Cosa resta dell'autonomia differenziata?

Buonasera innanzitutto grazie per essere stasera qui che grazie ovviamente a a ai nostri ospiti
Che adesso rapidamente vi vi presenterò come niente insomma sapete perché siete qui questa sera abbiamo approfittato di una coincidenza diciamola così temporale cioè era a pesa una importante sentenza la corte costituzionale su una questione delicatissima per tenere questo seminario quindi vuole essere una occasioni di studio e quindi quando lo studio serve anzitutto a Scream mare per così dire le le questioni politicamente più calde e comprensibili dai loro profili tecnici
E questo è il caso dell'autonomia differenziata
Cioè di una questione politicamente tempi molto molto delicata che viene anche abbastanza da lontano perché come forse ricorderete l'autonomia differenziata diventa una questione di un certo rilievo politico ormai nell'quasi lontano direi due mila e diciassette quando cioè in Lombardia e in Veneto addirittura mi pare di ricordare con iniziative di tipo referendario consuntivo e i i governi regionali avevano chiesto ai ai propri cittadini di esprimersi su su questa questione e poi siamo alla fine arrivati al due mila e ventiquattro con una legge importante una legge importante che però è stata colpita da diciamo così due iniziative una giuridica l'altra politica o meglio o e un po'diciamo che i profili appunto
Vengono a restare abbastanza legati quindi questo ci occupiamo e stasera ce ne occupiamo con la professoressa ad Orlando che ringrazio della e università di Udine con il professor Lepore invece e della e università di Napoli e professor Bo genero che invece l'Università di Torino abbiamo fatto anche un certo equilibrio diciamo di estrazioni geografiche ante proprio visto la la la questione dice in una certa misura le richiama e io comincerei proprio a questo punto ringraziando nuovamente per aver accettato il nostro invito dalla professoressa d'Orlando per capire un po'diciamo come siamo arrivati qui anche dal punto di vista delle questioni giuridiche grazie
E ringrazio ogni volta l'Istituto Bruno Leoni per questo gradito invito la prima volta che ho ho l'onore di di essere ospite delle nostre iniziative che sono molto lieta
Dunque non è stato dato un compito abbastanza sfidante di riassumere questa sentenza che piuttosto corposo ma non a caso in vetrina in già stata ridenominata sentenza trattato
In una ventina scarsa di minuti quindi cercherò di andare davvero per sommi Cardini
Le questioni che sono contenute nella sentenza sono Pete sono a volte anche questioni piuttosto complesse per cui io mi limiterò per l'appunto a richiamare i campi principali della sentenza
Magari lanciando Borella qualche suggestione in qualche idea su cui nel formante previsto anche un dibattito interlocuzione imponenti pubblico pongo questa sentenza come ha già anticipato il nostro moderatore nasce a seguito utili alcuni ricorsi proposti da alcune regioni nei confronti della legge ottantasei del due mila e ventiquattro una legge ordinaria del Parlamento che per la prima volta ha dato attuazione un principio meglio di attuazione all'articolo centosedici comma tre della Costituzione
Con l'intento sostanzialmente di delineare una procedura
Che le regioni ordinarie che vorranno domani accedere queste forme differenziate di autonomia saranno tenute a seguire
E questo perché il testo costituzionale come probabilmente sapete non fornisce indicazioni di dettaglio rispetto ai leader da seguire per Occhineri acquistato una mia differenziata al di là di individuare il tipo di fonte con la quale la si può conseguire una legge rinforzata del Parlamento e indicata do
Gli ambiti di funzioni che possono essere richieste dalle regioni
Ora la sentenza centonovantadue del due mila ventiquattro con cui la Corte si è espressa sui ricorsi delle Regioni è significativa perché ha offerto al la corte la possibilità nel potremmo chiamare impropriamente preambolo del considerati un diritto
Di ricostruire un po'quella che secondo la Corte nella natura declino nostro della nostra forma di Stato regionale che la corte riassume io direi in modo esemplare in alcuni passaggi fondamentali
Laddove nell'incipit sottolinea come la nostra democrazia costituzionale si basa sulla compresenza e sulla dialettica di pluralismo e impunità
Noi
Poi principi che proprio nel nei rami più alti del sistema delle fonti cioè nella Costituzione coabitano cui esistono all'interno dell'articolo cinque La Repubblica una e indivisibile riconosce e promuove le autonomie locali e così via
E diciamo la Corte sottolinea che il pluralismo che sta alla base della nostra forma di Stato uno Stato democratico sociale di derivazione liberale
Richiede il regionalismo come esigenza insopprimibile della nostra società in quanto il regionalismo non è altro che l'espressione su un piano istituzionale del pluralismo sociale
Che caratterizza per l'appunto il nostro ordinamento
Questo pluralismo però deve essere ricomposto anche ad unità
E questo compito dice la Corte spetta al Parlamento perché perché il Parlamento è la sede di confronto trasparente tra le forze politiche
Sede che alimenta il dibattito nella sfera pubblica
Sede che deve tutelare le esigenze unitarie tendenzialmente stabili che naturalmente trascendono nella sfera che trascendono la dialettica maggioranza opposizione ed è per questa ragione dice la Corte che la Costituzione riserva il Parlamento talune prerogative per esempio una serie di materie sulle quali solo il Parlamento può esercitare una competenza legislativa di tipo esclusivo articolo centodiciassette comma due
Altri ambiti materiali in cui spetta al Parlamento determinare i principi fondamentali della disciplina di talune materie
Articolo centodiciassette commentare della Costituzione
Ed è per questo anche che e la Costituzione attraverso l'interpretazione data né dalla Corte costituzionale riconosce allo Stato la titolarità della disciplina di alcune cosiddette materie trasversali
E ciò che sono cioè le donne a entrare anche in ambiti di competenza riservate alle Regioni perché per l'appunto hanno questa valenza unificante ed è altresì per questa ragione dice la corte che la Costituzione riserva esclusivamente allo Stato la legislazione in materia di
Di perequazione
Queste funzioni unificanti dice la Corte riconosciute in Parlamento devono aiutare a costruire una forma di Stato regionale connotata da una regionalismo di tipo cooperativo
Un regionalismo in cui cioè la differenziazione diventi uno strumento al servizio del bene comune della società e della tutela degli individui e delle formazioni sociali
Su questo punto la corte costituzionale apre un piccolo inciso da comparatista sottolinea il carattere cooperativo soprattutto in senso orizzontale cioè tra regioni
Nell'ambito della teoria degli ordinamenti composti allorché si discorre di regionalismo di federalismo cooperativo in prima battuta si fa riferimento ai rapporti verticali tra i livelli di governo su cui in realtà la corte torna ma successivamente quando nei miei capi della sentenza in cui si occupa del principio di leale collaborazione
Per ricordare sinteticamente che il regge la cooperazione verticale all'interno del nostro ordinamento in assenza
Di un innesto stabile delle istanze territoriali nei processi decisionali centrali tramite una Camera delle Regioni
Deve per forza venire in altro modo
E cioè attraverso il sistema delle cosiddette conferenze
Chiusa parentesi come si edificare questo regionalismo cooperativo
E in particolare come si costruisce il riparto di competenze tra Stato e regioni
Nel momento di cui si vuole attivare quella che la corte di finisce clausola di flessibilità
Che è l'articolo centosedici comma tre
Si costruisce attraverso il principio di sussidiarietà
Che un'altra chiave di lettura importante di questa sentenza al principio di sussidiarietà che opera attraverso un giudizio di adeguatezza dice la corte ovvero sia che concordati l'allocazione delle funzioni legislative e o amministrative in capo a livello di governo che risulti adeguato
E questa debolezza come si misura anche cosa significa adeguato i criteri di misurazione dell'adeguatezza ci dice la corte sono l'efficacia e l'efficienza che possono derivare
Da l'eventuale decentramento della funzione
L'impunità il responsabilità questi sono le tre misure
Che l'adeguatezza deve con le quali l'adeguatezza deve essere vantata
E chiaro dice la Corte ma questo ovviamente lo sappiamo già i danni già dalla famosa sentenza trecentotré del due mila tre
Che l'allocazione delle funzioni secondo sussidiarietà può avere un andamento discendente
Perché può risultare più adeguato allocare funzioni in capo i livelli di governo vi passi più vicini ai cittadini
Ma può venire anche un verso ascendente
Quando per insopprimibili esigenze di carattere unitario viceversa sia più adeguato allocare la funzione in capo a livello di governo centrale
Questo apparato argomentativo
Della Corte ha poi un ulteriore corollario se la clausola di flessibilità dell'articolo centosedici comma tre
De di attivarsi in questo modo è chiaro che le regioni che intendano attivare danza
Devono attrezzarsi in maniera adeguata innanzitutto compiendo una atto idonea attività istruttoria quindi è onere delle regioni provare
Che la richiesta di quella data funzione risponde al principio di sussidiarietà nei termini che sopra ho richiamato
Onere della prova che sottolinea la Corte sarà particolarmente gravoso particolarmente stringente
Per taluni ambiti materiali
Che la corte elenca come per esempio il commercio con l'estero la tutela dell'ambiente alle professioni l'ordinamento delle comunicazioni e così via
Ambiti materiali in cui dice la Corte per ragioni di carattere giuridico ecco o economico la prova dell'adeguatezza e particolarmente a
E soprattutto perché dice la Corte quasi tutti questi ambiti
Sia la compresenza e la prevalenza del diritto europeo
Che da questo punto di vista funge da elemento di compressione di irrigidimento medio della stessa clausola di flessibilità dell'articolo centosedici
Sulla base di questo apparato argomentativo cui per la prima volta nella storia repubblicana il giudice costituzionale si prende la briga di ricostruire in termini così sistematici
Le peculiarità della nostra forma di Stato la corte passa poi scrutinare
Le singole doglianze sollevate dalle regioni
E è chiaro che dice la Corte se la clausola generale di flessibilità
Deve essere deve rispondere sussidiarietà che a sua volta va misurata su una base di efficienza efficace questa responsabilità
è chiaro che
Allorché si parla di ampliamento degli ambiti di autonomia delle regioni
L'ampliamento non può che riguardare singoli funzioni perché la prova dell'adeguatezza necessariamente deve essere data per singole e specifiche funzioni e non per impedire materia
Per questa ragione la corte dichiara
Con una tecnica di tipo sostitutivo
Illegittimità costituzionale di quelle disposizioni della legge impugnata che parlavano di trasferimento di materia anziché di trasferimento di funzioni
Inoltre sempre sulla base del ragionamento che precede la Corte dichiara l'incostituzionalità della norma della legge impugnata
Nella parte in cui non preventiva quindi qui utilizza una tecnica di tipo additivo
Dicevo nella parte in cui non prevedeva che l'iniziativa regionale sia giustificata in base al principio di sussidiarietà
Un altro un'altra serie di questioni che la corte affronta riguardano voi il sistema delle fonti del diritto
Perché nella legge impugnata
Correttamente che cosa si prevede si prevede che
Nel caso di funzioni che Vattimo su diritti civili e sociali
Il loro trasferimento alle Regioni deve essere preceduto dalla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni cosiddetti lei no
Che riguardano i diritti civili e sociali di modo che il trasferimento della funzione
Garantisca comunque che e le regioni
Garantiranno i cittadini quei determinati livelli essenziali
Per fare questo la legge impugnata che cosa fa
Dice belle col Governo a desumere questi livelli essenziali delle prestazioni
Però lo fa
Dice la corte
Senza rispettare quello che l'articolo settantasei della Costituzione prescrive internati delega legislativa cioè che la legge bene legga debba indicare i principi e i criteri direttivi a cui il governo dovrà attenersi
Nel caso di specie la soluzione adottata dalla legge ottantasei quand'è chiara
Era quella di rinviare
A principi contenuti in un'altra legge
La legge di bilancio di due anni fa
La Corte dice sì quella legge contiene effettivamente diversi principi
Ma intanto non con non contiene dei criteri direttivi e poi soprattutto sono principi di carattere troppo generale mentre allorché Parlamento decide di delegare al governo la determinazione delle deve dargli delle indicazioni adesso lo dico in modo un po'a tecnico più precise con riferimento ai singoli ambiti materiali considerati quindi questa delega in bianco dice la Corte no va bene e quindi dichiara l'illegittimità costituzionale delle disposizioni contenute nella legge che contenevano in buona sostanza questa delega in bianco
Sempre sul sistema delle fonti poi la Corte fa un passaggio in cui in realtà
Con un'altra etnica che ha molto utilizzato in questa sentenza cioè quella della interpretativa di rigetto
Respinge una serie di doglianze sollevate dalle regioni in particolare quella secondo la quale il Parlamento sarebbe stato estromesso dalla fase dell'approvazione delle
Delle delle intese
Tra lo Stato e la Regione richiedente le maggiori autonomia la Corte dice non è così le camere durante l'iter legislativo che porterà alla cosiddetta legge di differenziazione possono proporre emendamenti
Naturalmente però questi emendamenti devono riscontrare anche il consenso della regione interessata
Per cui se le camere ritengono di proporre degli emendamenti e la Regione non è d'accordo si riparte da zero nella trattativa
Altro tema molto importante dove anche qui la corte in realtà utilizza la tecnica degli interpretativa di rigetto riguarda proprio i livelli essenziali delle prestazioni
Qui le regioni ricorrenti avevano sollevato tutto una serie di censure alla legge che sinteticamente appunto la Corte costituzionale
Ritiene infondate
Cito però i capi della sentenza relativi alla determinazione delle perché sono molto importanti
Perché su sul tema della in realtà non è la prima volta che la corte si pronuncia
Però direi che in questo caso lo fa in maniera particolarmente limpida particolarmente perentoria
In buona sostanza la corpi dice
I livelli essenziali delle prestazioni sono una leggo testualmente rende di protezione che salvaguarda condizioni di vita omogenei su tutto il territorio nazionale
Quindi io ho usato ad un'altra sede questo termine il sono il vero tessuto connettivo della relazione
E che cosa sono in sostanza questi letta
Spiega la Corte non sono
Da ritenersi equivalenti ad un nucleo minimo
Dei diritti civili e sociali
Perché il nucleo minimo già per principio lo garantisce la Costituzione
Il e un quid pluris è un livello essenziale che a un certo punto il legislatore decide di fissare c'è un benchmark no un'asticella che il legislatore decide di fissare ma dice la Corte è questo l'importante
Se quando il legislatore decide di fissare fino voi deve anche garantire che quelle prestazioni siano effettivamente erogabili
Cioè deve garantire lì corrispondenti risorse e quindi la Corte dice
Che il sono un vincolo che il legislatore statale pone dovendo tenere conto delle risorse disponibili
Ed è per questa ragione che la corte sgomberare il campo da alcune interpretazioni abbastanza fantasiose
Che si erano sentite nel dibattito politico ma purtroppo neanche in quello giuridico quasi che il lento esistesse una dura il non esistono in natura
Il sono frutto di un bilanciamento
Tra diritti e risorse disponibili
Di carattere prettamente politico sono una scelta politica dei legislatore
Di un altro gruppo di
Capi di sentenza poi Lacorte ritiene infondate tutta una serie di censure sollevate dalle regioni ricorrenti riguardante il principio di leale collaborazione
Questo perché essenzialmente ricorda la Corte il principio di leale collaborazione non governa il procedimento legislativo su questo la corte è stata sempre pressoché costante
Perché il centosedici comma tre prevede un procedimento one to one bilaterale
E comunque perché la legge impugnata prevede nell'iter di approvazione di queste leggi di differenziazione il coinvolgimento di quel sistema delle conferenze espressione del razionalismo cooperativo di cui parla prima
Interessanti sono portando anche rispetto alla parte su mille sono i capi della sentenza in un avvio rapidamente a concludere che riguardano la materia finanziaria
Questo è un grande tema che anche lui ha suscitato molto dibattito sia in sede politica sia in sede giuridica
E anche qui con dei misunderstanding abbastanza grossolani
Sui quali la Corte fa finalmente chiarezza
Sulle questioni finanziarie la Corte dice la legge prescrive come dicevo prima che il debbano avvenire una copertura totale
Quindi nel momento in cui il legislatore decide di fissarli sa che devono essere finanziariamente i coperti e se le risorse non ci sono devono essere trovate
Da qui anche la diciamo delicatezza dell'attività di bilanciamento politico che il legislatore deve fare
Sulle funzioni invece che non riguardano i letta la sistematica della legge
Ripetutamente torna sul concetto di invarianza finanziaria
Cioè la corte sostanzialmente dice le funzioni possono essere trasferite ma
Diciamo senza creare diciamo disequilibri dal punto di vista finanziario
E questo perché dice la corte perché sulla base del ragionamento fatto all'inizio ciò che le Regioni devono dimostrare che sono adeguate perché sono più efficienti più efficaci più responsabili
Più equo e nell'erogazione di questi servizi evidentemente il trasferimento della funzione Po rappresenta un risparmio
O comunque se non altro non rappresenta un aggravio di spesa
Su questo punto però la Corte fa un passaggio importante
Quando ragioniamo di stesa dice la Corte dobbiamo smetterla di pensare alla cosiddetta spesa storica cioè alla spesa finora destinata alla copertura di determinati servizi
Perché la spesa storica che non sia frutto di un'analisi seria
Non è un indicatore oggettivo che ci fa capire di quante risorse abbiamo bisogno per copre il quel servizio
La spesa storica è semplicemente la spesa che si è cristallizzata in relazione a determinate prestazioni
E nessuno ha mai sia mai preso la briga di verificare se si tratta di una spesa sottodimensionato sovradimensionata rispetto alle effettive esigenze
Quindi la Corte dice qui bisogna fare un salto di qualità proprio mentale e poi metodologica bisogno cioè passare come già si fa per il caso dei lenta
A ragionare in termini di costi standard e quindi di fabbisogni standard
O comunque utilizzare altri parametri che rimandino d'un concetto di gestione efficiente
Sulla base di queste premesse quindi la corte
Dice rispetto alla disciplina sulle questioni finanziarie che il meccanismo per esempio delle compartecipazioni
Che la legge prevede come forma di finanziamento delle regioni per le funzioni da trasferire
Legittimamente prevista perché non contraddice la clausola di invarianza finanziaria
Per inciso anche qui micro parentesi da comparatista teniamo presente che nella nella realtà degli ordinamenti composti la compartecipazione è lo strumento per eccellenza
Definanziamento degli stati membri delle funzioni degli stati membri
Compartecipazione su cui gli Stati membri possono incidere con intensità variabile significativa nel caso dei lender tedeschi per esempio un po'più blanda nel caso delle comunità autonome spagnole e si è visto che la compartecipazione nell'esperienze comparate avuto proprio l'effetto di responsabilizzare gli stati membri
Perché si devono mettere nell'ottica di reperire insieme allo Stato centrale maggiori risorse possibile e quindi questo tra l'altro incentiva anche la cooperazione
Ci sono però due disposizioni che la corte sulla base del ragionamento che precede censura per quanto riguarda la materia finanziaria la prima e quella che prevedeva che queste compartecipazioni potessero essere riviste annualmente qualora essi verificarsi un disallineamento tra fabbisogni distesa il gettito dei tributi compartecipati la Corte dice eh no
Autonomia differenziata significa innanzitutto assunzione di responsabilità
Non si può ogni anno andare a verificare a piè di lista
Se hai bisogno di più soldi oppure no perché quando tu mi hai chiesto una funzione tutt'legione chiesto allo Stato una funzione hai fatto l'istruttoria il verificato anche quanti soldi ti servirà no
Ovviamente dice la corte in casi straordinari non arrivi
Citazione del delle compartecipazioni ci può naturalmente essere però tra l'altro deve passare non attraverso il DPCM che la legge preventiva ma di nuovo attraverso quella procedura che richiede una legge rinforzata e questo un meccanismo per inciso che ben conoscono le regioni a statuto speciale da cui io provengo dove noi abbiamo compartecipazioni espressi in decimi garantite negli statuti speciali e che effettivamente dunque considerati per il Friuli Venezia Giulia ultima rivisitazione dei decimi l'abbiamo avuta nel due mila diciotto quindi sono passati sette anni e diciamo abbiamo fatto a suo tempo i conti giusti tra virgolette anche se si tratta sempre naturalmente di valutazioni prognostica è becco su può interessare per esempio nel caso specifico all'epoca ci siamo chiesti
E meglio ampliare la platea dei tributi compartecipati o è meglio innalzare i decimi di compartecipazione questo era un po'la trattativa con lo Stato no alla fine abbiamo deciso ampliamo la platea dei tributi compartecipati perché così almeno abbiamo più chance di riequilibrare se qualcosa non funziona ecco detto un po'così il secondo punto su cui la Corte interviene dichiarando l'illegittimità costituzionale
Sì anale quello in cui la legge prevedeva la mera facoltà in uno l'obbligo per le regioni differenziate di contribuire limiti di finanza pubblica
E questo è un altro tema che per esempio le regioni a statuto speciale ben conosciamo perché ogni tre anni
Non contrattiamo per esempio con lo Stato i cosiddetti patti finanziari che sono quelli con i quali noi obblighiamo a dare il nostro contributo per l'appunto
In termini di finanza pubblica ci sarebbero tantissime altre cose da dire mostra sforato una battuta solo perché questa sentenza per me molto importante
Al di là di alcune sfumature perché instaura un dialogo un dialogo istituzionale fondamentale
è una sentenza che si rivolge in primis Allo stato al legislatore statale e gli dice
Devi individuare le non solo mi sono dimenticata di dirlo cosa importantissima dice al legislatore statale e ora di finirla che si rinvii l'attuazione del federalismo fiscale
Perché se si vuole raggiungere una punta avanzata di regionalismo come quello differenziato l'articolo centodiciannove della Costituzione va attuato gli enti territoriali devono poter disporre di tributi propri di compartecipazione ai tributi erariali del fondo perequativo senza vincolo di destinazione
E per inciso l'attuazione del federalismo fiscale è anche una Maisto VPN RR da realizzare entro marzo due mila ventisei
Poi si rivolge alle regioni la corte
E dice se volete chiederei maggiore autonomia dovete farlo
Prendendo le cose sul serio
Quindi con quell'onere probatorio di cui parlavo prima eccetera eccetera e poi indirettamente la Corte secondo me si rivolge anche all'opinione pubblica frastornata da questo diciamo confronto a volte davvero indecente in cui purtroppo si è impantanato un tema del regionalismo differenziato davvero purtroppo
Indice
Abbiamo
Un ordinamento un quadro costituzionale chiaro
Interpretazioni eccessive distorsive in un senso o nell'altro non esistono questo è il tre questa è la linea da seguire
E su cui sta invita poi gli attori istituzionali approcci eviterà
Mi scuso dello sforamento ad abbracciarlo
Grazie professoressa anche perché la la sentenza era appunto
Bisogno esatta dei suoi tempi e di questa opera di di di di sintesi e di primo commento eccellente dalla quale immagino la nostra platea ha potuto avere un primo segno per rispondere alla domanda che fa da sfondo al nostro seminario cosa resta l'autonomia differenziata e anche quali scenari si aprono vedremo dopo anche in un certo senso in che modo sia inserita quest'altra sentenza la Corte costituzionale invece più recente
Professor Lepore
Grazie molto per l'invito
Questo interessante dibattito che già dagli inizi
Sì presento molto bene
La mia risposta alla domanda
Da storico economico da studioso quindi altre discipline cosa resta
Della autonomia differenziata è semplice di cui il proposta di legge di quella legge dalla autonomia differenziata resta ben poco
Perché la Corte Costituzionale ha scavato a fondo in quell'articolato in quella normativa cambiando la sostanzialmente però io affronterei questo tema non da un punto di vista normativo ma seguendo un filo di ragionamento siamo a Milano è un'occasione opportuna anche per capire
Come si contestualizza quello che sta succedendo e come si contestualizza anche all'interno di una realtà come quella del Mezzogiorno Buy
Probabilmente valgono più gli stereotipi spesso in relazione invece alle opportunità e alle possibilità di guardare con un occhio diverso alla realtà del Sud e in generale la realtà del Paese
Mi è stata all'inizio della
Storiografia unitaria o no una discussione molto seria su cosa fosse stata L'Unità d'Italia
E come andasse valutato l'apporto per il Mezzogiorno al resto del Paese
Pasquale Saraceno ha individuato il limite maggiore dell'unificazione e la mancata unificazione economica del Paese ma non in termini di un meridionalismo rivendicativo
Localista
Che ha caratterizzato una parte anche dalla discussione sul Mezzogiorno ma in termini di riequilibrio della vicenda del Sud e del Nord nel processo di unificazione sostanzialmente c'è stato chi ha interpretato
Il processo risorgimentale come una dannazione per il Mezzogiorno che è andato a Pearl in termini di PIL la sua esposizione
E chi come anche il sottoscritto ha messo in discussione questa interpretazione piuttosto diffusa ma anche scarsamente regnante dal punto di vista scientifico perché l'Italia era complessivamente un Paese arretrato al momento dell'unificazione
Che si è avviato sulla strada dell'industrializzazione solamente alla fine dell'Ottocento e quindi più che una questione economica al momento iniziale l'unificazione si pone una questione sociale e civile
Di differenza tra il nord e il sud perché il Sud
Registrava una maggiore arretratezza rispetto al Nord in termini di infrastrutture distruzione di aspettative di vita di collegamenti e di opere pubbliche
Cioè in questo si sostanziava una differenza sostanziale
Tra il nord e il sud che non è stata colmata per tutta la storia unitaria se non in alcune fasce e con l'avvento dell'industrializzazione che cambiano i termini della questione meridionale quindi la differenza da una semplice appunto differenza
Di carattere sociale diventa invece un divario economico
Ma spiegazione anche del divario economico va fatta alla luce
Delle questioni che
Ma hanno riguardato la storia Conca
Credo che il nostro Paese
C'è stato un meccanismo nel quale si è pensato che nostro sviluppo dovesse avere una maggiore velocità là dove già vi erano resistenza industriale e questo in qualche modo è stato il modo in cui è stata affrontata la necessità di dare
In ritardo in estremo ritardo agli altri rispetto agli altri Paesi europei
Avvio abbrivio alla industrializzazione dell'Italia
Ma il Soda non è rimasto fermo
Vissuto non è rimasto diciamo stagnante in modo strutturale il Sud ha avuto una capacità di crescita soprattutto a partire dal secondo dopoguerra che a cavallo dato questo divario non tanto in termini assoluti quanto in termini di ritmi di crescita complessivamente il nostro paese cresciuto dal mille ottocentosessantuno a oggi
I cambiamenti sono stati straordinari
Se ha avuto una cambiamento strutturale anche nel mezzo
Pesce nel Mezzogiorno la sua capacità di connettersi al resto del Paese è stata scadente è stata molto più limitata rispetto alla capacità di crescita del resto dell'Italia
Questo è un punto importante per capire in che modo arriviamo a questa discussione perché se noi pensassimo invece al Mezzogiorno straccione come viene spesso rappresentato in alcune anche valutazione una parte minoritaria attualmente della storiografia voi faremmo un errore fondamentale il Mezzogiorno ha una sua dinamica
Che è diversa da quella del resto del Paese in questo si sostanzia anche un dualismo di crescita
Arrivando alle questioni che ci riguardano più diverse direttamente allora le differenze non solo in negativo ma anche la differenza la diversità in positivo delle diverse parti dell'Italia sono sicuramente non evento di ricchezza nel nostro Paese
Il problema vero e che sul nostro paese si è indebolito quando è venuto meno a un compito fondamentale che era quello di tenere insieme
Queste differenze di rappresentarle all'interno di una strategia di un coordinamento unitario ci siamo riusciti solo in una fase storica
Che è stata la fase dell'immediato dopoguerra quando di fronte alle distruzioni al fascismo che aveva detto di aver risolto la questione meridionale ma in realtà la riva aggravata enormemente e poi di fronte ad una guerra devastante che il Paese si è mosso unitariamente con la ricostruzione che naturalmente partire alla dove vi era maggiore esigenza di costruire l'apparato produttivo
E poi con la fase del miracolo economico italiano che è stato caratterizzato da due interventi pubblici fondamentali la legge di riforma agraria nell'intervento straordinario
Quella fase è stata una fase in cui il Mezzogiorno sia industrializzato è cresciuto più del resto dell'Italia
In un quadro generale in cui è stato una tripla convergenza d'Europa è cresciuta più degli Stati Uniti l'Italia è cresciuta più dei paesi più avanzati dell'Europa
E si è avvicinata a questi Paesi Mezzogiorno è cresciuto più dal resto dell'italiano velocità maggiore
Ed è stato in grado di contribuire fortemente al miracolo economico italiano
Unica fase di convergenza della storia unitaria dell'Italia
Tutto questo non lo dobbiamo dimenticare perché poi nelle fasi successive nell'età di crisi le distanze si sono nuovamente allargati anche per una scelta che è stata fatta
La mancanza di strategie unitaria a livello nazionale la prevalenza con la fine dell'intervento straordinario Capponi alla seconda fase aveva assunto un carattere negativo anche per la prevalenza delle regioni e per l'intervento delle regioni
Con una forte caratterizzazione politica nella gestione dell'intervento pubblico quindi passati da una fatti fase produttivistica che guardava questo ed il pensiero che io ho definito keynesiano dell'Offerta meccanismo dell'offerta
All'accumulazione agli investimenti per potere avere un intervento pubblico limitato nel tempo in grado di recuperare un grado di arretratezza del Sud creare un mercato che fosse in grado di creare di determinare una situazione a un tuo propulsiva nel Mezzogiorno
Tutto questo è durato per oltre un ventennio e poi si è avuta a partire dagli anni Settanta un'involuzione
Ne è venuto meno una ispirazione unitaria dell'Italia perde tentare di risolvere questa questione in modo strutturale
Sono prevalse alla fine dell'intervento straordinario delle politiche di sviluppo locale e sono stati il disastro del Mezzogiorno
Perché si sono avuti contemporaneamente deresponsabilizzazione
E cattiva gestione
Delle strutture degli enti territoriali a mezzogiorno regioni e degli altri enti territoriali e al tempo stesso si è avuta un'incapacità di raggiungere gli obiettivi che si davano in particolare le politiche di coesione
è quella l'epoca degli sprechi del discorso del mancato utilizzo delle risorse dovuta alla mancanza di un coordinamento nazionale la cassa è stato l'intervento
Top o da un riuscito un modello che è stato di esempio a tutti i Paesi dell'Occidente per intervenire nelle aree più che arretra Adelmo non a caso è stato guidato dalla Banca Mondiale
E dall'altro invece c'è stato un intervento
Bottom-up quello delle politiche di sviluppo locale che per lo meno nel Mezzogiorno ha rappresentato una dannazione
Da lì è nata anche la questione settentrionale la parte migliore della questione settentrionale che di fronte a questi sprechi in mani di risorse e a un'incapacità di governo locale è chiaro che c'è stata una reazione delle classi produttive si pone e pone il problema di come andare avanti
In un Paese in cui c'era una parte che arrancava
E che non contribuiva allo sviluppo produttivo quelle l'aspetto sul quale riflettere poi c'è stata una torsione una seconda fascia della questione che è stata quella poi di partire da questa constatazione del re innestare un'operazione politica il separatismo
La Repubblica diciamo che si definiva attraverso una sua frammentazione nelle varie parti del Paese fate attenzione
Che c'è un fenomeno speculare a questo anche l'
Oggi nel Mezzogiorno che si sta diffondendo che non è semplicemente il fenomeno folk colorismo dei neoborbonici ma c'è un suo bis modi limando
Che è speculare a quello che pensa che i problemi del Mezzogiorno si possano risolvere separandosi dal resto del Paese facendo le cose a mostre al nostro interno io penso che siano tutte e due visioni profondamente sbagliate perché separa una oggi presupposto Grande Nord e un presupposto Piccolo Grande Sud
Dal resto dell'Europa e del mondo e mai come oggi l'Italia avrebbe bisogno essendo un paese come lo definiva Giorgio Ruffolo troppo piccole troppo lungo
Peraltro privo di materie prime avrebbe bisogno la necessità vitale di essere al centro di processi complessi che non sono più quelli di qualche anno fa ma di processi che non so a mio avviso voli di una Dego l'urbanizzazione
Che non esiste ma di una globalizzazione più selettiva
Più
Lenta che va ridefinendo sì in base anche alla ridefinizione degli equilibri geopolitici Egea economici mondiali
Mezzogiorno e nord o stanno insieme dentro questi processi oppure perdono e anche questa divisione tra bottom-up petto approda una lascia il tempo che trova oggi non è più attuale lo è stata
Ha avuto un limite nello sviluppo delle politiche contrattazione programmata e di crescita a livello locale oggi si pone in termini molto più complessa
Tant'è vero che ci sono stati due esperimenti che andrebbero invece confortati quello dei patti di sviluppo per il Sud tra il due mila quindici e il due mila diciotto che hanno cercato di creare un coordinamento unitario delle politiche per il Mezzogiorno e ci sono riuscito poi sono arrivati i governi differenti che hanno interpretato la questione meridionale come mero trasferimento di risorse il reddito di cittadinanza e poi i bonus
E questo credo che non sia stato un buon segnale né per il sud né per il Paese si è andati anche all'indietro e c'è oggi stato un tentativo un contraddittorio
Attraverso le politiche la riforma delle politiche di coesione di mettere al centro una nuova fase di coordinamento tra lo Stato le Regioni Traverso degli accordi istituzionali
Che però è stata contraddetta da altre scelte fatte appunto in contrasto con questa idea
Rendo alla questione che diciamo vengo ai temi finali del mio intervento allora
La questione fondamentale dell'autonomia differenziata a mio avviso si pone in tutti i suoi aspetti primo quando è iniziato ecco un uomo non proprio nel due mila diciassette iniziata nel due mila uno con la modifica del titolo quinto della Costituzione
Che non ha fatto i conti con alcune questioni fondamentali per questo bisognerebbe tornare a rifletterci primo sull'esperienza del regionalismo italiano
è un'esperienza tutte rose e fiori è un problema il regionalismo solo nel Mezzogiorno è stato un problema solo nel Mezzogiorno
Io credo che l'esperienza del copie de e di altri eventi ci dimostri come sia un'esperienza complessivamente da rivedere soppressa
Inoltre tutto il tema della legislazione concorrente che è stato affrontato in quella sede
Che ha
Fatto emergere poteri di vitto ostacoli allo sviluppo concreto nel nostro Paese
è una vicenda che può essere lasciata in sospeso senza una riflessione un approfondimento
Io credo che noi abbiamo fatto un'esperienza di regioni senza regionalismo
Con un'assenza dell'elemento fondamentale che dovrà essere quello della programmazione e un'eccessiva invece
Come dire vocazione alla gestione degli interventi e soprattutto quello che io vedo
Come elemento limitante che c'è stato una forte vocazione a un utilizzo sbagliato delle risorse soprattutto al Sud ma non solo al Sud anche al Nord
Con una distinzione che oggi torna interamente anche nella sentenza della Corte costituzionale tra la capacità di spesi solare sport la come dire la possibilità di spendere risorse
E la responsabilità di gestire le entrate
Che non è la compartecipazione pura e semplice perché ci sono alcune risorse che riguardano essenzialmente non la collocazione fisica di ciascuno di noi in una regione ma riguardano la nostra attività il nostro contributo come dire alla spesa pubblica generale del Paese e alla gestione dello Stato italiano
Ma la necessità di connettere una responsabilità rispetto ad alcune funzioni che non sia semplicemente quella di spendere risorse ma anche di andarle approvate e questo non è da poco perché l'impianto di questa norma è stato basate unicamente sulla di questa legge è stata basato unicamente sulla spesso tra l'altro ci sono due leggi Calderoli ce n'è una in vigore
è un'altra che la Corte costituzionale ha messo in discussione
E la in vigore mi domando perché non sia mai stata attuata per lo meno per alcuni aspetti
Che sono di carattere fondamentale a proposito di federalismo fiscale che può essere interpretato in vari modi
Faccio uso una battuta io penso che noi non l'abbiamo interpretato la Buchanan ma lo abbiamo interpretato in un modo abbastanza distorto nel nostro Paese il federalismo fiscale
Venendo ai temi che la Corte costituzionale ha messo in discussione alle possibile soluzione
La spesa storica è stata privilegiata quel disegno di legge in quella legge rispetto alla spesa standard altro che efficienza
La mancanza di una possibilità di realizzazione le panche che per le maniche in materia inerente all'esercizio dei diritti sociali e civili non comprese nell'articolo centosedici comma primo
Il fatto lo ha ripetuto la collega D'Orlando più volte che anziché maggior funzioni si pensasse di relegare in modo indiscriminato materia alle Regioni
Anche su tematiche molto delicate disertori che io definisco indivisibili infrastrutture Energia trasporti istruzione sanità ambiente
Ma voi immaginate se la potestà di decidere fosse stata a proposito di tatto
A livello della regione pubblica oggi non avremmo nella realizzazione che si è fatta grazie all'intervento di un Governo che ha imposto la sua volontà
Che cosa succederebbe del cosa sarebbe successo di altri impianti di questa natura il rigassificatore a Piombino tutti quelli che nessuno vuole aprire sul proprio territorio se vi fosse una potestà di questo tipo da parte delle regioni ma soprattutto in che modo le potremmo garantire collegamenti di carattere nazionale la rete dei trasporti una politica energetica di livello nazionale in questa fase in cui ci troviamo di fronte a una crisi e a costi insostenibili e così via
Io credo che questi siano punti di fondamentale importanza
Inoltre della perequazione non si è mai discusso ma se noi vogliamo mantenere la solidarietà cooperative la cooperazione solidale tra le regioni questo è un punto fondamentale
Così come la definizione dei letti in termini di risorse
Non diciamo a seconda di chi arriva prima fare l'intesa
Ma sulla base di una pianificazione di una programmazione di carattere nazionale
Altrimenti inevitabile che chi arriva primo le risorse riesce ad aggiudicarsi alle porte le compatibilità nazionali renderanno impossibile che altri possono soffrire di quelle risorse per garantire i livelli minimi delle prestazioni mai essenziale scusa delle prestazioni
Ultima questione poi vengo a un'ipotesi propositiva finale veramente judo dal punto di vista
Delle coerenze no
Io vedo una qualche differenza tra due ipotesi che sono attualmente sostenute dallo stesso moderno quella dell'autonomia differenziata e quella
Invece di un'organizzazione
Direzione politica del Paese del governo attraverso il premierato
Come si tengono queste due cose insieme e cosa differente dire cerchiamo di coordinare a livello nazionale dei politica ebbero di far diventare protagonisti territori qui c'è una dissociazione tra questi due elementi
Di carattere non credo solo normativo ma anche concreto pratico
Politico
Che secondo me pone in modo irrisolto il destino appunto dell'autonomia differenziata
Allora bisognerebbe uscire appunto da alcuni stilemi il Sud palla al piede del paese nel sud c'è tanta arretratezze io non sono convinto che siamo già risolvendo i nostri problemi
Ma c'è anche una capacità dipende da come lo guardiamo il subita se lo guardiamo come fenomeno macro economiche come fonte pure Fia
Chiaro che quello che a me viene fuori che c'è una differenza profonda tra il nord e il sud in termini di andare parato di struttura produttiva di composito
Se lo guardiamo da un punto di vista dinamico il film l'immagine in movimento le dinamiche sono delle dinamiche molto
Diverse da quelle del passato ne abbiamo dei settori in cui su le quattro ad esempio a imprese di medie dimensioni che sono al pari o addirittura molto competitive con quelle del nord perché si internazionalizzato che fanno delle filiere produttive complete
Se guardiamo a la virgola mio all'economia quello che si chiamava green economy il Sud sta ottenendo risultati straordinari in quella direzione
Se guardiamo alla capacità di creare nuove impresa in settori innovativi dai ci sono dei fermenti molto positivi se guardiamo al rapporto tra ricerca innovazione ai talenti che ci sono nel Mezzogiorno proposte
Ciao quest'idea di sovvenzionare la migrazione
Dei giovani del sud mi sembra spero che ci si ripensi un'idea abbastanza balzana nel quadro generale del nostro Paese in cui non è solo prima un problema del Mezzogiorno con le regioni che si spostano un problema generale e non è un problema di penalizzazione un problema di attrazione di ulteriori talenti sui nostri territori qualcosa da questo punto di vista nel Sud sta avvenendo
Allora per affrontare questa tematica io credo che ha bisogno uscire appunto da alcuni
In giudizio sì quelli consolidati e guardare invece a quello che è possibile concretamente fare
Che cosa si può fare io penso che si debbano mettere insieme tre questioni oltre a affrontare tematiche di carattere generale ma tre questioni concrete e deciderà sulla base di questo come andare avanti
La prima il principio di solida e di sussidiarietà e cioè i servizi possano essere affidati alcuni servizi alla alle autorità più vicine ai cittadini è un fatto innegabile
Procura sicuramente dei vantaggi ma per fare questo bisogna badare alla Scala degli interventi alle esternalità se non si guarda questi altri due problemi
Si fa un ragionamento monco il tema dell'esternalità riguarda il fatto che un servizio pubblico un'infrastruttura a un certo grado di esternalità ovvero la sua produzione o il suo utilizzo da parte di una individuo o di una comunità
Modifica concretamente le condizioni in cui vivono altri individui o altre comunità
E la stessa esistenza di servizio infrastrutture pubbliche risponde a un problema di esternalità di vario grado e questo non può essere non considerato come una questione da affrontare e da valutare
In quella
Allora sterile ma di questioni che devono stare insieme
E la seconda le economie di scala ma insomma
Noi possiamo pensare che affidano a una singola Regione il tema delle connessioni di trasporti di livello più ampio di scala più ampio oppure la gestione dei rifiuti o le acque otto tanti altri
Servizio infrastrutture questo non pongo un problema invece di dimensione minima efficiente di fornitura di un servizio o di un'infrastruttura che abbia una tipologia è una tecnologia produttiva di un certo tipo
Questa non credo che possa essere un tema economicamente se non politicamente
Da sottovalutare se mettiamo insieme questi dei problemi allora forse
Si possono definire le diverse competenze dei livelli di governo che si può soprattutto puntare a una discussione che sia una discussione chiara della guardia avrei anche qualche proposta che evito di fare perché ho parlato troppo
Che possa consentire di ritornare su questi temi ma di affrontarli in una visione che sia una visione no una come dire falsata da ideologia da pregiudizi ma che vada al centro dei problemi cercando di risolvere e allora forse scopriremo che il nostro può essere uno Stato unitario
E articolato io credo che sia innanzitutto uno stato unitarie che si articola attraverso Divella istituzionale regionali e locali le regioni hanno un'importanza una valenza costituzionale purtroppo quel progetto non si è realizzato finora come previsto dalla Costituzione ma io credo che ci siano tutte le condizioni per poter discutere
Il livello nazionale e di un livello territoriale che concorrono a realizzare una capacità di rendere più progredito il nostro Paese di mettere all'altezza della competizione delle sfide internazionali acquisiamo
Grazie grazie professore però la prospettiva diciamola così storica storiografica ma non solo storica che ha portato per sentendo la c'erano echi e rimandi rispetto diciamo così alla prospettiva giuridica no fin dalla richiamo che ha fatto a Pasquale Saraceno sull'unità economica era Corte costituzionale ora e dice
Coesione come sintesi di pluralismo e unità come diceva
Avrei come ci ricorda la professoressa d'Orlando prima la responsabilizzazione anzitutto dei livelli di governo più vicini e al cittadino e anche su questo la corte ha
Tutto l'inviato il giusto fino a quest'ultimo riferimento alla piena realizzazione del del disegno istituzionale e questo mi pare
Che ci restituisca un altro senso della domanda che fa da sfondo al nostro seminario cioè che qui non si tratta di capire soltanto cosa resta della cosiddetta legge Calderoli ma cosa resta di una questione molto più ampia partire da una chiara indicazione costituzionale e la stessa corte mi pare nella sentenza sul referendum questo questo pensiero di fondo lo abbia avuto magari con motivazioni opinabili dal punto di vista giuridico ma su questo punto ci dirà di più professor Bolgiano
Ora grazie all'Istituto Bruno Leoni per l'invito molto molto gradito
Allora io
Fo vorrei soffermarmi su tre questioni e quindi torno diciamo sul versante giuridico
A partire dalla sentenza dieci due mila venticinque che è la sentenza che la Corte costituzionale ha reso la scorsa settimana sull'ammissibilità del referendum abrogativo della legge Calderoli
Perché questa sentenza ci spiega secondo me in parte anche quale e quali sono le prospettive
Di realizzazione dell'autonomia differenziata e quindi ci aiuta a rispondere alla domanda cosa resta oggi dell'autonomia differenziata allora la la Corte costituzionale la sentenza dieci dichiari inammissibile il referendum abrogativo rispetto al quale avevano raccolto le firme
Il comitato ha raccolto le firme comitato promotore e la giustificazione l'argomentazione addotta
Che Allo stato attuale della legge Calderoli resterebbe residuerebbe un contenuto minimo di difficile individuazione dice la Corte
A fronte del quale il referendum si svolgerebbe finirebbe per svolgersi direttamente sul testo costituzionale anziché sulla legge Calderoli stessa cioè sarebbe finirebbe per diventare un referendum
Pro o contro l'autonomia differenziata che invece
Come istituto
Disciplinato direttamente dall'articolo centosedici terzo comma e secondo me diciamo la conclusione a cui giunge la Corte
E contabile io stesso ero convinto dell'inammissibilità
Devo dire prima
Che la Corte rendesse la sentenza centonovantadue però anche quello che non mi convince però della sentenza il ragionamento che io trovo devo dire dissonante rispetto alla a quanto la Corte ci ha detto proprio nella centonovantadue di cui ha parlato
La professoressa d'Orlando ma di sembra che della legge Calderoli vi sia oggi un conto in contenuto minimo di difficile individuazione dopo che la Corte ci ha spiegato
Non soltanto che molte delle disposizioni in questo non non non condivido quello che sosteneva il professor Lepore prima non soltanto dopo che molte delle disposizioni rispetto alle quali
Erano state proposte le censure delle regioni sono rimaste intatte
Il procedimento per addivenire alle intese è restato intatto
La scelta delle compartecipazioni
è una scelta politica forte rilevante c'era chi sosteneva che dovesse essere un autofinanziamento regionale la la fonte per finanziare notturno la l'autonomia differenziata è riuscita la compartecipazione
La deroga al
Ai principi derivanti dall'articolo centodiciassette secondo e terzo comma rispetto alle materie o le funzioni che verranno devolute
Rimane il principio della deroga ai principi fondamentali nelle materie concorrenti e ai principi della materia esclusiva delle cui funzioni si va a discutere parte vorrei che saranno devolute
Le intese lepre intese adottate tra il due mila diciotto diciannove restano ferma e quindi a maggior ragione tutte le iniziative adottate finora da parte delle regioni restano intatte
Quindi l'architettura sulla base della quale la legge Calderoli è stata adottata resta in piedi non so Polo il contenuto minimo è stato come ha spiegato bene la collega ad Orlando integrato arricchito
Da un assist di una serie di garanzie ulteriori che rendono la legge ad oggi
Operativa se non per la parte relativa a e lei canta ricoprì quanti errori ovviamente necessaria una nuova del re delega da parte del Parlamento
Quindi dire che manca un contenuto minimo
Mi sembra di aver devo dire uno sforzo
Ritiene uno sforzo argomentativo particolare che la corte però non fa
Perché ci dice semplicemente che il contenuto minimo è di difficile individuazione e quindi il referendum non può tenersi e peraltro al contenuto minimo a scrive esclusivamente quella questione
Tra di brutti che riguarda la differenza tra le materie letto e non letto cioè alcune delle materie nelle quali è possibile devolvere le funzioni alle regioni
Sono state classificate come materie non letta sulla base di un lavoro del comitato Cletto presieduto da Sabino Cassese in cui peraltro anche la professoressa tornando ha fatto parte
E questa distinzione peraltro anche questa distinzione è rimasta valida ferma
La Corte ci dice sostanzialmente ad oggi il contenuto minimo equivale alla procedura di devoluzione che è possibile avviare sulle materie non letto nella misura in cui non riguardino prestazioni inerenti ai diritti civili sociali
Ora a me come ho cercato di dimostrare sembra che il contenuto minimo sia un pochino più ampio però
A prescindere dai giudizi sulla sentenza
Quello che resta ad oggi è quello che la corte effettivamente ci dice e ci indica come unico percorso
Per un realizzare l'autonomia differenziata cioè proseguire nella trattative che sono iniziate subito dopo l'entrata in vigore
Della della legge Calderoli sulle funzioni no letta che sono numero devo dire corposo di funzioni rispetto alle quali la trattativa con il governo
Ha dato in realtà già qualche risultato non non propriamente pubblico
Mai
I ministeri hanno reso una serie di pareri anche particolarmente critici
Sulle richieste regionali questo con una volta per spiegare che al di là delle richieste che possono prevenire dalle regioni che qualcuno si prefigurava che provenissero dalle regioni e fossero interamente quindi raccolte dai ministeri
Il conto come dire il il la discussione campi anche il conflitto tra lo Stato e la Regione anche se
Di identico colore politico è stato particolarmente marcato negli scorsi mesi
Quindi l'idea per cui verranno devoluti interamente le ventitré materia richiesta era un'idea e dire
Propagandistica di chi rivendicava le ventitré materia amara anche un'idea propagandistica e di chi sosteneva che queste ventitré materie fossero effettivamente state richieste che sarebbero state facilmente concesse dallo Stato
Quindi allo Stato attuale noi siamo
Di fronte a una legge che non ha un contenuto minimo eh pressoché interamente operativa senonché
La corte sulla base della circostanza che i livelli essenziali delle prestazioni non sono stati ancora determinati per via della declaratoria di costituzione Itaca ha riguardato
Quell'atto specifica delega
Oggi ci dice che
Tutto dipende da come e quando saranno determinati le cioè noi ad oggi facciamo pure salve quelle funzioni che pero similmente saranno oggetto di una trattativa di qua
Nuova trattativa ministro Calderoli ha già richiesto alle Regioni di presentare troppi giustificazioni ulteriori rispetto alle materie che hanno richiesto pre sentenza della Corte
Ma al di là di ciò che effettivamente riguarda le materie non le ad oggi gran parte della partita si giocherà dopo la determinazione dei letti e su questo io sottoscrivo quello che ha detto la professoressa tornando cioè
Il non esistono in natura ICE sono il frutto di una città politica
è ovvio che nella misura in cui si definisca come le alcune prestazioni queste prestazioni dovranno essere erogabili e quindi finanziate
Ma la decisione su quali debbano essere le prestazioni è frutto di un bilanciamento anche con le risorse disponibili ma questo la corte lo dice impegnerà molto chiaro
E di possiamo pensare che il siano il libro dei sogni a cui siamo magari personalmente affezionati
E stante questo libro dei sogni deve dire tutte le prestazioni dovranno poi essere venga finanziata ma la scelta sulla riconducibilità me o meno ai livelli essenziali una scelta politica certo
Rispetto alla quale gli interni ragionevolezza e proporzionalità assi popoli discutere ma è una scelta innanzitutto politica e quindi
La scelta che farà il Governo probabilmente meno quello che si diceva di limitare anche nel numero il perché saranno definiti
è una scelta
Politica dettata dal darlo a dire circostanze di bilancio molto molto evidenti e badate la che sale non riguarda mica soltanto le regioni cioè dove sa il riguarda
Le funzioni pubbliche esercita dallo Stato e dalle Regioni
Quindi si è ancorato all'età Rea l'esazione della ottoni differenziata il discorso sui letti perché inevitabilmente alcune materie sono necessariamente riconducibili a prestazioni inerenti i diritti civili e sociali
Ma la determinazione il riguarda tutti riguarda tutti gli enti territoriali e lo Stato quindi predire al Allo stato attuale io e aspetto ovviamente che sia forte resistenza da parte delle opposizioni quindi
La la la questione eri resti purtroppo terreno di scontro politico perché da quello che effettivamente si percepisce l'idea è che non resti più niente
E quindi se non resta più niente toccherà al legislatore rimettere mano alla legge Calderoli ma dove
Io francamente non ho capito dove debba rimettere mano alla legge Calderoli legislatore se non per quanto riguarda i lettori che ovviamente sono diventati e dire la chiave di volta di tutto il percorso di differenziazione anche se forse
Non avrebbero dovuto diventarlo chiudo qui poi magari c'è tempo per un dibattito grazie
Grazie grazie grazie anche al al professor Buggero per insomma aver letto insieme le due sentenze il PM da pensare mentre questi accenti importanti sulle scelte politiche che insomma appunto districare i profili giuridici da quelli politici ovviamente non significa negare i secondi ricollegando non può quello che diceva la professoressa d'Orlando all'inizio questa insistenza importante che la Corte ha fatto nella prima sentenza sulla sussidiarietà
Quindi subito all'UTAP la che quel è una scelta politica anche la sussidiarietà mi verrebbe da dire non esiste in natura
Bisogna fare un giudizio e di bilanciamento di comparazione fra due livelli di governo che magari pensano rispettivamente che sia più opportuno che sia vicino all'uno o all'altro e quindi anche visto delle questioni si richiamano a vicenda mi verrebbe da chiedere chi poi sarà sei arbitro dovrà esserci di quella sussidiarietà se cioè questa è una scelta eminentemente politica che o si trova l'accordo o non si fa
Oppure se quel giudizio
Potrebbe in ipotesi essere anche questo oggetto di sindacato costituzionale e secondo quale parametro e quindi via discorrendo però io a questo punto io direi di rivedere la parola a Serena non ha bisogno di presentazioni Lina EDISU Bruno leoni così magari possiamo poiché dare i avvio anche al dibattito
No
No va ormai analizzato grazie sì
Ricca e anche dal punto di vista tecnico la la conversazione quindi è o no molto molto da aggiungere perché avevo soltanto ascoltata imparato
Però aprendo il il dibattito vorrei cercare con voi anche di contestualizzare la vicenda dal punto di vista
Politico non è il senso partitico mania appunto di
Scelte politiche
La prima scelta politica che secondo me e è stata fatta con questa legge è stata quella di non farla funzionare scusatemi
Scusatemi scozzese sono così maliziosa ma c'erano delle cose che fin dall'inizio non funzionavano
Il il le modalità di determinazione delle per era facilmente prevedibile che non avrebbero funzionato davanti
Davanti alla corte
E e poi c'era la grande questione e delle risorse quindi la quadratura del cerchio di una legge
A invarianza finanziaria ma che chiaramente stava creando apriva a a una distribuzione di nuove risorse
Forse era uno dei punti più deboli quindi nella nella logica
Di di di di di pluralista che diciamo così con un eufemismo di governo forse
Come è stata costruita la legge è stata costruita appunto perché perché non entrasse mai inoperatività ciò non toglie che è stato un grandissimo passo avanti
Perché è stato un grande sforzo definitorio a cui ha contribuito anche la Corte costituzionale
Che ci ha fatto capire un po'meglio
Poi vecchie cose sul regionalismo differenziato la prima cosa
è che regionalismo differenziato non è il federalismo fiscale questo ce lo ha detto a chiare lettere la Corte
Non era probabilmente e in qualche modo suo malgrado ce lo ha detto anche il Governo nel senso che io sono convinta che la in questa questa questa riforma io questa attuazione dell'articolo centosedici serviva esattamente a far rientrare dalla finestra ciò che non era mai entrato dalla porta
Cioè appunto il federalismo fiscale però è un punto definitorio importante e c'era appunto aiutato a capire
Tutte le cose che avete spiegato voi cioè cosa sono eletto come si commessi
Commissi individuano e come devono essere i finanziati cose che erano ancora un po'nella in immensi dei fino fino a questa legge quindi senz'altro è stato comunque un grande palazzo avanti
Cosa resta di tutto questo è appunto la la la la discussione aperta
Io non sono sicura che ed è vero come dice Giovanni che
Alcune cose sono rimaste intatte alcune cose non indichi non non non banali non secondarie
Vero anche che questo non vuol dire però che il quesito non fosse confuso e qui lascia la la corte come ormai fa da tempo affatto anche se una scelta politica
Cioè Rispetto a un quesito il il problema che la Corte non può dire ma che secondo me è quello che aveva in testa non era soltanto la l'omogeneità del quesito la chiarezza del quesito
Era evitare un quesito sulla Costituzione computo politico
E questo lo lo lo Comboni sta agilità lo lo affronta tanto da coram populo dichiararlo alla fine della sentenza attenzione
Opinione pubblica attenzione cittadini questo non è una non è una pronuncia sul centosedici referendum sul censo ICI non sarebbe un referendum visibile stiamo parlando di come fare una cosa che la Costituzione si prevede che che venga fatta
E anche questo un punto fermo che fino a questo momento o meglio a maggior ragione in quest'ultimo anno era diventato un punto molto mobile cioè la il dibattito anche tre Esperti era esattamente un dibattito sul centosedici non era un dibattito sulle modalità di autonomia differenziata e questo a questo mi spiace dirlo Amedeo ma contribuito moltissimo la dottrina del sud cioè che che non si è fermata tanto a controargomentare la proposta
Del a la proposta Calderoli Massi argomenti si è fermata a smontare l'idea che potesse mai in uno esiste una brutta riconosciuto
Cisco va bene sai a cosa mi riferivo no no nove sì no non esistono neanche solo di persone esistono e gli orientamenti divisione tra noi esiste come
Come si o non è una dottrina come si si diciamo la l'accorrente de trattrice della del del regionalismo differenziato
E che ha trovato ampia voce chiaramente chiaramente non non tolgo chiaramente comunque ha trovato ampia voce nella nel nel nel mondo accademico o i opinionisti go del sud
è stata a a enormemente confuso le acque da questo punto di vista quindi l'intervento del per la corte
Fortemente salutari
Qui questa questa sua supplica diciamo questa questo diradare le media cui la corte ha contribuito mi chiedo però e vi chiedo so che avete in parte risposto ma colpiscono Nesta dichiaro a che cosa possa portare cioè la corte ha detto regionalismo differenziato non solo si può fare ma anche auspicabile che si faccia laddove ci sia una volontà politica di raggiungere l'intesa perché la Costituzione lo prevede si possono fare questi sono le le le coliche quei diritti i pali detti
La la la la il guardrail Lello assegnato
Ma sono talmente tante le condizioni a partire dalle risorse a partire dalla definizione delle perché ciò per mia testardaggine continua a non capire benissimo cosa sono tra il minimo
Costituzionalmente indispensabile e il massimo politicamente ottenibile
E quindi se la con la la corte ha detto ha chiarito tante cose ma il punto di caduta su quale possa essere una scelta politica
Diverso da quella che è stata fatta con la legge Calderoli costituzionalmente
Illegittima dei per tutti i paletti messi dalla corte e fondata sul sulla sulla affermazione della sussidiarietà altra grande
Un principio sacrosanto ma anche qui appunto come diceva Giuseppe difficile identificazione Coffa far continuo a faticare per niente per mia incapacità eviti in sicuramente a a coglierla cioè quale quale cioè c'è ancora posto davvero per il regionalismo differenziato o c'è posto soltanto per un federalismo fiscale e per modalità magari un po'più competitive dal punto di vista tributario ti di di di di attuazione del del giornalismo italiano so che la domanda di partenza alla quale avete risposto ma continua
Ancora sfuggire quale possa essere la proposta Calderoli bis ecco per dirla per dirla in parole povere
Senta
Però faccia sopra il secondo giro fra i nostri però
Insieme dunque razza dalla considerazione
Per cui la legge
Ottanta sei sarebbe stata concepita per non farla funzionare questa questo dubbio legittimo da parte di un giurista soprattutto da parte di un costituzionalista perché anche da parte mia
Avevo detto beh non è possibile lasciare invita una disciplinanti diritto intertemporale tra la legge di bilancio ventitré la legge ventidue la legge ottantasei
Chi mi dica da una parte che superati con il PCM dall'altra con decreti legislativi
Così come mi sembra aver
Chiaramente non corretto per esempio che si facoltizzata serve non si obbligasse sulle regioni differenziando i
A contribuire agli obiettivi di finanza pubblica
Su questa seconda cosa non so proprio quale sia stato il ragionamento fatto dal legislatore sulla prima e sulla queste su tanti altri aspetti posso dire una cosa di dibattito parlamentare
Per alcuni aspetti a nettamente peggiorato il testo della legge
La legge la resa verbosa ridonda
Tante a tratti illeggibile per quanto riguarda alcuni articoli in cui vengono reiteratamente
Riproposti principini desumibili chiaramente Alimonte senza bisogno di questo eccesso di enfasi
E questo è stato un po'la trasposizione sul piano del dibattito parlamentare di questa
Di questo confronto totalmente irrazionale a volte anche con punte di volgarità purtroppo
E si è voluto invece su temi che a mio avviso sono molto seri perché quando ragioniamo
Di federalismo di regionalismo
Facciamo in realtà riferimento a
Meccanismi di ingegneria istituzionale che non sono anni trovo che forme di tutela sul piano collettivo della libertà riconosciute a livello individuale ai singoli
Libertà che significa contestualmente evidentemente assunzione di responsabilità che l'altra faccia della medaglia
Quindi così estremamente serie e sono queste le cose che tengono unito un Paese
Non sono altro non sono chiacchiere queste sono le cose che tengono unito il Paese killer rispetto per cui io so che la mia libertà finisce dove inizia quella di un altro e devo assumermi le responsabilità delle azioni che faccio
E per questa ragione veramente mi ha fatto male la volgarizzazione del dibattito politico e anche giuridico su questi temi mi permetto di parlare un po'così
Fuori da schermi
Prettamente accademici precostituiti riscuotere dovrebbe essere
Diciamo lo era almeno Fiori era verso sì lo era nei tempi più recenti non non più a volte
E
Questo è un primo dato quindi un dibattito parlamentare che dal punto di vista se non altro Delta rafting verso lasciamo perdere i giudizi sui contenuti ma se non altro dal punto di vista del drafting non ha per nulla aiuta atto secondo elemento
Perché questa legge nasce perché questa legge diventa anche qui
In maniera accidentale
Un percorso obbligato da quello che era stato fatto nella legislatura precedente
Perché dalla legislatura precedente che nasce l'idea che centosedici comma tre debba essere attuato innanzitutto tramite un a leggi su una procedura
Cosa che la Corte dice chiaramente
Il Parlamento ha scelto di fare illegittimamente ha scelto di farlo perché la funzione legislativa aggiungo
è
A competenza generale in libera nei fini quindi il legislatore può fare tutto ciò che la Costituzione gli consente di fare un medio che non si impedisce
Quindi la forti dice ha fatto legittimamente questa scelta al Parlamento che era una scelta costituzionalmente obbligata no
E questo secondo me è un altro elemento di cui tenere conto quando si ragione assunse effettivamente questa legge era stata congegnata in modo tale da non farla funzionare
E con questa legge nasce per
Introdurre il federalismo fiscale in realtà questa legge secondo me
Nasce sull'onda del Pnr R da questo punto di vista perché ricordo che il Pnr R. ancora una volta non è stato concordato da questi in questa legislatura con l'Unione europea ma dalla legislatura precedente
L'idea di di inserire nella realizzazione del federalismo fiscale tra le milestones del PM RR
è un'idea che nasce nella precedente legislatura
E la legge ottantasei
Diciamo da un'ulteriore e
Si spera definitivo abbrivio
Per la realizzazione del federalismo fiscale
Sulla questione riguardante la sentenza sull'inammissibilità del referendum
La corte secondo me ritorno alza tema di prima la Corte che instaura un dialogo tanto una corte
Sì proof
Poi in argomentazioni di carattere sistematico su una forma di Stato regionale nella sentenza centonovantadue
Tanto diciamo risulta estremamente succinta nella sentenza sull'ammissibilità
Anch'io ho avuto però l'impressione a suo tempo relativa e penso di aver capito dal collega Buggero proprio nel momento in cui la Corte ha insistito
Sull'articolazione dei suoi argomenti nella sentenza centonovantadue aveva già una sorta di Forsythe Censis sempre costituiva
In qualche modo con le premesse per poter emette una pronuncia di inammissibilità del referendum abrogativi
Questo perché Ettore ha ricevuto discorso che facevo in conclusione del mio intervento sul dialogo perché la Corte secondo me è vuole
Riportare il corpo elettorale meglio visto che promotori del referendum erano anche i cittadini vuole riportare l'opinione pubblica a razionalità
Cioè la Corte dice
Siamo arrivati alla follia
Di chiedere un referendum abrogativo sul centosedici comma tre
Questo è inammissibile
Riportiamo il discorso in binari di razionalità i binari di razionalità son quelli tracciati già dalla Costituzione
Che prevede questo tipo di istituto ragioniamo quindi non sulla nella della sua attuazione ma su un modo questo dice la corte cosa resta della sentenza
Anche qui torno alle mie conclusioni di prima
E la sentenza lancia messaggi chiari secondo me il messaggio più chiaro in assoluto che lancia e allo Stato
Non si può più continuare ad andare avanti in un paese in cui non c'è la fissazione dei lei e non c'è autonomia finanziaria dei diversi livelli di governo non si può
Quindi su tutti e due i fronti e lo Stato che vive agire di agire in fretta
E qui c'è un altro tema che si pone che non è intanto non è solo probabilmente quello dell'opposizione politica dentro il Parlamento per realizzare questo ma la rigidità delle amministrazioni centrali a metabolizzare il cambio
Vi dico solo una cosa
Il tema del federalismo fiscale in prima battuta che cosa comporta comporta la fiscalizzazione dei trasferimenti erariali nelle materie di competenza regionale
E contestualmente la definizione dei le nelle materie già regionali di modo che lo Stato cessa di fare altre regioni dei trasferimenti vincolati e di governare attraverso questa modalità la spesa pubblica sui territori
Ma inizia a governare la spesa pubblica sui territori in un modo più coerente con il dettato costituzionale cioè non più
Diciamo commessi vivessimo nella Francia ottocentesca dove gli enti territoriali sono dei mesi terminati dell'azione del amministrazione centrale ma in uno Stato in cui gli enti territoriali hanno un ambito di autonomia costituzionalmente garantita quindi il lo Stato posa dei pensare a monte fissare ISMETT o meglio partendo dall'inizio
Cancellare fiscalizzazione dei trasferimenti significa cancellare dal bilancio dello Stato un le risorse che lo Stato destina alle Regioni nelle materie già di loro competenza
E darli direttamente alle Regioni
Successivamente stabilire i letti cioè stabilire il benchmark che le Regioni devono garantire comunque nell'esercizio di quelle funzioni e soprattutto a valle deve controllare
Questo meccanismo tra l'altro che la Costituzione ci dice che in materia elettorale
Lo Stato si vede che è un ente territoriale non rispetta eletto può esercitare il potere sostitutivo
Questo è il meccanismo corretto che la Corte dice turbato divino attuare non puoi più rimandare
E devi finirla sottinteso
Di finanziare la spesa sui territori mediante trasferimenti con vincolo di destinazione
Rispetto ai quali poi non fai neanche a controllare se effettivamente gli enti territoriali quelle risorse che spendono per quel servizio
E se ne spendono bene perché dati alla mano io
Nell'ambito di un un attività che svolgo come presidente della commissione tecnica per i fabbisogni standard Po davanti a me una quantità enorme di dati
E da questi dati si capisce che su certe partite non c'è controllo territoriale della spesa pubblica
Non è possibile questo la corte lo sa efficaci tendente
E per questo insiste sulla necessità di attuazione del federalismo fiscale che non significa meno sarto significa di uno stato o se si vuole ma dove serve
Quindi per controllare il l'osservanza dei lento
Quindi voi capite perché questa metamorfosi da parte delle amministrazioni centrali che enorme
E io penso che sia diciamo questo il vero scoglio
Da fronteggiare aldilà di un'opposizione che sul piano politico a me francamente cambiando adesso registro
Sembra che utilizzi il tema del regionalismo differenziato più come strumento di aggregazione identitaria dell'opposizione piuttosto che per analizzare criticamente dei problemi e proporre delle soluzioni costruttivo stoffa in una morsa a omofobici
I
Licci
Ah io delle cose dette da Serena Sileoni condivido la gran parte
Innanzitutto che questo questa legge avesse un meccanismo assolutamente improbabile leader determinazione delle delle la questione del rischio di una sopra distribuzione delle risorse quando entrano in campo materia in modo così ampio ventitré la verità
Se andiamo alle richieste precise fatte da alcune Regioni alcune regioni hanno chiesto un ventitré le materie poi sia stato propagandistico
O meno fatto sta che questo c'era scritto nei documenti che portavano alle intese queste erano le richieste precise non di tutte le leggi di alcune regioni e mi pare che questo sia stato una materia non messa in discussione del germe scardinata completamente dalla Corte costituzionale che ha detto e ricordo a questo proposito anche un documento che mi piace riportare in questa discussione a firma di Amato Bassanini Gallo Pajno che facevano parte di quella Commissione e che hanno addotto come motivo principale della loro dissociazione fermo restando che poi sono rimasti a disposizione
Di un lavoro più complessivo che poteva essere utile per il Paese
Ma proprio su questo tema per la distinzione tra materie funzioni che poi è stato riprese accertato dalla Corte costituzionale c'è stata una differenziazione di posizioni attraverso una lettera che inviterei a rileggere per la sua articolazione e la sua accuratezza in cui opinioni messi in discussione esattamente questo percorso
Oggi ci troviamo di fronte alla definizione di funzioni e non più di materie
Che era un punto fondamentale invece di quel provvedimento
Quindi dire che non abbia ragione Serena credo che non si possa assolutamente anche perché sulla sussidiarietà io sono completamente d'accordo con la sottolineatura che in passato ha fatto un po'da tutti di una sussidiarietà che ha duplice valore può essere una sussidiarietà orizzontale che andrebbe sperimentata in modo innovativo nel nostro Paese rispetto all'esperienza del passato visto che non è stata sussidiarietà come ho cercato di argomentare ma è stato spreco di risorse è stata distribuito Distribuzione sbagliata di risorse verso i livelli più bassi dello stato in un'ottica ASS assiste iniziale e non produttiva
Ma in un'ottica invece di aprire una responsabilizzazione dei livelli territoriali nell'utilizzo delle risorse e anche nel riferimento alle risorse
Dall'altro dall'altro però anche una sussidiarietà verticale che consente allo Stato di intervenire
E là dove non si raggiungono gli obiettivi anche di esercitare poteri sostitutivi con determinazione laddove non ma si abbia il raggiungimento di determinati obiettivi
Questi limiti
Sono limiti dovuti voi
A un oscuro disegno che non voleva far viaggiare questa legge beh io credo che sia più semplice la spiegazione è qui mi dispiace io ho cercato di non ragionare sul versante delle posizioni politiche
Ho criticato come argomenti la scelta di modifica del titolo quinto della Costituzione ho criticato il provvedimento Calderoli la legge Calderoli ha cercato di dire
Naturalmente non da giurista buoni sono tutti gli affetti che a mio avviso si determinano con la pronuncia della Corte costituzionale
No no fatto diciamo particolari a contenere al governo né alle opposizioni perché credo che non sia questa la sede per fare un ragionamento di questo tipo
Ma ritengo che all'interno del governo e questo mi pare un altro dato oggettivo ci siano posizioni differenziate sull'argomento mi pare del tutto chiaro
E ci sono posizioni preoccupati della piega che comprendere questa vicenda del autonomia differenziata nella modalità in cui si è venuta definendo
E non credo che io l'ho messo in evidenza parlando della prospettiva del premierato che queste due prospettive possono tranquillamente coesistere sono due prospettive radicalmente diverse tra di loro
Per questo ritengo le ragioni che ha dovuto Serena utili rispetto agli interventi precedenti voi
Anche della tornata della prima tornata di discussione io ecco non credo che si debba parlare di una scelta politica per la definizione delle
Io credo che il tema fondamentale
Sia quello di comprendere come sia possibile
Delegare determinate funzioni in modo equanime sul territorio nazionale quindi nominato alcuni sì e ad altri no secondo una logica che riguarda le risorse disponibili complessivamente nel Paese
E secondo
Come sia possibile determinare un intervento di questo tipo senza mettere in discussione
Partenza che non può essere di carattere storico ma deve essere necessariamente una spesa standard
Perché l'altro limite strutturale di questo provvedimento era quello di legittimare la spesa storica
E stavamo andando dritti dritti in quella direzione
Legittimando differenze disuguaglianze nel nostro Paese e anche cattiva gestione a livello territoriale
Al termo di un ragionamento di risorse che invece dovrebbero ispirarsi a criteri efficiente nell'utilizzo di efficienza di efficacia e così via
Allora vi stupirò io sono
Sulla base di questa scusa tra l'altro non credo che la Corte abbia dichiarato che il referendum era contro l'articolo centosedici la corte ha operato un mutamento della legge
Che a quel punto con le modifiche apportate dalla corte avrebbe reso inevitabile un riferimento esclusivo non essendoci più basi in quella legge all'articolo centosedici bene affatto
A non consentire di andare al referendum che peraltro sarebbe stato un elemento di vari ante che avrebbe consentito di fare chiarezza invece sui termini concreti della questione
Questione finale ragionamento finale appose Cusa miserrimi Cipulli disaccordo e quello della dottrina del subdolo preciso
No ma è molto semplice molto semplice così come al Nord anche nel Mezzogiorno viva dio via un pluralismo di posizione
Nel momento di anche anche io sono diciamo non avrei votato faro favorevolmente se fosse rimasto questo impianto alla legge sull'autonomia differenziata
Anche io sottoscritto per il referendum ma non perché ero contro l'articolo centosedici ma perché ritengo quel provvedimento profondamente sbagliato
E quindi si discuteva di questo e si discuteva di un impianto che
Poi fortunatamente è stato profondamente modificato dalla Corte costituzionale
Ora che ci possano essere state posizioni differenti altri hanno avuto invece ungere ancora oggi inneggiano al referendum c'è
Del tutto naturale ma non esiste come dire Massud all'opposizione non c'è
Non c'è un Sud all'opposizione quando c'è stato nella storia del nostro Paese
E ricordo un libro che titolava il Mezzogiorno riposiziona portato a una Sud minoritari il sud è un Sud che ha un senso s'è un po'sub unitario
Europeo addirittura globale se guarda cioè ha confini molto più ampi dalle sue distretti Terni poi può darsi che sia come dire
Un'utopia
Una constatazione di una realtà che ancora non è in atto ma io vedo invece che sta venendo avanti nelle cose
Un Sud che ha queste caratteristiche soprattutto tra i più giovani soprattutto non le forze produttive finale io un federalismo fiscale aveva auspica rese fosse un federalismo all'interno di un progetto federalista se
Poi dobbiamo discutere quale tipo di federalismo però nel caso di cui stiamo discutendo di specie visto che è tornata e non è stata utilizzata la parola io sarei favorevole invece a parte Larini residuo fiscale
Sarei favoriva discuta ma non nei termini con cui se ne è discusso fra qualche tempo fa tenendolo nascosto
Nei termini in cui nel mille novecentocinquanta ne ha discusso proprio James Buchanan il quale diceva che il federalismo e la la la residuo fiscale
Doveva indicare in qualche modo la differenza tra il contributo fornito da ciascun cittadino del finanziamento dell'intervento
Pubblico e i vantaggi che mi ottiene il cittadino in forma di spese servizi
Aveva un valore redistributivo questo concetto
E l'obiettivo di Buchanan e non credo di dire in questa sede di fare un riferimento irrituale parlando di James Buchanan
Era quello di promuovere uno spostamento di risorse a finire distributivi dai territori più prosperi degli Stati Uniti a cui dotati in meno economicamente facendo in modo che l'iniziativa pubblica assicurasse in base a un principio di equità orizzontale parità di condizioni a tutti i cittadini scriveva Buchanan
Cito testualmente un individuo dovrebbe avere la certezza che dovunque desideri risiedere
Nella nazione il trattamento fiscale complessivo che riceverà sarà approssimativamente lo stesso
E io aggiungerei che anche i servizi e le infrastrutture possono essere analogamente gli stessi nei livelli essenziali
Questo è il punto centrale
Da dirimere allora vogliamo io l'ho fatto anche con un minimo come dire di accento
Di apertura al dibattito e alla dialettica non dico provocatori però il tema è esattamente questo se noi andiamo a discutere
Dei livelli essenziali delle prestazioni discutiamo della necessità di mettere in condizioni tutto il Paese di partecipare nei singoli cittadini aveva da politica fiscale
Delle entrate dello Stato e al tempo stesso di doverne gode di come referenti i servizi e le infrastrutture minime essenziali non siamo neanche il termine minima
Sono dovuti a tutti i cittadini che si trovano lo Stato italiano e da questo punto di vista allora il ragionamento si fa più complesso il ragionamento sulle risorse si fa ancora più complesso
E la discussione andrebbe aperta facendo tesoro anche nel passato più di quello che ho citato
Grazie mi sento di spezzare una lancia per per quanto diceva il professor Lepore un attimo fa non esiste in effetti una dottrina del sud
Ne è testimonianza il fatto che vengo comunque da un'università da un dipartimento di Giurisprudenza come quello di Torino
Nel quale diciamo il sentimento anti autonomista particolarmente acceso quindi
Quindi all'anno non lo so è una dottrina anche nel nord si è molto meridionalis Zandonà potremmo dire che in particolare togliendo a fare una battuta produciamo sessuale di una grossa battute a parte sicuramente dobbiamo però anche riconosce che ci sono state regioni del sud quale che fosse il loro colore politico che hanno diciamo ingaggiato una battaglia politica e giuridica contro la legge Calderoli non lo regioni del nord quindi diciamo c'è un una sicuramente un conflitto politico e giuridico che si è consumato lungo questo spartiacque quanto quanto arresto dove andiamo ma io come dicevo prima
Temo che non ci sarà nessuna Calderoli Peace nel senso che il peso Calderoli è convinto io credo anche abbastanza ragione che
Tutto sommato sia necessaria soltanto una nuova delega
Su mille per e null'altro debba essere modificato dell'attuale legge Calderoli così come manipolata
Nel frattempo dalla corte qual è l'esito di tutto ciò temo soltanto ritocchi ai margini cioè noi ci stiamo pian piano avvicinando alla prospettiva
Di un
Diciamo una devoluzione di funzioni amministrative molto limitata
Il pressoché identica per le quattro regioni coinvolte
Ma che non tocca l'architrave su cui il regionalismo italiano andato costruendo simili da qui data diciamo da dal dal due mila uno anche prima fino ad oggi
Quella prospettiva lì era la prospettiva Della Calderoli originaria cioè
Francamente non presa davvero sul serio da molte regioni io insisto su questo cioè l'idea di una di un ribaltamento del del dei titoli competenziale i che pure secondo me meritava una qualche considerazione visto vista la giurisprudenza dalla Corte costituzionale degli ultimi vent'anni di dati ridiscutere sostanzialmente
Ciò che la Corte costituzionale ha fatto dal due mila uno ad oggi in limitare l'autonomia regionale
Sulle materie questa cosa qua non si può più fare quindi oggi siamo in uno scenario diverso in cui pero similmente avremo una devoluzione di funzioni amministrative parte di funzioni legislative molto molto limitate
E rispetto alla partita forse più grande è quella che riguarda le funzioni e le in materia elettorale
Tutto dipende da come saranno determinati Letta sostanzialmente cioè se avremo una determinazione come dire molto generosa nei livelli essenziali delle prestazioni oppure come sembra avremo una
Determinazione un pochino fosse più più più oculata se fermo restando che anche sulle materie non letto la corte si intestata un controllo tigli di costituzionalità
In un sindacato molto diciamo rigido lo scrutinio molto
Serrato per verificare che in quelle materie che effettivamente non vengano incisi diritti civili e politici e sociali e qui va un po'in rotta di collisione con le
Le scelte perché letto
Che su quelle materie aveva detto ma qua francamente diritti civili e sociali
Facciamo fatica individuarne però sulla previdenza complementare integrativa
Sulle professioni per in particolar modo quelle non ordinistiche
Difficile che poi la Corte dopo non non dica qualcosa quindi verosimilmente andiamo verso un processo di devoluzione
Liofilizzato difendere gli viene grazie
Bene
Grazie grazie Giovanni ma grazie anche alla professoressa d'Orlando professor Lepore Serena teso espunti insomma anche a voi presenti qui fisicamente a distanza per aver seguito questo che credo abbia avuto il merito insomma
Di non proprio magari chiudere la domanda che ci eravamo dati ma comunque torniamo a casa così come si chiede a un po'più chiare grazie ancora