Raccontare la Shoah

Ecco Hillary la nostra giornata diciamo da dalla dopo la mattina di questo evento scientifico che poi appunto a cui seguirà per cui perseguite Remo i i relatori seguirà la pubblicazione degli atti
Invece verso la sera come diciamo abbiamo la presentazione di un altro libero del libro charleston di Enzo piano che il figlio di Nedo Fiano
E charleston è la storia di una grande famiglia travolta dalla Shoah
Quindi in due libri e e tante riflessioni su come si racconta e che cosa provoca il racconto
Della Shoah che non è solo racconto mai Presa di se vogliamo lui sembra una presa di coscienza che poi e e io credo ci stavo pensando appunto però dire le solite cose banali e poi dirò una cosa che ovviamente è sicuramente banale
Però proprio sì lo dissi dice sempre
Lei il ventisette gennaio la giornata della memoria ma noi non dobbiamo limitarci a questa giornata bisogna ricordare sempre cioè bisogna che questa storia così drammatica con c'è questo mento più buio della storia dell'umanità
Rimanga sempre presente appunto perché perché sì ci son tanti ritorni indietro perché comunque le giovani generazioni
Si perde appunto il ricordo il ricordo diventa sempre più sbiadito come facciamo a tenerlo vivo ma perché tenere vivo questo ricordo ora da costituzionalista
Il motivo è molto evidente ed è anche forse uno dei motivi per cui ho passeggiato il diritto costituzionale perché è in quel momento storico si sono poste le basi per della e per la necessità di una Costituzione rigida di una Costituzione che mettesse una tavola di valori
Come il principio della dignità dell'uguaglianza fra tutti al riparo dalle maggioranze politiche al riparo da nuovi momenti drammatici della storia però oggi e questa giornata non solo ma il ricordo sempre diciamo presente della di quello che è stato deve interrogarci quotidianamente su qual è lo stato dei diritti umani oggi e su come noi possiamo non solo ricordare ma fare in modo di realizzare quello che la nostra Costituzione chiede proprio perché non si possa ripetere più e allora da questo punto di vista io almeno personalmente come Marilisa D'Amico come costituzionalista sono sempre molto preoccupata
Quando oggi in concreto le guardiamo la situazione dei diritti umani ma davvero stiamo creando un mondo in cui i diritti umani sono universali sono per tutti o invece in momenti Diversi in con forme diverse non si sta riproducendo comunque Ina tanti momenti quella mitizzazione quella divisione quel fatto che c'è qualcuno che i diritti Ceglia e altri che non ne hanno proprio e allora mi fa molto piacere lasciare a questo punto la parola ringraziandolo moltissimo a Lamberto Bertolé non solo perché Lamberto Bertolé è l'assessore al Welfare in questo momento del Comune di Milano
Ma perché nella sua vita anche e la sua esperienza politica
Il tema dei diritti e di riuscire appunto a mettere in pratica poi quelli che sono gli ideali che uno ha
Dentro di sé e praticata quotidianamente la propria esistenza e credo che sia un po'un suo qui un suo chiodo fisso in più la città di Milano
è stata e deve rimanere protagonista proprio nella tutela dei diritti nel fatto di non guardarsi dall'altra parte quando ci sono situazioni di difficoltà quindi prego Lamberto grazie di di questa tua presenza scusateci garanzie e dargli del lei ma insomma ci siamo conosciuti anche proprio cercando di difendere i diritti e quindi e quindi mi mi mi dovete scusare per questo Tuca mi è venuto spontaneo prego assessore riguardo razionalista allora a questo punto anche io
Lascia stare le informali di formalità un saluto a tutte e a tutti grazie l'invito grazie alla Università Statale mi fa molto piacere essere con voi anche quest'anno anche l'anno scorso ha partecipato a una vostra iniziativa in occasione del Giorno della memoria guardare io
Partecipo spesso incontri con questo genere e comincia sempre da una affermazione che voglio condividere venitemi a già smontato dalle sentita ma io preferisco ripetermi io credo più un giorno come questo abbia sì ma è un grande astio lo il rischio di essere in qualche modo un giorno rituale in cui una volta proviamo e condividiamo buoni sentimenti su cui tutti non possiamo che essere d'accordo
Ecco questo è un rischio perché quando un giorno come questo cade nel conformismo non cogliamo l'importanza di una di un'occasione come questa che deve essere un'occasione di confronto discussione anche dialettica e credo che debba essere anche un'occasione per fare memorie modo scomodo perché quando la memoria
Non è scomoda fosse è una memoria addomesticata allora lo dico come premessa perché credo che dobbiamo confrontarci con con questo rischio e aggiungo vi è il programma che voi oggi avete pensato per questa iniziativa mi sembra proprio teso a scongiurare questo rischio perché avete immaginato proprio una chiave di lettura che che che condivido molte provo a spiegare perché parto dalla considerazione gli anni passano più a rischio che i fatti perché ricordiamo
Perdano colore e in qualche modo si perdano no in nel in nell'indichi indefinitezza di una distanza sia temporale ma anche spaziale molto alto
E allora se passa il tempo se si perdono i testimoni diretti
Se i ragazzi più giovani soprattutto nel luogo anche tu sei più giovani che stanno seguendo non hanno più i ferimenti di persone che hanno vissuto direttamente quegli anni che hanno un punto di vista su quello che è avvenuto che possono portare tutti alla consapevolezza del fatto che quello che è avvenuto è avvenuto non in un'epoca lontanissima perdutamente intima qualche generazione fa e dove i luoghi molto vicino a noi
Ecco se si perdono i riferimenti compasso che possono testimoniare raccontare queste cose il rischio di una memoria sceglie perda di vista l'importanza di segnalare che quello che è avvenuto è avvenuto tra persone come noi
In luoghi come quelli che viviamo noi
In un'epoca non così lontana
I nostri nonni ne sono stati testimoni
Spettatori a volte vittime
Più o meno travolte da da quei fatti non a caso il dispositivo di memoria delle pietre d'inciampo qui anche molte scuole sono coinvolte
A questa grande potenza simbolica di ricordarci che sui marciapiedi delle strade che frequentiamo noi
Da qui marciapiedi è uscito di casa qualcuno senza fine di ritorno e allora io credo che una sfuma degenera memoria che sottolinei l'individualità delle storie cioè si tratta di storie concrete di persone che hanno vissuto che avevano degli affetti che ha dato che tutti gli spazi dove noi oggi camminiamo
In un'epoca non così lontana sia molto importante perché dico che è importante individualizzate perché io
Quando insegnavo a scuola ho partecipato quando molti anni fa tredici anni fa un viaggio della memoria
Come un treno se mai fatti al campo di al giudizio di rete Now
E lì c'è un museo molto importante che raccontano la Shoah e quello che è avvenuto è quelli vediamo proprio due modi di fare memoria
A contrasto c'è da una parte la parte più vecchia in cui abbiamo la massa di tutte le valigie accatastata la massa di tutti i capelli
Accatastate gli oggetti personali le spazzole e Pettini tutte le cose accatastate e quella un modo un po'superate di fare memoria perché era un modo che raccontava
Come dire la i numeri quindi la vastità del male
E che cosa ovviamente importante raccontare la vastità del male ma non sa contava l'individualità del male cioè il fatto che dietro quelle a quelle cataste di valigie di cartelli di di oggetti personali di spazio e di pettini
C'erano singole persone infatti ha cantato le cataste adesso c'è un nuovo modo di fare memoria che quello dei raccontare la vita di prima delle persone che che sono state deportate estro molte in campi di concentramento
E abbiamo quindi foto ciò tantissime fotografie di queste persone in costume da bagno che c'è una novità normale qui non affetti quello sorrisi tra a me ha colpito quel viaggio colpito molto perché mi sono accorto della diversa efficacia e quindi sposti di memoria il primo impressiona Ava
Per la vastità il secondo ci lascia capire che la sua toccato persone come noi
E sono state stoccate a persone che apparentemente sono come no
E allora per rispondere in questo breve saluto introduttivo innalzando vi alla domande allora possesso D'Amico io credo che fare memorie molto scomodo e non conformista significa riflette sul fatto che anche allora si considera impossibile quello che avvenuto Liliana Segre ricorda sempre che quando alcuni parenti forse un po'più informati
Del suo parte loro contatti corna altri parti del mondo venivano a casa sua e dicevano scappate venite con noi scappate e loro la razionalizzazione un po'il sparisce ma impossibile
Non può succedere
Ecco anche allora sembrava impossibile
Che allora credo che un'attenzione molto concreta al fatto che ciò che oggi ricordiamo è avvenuto in un'epoca molto precisa non così lontana da noi
Alcune decine di anni fa
In luoghi molto vicino a noi
Molte persone da Milano sono state deportate penso che sia un'antica in cui è un uno strumento molto importante per attualizzare ogni discorso sulla memoria che non debba nanizzati quanto avvenuto perché ovviamente non va banalizzato e equiparata cose molto diverse
Ma al tempo stesso deve farci riflettere su ciò che ha favorito quello che è avvenuto l'inconsapevolezza l'indifferenza pensare che non riguarda noi ma che riguarda realtà lontane che i nostri dispositivi non democratici di tasse sono una tutela
Sono a tutelarsi mantenuti se difesi se se coltivati e allora coltivare la memoria si dica coltivare la democrazia e coltivare i principi della nostra costituzione e quindi vi ringrazio moltissimo per questo incontro
Che il mio proprio a riflette su come raccontare perché il modo in cui si racconta fare differenza ne faremo il modo scomodo piuttosto che in modo conformista grazie a tutti voi la mattina di confronto e discussione
Anche se stiamo qui in cinque persone è stavo volevamo fare aggiunge giungere un applauso grazie grazie per queste per quello che hai detto e
Ed è molto importante perché quello Chamorro questo richiamo alla individualità del male perché in F i libri che era di qui oggi poi parleremo insieme a tutti i discorsi ma anche proprio questi volumi ci fanno ci fanno punto cinque proprio ci fanno capire questo aspetto ci fanno penetrare perché poi vorrà
Legge arrivi ora c'è da immediatamente la parola alla mia quella nostra collega Marina Carini Capra rettili c'è alla cosiddetta terza missione che insomma anche Paci spiegherà lei afferma
E comunque abbiamo condiviso l'organizzazione di questa giornata che ringrazio moltissimo
Bene grazie grazie mare illesa e Buongiorno innanzi tutto a tutti voi sia coloro che sono in presenza ma anche a tutti coloro che sono collegate credo che dato al periodo siano proprio la maggior parte io una realtà hanno no ho molto da aggiungere tra maggioranza matto delineato sia dalla collega protettrice mare Lisa
Ma anche dall'assessore Bertolé e vorrei solamente quindi sottolineare che il tema centrale che ruota intorno al programma che occuperà l'intera mattinata veramente più che importante per questo proletariato e terza missione che qui rappresento perché il Provveditorato si occupa infatti tra le molteplici cose anche di responsabilità sociale quindi uno sguardo e un momento di riflessione sul problema non sono da record ma giustamente come è stato sottolineato anche del racconto
è solamente a può essere solo il benvenuto e quindi credo proprio che il significato principale di questo ventisette gennaio sia proprio questo conoscere e riflettere su quanto accaduto perché la conoscenza
Può sicuramente aiutare ad impedire che uno dei dei capitoli proprio più bui del della nostra storia possa cadere di nuovo
Come comunque avete potuto notare dalla locandina se l'avete notato è stato inserito accanto al mio nome anche un aggettivo quello di referente per il nostro ateneo di Rooney pace e uno in pace non è nient'altro che la Rete delle università italiane per la pace che è stata promossa dalla Conferenza dei dei rettori e di tutte le università italiane chiaramente il cui coordinatore e la professoressa Pellecchia se chiedo per favore prima andarvi la seconda via positiva così possiamo vedere meglio
Grazie perfetto la professoressa Pellecchia vedete che in pratica del dipartimento jazz di giurisprudenza ed è anche direttore in questo centro interdisciplinare Scienze per la pace che è un centro di ateneo di formazione e di ricerca presso l'Università di Pinzano a cui missione essenzialmente quello di per studiare e quindi di promuovere tutte quelle condizioni che servono per trasformare in modo pacifico i conflitti chiaramente ridurre le violenze e costruire una pace che sia sostenibile ecco alla Rete aderiscono a tutt'oggi cerca sessanta credo atenei italiani
Che stanno proprio ponendo in comune e compartecipazione ricerche esperienza di didattica attività di terza missione
Proprio per rendere visibile l'impegno dell'Accademia nella costruzione di società pacifiche e quindi poi capita molto bene come la giornata odierna rientri anche in tutti questi aspetti ma quali sono le finalità della Rete possiamo tranquillamente andare alla prossima grazie possiamo vederle riassunte brevissimamente in questa diapositiva perché innanzitutto saper promuovere all'interno
Della comunità universitaria e la riflessione sulla responsabilità sociale te e e quindi ci deve essere un'attenzione particolare alla costruzione e al consolidamento della pace con mezzi pacifici
Favorì la non violenza come proprio approccio alla risoluzione dei conflitti oppure sostenere gli studi per la pace come disciplina accademica
Propria forte caratterizzazione interdisciplinare oppure contribuire attraverso la ricerca alle analisi delle cause che porta alla diseguaglianza al sottosviluppo
E alla povertà che spesso non dimentichiamolo sono proprio la causa dei dei conflitti ma soprattutto bisogna contribuire al superamento di questi conflitti
Quindi promuovere la solidarietà la reciproca tra i popoli valorizzare il ruolo delle donne creare in pratica le condizioni favorevoli
Alla leadership delle giovani generazione nel processo di pace questo è di fondamentale importanza
Perché tutti quelli che sono elencate sono dei valori fondamentali dell'ordinamento costituzionale italiana quei Marilisa posti correttamente
Dare dare un'opinione in questo ambito ma non solamente la Costituzione italiana anche dell'ordinamento internazionale e di quello dell'Unione Europea di quell'Italia ovviamente fa parte e per chiudere se vogliamo passare alla all'ultima diapositiva non possiamo dimenticare proprio nel racconto dello SUAP così come sottolineava l'assessore le Pietre d'inciampo
Di Pietro da ricordo che anche il nostro ateneo ha sostenuto e continuerà a sostenere proprio attraverso un'associazione culturale di Rommel che si chiama tracce perché ha organizzato e continua a organizzare anche in giornate al di fuori del ventisette di gennaio delle delle dei percorsi in Milano e soprattutto il Milano
E poi sarà itinerante anche in altri in altri luoghi ma l'importante era partire proprio da questo e tutto questo si è realizzato grazie proprio un coinvolgimento
Ed una sensibilizzazione continua costante delle giovani generazioni ed è proprio per come è stato il il motivo per questi soli porta all'università come partner proprio per sensibilizzare le i giovani in assoluto e io interamente vorrei chiudere con le parole
Del nostro magnifico rettore a proposito di questa manifestazione sulle pietre di inciampo
Che possiamo leggere la memoria forma le persone a ricordare vuol dire fare anche della memoria un percorso di crescita che di accompagnamento per le nuove generazioni e l'Università Statale di Milano
Ha deciso di sostenere due dentro un fuoco con l'auspicio che diventi un'occasione da rinnovare in futuro per attraversare la città del passato e costruire quella delle future generazioni
Io no no veramente altro da aggiunge poi non posso fare altro che ringraziare tutti quanti di nuovo elaborare un ottimo ed è un ottimo lavoro tutti quanti grazie
Grazie applausi anche a terra e ringrazio moltissimo la professoressa Carini volevo anche diciamolo prima di appunto concludere con il messaggio di Liliana Segre volevo dire a tutti che c'è un piccolo cameo nel programma nel senso che per tutta una serie di motivi a e ma anche il fatto che comunque ci siamo resi conto che ci sono tanti interventi abbiamo una presenza in più e cioè appunto Enzo Jano che farà un intervento a conclusione
Della giornata io un farò le conclusioni io la professoressa Canini che eravamo previste come conclusioni non faremo le conclusioni ci ovviamente concluderemo qua e per iscritto una diciamo anche una riflessione comune cioè e l'ho scritto ora quindi volevo quindi ricordare anche questo che questo iniziativa di oggi ha coordinato tra con il convegno interdisciplinare dal titoli perpetrato li della Shoah nella letteratura al cinema in altri media che si terrà il tre e quattro febbraio due mila ventidue
Presso la Sala napoleonica via Sant'Antonio dodici vista così Milano per cui ringrazio moltissimo il professor Costazza che presenterò fra poco
I saluti istituzionali si concludono
Si concludono in realtà il punto in cui diciamo più importante che abbiamo ricevuto un messaggio della senatrice a vita Liliana Segre abbiamo cercato potere Derna qui
Come presenza è in realtà appunto lei ha voluto essere comunque con noi con questo messaggio che ora vi leggo che ha molto bello
Saluto tutti i partecipanti al convegno raccontare lasciavate si tiene all'Università di Milano in occasione della giornata della memoria due mila ventidue
Il tema è impegnativo grave come dire l'inaudito e l'indicibile cioè come raccontare la Shoah
Punto di riferimento ineludibile non solo per i lettori ma anche per noi sopravvissuti è da sempre per voleri perché è testimone vittima scienziato scrittore la sua lucidità è indispensabile per chiunque tenti di cogliere il senso profondo della Shoah
Il suo rovello era appunto l'indicibile l'impossibilità di dire con parole normali quello carrabile norme insensato incommensurabile
Una impossibilità che attanaglia in modo particolare non voi che fumo trascinati nei gironi dell'inferno di Auschwitz
Le nostre stesse testimonianze ammoniva infatti levi nonostante la pietà e l'indignazione che suscitano vanno lette con occhio critico sempre fra virgolette perché erano parole di ieri
E a noi lui apparve sempre avere uno speciale occhio critico una capacità unica di trovare parole categorie come appunto indicibile come vergogna per il male altrui
La stessa distinzione sommersi e salvati e poi in zona grigia una categoria che indica come persino nel Lager non sempre è possibile con taglio netto
Distinguere il bene dal male noi da loro
Non nego che ci sono aspetti del discorso di Primo levi che mi lasciano perplessa
Come certe sue considerazioni sulla colpa dei sopravvissuti ma di certi suoi sono stati i tentativi più approfonditi e sistematici di dire l'indicibile e costituiscono il contributo più alto che egli ci ha lasciato
Vorrei concludere con un'ultima riflessione sul dovere della memoria
Primo levi né sommersi e salvati riporta il ricordo di Simoni Wiesenthal di una delle più insidiose provocazioni con cui nazisti versavano i prigionieri
In particolare queste parole la gente dirà che i fatti che voi raccontate sono troppo mostruosi per essere creduti
Dirà che sono esagerazioni della propaganda alleata e crederanno weekend recheremo tutto e no e non a voi
La storia dei lager saremo noi a dettar la
Parole che ci ammoniscono ancora oggi e forse tanto più oggi
Ricordare conservare la memoria per provare a impedire con tutti noi stessi che la storia la possano scrivere non tanto gli sconfitti quanto i carnefici
Di nuovo un caro saluto a tutti Liliana Segre
Veramente è una proprio un pensiero profondo lucido come insomma lucida e profonda Liliana Segre con con tutto quello che sta facendo e mi fa anche piacere
Ricordare alla prima di iniziare il convegno che Liliana Segre presidente di una commissione diciamo parlamentare contro l'odio razziale e nell'ambito di questa Commissione ha chiesto a me e a tante altre per Chabot tanti altri docenti
Di di aiutarla scientificamente appunto in alcuni snodi problematici del lavoro della Commissione
E in particolare poi ad avere il fiato di coordinare scientificamente questo Pepe questo diciamo questo aiuto apporto scientifico
Allora io iniziamo la prima parte quindi della delle della mattina e come via gli ho annunciato prima
Purtroppo per motivi legati al ad alcune scadenze impellenti del nostro piano nazionale della di riprese resilienza che costringe appunto le docenti a fare
Questo lavoro di strutturazione anche di alcuni progetti io mi occupo di inclusione sociale quindi mi hanno fissato una serie di riunioni dalle dieci e un quarto fino al io spero a un certo punto della mattinata e paghi riuscirà a tornare comunque
Chiedo appunto quindi alla dottor alla dottoressa Fiano che ricercatrice di Diritto costituzionale nella nostra università che lavora con me ma non solo ma è anche l'organizzatrice
Non sono di questa giornata della memoria ma anche dal due mila diciannove insomma sta organizzando e sta pensando come questo tipo di iniziative di venire qui appunto a coordinare insieme a me quindi un inizio a presentare il professor costate poi mi diciamo o il PIP i primi due interventi e poi mi dovrò vi dovrò lasciare per per un pochino a quel punto vivi riprenderò allora sta parametri esclusa
Bene
Iniziamo quindi iniziamo quindi il la prima sessione
Con
Questo dal titolo raccontare lascerà come vi ho detto competenze e prospettive multidisciplinare il primo relatore re è Alessandro Costazza Alessandro Costazza allora tutti i relatori non hanno mai bisogno di grandi presentazioni mi piace però a ricordare non solo che il professor Costazza è ordinario di letteratura tedesca presso la nostra università
Macché è uno dei massimi esperti in tema di rappresentazione della Shoah
Di recente ha scritto un libro sul dal titolo ladri d'identità
Dalla falsa testimonianza alla testimonianza come finzione nella letteratura tedesca della Shoah pubblicato da Mimesis
E il professor Costazza è diciamo anima una serie di iniziative scientifiche bellissime adesso non sto a ricordarle ma insomma ci saranno poi nell'arte
L'andate a guardare la sua Biografia se non la la conoscete lo di quel pubblico appunto un pochino più ampio
Una serie di vestire bellissime ma anche un lavoro costante
Ovviamente anche con con gli studenti e questo è molto importante perché nel nostro ateneo ci sono tanti professori che lavorano anche con gli studenti su questi temi e quindi fanno in modo che non sia semplicemente appunto un qualche cosa legato o episodi cui il ricordo ma invece che sia anche dunque costante materia di studio
Allora oggi Alessandro Costazza ci parlerà dell'autobiografia del comandante di Auschwitz Rudolf ossa Enzo ignaro cinismo e diffamazione delle vittime come prove della sua autenticità
Io alla luce anche del numero dei relatori chiederei ai relatori di stare nei quindici minuti sia possibile anche perché diciamo però ovviamente teniamo i tempi con una certa flessibilità quindi grazie Alessandro Artemide altamente la parola
E devi devi ecco tre ore ecco grazie grazie mille del presentazione grazie
Adnan Adel Fiano anche dell'invito questa questa manifestazione
Dunque parlerà oggi di uno dei carnefici i perché appunto abbiamo sentito le parole anche della Segre diceva ai carnefici dicevano saremo noi che faremo la storia per fortuna non è stato così però sono importanti anche le loro testimonianze e bisogna anche imparare a leggere queste testimonianze che vanno lette sicuramente in un'altra ottica con altri strumenti anche rispetto alle testimonianze invece delle vittime lascia ecco questo testo comandante
Ad Auschwitz di Rudolf Hess sicuramente uno dei testi più famoso
Famosi adesso vi faccio vedere anche piccolo Paola ora intorno
Se riesco ad aprirlo dovreste vederlo credo
Anche se non è allora eccolo qui il titolo è già stato detto questo Rudolf Hess allora sono solo alcune date le leggete voi che sicuramente uno dei più grandi assassini di massa della storia dell'umanità
è stato lui a creare dal nulla i campi di concentramento di Auschwitz se di Birkenau c'è la più grande industria della morte mai esistita
Progettando e organizzando concretamente anche tutti i dettagli tecnici nella costruzione delle camere a gas
E dei forni crematori
Nei tre anni in cui è stato appunto il comandante di Auschwitz vedete dal Quaranta al quaranta tre si è reso responsabile della morte di almeno un milione e mezzo casi la maggior parte
Prego Ibrahim senza contare poi anche tutti i morti che ci sono stati fa anche entra niente attivare le croniche grazie
Senza contare poi anche tutti morti appunto per fame in seguito alle torture e alle fucilazioni eccetera
Nonostante questo suo carattere appunto di Massimo
Massimo assassino di massa gli psicologi già durante il processo di Norimberga e poi anche gli storici e hanno lo hanno voluto considerare un uomo normale un uomo ordinario
Che aveva agito non per sadismo nel per fanatismo ideologico ma solo per un eccesso di senso del dovere dell'obbedienza
Quindi già con Maurice ancora prima che con Huysmans
è stata introdotta questa categoria molto discussa della analizza del ma finale
Nella via da chiedersi se targhette rarissima normalità
Così e così alla fine radicale non sia il risultato e l'immagine e lo stesso salpato disse per la sua autobiografica appunto in Campania zona il Chiauci Strindberg durante la prigionia ordinato inoltre io era soltanto sarebbe stato processo questa è una foto dello scozzese Slovenia
Varsavia
E al dove poi è stato condannato amo
Ecco la questione molto delicata perché mettere in dubbio l'attendibilità di questa di stima ordinanza che contiene una delle più dettagliate descrizioni fatta da un parapetto l'attore del funzionamento delle camere a gas è molto pericoloso e rischia di portare acqua al mulino dei negazionisti e in effetti non è un caso che i negazionisti da fuori sono fino all'italiano ma Tonio si siano sforzati in tutti modi di negare l'autenticità di questa autobiografia
La facendola passare diciamo per il prodotto di pressioni esterne di torture di lavaggio del cervello da parte degli inglesi dei polacchi ovvero addirittura come prodotto di abili falsari
Ma è sufficiente il fatto che la veridicità di questo testo venga negata dei negazionisti per ritenere che quest'opera contenga solo la verità tutta la verità e nient'altro che la verità
In realtà
Penso che bisogna sottoporre se necessario sottoporre quest'opera un'analisi più dettagliata per mostrare come aveva già riconosciuto tra l'altro Primo levi che quest'opera contiene cito Bugie piccole grosse forzi di altro giustificazioni giustificazione tentativi di abbellimento
E bisogna riconoscere anche quello che io tenterò in breve di fare che queste Bugie queste falsità non sono non spiccano cito sempre Primo levi sul tessuto del racconto come mosche nell'arte bella questa immagine
E che sono quindi facilmente riconoscibili anche dal lettore più sprovveduto Marche fan sono in realtà parte di un'organica e pervasiva strategia mirante a sminuire a coprire a rimuovere e dove è possibile a cancellare la responsabilità dirlo adesso
Ecco la macro strategia difensiva presente nel testo è abbastanza scontato a come tutti
I nazisti si rifà al del sale sino stante cioè all'obbligo di obbedienza agli ordini
Rimanda tutta la responsabilità a chi il il
Era convinto che la responsabilità di qualsiasi azione ricadesse comunque su colui che la ordinava e non su chi la eseguiva
E nella sua biografia vedi che i primi due capitoli proprio dimostrare da dove viene questo suo senso dell'ordine e questa bisogno assoluto di obbedienza appunto agli organi ripercorrendo la propria infanzia e la propria giovinezza ecco fin qui si potrebbe dire nulla di nuovo in questo tipo di giustificazione
Ma deve essersi serve nella sua autobiografia e questo forse non è stato ancora riconosciuto a mio avviso adeguatamente anche di strategie comunicative quindi evidenti più sottili la prima strategia sono
Qui ci sono ecco comandanti no scienza pubblicato nel cinquantotto nella traduzione italiana qui ci sono borsa la c'è l'elenco delle di alcune delle più importanti strategie utilizzate da Peres la prima è quella di accreditarsi come psicologo fino dal titolo che lui ha dato a questa sua autobiografia la mia psiche sviluppo vita esperienza
In a questo scopo gli trasformare la sua detenzione di cinque anni nel carcere di Brandeburgo dovuto a una condanna a dieci anni per un omicidio poi amnistiato e in una sorta di esperienza formativa
In cui ho potuto acquisire quelle conoscenze psicologiche che gli sarebbero servite poi nel seguito della sua carriera nell'aria l'opera è piena di queste categorica si categorizzazione psicologica
In questo modo professore ottiene ventre risultati una riesce a svolgere in positivo un'esperienza negativa come quella del carcere
In secondo luogo prende le distanze da se stesso rappresentando siccome oggetto piuttosto che come soggetto delle considerazioni e rivendica inoltre una sovranità interpretativa assoluta su tutto quello che lo riguarda questa è la prima strategia la seconda strategia è quella di prendere le distanze da tutti quelli che lo circondano dai suoi pari dai suoi sottoposti e anche dai superiori
Ecco dei suoi pari dei suoi sottoposti dice che erano dei violenti dei sadici dei Rozzi
I suoi sottoposti ad Auschwitz erano invece soprattutto dei fannulloni che hanno pervertito i suoi ordini
E tutti sarebbero stati soprattutto influenzati né che negativamente
Dalle teorie del campo del comandante del campo di Dachau periodo ai che tra l'altro quello che ha inventato la scritta Arbeit macht Frei poi ripresa
Da appunto D'Aversa anche nel campo di concentramento di altri tre il quale ai che considerava tutti prigionieri
Nei campi come dei pericolosi criminali dei nemici dello Stato aizzando contro di loro i suoi sottoposti ecco facendo riferimento alla propria esperienza carceraria questo invece vorrebbe mostrarsi come qualcuno che ha comprensione per i detenuti addirittura prova compassione
Mentre la sua durezza e la sua freddezza sarebbero solo una maschera esteriore che lui aveva era stato costretto a indossare quindi gli hanno più punti nella sua autobiografia parla di un conflitto
Interiore e questo si riflette fino nelle ultime righe dell'autobiografia in cui dice che non vorrebbe apparire come un sadico crudele uno store minatore di milioni di individui
Ma vorrebbe essere considerato invece come qualcuno che aveva un cuore
E non era cattiva ecco detto da chi ha sterminato
Quasi due milioni di persone fanno molta impressione queste parole
Naturalmente questa stessa strategia obbedisce anche la critica mossa nella sua autobiografia e anche in altri scritti da Peres a killer
Un critica che non riguarda solo il fatto di aver dato gli ordini dello sterminio degli ebrei anche ma anche dei casi ben precisi in particolare
Peres si lamenta che i killer non l'avrebbe mai ascoltato quando durante le sue visite ad Auschwitz Peres si lamentava del condizioni che regnavano nel campo
Ecco
Secondo secondo semestre
Sin era appunto aveva portava la responsabilità di aver impiegato gli ebrei i nel nell'industria bellica tedesca paradossale
Perché dice in questo modo ha salvato si delle vite ma solo per poco tempo e poi non senza nemmeno aumentare la produttività di questa industria bellica
Senza nemmeno rendersi conto della della gravità di quello che dice afferma addirittura che sarebbe stato meglio spedire gli ebrei direttamente nelle camere a gas in questo modo sarebbero state sarebbero state risparmiate loro molte sofferenza
Ecco al di là di questa presa di distanza dai superiori e dai sottoposti
Una strategia molto più perversa applicata da adesso in questo testo è quella di attribuire la colpa alle vittime stesse
E qui potrei fare tutto l'elenco a tutte le vittime che distingue alle donne nel campo femminile dicendo che erano soprattutto le c'erano le guardie
A creare dolore e torture eccetera nei confronti del dei vari gruppi dei prigionieri polacchi che si sarebbero combattuti ferocemente soprattutto nei confronti dei prigionieri russi che sono stati i primi a essere illumina di eliminati nelle camere a gas
Press arriva definirli addirittura delle bestie
Perché per conquistare un pezzo di pane si sarebbero uccisi e questa denuncia addirittura degli atti di cannibalismo senza pensare chi era incolpevole delle condizioni in cui dalla savana il gruppo naturalmente di prigionieri che viene maggiormente
Colpevolizzato e diffamato quello degli ebrei che vengono accusati di tutto vengono accusati perfino dei valori che sono stati loro rubati dalle guardie dalle SS perché questi valori avrebbero poi portato a un abbassamento a una corruzione della morale nei campi di concentramento
Sarebbero stati secondo presso gli ebrei a procurare le maggiori sofferenze psichiche e fisiche ai loro compagni di razza come li chiama
A spingerli dice alla disperazione alla fuga addirittura per essere uccisi dalle guardie guai gettarsi sul filo Spinato
Gli ebrei avrebbero tradito allora addirittura il loro simili dall'interno delle delle Camere di svestite servono delle camere a gas consegnando gli indirizzi degli ebrei che non erano stati ancora catturati vedete che a che punto arrivano queste diffamazioni
Questa diffamazione raggiunge però il suo apice nella descrizione del Sonderkommando
Perché nella narrazione di onestà sembra che gli unici auto attori nel processo dell'eliminazione nelle camere a gas fossero appunto i componenti del Sonderkommando che erano tutti ebrei erano loro ad accogliere gli ebrei all'arrivo
A condurle alle camere a gas a mentire sul funzione di questa Camera sui Stirling
E a farli entrare e poi anche addestrare i cadaveri eccetera eccetera come dice espressamente adesso in un passo egli osserva quasi con interesse sconcerto cito si sarebbe detto appartenessero anch'essi agli sterminatori
Ecco
Qui a rivela chiaramente la propria intenzione vuole trasformare le vittime in carnefici e giustificare così in un certo senso anche il diritto alla loro eliminazione
Ultima sta penultima strategia chiamiamola così eh la presenza di un antisemitismo profondo e radicato in tutto il testo che trapela
L'ad ogni passaggio direi interessante soprattutto perché professore
Tante volte non sembra nemmeno rendersene conto
Salto qui alcuni esempi di questioni antisemitismo per arrivare all'ultimo punto
Questo antisemitismo è proprio quello che impedisce a se di provare qualsiasi rimorso e qual sia si pietà
Invece di provare pietà per degli ebrei credesse tende soprattutto a
Commise rare se stesso
Egli dice sì che lo sterminio degli ebrei verso la fine della sua autobiografia fu un errore un colossale errore e quindi lettore dice finalmente lo riconosce ma poi dice aggiunge perché la Germania così se creato molti nemici
Nel mondo perché questa questa sterminio poi i non ha in realtà avvantaggiato soprattutto agli ebrei non si capisce bene in quale modo
Ecco dunque
Una strategia che è tipica anche dei di molti altri nazisti era poi quella dell'auto commiserazione adesso compiangere se stessi serie i sacrifici sostenuti il fatto di aver trascurato la propria famiglia
Racconta che quando si trovava dover assistere sale Cassazioni
Nelle camere a gas oppure alla distruzione dei cadaveri alle volte gli veniva da pensare ai propri figli alla propria famiglia ma non per paragonare intestini degli uni e degli altri ma solamente
Per distrarci
E quindi
Pensava al Paradiso del giardino del della moglie nella villa proprio accanto al campo oppure alle città che faceva assieme ai figli
Verso il fiume e l'unico pensiero così negativo che gli viene in mente è quello di chiedersi quanto potrà durare
La loro felicità ecco ho terminato
Il riconoscimento di questo complesso intreccio delle differenti strategie
Ora più esplicite ecco qui scusate vediamo fresco la propria famiglia vedete ben cinque i avuto ecco la riconoscimento di questa Complesso intreccio di strategie difensive
Rende da una parte chiaro dimostra l'inaffidabilità del racconto diversa dall'altra e questo può sembrare un paradosso dimostra però anche l'autenticità di quest'opera
Perché è più che inverosimile c'è un simile intreccio di strategia assolutorie
Possa essere il risultato di una cornice coercizione Esterna o di un lavaggio del cervello o essere addirittura l'opera di un'abile falsario come vorrebbero far credere i negazionisti con questo terminato e quindi rimando solo a l'convegno che si terrà il tre e il quattro febbraio sui perpetrazione della Shoah
è già stato nominate letteratura al cinema e altri media
Vedete potete accedere poi spero che il verranno messi dei manifesti che fino adesso non sono riuscito ancora appare a spingere e verranno anche distribuiti dei dei volantini
Ecco in questo convegno l'mio la mia relazione sarà una continuazione di quella di oggi nel senso che tratterò della rappresentazione di s'in due romanzi uno francese uno inglese in un'opera teatrale in un film
Ultimissima cosa di cui sono venuto a conoscenza solo ieri il mercoledì giovedì scusate tra febbraio verrà proiettato anche al cinema Anteo un nuovo documentario su Ziegler il senso di chi sul l'ho saputo solo ieri perché ho scritto io ai
Ai di al distributore di questo finché era stata annunciata in varie sale e siamo riusciti a trovare la sala l'accordo si come dire a un film
Interessante che più che riguardare il passato la storia di Hitler riguarda il suo influsso sul presente quindi con delle tesi anche molto interessanti
Grazie mille
L'ora incontro
Sì sono uscito è sparato compositore grazie per l'attenzione
Vittima relazione
Che ha lasciato andare un pochino più diciamo con i tempi adesso Solazzo escluso dalla Casa delle altre attrici di contenersi mano nano non perché adesso tu sei uomo e loro donne poi dovranno per per cui no scherzando
E mi sembra molto importante anche riferimento comunque il collegamento al convegno in cui si continuerà beh non non non dico nulla perché appunto poi dirò dirò diciamo per iscritto più avanti adesso io riesco a presentare la professoressa peraltro e lascerò definitivamente per per almeno per questa sessione il coordinamento alla dottoressa Fiano e quindi saluto i relatori che interverranno successivamente scusandomi moltissimo la professoressa Perazzi che ci parlerà Primo levi in Argentina quindi qui invece parliamo appunto della diciamo da da una parte appunto del diciamo di un un un persecutore dall'altra
Del come appunto diciamo cedette Liliana Segre del punto di riferimento anche
Proprio anche per lo scrivere della Shoah in Argentina una genealogia testimoniale io ringrazio moltissimo la professoressa per assi che è ordinario di letteratura Hispano Americano presso Luisa divisivi americana di Milano
Ed è spesso esperta appunto in tema di rappresentazioni storico letterarie De Rita della memoria della Shoah
In America Latina
Grazie e migliaia immediatamente la parola
Grazie Marisa grazie Anna vedere per l'organizzazione in quel comune
E per l'invito
Vado al punto saranno appunto di contenermi nell'estensione della presentazione per parlare di Primo levi
In Argentina Condove funzionerà come modello testimoniale esistevo ciò che cresce la sua figura su due scenari il primo scenario ovviamente quello dell'Argentina nella quale si propone tamquam levi
E la relazione della della cultura e della società argentina con la Shoah questo tanto contro cioè dire qualcosa multa ricezione di levi in quelle latitudini
E quindi l'Argentina sulla quale vorrei proiettare questa figura inevitabilmente quella della dittatura cinico militare mille novecentosettantasei mille novecentottantatré dei suoi trecentoquaranta stabile Erminio distribuiti su tutto il territorio nazionale
L'acronimo che viene adoperato vai in Argentina per definire questi cambi di di concentramento e CCD Titti e ovvero sento strano destino svende tensione tortura a x Niño
Il primo rapporto ufficiale si renda conto
Ed è la
Della della dei di questi campi e conoscersi stranamente famoso Nunca Mas si viene pubblicato nel settembre dove ottanta quattro a un anno dalla fine della dittatura fondato sulle testimonianze dei sopravvissuti
Si stima che in questi campi sono passati circa trenta mila persone il novantacinque il novanta per cento della quali assassina
Dopo essere state sottoposte a Tura illimitata e restricted in un programma di stordimento volto a spezzare l'individuo ad annullarne ogni capacità di resistenza
Per modellare un individuo soggetto nuovo alla dinamica della Tuscania
Cioè un corpo sottomesso da incorporare nel meccanismo concentrazione
Come lei l'aria all'arrivo nel campo i prigionieri perdevano il nome sostituito da un numero anzi mi sono risponde
Cominciano a il processo di scomparsa di cancellazione attraverso un'opera di svuotamento stranezze soprattutto da che ambiva a non lasciare un crimine ma taccia
Corpi senza identità Morucci sembra cadaveri nei nomi desaparecidos
Anche se l'obiettivo dei campi era lo sterminio della dissidenza per completare il circuito che alimentava questo dispositivo di individui dovevano venir trasformati prima di venire uccisi trasformata attraverso l'asse etica pianificazione della loro disgrazie
Anima Rizzati risicati disumani d'artista sui prigionieri che veniva marchiata la trascrizione di un gruppetto Negro politico che si era autodefinito possesso riorganizzazione nazionali ovvero disarticolazione e riarticolazione l'intera società attraverso il terrore c'è lo scontro governo lo smarrimento del senso impensabile fattosi carne resterà drammatica ereditari dell'Argentina posti tanto negli affari
Un'eredità che si coagula attorno al concreto al otto fantasia antico dei desaparecidos
Di fatto Ladies apparizioni cioè la morte sparizione del corpo delle vittime gettate in mare dagli aerei polverizzato degli esplosivi calcificate nelle fosse comuni
Si costituisce un evento che si fonda specificato citando il terrorismo di Stato in Argentina
Decretando lo statuto gli inesistenza delle vittime
Infatti interrogato sui desaparecidos in dicembre del settantanove da un giornalista il generale Videla aveva risposto
I desaparecidos sono un'incognita non sono né morti nel Pd non hanno e matita
Per i sommersi e i salvati Primo levi ricorderà l'Argentina tra i paesi dove sono stati commessi crimini impossibili da dimenticare o da persona insieme con l'Algeria Vietnam l'Unione Sovietica Cile Cambogia
Di desaparecidos vengono espressamente annoverarsi da levi nell'numerazione degli orrori del ventesimo secolo e l'esperienza argentina considerata sempre dalle vivi come una delle super maggiori atrocità
Una volta che inizia il processo di democratizzazione le politiche della memoria acquistano un ruolo rispettivamente centrale e il processo di ricostruzione di una società come quella argentina completamente disarticolata
Un processo orientato istigato dall'attività in auto intacchi Moser già sotto la dittatura
Dell'associazione dei familiari le organizzazioni per i diritti umani gli intellettuali artisti scrittori parti con enti della succitata civile Bulgakov andrà sopravvissuti nel loro incessante testimoniare
Sì guardi circensi Luzzi nella nostra cultura la quale a sua volta imperante la crescita di studi teorici e critici l'attivismo e la in un suk
L'insieme dei spazi pubblici confuse luoghi della memoria ma commemora John da permanente presenza legni rinvia o unicamente
Conforme un un quindi ecco Patrizia forse il più severo Nigro
Il campo culturale argentino piena costituirsi come un caso paradigmatico esemplare modello imitato impunità vive di una molteplicità di altre esperienze nel mondo e ciò soprattutto a partire dall'azione delle Madri di Piazza di Maggio
Azione che agisce nel campo della legge con l'obiettivo di pure il giudizio dei criminali ma insieme nella produzione di un luogo immaginario sociale fondato sulla qual è la non violenza e dei diritti umani
Influenza delle madri Lunezia nelle pratiche sociali sia nel pensiero contemporaneo scoppio ovunque piuttosto nota
Soprattutto attraverso il corpo così testimonianza che cominciano apparire in Argentina partire dalla seconda metà degli anni ottanta e con un'impennata partire dagli anni novanta si pone con sempre maggiore costanza riferimento alla Shoah
Come modello interpretativo per comprendere la radicale traumatici tali l'esperienza argentina
Ed è in questo ulteriore con testo che appunto va proiettata la figura e la ricezione di Primo levi
Una ricezione shiatsu quanto appoggiano all'interno di quel processo contemporanei no di chiamato diploma relazione la memoria di cui ha scritto un messaggio e attraverso questo processo che i troppi dell'horror c'è il frazionale troppi dell'orrore forse c'entrano verso la rappresentazione di altri genocidi
Secondo cui se nel movimento transnazionale discorsi della memoria tipico della fine del ventesimo secolo di quindi del ventuno l'Olocausto cinquanta e la sua qualità Vindice dell'accadimento storico specifico
E comincia a funzionare come metafora di altro stop romantiche che l'hanno memoria cioè l'Olocausto diviene un troppo universo re un prisma poderoso attraverso il quale percepisce altre catastrofi
Nel mille novecentonovantasei Hector sul nucleare il grande semiologo argentino padre di un figlio desaparecido
Scrive un articolo alla cera dice nel quale ossea Sacchi lo sterminio degli ebrei d'Europa che la etnica della desaparecido hanno un denominatore comune
Cioè non permettere la morte di ognuno mettendoci in presenza del male assurto impedire la morte ieri alle quell'amor ch'e ci ricorda che c'è stato un archistar dietro quella morte
Questo e il male assoluto secondo sui mutui
Nella riflessione dice Mugler dunque lo sterminio degli ebrei d'Europa e la Chiesa apparizioni sono sì storicamente il comparaggio sanno però che in un aspetto cioè ambedue le esperienze producono la Sinisi dà il senso stesso del pensare
Mettono cioè il pensiero di fronte a quello fuori di Napoli oltre il quale non c'è lingua non c'è immaginazione capace di accelerare l'impensabile
Di rappresentare assicurare gli accadimenti di dire indicibile come nel messaggio Liliana Segre
E dunque un'interrogazione etico filosofica sul ma pratica b a sostenere l'uso quale Casini in assist allegra la relazione fra olocausto s'appassiona
Il genocidio nazista si configura come lo specchio nel quale Baldacci un serbatoio di significati e di concetti una metafora alla quale ricorrere indipendentemente dalle enormi differenze tra le due esperienze
Un altro esempio di quest'uso e l'edizione del mille novecento novantacinque del Nunca Mas che appare a fascicoli accompagnati dai rilasci di un celebre artista argentino Leon ferrati
Padre viarie il figlio desaparecido nel mille novecentosettantasei
Nel collage di Ferrari la dittatura argentina viene rarissimi ficcata attraverso la memore del nazismo la dei satanisti on viene letta da Ferrari siccome pongo delle Toson dominante dell'Occidente Inter fondato sulla giustificazione morale di massa stermini persecuzione
Il crimine locali non costituiscono una frattura ogni interruzione traumatica della storia ma l'espressione di una continuità tra le immagini emblematiche che la narrativa di Ferrari per esempio la copertina del terzo fascicolo nella quale una immensa foto di Hitler copre lo sfondo dal quale emerge la cassa Rossanda
Che la sede centrale del potere esecutivo della nazione
Un altro momento significativo e il dibattito critico che si produce nell'ambiente accademico nei primi anni del due mila sulla legittimità del termine genocidio per il caso argentino non m'intrattengo su questa complessa vicenda
Comunque nella costruzione di questo ponte narrativo tra Shuai dittatura argentina
Sì veder realizzare quel cane realizzarsi quel cambio di paradigma tipico della fine del secolo ventesimo che sta dietro a quel processo di globalizzazione della memoria di cui ha parlato Ulisse
Ed è un cambio di paradigma che secondo Traverso vede la cultura muoversi abbandonare il principio di speranza che aveva accompagnato
Le utopia novecentesca e sostituito dal principio di responsabilità cioè farsi carico della realtà
E farsi carico punto della sofferenza del mondo testimoniarla
In questo cambio di paradigma la vittima acquista un valore essenziale la sua voce e una flebile messianica voce che cerca di ispirare i posteri cioè innocui hanno ripetere la loro tragedia
La ricezione di lei poggia su questa su questo scenario un palo su questo cambio di paradigma che metta al centro la testimone Anita sono le ultime un una prima produzione argentina e del mille novecentottantotto quindi la ricezione di levi passata sotto silenzio nel momento della un passo della sua opera su anni quaranta cinquanta e sessanta
Di fatto in Argentina avviene esattamente quando l'Argentina si predispone a questa rielaborazione del proprio lutto dittatoriale infatti la prima traduzione e nel mille novecentottantotto quella spagnola era stata appena di un anno prima cioè del mille novecentosettantasette
Favorisce la propagazione del nome dell'autore anche la proiezione di un film tratto dall'opera di levi che il film di Francesco Rosi che l'Argentina viene presentato nel novantasette
Al Festival del cinema di Mar del Plata dal Duemila in avanti si succedono naturalmente le traduzioni a questo punto viene introdotto ampiamente in Primo levi quando nel due mila dodici viene pubblicata la trilogia di Auschwitz dall'editore ossea no iniziali dedica che un grande giornale nazionale dedica grande spazio a questa produzione
E di nuovo intitola l'articolo e chi attuali di della di della trilogia di Auschwitz
Di nuovo e anche in questa circostanza la somma attraverso Levi funzione come modello interpretativo per legge l'esperienza argentina
E come se lei scrivesse in una tradizione storica cioè in un percorso preesistente che ha già reso possibile la catastrofe di nuovo continuità e non frattura della storia
La diffusione dell'opera di levi si accompagna la sua sempre più frequente menzione diventa racconto maestro delle narrative testimoniare l'Argentina
Ed è qui nella letteratura di testimone argentine che hanno il rapper reperiamo costanti riferimenti Allevi come appunto modello testimoniale ne cito solo due mi avvio quindi alla conclusione
Parlo della Pilar dal vero politologa sopravvissuta ad uno dei più efferati dei campi di concentramento la Escuela dei meccanica dell'Armada
Autrice di un saggio fondamentale che si intitola ove ridesta apparizione i campi di concentramento l'Argentina viene pubblicato nel novantotto in a e a Buenos Aires e nel due mila diciassette a Milano per i tipi della Mimesis
Candreva trasforma la propria esperienza concentrazionario in uno degli studi latino americani più importanti sul funzionamento della violenza di Stato
Scene di nome esporsi in un racconto testimoniale di tipo autobiografico ma di trasformare la sua esperienza in strumento di analisi per l'esperienza collettiva e quindi produce un saggio non un testo autobiografico testimoniale
Il profilo di leggi che Cal Veyron recupera in questo saggio non è quello più consueto del sopravvissuto che racconta la propria storia
è piuttosto quello di colui che ha aiutato a comprendere la relazione fatta concentramento e società
Tema che incalza vero diventa l'asse dell'analisi del meccanismo concentrazionario della sua possibilità di prodursi e di ricondursi cioè il campo esiste solo perché esiste una società che fa spazio attraverso levi Cal vero imposta l'analogia tra i campi nazisti e quelli amministrati da indicare argentini e l'affondo sull'analisi dei carcerieri non mostri ma individui comuni
Il tema della banalità del male si insedia in calo Baylor partire dalla citazione di se questo è un uomo laddove si legge
I mostri esistono ma sono troppo pochi per essere veramente pericolosi sono più pericolosi gli uomini comuni restituisce il valore di verità all'osservarne la vigenza anti contesto argentino estive
Intesa Barceló resteranno uomini come noi né più né meno uomini di questa società a cui noi stessi apparteniamo
Qui sta il dramma campo società sono strettamente legati guardare l'uno significa guardare l'altra campo e Società si appartengono si riflettono e si riproducono
Tant'è vero cioè il teste attraversa allora o opera rilevi la continuità e al tempo stesso i motivi che accomunano i Langer i i centri clandestini di sterminio
Continuità i motivi che stanno nella responsabilità concreta politica e morale di società indifferenti politicamente e moralmente
Che autorizzano il male che lo rendono possibile attraverso scelte comportamenti silenzi comporti complicità interessa per davvero il male del potere totalitario non è incomprensibile ma e prodotto illogiche precise di comportamenti sociali e individuale
Un'altra sopravvissuta importante per la sua attività testimoniale e Nora stessi nemici ed è il secondo caso più vorrei accennare
è un'ebrea argentina che sopravvive al campo conosciuto come Club Atlético sorella Gerardo desaparecido autrice di un rapporto testimoniale tra i più importanti dal titolo una sola morte una sola morte numerosa viene pubblicato in Argentina nel due mila sei in Italia introduzione nel due mila diciotto
Stessi lei non ci si appoggia sulle vi per articolare la propria riflessione da un punto di vista diverso da quello di al vero
Bensì proprio dal punto di vista della di Coletti deve cercare di scrivere la propria esperienza cioè cercare una lingua capaci di narrare ciò che si è posto al di fuori di ogni rappresentazione
Deve cioè affrontare come tutti quelli che sta cerca non scrivere è il test di testimoniare il paradosso della testimonianza cioè come si fa a dare forma all'assenza e agli assenti cioè a dare a dire
Ciò che non c'è insetti lei dice lei riappare principalmente come il modello di un'etica della struttura necessaria chiave di volta della costruzione del discorso della memoria
Del suo diventare patrimonio da trasmettere dunque presenza permanente resto in archiviabile del trauma che impedisce di dimenticare le vittime
Nell'etica della scrittura testimone di lady stessi Lerici individua due fondamenti da un lato l'inappellabilità del dovere della memoria dovere di trasmissione come si diceva alle generazioni future
Dall'altro il racconto come atto di resistenza alla negazione della persona operata nei campi
Alla destituzione della sua identità e la sua dignità di cui parla Levi alla cancellazione della sua esistenza grafia al mutismo radicale come risultato finale del progetto concertazione ritornare alla lingua e aria
Restituire restituissi parola e considerarsi umani
Perforare il silenzio reato anche politico che demolisce invalida riprogrammati annientamento
Certamente se chi le dice detiene il messaggio di Lady in una chiave resistenziale tutta militante turca latinoamericana ma dall'ENI trae la forma possibile di una scrittura che riafferma il soggetto come esistente
Nel ripresenta e rappresenta l'esistenza insieme con il fine della situazione Simone alle stesse
Un fine che non sta tanto o non solo nella ricostruzione dei fatti
Ma sempre citando neri nel documentare alcuni aspetti della mente umana sfidando una lingua non predisposta da cogliere l'impensabile in modo da renderlo pensabile
Per Steffi lei dice levi e l'autore che istituisce il carattere profondo il primario della scrittura testimoniale che citando Levi la necessità di raccontare agli altri la nostra storia per renderli partecipi di essa come un impulso immediato e violento
Un impulso che sventa quel silenzio posto come obiettivo finale del Progetto di annientamento
Moltissimi altri esempi si potrebbero fare per dire del peso dello stimolo del sostegno dato dall'opera di lega a quel gesto lacerante che ogni volta rinnova il dolore anziché curarlo che la struttura testimoniale così come la elabora i sopravvissuti a Gentilini
Si tratta di un ambiente estremamente vasto come basta e quella stata quella tragica ma al di là delle diverse modulazioni che io potrei presentarmi il segno che di lady Di Resta uniformemente impresso consiste nella forma di una parola già espressa
Cioè espressa prima una parola che ha dato ospitalità agli altri la parola dilemmi e aggregante successivi sopravvissuti ma parole in cui essi si sono trovati già detti
Già pensati già sottratti al silenzio
Una parola che ha sostanzialmente mostrato che narrare inenarrabile e possibile
E da un accurato quindi una catena una genealogia testimoniali che attraverso le generazioni che attraverso le latitudini impedisce l'archiviazione del passato
Vi ringrazio moltissimo dell'ascolto
Grazie davvero moltissimo alla professoressa Perazzi per questo ricchissimo viaggio letterario sul modello interpretativo è rappresentato dalla sua IMI veramente grazie molte i colgo l'occasione per ricordare che la professoressa organizzato l'anno scorso proprio presso il nostro ateneo un convegno dal titolo memoria Stephen Vuelta il ventisette dei nero e verde America Latina quindi grazie anche per questo
Io lasci ora come grandissimo piacere la parola la professoressa Anna Mastromarino docente di diritto pubblico comparato presso l'Università degli studi di Torino
E la professoressa Mastromarino ha di recente scritto un interessantissimo volume una monografia proprio su Stato e memoria studi di diritto comparato pubblicato da Franco Angeli nel due mila e diciotto
è una grande esperta del tema della memoria sotto l'angolo prospettico del diritto pubblico
Farmi piacere che ha partecipato l'anno scorso al convegno dal titolo le le diverse forme della della memoria che è stato organizzato dall'ateneo purtroppo anche diciamo in quell'occasione da da remoto
E interviene con una relazione dal titolo Shoah e riduzione della memoria nel processo di integrazione europea grazie molte professoressa
Grazie a voi mi scuso se ci sono dei rumori purtroppo mentre cominciano al convegno devono aver iniziato i lavori di muratura nell'appartamento accanto sto migrando da una stanza all'altro per cercare di capire dove si sente meno quindi credo che qui forse leggermente attutito quindi chiedo scusa di rumori di sottofondo
A me non imputabili tenterò di portare oggi un punto di vista un diverso mettendo insieme due due fenomeni dei due questioni che paiono in qualche modo essere entrati in crisi negli ultimi anni uno forse non è da sempre cioè il processo di integrazione europea e il tentativo di trasformare questo processo in un processo di integrazione politica
E l'altro e la consapevolezza che nonostante i grandissimi sforzi e
Quotidianamente facciamo in preparazione di questa giornata
Forse con alcuni e studiosi dobbiamo anche convenire sul fatto che negli ultimi anni abbiamo aperto cito quasi una specie di stanchezza non tanto rispetto a coloro che dedicano diciamo il il loro impegno e la loro passione agli studi di memoria ma rispetto in generale a quella che l'opinione pubblica per quel che riguarda dei commemorazioni di questa giornata che appare un po'stanca al di là dell'aspetto diciamo della memoria pubblica dell'arrivo di istituzionalizzata la sensazione che vi sia una grande attenzione anche qualificata da parte degli intellettuali degli studiosi che si occupano di questi temi che vi sia un impegno in alcuni casi forse un po'troppo solo formale ma in generale nella maggior parte dei casi degni organizzato per quel che riguarda le istituzioni ma per il resto vi sia un'abitudine alla memoria riesce sempre poco
Allora e ho voluto provare a mettere insieme questi due
Dopo questi due stanchezze e provare a vedere invece in che modo questi due eventi possono in qualche modo
Rivitalizzarsi a vicenda proverò a dire quindi a mio parere quale può essere il ruolo della memoria nella costruzione dell'integrazione europea e proverò a concludere domandandomi se la Sua può rappresentare ancora un punto mattone un elemento di
Pilastro nella diciamo del consolidamento della memoria e dell'identità dell'integrazione l'integrazione europea
Sappiamo benissimo che da sempre si ripete che il problema dell'integrazione europea stante l'assenza di u un demo succede l'assenza diciamo di un concetto di popolo inteso nella sua versione più tradizionale e quindi l'esistenza di un idem sentire china
Sensazioni di affiliazioni ieri appartenenza si dimentica però spesso che proprio il concetto di popoli disse
E quindi di Demo sarà non esistere in natura ma essere il frutto di una costruzione quindi se è vero che manca il demo s'è anche vero che questa riunione uno deve essere necessariamente una condizione permanente ma che e necessario attivarsi affinché la costruzione di questo Demos Fossa prendere sempre più piede ed questi elementi sicuramente un Demos non esiste senza la definizioni di un identità che sempre il frutto di un'intensa attività politica un'attività di composizione di le diversità non di superamento ma di gestione del conflitto e si tratta pur sempre di un'attività tutt'altro che spontanea dunque se ci aspettiamo che qualcosa accada senza far nulla
Qualcosa non accada mai dal punto di vista politico identitario e allora
Si fa presente come la memoria gli studi sulla limoni alla costruzione di una memoria possano diventare uno strumento formidabile per la definizione di quelle identità
Del resto non lo dico io ma lo dice l'ampia letteratura che il binomio potere identità memoria rappresenta cioè scusate il binomio potere identità e l'altro binomio identità memoria rappresentano da sempre un elemento su cui si lavora a volte l'uso forte con l'abuso e quindi essa diciamo il e l'atto di difficoltà nella gestione di questi e di questi legni vogliamo qui porci con tutta la massima positività rispetto all'uso della di morire per il processo di e costruzione dell'Europa e partiamo dal presupposto che quindi ragionare di memoria dell'integrazione europea abbia un senso prima di tutto per la costruzione di queste identità se la memoria come ritengo soprattutto quella esplicitata in ambito pubblico non si limitano a ricordare evento del passato ma lo assumesse mentre a livello collettivo reinterpretando alla luce del presente ma nell'ottica di garantire un'integrazione è una pacificazione in prospettiva futura quindi in qualche modo si assumono dei luoghi dei personaggi richiedenti e dissi trasforma in simboli che aspirano al consolidamento diritti che possano in qualche modo contribuire alla resistenza nel tempo e quindi la resistenza e la trasmissione di valori nel tempo
Se questa è il dissequestro il punto non possiamo dimenticare che per fare tutto questo bisogna cominciare a partire da un minimo di base e allora siamo dentro il paradosso europeo perché
Dove e settore forse rende impossibile quanto meno difficile costruire percorsi memoriali condivisi in assenza di coordinati comuni perché è da lì che bisognerebbe partire ma allo stesso tempo senza inaugurare spazi memoriali condivisi e quindi cominciare a gettare le basi per tracciare
Alcune coordinate che possano essere di natura collettiva
Diventa è difficile poter cominciare a costruire il grosso tanto l'identità quanto la memoria infatti per fortificare si hanno bisogno in qualche modo di un'autocoscienza cioè di percepire stipati di qualcosa
Allora a questo punto la domanda e
è possibile provare a portare avanti un processo parallelo che allo stesso tempo miri all'integrazione della costruzione di un'integrazione politica europea e al medesimo tempo la costruzione di una memoria collettiva
Che almeno che possa costituire un pilastro un sostegno per quell'integrazione
E anche credo un motore io penso di sì
Ma
A patto che si capisca bene di che cosa stiamo parlando di cosa stiamo facendo perché
Qui il tema è saper scegliere
Io oggetti memoriali e sapere introdurre percorsi di costruzione della memoria che siano percorsi di costruzione responsabile in questo senso credo che da una parte prendere in considerazione in maniera un po'più seria
Il studi sulla memoria possa essere utile
Da parte delle istituzioni europee questo perché perché evidentemente
Tornerò fra un attimo tentativi maldestri come quello del due mila e diciannove per produrre risoluzioni soglia importanza e sulle basi dalle quali europea
Più che aiutare questa costruzione possono semplicemente renderla invisa e bloccarle diciamo la l'evoluzione ora
Per moltissimo tempo per lungo tempo la necessità di dal far forma la memoria europea è stata soddisfatta dai parte anche il volo polizza alta
Della narrazione dell'Olocausto moltissima della narrazione comune dell'Europa si è giocata proprio attorno alla al racconto della wang è stato ed eticamente assunto come evento memoriale esemplare a partire dal quale poter evidentemente a fermare il nostro errori di Einaudi
Non è questa la sede per capire quanto questo processo sia stato vincente e quali in realtà
Siano state le derive in alle quali alcuni casi si esposto voglio ricordare che
Se anche lasciamo da da da Chamot da parte perché non è questa la sede credo che qui nessuno vuole valorizzare quel tipo di deriva
Non si voglia prendere quindi in considerazione di processi di negazione resta però a mio parere importante riflettere invece su quelli di banalizzazione e su quei in qualche modo di sacralizzazione della Shoah
Nel nell'un caso come nell'altro a mio parere artefici di una di uno sgretolamento di quelli che possono essere le funzioni pubbliche del ricordare lasciarci tornerò
Al fondo quello che mi interessa dire dal punto di vista diciamo più fattuale e che in ogni caso alla caduta del muro di Berlino e quindi allora al-Din il Reno
Della divisione per blocchi e comunque seguita la sensazione trasformatasi poi credo incertezza
Che la Shoah non poteva più rappresentare semmai lo ha rappresentato nel passato e il fuso attorno al quale riannodare il filo della memoria europea perché perché in qualche modo questa narrazione ha dovuto confrontarsi con altre narrazioni che erano quelle dei popoli oltre la cortina di ferro
Da qui credo il tentativo torno a dire a mio parere maldestro
Di provare a in maniera raffazzonata ricostruire questi figli sempre non allontanandosi dalla narrazione della SEC una guerra mondiale i fini attorno al concetto di totalitarismo dimenticando completamente che si tratta di un concetto che se ha diciamo da un certo punto della storia che delle linee comuni resta
In ogni caso il tema sul quale l'Europa dovrà raggiunto delle coordinati comuni e pertanto quindi resta un tema divisivo tanto è vero che la stessa risoluzione del diciannove settembre del due mila diciannove del Parlamento europeo risultato da questo punto di vista insoddisfacente per gli storici per i giuristi per i sociologi
Sì per tutti coloro che in qualche modo si sono occupati di questi temi dunque è evidente che in assenza di vincoli memoriali comuni sono tornati a presentarsi con prepotenza da una parte e le memorie nazionali quelli diciamo escludenti quelle che non aiutano certo percorsi memoriali comuni europei dall'altra anche le storie vittima varie cioè in qualche modo attorno al paradigma della vittima sia nuovamente ricostruita la memoria pubblica dell'Europa rispetto alla quale io mantengo comunque di scetticismo i molto fra le parti la sfida quindi è quella da una parte di somministrare ai cittadini europei salario emozionale non si costruisce la memoria senza riuscire a ripercorrere quel minimo di sensazione di affiliazioni aperti Lazzaro dall'altra senza però non ricordo
E le logiche dello Stato nazione non possiamo ripetere la memoria europea non può essere l'affastellamento delle singole memorie nazionali allora vedo che qui il tema sia evidentemente accogliere la sfida il presupposto di ragionare secondo non morfologico foreste non s'non è semplicemente un quadro modo logico che tenta quindi di in qualche modo somministrare una memoria
Comune ma e il tema è quello della memoria dialogica e allora credo che non si possa costruire nessun tipo di memoria
Il europea se non partendo da un'ottica dialogica cioè da una memoria come spazio del possibile e soprattutto dell'assenza
La memoria non è ciò che ricordiamo ma la memoria e anche ciò che è possibile ricordare e ciò che in qualche modo
Al di là del ciò che è possibile ricordare di ciò che non è stato ricordato qui ricordo gli studi sulla principi e Poussin privilegio epistemologico
L'ingiustizia testimoniale sulla ingiustizia ermeneutica non essere capito non poter raccontare la propria memoria perché non esistono
Non esistono schemi di alloggi CIPE affinché questa possa essere compresa allora a questo punto
Ci accorgiamo sempre di più che il tema e quello della narrazione la memoria e tensioni tra individuo e collettività e la memoria in questo senso è sempre un atto di qualcuno
Che veicola qualcosa che deve essere capito e come tale non è mai definito una volta per tutti per me questo aspetto della della memoria come narrazione diventa fondamentale
Ma come narrazione che presuppone il passaggio da me
All'altro ed è nel passaggio dalle all'altro che si scioglie e nello stesso tempo si acuisce quella tensione della narrazione in qualche modo questo presuppone la volontà di accettare il fatto che l'altro possa capire qualcosa nulla o non essere d'accordo con quello che io sto trasmettendo
Allora a questo punto ci troviamo davanti e se questo è il quadro abbaio
Me ne rendo conto molto assertiva e mi scuso naturalmente il faro poi convogli disponibili a Malden per quello che allora a questo punto ci possiamo cominciare a fare delle domande intanto il tempo del costituzione Isma'democratico e quello che
Impone una costruzione di e l'accentuazione di memorie divise
Io
Aggiungo e provo a così definire diversamente demoni divisa che non significa per forza conflittuali significa non convergenti allora forse polifonica cioè memorie che era che raccontano e che hanno vissuto un medesimo
Ma Periodo un medesimo una medesima tragedia in maniera diversa qui devo dire e sono stata molto contenta di ascoltare la professoressa Perazzi devo dire che il ministro Dini dal giurista del percorso e le argentino hanno rappresentato come dire e l'orizzonte dentro il quale mi sono costruita delle certezze mettiamo quasi sempre precarie nel rispetto a come si fa la memoria dello nella nello spazio pubblico egli si nota proprio la sensazione della polifonia
Cioè della decisioni di adottare percorsi memoriali che raccontano esperienze diverse
La visita della risma in questo senso la costruzione della risma e permette davvero illuminante no tanti posti per dire tante cose allora la domanda e qui vado verso le conclusioni che premetto saranno quanto meno e avverte nono delle soluzioni ma chiudo con delle domande che mi sembrano importanti mi piacerebbe e avviene trovare con voi a ragionare su delle risposte se questo è il quadro si può raccontare la Shoah in Europa lascio la può diventare a queste condizioni
Una come dire
Una singolarità memoriale di questo percorso permessi ma a patto che la Merkel la memoria della Shoah abbia o venga costruita a partire da alcune
Dal a partire da alcuni presupposti
Piccola premessa
Le memorie sono polifonica e ciò significa che la scelta degli oggetti su cui vogliamo costruire la memoria è fondamentale ma ancor più fondamentale il fatto che gli oggetti memoriali
Possono diventare singolarità memoriali molto diverse tra loro a partire da innesti voglio dire che uno stesso oggetto può diventare singolarità memoriale per diverse comunità perché a quell'oggetto memoriale le comunità si legano attraverso nessi dispersi
Quello che per noi un evento se e collegato alla mia comunità attraverso l'ingresso libertà acquista un certo valore di memoriale per l'altra comunità il medesimo oggetto è collegato alla loro tradizione memoriale attraverso il nesso patria e dunque acquista un valore memoria e differenti l'oggetto memoriale lo stesso ma il significato memoriale e dunque la singolarità memoriale di quell'oggetto è completamente diverso non possiamo far finta di non
Sapere
Che questo è il metodo attraverso le quali si costruisce la memoria perché se lo facessimo poi ci stupiremmo davanti al fatto che i percorsi dei guardiani dando origine a conflitti quando non ci aspettavamo che tra lo Stato nel fare il suo lavoro non sfugge a questi contrasti anzi
Lui abita e lì gestisce ecco il senso della Renault memoriale delle costituzioni sono democratico allora se questo è vero
Il necessario trovare racconti e narrazioni memoriali inverosimili plausibili qui c'è il il ben noto percorso dal Logos alludo s'al mythos nella costruzione della memoria no dunque
Può lascio attorno alla domanda essere parte di questa costruzione
Allora prima domanda che ci poniamo è la Shoah è in grado di trasformarsi in una memoria comune giorno nella memoria collettiva ma in una memoria comune
è in grado di trasformarsi in una memoria in cui in essi riescono a essere non necessariamente sovrapposti ma quantomeno condurre a singolarità memoriali affini questa è la prima grande domanda perché se la Shoah
Rappresenta un oggetto memoriale al quale si lega connessi completamente diversi tra loro che conducono alla costruzione di singolarità man viali completamente diverse tra loro allora forse non siamo davanti a un oggetto memoriale comune e questo dovrebbe essere il primo elemento su cui riflettere
La seconda secondo la seconda domanda e rappresenta lascio a una memoria narrativa cioè lascio a e risponde a quella
Quel processo di cui dicevo prima per cui la mia proposta narrativa
E e quindi la memoria e narrazione di un fatto che deve essere trasmesso e che viene raccolto e io accetto il fatto che quella condimento
Sottoponga il mio ricordo a una visti sull'azione continua la memoria non si dice mai una volta per tutte
Perché senza è un processo per andare al futuro non può mai essere detta una volta per tutte
Perché si deve adattare al presente in virtù del futuro non è il fatto che ricordiamo e il valore che dietro quel fatto risiede e che vogliamo conservare nel tempo
E quindi il secondo elemento siamo davanti a una carta ad un catalizzatore di omologazione eclissa catalizzata
Ricordo il i dubbi di latitanti in questo senso o siamo davanti a un evento capace di disarticolare assi per continuare a trasmettere i valori che intende difendere Nunca Mas o nero ritiene sono la rappresentazione del fatto che non ci saranno più caldi di sterminio degli ebrei non ci saranno più campi di concentramento
Per i dissidenti argentini o non ci saranno più campi questa è la domanda di neve viene rispetto al fatto storico o rispetto alla tragedia umana e valoriale è una differenza enorme
Che trasforma la sua in fatto esemplare punto ho fatto esemplare memoriale sono due elementi per me completamente diversi e non c'è il tempo per vederlo
Ma lavorando delle scuole come molti di noi mi viene il dubbio che questa deriva sia la più pericolosa quella che sta allontanando di più il racconto della sua alle nuove generazioni il passo l'ultimo punto e e mi piace qui ricordare
Chi ha suscitato in me questo dubbio ed è questo libro
Iniettando lui è un niente muore mai una riflessione sulla guerra in Vietnam
Un libro bellissimo della quale a un certo punto l'autore si domanda se non basta fare memoria ma bisogna interrogarsi sulla memorialistica cioè su una memoria capace di riconoscere l'umano e il disumano
Intanto nelle vittime quanto nei carnefici
Qui il racconto entra la il dissidio paradossalmente tra Vietnam e alleati americani e memoria statunitense
Dunque la il punto e rendere complessa la narrazione l'hic et nunc non basta più perché altrimenti crea confusione
Non è possibile ricordare e fare memoria
Senza valutare il presente e quindi senza domandarsi che cosa sta accadendo e quali sono le memorie dei carnefici e anche delle vittime questo è fondamentale perché se la trasmissione della memoria è quella che vogliamo fare
Alle nostre giovani generazioni stiam parlando di giovani che guardano il mondo si fanno domande e dunque
Se vedo uno
Alla alla Sua solo come ad un evento in cui in qualche modo coloro che vi hanno preso parte sono diventati incustoditi
I ma anche i guardiani non sempre tornando alla letteratura che non permettono l'accesso neanche in termini di ripensamento valoriale
Allora forse stiamo perdendo un pezzo di questa memoria la memoria non è mai ripresenti indicazione del passato
Non ne rievocazione storica e proiezione nel futuro dei valori che vogliamo preservare nel presente e grazie
Grazie davvero adatto Petrarca massimali non per aver tracciato questo quale interessantissimo sui percorsi di memoria per averci Capri definire che cosa sia la memoria interessantissimo proprio anche il tema del concetto di memorie così condivise divise di come la memoria
Come dire sia polifonica ecco come diceva questa quindi grazie davvero
Io lascio ora la parola al dottor David Bidussa
Che storico sociale delle idee consulente editoriale di fondazione Giangiacomo Feltrinelli collabora con il domenicale Il Sole ventiquattro Ore
Ha pubblicato un volume una monografia dal titolo dopo l'ultimo testimone in cui indaga proprio il rapporto tra la memoria e la retorica
Con riferimento
Nello specifico alla scomparsa dei testimoni diretti dell'Olocausto quindi questa sicuramente una domanda fondamentale in tema di memorie di come oggi possa come dire vivere la memoria come diceva anche la professoressa Mastromarino
Il titolo della relazione del dottor Bidussa viaggi di memoria quindi lascio la parola IMI quindici minuti consueti grazie
Pertanto grazie a tutti voi
Io cercherò
Tantissime cose di quelle premuroso utile sono state annunciate in un qualche modo anche sviluppate
In alcune conseguenze dai due interventi che mi hanno preceduto che ringrazio tantissimo dal punto di vista sia delle informazioni che dal che dello scavo che hanno proposto
Allora io
Vado lentamente al punto lo divide in due parti e i nomi a conclusione
Prima parte
Con viaggi di memoria io intendo non la pratica come dire
Di andare in un luogo oppure di ricostruire una scena di lungo periodo
Attraverso la costruzione o no o l'uso di un'Europa che io chiamo Atlante storico
Mi spiego cosa voglio dire perché questa roba mi intriga mi intrigano dal punto di vista della memoria ma mi intriga tantissimo dal punto di vista della didattica della storia
Però o ad Arrigo e suggestioni di percorsi che sono secondo me interessante allora se io andassi indietro di quarant'anni
Troverei che l'immagine che io diciamo fra virgolette delle gran parte del del mondo scomparso
Durante la scivolata
Dove prendevo anche perché
Il titolo di un libro che in un qualche modo secondo me assegnato per tanti aspetti nel suo uso un prima o un dopo
Il punto si trova un mondo scomparso la nuova una album un volume fotografico di un grande fotografo si chiamava Ronnie Jacques quando vicina credo pubblica questo libro in Italia
Nel mille novecentottantacinque libero è uscito per le edizioni ero un giornalista allora poco poco nostro oggi molto noto scrive un testo che si che per me è stato illuminante
Questo testo si intitolava
Prego
Preferisce
Scomparso
E mai esistito
Lo scrive lo pubblica il del supplemento del culturale di un giorno di un sì un periodo di un quotidiano che è durato due anni in Italia
Il quotidiano s'intitolava reporter nel supplemento sì
L'ho data a fin e secolo
Prodi diceva Adriano Sofri
Esce in data undici dodici maggio mille novecentottantacinque chi avesse si il PC colta rintracciarlo vada sul sito sulla pagina web
Nella Fondazione Cino bianco e ci sono tantissime raccolte di periodici scansionate non scaricabili cioè morbosi solamente leggerlo ride o potete scaricare andarsi a cercare una delle due testate scansionate complete si chiama appunto fin e secolo
Andati al numero undici dodici maggio mille novecentottantacinque può essere l'indice per quel numero andasse al al l'articolo appunto che si intitola le volevo felice scomparso è mai esistito che al giornalista giornalista si chiama non del Gorka
Do alcol scrive questo il testo nel mille novecentottantacinque con Como mentre
Pirovano poco nota in Italia
Cosa dice quel testo
E perché per me almeno è stato illuminato
Dice questo
Noi del mondo dunque lui si riferiva in gran parte al mondo yiddish noi del mondo indice abbiamo nella letteratura e nell'immagine letteraria siamo appunto nell'ottantacinque un'immagine
In maniera l'immagine di maniera
Ce l'ha costruita letterariamente che ci piaccia o no
Sia una scrittura narrativa di un autore preciso
Sia come dire la promozione
Culturale di quella lettura
Chi è l'autore apre e che la promozione chi fa la promozione culturali per la lettura
L'autore io se flotte
E la produzione culturale come volente non vuole a partire dalla seconda metà degli anni settanta in Italia è stata costruita un'immagine di un mondo scomparso appunto
Come mondo dell'utopia
Come il mondo in cui c'era continuamente la disperazione
Ma anche la percezione di essere una grande cultura Gore come in quel testo uscito nel mille centottantacinque sostanzialmente diceva guardate questa è un'immagine di maniera questa è semplicemente una visione turistica sulla storia se io voglio andare a scavare in quella storia
Io devo andare a vedere la vita dei va invece c'è l'ambiente la quantità di miseria che Generali
Che non è solamente quella che Ivo
Vedo nelle fotografie di condizioni del ghetto di Varsavia dal Quaranta come
Ma a una condizione in cui c'era pochissima Coesia
C'era tantissima miseria
Ma perché vi dico che presidente c'è un viaggio di memoria da cui non qualche modo non lo dobbiamo ancora liberarci per tanti aspetti perché io penso tutto
Che tutta l'operazione di didattica e qui vengo alla seconda parte del tema che mi interessa dentro questo tema viaggi di memoria
Che in un qualche modo è stata costruita intorno a viaggi di memoria negli ultimi vent'anni in Italia niente no a pratica che di grandissima qualità per certi aspetti ma a mio avviso
Molto problematica
E su cui secondo me c'è molto da lavorare in un altro modo rispetto a come si è lavorato perché perché io penso che i viaggi di memoria
Nell'anno costruzione
Sia no la replica
Non di una roba che si chiama viaggio di memoria per costruire memoria
Mosso nulla replica dell'ultimo atto di vita di qualcuno siano sostanzialmente la replica di un viaggio di deportazione
In cui
C'entra pochissimo la memoria storica
Perché per fare memoria storica tu devi fare tre operazioni sostanzia se la interpreti la memoria
Come un processo
Didattico diciamo dove si ricorre la manica usati serve con la narrazione per come dire per capire che cosa
Allora
I Judah Bauer qualche ritorno e lui io affermo di questa domanda io da paure in un saggio uscito in questo libro
Dopo Pandev al rinvia
Ha detto domande sulla memoria
C'è un testo c'è un saggio su voglio da paure è stata a lungo direttore scientifico Yad Vashem
Il saggio si intitola riflessioni sul testo ecco un testo vi leggo semplicemente pochissime righe delle prime righe riveste venti pagine che secondo me sono fondamentali per capire come si fa didattica sulla memoria
Dice così
Quello che voglio oggi
E c'è un giudice parliamo o di un arco di memorie diciassette anni lo fa partire se non vogliamo affrontare la questione lascia dobbiamo partire dal mille novecentotrentatré che fa il Martucci al mille novecentocinquanta perché perché il tema è quando comincia un processo
E non finisce cioè nel momento in cui si apre un cancello e quindi io vado a vedere lì
Per il cancello mai
Una quantità di gente si sposta sul continente europeo a partire da parte trentatré e continua a spostarsi almeno fino al mille novecentocinquanta
Tantissimi vanno via dal continente europeo tantissimi cambiano Rita e luogo dir
Allora cosa vuol dire
Per gli ultrà Power a parte studiare un sistema il come dire le politiche di sterminio affrontare la questione della storia della memoria costruire un viaggio la memoria significa che la prima partita con cui devo confrontarmi e questo per
In più oltre le disciplinari della storia in Italia dirimente secondo me perché obbligato per ripensare il modello di visto nomina da FIAT didattica della storia
La disciplina fondamentale che Judah Bauer non inserisce ma che secondo me è fondamentale che non c'è né viaggi deportazione nei viaggi di memoria secondo me io chiamo ricostruzione della scena del viaggio di deportazione
Non c'è la geografia umana ma ci proviamo a una vuol dire che io se voglio capire un fenomeno devo capire
Come la dislocazione delle persone in uno spazio in un tempo come queste persone si spostano in quello spazio nel tempo che io sto considerando dove si trovano in quello spazio alla fine di quel ciclo se io non inserisco la geografia umana nella geografia sociale
Nell'insegnamento della storia e soprattutto laddove si parla di cambio della vita individuale e collettiva di gruppi umani
Io non sto facendo storia e non so nemmeno costruendo un'ipotesi di indagine sulla memoria io sto facendo semplicemente Fotografia della storia ma una storia un film una fotografia non è un'istantanea è capire come si snoda un film che entrava nel tempo che voglio considerare mi fa considerare plastico il territorio mi rimetto in discussione i rapporti tra persone
Mi dice sostanzialmente dove cambiano
I motivi dividere Rita domande in modi di fare
Le come dire la percezione di ciò che io ho di storia mondo nel momento in cui io vinco
Sì ha un senso sul
Riflettere e ripercorrere la scena mi porta fino alle soglie d'un cancello che mi fa uscire dalle solite un cancello
Io devo domandarmi una serie di cose che non ci siamo domandati in questi settanta Nek conduce siamo domandati ce lo siamo domandati in maniera molto marginale
E non ce ne saranno più parlante o mi fermo perché non la vuole fare altro che purtroppo devo anche andar via quindi vi devo abbandonare
La prima volta che sulla sedia Vashem
E il ring lui penso che sia ancora lì e quindi se in quel caso ci andate vi fate c'è attenzione
Quando nel lungo corridoio carie e ad lasciami fa ripercorrere il senso della storia che riporta fino all'abolizione dei campi di sterminio
E questo lungo corridoio
Dottrina finisce sul terrazzo che guarda un prato assolutamente
Sarà alberi come di
Quello che io davanti e tutto ciò che posso far parte diciamo dalla fine degli anni Venti del Novecento attraverso tutta l'esperienza e la costruzione degli adeguamenti razzista nazismo al potere tutto il tema delle persecuzioni arriva fino al mille novecentoquarantasei quarantasette bene quando io arrivo nelle ultime due stanze di quel percorso fatto un questa galleria lunghissima a sezione più o meno ellissoidale
Mi si aprono due stanze alla fine una destra e una sinistra
Quell'assegno quella destra è l'immagine che tutti avete presente frammenti tante copertine di libri quelle con tutta la parete fatta di tante fotografie di tanti volti dovette va a interrogare su delle banche dati la storia delle singole persone o delle singole comunità come sono
Scomparsi
Quella in la stanza di sinistra invece è abbastanza quadrata piena di fotografica
Che riguardano come dire cosa fanno gli ebrei all'indomani del quarantacinque
La maggior parte di quelle fotografie
Sono delle fotografie di navi che partono dall'euro
La maggior parte di quelle navi sono navi che tentano di arrivare in Palestina
E tuttavia c'è almeno una foto una
Che si riferisce a degli ebrei che vogliono tornare a casa da dove mandati via da casa
C'è quindi che non ha nessuna intenzione di andarsene
Quella foto è la foto di uno dei tanti pogrom opposto novecentoquarantacinque
Allora e il tema sostanzialmente dire
Tu provi a ritornare doveri prima no ma non puoi tornare
Allora io penso che se noi vogliamo affrontare in maniera intelligente soprattutto in un tempo in cui nessuno può spostarsi e qui non puoi più fare all'esperienza fisico emozionale
Di quello che io chiamo la ricostruzione di alla scena del viaggio deportazione su pubblicato costruire una narrazione fra virgolette per immagini
Anziché per emozioni
Poco esperienze fisiche al secondo me è fondamentale inserire questo tema della geografia umana diventa questa narrazione
Significa anche ripensare il modello della didattica
Scoprire altre forme di narrazione in modo informali public History se vogliamo di cosa significa ricostruire scema di memoria
Che quindi non è archeologia
Ecco capire come cambia il come dire la l'habitat in cui i tuoi genitori sono vissuti sulla mi sono vissuti quale avvitato sta rendendo su
E non è questo per certi aspetti è fondamentale in Italia secondo me almeno in Italia per un altro motivo
Noi quanto più andremo avanti
Ad affrontare dal punto di vista della didattica
Questa vicenda
Tanto più mi ci troveremo in classi
Gli adolescenti di prima se non di seconda generazione abitanti in Italia
E dunque il nostro problema sarà come tu farai arrendere fra virgolette coinvolgente una storia che non sia solamente archeologia che ci consenta di cammino anche molti altri farà
Tori del mondo andava
Nizzola confrontarti
Quello che non si è una grande sfida didattica
Su cui io penso che in gran parte storici
E in parte anche il mondo diciamo così della costruttivo ci detti didattici valuto pensili didattici ancora impreparato in Italia
Impreparato e no perché non ci siamo fatti questa domanda perché questo penso se non domanda se vogliamo anche banale
è che noi non abbiamo l'esperienza di formazione potremmo dire della Cassitta degli strumenti interdisciplinari con cui costruiamo competenze per insegnare storia
La geografia come diceva sessanta anni fa Lucio Gambi
è una disciplina minore
Perché nella storia della formazione disciplinare
Della didattica in Italia la Cina io sono intendere cose ora giura sia fisica che descrivo Figo omeomorfi pianure
O è una geografia politica cioè il cui tema è semplicemente la dimensione del confine ma la geografia umana la grafia sociale dove contano come si spostano le persone
Come si configura come un territorio si muovono
Come passano il loro tempo a fare che cosa e dove le persone previsto che storia hanno questo è un ambizioso di s'giura Fia umana
Che nella setting di strumenti cultura che del docente M&G Italia no non c'è
Poi c'è molto poco
Allora sui ring Dario i libri e chiudo su questo tema
Il come tu fai esperienze dinamo o racconti esperienze di non ricostruisce la scena della memoria tu non puoi inquinare l'agenda affini
Che secondo me questo un tono di sfida di costruzione delle competenze disciplinari enorme enorme
Perché vuol dire che appunto tu me lo spieghi la storia degli ultimi duecento anni solamente te come la costruzione della dimensione geografica no dell'idea di nazione
Tutte coerenti ritirati tentare appunto di uomini donne bambini anziani che stanno in territorio come si spostano che tipo di identificazione si danno che tipo di racconto si danno per sentirsi parte di un gruppo umano per non sentirsi parte di un gruppo duecento tantissimo la formazione culturale non c'entra gli eventi c'entrano le componenti cultura
Cioè interno per cui in conseguenza le domande che ti fai quella cui dei sei costretto a delle risposte quelle su cui non ha gli strumenti per darsi delle risposte
Picierno grazie a tutti voi pugno
Grazie davvero al dottor Bidussa per questo viaggio di memoria a trecentosessanta gradi per aver posto in luce la problematica legata alle sfide diciamo del del ricordo di come si può ricordare al meglio e anche il tema della didattica chiaramente della della storia nelle scuole che risulta essere fondamentale proprio per ricordare al meglio
Io quindi grazie ancora lascio la parola adesso alla dottoressa Lia Tagliacozzo che arriva Princi culturale di scrittrice esperta di cultura ebraica scrive di storia letteratura qualità identità e memoria
Ha lavorato poi nel settore culturale delle istituzioni ebraiche presso giornali televisioni
E di recente ha scritto un volume interessantissimo intitolato la generazione del deserto storie di famiglia di giusti di infami durante le persecuzioni razziali
In Italia la sua relazione ha il nome la generazione del deserto storie di famiglia e memoria pubblicato grazie molte per essere qui con noi
E poi giorno tutti e tutte grazie mille del dell'invito grazie al gol necessità devo dire che per me è una grande emozione io non appartengo al mondo accademico ed è veramente una grande emozione oggi partecipare insieme e incontrarci
Nonostante l'ovvio dispiacere della distanza indotta dalla pandemia so che però sono sicura che ne verremo fuori e dire che ne verremo fuori dalla pandemia è un modo per dire che guardare al futuro con ottimismo al secondo me fattore necessario e indispensabile anche per guardare con fiducia sta a al ragionare sulla Shoah la possibile ragionare dissonanze non si pensa che sia possibile incidere sul sul futuro e quindi racconta le lascia come propone il titolo di questa mattinata la questione ed è evidente da tutti gli interventi che mi hanno preceduto terrà cominciare la Shoah
è un atto che egli q come un sasso lanciato nell'acqua provoca una serie di cerchi concentrici che si allargano quindi è inevitabile fare un una scelta di di alcuni nodi del dibattito
E non solo però riferita al passato ma anche sul presente e come abbiamo detto sullo sul futuro faccio una scelta delle persone che mi veniva da proporre
Comincio con ci sono sostanzialmente due le ignoti che vi propongo la prima questione è parte dalla proposta per l'appunto di riflessione contenuta nell'ultimo libro la generazione del deserto Dick che ha citato la dottoressa siamo insieme però a questo a alla riflessione contenuta nel libro ci aggiungo dei mio e cioè mi ci aggiungo anche l'esperienza oramai accumulata in più di dieci anni passando passati scusate a visitare le scuole di tutta Italia portando innestare di famiglia restare di famiglia mia o di altri raccontati in libri per bambini e per adolescenti
è la prima considerazione a a per voi è banale e nasce dalla consapevolezza che per raccontare lasciar sia necessaria e indispensabile la storia
La storia appunto quella con la come si suol dire con la S maiuscola degli accadimenti grandi e condivisi ma è altrettanto importante che a questa si accompagnino le storie quelle con la s minuscola quelle delle singole persone delle si
Con le famiglie altrimenti l'immensità di quanto accaduto resta incomprensibile come diceva
Liliana Segre nel suo saluto iniziale sei milioni di assassinati ebrei cinquecento mila rom e poi tutti gli altri omosessuali Testimoni di Geova oppositori politici
Una guerra che ha fatto complessivamente sessanta milioni di mosche eh incomprensibile per raccontarla quindi servono sia la storia grande che nel rendere conoscibili i meccanismi che le storie piccole tra le storie piccole c'è appunto quella della mia famiglia che Pino Porto ad esempio ed è appunto quello che io offra
Dopo di riporto una Land tutto inizialmente tra i molti incontri che io ho avuto una minata articolarmente colpito
Risale ad alcuni anni fa sta mandando in una scuola elementare di Messina chi in cui i bambini avevano messo in scena una adattamento teatrale a partire da uno dei libri della vicenda della mia famiglia
Eppure e per me il ricordo più nitido di quell'esperienza e sarà è e resta lo smarrimento entrando infatti
Mi è venuto il punto uno all'uno per l'appunto delle elementari vestito in camicia bianche gilet nero che era il suo costume di scena che senza alcuna esitazione mi saluta e mi dice ciao
Non mi riconosci
Io lo guardo perplessa ovviamente e lui insiste ma come soluzione Deo
Ha mai dato alla Cozzo catturato a Roma il sedici ottobre del mille novecentoquarantatré deportato ed uccisa ad Auschwitz
Il mio è un sorriso di fronte all'apostrofa armi affettuoso di quel bambino
Per l'appunto nei credo che abbia nemmeno lui mascherato lo sui mass il lo smarrimento di quella presentazione con tutto vieta io zio Amedeo non l'ho mai conosciuto e le poco fa e le poche foto di famiglia non mi sembrano familiari
Paradossalmente quindi zio Amedeo assunto davvero le sembianze di quel bambino di Messina di cui ignora il nome
Ma lasciamo per un momento il piccolo messinese attore che per proporre un altro elemento di riflessione
E si tratta secondo me di una questione delicatissima sia dal punto di vista storiografico che da quello letterario che non ultimo da quello emotivo per i suoi intriso alti che sono per l'appunto insieme pubblici e privati
Si tratta infatti della legittimità del racconto delle cosiddette seconde generazioni
Io ve ne propongo una definizione per l'appunto a partire dalla generazione del deserto scrivo siamo nel siamo una generazione indignati nel viaggio siamo clandestini alla vita sospesi a metà nati dopo la schiavitù e prima della libertà
Siamo senza voce e con una storia nostra ancora dal inventare ma la vita la stiamo vivendo e avremo qualcosa da dire siamo la generazione del deserto frutti dalla maturazione lenta
Ecco mi sembra che in questi ultimi anni vari altri oltre me hanno scritto storie di famiglia durante lasciata a cui però hanno aggiunto la propria storia
Hanno raccontato come diceva Dalipi giusta prima che cosa è accaduto nel poi che è seguito al venticinque aprile al ventisette gennaio alla liberazione alla fine della guerra al rientro dei deportati dai campi o al rientro degli esiliati
Quel Tohei che ha significato la ricostruzione di famiglie di lì amiate di assetti familiari ed anche economici di identità personale e professionale violate prima dalla persecuzione dei diritti con le leggi razziste del trentotto e poi con la persecuzione delle vite lascia il tentativo di molti Creso credo reso comprensibile leggendo poche righe di un testo di Andreas morti il cui titolo era contare per capire il non parla discesa
Una falla nella continuità storica esordisce s'morti ecco adesso
Mi inserisco una falla esattamente quello con cui noi in avanti dopo ci confrontiamo quando dobbiamo ricostruire la vicenda che ci ha visto venire casualmente al mondo
Prosegue la citazione una falla nella continuità storica spinge a cercare di riempire questo vuoto
D'altro canto la narrazione in grado di costruire una cornice che rende plausibile entro un certo tipo di mondo tutte queste assurdità alcune narrazioni diventano così persuasive da informare di sé stessa la vita delle persone
Tanto che Marquez ha potuto scrivere che la vita non è quella che si è vissuta ma quella che se ricorda per raccontare io credo che sia questo lo sforzo doloroso che tanti della mia generazione stanno affrontando sono vari
Ma parecchie oramai libri scritti appunto da quelli nati dopo
E che si vanno affermando nel panorama editoriale
Molti di questi scritti hanno quasi un'ossessione di incastonare il racconto personale quello appunto della storia singola di cui si diceva all'inizio nella storia grande nella storia
Documentata nella scuola stantia degli avvenimenti che sono quelli condivisi e studiati
Si tratta io credo di non lasciare a tanto alcuno spiraglio alla minimizzazione o addirittura al negazionismo della Shoah quindi ciascuno con i propri strumenti l'attentato all'interno di questi testi l'attenzione alla storia il più maniacale possibile
Ma questo intreccio serrato di fatti documenti e vicende familiari racconta io credo soprattutto del desiderio di consegnare al pubblico
Tanto il racconto della propria vicenda quanto la necessità di dar conto del proprio diritto di essere al mondo
Cioè uno scrive come ed insieme ad altri noi nominati dopo la Shoah scriviamo per ricostruire una storia che non abbia strappi perché l'atto stesso di scrivere assolve al ruolo di rammendo su un tessuto stracciato dalle Martin Violante
Così raccontiamo della first della fortuna che il caso ci ha concesso di nascere nonostante un processo un Progetto di sterminio
Ma raccontiamo anche del bisogno intimo ma non privato di ricostruire una genealogia degli affetti dei luoghi degli accadimenti per potersi vantare indietro e scorgere una vicenda che abbia un senso compiuto oltre la sensazione costante dello scampato pericolo
Esiste quindi una sorta di bisogno di riconoscimento pubblico altrimenti non si scriverebbe con tutte di danza
Lasceremo ai nostri racconti ricostruiti sedimentati nella dimensione trippa fa invece si desidera come fatto personale ma anche civile e politico che la propria venuta al mondo sia un fatto che ha abbia una dimensione riconosciuta per l'appunto collettiva pubblica e politica senza entrare in vicende storiche lunghe e complesse vale avere presente che viviamo in un Paese che non ancora ben fatto i conti con il proprio passato Paci fascista
Un paese in cui anche questi anni di Pandev mi hanno contribuito a far crescere nuovamente limitato di dell'antisemitismo
D'altro canto non vi è un solo modo possibile di raccontare la Shoah come propone il titolo di questa mattinata di riflessione vi sono molti modi e nessuno è definitivo perché la memoria e dinamica e non vi è una sola
Memoria definita come è stato detto prima una volta per tutte
D'altro canto sono anch'sono dinamiche anche le domande che poniamo alla storia nell'interrogarla domande che cambiano e che raccontano del passato quanto del presente che stiamo vivendo
Per questo ne faccio come dire una persona una questione personale aborro i buoni sentimenti di invita a guardare al passato come un tempo superato
Il memorie scrivono e la generazione del deserto sono semi o germi e stanno voi la scelta di far germogliare gli uni o farci infettare dagli altri
Esiste scrive tortelli un uso pubblico della memoria come rituale assolutorio
Che serve a chiudere il discorso è separare nettamente il presente e dal passato come se commemorare un sacco tocco volesse dire monumentali zar Los fossilizzarmi uno
Ma esiste anche una memoria come scandalo una memoria che ribadisce che il passato non è morto anzi non è neanche passato
Una memoria sullo Trichet che dice che è accaduto ma noi siamo diversi e quindi non accadrà più ed una memoria scandalo invece che ci avverte come Primo levi che è accaduto dunque può accadere di nuovo
è per questo che a San Siro continuare a raccontare perché il rischio che possa accadere di nuovo non ora non qui non come allora
è un'eventualità di cui buona capace lo sappiamo e questo io credo che motivi tanti della generazione del deserto a scrivere e arrendersi
Pubblici
Due giorni fa un bambino di dodici anni in Toscana è stato assalito e malmenato da ragazzini poco più grandi di lui al grido di sporco ebreo che questo guarda caso proprio in prossimità del Giorno della memoria questo secondo me obbliga a farsi delle domande
Perché è come se tutto il parlare che facciamo della Shoah e degli stermini non sia di per sé comunque ancora sufficiente estirpare la mala pianta
Dell'antisemitismo e dei razzismi
Anche per questo io credo la generazione di quelli nati dopo sta uscendo dal suo silenzio
La scienza
C'è la scelta di farsi carico delle memorie familiari ora che i testimoni diretti sono sempre più rari per fare riferimento al lavoro
D. Bidussa ma c'è anche un desiderio privato di farsi minimale memoria civile di questo Paese un contributo di storia privata familiari che si aggiunge alla storia studiata sui libri
Un contributo che diviene pubblico nelle scuole nelle associazioni nei consigli comunali in cui ci si redatta in cui ci si reca a parlare
Un contributo che singolo e individuale no che vuole e che si fa in qualche modo memoria pubblica
Così il bambino messinese in camicia bianche gilet che si è presentato dicendo di essersi o Amedeo accolto questa memoria privata e la a riesame Maria pubblica
Non ha idea di che fine abbia fatto questo ragazzino ha passato molto tanto potrebbe addirittura essere uno studente della nostra università io non lo so
Ma so per certo che al mio smarrimento di allora di fronte alla sua sicurezza bambina si aggiunge oggi il mio ringraziamento perché memoria pubblica vuol dire soprattutto memoria condivisa
Grazie
Grazie grazie davvero interessa taglia pazzo per i fanali vi veramente approfondita di memoria storia famiglia sono concetti fondamentali
Che ci aiutano veramente a molto a ragionare sul sul tema della della memoria nel significato di ricordare ogni anno
Quindi grazie davvero
Io lascerei fare la la parola la professoressa abbraccio in modo tale che passa aprire coordinare la seconda sessione del convegno raccontare lasciare la ringrazio veramente monta
Grazie Tennant Harrell e grazie infinite a tutti i relatori che hanno parlato fino a questo momento
Con diciamo parole che c'hanno arricchito moltissimo
Propongo di saltare il break era previsto visto che siamo leggermente in ritardo e quindi di aprire immediatamente in questa seconda parte della sessione e quindi invitto
Le professoresse libera imbelli
Ad unirsi a me qua sul palco e anche la signora di roccia ad unirsi qua con noi sul palco pisana cliccando sia la signora in ritiro cioè e la figlia
Di Connie rocce di cui oggi fra un minuto inizieremo a parlare
Prego
Non
O
Ecco
Tratta anche
Benissimo allora io cederei subito la parola alla professoressa Giuliana venga li della Cattolica di Milano che in realtà coordinerà la sessione prego Giuliana
Sto
Buongiorno a tutti
Aspetto che facciano partire la prima diapositiva che è semplice sì sì amare semplicemente perseguire per aiutare a seguire l'ordine anche delle nostre relazioni
Intanto ecco qua
Allora buongiorno a tutti e innanzitutto desidero ringraziare la professoressa Marilisa D'Amico che adesso non c'è
Per aver ospitato questa seconda sessione del convegno di oggi alla quale ho l'onore di partecipare come relatrice e come moderatrice
Circa tre anni fa mi aveva offerto l'occasione di riferirle della mia intenzione di coordinare un progetto di ricerca legato alla testimonianza scritta
Di una autrice americana di origine tedesca e padre ebreo ed è mio desiderio di parlarne partecipando il prima possibile a uno di questi eventi che lei coordina
Il Progetto consisteva nell'affrontare la traduzione dal romanzo autobiografico della scrittrice Constance dai Raucci
Che avevo avuto il piacere e il privilegio di conoscere grazie alla professoressa Maria Pia Brachino
Alla quale devo anche l'opportunità
Di aver avuto accesso al testo del romanzo in lingua originale
E sarà la professoressa Bracchi a riferire di come lei stessa è venuta in possesso di questo testo
Io le sono molto grata per avermi offerto questa opportunità così come la ringrazio per aver accettato di partecipare a questa sessione come relatrice per riferire direttamente del suo incontro con la scrittrice
Questa seconda sessione dunque dedicata al romanzo autobiografico della scrittrice Constance Bayle romanzo ancora inedito nella versione originale
Dal titolo Clara Faber sprovvisti landa e ora pubblicato in italiano con il titolo di la terra promessa di Clara Farber
La traduzione operativa Annamaria Montanari una studiosa molto profonda che è anche traduttrice professionista
E che ha affrontato questo lavoro con una dedizione encomiabile mossa da una forte motivazione derivata dalla ferma convinzione del valore del testo
E io le sono molto riconoscente per aver accettato di lavorarci prima ancora di sapere spaziale questa
Locazione la
Le scelte da operare per e individuare gli opportuni strumenti narrativi e le opportune prospettive metodologica per raccontare al meglio la Shoah nella scuola
Lecco è il riflesso della Shoah tra storia e letteratura ci è sembrato un titolo pertinente per riferire di una testimonianza dove come avrete modo di ascoltare
Lascio a è un'eco lontana presente senza essere invadente
Perché qui protagonisti per loro fortuna non furono vittime di sterminio furono comunque vittime delle leggi razziali quindi costretti a fuggire a subirne gli effetti anche nei paesi di approdo
Costanzo fai non si è mai ritenuta una rifugiata della Shoah era infatti solita dichiarare Wicks bytes
Del valore storico e letterario del suo testo proverò a riferire io stessa nella mia relazione mentre la figlia della scrittrice qui presente Emilia Rauci
C'era giunti dall'America dove vive per portarci la testimonianza della biografia reale della madre e non di quella che è stata da lei tradotta e narrazione seppur molto fedelmente
Dunque la parola la professoressa Maria Pia Bracchi o che ci riferirà del suo incontro con Connie così la scrittrice veniva chiamata dagli amici e Maria Pia era certamente tra quelli a lei più cari
Professoressa branche inutile presentarla perché lei è di casa qui altri ruoli istituzionali grazie grazie Giuliana
Sentite
Sì grazie Giuliano in realtà ci tengo a precisare che oggi non parlo nel mio ruolo istituzionale ma parlo come testimone
Che è stata contatto asso con una persona che è stata a sua volta testimone seppure indiretta della Shoah che il tema di oggi
Ora nel mille novecentotrentatré Hans Bayle
Allievo del sociologo tedesco Max Weber dell'Università di Francoforte cacciato dall'Accademia in quanto ebreo decise di emigrare in Italia alla ricerca di un luogo dove poter realizzare il suo grande sogno educativo
Una scuola per ragazzi dai sei ai diciotto anni basate sulle teorie dell'umanesimo sociale
A partire dalla fine del mille novecentotrentatré il professor fai le era venuto in Italia almeno due volte insieme con la moglie senta
Cristiana protestante lituana allora incinta del loro secondo figlio costanza poi detta commi
Erano stati a Firenze e poi a Rapallo infine a Recco dove finalmente avevano trovato il posto che faceva al caso loro villa palme in posizione privilegiata sulle colline dalle quali dominava la cittadina l'intero Golfo Paradiso
E chiedo gentilmente a Nanni arrendersi può proiettare
Le prime diapositive che ci dimostrano appunto la villa
Ecco I nel mille novecentotrentaquattro il professor Vari si era trasferito con la moglie il figlio Adelmo e la piccola colonia allora neonata di pochi mesi nella villa di Recco
Era stato spinto oltre che dalla bellezza del posto anche dall'urgenza di dare una dimora sicura
E un'istruzione lontana dagli echi nazisti del suo Paese ai tanti figli dei suoi colleghi e per lei che non potendo muoversi personalmente dalla Germania lo supplicava di fondare un convitto in Italia
Dove mandare i loro ragazzi e per convincerlo immetteva animano i soldi con cui avviare la scuola
Connie passò quindi i primi anni della sua vita villa palme ecco che qua vedete in queste diapositive vedete la ville vedete a fianco anche la vista della cittadina di Recco del male dalla villa la
Prima immagine in alto è una fotografia fatta dal professor vai là l'immagine subito sotto un disegno
Fatto da senta Balilla che corrisponde più o meno alla fotografia senta era una grande una grandissima vena artistica che poi abbiamo ritrovato riprodotta anche nella figlia Emily che è qui con noi oggi
Quindi come mi passò i primi anni della sua vita a villa palme e pur non potendo frequentare le classi perché era ancora troppo piccina cometa fu coinvolta come spettatrice partecipante a tutto titolo per le attività ludiche sociali
In tutte le attività che si svolgeva nella scuola passeggiate nei dintorni attività ginniche le gite in barca la cura dei giardini performances teatrali dei ragazzi più grandi
E soprattutto le visite domenicali di intellettuali studiosi scrittori filosofi e storici di passaggio che su invito del professor vai via tutte le domeniche venivano a pranzo nella villa per raccontare una storia
Condividere un'esperienza a leggere una poesia un pezzo di libro lasciando tracce indelebili nella mente dei giovani ospiti nelle prossime diapositive vediamo ancora altre immagini questo il professor Balilla
E a fianco la sua carta d'identità
Emessa italiane emessa dal Comune di Recco nelle prossime ancora ecco vediamo Coni piccina con sua mamma
Su uno dei terrazzi della villa a fianco senta con i due ragazzi ad Atene ma e Comini spieghi a Portofino nella gita Portofino nelle prossime diapositive ecco il libretto di presentazione della scuola
E alcune delle attività che si svolgevano nella scuola sotto in particolare a destra vedete il patio di cui vi parlerò fra un momento
Connie ricordava perfettamente il giorno in cui nel mille novecentotrentotto un messo fascista era arrivato alla villa di da Roma
Per portare al professor va in una lettera con la quale si imponeva la chiusura immediata della scuola la cui esistenza ritenuta dall'allora ministro dell'Istruzione quanto mai inopportuna in quel preciso momento storico
Come pure Coni ricordava la grande preoccupazione del padre nei giorni successivi a quella visita quando dalla scuola di Recco erano partiti centinaia di telegrammi
Per cercare in tutto il mondo libero dal nazismo Americhe Canada Inghilterra Sudafrica
Famiglie adottive disponibile ad accogliere i ragazzi in quel momento una settantina presenti nella scuola in quel momento
Di certo al professor Bayon poteva rimandare i figli dei suoi colleghi in Germania in quel momento
Il Coni ricordava anche senza averne inizialmente capitolo strano discorso che suo padre aveva fatto a tutti gli allievi della Scuola chiamandoli nel patio circolare che voi vedete nella fotografia
Al primo piano della villa dove li radunava quando c'era qualcosa di molto importante da comunicare
In quel discorso si parlava di popoli che seguono come greggi senza raziocinio dittatori pericolosi che li guidano nel baratro della guerra e della morte e si parlava di tempi difficili e di grandi difficoltà da affrontare
Ma si parlava anche di verità e di giustizia che alla fine avrebbero trionfato
Ma soprattutto colonie ricordava perfettamente il disappunto che aveva trovato quella mattina in cui lei frequentatrice abituale di tutte le città e della scuola
Non aveva potuto unirsi ai ragazzi che i vestiti con abiti pesanti e scarponcini da montagna partivano col professor Barilla per una passeggiata strana l'ultima della scuola del Mediterraneo
Chiusa la scuola Cogne era rimasto con la sua famiglia per altri due anni in Italia nascosta Pieve Ligure in attesa di partire per gli Stati Uniti dove poi finalmente alla famiglia dopo varie vicissitudini si sarebbe
Nell'inverno del due mila e non va bene settantun anni dopo la chiusura della scuola mio marito Angelo Reggiani Egidio il professore entrambi scienziati
Entrammo nella nostra nuova abitazione all'interno di villa palme e trovammo dei ritagli di giornali che parlavano della scuola del Mediterraneo
Affascinati da quella storia e desiderosi di saperne di più
Contattammo un nostro caro amico negli Stati Uniti il dottor Caine Jacobson chimico presso il National Institute of Valse di Bethesda nel Maryland Stati Uniti d'America
Nonostante che AN fosse ebreo praticante non cattolici
Ci univa un'amicizia fraterna che andava oltre ogni barriera etnico religiosa
E quel legame di complicità e condivisione che ci deriva dalla comune frequentazione del mondo scientifico dove quello che contano sono veramente le persone e il migliore dei cose che fa
Tenga ci disse che avrebbe contattato la direttrice del museo dell'Olocausto di Washington persone dare se in qualche archivio risultassero riferimenti alla scuola del Mediterraneo
Cerco mese dopo una sera Carinci telefona da Washington con una notizia straordinaria
Nei sotterranei del museo dell'olocausto era stato trovato un baule intitolato ad Hans Balilla scure Amma Mittel me la scuola del Mediterraneo Recco mille novecentotrentaquattro mille novecentotrentotto ora dal museo ci chiedeva no perché Angelo ed io fossimo interessati a quella storia e per quale motivo avrebbero dovuto aprire a quel by da Hugues nomi spiegammo che vivevamo nella villa dove la scuola si era tenuta e chi c'era sembrato una realtà bella da conoscere meglio da far sapere
Una realtà fatta di vita normale in un periodo storico dove questa parola aveva perso ogni significato
E di valori come educazione istruzione amicizia e lealtà che avevano rischiato anche loro di non significare più niente
Ci spiegarono che da una era stato donato al museo da una certa linea Weill alla moglie di Atella il fratello di Contini
Alla morte del marito Nino aveva raccolto tutte le cose che lo aveva lasciato incluse le centinaia di fotografie lettere che lo aveva portato da piccolino in America dall'Italia
Quando con la madre la piccola colonia erano riusciti finalmente migrare New York coll'ultimo viaggio commerciale la nave Vulcania
Il mais in museo apre il baule fotocopiò tutto il materiale e c'è il rinvio per posta elettronica in Italia
Mano a mano che Angelo Iddio aprivamo i falli stampavamo le fotografie le lettere imparava ma mirati sempre più cose sulla scuola e sulla sua sorprendente modernità
Sulla su questo prete maggiori dettagli all'interno dell'Impero
Negli stessi mesi per una serie di vicende che non riesco a raccontarvi solo per brevità avevamo scoperto che compagni la figlia Diana sbaglia era ancora viva viveva nello Stato di New York e l'avevamo rintracciata
Quindi le telefonammo e la invitammo a tornare a Recco
Pisa mostra extraordinary tale von con Letteria da erano ammissibili Magnani fa questo è il modo in cui commi capendo immediatamente cosa stavamo per dirle accolse la nostra telefonata
Con lui venne a Recco per la prima volta nell'agosto del due mila e dieci insieme con la prima figlia Chieti
Incontrarla fu per me un'esperienza straordinaria una grande gioia fatta di dialogo condivisione affetto che ci avrebbero accompagnato fino all'anno della sua morte nel novembre del due mila e quindici
Fu un piacere di scoprire insieme a lei com'era la casa ai tempi della scuola e vedere sul suo viso la sorpresa e la felicità quando entrando nel nostro salotto riconobbe un pezzo del refettorio
Era come se ci conoscessimo da sempre
Era come essere parte della stessa famiglia
La cosa più bella forse la più bella in assoluto che cosa mi disse alcuni anni dopo fu che cercando la dall'altra parte dell'oceano invitandolo a tornare a Recco Angelo è in tv picche imbalsamati
Nelle prossime diapositive
Grazie Nannarella vedete ancora
Alcune altre immagini della scuola una bambina che guarda il calendario delle attività previste per la settimana sotto vedete il refettorio
Che adesso è il nostro salotto una gite in barca il professor Bayle che parla con i suoi allievi
La prossima
Ecco la prossima versione di scriviamo fra un momento
Nel mille novecentodieci toccò anni torno a Recco una seconda volta nel mese di novembre per il conferimento ufficiale della cittadinanza onoraria da parte del comune di Recco
Questa volta venne con la secondogenita Emily che è qui presente con noi oggi
E si presentò con due turni
Il primo d'onore un album di fotografie Checconi aveva allestito apposta per noi recuperando tutte le foto che aveva trovato a casa sua in America di lei bambina Recco dei suoi genitori degli allievi della scuola
E da quell'album che somministrate alcune delle fotografie che vi sto presentando ora le altre sono proprietà del museo dell'Olocausto che ringraziamo profondamente per l'averle rese messi a disposizione sia oggi sia per averci accordato il permesso di riprodurla all'interno della romanzo
Il secondo dono che ci porta al Coni quella volta Romano scritto piuttosto molto voluminoso di più di trecento pagine un romanzo intitolato uso Promised Land of Clare affamata che lei decise di leggere
Nel romanzo Coni si presentava come Clara Faber raccontava la sua vita di bambine di ragazza dei primi ricordi a villa Palme fino ai tempi del college c'era che lei fece a New York all'inizio degli anni Cinquanta
Non settimane successive inizia la lettura del romanzo
E la storia con abbondanza di dettagli di una ragazzina che si affacciava alla vite della scoperta di un mondo nuovo visto con gli occhi ingenui e curiosi di una bambina europea
Che dopo un'infanzia felice in Italia interrotta bruscamente per le leggi razziali ricominciava a vivere dall'altra parte dell'oceano
Le cose che si raccontava erano semplici Ofcom Ovidio anch'la scuola i nuovi amici la lotta quotidiana per far quadrare i conti della famiglia le vacanze nel campeggio estivo le domeniche passate con gli altri immigrati come i Barilla
Le conversazioni su quello che stava succedendo in Europa e su cosa fare e finita la guerra non riuscivo a staccarmi da romanzo dividevo il grosso manoscritto gruppetti di quindici venti fogli da portarmi fuori casa ogni giorno per leggerli anche sul tram mentre andava al lavoro
Tornavo a casa alla sera dimettervi fogli letti al loro posto preparando mani degli altri per i giorni successivo constatando con dispiacere che la pila di fogli ancora da leggere si stava pian piano esaudito
Leggendolo avevo condiviso il giudizio che ne aveva dato commi nessun editore era mai stato in America interessato a pubblicarlo perché mancava di quegli elementi che spesso fanno il successo di un romanzo
Sesso violenza volgarità ed eventi tragici
Nel romanzo di colonie realtà la tragicità era un filo invisibile non facile da cogliere ma presenti in ogni pagina era il figlio del senso di perdita unito alla rassegnazione di chi ha subito un'ingiustizia enorme immeritata che ha condizionato profondamente il proprio destino
Come abbiamo sentito dalla professoressa venderli fortunatamente nessuno della famiglia era finito in un campo di concentramento anche perché solo il professor banchieri Bellemo
Ma la loro storia descriveva in maniera esemplare la perdita di tutti i diritti subiti dall'assalto dalla sua famiglia e la perdita del diritto ad una vita normale
Spesso con gli si domandava e si confidava con me su come sarebbe stata la sua vita se il padre fosse stato permesso di continuare il suo lavoro di professore
All'università di Francoforte o se avesse potuto continuare la sua carriera accademica
Una volta emigrato negli Stati Uniti
Ma quando i vari erano arrivati a Migliavacca alla fine degli anni trenta i posti qualificati nelle università del Paese erano già stati occupati da tutte le immigrazioni precedenti tante
Che per mantenere la sua famiglia professor Barile aveva dovuto adattarsi affanni frutto Darfo
Eppure la tre G la tragicità di quella condizione non riusciva ad oscurare la gioia di Clara far bere di affacciarsi alla vite la felicità profonda
Di cogliere le nuove opportunità che venivano offerte in questa ultima diapositiva vedete da un lato l'ultima foto di cori fatta in Italia coglie che si guarda allo specchio accanto a questa foto nel volume che Coni ci torno c'era la frase ciao commi domani con ogni parte per l'America
In alto invece vedette un ragazzino che gli affiliati al professor Vari che fa pubblicità da una cartolina pubblicitaria
Al studio fotografico del padre e sotto un'immagine tornata da MD roccia
Anche questa la foto del padre di Constant rossa sullo slittino una fotografia utilizzata dal professore per rinviare gli auguri di Natale
La lettura del romanzo di Colonia ho finito ci rese ancora più vicine generò in metro fondo desiderio di trovare chi potesse a vita aiutarci a pubblicarlo
Per condividere con gli altri la sua forza dirompente il messaggio profondamente positivo che nonostante tutto era in grado di trasmettere
E dopo più di dieci anni grazie a una serie di persone straordinari incontrate sul nostro percorso prima di tutto la professoressa Giuliana pendenti questo desiderio finalmente si realizza
Questo romanzo e forse la cosa più bella che ci rimane di commi oltre legami profondi che sono nati i colleghi tante persone che abbiamo incontrato grazie a lei
E io ringrazio tutti voi ringrazio mio marito Angelo Reggiani col quale abbiamo sempre affrontato insieme questa grandissima avventure questo percorso per personale che ci ha arricchito enormemente e ringrazio tutti poter essere qui presenti
Grazie grazie alla professoressa brache o per questa bellissima e toccante testimonianza
Chiedo anch'io cortesemente di procedere alla via positiva successiva dove viene semplicemente riportato il titolo di questo mio e intervento
Allora
Esistono tanti libri sulle difficoltà dell'immigrazione sul dramma degli ebrei durante il nazismo
Ma a rendere originale la terra promessa di Clara Farber è il fatto che il punto di vista dominante sia quello di una bambina di padre ebreo che si trasferisce negli Stati Uniti nel periodo bellico
E i suoi drammi personali sono piccoli ma il contesto documenta in modo inedito e toccante una realtà storica spaventosa
Torna alla mente il diario di Anna Frank leggendo il romanzo autobiografico di questa scrittrice di padre ebreo trapiantata negli Stati Uniti nel mille novecentotrentanove
Del resto il confronto è esplicito e puntuale in un lungo passo nella parte finale dello scritto che documenta i inoltre l'arrivo in America della prima versione tradotta in inglese del diario Diana
Ed è significativo tanto per le differenze che per le analogie sul piano reale e su quello della sua elaborazione nella scrittura
Entrando ragazzi adolescenti all'epoca della scienza e dell'affermazione del nazismo in Europa entrambe cittadine tedesche di origine ebrea costretta espatriate perso espatriare per sfuggire alle persecuzioni razziali
Entrambi i loro destini sono segnati sia pure con epiloghi di ben diversa portata tragico per Anna sofferto ma certamente meno funesto per Clara
Soprattutto ad accomunarli e è il bisogno di trasferire il vissuto nella scrittura nella forma del diario per Anna che privata del suo futuro
Un futuro che struggente mente e disperatamente parcheggia in quella invece del memoriale scritto in terza persona quasi sull'orlo dell'autoritratto perché Lara che un futuro altrove lo avrà
Trasferimenti migrazioni ricollocazioni caratterizzano e segna nove due esistenze
Brad è e tragicamente troppo precocemente interrotta quella di Anna lunga dipanata e compiuta secondo corso naturale la seconda
Proprio in virtù del trasferimento oltreoceano ed è felice anche se non facilissimo approda nel Nuovo Mondo
Dopo la fuga dal vecchio l'Europa sconvolto dalla tragedia nazista
In quell'America che si rivelerà per la fanciulla se non la terra promessa dei padri certamente terra di promesse e di nuove opportunità
Le vicende individuali replicano in modo paradigmatico il singolare destino della stirpe da cui entrambe discendono dalla diaspora storica e prima ancora storie vicissitudini di migrazioni verso terre promesse e negate o sottratte ospitali o respingenti
Di dispersioni ricollocazioni e confina menti di fughe e di approdi in sempre nuovi altrove
Le terre promesse
Sono molti PC e spesso sono inganno attrici e mutevoli così la Germania prima dell'avvento di Hitler che assicura alle famiglie di Anna e di Clara entrambe di Francoforte peraltro ac e Confort borghesi
Così l'Olanda che offre prima uno scampo ai Franca e presto diventa prigione e anticamera della morte
E pure l'Italia che accoglie i Farber nel luminoso contesto mediterraneo offrendo questa magica location ma che abbiamo appena visto nelle foto di villa palme
E offre appunto all'utopia pedagogica del padre di Clara questa possibilità di concretizzarsi
Che Italia da cui presto la famiglia sarà respinta è costretta alla fuga precipitosa con l'introduzione fascista delle leggi razziali
Ma proprio tale condizione sempre sospesa tra nomadismo necessitato e desiderio di stanzialità quella continua sperimentazione abitative residenziale sempre in forse in trasformazione
Permette un distanziamento critico che rende universale perché al di sopra delle parti potremmo dire anche delle patrie la portata dell'esperienza e della relativa testimonianza scritta
Il racconto di Clara e punteggiato come del resto il diario di Anna di riflessioni annotazioni sulle case e gli spazi vissuti sugli interni più o meno comodi e confacenti
Angustio spaziosi ariose accoglienti o tetri squallidi
Gli interni ma anche gli spazi aperti quartieri parchi le vie e le città
Ecco allora assumere rilievo il forte suggestione anche le esperienze di Clara al campo estivo
Soluzioni alternative sperimentazione abitativa anzi con abitativa così caratteristica dello spirito pionieristico americano così come costitutiva dello spirito ebraico
Altri formidabili coloni e pionieri furono gli ebrei proprio come gli americani
Il cauto come luogo della convivenza e collaborazione egualitaria si pensi ai kibbutz israeliani campus studenteschi di marca anglosassone per tragica ironia campi erano anche denominati quelli di sterminio
E lo nota Clara quando confronta al proprio destino con quello della coetanea e connazionale Anna
Modello alternativo di vita e abitazione che convive con il modello borghese europeo socialmente differenziato è articolato eh strutturalmente diseguali Taricco
Tutto ciò nell'America di metà secolo scorso osservate giudicata dalla cute penetrante coscienza di Clara adolescente in un momento storico di ulteriori drammatici trasferimenti ricollocazioni
Dei soldati inviati sui fronti della seconda guerra mondiale e sui fronti dei conflitti susseguenti
Come la Corea dove cadrà stabiliti l'amico del cuore di Clara
In questo mondo in quel mondo diviso tra i blocchi contrapposti
La Storia con la maiuscola come si diceva prima quella collettiva e istituzionale fa da sfondo alle tante storie individuali e le interseca o scorre parallela
Attraverso la scrittura tutta improntata agli eventi e alla percezione al giudizio su di essi
Una narrazione sobria scorrevole precisa meditativa che utilizza genere narrativo autobiografico in terza persona in modo funzionale con grande libertà e disinvoltura fino alla contaminazione con il diario
Inversamente con altrettanta libertà Anna Franca aveva intrapreso una seconda stesura del suo diario rielaborando lo con accorgimenti letteraria accorpamenti di sezioni in vista della pubblicazione e purtroppo come sappiamo non ne avrà tempo
Non è così lontano da un diario il testo di Clara Farber scandito in segmenti temporali che rispettano la rigorosa successione degli anni e trascorrano dal mille novecentotrentanove al mille novecentocinquantuno e sono riportati nel testo come sottotitoli di macro capitoli perché
Il testo è già suddivisa in capitoli in ben trenta
E la precisa indicazione dei mesi e delle stagioni facilmente individuabili questi ultimi anche grazie alla descrizione dei caratteristici elementi naturali
La storia di Clara Fund ricalca molto fedelmente l'esperienza personale della scrittrice come ci ha aiutato a capire la testimonianza di Maria Pia abbacchio
Testimonianza tra l'altro riportata nella volume a nome suo e di e del marito Angelo Reggiani con il titolo appunto di il nostro incontro con cornici
La trama del romanzo si articola su più piani da un lato le vicende di tutti i giorni della famiglia Farber offrono un quadro variegato dello sviluppo della società statunitense degli anni Quaranta con particolare riferimento alla realtà di New York
La narrazione è punteggiata di allusioni a prodotti commerciali in voga fin canzoni testate giornalistiche programmi radiofonici attori famosi è un'intera epoca viene riportata in vita sotto gli occhi delle Tore
I Farber visitano l'esposizione universale Clara frequenta un campo estivo dove si festeggia solennemente il quattro luglio a suo fratello Giò capestro entrambi scorrazzano per le strade di New York impegnandosi in giochi di gruppo tradizionali
Un secondo livello poi fotografa la condizione di far bere in quanto rifugiati in generale ed ebrei in particolare
L'accento tedesco è per tutti un problema la prima messa di Clara la discrimina pesantemente perché straniera il fratello anzi Alberto Corti farsi accettare dei compagni si fa chiamare al all'americana
Spero di avere poi tempo di riferire alcune annotazioni molto precise della traduttrice Anna Maria Montanari a proposito di queste scelte linguistica in queste riflessioni sull'uso della lingua
Se voi farebbe non siano ebrei osservanti l'ebraismo pervade tutto lì pro Hans Albert celebra il Bar Mitzvah il momento in cui un bambino maschio ebreo raggiunge l'età della maturità
Clara stringe amicizia con una compagna di scuola Isabella la cui famiglia di stretta osservanza ebraica
Si iscrive alla scuola di ebraico e rimane sconcertata dei propositi del sionismo si interroga sul concetto di terra promessa per suo padre e suo fratello sembra essere stata la Germania per lei invece sono gli Stati Uniti
è un passo del libro
In cui Clara riflette su questo si conclude
E ora l'America che lei amava così tanto di cui si sentiva profondamente parte era la sua terra promessa ma noi la loro
E questo la rattristata
Nel libro si parla poi dell'ITC dell'atteggiamento snobistico nei suoi confronti delle classi colte ebraiche tedesche prima della guerra dalla difficile convivenza con i nazisti americani
E verso la conclusione del romanzo il padre di Clara anche e qui si chiama Oscar dico qui nel senso che richiama la figura della professore padre di dell'autrice
Oscar viene ingaggiato come esperto per analizzare preparare le relazioni sulle centinaia di pagine di testimonianze risultanti dal processo di notte Norimberga che è un'occasione di parziale riscatto Pera singolare ironia della sorte
Un terzo livello riguarda la seconda guerra mondiale o meglio l'impatto che queste esercita sulla vita dei far le esercitazioni contro i raid aerei le tessere annonarie gli accaparramenti legali le iniziative scolastiche volti a sollevare il morale delle truppe le difficoltà delle coppie che si sposano
Gli amici che si arruolano e cadono in combattimento le ansie di chi aspetta i conoscenti fatti prigionieri le notizie dal fronte
E poi la terra promessa di Caraffa ardere anche un libro intimista che si interroga sulla difficoltà di realizzare se stessi e sui problemi etici posti dalla guerra
Ed è un romanzo di formazione che segue la crescita e la maturazione di Clara e in misura minore del fratello Hans Alberto all'interno di una famiglia anomala divisa tra un padre educatori filosofo è una madre pragmatiche casalinga ma al tempo stesso artista esattamente come la moglie del professore e vai
La mamma di Clara si chiama e ma nel testo e venderà ai suoi disegni a riviste prestigiose
Il romanzo è anche un libro di meditazione di riflessione su istituzioni su costumi cronaca e storia in particolare le frequenti annotazioni sulla scuola come pratica il concetto è come istituzione
Quella che più di ogni altra filtra in regola con tutte le opportunità i condizionamenti che vi sono necessariamente implicati l'adattamento sociale e politico l'integrazione e la cittadinanza
Clara con il mi sembra prediligere nelle scuole che frequenta i momenti laboratoriali le attività ludico creative certamente sensibilizzata dalle avanguardistica esperienze didattiche del padre
Cui assistette bambina e di cui c'è traccia anche nel romanzo esperienza imperniate su collaborazione condivisione e partecipazione
La presenza della scuola occupa la mente di Clara fin dall'infanzia quando con sentimenti di perplessità e frustrazione guardava inseguiva i bambini di Recco recarsi a quella scuola che lei non era dato frequentare
Il tema sotteso e pervasivo è senz'altro quello dell'appartenenza culturale ideale e della cittadinanza politica è consapevole dei destini individuali e collettivi emblematica la suggestione della quasi parabola Clara si dice non riusciva mai a stabilire quali fossero in effetti favole e quali racconti del Vecchio Testamento
Quindi questa quasi parabola che mese Saltzman insegnante della scuola ebraica di origine polacca fa dei chicchi di riso che arrivano nel piatto e di quelli che restano attaccati alla pentola
Benché come gli altri abbiano percorso un iter lungo e complesso di lavorazione
Destini compiuti e altri no nell'imperscrutabile disegno divino
Vi leggo un passo dalla da romanzo messaggio al racconto di come Mosè non fosse mai entrato nella terra promessa cito Dio che diceva MOSE
Io ti ho concesso di vederla con i suoi stessi occhi e tu non vi giunge RAI
Noi ebrei siamo santi restituisca i commissari stima siamo sopravvissuti è così che agisce Dio alcuni sono stati uccisi alcuni si sono ammalati e sono morti o sono caduti lungo il cammino
Dipende da noi che siamo rimasti realizzare comandamenti di Dio ed entrare nella terra promessa
Mentre messaggio parlava Clara si immaginava la terra promessa come la sua illustrazione preferita
La prateria bianca blu e Gianna una pianura sconfinata di biondo grano ondeggiante che si estendeva sotto un infinito cielo azzurro aperto libero e americano
Messa al San proseguì voi stessi avete assistito a questo processo bambini prendiamo l'esempio dalla vita di tutti i giorni
Avete mai visto vostra madre cuocere avviso e osservato come alcuni chicchi siano destinati a restare attaccati ai bordi della pentola senza venire mai trasferiti belli caldi e fumanti sul piatto così da poter essere mangiati
Eppure figuratevi il lungo viaggio di ciascuno di quei minuscoli chicchi di riso
Dapprima piantati poi coltivati sino a maturare in una ricca pannocchia mie tutti mandati al mercato impacchettati messi mossa sullo scaffale del droghiere acquistati da vostra madre e per finire cucinati
Tutto questo soltanto per finire appiccicati nell'attento alla senza mai portare a compimento il nobile proposito a cui tutti i chicchi di riso sono destinati sin dall'inizio
Clara non avrebbe mai più considerato riso allo stesso modo
Avete mai notato che certe uova nei nidi d'uccello non si schiudono che natura ci sono sempre più individui di quanti ne servano per la sopravvivenza questo bambini per assicurare che alla fine qualcuno sopravviverà in qualsiasi caso
Noi ebrei siamo qualcosa del genere i sacri sopravvissuti dei figli d'Israele è arrivato per noi il momento di entrare nella terra promessa
Così conclude la maestra
Clara abbandonerà l'idea dell'appartenenza a un popolo di sopravvissuti
Mai e poi mai però giurò in quel momento al misterioso Dio iarde di Miss Saltzman avrebbe permesso a se stessa di finire come un granello di riso attaccato alla pentola scriverà alla fine del romanzo
Per abbracciare invece progressivamente un'idea più laica della sua appartenenza al mondo e la società in cui si è inserita ma retaggio da cui coscientemente si libera resta dentro di lei con intrigante Effetto di chiaroscuro ed ha spessore complessità a sostare nel mondo e al suo meditare cit
Riconoscere l'America che l'ha colta la terra del suo destino significa tante cose e soprattutto a braccia nell'ideologia democratica e liberale l'ottimistica apertura l'intraprendenza e lo slancio vitale
E questo convive con il retaggio del suo passato e con quello della sua stirpe in modo più o meno consapevole più o meno pacificato
Sempre mantenendo nell'anima e nella memoria quel Mediterraneo splendente e luminoso
Il mare più scintillante del mondo ricordano Maria Pia e Angelo nella loro testimonianza così era solita a definirlo con ogni che oltre a fare da sfondo alla memoria mitizzata dell'infanzia assurge a metafora del primo fiorire comunicare di popoli e civiltà
L'autrice forse non a caso nel romanzo sceglie per la protagonista al nome Clara nome emblematico che richiama anche lo splendido chiarore del Mediterraneo su cui villa palme si affaccia
E si affacciava quella villa che Clara sempre legge residenza ideale anche a distanza nella sua memoria
Non ci è dato sapere se cosa senese chiamata così da bambina o semplicemente con i bellissima
Come nel libero troviamo Clara bellissima e non siamo naturalmente autorizzati a ricondurre tutto a dati reali in virtù della natura autobiografica del testo
Certamente sospetto è legittimo e la stessa autrice aveva ammesso la fedele aderenza del romanzo alla sua vita
Lo confermano le informazioni che ci hanno fornito Mariapia branche Angelo Reggiani nella loro testimonianza le foto dell'autrice che sono state inserite come documento alla fine del volume e alcune delle quali sono state proiettate
E lo conferma soprattutto nella scrittura del romanzo la precisione dei dettagli riconducibili inequivocabilmente a dati reali della biografia dell'autrice
Una precisione che fa pensare a una precedente scrittura in forma di diario successivamente tra avanzata nella narrazione finale in terza persona
Ma non è stato così me lo hanno confermato le figlie che si sono dette altrettanto stupefatta di fronte ai dettagli straordinariamente precisi dei ricordi della madre
Hanno anche aggiunto che in realtà romanzo non è totalmente autobiografico e che con ogni amava abbellire e il fiore tare e che dopo essere andati in pensione
Si dedicò il romanzo per diversi anni svegliando sì presto ogni mattina per lavorarci
Ecco allora che in
Aggiungo alla fine prima di passare la parola a una testimone più diretta di me che la figlia dell'autrice
Aggiungo alcune note vedi note fatte dalla traduttrice che osserva come non sia Fortuny tocca il conseguimento della nuova identità nazionale di Clara si traduca e nella
Agevole acquisizione di una nuova lingua madre e in questo modo linguaggio nel corso del romanzo diventa un canale privilegiato per l'integrazione e riassume uno spicco particolare diventare statunitense significa appropriarsi della lingua a tutti i livelli e per la piccola Clara le maggiori difficoltà verranno non tanto dalla proprietà grammaticale linguistica quanto dalla pronuncia
L'accento tedesco è come o no marchio palese che evidenzia isola le diversità dei Farber nel bene e nel male
In effetti solo quando riuscirà a sbarazzarsene Clara non potrà più essere spregiativamente etichettata come ragazzina straniera e fatto oggetto di vessazioni e umiliazioni a scuola
Diventerà americano a tutti gli effetti
Dopo tante difficoltà il miracoloso passaggio avviene in un modo quasi indolore e in un passo
In cui appunto si può
Si può dedurre come Clara seguendo rigorosamente le indicazioni della maestra su come articolare i suoni riuscirà nell'impresa
Il tragitto non sarà altrettanto facile per i genitori che una volta giunti negli Stati Uniti tra di loro continuano a parlare il tedesco abbandonando l'italiano in Italia avevano preso lezioni di inglese
Proprio mentre alloggiavano di la Palme
Continua però a mantenere un'ombra della loro pronuncia tedesca
E i loro discorsi quotidiani saranno sempre infarciti di espressioni tedesche
E il tedesco diventa come nota appunto la traduttrice di Dio ma privato degli affetti e della nostra vigilia
Allora dopo questa annotazione sono molto lieta di passare la parola a Demi di che adesso mi dice io di Corrao cioè Coccia was dovrà ecco un anzi esce nei vini
L'altro che attacca Hadef & pane che perché e mi di si parlerà in inglese indie in americano e l'inglese americana Emily arriva dall'America e ci porterà appunto con delle notizie informazioni
Dirette sulla sulla madre sulla scrittrice e noi siamo molto lieti di ascoltarlo adesso canili qui antere Klestil avvio Kia inizia no no elettrizzata ricchezza davanti saltare
Allora parcheggi
Ed esilaranti Biglia a Molaro quanto in più può essere affare per no buona giù Bersani
Oropa questa isola Valentino chiusa ovvero per ottavo mai ma per il suo ai
A scrosci che entro il menarca era Missori muretti a secco e spero poi sappiamo che scampa anche a decretazione so guardarli mamma per Wallace AV
Sceso ho chiesto io proprio non crolla Serge
Ernesto spiegherebbe tra ma è mostra o non sono Santa uno Pd Henning Thurston all'ingiù Buontempo peggio larga un po'n evolvere Bissi Nottola terrena
Dei gendarmi a UM orrende bis se o no no non si può ecco papà
Ora perché né do guai mai maresciallo gesso Fortunato chirurgo etrusco ciò che Vaccaro
Cista soci questione implica vicino ad horas Unes cross M. Franco Paolo Garrincha lotta e ci sei no no nato vai equi segnata lui lui lui annuncia un mea tra cui di Kemal neanche a Berlusconi
Entra scisso il mite
Ed a
Ciò che si mette c'è e s'a verso la macchina e dopo che su Battles calcolando Willwoosh io venga Pascal quarant'anni Dias ma presto tu hai lucro stecchino chiamiamo e il nostro specchio
Pesci CIR Mortier Rampelli Boys guasto scavo share fuor Guerfi Ciccio cioè e sci serie cerca guai Mele uscivo s'
E vende Next One
E chi
Le
Ok sarà d'sanno da motiverà il TAR stesso Boulez Just cioè il nello slalom saggio Quark
O
An scuola sci un via vai se questa Ice Halloween al proprio venuti è Anci approdato Guenda o tutte e otto s'e Dubai versano
Accetti la gente Hans Thomas Alzetta vennero ogni Lazzeri scintillante scivola sulla teorico Guerci volevo cioè lui è Merelli
A gesti se a e Hong Kong sai Marco c'è una nota stonata sembrerebbe Emilio Lazzeri
A cinque otto il mio io qualche non quando il fuoco avevo tra le mura io Botes pathway curanti dei qua oltre i tesserini
Sì mentre Shizuoka
Voltaire
L'Esposito esco quaggiù esce se ci stava lì per Ezinne a
Dai infettivo Anna
Parte a causa dello scetticismo senza ansia scavo a pure Shigeru altri mille Lister chinoise no accetto Extreme marinati idea pare uguale Sguerra Shimmer sopra OSCE da me andrebbe resa è quello Swanson M. Alcan Franco
è del su dove al fermo ai a le sue stecche respinge queste incidenze seri guai nata a maggio riserva vuol show io ero Once batte sua sua era credo stia ciao lo spumante
Ha mai fare questi Ovest IBM anni e minacciano ai a dei tempi
Per gente forse mai chi insieme dei freni a io le sue grazie avvertirci che Enzo Sereni mai modo di Sezze mi guai mera identità ormai stiamo ENI pareti ne avete mai Meani
Altre soluzioni Guariento è anch'esso Fava Guidi Omnitel cioè Aimar
De Chéreau statale per malus ma Valdes pochi Querci Luigi guarda su Buona
Però uscisse
Magari dea Guido
De de svolte pure ci a un anticipi Sneijder Saint-Fiacre coscritti troppe e non vecchio reti e Cresci guastare chinato e cinque slalom una Spinea ridivenne osservo se Amauri
E non è mia generano ci guardava i meriti e nel cerchio sa
Venticinque a ICI un ardente davvero e senza soccorrere e al altre già esistenti
Annunci Work due sanno testi ma umido di quello stile tra fatti la almeno dame nere il file otto due
Dicevo Esopo ma Pirro questo forse ammendanti
Fare l'esplosione Prealpi Cresci questo governare chic attorno rende anni se non mi chiedo che fine nei entrammo anagrafe ammonì
Pagliacci omise di Medea già da
Dicevo durata binomio c'ho problemi divennero e porga a con pare lui vuole un iter lui era ex lanciata oltre la città vecchia FAS lui vuole scoprivano Weah
Saranno d'Decotis Wife
Non lo so poi BNA Ezio meandro RU Ousmane quei ancora ed è Bones pensasse più in casa sorprendenti insieme di Criscito e poi si chiama antiche emesso inglobata
Pure Shigure spaccio queste no no Allagui o in Ruanda e che scende specie questi è che M e mi ero andar ma affluire in Papua in ai sente due una buone prassi Fire che
A NN discinte Silent finire CU Vietti dell'exploit poco & soci c'era meno era amava no poco
Penso a
No
Bonora
Ho de de de svolte senza uscite Said and dal chirurgo guardavo vi Cresci questi Quirino mandavo osa Aci terminerà il PAI cioè enti se lasci stare il voyeurismo Anna
A cinque ore UE via Igea vecchi Simone versa ora strascico
Ne mani da a e uno
Why ad essa ora pareri per insieme auto e al mezzanino ed esce due cd
Ma Beggar Cappi avanti pay Savoy Camp Finder
Ora
RG
Piccoli saltato sci questa bozze El Pais Aus
E girato quando io a cui ci scrissero il buono per fine Assab sa Paolo minimax seri e sono andata sposa cancri crede sei a mi me avrebbe Pica Gwis mezze nel mezzo a Pica sto ecco infermo e in atmosfera
A ed ex e questo è biografo è ancora affette evento Guenda senza Omo attraversò penna rossa circa verso il Ticino avresti crescita oltre questo è più profondo
Essence mai governa da mai caserma S. est Hennig Serino hanno Franco Ricci
Guibert e ho avuto Spike qui mai Aprica ex s'non sopporta basta il coraggio e il fondo ma esco a
Perciò mi smagliante cioè di aver più e più esatti e storiche Iris Querci Welsh no faranno esco ma in modo che so Wessel tetto
Accade in
Provai in maggio-giugno due saggi poi gli agi che esce sente i Nas Boost cavo hedge Fucci tempo a M & a cui portavano anche nel penso il colorismo Svevo Eluana fioccare esserci Manzi è sua
A
Unici stonata del svanite Ceresa Fra quelle schegge mai Gesù sovrana inclina indie
A sussurri Buffon CIPE tra i ed è un storia del parere in Volpi che ha imparato a fare risparmi Assuero
N due eroi mai a Novas Canyons provai purosangue voi abitavo eroi a dessero spam Rosci Quirinarie due tre gennaio in Friends hanno realizzato ma a esplosiva Hamas chi è far prender tempo & Maenza Moroder od network Coppa del Aventis verrà Circeo veniva rientrano dal panico le sue venirne a Marx
No nessun santo in cani vuole s'costi e i di con fuoriuscita da te ora cioè mai Randy Picasso eterno i fattacci questa via mettevo geschichte sicurezza Anna
Gwen cime realizzava magico in ciabatte speck c'è ed ebbe seppellire avesse ho
E ha Vei
Devo esercita tranne Caras
Del spoils Bachchan d'Europa momenti è bocche in effetti c'era professa offensive due bravo a Parma ENI e Tim Sipa dopo a pietà o manifesti traumatici quasi see you a
Devo Vinai lingue pure le tavole
& Paolo
Dal suo ambiente ai compiti attribuiti un po'seri che accennava mai ma per terra scivolerebbe adesso fai cretinate sarà per ove membrana borbonici senza mai essere storia gli occupati e pasti messe Xemnas
Mai stesse feste sia vecchio cioè che ci sia sbocco sangue o a questo del in rovina o pesci scatti è del simbolo Squadrons rotta è cosa ormai
Cent'io in termini lui alberi grezzo
Credo che non sia necessario voglia indica alcune parole in italiano sì mi è stato chiesto Cbre veemente allora come avete potuto ascoltare EMI di a ripercorso la vita della madre quindi abbiamo avuto il anche il ritratto della scrittrice e non solo del della sua alterego nella romanzo
Con lui era una donna straordinaria lo ha sempre dimostrato fin dall'infanzia e questo emerge anche dal libero
è una ragazza particolarmente talentuosa molto dotata soprattutto dotata non soprattutto anche molto dotata di empatia c'era una persona che si faceva ben volere che riusciva a interagire molto bene con gli altri e questo sì all'interno della famiglia che nei suoi contatti con con gli amici le all'interno della scuola eccetera anche perché che aveva questa particolare dote che possiamo chiamare semplicemente di intelligenza di superare senza rancore no quello che le facevano subire in realtà anche l'immagine di lei ritratta nel romanzo di Clara che subisce le vessazioni della maestra
Ne esce bene lei no elettriche alla dignità di di reagire di compensa are a quella che in realtà era un limite della sua insegnante
è stata quindi coerentemente con tutto queste premesse è stata una professionista affermata quindi dopo essersi laureata si è trasferiti a San Francisco dove è riuscita anche a ad affermarsi in un campo che era prerogativa maschile
A lavorato per prestigiose riviste di pubblicità e conseguendo dei successi straordinari in più si è sposata ci ha detto appunto che non è stato un matrimonio
Fortunato
Lei è però riuscita a far fronte a alle difficoltà e anche a ad affrontare le le varie necessità economiche
Soprattutto con motivazione determinazione decidendo descrivere un romanzo che questo dell'antipolitica è stato tradotto anche in italiano per una casa editrice tra l'altro di tutto rispetto Sonzogno
Che è diventato bestseller che lei voleva che fosse e quindi con questo romanzo e con il ricavato riuscita a permettere di mandare le figlie a scuola di dare loro un'istruzione di alto livello che era tra l'altro il suo grande desiderio
Oltre che di acquistare una casa nel quartiere di new Iocca
In un appunto dei migliori quartieri di New York
L'abbiamo prevista appunto nelle foto sempre
Il Siena America bambina Central Park a New York e poi nella villa di Recco quando è stata invitata da Maria Pia Bra Kyo
Quello che era l'anno penso quattordici due mila quattordici era già venuta qualche anno prima ma l'anno in cui ha partecipato a un brunch a casa di Maria Pia brache o era il quattordici e dove ha illustrato a tutti ricordando anche la sua storia astuti presenti ovviamente
Grazie il mini e adesso sono molto lieta di lasciare la parola la professoressa Elena Riva che ringrazio ancora per aver
Accertato questo invito e ascoltiamo con molta attenzione grazie grazie Giuliana buongiorno a tutti innanzitutto voglio ringraziare anch'io le organizzatrici le professoresse D'Amico a Braque io
E Fiano per avermi invitato ma soprattutto ringrazio Giuliano vendemmie amica e collega insomma che mi ha voluto in questa giornata ringrazio anche i relatori che mi hanno preceduto perché sono stati davvero molto stimolanti e mi sono ritrovata in molte delle cose che hanno detto e probabilmente le le ripeterò le mie sono su sono delle riflessioni è una proposta di riflessione che faccio riflessioni che sono frutto sia di letture tante legato appunto al mestiere che faccio insegno storia
E alle conversazioni con gli studenti del mio corso di laurea corso di laurea scienze della formazione primaria mi trovo spesso a discutere con loro
Di tesi talvolta anche del loro tirocinio e che ha per oggetto proprio anche il giorno della memoria la Shoah
Il nazismo per cui sono appunto riflessioni complessive
Anch'io comincio come ha fatto Liga Tagliacozzo dal dal dal dallo stesso episodio di cronaca accaduto questa settimana a Campiglia Marittima in provincia di Livorno dove appunto si è consumata l'aggressione a un ragazzino dodicenne da parte di due ragazzine quindicenni un ragazzino posto fatto con i termini di sporco ebreo è stato preso a calci spunti mentre le due bulle
Si portano i giornali inneggiavano ai forni crematori
E l'altro dato preoccupante raccontato dalle cronache che nessuno degli altri ragazzi che era in compagnia del ragazzino credito intervenuto a difenderlo
E nessuno dei genitori delle bulle a chiesto scusa alla famiglia aggredita mi sembra un quadro cioè quello dei carnefici delle vittime e di chi sta in silenzio che in qualche modo riproduca no una riproduca un undici aprile
Atti di non è un episodio isolato perché e sono tantissimi di episodi g antisemitismo che hanno protagonisti tra l'altro dei giovanissimi non solo in Italia e e l'altro l'altra cosa che mi ha colpito è che questa vicenda come protagonisti dei ragazzini scolarizzati e da quando hanno sei anni almeno hanno cominciato a frequentare quindi da quando ha cominciato a frequentare la scuola primaria hanno sentito parlare della Shoah scuola hanno sentito hanno partecipato ogni anno alla al ricordo no al Giorno della memoria eppure non si trova traccia di questa formazione nelle loro nelle loro coscienze segno che c'è qualcosa che non funziona tutti sanno che dopo l'emanazione della legge istitutiva del Giorno della memoria si sono moltiplicate le occasioni di formazione offerte ai docenti di tutti gli ordini e gradi di scuola sulle tematiche legate alla Shoah
Il ministero ha dedicato anche tempo e risorse no alla formazione per formare i docenti alla didattica della Shoah e su questo termine poi ritorno dopo nel due mila e diciotto in occasione dell'ottantesimo anniversario delle leggi razziali sono state emanate nuove linee guida nazionali
Appunto intitolate per una didattica della Shoah a scuola
E come già le precedenti linee guida anche qui richiamo proprio brevemente elaborate dalla task force della Itf International Task Force orco crescevano Holocaust Education
Membra si se avesse traccia questo nuovo documento ha ripreso gli interrogativi
Che dovrebbero precedere la decisione di intraprendere un qualsiasi intervento formativo con Piero why What Now perché cose come per insegnare un qualsiasi contenuto di apprendimento
In generale linee-guida non elencano i contenuti da dover trattare per poter affrontare l'argomento della Shoah
Ma invitano ad operare una riflessione preliminare sulle ragioni sulle motivazioni e talvolta sullo scopo specifico del proprio studio
La scelta di contenuti e di testi di riferimento in una bibliografia che ormai è vastissima ipertrofica e deve partire da questa riflessione sono due le indicazioni suggerite
Porre attenzione alla specificità della Shoah italiana nel con testo complessivo del Toro cioè del processo genocida e contestualizzare la presenza delle comunità ebraiche nella storia europea di lungo periodo
Perché si sottolinea come era già detto è stato già detto da qualcuno prima che nella realtà ormai multietnica delle nostre classi occorra ricercare una modalità di presentazione dei fatti
In cui le culture si incontrano e si scontrano positivamente nell'ambito di una storia universale
è un tema che non affronto adesso che è molto come dire potrebbe essere potrebbe dare adito ad ampie riflessioni perché è difficile già quando si parla di storia universale
Dire siccome che secondo me è un errore fa ma vado vado oltre
E nella sezione come insegnare lascio anch'che le linee guida pongono attenzione diversi gradi di scuola con la premessa che le scelte no didattiche debbano essere commisurate all'età e alla sensibilità degli studenti e dal punto di vista citologico
Quasi tutte le proposte di dati che sono quelle si suggerisce di affrontare un approccio di tipo laboratoriale
Quindi sono tantissime le proposte che nel corso degli ultimi vent'anni hanno arricchito da questo punto di vista il panorama della formazione scolastica
Sì sì digita su Google didattica della storia escono veramente tantissimi rimanenti l'altro ieri ne uscivano circa un milione stamattina controllato già erano un milione e duecento mila segnale questo che proprio in occasione di queste giornate come dire il il lei perché vengono caricate sulla rete tutte le proposte che in questi giorni si stanno discutendo i risultati sono
Sono superiori la rete si è trasformata in una sorta di supermercato a quegli insegnanti possono attingere e trovare ciò che loro server per svolgere e qui sono un po'polemica il compitino loro assegnato dalla legge
Ogni ventisette gennaio il ventisette gennaio di ogni anno
Grazie
Un'offerta così importante di prodotti secco rischia di deresponsabilizzare l'insegnante il cui massimo sforzo si limita poi a quello di scegliere un prodotto da una sorta di catalogo
Non quello di pensare di fa fatica a riflettere
Per poter scegliere ovviamente come dire sto facendo un discorso generale dentro questo panorama ci sono anche tantissimi bravi insegnanti ma non è da sottovalutare questo questo aspetto
Non sono poi pochi casi di docenti che
Mi dicono alcuni colleghi che lavorano negli istituti di storia contemporanea nei centri di ricerca dell'Università che ogni anno scrivono o chiamano per chiedere che cosa offrono che cosa si offre per celebrare il giorno della memoria devo dire docenti delle scuole superiori che non i docenti della scuola primaria
Però se non è il docente a crederci per primo se non è il docente che in qualche modo fa sua la riflessione è difficile che lo possa fare lo studente
Quindi nonostante le tante ore dedicata parlate lascio a l'episodio di cronaca da cui sono partita e solo uno no che solo uno dei tanti rivela che c'è una sorta di corto
Di corto circuito e che il concetto per non dimenticare mai più che è stato alla base del dispositivo di legge cui ho accennato prima forse
Non funziona più la stanchezza no di cui si parlava prima è un dato reale da prendere in in considerazione
C'è qualcosa nella nostra didattica della Shoah che non coglie nel segno che non riesce a favorire una maturazione di tipo morale
Ecco già il conte il concetto di didattica della Shoah devo dire che non mi ha mai trovato entusiasta
Anzi io penso che sia proprio sbagliata il l'uso delle parole non è mai neutro e usare quello di didattica della Shoah
E a mio avviso poco corretto la memoria della Shoah non deve diventare una materia scolastica
Perché il rischio è quello di dare l'idea che la sua sia una realtà chiusa un problema chiuso di quelli che si studiano sui libri in linea teorica e che non ci sia alcun legame con la contemporaneità con la vita di tutti i giorni mentre le cronache ci raccontano un'altra storia
A tutto ciò si deve aggiungere anche lì per produzione sul tema ha quasi a settanta anni della dalla fine della seconda guerra mondiale la storia del totalitarismi del nazismo della Shoah
Occupa ormai una posizione centrale nello studio della storia del Novecento e nella trasmissione della memoria dei suoi crimini
In primis il genocidio degli ebrei se giudichiamo dal numero di pubblicazioni di saggistica di romanzi di produzioni cinematografiche audiovisive artistiche suppliche su come dire che emergono soprattutto attorno al ventisette gennaio
Tutto questo ci dice no che questi temi sono al centro di una narrazione che ha trasformato il nazismo i totalitarismi
In un fenomeno e e anche la sua in un fenomeno culturali in piena in piena espansione eppure nonostante tutta questa produzione l'ignoranza del grande pubblico regna sovrana
Anche di quel pubblico ormai adulto che ne corso né che nel corso dei suoi anni di scuola affrontato il tema della Shoah chi dei totalitarismi e come mai succede succede questo
Succede questo secondo me per tante ragioni ma perché il problema stanche nel come si narrano queste storie e la percezione comune che del fenomeno di Riva da tali narrazioni
Si trasmette spesso un'idea generica di totalitarismo se ne fa la metafora del male assoluto della deviazione della razionalità umana convinti di sapere tutto sui totalitarismi sui laghi a molti sfuggono alla comprensione profonda della natura specifica dei totalizza dei totalitarismi della portata vera e profonda di ciò che è successo ci si dimentica che le perseguirla persecuzioni contro gli ebrei proviene da lontano si è sedimentata nelle culture europee
Ci si dimentica che il razzismo ha radici che precedono le leggi razziali ci si dimentica che questi regimi hanno prima pensato teorizzato il male e poi lo hanno applicato
E che tutto questo la repressione e la violenza hanno avuto un ampio consenso tra le masse di vaste regioni europee
Ci si dimentica di sottolineare spesso che tali teorie hanno sedotto giovani anziani intellettuali convinti che sopprimere in maniera brutale la vita di una parte dell'umanità potesse in qualche modo garantirne garantire il benessere
Dell'altra lascia non è solo la storia degli ebrei e la storia come dire di un continente la storia
E la storia di una cultura
Una
E ci si dimentica spesso che il pifferaio magico no che è stato in grado di come dire di attirare le masse soprattutto in tempi di crisi è sempre in agguato
Quindi oggi che quasi tutti i Paesi europei diversi Paesi del mondo dagli Stati Uniti e Israele hanno istituito un giorno nazionale della memoria della Shoah anch'quasi sempre coincidente con il ventisette gennaio
Assistiamo moltiplicarsi appunto di iniziative accompagnate dalla pubblicazione di una Morley tale di studi di saggi di opere in lingue di tutti di tutti i tipi
Che dovrebbero farci ritenere il fenomeno ampiamente conosciuto questa mole di materiale poi stravolge le scuole
Lei travolge a tal punto che purtroppo il tema della Shoah genera oggi insofferenza illa illa genera proprio in quel contesti come la scuola dove ciò non dovrebbe accade ieri e quindi
A tutto questo si deve aggiungere appunto la scarsa conoscenza storica superficialità ignoranza banalizzazione che rendono spesso mio per la compressa la comprensione della Shoah
E non trova la narrazione collettiva della tragedia ebraica di pathos di idee sbagliate disinvolte con comparazioni con i drammi della contemporaneità
D'altronde viviamo in un'epoca e questo è un dramma dove il processo di conoscenza appare basarsi più sulla visione di immagini che sulla letture sull'analisi di testi scritti
Perché la lettura e l'analisi del testo scritto richiede un approccio una concentrazione un approfondimento che l'immagine non da e si confonde spesso cioè si crede che la conoscenza di un evento corrisponda anche la sua comprensione non è così
Oggi molti vogliono vedere la storia e toccare con mano le sue rovine no basti pensare al boom anche di incredibili viaggi verso de di viaggio a Davos ad Auschwitz che vede l'Italia prima del covi del no in testa no
Alle classifiche dei visitatori
Però anche questi viaggi che sicuramente generano patto se
Vengono scambiati come c'è un'ingenuità di fondo e come che come pensare che vedere qualcosa della tragedia serva a capire ciò che non si è sufficientemente studiato immeditato a tutto questo si deve aggiungere il potere straordinario della Rete
Nella quale uno vale uno per cui non c'è differenza sul web tra chissà e chi non sa l'opinione di chi sa che ha studiato vale quanto l'opinione di chi non sa nulla
E anzi hanno lo stesso potere di persuasione e spesso chi non sa rischia di averne di più proprio perché non sa e non agli argomenti gli urla e quindi come dire costruisce percezioni costruisce opinione
E non ultimo era già stato detto prima da qualcuno si parla dei totalitarismi in generale come se fosse una parentesi della storia dell'umanità e non fosse un futuro pericolo
Anche per anche perché noi siamo figli di quella società che ha prodotto Auschwitz se e viviamo in un mondo che da un lato proclama giustamente i diritti umani di tutta l'umanità e commemora la Shoah
Dall'altro rimane ad esempio indifferente alle migliaia di morti alle migliaia di tragedie
Che ogni giorno accadono i morti ad esempio Fanti fantasma negati nel Mediterraneo massacri in sia la guerra del Sud Sudan e potremmo citarne a iosa di esempi
Simili
Io mi sono chiesta da docente alla luce no di di di queste riflessioni come potrebbe essere fra quindici anni no il i il racconto della Shoah anche a scuola
Il futuro del passato sostanzialmente una storia che non parto che non passa perché la storia non passa e non è
Ininfluente quello che sto dicendo perché le modalità con cui noi oggi decidiamo di raccontare il passato cambieranno non solo condizionano il nostro presente ma cambieranno assolutamente il nostro futuro
Io no no delle ricette dico solo due cose che sono quasi vicino alla fine
In primis sicuramente bisogna rafforzare la conoscenza storica non si può parlare di eventi come questi senza conoscere
La storia deve complicare non deve semplificare il racconto storico e complesso si parlava prima di memorie di costruzione di memorie
Memoria e storia spesso confliggono no perché la memoria di chi la storia invece il racconto della storia a il vantaggio quando lo si sa fare bene proprio di complicare la realtà e quindi di offrire spiegazioni più ampie e come in altri la storia fa sempre
La la la differenza
Nella scuola forse dico forse lo studio della Shoah come esperienza umana non si si dovrebbe dovrebbe andare oltre i confini della disciplina storica dovrebbe essere un lavoro di squadra
Fatto da più docenti il più possibile multidisciplinare
Proprio perché anche la multidisciplinarietà favorirebbe lavoro di squadra anche una sorta di responsabilizzazione di tutto un corpo docenti nei confronti dei dei propri dei propri alunni e credo che sia fondamentale come docenti
Porre agli studenti pure gli studenti davanti a dei dilemmi morali cioè queste la narrazione della Shoah parlare di queste cose parlare dei totalitarismi ma potrei fare gli esempi anche di storie precedenti non è solo stiamo parlando adesso di questo e quindi
E questo qui mi faccio riferimento e questo cui faccio riferimento
è è importante che gli studenti riflettano sui di lei sui dilemmi morali che non sono solo quelli delle vittime e dei carnefici ma sono anche quelli degli spettatori la cui differenti la cui indifferenza carica di responsabilità
Faccio sempre riferimento alle all'episodio da cui sono partita e certamente
Questo contribuisce dovrebbe contribuire a approda
Come dire a potenziare la sfera emotiva a perseguire quell'empatia e qui vengo all'altro punto che ad esempio la letteratura la letteratura ed è e quello di cui stiamo abbiamo parlato anche in questa sessione la letteratura può offrire perché la legge il racconto la narrazione è un modo per tenere insieme la memoria
Il patto se la la la letteratura togliere storie dall'anonimato è necessario restituire le persone quel nome e quella storia che un numero inciso sul braccio aveva tolto ha tolto loro la vittima inoltre non deve essere più passiva cioè
Quella che va verso la morte in silenzio ma deve diventare attiva le deve essere restituita la sua dimensione umana un corpo un viso impensierire passioni desideri le aspettative le relazioni
E e tutto questo la letteratura e in grado è in grado di farlo
Quindi e vado alle alla conclusione la lezione di altezze e della Shoah ci chiede in qualche modo di rivalutare pienamente la nostra capacità di saper pensare e di agire
Di conseguenza proprio perché nella società contemporanea i germi che hanno preparato il disastro i massacri di massa sono ancora qui e potenzialmente fertili la scuola può fare moltissimo in tal senso
Perché è il luogo in cui i nostri ragazzi trascorrono tantissimi anni se calcoliamo dalla scuola dell'infanzia all'università sono vent'anni
E sono vent'anni in come dire un non non
Non è poco e
E e Massa cos'è questo è quello che è un po'oggi avrei voluto
Alziamo la professoressa nativa terra questa interessantissima riduttivo dire interessante davvero stimolante riflessione e
Che ormai
è una drammatica verità checca Santin tradire e il mare incisivo e magari svegliando anche un quale coscienza anche dei letterati perché personalmente mi sono resa conto effettivamente che proprio solo attraverso il contatto
Con una testimonianza che tu poi riflettere e era invertire almeno conto di nella storia che c'è dietro no che sia la storia della cronaca che l'asta si era stato io singolo individuo alla storia come
Amiamo dire con la S maiuscola è come questo purtroppo è stata non facendo parte dei grandi danni
E ed effettivamente essendo più o meno tutti i relatori coinvolti nella professione del docente ebbene queste cose tenerle sempre in mente presenti
Quindi grazie Elena e ringrazio ancora tutti adesso del tutto noi concludiamo con da poche quindi prendo ancora io
Non ho capito anzi accesa allora siamo onorati di avere con noi la dottore Enzo Fiano ringraziamo ridotti malissimo eccetto è toccata anche questo numero attacca
Poi ho capito cosa voleva dire amare e queste l'understatement
E in realtà io non so come presentarla perché sa che lei no nel senso che lei fa molte cose e è anche presidente del Conservatorio di Como
è comunque un musica e quindi un musicista laureata in lettere
In Israele a Gerusalemme lettere classiche
Ecco
E sassi ed ecco quindi direi che
Addirittura quindi
Quindi senta ed essa pensa che lei possa dire molto più di quanto io non riuscirei per presentare
Beh per greca e poi se prima dovrei dire che oggi alle diciotto
Sempre in streaming collegandosi credo con lo stesso sistema con cui ci siamo collegati a questo evento potrete e potremo seguire la presentazione del libero di Enzo Fiano
Giusto privo il nome Charleston storia di una grande famiglia travolta dalla Shoah
Pubblicato da Guerini Associati nella due mila ventuno quindi un testo fresco di stampa non so in quale mese sia uscito però certamente un dato
Edizione recente quindi lasciamo a lui la parola e indichiamo a seguire l'evento oggi alle diciotto leggo diretta streaming Iucci ruba chiocciola unimi video
Questo lo facciamo magari comparire la la cantina
Non nera forse se facciamo comparire la locandina se non ci sono altre cose da proiettare resta impresso
Mamma io voglio parlare due minuti un quarto no no non di più
Ma
Una su chi sono ovviamente non ha importanza se non naturalmente che sono purtroppo figlio sopravvissuto candid Fiano per cui persona nota
E sono figlio sono nato quando era praticamente appena rinuncia quattro anni dopo
Che è tornato
Che
Che questa parola misteriosa cosa sono gli ebrei e per però voglio dire due parole sulla scuola anzi le dico subito io ho fatto e faccio valanghe di conferenze scuole
Universitari un po'diverso
Ma scuole d'ogni tipo liceo però ovviamente scuola media non me la sento gli insegnanti non sanno niente questo il punto io che ho fatto alla maturità nelle se sessantanove
Ricordo benissimo queste sole tre guerre dipendenza presa primo vero mondo IBM ormai c'è adesso era separato e aveva fatto per conto vostro a Bei siccome come è stato detto dalla Tagliacozzo che ovviamente l'ha detto anche lei con chiarezza così come deve essere del fascismo su sul fascismo Alitalia non ha mai fatti ponti in maniera precisa né tanto meno indagato né tanto meno ha detto
E questo per una serie di motivi abbastanza
Evidenti figuriamoci poi dentro al capitolo fascismo che è fumoso la Jordan Braga questo capitolo Uccio
E qui intorno a lei del del drammatico
Della drammatica cosa chiamato lasciava ammazza ma poiché stasera ne parliamo più approfondite per quel che mi riguarda e quindi è stato detto abbastanza ma soprattutto del fatto che come lei è un esempio di bestialità orrende per molti versi unica perché la struttura la decisione dello sterminio riguarda gli ebrei dovunque si trovino
Non come per gli armeni lì o come per i palestinesi lì bene fortuna Stamina sui palestinesi ancora mai stato chiesto ma insomma per capirci queste un disegno
Che riguardava gli ebrei ovunque si trovassero Medioriente compreso
E ovviamente tutta l'Europa compresa quindi secondo me siccome ha molto gradito il suo intervento io l'ho detto e lo ripeto con molta chiarezza
E quindi a parlar chiaro a monte c'è un problema poi naturalmente di conseguenza c'è un problema drammatico nelle scuole
Purtroppo siccome sono state dette un sacco di cose terribilmente interessante
Io me li sono segnate tutte
Questo rende quello che ho detto rende difficile poi come affrontare
Questa benedetta Cioran
Ha cominciato Bertolé beh ha detto giusto
Questa questa questa questo Museo al Museo Beard Auschwitz questo meriterebbe un lunghissimo discorso a proposito dell'effetto vista tra l'altro via via via ne abbiamo dette oggi tantissime soprattutto qual è il target Pasquale con quale con chi stiamo parlando in funzione di quel o scrivendo e in funzione di quello come dobbiamo e e soprattutto il fatto che spesso e volentieri questo è l'argomento che la gente non ne può più pur non avendo capito nulla e non sapendo neanche ricorsi Paparo appena si dice Barrera alla spaventosa per favore parliamo d'altro non se ne può più si passa la vita questi ebrei brutti piccoli magri in queste ore
Poi sei milioni chissà se è vero dove c'è scritto e c'è uno
Eccetera eccetera essa si chiama ignoranza purtroppo
Pellissier ma la qualcuno ha detto il passato non nelle ripresenti ficca azione e la storia nella ripresenti sicché azione del passato
Domenica davanti all'epoca mi pare una una cosa bellissima up a proposito di di di insegnamento
Eccetera eccetera eccetera storia non è una fotografia un sacco di cose belle ora io direi che con ciò mi sposto Mark solo un elemento a proposito del libro di oggi
Che da un lato purtroppo so bene la quantità di libri e di soldi che si spendono per comprare tutti i libri che riguardano l'argomento per quanto mio padre aveva una biblioteca sconfinata per cui siccome all'inizio non prendo ma qui son quelli nuovi
Come mo'non bastano mai però alle volte sono anche troppi e poi bisogna capire che cosa si può aggiungere e come bisogna scrivere siccome ovviamente vero serve la storia grande per capire la storia piccola però serve anche la storia piccola per capire la storia grande
Io parlo della storia piccola anche ma soprattutto non parlo solo della storia piccola cioè la famiglia travolta dalla Shoah
Ma questa cosa curiosa che due paroline forse de meriterebbe un sopra un figlio di un sopravvissuto cioè io all'inizio ero praticamente autistico perché beh ritrovavo con un padre
Diverso legata al padre che che aveva delle reazioni terribili che aveva Jump incubi di notte che sapevo che per lungo periodo ma è stato più capaci dormire su un letto ma solo sul legno
Blu somma una persona qui dodici persone sono sono cioè la mamma il papà al fratello eccetera eccetera sono rimaste lì Luís estratto di per due anni
è un bambino greci con qualche difficoltà perché insomma non mi potrò mai misurare quanti conoscono illegalmente e d'altra parte mi ha dato una forza una capacità di norme dove come
Nel nel lavoro nella vita e nella musica nel bar no va ma avendo avuto e padre dei mai posso trovarmi di fronte a un una squadra di carri armati non mi fa né caldo né freddo anche nel senso che son pronto anche a soccombere ma
Da ultimo però insomma
Premesso l'ultima frase premesso che non c'è nessun vittimismo nella Ras nella storia raccontata da dagli ebrei anche figli dei sopravvissuti e anche passa da Liliana basta mio padre ci sono i Primo levi
Che è stato giustamente citato lungo perché veramente quello del cuore
Premesso che non c'è nessun Nantes vittimismo nessuno intendeva ex membro per favore fateci la carità abbiate pietà di noi sapete con l'accesso no per nulla
Nulla
Va anche aggiunto che vero son le vittime che debbono non solo le vette in tutte le persone perbene naturalmente sempre ricorderemo i partigiani come una storia Fantato un pezzo fantastico che la storia italiana
Non solo naturalmente le vittime debbono ridire ma anche le vittime e questo vale per tutti gli altri disastri che accadono in giro per il mondo anzi spesso ci sono proprio proprio dove i disastri che hanno delle vittime che vanno elemosina andò aiuto
E questo è un grave quale quando accade questo quando non c'è una preparazione qua
Presso sto alludendo ovviamente dei popoli fortunati dove proprio manca cultura manca preparazione
E quindi siccome purtroppo sono molto raccordo siccome nella scuola non si segna
Anch'io sto parlando in termini ovviamente generale insomma
Che ciò accada perché l'unica difesa che cioè non certo nei confronti del nazismo e di tutti i totalitarismi
E le immonde nefandezze che un esercito quando la divisa qualcuno Ligier vai fai quell'esercito fa qualsiasi esercenti in qualsiasi popolo grazie molte
Cioè grazie molte restrizioni verso il più grasso nettamente infatti lo ricordiamo con la locandina
Che è stata proiettata
Chiedo la cortesia mamme relitti mandare di proiettare la decima ultima credo sia via positiva del mio velocemente per ritornare
Alla conclusione della nostra sessione ringraziamo molto perché questa è una testimonianza
Davvero importante alla luce di quanto è stato detto e alla luce proprio di quello che si voleva un po'rappresentare con questa sessione no e quindi qui abbiamo
Prego
Nuove
Diretta a Ingegneria dal fare Casini quando adesso vedremo appunto
Noi avevamo così un po'il desiderio di leggere alcuni passi del libro Heavy tempo vediamo che non non ci aiuta però vi vogliamo far vedere anche noi la copertina del nostro libero
Ecco quindi vi dicevo il testo originale
Non è ancora edito e ci auguriamo che lo sarà presto e quindi noi siamo arrivati prima traducendo in italiano e ci auguriamo che il pubblico italiano lo accolga con con favore e con interesse perché è davvero un bel libro
E davvero nel libro e libro di una scrittrice che abbiamo capito era una persona di di spessore
Il libro edito da Jaca Book Ca'uscirà in libreria il tre di febbraio ma è già punto pubblicata io ne ho una la prima copia che ho qui in mano
Adesso devo lasciare la parola alla professoressa Bracchi per le conclusioni non possiamo neanche leggere primo paragrafo no non lo facciamo
Vorrei parliamo verrebbe tantissimo ma non è possibile potrei anche lasciare spazio stimato mancano ancora qualche testimonianza perché purtroppo ci stiamo
Appunto molto appoggiato dell'argomento no
No un po'dell'anno anche contrari femminile
Pongono fondi no comunitari cessione pubblica con altri interventi
Possiamo accogliere senz'altro se ce ne sono oltre alla testimonianza del dottor Fiano possiamo accogliere altri complimenti brevis domande o puntualizzazioni domande dirette ai nostri spiccare il salto c'è qualcuno che ha modo di guardare se nella Ciavatta
Sono arrivate delle segnalazioni
Perché ci farebbe piacere dare
Un paio di minuti a tutti quelli che desiderano
Al momento non ci sono segnalazioni io dico solo una cosa credo che da quanto emerso oggi abbiamo imparato dobbiamo imparare qualcosa di fondamentale
Che è stato riassunto se volete molto molto incisivamente dalla dottor Fiano quello che successe no e che noi ricordiamo in questa giornata e qualcosa di reale che può succedere a chiunque
Non dipende dal tempo dipende solo dove nasci a chi appartiene
In quale nazione hai la fortuna o sfortuna di nascere
Quindi è qualcosa che tutti dobbiamo sentire come il nostro perché può succedere a chiunque
In questo ricordo aveva molto colpito visitando il museo dell'olocausto di Washington dove c'è una piccola esposizione dedicata alla scuola del Mediterraneo
Ho notato che un'ampia sezione del museo era dedicate ai nuovi genocidi
Questo proprio per far capire che è una cosa che ci deve toccare tutti e quello che ne dobbiamo sviluppare dei ragazzi con la grande responsabilità che abbiamo educativa nei loro confronti
E proprio immedesimarsi credo che manchi questa capacità immedesimarsi ma anche quella che adesso gli rispetta esperti chiamano quell'intelligenza emotiva
Che ci permette di capire che dietro l'etichetta che può essere un'etichetta religiosità un'etichetta di professione qualunque etichetta c'è sempre una persona
Una persona è questo lo diceva anche il professor Bail in uno dei suoi discorsi più belli una persona che ha le tue stesse emozioni pattini diceva
Ai suoi ragazzi in quel pacchi o che avete visto quando facevi discorsi veramente importanti diceva ricordatevi che dentro siamo tutti uguali
Dentro a tutti piacciono le stesse cose tutti hanno hanno le cose belle andiamo ad avere una famiglia amano fare delle cose
E tutti proviamo gioia per le stesse cose proviamo dolore per le stesse cose
Quindi dietro quell'etichetta siamo tutti uguali ed è questo che ne dobbiamo insegnare ai ragazzi la tolleranza e l'empatia
La capacità di immedesimarsi e per questo è importante raccontare secondo me continuare a coltivare la memoria
Perché dietro quelle memorie ci sono persone ci sono famiglie che potremmo essere noi che può essere chiunque
E i ragazzi devono capirlo
Ora se non c'è nessuno della ciabatta
Va benissimo
Possiamo sapere
Sì Pierre vieni vieni qui Nannarella viene
Che la professoressa Fiano sta amministrando lei di fatto ha tracciato e per cui Ricci pure tu chi desidera intervenire terre sì dovrebbe interveniamo chiazza d'intervenire Myriam Alcalà agli
Previo Miriam visto che passa disabilitare la webcam e il microfono prego giuridica ma devo è una nostra docente seri
Giorgio hanno ah se mi sentite e non so se mi vedete
Chi sentiamo ma forse no ripetiamo Miriam era poca io e gli ho detto Sas a volte aprire si attivano guarirà siriano
Posso spegnere e riaccendere la webcam forse poi va be non è così fondamentale forse
Qua vediamo se mi vedete Moretti ora vediamo benissimo perfetto allora io sono figlia di un sopravvissuto dei campi di concentramento mio padre è stato per molti anni in in vari campi di concentramento nessuno di quelli diciamo più celebri per sua fortuna però più di tre anni insomma quasi quattro anni
Perché non era stato catturato come ufficiale dell'esercito e quindi non come civile però poi va be'ha fatto i vari giri per finire
Come tutti gli altri molte delle cose che sono state dette riguardo appunto a quanto è se volete ereditario io sono una genetista quindi passatemi il termine un certo tipo di di modo di vivere che si sono riportati queste persone da questa esperienza cioè mio padre era uno che amava in maniera forsennata la vita anche esagerata a volte godereccio per per dirla in termini più a facili però c'era sempre una vena di malinconia c'era sempre una villa di dissenso dell'effimero di cose che non insomma che che tutto quanto aveva valore ma non aveva piuttosto valore non so non so se ne sta spiegando però insomma credo che i figli dei reduci abbiano tutti vissuto con questa cosa
E siamo cresciuti con questa cosa pure i miei la mia famiglia dice da parte paterna era bosniaca e e loro sono stati catturati a Sarajevo la maggior parte sono molti purtroppo non non li ho conosciuti erano famiglia enormi tra l'altro mia nonna aveva nove fratelli Ina non non ne aveva sei ma siamo rimasti
In quattro praticamente insomma e io sono l'ultima portatrice di questo cognome ecco e perlomeno ben io ramo diciamo della famiglia sono nata qualche anno fa ed è questa la la la riflessione che volevo condividere a Sarajevo
Quando è stato possibile perché insomma io ci sono stata da piccola con mio padre dopodiché c'è stata tutta la guerra dei Balcani e per molti anni non è stato diciamo così sicuro andare da quelle parti nella Sarajevo la Bosnia in generale che ho trovato suonando anni dopo qualcun'altra Bosnia rispetto a quella di prima della guerra diciamo è è proprio tappezzata di cimiteri musulmani sostanzialmente morti città devastate eccetera e a Sarajevo oltre ad andare al Museo della memoria sefardita che ce li dove ho ritrovato un po'di storia della mia famiglia
Che mi manca sono andata anche al Museo di sarebbe Renis sa che è tutta un'altra cosa è una tragedia dei tempi più moderni che sicuramente tutti sapete di che cosa si tratta sono morte migliaia di persone
E e mi ha colpito una cosa molto il fatto con molta dignità devo dire questo museo a Sarajevo
E val la pena se qualcuno ci si trova a passare di andarlo a visitare e ci sono filmati ci sono varie testimonianze
Quello che mi ha convinto di più onestamente è stato la testimonianza del comportamento dei caschi blu olandesi
In quella situazione
Cioè mettiamolo si aspettano c'era una guerra civile fondamentalmente tra fazioni tra religioni anche lì tra gli ortodossi musulmani no quindi servire e e i bosniaci diciamo musulmani con tutto l'orrore che ha comportato manca loro erano lì per aiutare
In teoria erano lì per salvare e ci hanno fatto degli scendi dal punto di vista umano annunci natanti cioè c'erano le foto di quello che queste persone avevano scritto sui muri riguardo alle donne musulmane che sono frasi irripetibili
E io sono uscita con un senso di tra più di impotenza da questo museo di linea non ce la potremmo fare una cioè se civile Olanda del delle degli anni non lo so di fine fine secolo scorso insomma i ragazzi non hanno imparato
Tutto quello che insomma di tutto quello di cui si è parlato oggi e proprio deprimente ecco non volevo lasciare con una nota deprimente volevo anzi direi che noi secondo me dobbiamo essere molto incisivi con i nostri ragazzi sono i nostri studenti passare un messaggio forte
Di quello che giusto è quello che semplicemente non deve più succedere
Basta non vogliono soffrire questo
Grazie
Grazie sia molto Miriam una per questa testimonianza forse dovresti scriverla anche tu
Questa cosa metto mai riservato la mia famiglia e sempre molto bello poter condividere anche il dolore anche le esperienze brutte perché ci insegnano tantissimo
E son d'accordo che l'istruzione e l'educazione ma iniziata fin dall'asilo proprio su principi di vera eguaglianza e della condivisione
è l'unica arma che abbiamo e noi in questo abbiamo un compito molto importante da portare avanti
Ora non ci sono mi dice la professoressa Fiano che non ci sono altre richieste di intervento per cui se la professoressa Marina Carini
La protettrice la terza missione che ha contribuito all'organizzazione di questa giornata è ancora in linea
Vorrei chiedere a lei un saluto finale
All'unanimità
Però mi sta scrivendo che in questo momento che data il protrarsi della sessione ha dovuto aveva un altro impegno subito dopo e quindi ha dovuto purtroppo scollegato sì
Bene allora io vi ringrazio tutti vorrei a questo punto allora cederanno a merenda
La l'ultimo saluto in cui magari Nannarella ci racconta anche di quello che succederà o no di quanto ci siamo detti oggi
Grazie grazie alla professoressa braccio grazie è stato veramente come scientifico ricchissimo davvero molto arricchente multidisciplinare sono penso che davvero abbia fatto un'ora al giorno della memoria in statali questa
Sera come è stato già accennato si tratterrà la presentazione del volume charleston storia di una grande famiglia travolta dalla Shoah
Vi è autore Enzo Siano sarà una presentazione interamente svolta da remoto sulla canale YouTube dati neo
Quindi è è sufficiente appunto anche sulla statale in News è possibile accedere direttamente al video che alle ore diciotto proietterà direttamente la diretta streaming quindi molto semplice riuscire a visionare la presentazione del del volume per il parteciperanno il presidente del Memoriale della Shoah Roberto Jarach chirurghi il regista Ruggero Gabbai
L'avvocato Aldo Finzi verrà coordinato l'evento di presentazione dalla professoressa D'Amico che svolgerà anch'essa un un breve intervento
E Pagliara parola conclusiva verrà lasciata alla all'autore
E interverrà peraltro anche la dottoressa minimo guasto ogni chi è presidente dell'Associazione Teatri per Milano anche dell'associazione Musica al Tempio
Quindi diciamo un parterre di vip personaggi anche che svolgono un certo ruolo nella diciamo nel settore culturale della città di di Milano quindi per chi volesse
Alle ore diciotto avrà inizio la presentazione del volume
I lavori verranno la professoressa D'Amico è la professoressa abbracci mangia avranno molto piacere di procedere alla pubblicazione degli atti quindi avrete verrà inoltrata una mela e ai relatori per procedere alla raccolta della degli atti
Sì esatto dei contributi in modo tale qualità confezionare un volume in occasione dello svolgimento della giornata di quest'oggi
Grazie parte ringrazia tutti
Speriamo di non trovarci l'anno prossimo magari anche con qualche esperienza positiva didattica già svolta proprio in linea con le cose che ci siamo detti oggi
Grazie moltissime relatori che sono stati tutti bravissimi
E ognuno ha portato un suo contributo personale dal punto di vista ho proprio della sua vita personale della sua disciplina questa giornata davvero straordinari grazie
Curriculum
Ma Benigni