrimina e in Transnistria
Ed è soprattutto la svolta degli Stati Uniti a pesare sugli equilibri precari della Regione una svolta arrivata con la nomina un anno fa da John Bolton a Consigliere della sicurezza nazionale detrattore del multilateralismo e convinto assertore
E l'America first il falco ha sostenuto che una correzione dei confini rifletterebbe una situazione politica tecnica già esistente sul territorio
Ed è a Russia e Stati Uniti che la cancelliera tedesca voleva mandare un segnale con il vertice di Berlino obiettivo di Merkel era disseppellire una volta per tutte l'idea dello scambio di territori il ragionamento dalla cancelliere che un accordo di questo tipo aprirebbe il vaso
Di Pandora delle rivendicazioni nazionaliste
E aggiungiamo noi non solo nei Balcani
Dove di fatto verrebbero cancellati due Stati della regione la Bosnia suddivisa in Croazia tra Croazia e Serbia ridotta un'enclave musulmana e la Macedonia del Nord
La cui comunità albanese pari acqua un quarto della popolazione potrebbe sempre più anelare al ricongiungimento
Con l'Albania
Un rischio che ha spinto Merkel ad affermare con forza il principio di inviolabilità dei confini
E diciamo però che anche all'epoca della indipendenza del Kosovo si disegnarono
Dei degli scenari apocalittici che poi i a dichiarazione di indipendenza avvenuta non si sono non si sono avverati ma ma comunque
Il sullo spartito
Della Merkel non è però lo stesso di Macron scrive Alessandra Briganti il partner francese ha giocato sul filo dell'ambiguità
Dichiarandosi aperto a tutte le soluzioni possibili e precisando solo dopo e a porte chiuse che tali soluzioni non avrebbero dovuto essere foriera di tensioni anche perché
La priorità di macro era piuttosto di consegnare ai leader dei Paesi balcanici
Un altro messaggio ben più scoraggiante l'Europa assente dalla Regione ormai da dieci anni ritornerà per sostenere il processo di riforma dei diversi Stati ma non nell'ottica di un allargamento almeno in un futuro prossimo
Avvertimento vale anche per l'Albania e la Macedonia del Nord nonostante il costo salato che quest'ultimo ha dovuto pagare pur di accedere alla fase finale dei negoziati di adesione
Altro spartito la separate l'accordo con la Grecia sul nome altro spartito per l'Alto rappresentante Mogherini che in questi mesi ha sostenuto la praticabilità dell'accordo sullo scambio di territori pur di chiudere la partita Kosovo Serbia entro il suo mandato
E e e e questo è quello che scrive Alessandra briganti diversa è la lettura che del vertice di Berlino affatto la verità e il giorno dopo il quattro maggio in un articolo di Larissa Geisler intitolato I negoziati fallimentare dille di pesca spingono la Serbia verso la Russia
Le di pesche la le Federica Mogherini la l'altra presentate per la politica estera e di sicurezza dell'Unione Europea secondo la rispiega Isère
Il vacuo dialogo portato avanti negli ultimi anni tra Belgrado e Pristina
Sotto l'egida dell'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Federica Mogherini sta dimostrando tutta la sua pericolosità la continua mancanza di risultati ha costretto a dicembre dello scorso anno il primo ministro kosovaro Ramuz Aladdin ai a dichiarare che la Mogherini ha provocato i Balcani più danni di una guerra e ora un rappresentante governativo serbo come Fullin
Alexandra bulimiche Ministro della Difesa che in passato ha sostenuto la necessità di un dialogo con l'Unione europea afferma che la Serbia potrebbe avere alternative migliori a disposizione
Si incomincia segua dare più seriamente verso Mosca
In verità segnala giustamente la rischia il sia alla dinamiche V.League alzano la voce per motivi legati alla politica interna con uno sguardo alle prossime elezioni nazionali alla di lui vorrebbe indebolire proprio presidente vacci
Mentre V.League vorrebbe guadagnare punti criticando un Vučić cioè il presidente serbo prigioniero della reale mancanza di alternative politiche
E tensioni interne comunque non sono altro che la cartina al tornasole delle sabbie mobili balcanica
In cui non esiste una soluzione perfetto generalmente accettata ma che la Mogherini e anche la Merkel seppur per ragioni differenti hanno negli anni negli ultimi anni contribuito a peggiorare portando avanti l'assioma del dialogo fine a spesso Secondo la rischiai s'era uno scambio di territori tra Serbia e Kosovo chiuderebbe l'annosa questione del reciproco riconoscimento internazionale e qua c'è da vivere
Qualche dubbio anche perché qualcuno dovrebbe anche sentire gli abitanti dei territori che si dovrebbero scambiare e a questo punto appunto altri Paesi un'altra o altre regioni dei Balcani potrebbero avviare un un processo analogo
Ma insomma
O l'articolo di Lares case è tutto contro la Merkel e segnala il fallimento della visione
Del del delle delle politiche della Merkel che secondo la verità si muove in modo da apporre la sua egemonia sui Balcani occidentali
Accusa Mogherini di sostanziale fallimento del del processo di integrazione europea dei Vaccari accidentali e segnala che la riunione di Berlino ha dimostrato ancora una volta che le capitali dell'Europa non sono portatrici di soluzioni per gli Stati della ex Jugoslavia
E però insomma ci si dimentica anche degli accordi tra Belgrado e Pristina del due mila tredici che in qualche modo qualcosa di importante di importante se ne segnalano sì si parlava della si parlava del secondo la verità Belgrado torna a guardare a a Mosca insomma si parla di questo
Di questo interesse della della della Russia di questa tentativo della Russia di entrare nei Balcani in in come un attore di primaria importanza
Il foglio però la vede in maniera differente torniamo indietro di Tresa di tre settimane
Perché il foglio il tredici aprile all'indomani del vertice sedici più uno in Croazia cioè il vertice tra i Paesi dell'Europa centro sud orientale e la Cina un un Ugo riunioni periodiche volute proprio da Pechino segnalava che punto è altro che russe nei Balcani ce l'OPA della Cina e segnala in particolare il caso Montenegro il foglio
Il governo montenegrino si è indebitato con Pechino per circa uno virgola tre miliardi di euro cifra che ha fatto aumentare il debito del paese del sessantatré per cento del prodotto interno lordo quasi l'ottanta per cento in sette anni
Secondo le clausole del contratto se il Montenegro dovesse fallire i prestiti darebbero ai cinesi il diritto di avere libero accesso al territorio della nazione come garanzia
E i montenegrini iniziano a fare i calcoli ad avere paura dei rischi insomma la trappola del debito che altri Paesi già stanno sperimentando nei confronti della Cina Brussel
Scriveva il foglio
Ha sempre pensato che fosse la Russia suo rivale nei Balcani Mosca ha un'egemonia ideologica da storicamente legata all'aria sudorientale dell'Europa ma poco denaro e la sua influenza è stata assorbita dalla Cina
Anche Aleksandar Vučić il presidente serbo molto amico di Vladimir Putin ha chiesto aiuto alla Cina gli investimenti sono iniziati dalle miniere di rame lo scorso anno le aziende cinesi hanno investito nel settore tecnologico
C'è un senso di gratitudine in Serbia nei confronti di Pechino alcune fabbriche risollevata e dei suoi investimenti espongono anche la bandiera rossa cinese così anche in Bosnia dove la Cina sta finanziando l'espansione delle centrali a carbone
Nei Balcani secondo il Foglio l'Unione Europea sta sta già erogando finanziamenti diretti da diversi anni sono oltre settanta per cento ma non riesce a risultare attraente
Per la nuova Via della Seta l'iniziativa strategica di Pechino per aprire la strada le sue esportazioni verso l'Europa i Balcani sono essenziali
E dopo aver conquistato l'Italia a Pechino è a buon punto e il summit sedici più uno a Dubrovnik
Quello che si è svolto appunto
A metà di aprile e l'entusiasmo di molti leader e per l'incontro con il premier Li Keqiang lo hanno dimostrato ora secondo il Foglio rimane aperta una questione importante per l'Unione che per il due mila venticinque sta pensando di accogliere nel novero dei Paesi membri
Anche gli altri Stati balcanici oddio
E possa essere il due mila venticinque appare un po'strano ma comunque la questione importante che Brussel
E qui foglio ragioni dovrà decidere se competere con Pechino cercando di allontanare l'influenza cinese e lasciare entrare Serbia Montenegro Kosovo Albania Macedonia Bosnia Erzegovina o se considerare l'allargamento a Est per ora una partita persa
Sempre su e gli interessi cinesi e sulla nuova via della seta che passa anche dai Balcani da segnalare anche qui un articolo pubblicato qui un po'di tempo fa ad aprile quasi un mese fa sudisti journal punto netta è un articolo di Marco Siragusa
Che segnalava come ne commessi esplosi in Europa il dibattito intorno agli interessi cinesi legati alla cosiddetta nuova Via della Seta
Nei Balcani la questione rappresenta una priorità nell'agenda politica dei governi almeno dal due mila e dodici anno in cui Pechino decise di dare il via ad una nuova forma di cooperazione economica con sedici Paesi dell'Europa centrale centrorientale
Nota appunto come summit sedici più uno questa iniziativa collaterale al più ampio progetto della nuova Via della Seta tende a promuovere gli investimenti cinesi soprattutto nel settore infrastrutturale in quello energetico presentati come opportunità promettenti sia per la Cina che per l'Europa
Poi Siragusa
A analizza la strategia cinese per i Balcani
Fa se segnala come il raggiungimento di a di accordi bilaterali sia basato su una precisa strategia
E che dal punto di vista politico la Cina diversamente da quanto imposto dall'Unione europea basa le relazioni internazionali sulla non interferenza nelle politiche interne dei singoli Paesi non prevedendo quindi nessuna forma di condizionalità nel campo del rispetto dei diritti umani
E dello stato di diritto
Per limitare l'avanzata cinese e rendere gli scambi più equi nel due mila diciotto l'Unione Europea perciò imposto l'adozione di precise linee guida
Le Sofia guidelines che prevedono che le iniziative di cooperazione portate avanti devono procedere in conformità con le leggi regolamenti le rispettive competenze le norme le politiche dell'Unione Europea per gli stati membri e per i Paesi con da candidati
Poi punto il Siragusa analizza i principali progetti infrastrutturali partendo dal punto di vista dello sviluppo di una via Della Seta balcanica che parte dalla necessità della Cina di collegare i principali porti della regione con l'Europa centrale ci sono una serie di progetti appunto dove la Cina sta investendo molto e conclude per quanto riguarda il futuro sebbene la prospettiva dei Paesi balcanici sia l'adesione all'Unione europea e il rallentamento della politica di allargamento e le difficoltà interne all'Unione hanno spinto i governi della regione a guardare con estrema attenzione ad una maggiore cooperazione con Pechino
A sua volta interessata a costruire una re una fitta rete infrastrutturale per far giungere maniere più veloce le proprie merci nel Vecchio Continente
Grazie a protagonismo cinese
Conclude Marco Siragusa su il giorno al punto net e quindi lecito aspettarsi nei prossimi anni l'ammodernamento dei collegamenti in tutta la la Regione un tema molto caro alla stessa Unione europea che lo inserisce tra le condizioni per la futura adesione insomma
E verrebbe da come tale che così la necessità per i Paesi della della Regione di a un di aumentare le le lei reti infrastrutturali
Per e di di di ammodernarle di costruirle per aderire all'Unione Europea
Che è una richiesta dell'Unione europea viene favorita dalla dalla dei finanziamenti cinesi che così pene tra in in nei Balcani soppiantando l'Unione europea
Che
Che appunto invece dovrebbe essere il partner di di di più di prima importanza visto appunto il processo di integrazione e di integrazione europea ma appunto il problema è proprio quello dell'integrazione europea e e qui c'è da dire che che l'Europa insomma continua a non avere ben chiara la la strategia che vuole adottare nella la Regione insomma c'è da chiedersi qual è il futuro nel futuro dell'Europa lo spazio dei Balcani è la domanda che si pone del CIO la Martini su bar sul sito internet di osservatorio balcanica o caso balcanica oca sul punto orga
Intitolato Balcani occidentali mal di testa dell'unione europea la scorsa settimana scrive dichiara Mahdi ho avuto occasione di partecipare all'appuntamento annuale della conferenza intitolata Lo stato dell'unione promosso dall'Istituto universitario europeo di Firenze
Peraltro erano a questo appuntamento annuale erano presenti anche i microfoni di Radio Radicale dunque trovate registrazioni su radio radicale punto it per chi si occupa di di studi europei
è una preziosa occasione per fare il punto sulle questioni cruciali relativi al dibattito che riguarda l'Unione europea e sulle possibili risposte da dare alle sfide che l'Unione sta affrontando quest'anno la conferenza era particolarmente interessante per due ragioni
Innanzitutto verteva sul tema della democrazia in Europa nel ventunesimo secolo e in secondo luogo si teneva a tre settimane dall'appuntamento con le elezioni europee
Di fronte al crescente populismo in Europa era mia intenzione raccogliere contributi di prima mano da parte di decisori politici europei
E degli stati membri oltre che da parte dell'Accademia su come vedevano il processo di allargamento e Balcani occidentali per verificare se l'Unione continuerà con questo approccio
Nel limbo rispetto al suo giardino di casa
Con mia grande delusione da cittadina dei Balcani occidentali scrive dice l'Amati
La conferenza a Rick riguardato una serie di questioni molto urgenti sul futuro dell'Europa ma nessuna di queste inerente a sud-est Europa come se questa Regione non esistesse nemmeno i Balcani occidentali non sono mai stati nominati
Di unione europea si è parlato spesso utilizzando il termine Europa nonostante anche i Balcani se non parte integrante dell'Europa inoltre pur essendovi una rilevanti interrelazione interdipendenza tra l'Unione Europea e questa Regione il concetto di democrazia è stato guardato solo ed esclusivamente da un'unica prospettiva siamo del tutto consapevoli che l'Unione Europea sottoposta attualmente a contestazioni crescenti e lenta nel dare risposte e la recessione democratiche in alcuni suoi Paesi membri ha portato mal di testa
Frustrazione e generale mancanza di fiducia ciononostante evitare di affrontare il problema dei Balcani
Non contribuisce a rafforzare l'Unione la parola allargamento invece è stata fatta quattro volte durante l'intera conferenza la commissaria europea per la giustizia e la tutela dei consumatori l'uguaglianza di genere vera io prova
Ha definito il grande largamente del due mila e quattro con uno shock positivo che se si fosse prolungato troppo sarebbe divenuto problematico sulla stessa linea il presidente della Romania clausola Ioannis
Durante la conferenza sono stati individuati venti risultati raggiunti nell'Unione europea negli ultimi cinque anni otto di questi erano da collocarsi nel campo della politica estera e tra questi vi era l'accordo raggiunto sulla questione del nome
Tra la Macedonia del Nord e la Grecia ma oltre allo sbandierare questo risultato come un passo che favorirà la pace la sicurezza nei Balcani
Dalla conferenza emerso poco o niente in merito ad una strategia per fare passi ulteriori
Del resto scrive ancora ce la mandi in su balcanica a questo punto orga
Per quanto riguarda il futuro dell'Europa l'allargamento non sembra emergere come una priorità né per gli stati membri e neppure per i partiti politici e si contenderanno i seggi al Parlamento europeo
Anche nel summit di Sibiu promosso dalla Presidenza dell'Unione Europea presidenza europea della Romania che si tiene proprio oggi si discuterà per la prima volta del futuro dell'Europa lo si lo lo si farà in particolare sull'iniziativa dell'attuale presidente della Commissione europea Jean Claude Juke R la partecipazione sarà però limitata ai soli Paesi membri dell'unione europea
Sulla stessa linea qui poiché siccità il presidente il rumeno io annesse che dice voglio essere sicuro che creiamo un'Europa residente non dobbiamo solo creare un'Unione più anche ma anche più forte rafforzando la sicurezza e migliorando l'integrazione sulla stessa linea d'onda segnala che Gianmaria sembrano essere anche i candidati alla prossima presidenza dalla Commissione europea durante il dibattito promosso a Firenze tre cosiddetti Spitzer candidate hanno questi ultimi hanno discusso del futuro dell'Europa in termini di Europa a più velocità il maggiore cooperazione tra gli attuali Paesi membri
Ma per quanto riguarda la politica estera vi era un accordo tra centrodestra e centrosinistra sulla necessità di adottare una strategia sull'Africa nessuno ha però fatto alcun riferimento a come relazionarsi ai Balcani
L'Unione europea conclude regionali è conosciuta per le sue risposte lente del resto dover ricercare un accordo tra tutti ventotto Stati membri
Ogni volta una sfida e richiede molto tempo
Per ovviare ad una pazienza dei Balcani occidentali che si sta lentamente esaurendo la Commissione Europea ed alcuni tra i principali Stati dell'Unione tengono il leader della Regione impegnati in vari summit che si susseguono e accavallano a volte pare però che i frutti di questa San Mitologia da parte del dell'Unione Europea stiano iniziando a marcire e che questo approccio non sia più attraente come lo era nel due mila quattordici quando è stato avviato il cosiddetto processo di Berlino
E questa e questa questa conclusione diventino Amati su www punto balcanica o cosa appunto orga sito internet di Ossero trovate nel Caucaso riassume appunto tutti i problemi che i Balcani uccide perché i Paesi dei Balcani occidentali
Sì affrontano nel loro relazionarsi con l'unione europea quei paesi membri nel loro processo di integrazione europea e a proposito di San Mitologia bello altro questo
Questa questa parola appunto c'è stato il vertice di Berlino del ventinove aprile
Oggi c'è
Il vertice di Sibiu però a riservate ai soli Paesi membri ieri c'è stato l'annuale summit nel contesto del processo cosiddetto processo brodo degli uni un'iniziativa diplomatica di alto livello sono a cadenza annuale lanciata da Slovenia Croazia due mila tredici quest'anno la Ignone sia svolta a Tirana
Anche questo sarà un è stata ieri si è focalizzato sul dialogo tra Briest Pristina e Belgrado ma con aspettative molto basse ci sarà poi l'annuale in fra qualche settimana
Appuntamento con la nuovo vertice annuale del processo di Berlino dopo il anche quest'anno si terrà in Polonia dopo il vertice di Berlino invece l'Arena di Berlino del ventinove aprile scusate questo bisticcio di nomi ma diventa un po'anche una giungla districarsi tra i vari summit appunto
Di questa di questa sa Mitologia ci sarà un incontro ai primi di luglio a Parigi i che l'unico risultato uscito a dieci giorni fa a andando alla linea del ventinove aprile insomma si prosegue in tanti come dicevo genetico la mandi
Vengono all'Unione Europea chiede il leader della Regione impegnati in vari summit che si susseguono e si accavallano ma le aspettative restano comunque molto molto basse intanto altri attori internazionali si fanno avanti nella nella regione
C'è la Russia sicuramente ma più che la Russia forse bisognerebbe imparare a guardare alla alla Cina
Lì magari a non preoccuparsi tanto come fa la verità dei trecentocinquanta CIA dissi del califfato che dal Kosovo starebbero pronti coltello tra i denti a invadere l'Italia Italia che ha sessanta mila gli abitati invece che Prodi preoccuparsi di questioni strategiche più più importanti nonché il problema del fondamentalismo religioso non sia importante ma meramente trecentocinquanta
Presunti cogliete jihadisti non dovrebbero preoccupare più di tanto insomma ci sono le polizie e servizi di intelligenza un colosso come l'Unione europea che di abitanti ne ha cinquecento milioni ci fermiamo qui anche per questo giovedì nove maggio con il supplemento settimanale di passaggio a sud est CD risentiamo con la nuova puntata di passaggio a sud sta domenica sera domenica dodici maggio come sempre alle ventuno
Grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli ha una buona giornata in compagnia di radio radicale