Il mio ricordo di Mario Tronti: intervista a Francesco Verducci

Radio radicale siamo con Francesco Verducci per parlare di una figura tanto care alla sinistra a loro all'o pera Isma'di sinistra anche a come il mondo intellettuale si è mosso nel corso dei decenni a sinistra ma anche a sinistra del PC in qualche fase parliamo di Mario Tronti ideatore dei dei Quaderni Rossi che ha scritto una storia importante della sinistra italiana allora e commosso nell'aver ricordato in aula Mario Tronti
Beh devo dire sì è stato un momento importante anche dal punto di vista affettivo perché le ho conosciuto Mario Tronti non solo qui sui banchi del Senato tra i banchi del Senato ma molto prima quando da giovane neolaureato avevo svolto in una ricerca sull'opera Isma'all'interno delle ACLI quelle che sono le associazioni dei dei lavoratori cristiani italiani perché le attività che in effetti pronti eravamo all'epoca negli anni novanta
Aveva cominciato a ad arricchire il suo pensiero anche sul versante del delle gamme tra spiritualità e politica quindi c'era molta attenzione anche nel mondo cattolico dei confronti contro Montichiari naturalmente è stato un esponente molto importante del marxismo del cosiddetto neo marxismo opera esiste quindi sempre un pensatore
Comunista però ecco questo connubio molto originale tutto è stato una figura molto originale io oggi ho ricordato in aula anche che il fatto che tra che nell'ultima fase del del del del suo pensieroso in più
Totti si è molto concentrato sulla critica alla democrazia cioè come la democrazia dopo l'ottantanove si fosse dotata di senso fosse sempre più condizionata dalla demagogia una democrazia riflessione simile a quella che fu cui Hamas
Diciamo speculare in qualche modo opposta mentre Fukuyama di parlava appunto di fine della storia
Tronti ecco specularmente lamentava alla fine della storia e reclamava invece un nuovo inizio la storia attraverso la riorganizzazione in forme politiche organizzate criticando appunto una democrazia senza soggetti politici organizzati preda
Della demagogia senza popolo politico dice Tronchetti
E invece con un populismo antipolitico son pensiero molto ricco che giustamente oggi abbiamo abbiamo dovuto in aula ricordare non solo perché protestato senatore molto autorevole
Ma per la ricchezza della sua figura intellettuale che sempre aderito all'appartenenza di una classe sociale di un popolo Tronti una persona molto umile nonostante fosse così geniale nel suo pensiero
E questa è etica di Tronti un'etica e mi sento di dire comunista
Caratterizzava la sua figura al pari di suoi scritti
E il rapporto con il pc da dove è uscito è rientrato più volte e anche la rottura con Toni Negri
Lei alla fine degli anni sessanta che è stata in qualche modo chiarificatrice di certi indirizzi politici assolutamente del Tronto ci teneva molto a a marcare una distanza molto netta con
Perché diciamo la dinamica di potere operaio
Tronti giudice c'è un passaggio c'è scritti rivelatore a questo punto di vista lui dice Quaderni Rossi e poi classe operaia
Criticano l'organizzazione del movimento operaio c'è il Partito comunista ma stanno su quel terreno invece potere operaio Autonomia operaia
Voleva demolire quel terreno e quindi c'è una separazione molto molto netta Pietro ultimi rimarca proprio in questa ricerca sull'opera Ritmo politico
Del della quale io
Appunto mi sono trovato a far parte è stata un'esperienza più importanti della della mia vita politica
L'ultima questione allora il rispetto con cui è stata accompagnata questa figura nell'ultima legislatura che ha passato qui al Senato il ricordo un bell'intervento commemorativo della Rivoluzione d'ottobre
Che qui era atteso come
Come un evento te lo ricordi come vero lo ricordi bene Tronti volle fare questo questo intervento nell'ottobre del due mila diciassette concluse l'intervento dicendo
Con strumenti e mezzi diversi ma io mi sento però parte di quella storia è figlio di quell'esperienza bene grazie per questo bel ricordo al senatore Francesco Verducci del partito democratico