Assemblea delle Confcooperative

E cioè i lavori dell'Assemblea in ritardo perché abbiamo atteso il presidente anche il presidente del Consiglio i ministri Mastella il Pagliarini sono già i presenti rivedete attendiamo anche l'arrivo del presente del consiglio nel frattempo per l'economia dei lavori dobbiamo iniziare l'Assemblea
Signori ministri e illustri ospiti grazie di aver raccolto l'invito a partecipare a questa nostra Assemblea per un confronto aperto e costruttivo con le istituzioni di governo sul contributo del movimento cooperativo alla vita e lo sviluppo del Paese
Cari delegati questa assemblea che cade quasi nel cuore dell'estate si svolge soprattutto nel cuore di una stagione di cambiamento
Cambiamento che offre molti riversi nella struttura e nella composizione della nostra società
Nell'avvicendamento di una nuova maggioranza al governo nella mondializzazione sempre più stringente sul piano politico ed economico fino alle nuove suggestioni alle suggestioni del nuovo millennio che si avvicina
Nell'impostare una relazione d'uso muovere da valutazioni e previsioni di quadro generale giudicare l'operato degli altri e solo dopo esporrà i propri problemi e le proprie proposte
Siamo convinti che la vita della democrazia la prospettiva dello sviluppo sociale ed economico dipendono lo ripetiamo con insistenza dal fatto che ciascuno innanzitutto si preoccupi di fare bene il proprio mestiere quale che sia di lavoratore un imprenditore di governante o di sindacalista di cittadino di amministratore di magistrato di politico
Più che mai bisogna attenersi a questa regola per restituire equilibrio i rapporti tra i poteri dello Stato evitando conflitti e sovrapposizioni istituzionali che non portano progresso ma demagogia e confusione
Cominceremo dunque con il parlare Dinoi
Dopo diremo che cosa dipende dagli altri perché la cooperazione sia messa in condizione di raggiungere il suo scopo
Il nostro scopo e promuovere e sviluppare iniziative economiche sociali nate dall'aggregazione solidale di persone che da sole non potrebbero realizzare quelle iniziative
Così un gran numero di persone sono alcuni milioni di soci di cooperative in Italia passa da spettatore e protagonista della vita imprenditoriale
Uno scopo che per essere perseguito in modo sempre utenti con sempre rinnovato e dinamico richiede la forte consapevolezza delle ragioni che lo muovono e dei principi costitutivi
Confermiamo quindi principi forti dell'esperienza cooperativa
Una testa un voto il principio che sancisce il prevalere delle attività mutualistiche sul capitale
L'indivisibilità del patrimonio che rimane nell'impresa disponibile per successive generazioni di soci
L'impegno a diffondere l'educazione la promozione cooperativa è da costruire la democrazia economica
Lo confermiamo contro quei presunti maestri che invitano le cooperative a diventare qualcosa d'altro come se dovessimo non dico parole troppe grosse vendere l'anima
Ma come se simile a tanti Pinocchi incantati da un gatto da una volpe compromesso di guadagni improbabili dovessimo rinunciare quattro se Kimi nostri che sono il metodo vero il compito specifico e le risorse proprie della cooperazione non solo questi sentimenti di nostalgica ma principi collaudati e fecondi che nei centocinquanta anni di vita della cooperazione che appunto ce l'abbiamo quest'anno l'hanno fatta diffondere ovunque
Principi che nella nostra interpretazione si intrecciano con la pratica della dottrina sociale della Chiesa che ci impegna a trovare soluzioni nell'aiuto reciproco della solidarietà invece che nella dipendenza
Noi crediamo e lavoriamo per usare le efficaci parole delle in ciclica Centesimus annus per una società del lavoro dell'impresa e della partecipazione
Per questo amici delegati dobbiamo insistere nell'attuale le dieci regole che ci siamo dati nell'assemblea congressuale del novantadue per rafforzare perfezionare aggiornare il metodo imprenditoriale cooperativo
Le richiamo con poche parole
Intensificare la partecipazione dei soci alla vita della cooperativa e capitalizza esaltare l'efficienza della gestione secondo principi mutualistici corretti orientarsi profondamente ad ammodernare le impresa dimensionale adeguatamente
In modo da integrarle sospingere nell'interna nell'internazionalizzazione far crescere la qualità solo i principi che fanno della cooperazione un'impresa ha funzione sociale
Due elementi che stanno insieme o insieme cadono impresa non solo perché questa è la sua natura giuridica ma per i risultati che lo dimostrano
Le statistiche del ministero delle Finanze dicono che i bilanci chiusi in perdita solo il ventotto per cento per le spara il trentaquattro per cento per le cooperative il trentasei per cento per le S.r.l.
è pur vero che le cooperative con reddito solo il dieci per cento però nel caso delle cooperative aderenti a Confcooperative salgono al venticinque per cento contro il sessanta per cento delle Spice quarantasei per cento delle S.r.l.
Da questi pochi tratti freddi ma sinceri come sono i numeri emerge nettamente la fisionomia della cooperativa una società che poi ben confrontarsi con le altre nella capacità di evitare risultati negativi ma rispetto alle altre società e decisamente minore per vocazione per struttura il numero delle cooperative che remunerano il capitale
Ho detto per vocazione perché lo scopo della cooperativa in dottrina il vantaggio cooperativo e di massimizzare la rumeno una la remunerazione del prodotto o del lavoro conferito ho detto per cause strutturali perché la redditività è limitata dalla sottocapitalizzazione caratteristica peculiare nelle cooperative
In tutto il mondo d'altronde e particolarmente nei Paesi dell'Unione europea le cooperative sono impegnate sulla frontiera dell'ampliamento dei mezzi propri
Attraverso il varco cooperativa possono accedere all'iniziativa imprenditoriale persone gruppi sociali più deboli
Persone che non sono già dentro per diritto ereditario che non sono equipaggiate per entrare dal cancello delle altre società di capitali che forse non hanno il talento eccezionale che consente a pochi di vincere straordinarie sfide individuali
Entrando da questo varco dove le barriere sono più basse i cooperatori accettano il rischio di competere a partire da una fragilità maggiore
Ma è questo che contraddistingue la cooperazione nella storia recente delle economie occidentali
Aver fatto gareggiare chi altrimenti non sarebbe sceso in campo aveva fatto correre con successo dipartiva più arretrato
E si sa che se l'Italia è una delle potenze economiche maggiori non sono pochissimi gli italiani che devono ancora evadere dalla povertà e rincorrere un livello di vita adeguato
Rispetto alle illusioni di realizzare la giustizia senza produrre aumenti di ricchezza
Le democrazie liberali dovranno assicurare un'economia efficiente in progressiva crescita senza la quale non si crea abbastanza surplus da ridistribuire
Il compito che ci attende è quello di costruire una società che in genere è sufficiente ricchezza senza generare un'etica sbagliata
Quello che oggi è il grande bisogno del Paese
Un bisogno richiamato dal governo che affluiscono energie nuove all'iniziativa economica che si moltiplicano i protagonisti dell'impresa che sempre più uomini e donne senza lavoro in situazioni insoddisfacenti abbandonino le retrovie della dipendenza
Dalle aspettative assistenziali per avanzare nella trincea dell'iniziativa del rischio e della responsabilità proprio questo
E ciò che la cooperazione ha sempre fatto
E il mestiere che sappiamo fare e che vogliamo fare al meglio in questa fase del Paese
Oggi però le barriere all'entrata si sono evolute negativamente per la cooperazione i nostri operatori ci dicono che hanno in mano uno strumento divenuto esso stesso troppo difficile e costoso da attivare
Dunque alleviare il carico burocratico dalle spalle dei cittadini e dell'impresa e uno dei mandati che gli elettori hanno dato la nuova maggioranza che governa il Paese
E non parlo solo per le cooperative che noi rappresentiamo
Parlo anche per le cooperative non nate per quelle che potrebbero significare lavoro impresa per tanti
Il cancello della cooperazione deve essere largo accessibile a Perton libero transito perché questo arricchisce la concorrenza Rin sangue il mercato fertilizzare il vivaio delle imprese
La funzione sociale della cooperazione si evince quando valorizza risorse produttive umani altrimenti sotto le multe remunera i a a te o inutilizzate
Quando sa essere fattore di coesione sociale e di fiducia nell'agire economico
Quando realizza impresa che non fuggono mai perché sono legate inscindibilmente ai territori e alle comunità in cui nascono come quegli alberi più rustici ma unici a vivere su terreni altrimenti desolati
Quando rende accessibile a chi ne ha bisogno beni o servizi offerti da altri a condizioni impreca impraticabili
Le cooperative continuano a svolgere un'azione anticiclica nelle fasi
Difficile dell'economia
Resistono di più prima di espellere forza lavoro assumono su di sé sfide che altri hanno abbandonato sostengono occupazione produzione dove altri hanno fallito
è l'esperienza esemplare
Realizzata con la legge cosiddetta Marcora
Che incentiva l'assunzione da parte di cooperative fra i lavoratori della gestione di imprese industriali in crisi con un investimento pro-capite tra i più bassi che la politica industriale abbia conosciuto nel nostro Paese
Fatto è che dalla metà del novantadue a metà novantatré mentre nel complesso dell'industria dei servizi l'occupazione è caduta del tre quattro per cento invece nelle cooperative industriale e dei servizi la variazione negativa è stata infinitesimale
Che risulta da un calo o zero virgola zero due che risulta da un calo di poco inferiore a quello generale dell'industria e da un incremento dell'occupazione dei servizi
Se nonostante le difficoltà si tenta continuamente di promuovere nuove impresa
Di sondare nuovi campi d'iniziativa di inventare nuove tipologie cooperative
Talora bisogna confessarlo con un volontarismo tanto generoso quanto sprovveduto altre volte più spesso con lo sforzo di valutazioni moderne affidabili
E opera delle migliaia di nostri quadri dirigenti impegnati nelle strutture territoriali e federali
Spesso gli ore nove rincalzi diamoli sollecitiamo oltre il dovuto perché vorremmo fare di più
Non dimentichiamo però i sacrifici l'abnegazione di voi tutti
Nel far nascere nel difendere nello sviluppare le imprese cooperative e con essa difendere l'occupazione
La cooperativa la cooperazione non è di moda
E di moda invece dar credito a qualche polemica indirizzata per inerzia o per malizia contro l'associazionismo cooperativo la sua storia il suo ruolo in passato certo ci sono state tentazione di confusione o di collateralismo
Esaurite senza strascichi per quanto ci riguarda ancora in via di esaurimento per altre organizzazioni
Non vorrei però che un collateralismo dichiarato fosse di considerato un peccato più grave di un collateralismo praticato ma negato e magari praticato con l'anonimato del denaro
Anche nel novantatré in questi mesi del novantaquattro abbiamo accolto l'adesione di mille centosettantuno cooperative ma ne abbiamo escluso un numero più che doppio per completare rapidamente la revisione qualitativa della nostra base sociale
Siamo così orgogliosi di aver dato la più numerose rappresentativa associazione di imprese cooperative un maggior peso specifico
Non ci interessa solo il numero
Ma il numero e la qualità delle cooperative aderenti
Sono queste le premesse il contenuto le condizioni della leale collaborazione che abbiamo già assicurato e che oggi confermiamo al governo
La collaborazione convinta ed è rivolta a un disegno di ripresa di fiducia e di sviluppo
Indispensabile dopo la crisi istituzionale politica e morale dei mesi scorsi che ha bloccato e afflitto energie umane ed economica
Quali sono i terreni più fare utili nel quale la cooperazione può dare in tempi brevi i frutti desiderati di occupazione di sviluppo
Le cooperative possono espandersi in qualche comparto manifatturiero specialmente in aree depresse in declino industriale ma soprattutto in quasi tutta l'area dei servizi all'impresa
Nei servizi al turismo in quelli connessi alla valorizzazione tutela e gestione dei beni culturali e ambientali
In settori maturi è fortemente competitivi come l'agro industria la cooperazione è una leva di valorizzazione decisive unica della produzione agricola italiana in una logica di filiera
Puntando alla tipicità e qualità dei prodotti e della penetri alla penetrazione delle esportazioni
La cooperazione agricola va comunque liberata dai indicato sconosciuti a quella del resto d'Europa come la discriminazione rispetto alle associazioni dei produttori
Le banche di credito cooperativo con la secolare esperienza delle casse rurali e artigiane mettono a disposizione delle piccole e medie imprese accredito a sostegno degli investimenti e una rete di moderni servizi finanziari prevalentemente per la piccola e media impresa italiana la cooperativa il suo metodo di gestione possono offrire un vantaggio comparato nello stesso lavoro interinale
O dove ci sono servizi pubblici da dismettere o di organizzare e dove quindi ci sono mestieri tradizioni e soprattutto nuovi posti ad alta intensità e qualificazione di lavoro
Le cooperative sociali sono strumento collaudato ed eccellente l'inserimento lavorativo di giovani inoccupati di lungo periodo e di altre categorie di persone in condizioni svantaggiate
La cooperativa è una soluzione vincente dove ci sono domande insoddisfatte in quantità e qualità
Per esempio sulla casa puntando sulla qualità dell'abitare sulla riqualificazione del tessuto urbano nella formula europea della che delle case in cooperativa in locazione
In generale nei servizi che aiutino la famiglia a organizzare la propria vita
In rapporto ai suoi membri che hanno bisogno di educazione o di sostegno di assistenza comunque di compagnia dai bambini agli anziani ai malati la cooperazione una modalità ottimale di intervento
Nei servizi socio sanitari in genere nei servizi educativi e scolastici penso l'esperienza già consistente e con ampie potenzialità delle scuole gestite in cooperativa dagli stessi genitori insegnanti
Nell'esperienze mutualistiche sanitari e previdenziali la cooperazione sa di poter contribuire contestualmente allo sviluppo economico e al successo delle politiche sociali
Vuole farlo chiede di poterlo fare
Le imprese intendono percorrere la strada della ripresa economica avendo però nelle scarpe i sassolini dei vincoli dei controlli e dei balzelli tanto ridondanti quanto inutili
Ai quali si aggiungono le pietre dei limiti dell'inettitudine di molte amministrazioni locali
Ripeto che l'uscita dalla rapporto inquinato tra potere pubblico e affari ha affermato tendenze distorsive come la pratica troppo diffusa delle gare al massimo ribasso che deprimono la qualità del servizio
Si è sostituita a volte una patologia ad un'altra premiando chi è più spregiudicato nel falciare i costi con comportamenti contrattuali fiscali previdenziali oltre i confini della legalità
Quando parliamo del risparmio di spesa pubblica con la formula cooperativa non intendiamo certo avallare questi tentativi di sfruttamento illegalità che possono attecchire sul disperato bisogno di trovare lavoro
Legalità e sviluppo devono essere alleati e non alternativi
Abbiamo apprezzato per questo che alla nuova legge sugli appalti si arrivasse con la giusta fase transitoria e con i perfezionamenti necessarie che si rimuovesse non gli affetti non virtuosi ma paralizzanti
Dell'articolo sei della legge di accompagnamento della Finanziaria novantaquattro
Far crescere le imprese cooperative il numero in qualità e inefficienza e far crescere quindi l'occupazione nel Paese
Dipende certamente in primo luogo da noi dalla nostra volontà e dalla nostra determinazione
Dipende però dalla volontà dell'esecutivo e dalle circostanze normative che il nostro impegno non venga rifiutato impedito disincentivato insomma vanificato ma che sia accettato consentito assecondato
Insomma deve trovare attuazione moderne attuali riconoscimento della funzione cooperativa
Certo il riconoscimento meritato da una cooperazione autentica libera e dinamica che non sia continuamente eclissata dalle ombre che la che la cattiva proietta sulla buona cooperazione
Vogliamo perciò con leale concretezza indicare esplicitamente gli orientamenti e le decisioni che noi chiediamo al governo e al Parlamento
Ci sono esigenze comuni a tutte le piccole e medie imprese italiane già rese note nel documento di undici organizzazione imprenditoriale della cooperazione dell'artigianato del terziario commerciale dei servizi e dell'industria
Confidiamo che il pacchetto lavoro
Che il ministro
Mastella sta predisponendo arrivi presto se deve esserci un disegno di legge almeno ci si una corsia preferenziale in Parlamento
Era presente in questo pacchetto nuovo modello di gestione del mercato del lavoro affinché l'occupazione cresca e si evolve non venga imbalsamata da pseudo garantismo
Incidiamo cordialmente il Governo a riformare la normativa sul collocamento anche per il settore agricolo e del collocamento obbligatorio delle categorie protette a rilanciare l'apprendistato per l'accesso alle qualifiche tecniche a rafforzare la convenienza del contratto di formazione lavoro come formula corretta di salario d'ingresso anche per le cooperative che ammettono come soci giovani lavoratori
Va rinnovata poi la legge sulla formazione professionale
Bisogno ormai varare
La disciplina del lavoro interinale ove le cooperative come impresa senza fine di lucro possono svolgere anche sul piano etico un ruolo di grande rilievo
Riproporzionamento a contribuzione previdenziale sul part-time anche per i soci lavoratori delle cooperative
E dare specifico inquadramento previdenziale per le cooperative sociali bisogna orientare sulle piccole imprese strutture agenzie di promozione di sostegno dall'ICI all'Enit tanto per citarne qualcuna alla nuova Società per l'imprenditoria giovanile e corrispondentemente
Aprire gli organi di gestione a chi rappresenta e conosce le piccole e medie imprese
Noi stiamo parlando di ciò che corrisponde ovviamente al nostro mestiere non alla Rai
Ma non vorremmo che ogni epoca avesse i suoi eroi una volta professori una volta banchieri una volta grandi industriali come se un carisma volatile passasse ora Dora
Ad un'altra categoria ora ad un'ora un'altra categoria ma sempre con una semplificazione eccessiva
Che rinuncia a interpretare a cogliere i contributi di un Paese che certamente anche un Paese di professori di banchieri ed industriali ma non solo
Per le cooperative risolvere i soli problemi comuni alle altre piccole e medie imprese non basta
Innanzitutto va ripreso il cammino di ammodernamento della legislazione cooperativa appena cominciato poco più di due anni fa con la legge cinquantanove
Accompagnate poi seguita da innovazioni normative e settoriali quella delle cooperative sociali e quella più recente che proietta le casse rurali nella giornata dimensione delle banche di credito cooperativo la stella polare del rinnovamento normativo ulteriore e di accordare in modo dinamico le note della mutualità e dello sviluppo
Oggi la mutualità e preservata con digiuni astinenza rispetto a fattori opportunità di sviluppo
E lo sviluppo inteso quasi come sintomo di trasgressione
Si arriva al pregiudizio paradossale di chi pensa che la cooperativa per il solo fatto di essere divenuta molto grande non sarebbe più vera cooperativa
Per il solo fatto di essere efficienti redditivo avrebbe perso i caratteri mutualistici
Essere grandi o piccoli di per sé non è né Vertu nel vizio
La dimensione deve essere quella tendenzialmente congrua
Il problema è che la cooperativa grande o piccola faccia buona e vera cooperazione
Il problema è che sia redditività nella fedeltà della sua missione
Il successo economico e anche la prova che la cooperativa stravolgendo bene la sua missione
Altrimenti si punisce
Chi fa bene ed è efficiente e si lascia stare chi fa male ed è inefficiente
Non saranno certi cooperatori a disprezzare chi opera modestamente in circostanze difficili con risultati poco gratificanti e a cadere nell'esaltazione del vincitore
Ma neanche cadremo nella demonizzazione del vincitore in un po'operino perverso perché la cooperazione è nata per fare uscire gli uomini dalle difficoltà e non per tenerceli
Su questa strada
Ecco i primi più urgenti passi
Che come mio solito Elenco per punti
Primo
Si sa che la cooperativa in Italia deve avere un numero minimo di soci almeno nove
Non tutti i paesi europei prevedono un minimo e quelli che lo fanno lotti sono quasi tutti auriga livelli più bassi
Il numero di voli occasione di creazione di nuove micro impresa e conseguentemente di lavoro vanno perdute per questo limite ridurlo è una decisione che si può prendere in pochi giorni anche in un decreto legge che non costa niente anche se non è più di moda che non costa niente che produce nuove microimprese
Secondo va consentita la costituzione di società cooperative tra professionisti
Per obiettivi di incremento dell'occupazione di ammodernamento organizzativo delle libere professioni
Terzo
Per rimuovere un grande elemento di dissuasione nuove cooperative bisogna regolamentare la figura del socio lavoratore specie dal punto di vista previdenziale tenendo conto della sua natura di imprenditore
Quarto
Per le cooperative di ogni settore va generalizzato il principio del ristorno che un caposaldo della cooperazione in altri paesi europei altrimenti infatti il reddito prodotto non può essere attribuito ai soci in relazione alla loro partecipazione all'attività mutualistica
Quinto
Le innovazioni introdotte da noi con la legge cinquantanove
E quasi contemporaneamente in altri Paesi europei per incrementare i mezzi propri delle cooperative non sono state ancora assimilate purtroppo anche per causa nostra per cause interne al movimento e non possono essere da solo risolutiva
Intanto le cooperative da un lato sono più gravemente sottocapitalizzate delle altre piccole e medie imprese
Dall'altro hanno potuto disporre di misure di credito agevolato assai meno di altri settori e di quanto comunemente si pensi
C'è un solo strumento generale di credito agevolato la cooperazione il phon copia
Una cooperativa
Che
Presentarsi a don domanda oggi dovrebbe aspettare dai cinque ai dieci anni data l'esiguità dei fondi che le domande giacenti dunque questo strumento e come se non ci fosse
Teorica ed esperienza concordano nell'indicare nella finanza il punto più debole della cooperazione che di solito sul piano produttivo ha buoni prodotti e buoni servizi
E necessario che la capitalizzazione delle cooperative progressivamente il loro accesso a un mercato specifico di capitali trovino l'impulso e l'alimentazione iniziale in un organismo finanziario ad hoc con funzioni di merchandise
Con interventi sul capitale di rischio attraverso il consolidamento del debito a breve si riducono gli oneri finanziari si creano le condizioni per la ripresa dell'accumulazione e quindi della crescita occupazionale
Ci auguriamo
Che la riflessione avviata attraverso il confronto con il ministro del Bilancio che ringraziamo per l'attenzione e la volontà di sostenere il rafforzamento dell'impresa e delle delle piccole e medie imprese delle imprese cooperative fruttifica in breve
E porti le capo le cooperative capofila quelle leader di settore e quell'eccellente o promettenti a utilizzare i nuovi o spiccati prodotti finanziari attraverso il socio sovventori e le azioni di partecipazione cooperativa
Sesto c'è un problema più generale sui controlli
Ci sono cooperative che hanno come ovvio il collegio sindacale ma poi hanno l'ispezione annuale
Con oneri a loro carico
E ancora una certificazione annuale anche esso onerosa
E poi altre analoghe forche caudine imposte da legislazioni regionali o settoriali perché ciascuna amministrazione come in un Paese feudale impone propri pedaggi sottopone a specifiche prove come se niente avesse mai una validità generale
Sia ben chiaro
Noi vogliamo i controlli sull'autenticità cooperativa anzi la nostra richiesta è che le cooperative siano controllate tutte
Ma come si sa la congestione dei controlli non da un controllo più incerto soffoca le cooperative con gli oneri e non offre trasparenza alla comunità
E urgente semplificare vendere dunque efficace la vigilanza
A ogni altro fine non c'è motivo che le cooperative abbiano nel più controlli nemmeno controlli delle altre categorie d'impresa
Settimo
Le agevolazioni che erano prevalentemente fiscali si sono progressivamente ridimensionate o sono scomparse tranne uno
Lenta stabilità degli utili portati a riserva
C'è un motivo forte però nella cooperativa il patrimonio è indivisibile
Gli utili non tassati sono quelli che vanno a comporre questo patrimonio indivisibile per sempre e dei quali il socio a differenza che in ogni altra impresa non si appropria né subito né mai
Quando il socio andrà in pensione il patrimonio che è frutto anche del suo lavoro rimane nella cooperativa
Dove una nuova generazione di soci trova così occasione di lavoro
Questo è il nucleo irrinunciabile del regime fiscale cooperativo
Ed è la soglia di sopravvivenza dell'esperienza cooperativa in Italia
Un'agevolazione se così vogliamo chiamarla che con l'introduzione di incentivi per gli utili reinvestiti questa sì questa sì un'effettiva agevolazioni vede grandemente attenuarsi il suo effetto differenzia
Saremo intransigenti nel contrastare ipotesi di discriminazione delle cooperative
Distinguendo le per settori o per dimensioni
Invece è già in passato abbiamo proposto che le agevolazioni potessero eventualmente essere graduate
In relazione a quanto le cooperative le meriti non sulla base dell'effettiva funzione sociale svolta e dell'intensità dell'attività mutualistica
Perché
Insistiamo su questi temi
Ufficialmente non risultano nubi sull'orizzonte cooperativo
Anche se non è presente se ne scusa il ministro delle finanze
Sentiamo però il dovere di affermare che alterare queste chiavi di volta significa demolire l'edificio della cooperazione italiana
Ottavo e ultimo persiste il problema dell'azione della pubblica amministrazione verso le cooperative
Lo posso e possiamo serenamente parlare con il nuovo ministro Mastella che spunto essendo nuovo non può essere affatto responsabili di ciò che è avvenuto in passato delle mancanza del passato
Io affido la rappresentazione di questo problema i dati adatti non di parte ma di pubbliche amministrazioni
Dati che ormai abbiamo ripetuto più di una volta e che ripeteremo finché la loro eloquenza non persuade era l'amministrazione appare qualche passo concreto
Circa centosessanta mila cooperative risultano dall'archivio all'archivio anagrafico del ministero competente quell'appunto del lavoro
Di queste poco più di ottanta mila risultano attive presso le Camere di commercio
Poco più di settanta mila meno della metà presentano secondo i dati del ministero delle Finanze la dichiarazione dei modelli sette sessanta
Di queste sette settanta mila la stragrande maggioranza circa cinquanta mila è rappresentato da quattro centrali cooperative
Il resto è una folla di società fantasma
Sulle quali regna con benevolo lassismo la pubblica amministrazione
Che non è in grado di sciogliere le società inattive non è in grado di controllare se quelle attive rispettino le leggi non dà certezza di anagrafe non a moderni elementi conoscitivi e con l'involontaria tolleranza di questa palude reca danno anch'esso involontario ma non lieve alla cooperazione alle sue organizzazioni di rappresentanza
Ho sottolineato l'eccessivo numero di controlli che grava sulle cooperative
Ma per molte delle cooperative non aderenti alle centrali sia più verificato il fenomeno opposto
Denunciamo l'intollerabile distorsione di una situazione che vede società affidate alla vigilanza pubblica beneficiare di larghe esenzioni di fatto in passato altri Paesi europei hanno dovuto constatare che le pubbliche amministrazioni erano meno efficienti dell'associazione di vigilanza
E come nel caso della Germania hanno reso obbligatoria per le cooperative l'adesione ad un'associazione almeno per i fini revisionale o solo per i fini revisionale
E questa potrebbe essere una strada anche per l'Italia
Il passato ha una storia
E questa storia caro ministro Mastella ci racconta che il ministero del lavoro si dimentica di essere anche ministero della cooperazione più passa il tempo più diventa debole nel ministero del lavoro l'iniziativa promozionale il sostegno e supporto alle esigenze economiche delle cooperative così diventa più lenta e più debole l'intera rappresentanza del fenomeno cooperativo all'interno del governo
Chiediamo allora al governo di poterne discutere subito proponendo tre ipotesi di soluzione
O inserendo la cooperazione l'auspicato unico ministero se ci sarà di tutte le attività produttive con una specifica direzione generale ho istituendo un dipartimento Doha presso la Presidenza del Consiglio che trova precedenti negli altri paesi europei o riorganizzando dalle fondamenta e ammodernando l'attuale direzione generale della cooperazione
Signori ministri
Illustri invitati amici delegati
La profonda trasformazione del sistema politico avvenuta in questi anni e certo ancora intervenire
Ha coinvolto in misura diversa l'associazionismo sindacale imprenditoriale
Confcooperative nasce e vive lo abbiamo già detto nella radice della ispirazione della scuola scuola sociale cristiana e questa posizione che corrisponde al personale sentire
Non di tutti ma della parte maggiore dei nostri cooperatori non è in discussione
Un tempo com'era naturale a questo sentire corrispondeva una vasta convergenza di consenso elettorale al partito più affine nella ispirazione
Nella recente scomposizione del sistema politico sia aperto anche di fronte ai nostri cooperatori un nuovo ventaglio di scelte politiche ed elettorali
Così tra i cooperatori di Confcooperative ci sono molti elettori e qualche eletto nelle forze politiche di maggioranza
Ma non è questo che ha rilievo per il nostro confronto
La nuova situazione ha consentito che si manifestasse pienamente
Non velata da luoghi comuni un'autonomia della responsabilità sindacale sempre più compiutamente maturata praticata tutelata con apposite regole di incompatibilità appunto della nostra organizzazione
Dall'organizzazione di rappresentanza sindacale delle imprese cooperative
Guardiamo al governo della Repubblica con apertura di giudizio liberi da prevenzioni attendendo che il nostro desiderio di confronto
Trovi disponibilità che qualche nostra preoccupazione sia smentita che i nostri problemi sia valutati con equità e attenzione
Ci atteniamo verso le imprese cooperative un atteggiamento scevro da prevenzione da prevenzione
Un atteggiamento che si tenga lontano dalla palude di luoghi comuni interessanti e di pregiudizi strumentale
Politici ed economici
Non rinneghiamo la nostra storia e chiediamo che venga rispettato
Non abbiamo la superbia di voler dare lezioni al resto dell'economia e della società
Ma non siamo disposti ad accettare lezioni da ambienti e settori che hanno visto in paese e dirigenti attraversare le collusioni politiche le tempeste di Tangentopoli con la spregiudicata disinvoltura
Non siamo contrari ad aprire le finestre del Paese una ventata di liberalismo
Che può essere salutare
Specie se porta via non solo gli assistenzialismo i veri o presunti ma anche le rendite di posizione specie si liberalizza non solo le questioni dei piccoli ma mette in discussione le fortezze dei grandi
Nel nuovo respiro del mercato bisogna radicare la democrazia economica dare al mercato regole giusta giustamente applicate perché il mercato senza la responsabilità della politica perde efficienza
Si restringe a vantaggio dei forti si deteriora nella ricerca di protezione e nell'erezione di barriere troppo alte all'entrata
Al contrario bisogna dare nuovo slancio alla libertà di iniziativa economica sancita dalla Costituzione libertà che è vera sei di tutti e se la libertà di alcuni non preclude quella degli altri
Così faremo crescere la vitalità economica del paese diffonderemo responsabilità altrimenti sposteremo solo qualche quota di potere nel nostro Paese
Ci aspettiamo che la gestione della politica fiscale non parta menomata da ammiccamenti a gruppi sociali numerosi e potenti
Nell'interesse del Paese non vogliamo che il tallone di Achille di alcuni partiti della Prima Repubblica si confermi anche le le nuove forze politiche perciò scavare nelle miniere dell'evasione
E la priorità della politica fiscale insieme con una forte semplificazione perché l'intrigo delle troppe regole delle troppe eccezioni ad ogni regola
Delle troppe interpretazioni alle regole delle eccezioni e la macchina nella quale non esto si esaspera e si smarrisce e il disonesto trova agevoli nascondigli
Fondamento di civiltà e di sviluppo e la fiducia
Nel domani nelle liste delle istituzioni cento ma anche nella sostanziale equità tra i cittadini che è scossa dall'evidenza di Abb norme di sparita nel rapporto con il fisco
I condoni fiscali o strumenti più trasparenti e moderni come quello deciso dell'accertamento con adesione sono la conferma che qualcosa prima non aveva funzionato e che occorre rimediare ovviamente non entusiasmano nessuno
E ci sembra superfluo esibire opinioni virtuose gareggiando nel deprecabili
Se segna davvero il condono il passaggio a un fisco più semplice e più efficace e più giusto è una scelta ben fatta
Incoraggiamo il Governo ad orientarsi di più verso l'imposizione indiretta ad attribuire una vera capacità impositiva cioè una vera responsabilità amministrativa alle regioni e agli enti locali
A cercare l'equità di imposte poche semplici e sicure
Ci attendiamo l'iniziativa che porti ha una forte accentuazione delle autonomie regionali
Ci attendiamo cioè che il potenziamento delle regioni del decentramento amministrativo avvengono con una vera responsabilità
E con commisurazione congrua tra Poteri e risorse affinché l'attribuzione di ruoli insostenibili non porti in molte aree ad arretramenti
Il nuovo incompiuto sistema elettorale agevolato molto il cambiamento non altrettanto la governabilità a quanto ci è dato vedere in questo scorcio di inizio legislatura ci attendiamo che si prosegua decisamente nella riforma della legge elettorale
Fino a mettere a punto un sistema che assicuri alla maggioranza l'effettiva possibilità di misurarsi ed essere misurata in una stabile azione di governo
Ci attendiamo una politica economica che si avvalga in modo leale sistematico del metodo della concertazione che ha influito non poco sull'inversione positiva del ciclo congiunturale
Ci attendiamo che il nuovo governo valorizzi maggiormente al tavolo della concertazione i rappresentanti della piccola e media impresa anziché coprire come avvenuto con i governi del passato
Assi esclusivi e privilegiate
Tra alcune forze o parti sociali e solo queste
Le elezioni e la formazione del governo i diversi e importanti appuntamenti internazionale dico fu di Corfù e di Napoli hanno modificato le cadenze previste nella predisposizione della manovra di finanza pubblica
Ora bisogna evitare un'incertezza prolungata che diventa insidiosa logora le aspettative invita la speculazione attenuerà lento rallenta i primi impulsi di ripresa
Ha ragione dunque il governo si accinge a stringere i tempi
Ci attendiamo un disegno di risanamento del bilancio pubblico che si accerto graduale ma concepito con volontà risoluta con scansioni nitide con tappe serrate per scongiurare il rischio troppo noto di disegni avviati e mai conclusi perché sconvolti facilmente
Dal vento di nuove congiunture di circostanze impreviste di debolezze attuative apprezziamo dunque la volontà di interrompere la pratica di manovre una tantum di progettare una strategia organica di risanamento
Sottolineiamo l'importanza di sostenere con modalità efficaci ma corrette moderne il gettito delle categorie del lavoro autonomo la scelta di non incrementare la pressione fiscale di contenere la crescita della spesa pubblica effettiva di conciliare rigore di bilancio e incentivazione dello sviluppo
Incoraggiamo il Governo a impegnarsi sulla strada difficile ma doverosa di correggere eccessi espresse e sprechi della spesa pubblica corrente
Quanto alle imprese cooperative nostro Osservatorio congiunturale viveva per il secondo semestre dell'anno in corso
Previsioni improntate a un moderato ottimismo nonostante una battuta d'arresto nella crescita della produzione del fatturato le previsioni di stazionarietà prevalgono ancora ma le previsioni di crescita sono elevate
L'andamento delle liquidazioni coatte cioè il seno ultimo delle crisi aziendali cooperative continua a mantenersi più sostenuto che nel decennio precedente
Il fenomeno rimane tuttavia contenuto ogni anno a meno del due per mille delle cooperative aderenti comunque la ripresa decollerà veramente se ai fattori congiunturali si unirà un clima di stabile concorde fiducia
Dunque anche per le imprese cooperative come per le altre sono necessari segnali politici limpidi e forti affinché la ripresa prenda una Brivio consistente diffuso
Sottolinea in particolare l'impegno non attenuare il controllo sull'inflazione a perseguire l'ulteriore riduzione dei tassi di interesse di promuovere condizioni che stendono effettivamente il beneficio del costo più basso del denaro
Alle imprese meno favorite del sistema bancario
Ad operare efficacemente per consolidare le quote di mercato prodotte dal balzo delle esportazioni a seguito della valutazione
Non basta però operare con le leve macro economica
Spesso le opportunità di sviluppo sfuggono alle piccole impresa perché mancano azioni micro economiche di accompagnamento
Occorre estendere concretamente alle piccole e medie imprese i programmi di ricerca e di sviluppo tecnologico
Occorre un impegno straordinario nell'attivare strumenti e procedure che mobilitino le imprese le pubbliche amministrazioni nell'utilizzo dei fondi strutturali delle altre iniziative comunitarie e bisogna evitare che un lungo interregno tra la fine del vecchio intervento straordinario nel Mezzogiorno e l'entrata a regime delle nuove misure veda sprofondare le antiche aree depresse e le nuove aree di declino industriale e sul destino di queste aree
Che si decide il destino di tutti della stessa integrazione europea che deve maturare traguardi di coesione sociale e convergenza economica
Queste azioni
Si impongono all'orizzonte della politica economica a breve per i nel breve periodo
Ma non basta
Alla politica si pone la sfida di una lungimiranza
Ci ricorda una massima che compiendo cose giuste diventiamo giusti facendo cose coraggiose coraggiosi oggi è il tempo di fare scelte oltre che giusta e coraggiosa
Almeno per un intero decennio i fattori di crescita di lungo periodo sono stati sacrificati all'angustia di una situazione finanziaria sempre del da risanare e mai risanata
E sempre rinviati a tempi migliori
E quando dico questo penso a quegli obiettivi inseriti in un orizzonte più alto infatti anche nell'interesse di chi verrà dopo di noi
Penso all'ammodernamento profondo della pubblica amministrazione non solo dello Stato centrale incidendo nella cultura nell'organizzazione e nelle tecnologie con l'obiettivo di farne motore di efficienza
Penso all'investimento pubblico e soprattutto al privato
Da promuovere finalizzare nelle reti infrastrutturali senza disdegnare quelle grandi opere che sono pure un segno influente di fiducia una testimonianza visibile di responsabilità verso il futuro
Penso alla politica a favore della famiglia che rimuova distorsioni faciliti l'organizzazione della sua vita attenui vincoli è una prospettiva democratiche demografica più vitale
E penso
A lucido commento
Di consolazione
Di un mio professore del mio professore di lettere del liceo quando il compito in classe registrava un insuccesso collettivo
Solo un popolo più preparato diceva può essere vincente e generoso
Occorre un grande impegno per rinnovare la qualità dell'istruzione renderla selettiva per meriti
Perché una preparazione moderna ci apre alla competizione integrazione mondiale all'abbraccio di una società multietnica e noi ci auguriamo che ai giovani venti ha insegnato a vivere in un ambiente si competitivo senza troppa insicurezza e senza troppa protervia
Ma anche con qualche goccia di insegnamento di solidarietà e di cooperazione
Grazie
Siamo sempre in attesa dell'arrivo del presidente del Consiglio almeno così mi dicono
Diamo la parola al senatore Pagliarini e poi al ministro Mastella prego se no
Dunque funzione al microfono sei
E senti presidente io se io avevo colto se avevo tempo di scrivere una relazione da leggere qua se vuote questa era bravo la scrivo come l'hai scritta tu perché devo dire che mi sono proprio mi mi ci sono ritrovato
Al cento per cento quindi in realtà potrei anche smettere qua perché quanto merita parlare sì diffondere responsabilità
Questo per me è un valore fondamentale però per diffondere responsabilità deve cambiare l'organizzazione amministrativa dello Stato al perché questo stato organizzato in questa maniera è basato sulla irresponsabilità
Le milizie locali ricevono i soldi devono spendere
Uno è tanto più bravo quanti più soldi riesce a ottenere dallo Stato centrale poi quale che sia la cifra che riceve la deve spendere quindi proprio lo Stato prendi alla irresponsabilità
Tanto pubblico infatti noi siamo qui per questo
Solo che è veramente un un disastro e quindi e quindi non so se vale la pena promettere interessante
Non dico anticipare quello che sarà il contenuto del documento di programmazione economica e finanziaria perché è ancora tutto da discutere però sicuramente anticipare quello che io ho inserito nella bozza di questo documento che discuteremo già a partire da da oggi pomeriggio
Ebbene il punto di partenza
Opportunamente vostro presidente era segnalato no punto di partenza il sesto del del Milan nel nostro bilancio voi sapete che per rimanere dentro i parametri di Maastricht
Il rapporto tra il debito pubblico cioè i debiti che hanno lista fino e il prodotto interno lordo non può superare il sessanta per cento questo sessanta per cento è considerato un limite invalicabile terribile e drammatico se si supera il sessanta per cento ci sono pericoli per l'economia e addirittura per le tenuta
Democratica
Sapete quanto siamo arrivati noi oggi a questa sera siamo al centoventitré per cento cioè siamo oltre il doppio del massimo consentito dalle dai nostri diciamo dall'unione europea questa è un po'l'eredità che noi ci siamo trovati su propone non del governo ma tutti noi cittadini no questa è un pochino la situazione
è assolutamente il rilevante pensare chi dobbiamo ringraziare questo non ci interessa il problema è come fare a a a tirarci fuori da questa situazione
E ti posso dire che veramente non è per niente facile noi
Credo mi auguro l'abbiamo dichiarato quindi abbiamo buttato il cuore oltre l'ostacolo abbiamo detto che questo rapporto debito pubblico PIL che continua a crescere dovrà essere stabilizzato entro il trentuno dicembre novantasei in altre parole questo rapporto la fine del novantasei dovrà essere inferiore al rapporto che abbiamo alla fine del novantacinque
è la prima volta negli ultimi anni che un Governo si pone questo obiettivo al secondo anno del Documento di programmazione economico-finanziaria storicamente era sempre al terzo anno l'anno dopo slittano di un anno si evitava di una sempre slittato di un anno
L'anno scorso il novantasei era al terzo anno del documento di Ciampino abbia detto sì lo confermiamo deve essere il novantasei
Quindi se non raggiungiamo novantasei siamo noi che abbiamo fallito lo dobbiamo raggiungere è una roba poco
E quindi dobbiamo mettere in piedi tutti gli strumenti strutturali ma anche congiunturale se non bastano per raggiungere questo obiettivo e proprio l'abbiamo fatto perché ci sembra stupito continuare a a differire c'è un signore che ho visto lì credo ci sia ancora Andreatta dice voi dovete cavare almeno non certi sangue e devo dire che ha ragione creata non non si può continuare a scherza
Lo Stato non può andare avanti in questa maniera voi pensate che se prendete la relazione trimestrale di cassa
Voi vedete che nel novantaquattro ogni cento lire che sono entrate ne sono uscite trentotto di interessi passivi mettete questo parametro in un'azienda qualsiasi dove lavorate no cento e fatturato
Trentotto lire interessi passivi non vi chiedo quanti anni restate sul mercato ma nemmeno quanti mesi chiudete al pomeriggio quando vedete una roba del genere no
Ecco perché noi non possiamo più dello Stato ma dobbiamo fare un Documento di politica economica che molto che subito si ponga l'obiettivo di modificare questa situazione senza breve tempo e senza sta via a a fare a farei Ciocchetti
Ecco quindi la stabilizzazione la cosa più importante che ci sarà nel documento che voi tutti io me lo auguro veramente potrete leggere
La sera di giovedì tutti di giovedì ventuno cioè non ha senso rinviare giustamente nell'azione precedente si parlava di questi impegni internazionale dico Foti mastri che eccetera eccetera però adesso chiedo scusa di Napoli però adesso non si può più assolutamente più rinviare quindi io spero che questo documento al quale stiamo lavorando io Dini e Tremonti però discutendo lo con tutti i ministri sia approvato nel Consiglio dei ministri di giovedì ventuno e la sera di giovedì sia reso sia reso pubblico devo dire una cosa ha dentro questo documento da qualche parte nella parte fiscale si parla dell'obiettivo di per ridisegnare la mappa delle agevolazioni fiscali
E allora qui ci si collega subito a a un punto che ha toccato
Il vostro presidente no della nuova mappa del agevolazioni fiscali non ci deve essere più spazio per agevolazioni che non generino per la nazione un beneficio concreto
Ora un'impresa cooperativa che fa come dicevi tu buona e vera cooperazione genera sicuramente un beneficio concreto Alitalia e quindi la l'ultima agevolazione che rimane non si tocca
Però se c'è buona è vera cooperazione questo ve l'ho già detto al vostro congresso ricordate no se non c'è buona e vera sottolineo il vera cooperazione
Non ci saranno più incentivi fiscali ma questo io credo che voi siete i primi a essere d'accordo i primi a spingere in questo senso
Nuovo lo spunto che tu mi hai dato cioè l'intensità dell'attività motoristica cioè però secondo me o c'è o non c'è se c'è tutti gli utili vanno riserva e tra l'altro ci conviene no perché poi dentro il bilancio dello Stato quindi se c'è vera cooperazione non si toccano se non c'è noti pulsante qui dello stimolo che vi ho già dato una volta e lo ripeto
Tutte le volte che incontro il Presidente altri è sottolineate e anche fatte di Condi controlli devono essere i controlli devono dire sì voi c'è una vera cooperativa che raggiunge veramente scopi mutualistici
Questo è un elemento molto importante
E lo spunto mi è venuto così quando rivedevo il contenuto del documento di di programmazione
Un'altra cosa che che dovrebbe interessare non in quanto cooperativa in quanto cittadini è che in quel documento nella bozza su cui stiamo lavorando in tre punti si parla dell'obiettivo di ridisegnare la linea di demarcazione tra pubblico e privato e si afferma che tutto ciò che il privato può assolvere in maniera più efficiente rispetto al pubblico e deve essere trasferito al privato
Questo se volete non Benton per motivi ideologici
Perché se ci mettiamo a fare dell'ideologia si può discutere ter degli anni Noale meglio il pubblico o meglio privato ma semplicemente per motivi di bilancio lo dobbiamo risanare
Cinquecento anni di storia economica ci dimostrano che quando c'è concorrenza si eliminano delle inefficienze
Quando un servizio gestito dal primo dal pubblico la concorso
Commento è né quella le diarree il carico burocratico
Il carico burocratico incredibile nel nostro Paese vedo solo questi numeri
Le leggi in vigore in questo momento in Germania sono meno di otto mila e son tante ottomila Norvegia ma insomma i giornali sono i tedeschi ha bisogno di essere regolamentati no sono meno di otto mila il francese son più sportivi e quindi le leggi in vigore in Francia sono meno di sei mila e francese sono un pochino più sportive dei tedeschi
In Italia sono circa centocinquanta mila
Quindi qui non si tratta di fare nuove leggi qui si tratta di eliminare l'ottanta per cento delle leggi che sono in vigore in questo momento questi dati son venute fuori
Questi dati sono
Sono venute fuori dal documento che ha preparato Cassese l'anno scorso proprio libro verde sulla pubblica amministrazione ed è lì che ho però scoperto queste cose dico la verità non non le sapevo quindi
Quando si per quanto parlare i dei dei sassolini noi dei vincoli e questo è il è una ed essere un argomento prioritario
Un'altra cosa che ha toccato il presidente mi fa molto piacere perché per me è una priorità è quella del mercato finanziario
L'ha detto e scritto nella relazione molte cooperative sono strutturalmente sottocapitalizzate forse tutte non quasi morta ecco allora qui è necessario dare al mercato finanziario un nuovo un nuovo attore
E voi potete essere
Tutte tessere
Degli attori di questa novità volatore semplicemente una borsa molto meno burocratica hanno tre momento lo chiamiamo NASDAQ e guardate che prima tener qua ero a una riunione al Mediocredito dove c'erano rappresentanti di Germania Francia e Inghilterra perché stiamo facendo un mercato telematico
Di borse non burocratizzata e finalizzate a dare quattrini alle piccole e medie imprese attenzione voi cooperative ci potente essere al cento per cento con assoluta dignità in questo progetto con le azioni di partecipazione cooperativa
Che possono consentire di capiti rizzare le vostre aziende con capitale di rischio a costo zero costo zero nel senso di interesse perché poi il costo sarà quello dei dividendi che volete dare elezioni partecipazione cooperativa
Lo strumento c'è lo strumento legale cioè
Da approfondito nel diciamo che
Ne abbiamo già parlato con con con con i vostri uffici ed è un suggerimento che vedo o se volete anche una una richiesta veramente per noi fondamentale che questo mercato parta ed è proprio un esempio quello delle cooperative no quello di capitalizzare le imprese cooperative con anche con capitale di rischio azioni di partecipazione cooperativa
Un'altra cosa che vi riguarda molto da vicino è quello dei fondi mutualistici quello dove poi versate il tre per cento
Lì si tratta di creare nuova occupazione
E credo di poterla dare anche se tu non ne hai parlato voi sapete è stata creata la società per la nuova imprenditorialità giovanile S.p.A. A pagina tredici Tonight citata
E io sondato a proporre
Al vostro presidente di fare entrare la società che che fu che gestisce il vostro fondo mutualistico come socia in questa società per la nuova imprenditorialità giovanile che non ha scopo di lucro ma quella di generale imprenditorialità e quella della legge quarantaquattro per intenderci che ha funzionato veramente molto bene anche se devono struttura giuridica pesante adesso è diventata società di capitale
L'idea è quella di fare entrare voi tra i soci e quindi nel consiglio d'amministrazione in modo da gestire queste opportunità su tutta Italia con i fondi mutualistici
Ecco un'altra cosa che c'è nella bozza di documento di programmazione beh le federalismo fiscale ma qui vedo che la rete toccato Cefeo fiscale nel senso di dare più responsabilità agli enti locali
E questo è toccato una volta relazione siamo d'accordo al cento per cento ma sa d'accordo su tutto dai adesso un all'ultimo nelle ultime cose voglio fare perché lo stimolo nelle dato in chiusura mi parlare del Mezzogiorno
Allora giusto come informazione anche perché ho scoperto che il ministro del Bilancio due anche ministro per le politiche di coesione e quindi di fatto sono un ministro mezzogiorno per il Mezzogiorno il ventinove di giugno è stato approvato a Bruxelles il fondo comunitario di sostegno per il per i sei anni novantaquattro novantanove
Dove si prevedono investimenti in totale di sessanta mila miliardi che sono veramente tanti
Di cui ventisette mila miliardi vengono dai fondi dell'unione europea
Anche in questo le vostre aziende possono essere coinvolte perché mi capite che se investendo trentatré lire veniva vivono gratis ventisette in questo rapporto credo che a ogni impresa anche cooperativa la cosa dovrebbe in
E le serre quindi lo sforzo che faremo sarà proprio salvo in casi delle infrastrutture di fare in modo che questi fondi siano sempre matchate i fondi dell'Unione europea e non soldi dello Stato ma soldi di privati
Bar quando dico privati in tempo anche ovviamente intendo anche le vostre aziende no cioè voi investendo nelle zone di priorità uno delle zone del Mezzogiorno ogni trentatré lire di investimento nel ricevette ventisette gratis il e non è mica poco
Se questo Romitelli ecco perché è importante che intricate nella legge per l'impresa per l'imprenditorialità giovanile nonché alla possibilità di creare nuove cooperative mi capite che c'è chiaramente la possibilità di lavorare tanto
Quindi e quindi a questo punto non resta altro che no no non stavo per dire non resta altro che orari che augurarvi buon lavoro ma vi voglio dire un'altra roba perché nell'ultima pagina del della tua relazione io vedo il concetto di solidarietà tu più della relazione con solidarietà e cooperazione allora c'è un ultimo spunto che voglio dare
Voglio Davide proprio per per ragionare non supponente che il vostro presidente sia proprio ska cognato di vada tutto male
Viene a chiedermi solidarietà io vado a casa di Mastella io rubo tutto e gli dona capitolata di Quatriglio posto presidente io sostato solidale col vostro presidente Mastella forse incavolato con me e mi dà dell'altro la solidarietà
Pochissimi
La solita alla solidarietà nel nostro Paese se se adesso usciamo dalla dall'esempio nomi e Martino Marino è tutti gli italiani che ha bisogno di solidarietà e Mastella invece non è ancora nato perché lui rappresenta alle generazioni future
Voi vedete che noi abbiamo finanziato la solidarietà facendo pagare il debito alle generazioni future ai nostri figli questo è quello che è successo finora
Pura quello che io vi chiedo è proprio di ragionare su questa su questo concetto nel cemento etico nemmeno economico etico è giusto
Aiutare chi ha bisogno facendo pagare che non ancora nato ora è molto più etico ma anche più efficiente proprio operativamente pagare di tasca nostra in modo che i quattrini
Sono di meno ma sono finalizzati bene e non ci sono sprechi che si raggiungono gli obiettivi e ringrazio buon lavoro
Grazie sempre esclusi
Benedetto interventi tu espunti darei la parola al ministro Mastella
Ministro del lavoro Clemente Mastella
Ma la
Ma io tento inutilmente di farsi che Pagliarini resti qua in attesa che arrivi anche il Presidente del Consiglio in questa mia opera di mediazione all'interno del del Governo per evitare che accanto alla scomposizione politica a cui ha fatto cenno il presidente Marino
Non ci sia anche una scomposizione dalla maggioranza
Perché vorrei dire in premessa assieme ad altre cose che vi riguardano più da presso
Che evidentemente le buone intenzioni quelle di del militare questa arcaica forma di arte medica
Legislativa nel nostro Paese
Con un affanno con un susseguirsi di legge di leggine evidentemente tutto questo è possibile ma se non c'è la ipotetica di una incapacità di una maggioranza coesistere a desistere
Perché evidentemente tutto questo è possibile
Sei accanto ai rilievi di natura economica accanto alle lenti mediche per le quali ci sono riscontri o magari anche diversità di sensibilità e di opinioni ed io manifesto una sensibilità riavvolto un'opinione differenziata rispetto ai ministri economici c'è anche il collaudo o la virtualità di un modo per i quali si è coesi c'è una maggioranza politica che c'è e che ci deve essere detto questo evidentemente che è una forma di pedaggio che bisogna pagare sul piano del modo di stare assieme è una forma anche questa molto molto solidale evidentemente che dobbiamo rinvenire ritrovare eliminando gli egoismi che anche all'interno di una maggioranza composita possono essere devo dirvi per quanto mi riguarda più direttamente che se il comune sentire dell'ispirazione sociale cristiana a cui ha fatto cenno il vostro presidente
è il leit motiv che accomuna la maggior parte di voi canonici cooperatori anch'io mi sento cooperato
Nel senso che non ho mai preso le distanze pur nella differenza questa sì da un passaggio ed è una forma di metabolismo che intervenuta tra me quella che è stata la mia storia di natura personale
Mai ho preso le distanze rispetto da questa forma da questo tipo di riferimento da questo orientamento per cui forse vedo qua alcuni amici siamo anche scomposti mi auguro che ci siano ricomposizioni
Pur nelle obiettive reciproche valutazioni ma certamente non mi sono mai differenziato da quello che mi appartiene come storia come cultura come modalità in questo mi sento fortemente uno che partecipe
Della vostra storia di una storia che in cammino anche a fronte delle esperienze di natura diversa nelle quali noi ci troviamo o spero anche cinque abito rema ritrovarci
Certo sono state quasi segnalate come spia di una forma di malessere
Una specie di rilievo gigantesco soprattutto nei confronti del ministero del lavoro che il ministero chiave vigilare
La deposita presente Marino che tra al suo arco Trinitari in cui formula alcuni potessi il dipartimento
La possibilità di un'estranea azione dal ministero del lavoro della vicenda della cooperazione quella di una forma di organizzazione
Privilegio quest'ultima non vorrei che non essendosi mai ministro del lavoro compatto della cooperazione questa volta che uno abbia la volontà gli viene espropriato il terreno sul quale vorrebbe incamminarsi e quindi io vorrei interessarmi della cooperazione vorrà interessano al punto tale e che oggi sono Juan non soltanto per una ragione di Nostalgia rispetto alla composizione che vedo di fatto tra di noi che abbiamo una comunisti d'azione sociale cristiana
Ma anche rispetto attive di orientamento e che evidentemente vuole essere edificati costruiti fabbricati all'interno l'Ina vicenda sociale dove c'è la vostra tipicità dove questo vostro esserti nel suo settore
Che è stato volto un po'crepuscolare per quanto riguarda gli orientamenti degli altri nei vostri confronti
Dove c'è stato a se stesso un accenno a considerarmi in maniera molto molto marginali in maniera molto precaria io mi auguro che ci sia questa forma di rivalutazione di riconsiderazione
Ma anche per una ragione molto semplice molto obiettiva perché questa riconsiderazione questa considerazione l'avete determinata voi ne fate per quello che è rappresentante
Per il modo con il quale si è che all'interno della società anche se debbo dirvi evidentemente io tendo di tirano un po'per le lunghe in attesa che arrivi il Presidente del Consiglio
Debbo dire che anche se mi è consentito la presenza di tantissimi dell'aria emiliano-romagnola mi fa dire che questa vostra nel presenza di là è molto incisive è un fatto che appartiene al reticolato alla storia
Alla partecipazione davvero popolare con sintomi Chiani inflessioni accenti di natura culturale cattolica neanche di presidio all'interno delle realtà si fa poco nel Mezzogiorno
E non basta soltanto debbo dire a Pagliarini che ci sia la spinta alla nervatura
Nella direzione di una legge quale la quarantaquattro che posso agire volar via rendendovi più partecipi più protagonisti
C'è un senso di cultura di pedagogia perché nel Mezzogiorno sul piano della cooperazione quindi sul piano del modo con i quali la solidarietà si esprime anche sul versante economico e tutto questo avviene a fatica arranca
E io vi chiedo in questo caso non tanto come ministro del lavoro che evidentemente per il Mezzogiorno ci tiene particolarmente ma come uno che affonda le problema dice il Mezzogiorno vi chiedo una perché il Mezzogiorno sembra oggi non essere più all'attenzione di né su è scomparso e devo dire che anche il fatto stesso io sono stato tra quelli che evidentemente c'ero in Consiglio dei ministri non sono uscito quindi c'ero son partecipi tutte le vicende
Quando si è parlato della quarantaquattro di insediare l'anche nelle aree di crisi ho detto sì
Perché è una considerazione dello Stato che attraversi tutto lo Stivale quindi quando si decidono alcune cose si decidano con la pienezza del giudizio e della comprensione sia quando le cose sono comprensibili per noi sia quando sono incomprensibili per gli altri
Assumendo il rischio e la piena responsabilità
Detto questo però a voi cooperatori a voi in particolare che fate più riferimento a quella che è la mia cultura mia storia
Vi chiedo di essere maggiormente i presenti nel Mezzogiorno con un'attivazione sul piano della pedagogia sul piano il modo di fare perché io so che in alcune circostanze Dino patita qualcuno evidentemente a volte proprio la mancanza dell'affondo della cultura di una pedagogia di una storia che va vissuta fino in fondo
Porta forme di precariato per le quali evidentemente non basso soltanto chiedere una maggiore e più attiva vigila
Che arriva come L'uccello di Minerva quando i fatti sono consuma cioè bisogna invece di arrivare in maniera tempestivi in maniera un po'profetica negoziando quello che l'avvenire nel quale ci sia questo concorso e questo tipo di patrimoni questo tipo di presenza molto forte molto incisiva
Quindi io son venuto qua accettarli e caricando mi sul piano del mio attaccapanni tutte quante l'irresponsabilità
O il tratto di vischiosità che intercorre tra noi e ministero del Lavoro boh io vi chiedo scusa da questo punto di vista come credo che sia doveroso dal punto di vista dell'istituzioni chiedere scusa a tutti quelli che tento di maniera prodiga di esercitarsi per determinare le condizioni di maggiore solidarietà in questo caso di maggiore occupazione
E il versante della risposta o è tiepido o inadempiente o magari è negligente io vi chiedo scusa per questa timidezza
Che a volte c'è stata per questa negligenza che si manifesta spero con voi assieme a voi questo è il grado della concertazione e per me evidentemente siccome sono stato richiamato
Al dato della concertazione non vale soltanto la concertazione che pure evidentemente in questo caso la politica in debito di ossigeno rispetta la democrazia del Paese ha il dovere di portare avanti con tutte le forze sociali ma anche con voi
Non voglio dire in primo luogo con voi neanche con voi stabilendo non paletti tra una concertazione di seria è una concertazione di serie B ma stabilendo le condizioni per le quali chiunque ha da dire qualcosa risponda
In dialogo permanente col ministro del lavoro con il governo
In maniera tale che arriviamo ad una conclusione che si una conclusione operativa e che elimini quei segmenti che magari in maniera da zavorra assai spesso hanno attraversato il vostro e il nostro cammino
Bisogna fare credo alcune considerazioni per quanto riguarda quello che la riflessione alcune riflessioni in ordine a quello che il vostro movimento rappresenta una riflessione
E quindi un approfondimento di Rho e l'efficacia sulla identità della cooperazione delle cooperative
Nella missione di questo essere terzo settore rispetto alla sfera produttiva pubblica e a quella privata perché indubbiamente rappresentante
Una forma di miscela di miscela tipica tutta particolare e su questo occorre e conviene che noi in maniera particolare io abbia riflette una riflessione quindi opportuno programma di comunicazione circa l'immagine del movimento cooperativo nei diversi ambiti socio economici che afferiscono più o meno strettamente i potenziali o già consolidati mercati di sbocco della cooperazione una riflessione non da ultimo per quanto riguardi rilievo sui valori della cooperazione e sulla capacità della cooperazione di porsi come esempio esperibile di Morello solidaristico e di azione economica e alternativo sia quello classico capitalistico sia quello dell'intervento pubblico
Ma non nell'esercizio retorico virtuale di rinvenire a tutti i costi una terza via non è l'esercizio retorico è l'affinamento invece rispetto ad una prospettiva quasi l'aggancio alla dinamica dell'azione sociale della Chiesa che si manifesti in vari settori che calca le piste degli uomini e questo orientamento di alcuni uomini
A matrice cristiana fanno riferimento ad essere a debita distanza e a sottoporsi all'usura delle circostanze economiche però intravedendo
E morendo si in una direzione diversa da quella che il classico capitalismo e quello che il classico intervento in natura pubblica
Ventinove riflessione profonda sui percorsi verso il futuro dell'universo il movimento cooperativistico nella missione di modello alternativo da un lato e di settore efficace nella creazione di posti di lavoro dalla mi pare che questo sia stato l'elemento di fondo
Il motivo che abbia maggiormente attratto me e spero che Possa sedurre anche gli atti
E io mi auguro a questo punto di vista di eliminare lacci e lacciuoli il decreto io non so se farò il decreto perché davvero per me diventa difficile una sorta di labirinto nel quale ci troviamo
In questa mia concertazione permanente con le forze sociali c'è chi mi dice che bisogna intervenire sul mercato del lavoro attraverso lo strumento della credo del decretazione d'urgenza Marino e tra questi
Ci sono altri come quelli che ho visto ieri sera i sindacati confederali che mi chiedo intervenire con strumenti di natura legislativa certo io so evidentemente che debba intervenire la maniera più rapida possibile
So che il decreto se ci sono l'impazienza e della maggioranza non farò decreti per quanto mi riguarda perché se ci sono le incertezze della maggioranza
Se la maggioranza non è una maggioranza politica non mi affaccio alla finestra per essere come dire considerato maltrattato il giorno dopo
Io credo che in Consiglio dei ministri da ora in avanti ci dovranno essere più notaio meno avvocati in modo tale che registriamo tutti le cose che decidiamo e quindi le decidiamo quelle consumiamo tutti quanti assieme
E allora da questo punto di vista debbo dirvi soltanto alcune cose che io presenterò anche non so quale sarà lo strumento operativo se il decreto il disegno di legge ma alcune cose che ho visto proposte al primo al secondo punto per quanto riguarda le enunciazioni che il Presidente Marino ha fatto quindi sia per quanto riguarda l'abbassamento della soglia
Del dei cooperatori e sia per quanto riguarda altri aspetti i professionisti liberi professionisti io su questo evidentemente mi impegno a farlo poi vedremo quale sarà l'itinerario spero con la se gli amici di una mano a riguardo al di là di distinzioni di maggioranza di opposizione nel senso che ritengo che queste cose sia una forma di sfida per voi anche per l'uno eliminando le barriere
Determinando le condizioni di una minore dissi Ussita non voglio dire della tutta la viziosi la possibile immaginabile da questo punto di vista concorrendo assi
Certo se bisogna anche di fare una legge al riguardo non basso soltanto di ritocco in maniera più o meno estemporaneo che Possa codificare alcune cose che mi stanno particolarmente a cuore su questo lo faremo
Inutile dirvi che lo facciamo durante l'estate perché mi sembra abbastanza improbabile e certamente vi direi una sorta di bugia molto molto clamorosa ma credo che abbiamo il dovere di farlo è già con Marina e con gli altri ci siamo visti ci vedremo successivamente io vorrò stabilire con loro
Perché mi pare che la cosa più giusta sia quella di concordare ascoltando con molta pazienza poi definendo questa è la regola che mi son dato io credo alla concertazione non come motivo di impaccio per quelli che debbono stabilire il modo con il quale bisogna dialogare sentire gli altrove ma è un impaccio credo invece che bisogna vere perché non ce l'abbiamo più questa grande capacità di ascolto di essere un po'come gli indiani dimettersi per terra
E sentire gli zoccoli che provengono
Dalle distanze da quello che c'è intorno questo il Governo ha il dovere di fare però nessuno può portarmi neppure all'idea che la concertazione debba essere una forma di ingessatura
Per la quale non si decide mai e in alcune circostanze non avendo mai deciso nel momento opportuno in maniera tempestiva abbiamo creato inconvenienti maggiori di quelli che invece potevamo certamente eliminare quindi ho il dovere cosa che farò in questi giorni io voto soltanto lo debbo dire quale perché c'erano anche alcuni giornalisti che me lo chiedevano io non è che sia venuto meno alle mie prerogative di natura personale non quelle di natura istituzionale
Sul pacchetto lavoro certo che presenterò queste proposte se il governo cioè e mi auguro che ci sia credo che i chiarimenti che siano intervenuti che stanno intervenendo in queste ore abilitano il governo ad esserci e quindi dovremo fare
Delle misure e le misure per quanto riguarda l'occupazione saranno misure che erano al primo posto nella determinazione del governo era un giocare in teche le rispetto alle difficoltà del Paese al broncio che rischia di esserci perché queste misure un vengono Mara
E io mi auguro che queste possono esser fatte quindi il prossimo consiglio dei ministri certamente queste misure ci saranno la strada mi auguro che sia la più celere possibile
Se sceglieremo il disegno di legge chiederò i presidenti delle Camere di valutare se davvero questa celerità esiste nell'eventualità che il presidente le Camere mi dicessero che la severità non c'è
Io ho il dovere e l'obbligo morale di fare in maniera diversa questa non è una lingua biforcuta perché evidentemente il mio intendimento l'ho detto io dal mondo sindacale
E quello di andare nella direzione di una maggiore prontezza in modo tale che sul piano generale ci sia una risposta che si una risposta
Che è un dovere per quanto ci riguarda tutti
Questo attiene a me questo attiene al governo la sua collegialità
Questo attiene all'itinerario parlamentare che dovremo intraprende se registrasse impazienza
Sei come vede in questi giorni magari si giocasse sul pacchetto lavoro una vertenza interno ideologici su questa francamente non ci sto anche mettendo a rischio la mia persona mettendo a rischio una serie di altre cose che mi toccano più da vicino ma su questo non ci starei
Io mi auguro che sulla vicenda del lavoro noi abbiamo differenze non certamente con voi ma con gli altri differenza in i modi con i quali impostare alcune cose ma nessuno viva Dio mi potrà dire che su lavori interinali non bisogna intervenire
Se come ieri sera qualcuno mi accennava che entro il ventuno siccome il disegno di legge poi si è scoperto chi avendo detto
Che mettevo mano revisionando come era stato stabilito dalla mia maggioranza nella quale sto come ministro della Repubblica
Revisionando quello che era stata l'impostazione di giugno e mi è stato risposto che non ha votato assolutamente nulla
Che non c'era un testo spiegato che il testo c'era ceri testo Giugni che era stato presentato che questo antidemocratico Mastella era molto più democratico di democratici Issime che si era uno a apprestati prima di me sul piano dell'impalcatura del ministero del lavoro
C'è un testo sul lavoro interinale e all'interno di questo testo ci saranno dei ritocchi che toccano anche il mondo della cooperazione se è vero come è vero in piena coscienza io non sono tra quelli che all'offensiva rispetto a chicchessia
Io ho un solo grande dovere come credo ce l'avete voi con me queste la traccia questo il sedimento vero dal punto di vista di chi è abilitato ai copra ITO sente dentro di sé questa motivazione questa declinazione di natura cristiana
Io ho il dovere a fronte delle circostanze che determina un'accelerazione sul piano della disoccupazione
Che finiscono perché l'aria angosce e drammi incredibili soprattutto per quanto riguarda la frontiera di giovani italiani
Io ho il dovere di intervenire dal punto di vista istituzionale il governo ce l'ha più di me e allora su questo evidentemente c'è bisogno della insorgenza di fare qualcosa di più
E siccome tutti ritengo che il disegno di legge perché quello sarà un disegno di legge sul lavoro interinale può determinare nel nostro Paese al di là delle cifre di circostanza migliaia e migliaia di posti di lavoro credo che abbiamo il dovere intervenire
Tanto è vero che Marinoni ha fatto riferimento prenderò spunto anche da quello che Marino ha dichiarato
Per dire evidentemente che rispetto a questo il Governo io la voglia di intervenire quindi non ci saranno se non suggerimenti giusti come dire il raffreddamento di natura particolare che possano intervenire
Io come detesto prendendola molto per le lunghe vedo che sta per arrivare il Presidente del Consiglio non sa ancora Rinaldi presa dal consiglio
Nome
A noi interessa e non viene ci sono i problemi del governo se se non viene la presa del consiglio mi però con molto di più vuol dire che le mie parole come come dire quadruple play
Vanno ritirate perché non so se questa era la fila da un prossimo ministro del lavoro magari a questo ministero con incarico quindi vi chiedo scusa se
Niente allora
Riepilogando davvero concludendo in maniera molto semplice e vi chiedo scusa se magari c'è stata questa mia non avarizia sul piano delle parole ma ho tentato di scandire le
Forse in maniera incongrua ve ne chiedo scusa soltanto per il fatto che mi era stato detto
Che avrei dovuto incoraggiare quindi aprire con la mia sciolina a quello che ha ritratto poi su cui sarebbe immenso il presente del consiglio io voglio soltanto dirle
Che al di là del grado di presenza in questo caso in maniera istituzionale alcune cose molto semplici la prima che la mia partecipazione vera reale quindi credo a questo aspetto solidaristico che di caratterizza
La seconda vi chiedo una mano sul piano generale vi chiedo una mano in maggior misura
Sul piano della vicenda del Mezzogiorno dove c'è bisogno di una mostra maggiore presenza di una mostra maggiore capillarità siatene certi
Chi o sulla sponda del Governo in maggioranza o in misura o in maniera diversa per quanto mi riguarda rispetto alle cose che ho ascoltato rispetto alle cose che vedo per quanto riguarda ci sarà sempre da parte mia
Un tratto di aiuto di incoraggiamento in questo caso si di enorme solidarietà grazie
E tanti auguri a te
Ringraziamo ma l'applauso è già significativo il ministro Mastella per le parole lo assicuriamo del nostro impegno per il Mezzogiorno è un problema per la cooperazione anche per copertura cooperazione
E quindi per Confcooperative creare nuove imprese cooperative nel Mezzogiorno qualificare
Anche i dirigenti alla cooperazione meridionale
Avete capito che le note vicende legate alla decreto sulla custodia cautelare
Rendono impossibile la presenza di un percorso che dalla spensierata assicurata fino alla terminerà la mia relazione anche ecco
E SMI ha tolto mi ha già detto ministro Mastella che del Consiglio fra qualche minuto appariva in televisione per un messaggio a reti unificate non so di che tipo non credo che però ci siano continua ad esserci dei problemi
Dobbiamo si è impegnato avvenire nel caso in cui il Governo ovviamente resista a questa vicenda
Istituzionale parlamentare
Vorrei cogliere l'occasione per salutare non l'ho fatto in apertura dati i tempi ristretti che avevamo tutti rappresentanti delle organizzazione qui presenti non li cito perché altrimenti finisca poi per perderne qualcuno ma vedo autorevolissimi amici
Del movimento cooperativo oltre che evidentemente rappresentanti autorevoli del mondo imprenditoriale italiano agli altri invitati nuovamente il mio caloroso ringraziamento chiederei ai delegati e agli invitati cooperatori
Delle strutture di rimanere dopo ovviamente una pausa che chiedere che che che pongo premetto immediatamente in atto per dare modo appunto agli invitati di assentarsi di rimanere un attimo comunque ancora in sala grazie
Presidenza come un confronto con il nuovo governo
Con il governo così vedo primo della prima e della seconda Repubblica
Abbiamo quindi bisogno di conoscerlo la stessa relazione mi è parsa che via vi sarà parsa sotto alcuni aspetti anche elementare era perché c'eravamo al mio posto il problema il compito di illustrare al presidente del Consiglio che cos'è la cooperazione o comunque i nuovi governanti del paese che cos'è la povera la cooperazione credo comunque che la presenza dei due ministri abbia consentito di avere un confronto molto significativo col Governo ugualmente in altri tempi Senato benissimo oggi evidentemente c'era l'attesa per il presente del consiglio che se dovesse rimanere in carica ci ha comunque garantito
Una un replay una possibilità in sostanza di venire in una prossima occasione alla ripresa autunnale
Con questo voglio però giustificare il fatto che questa Assemblea a differenza delle precedenti non a un dibattito non ho previsto divario no previsto una discussione un po'perché l'ora di avvio per consentire quando il clima era più tranquilla e serena la presenza del Presidente del Consiglio che s'è venuto ieri a Milano e quindi non alle dieci è arrivato alle undici viene alle undici e un quarto undici e mezza
I tempi quindi ristretti non consentono di base e poi perché essenzialmente era una ecco è un confronto tra Confcooperative membra presa dal presidente ovviamente e il governo la volta scorsa avevano fatto dibattito anche se non c'è stata nessuna sembra dello scorso anno una grande discussione una grande partecipazione la prossima l'occasione che l'occasione poi che prepara il congresso
Penseremo studieremo anche il modo di dare la possibilità a tutti coloro che intervengono di potere anche prendere la parola tenendo sempre conto che l'Assemblea annuale e prevalentemente un confronto con il con l'esterno
Anche se ci rimane il tempo un confronto un dibattito all'interno abbiamo il Consiglio nazionale mo'altri organi di quale noi verifichiamo costantemente la linea i bisogni le attese delle cooperative quindi mi sentivo
In dovere non solo di ringraziare ma di giustificare il fatto che in questo caso è un'opinione molto ristretta
Non è perché non vogliamo essere o non voglio essere democratico mai perché avevamo prevista come poi in effetti è stata con una una dibattito una illustrazione delle nostre attese nostre problematiche a chi governa per la prima volta la Repubblica con forze politiche sono repellente giovane ma anche profondamente diverse dal passato
Grazie che adesso è finito nelle