Rassegna stampa estera

Voi giovani ascoltatori di radio radicale martedì ventidue novembre questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta oggi ci occuperemo soprattutto della copre ventisette che si è conclusa nella notte tra sabato e domenica Sharm el Sheikh
La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici i negoziati sul clima non superano il test più cruciale giudizio di un editoriale uscito ieri sul fare lo show Times la principale novità e la creazione di un fondo perdite e danni che dovrebbe servire ad aiutare i Paesi più vulnerabili e quelli più poveri a a fronteggiare i cambiamenti climatici
Ma la priorità è un'altra e fermare le cause del cambiamento climatico e su questo non ci sono stati passi avanti anzi
Il rischio di alcuni passi indietro sottolinea il Financial Times un giudizio simile l'abbiamo trovato su e il mondo
Un accordò che non riesce a nascondere una Coop deludente
L'opinione piccolo quotidiano liberale francese
Parla di una grossa macchina diplomatica che non serve a niente
Un giudizio più positivo invece l'abbiamo trovato su El Pais altro quotidiano spagnolo
Una coppia in piena guerra il vertice in Egitto promuove finalmente un fondo di compensazione per i paesi più colpiti dal cambiamento climatico
Parleremo anche di Iran questo oggi lo faremo con un editoriale uscito su l'immonda nel fine settimana la corsa verso l'abisso del regime
I ragni hanno nel momento in cui la Repubblica islamica riesce a rispondere solo con la repressione alla rivolta o alla rivoluzione
Innescata dal l'omicidio di Mascia Ammini il sedici settembre scorso
Chiuderemo infine con alcune segnalazioni che riguardano l'Italia innanzitutto la la strategia forse la tattica internazionale di Giorgia Meloni e del suo governo
El Pais ieri aveva un pagina firmata Daniel Verdoux questo il titolo dell'articolo
Meloni non parla con i suoi partner europea a causa dell'immigrazione regna il silenzio tra Roma e le principali potenze europee
Altra notizia che che fa rumore anche in Europa riguarda invece l'ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio
Oggi a pagina quattro di le Monde trovate un un articolo firmato dai corrispondenti a Bruxelles a Roma
La candidatura contestata dell'italiano Luigi Di Maio a Brussel l'ex ministro ed ex dirigente del Movimento cinque Stelle
è favorito pare essere il rappresentante speciale dell'Unione Europea presso gli Stati del Golfo per le Monde si tratta di un caso di riciclaggio
Che interroga molti sia a Brussel sia a Roma concentriamoci però innanzitutto sulla cotto ventisette la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici risultati
Non sono positivi secondo gran parte dei giornali internazionali prendiamo al feroce al Times di ieri l'editoriale i negoziati sul clima non superano il testo il più Cuccia Ale
La creazione di un fondo perdite danni è positiva ma la priorità esternare
Le cause del cambiamento climatico scrive il quotidiano della City sì sapeva sin dall'inizio che il vertice sul clima della coppia ventisette Sharm el Sheikh
Sarebbe stato difficile la guerra in Europa l'aumento dell'inflazione la crisi energetica l'accumulo di debiti da scarsità di cibo
E le relazioni difficili tra Stati Uniti e Cina non favoriscono la cooperazione globale sul compito difficile di ridurre i gas a effetto serra eppure la copia ventisette è riuscita ad essere a a scendere al di sotto delle giammai le aspettative
Su quello che era il test più cruciale di questo appuntamento in un incontro tenuti sia all'ombra delle inondazioni devastanti in Pakistan
Quello che è stato definito l'evento climatico del secolo questo era il momento di inviare un segnale politico chiaro sul fatto che il mondo era pronto a uscire
Il più rapidamente possibile dai combustibili fossili che stanno spingendo verso l'alto livello globale delle temperature
Ma una proposta pilotata dall'India per accettare di ridurre il consumo di tutti i combustibili fossili non solo il carbone è stata respinta a causa dell'opposizione
Dei produttori di petrolio e gas come Arabia Saudita
Russia
Qual è dunque il risultato principale della Coop ventisette secondo fra Giunta in sé la creazione di un fondo perdite danni a favore dei Paesi più vulnerabili i più poveri
Le vite e i mezzi di sussistenza in questi paesi sono già minacciati in un mondo che si sta costantemente surriscaldando a causa dei gas
Serra storicamente emessi dai Paesi ricchi c'è chiaramente un motivo morale per avere una forma di riparazione
Tuttavia non è questo che è stato concordato i Paesi ricchi non avrebbero mai firmato un accordo che equivalesse a un'ammissione di responsabilità how a richieste di risarcimento a tempo indeterminato
Inoltre le decisioni su chi verserà i soldi al fondo rischi riceverà le risorse sono state rimandate a future Kopp e questo a causa dell'opposizione della Cina a contribuire all'onere finanziario la seconda più grande economie al mondo vuole evitare di assumersi responsabilità alla Coop dove è stata a lungo classificata come paesi in via di sviluppo
Ma la sua ricchezza in rapido aumento il fatto che sia di gran lunga il più grandi inquinatori al mondo
Significa che la Cina deve assumersi maggiori responsabilità per un problema climatico che non può essere risolto senza di lei
Il nuovo fondo non è stato l'unico risultato della Cop ventisette scrive ancora Fraktion Times i paesi hanno anche concordato di sostenere le riforme delle banche multilaterali di sviluppo per aumentare i finanziamenti a favore del clima ci sono state anche i progressi sui passi lanciati a Glasgow per arrestare la deforestazione
Tutti dicono che questi tentacolare i vertici delle Nazioni Unite possono ancora fare progressi in alcuni settori
Ma sulla suscita centrale che ridurre l'uso dei combustibili fossili e ridurre le emissioni di CO due la coppa ventisei
è stata un fallimento così tra l'altro il faro sciolta e sì in questo editoriale critico anche El Mundo quotidiano spagnolo in un editoriale dal titolo
Un accordo che non riesce a nascondere un vertice deludente i piani per la decarbonizzazione dell'economia sono stati ignorati
I combustibili fossili sono stati ancora una volta l'elefante nella stanza scrive El Mundo il il vertice sul clima in Egitto si è concluso domenica con un accordo che può essere importante per la Cooper Hutter cooperazione internazionale
Ma che per il momento rimane troppo vago non ci sono progressi concreti sulla decarbonizzazione e la modernizzazione della produzione di energia sul piano scientifico si può solo parlare
Di stagnazione
Il linguaggio dell'accordo
Il testo dell'accordo che avrebbe potuto infastidire i produttori di petrolio è stato ammorbidito
Non sono state previste nuove scadenze per la riduzione delle emissioni
O la promozione di alternative tecnologiche
Ai combustibili fossili
è stato creato un fondo perdite d'anni con l'obiettivo di compensare i danni che il cambiamento climatico ha causato e causerà ai Paesi più vulnerabili tuttavia questo fondo nasce con moltissime incognite tanto per cominciare scrive El Mundo non è chiaro quali Paesi saranno i donatori quali beneficiari
L'Unione Europea ha cercato di rendere potenze come la Cina e gli Stati arabi parte del gruppo dei Paesi finanziatori e di escluderli dai beneficiari ma il tentativo è stato bloccato
Per il resto sull'obiettivo di non aumentare la temperatura globale oltre grado e mezzo obiettivo indicato a Parigi
Non ci sono stati progressi nonostante il fatto che le emissioni continua a crescere
I piani per de carbonizzati all'economia sono stati ignorati i combustibili fossili sono stati ancora una volta l'elefante nella stanza del testo finale della Coppa ventisette
Non prevede una l'ora una loro riduzione progressiva
Perché perché era necessario andare incontro alle richieste dei Paesi arabi
E della Russia infine non sono stati fissati i nuovi obiettivi di riduzione dell'effetto serra le meccanismi di monitoraggio del rispetto degli impegni già a sud
Dopo questa coppa ventisette per il mondo è chiaro che il formato non è in grado di raggiungere i suoi obiettivi
La prossima Cop si svolgerà negli Emirati Arabi Uniti cioè un Paese con restrizioni civili la cui economia dipende dei combustibili fossili
La crisi climatica rende necessario promuovere un mercato dell'energia basato su sostenibilità ed efficienza
L'impegno per la scienza e l'innovazione
La soluzione alle carezze che si sono viste alla coprenti sette Hitler Egitto così tra l'altro do e a contestare questo formato multilaterale
E anche il piccolo quotidiano francese l'opinione in un editoriale dal titolo Cop ventisette una grossa macchina diplomatica per niente
Le delegazioni presenti era conventi sette sono riusciti a trovare un accordo
Questo accordo prevede la creazione di un fondo di aiuti ai paesi più colpiti dal cambiamento climatico il suo buon trasferimento di denaro da nord verso sud per riparare i disastri causati dal Nord subiti dal Sud
Dal punto di vista morale buona cosa ma per il pianeta resta da vedere
Perché le modalità del fondo restano ancora da definire l'importante era solo annunciare un accordo il fatto
Il fatto è che ormai questi gran queste grandi messe sul clima organizzate dall'ONU con decine di migliaia di partecipanti più di trentatré mila Sharm el Sheik
Si concludono inesorabilmente con un testo che permette a tutti di salvare la faccia senza prendere troppi impegni
Questo triste spettacolo si riprodurrà al prossimo anno Dubai negli Emirati Arabi Uniti uno dei paesi che mette più CO due per abitanti
Ma qual è l'impatto di questi vertici grandi loculi enti sul quotidiano sette anni dopo gli accordi di Parigi venticinque anni dopo il protocollo di Kyoto sarebbe ora forse dismettere perché perché diventa sempre più chiaro che l'adattamento al cambiamento climatico passerà delle scelte individuali dei consumatori come dell'impresa
Occorrerà dunque arrendersi all'evidenza una somma di piccole cose
Potrà essere più efficace
Di una grande macchina diplomatica così l'opinione del suo editoriale di ieri un giudizio più positivo sui risultati di questa Conflenti sette l'abbiamo trovato su il Pais altro giornale spagnolo
Aria progressista rispetto al mondo una coppia in piena guerra il titolo il vertice in Egitto promuove finalmente un fondo di compensazione per i paesi più colpiti dal cambiamento climatico
Mi scrive El Pais la coppola dell'ONU sui cambiamenti climatici si è conclusa con risultati più positivi di quanto molti pensassero inizialmente la creazione di un fondo perdite danni per indennizzare i Paesi già maggiormente colpiti dall'impatto del cambiamento climatico e il miglior risultato di questa Coppa ventisette
Con il riconoscimento del diritto alla salute e l'accenno alla necessità di aumentare il tasso di Energia rinnovabile la situazione bellica in Ucraina e il timore di una recessione economica hanno comprensibilmente abbassato l'ambizione di alcuni Paesi e rallentato quella di altri
Ma le Coop tendono ad avere un problema di gestione delle aspettative le speranze rispedì poste in questi vertici dalle organizzazioni delle città civili dal mondo ci
Piccolo perfino dagli stessi governi spesso sono esagerate sono si formi importanti ma non sono l'unico spazio per affrontare il tema del cambiamento climatico
Le Coop sono l'ambito multilaterale per eccellenza dell'agenda climatica ma questo non esime ciascun paese
E la stessa Unione Europea dal varare strategie ambiziose e così El Pais che poi sottolinea come l'Unione Europea realtà finora
Sia stata forse
L'unico a attore
A a dotarsi di una strategia davvero
Ambiziosa seguita poi in parte dagli Stati Uniti dal Canada
Gli dava altri manca però la Cina forse
Questo è l'elemento centrale che ha caratterizzato questa questa coppa ventisette
La Cina che vuole essere trattata come paesi in via di sviluppo anche se diventa sempre più ricca soprattutto diventata il più grande inquina attore al mondo con ripercussioni su
Oggi vogliamo occuparci anche di Iran recuperando un editoriale cucito sulle mondo nel fine settimana
Dal titolo la corsa verso l'abisso del regime iraniano comincia così il quotidiano francese che futuro a un regime che uccide la sua gioventù
La questione continua a porsi nel momento in cui il sangue scorre in Iran da ormai più di due mesi reprimere e qualcosa che il regime al potere sa fare ordinariamente
Nessuna iraniana e nessun iraniano dubita della determinazione del regime a schiacciare le voci che lo contestano
Ma la paura non sembra più essere efficace tanto l'ondata di collera in corso appare potente provocata dalla morte del sedici settembre della giovane Mascia mini la rivolta sembra agglomerare una somma di risentimenti accumulati da decenni il risentimento di una gioventù urbana privata di futuro in un paese Talia e incatenato
Come il risentimento di minoranze etniche maltrattate che si tratti di curdi o debba luci
Di fronte a questa collera il regime di Alicante invece dimostrato subito incapace di offrire altro che il manganello
Non può essere altrimenti dato che la sopravvivenza al potere costituisce da tempo la sola preoccupazione del regime costi quel che costi per il suo popolo
Lo attesta anche la determinazione a dotarsi dell'assicurazione sulla vita
Sarebbe la bomba nucleare al prezzo di sanzioni internazionali devasta attrici per la Società Hera e Diana
La legittimità conferita dalla rivoluzione del mille novecentosettantanove che aveva cacciato un monarca odiato eh svanita da molto tempo in Iran
Così come quella che derivava dai principi religiosi del Governo del giurista teologo incarnato dalla guida
Questa Repubblica islamica diventato in poche settimane la terza prigione al mondo per i giornalisti dietro la Cina la Birmania
Ormai si fonda solo sulla capacità repressiva dei guardiani della rivoluzione che con il loro controllo sull'economia
E le loro milizie costituiscono la colonna vertebrale del regime questo regime non è nemmeno più capace di giocare come un tempo su un'apparenza di pluralismo tra riformatori e conservatori
Tredici anni dopo la grande ondata di contestazione seguita alle elezioni presidenziali truccate del due mila e nove
L'illusione di un regime in grado di cambiare scomparsa oggi manifestanti gridano semplicemente morte al Repubblica islamica la violenza sempre più cieca contro le proteste spontanee
Durante i funerali nelle scuole e nelle università nella metro di Taranto fa parte dello stesso manuale per giustificare una repressione spietata questa ultima
E illustrata dalle prime condanne a morte pronunciate contro i manifestanti si tratta per le bombe di una corsa verso l'abisso a cui il mondo assiste impotente così tra l'altro il quotidiano francese che usiamo in chiusura anche per accennare all'Italia
è una vicenda che che che sta provando ecco a livello internazionale anche perché in parte si gioca in Europa
Articolo firmato da simili giacché e allora caval la candidatura contestata dell'italiano Luigi Di Maio a Bruxelles l'ex ministro ex dirigente del Movimento cinque Stelle eh favorito per diventare rappresentante speciale dell'Unione Europea presso gli stati del Golfo
Scrive le Monde è un caso di riciclaggio che interroga tanto Brussel quanto a Roma
L'ex vice presidente del Consiglio italiano il ministro degli Esteri Dimaio sarebbe in pista per diventare rappresentante speciale dell'unione presso i Paesi del Golfo un posto appena creato Giuseppe Borrel il capo della diplomazia dell'Unione europea deve decidere nei prossimi giorni se presentare il suo nome ventisette Stati membri
Dimaio dovrebbe allora ottenere l'approvazione di due terzi dei paesi per accedere a questo incarico per ora si assicura a Brussel nessuna decisione è stata
Appresa
Se Di Maio dovesse essere proposto non
E certo che otterrà il voto del suo stesso paese visto che governo
è di tutt'altro colore
Ma nel mondo e poi ricordarla carriera
Personale ma anche politica tra cui Gide gialli
Di Di Maio e soprattutto si chiede quali qualifiche a Di Maio per svolgere questo incarico ha fatto una bella intervista si dice che studi sia preparato
Ma insomma per esempio sulle questioni energetiche non è che abbia grandi competenze dice una fonte a le monde
Ci fermiamo qui per oggi segnalandovi anche un altro articolo uscito sul Paese sieriche invece riguarda Giorgia Meloni e la sua strategia internazionale ne emerge
Un un Italia isolata dopo l'incidente sulla osservai chimiche e di migranti regna il silenzio tra Roma e le principali potenze europea David Carretta una buona giornata su Radio Radicale