I socialismi europei e la globalizzazione (1971-1997) - seconda sessione

Perfettamente in ore tre zero uno vuole insomma
Un minuto di composto
Un minuto accademico di conforto cominciamo con questa seconda sessione già alla prima è stata molto ricca che ha sollevato una una lunga serie di questioni molto interessanti ma confido che almeno dai titoli anche la secondo me sollevi di altrettanto interessanti il titolo della sessione la globalizzazione i temi e le sfide per il socialismo e quindi si va su un aspetto diciamo più tematico piuttosto che sui singoli livelli nazionali come abbiamo fatto stamani forse con una un'eccezione che sarà la il contributo di Giovanni Bernardino insomma lo vedremo di primo relatore è anche uno degli organizzatori del convegno che approfitto per ringraziare assieme agli altri organizzatori ovviamente per avermi invitato a presiedere questa sessione Federico Niglia non so quanto ci sia bisogno di dire Luisa tutto di sé ovviamente ma son convinto anche la gran parte dei delle persone che sono rappresenti lo sanno soltanto fammi dire solo due cose Federico la prima che ha iscritto su tante tematiche diverse
Fra cui la politica estera italiana la politica la storia politica tedesca alle relazioni bilaterali ma ultimamente seconda cosa ti sei avventurato anche su temi meno storici se vogliamo diciamo sto cercando
Chi si è abituato a cercare di storicizzare terminate più recenti come il libro che è iscritto
Oramai non più proprio recentissimamente con sulla politica del governo Berlusconi a quattro mani assieme a Emilio Gatto un altro vecchio amico che conquisto Gava insieme a Firenze va bene
De suo viziosi gran premi grazie per la bella presentazione
No tra questi ultimi interessi più diciamo non contemporanei distici di attualità c'è il tema delle privatizzazioni è un tema che diciamo mi ha attratto studiando la politica estera italiana perché c'è un momento quello degli anni novanta in cui l'interrogarsi sulle scelte internazionali dell'Italia passava anche per il chiedersi
Come cambia l'Italia quanto diventa fragile porosa più debole più forte e questo mi ha portato un po'a ragionare su una categoria quelle delle privatizzazioni che ovviamente ci porta su varie dimensioni e in particolare sul grande rapporto tra Stato e mercato
Con una serie diciamo di opportunità di di analisi anche di in chiave comparato ed infatti questo su cui vorrei un po'ragionare oggi
Dato l'arco temporale di questo convegno mi sono chiesto
Quale fosse l'apposizione dei partiti socialisti di fronte al processo di privatizzazione
Analizzando sostanzialmente quattro paese vi spiego anche il perché naturalmente farò delle diciamo delle pennellate un po'grosse perché dati venti minuti ma comunque i paesi d'interesse secondo me sono quattro cioè l'Italia la Germania il Regno Unito e la Francia
Nulla da dire sul Regno Unito perché ovviamente quello che da all'impatto distratti fra mettiamola in questi termini
Molto interessanti sono i casi italiano e francese perché naturalmente l'Italia il Paese che privatizzati di più in Europa occidentale la Francia perché crea un modello di privatizzazioni
La Germania ci interessa invece perché
Privatizza poco e male questo è un po'una mia tesi contrariamente a quella che è la vulgata di un'economia tedesca
Molto forte la in Germania un Paese un po'in chiaroscuro ma la sua grandezza economica lo rende oggetto sì di sicuro interesse però anche io volevo fare un po'un chiarimento The terminologico come aveva fatto Paolo prima per perse perché che cosa vuol dire privatizzazione ecco
Il termine privatizzazione un termine molto scivoloso nel senso che è un termine che assume significati diversi in base a quello che il sistema di partenza
Un sistema può essere diciamo si parla di privatizzazione pura e questo ci porta all'interesse per il caso britannico proprio perché è un sistema che nasce molto imbrigliato dall'impresa pubblica
Cioè la privatizzazione nasce dalla volontà di dare uno spazio forte al mercato rompendo con un'idea di un'impresa che invece eminentemente pubblica
Diverso era invece il caso dell'Italia dove il termine privatizzazione è un termine un po'più tenue infatti se andiamo a studiare tutti i dibattiti parlamentari più prima che di privatizzazione si parla di smobilizzo
Cioè l'idea di uno Stato che si ritrae ma l'impresa è sempre la stessa cambia chi la chi la guida
Ecco dunque un termine abbastanza diciamo camaleontico
E soprattutto il colore di questo termine cambia anche in base a quelle che sono le ragioni delle privatizzazioni perché si privatizza
Ci può essere una scelta che potremmo definire ideologica
Che va sullo stesso piano della nazionalizzazione cioè la privatizzazione e la cieca convinzione
Che tutto quello che viene fatto in un determinato comporterebbe un comparto economico possa essere fatto bene anzi al meglio dal sistema privato
Un'altra ragione per la privatizzazione
Che il mercato può fare meglio ma in questo momento cioè c'era stato in passato la necessità di un intervento pubblico ma che ormai superato
L'altre ragioni possono essere perché lo Stato pesa troppo e questa sarà una delle dominanti di ragioni dominanti nel periodo che affrontiamo in questo incontro perché questo è proprio il periodo in cui gli stati europei
Dopo un trend ascensionale dell'intervento pubblico iniziano a sentire molti limiti è un corollario di questa impostazione e che una delle ragioni delle privatizzazioni è quella che con le privatizzazioni si fa cassa
E si fa anche consenso
Si fa un consenso duplice
Si fa un consenso verso un elettorato liberale che auspica uno Stato più snello si fa consenso come nel caso dell'Italia verso anche un soggetto interno esterno come la nascente Unione europea che ti dice il tuo stato pensato un'ultima aspetto sempre terminologico e
Come si privatizza questo è un ulteriore aspetto molto importante
Si può privatizzare con una dichiarazione graduale dello Stato
E si può privatizzare poi guardando a chi è il destinatario della privatizzazione c'è chi si prende quel pezzo che diventa del mercato
I capitalisti quelle una prima risposta modello francese nel modello francese l'uscita dello Stato e l'ingresso di grandi gruppi industriali e finanziari oppure
Si immagina la privatizzazione come un grande momento di democratizzazione la public company la paghino Company con l'idea di un azionariato diffuso e l'idea che la il diciamo la proprietà venga sostanzialmente distribuita in quello che viene identificato come un ceto medio sempre più grande
Ecco date queste premesse scusate se sono state un pochino lunghe
La mia analisi sui partiti socialisti
Mi ha permesso di trarre alcune grosse diciamo indicazioni di massima mettiamola in questo tempo in questi termini
Cioè i partiti socialisti appaiono molto unitari nel momento in cui c'è l'asta
La statalizzazione delle imprese delle banche ma appaiono estremamente divisi e frammentati nonché a mio modo di vedere con un'ideologia estremamente fluida nel momento in cui si parla di privatizzazioni cioè la mia tesi è che il momento della nazionalizzazione è un momento sentito dal mondo socialista naturalmente con gradazioni diverse ma quando dal dal secondo dopoguerra in poi
Peraltro senza rompere col passato prebellico i partiti socialisti affrontano il problema dello sviluppo industriale della gestione del capitale finanziario
La loro risposta è tendenzialmente quella favorevole a un ruolo se non dominante quanto meno rilevante dello Stato
Pasta tre pensare insomma le grandi nazionalizzazioni francesi le politiche che poi arrivati i i laburisti in Gran Bretagna vedranno una serie di nazionalizzazioni e poi abbiamo il caso abbastanza noto a tutti del progressivo avanzare verso il centrosinistra
Che vede la privatizzazione più famose ovviamente quella dell'energia elettrica ma è un discorso più ampio che entra in una programmazione economica in cui lo Stato non solo si dedica diciamo i settori strategici
Ma individua anche aree depresse a partire dal Mezzogiorno
E settori con problemi occupazionali che meritano la così a partecipazione statale
In Germania è meno evidente questa attitudine anche perché i socialisti tedeschi sono un po'refrattari a eccedere sul tema nazionalizzazione per un motivo perché le grandi razionalizzazioni le stanno portata avanti nella Germania Est e allora lì c'è un'ovvia paura non c'è bisogno di arrivare Arbat gode esperte da questo punto di vista l'all'Spd
E dice
Noi siamo a favore di una forte diciamo controllo pubblico dell'impresa ma l'idea di nazionalizzazione non viene mai cavalcato perché sa di predatori coscienza di quel predatorio che invece fu una un tratto del modello sovietico
Gli unici che in realtà si distinsero progressivamente nel mondo socialista fu la gioventù socialdemocratica i così detti chiuso s'è una cosa che mi ha molto colpito è una forte divaricazione su questo tema tra l'Spd ufficiale
E il socialismo se vogliamo giovanile ma passatemi teme più movimentista che invece favorevole a una statalizzazione perché vi ho raccontato questa storia che di fatto fuori dal nostro perimetro perché in realtà mi serve per mostrare invece la forte
Divisione dei socialisti a partire dagli anni ottanta su questo tema
Cioè sono sostanzialmente una dichiarazione ideologica forte nei primi anni Ottanta che quella Dimitri di François Mitterand
François Mitterand
Nel momento in cui arriva si porta dietro un bagaglio così forte se vogliamo di diciamo imprinting così forte che lo porta a cavalcare l'idea
Di un di una prosecuzione del processo di nazionalizzazione delle imprese però se vogliamo è un caso isolato
Perché nell'Europa degli anni Ottanta questa posizione appare sostanzialmente fuori tempo
E la rende fuori tempo il fatto che il baricentro del rapporto Stato mercato viene spostato molto più diciamo infine addita destra anche se non ha senso dirlo
Da Margaret Thatcher cioè Margaret Thatcher utilizza il tema privatizzazione
In chiave eminentemente ideologica a prescindere poi da quello che realizza ma per lei un po'un cavallo di battaglia e questo ha l'effetto di spostare l'attenzione diciamo e più in generale il dibattito sulle privatizzazioni rendendo la posizione Mitterrand Diana sostanzialmente inattuale e questo lo vediamo sia guardando alla piattaforma dell'Spd estremamente moderata sia al socialismo craxiano
L'Italia produce a inizio anni Ottanta al primo libro bianco sulle privatizzazioni lo fa Gianni De Michelis che divenne ministro proprio perché i socialisti volevano avere una voce su questo ebbene nella posizione craxiana che un po'il baricentro secondo me di questa di questo dibattito a quattro Paesi questo diciamo comparazione fra quattro Paesi
Ecco la posizione è quella di uno Stato che deve rimanere diciamo presente nel mercato non c'è un'apertura alle privatizzazioni ma c'è l'idea di uno Stato efficiente
Ecco il tema dello stato efficiente che Preside presente nel craxismo ma non solo è presente in tutti gli altri
Paesi europei perché cosa ti dice che in realtà ci può essere un futuro per l'impresa di Stato
Nell'Europa continentale
Il discorso quale in Italia in Francia e in Germania l'idea che le imprese pubbliche possano continuare a sopravvivere facendo delle scelte innanzitutto delle scelte di governance più razionali
In Italia abbiamo l'IRI di Prodi Leni di Reviglio che sono un pochino i modelli impresse che devo iniziare a scegliere che cosa è strategico e cosa non lo è in base a come si è voluto il mondo la tecnologia diventa strategica ma tutti i vecchi comparti come l'agroalimentare
In teoria anche la siderurgia avrebbe dovuto smettere di essere strategia ma poneva problemi occupazionali enormi per questi rimasta un pochino in pancia ecco
Tutto questo porta a una vivo di privatizzazioni a volte diciamo fatte bene a volte fatte male SEAT Volkswagen ma va bene Paribas va bene nel caso britannico insomma la privatizzazione più sentire più forte e più dura British Telecom British Gas fino a British Airways nell'ottantasette son privatizzazioni più forte
Funzionano però solo nel caso britannico c'è una diciamo connotazione un po'più radicale negli altri casi
Questa connotazione io non la vedo vedo anzi l'idea di voler far sopravvivere ma tutto questo a un certo punto arriva al termine cioè gli anni Novanta gli anni Novanta sono invece
Il momento in cui i processi di privatizzazione accelera
Qua io devo dire che ho faticato molto a identificare un tratto che andasse a da accomunare
Non solo i diversi partiti socialisti ma anche gli stessi socialisti rispetto ai loro predecessori un nome per tutti Giuliano Amato c'è Giuliano Amato è un Presidente del Consiglio socialista
Che opera in forte rottura non solo con la posizione di Craxi Marcuzzi conto contro tutte le posizioni delle commissioni di studio di cui lui stesso aveva fatto parte
A partire dal settanta settantotto fino al novanta
Una privatizzazione su larga scala che riguarda
Sia l'industria che il sistema bancario Monti la legge Amato Carli avvia sostanzialmente alle grandi privatizzazioni bancarie ecco
Che cosa osserviamo guardi ecco però con Giuliano Amato si potrebbe dire Giuliano Amato è un po'un caso peculiare nella misura in cui non rappresenta più l'eredità di quel socialismo cioè la figura ponte ma e di Roth ma se invece andiamo a guardare gli altri socialisti
Diamo a vedere sa molto improprio utilizzare il termine per Toni Blair chiesti da Compaq alla clemenza di Mark ma se andiamo a vedere soprattutto Gerhard Schroeder qualche sulla finire del decennio che cosa osserviamo dal punto di vista dei socialisti
Soffre cinque minuti ancora
Lì l'utilizzo grazie
Che i socialisti cambiano registro in realtà non riescono a smettere sostanzialmente di promuovere una presenza statale nell'economia a livello teorico questo vale ovviamente solo per il mondo dell'Europa continentale
Però prendono sostanzialmente atto
Che il mondo è cambiato cioè le privatizzazioni diventa hanno un mantra che conquista anche tutte quelle forze che in un modo in un altro
Di fatto si rifanno al socialismo cioè per essere proprio un po'tranchant
Globalizzazione prevale su vecchia ideologia nella misura in cui
La privatizzazione vedi viene vista un po'come la via obbligata che vediamo infatti come sia Tony Blair
Che non ferma nulla ma lo stesso lo fa Gerhard Schroeder e che era Schröder a peraltro un dibattito un po'più intenso all'interno del partito
Se andiamo a vedere invece il caso italiano con tutta la stagione dell'Ulivo insomma mi spiace che non ci sia Michele Marchi con la sua relazione perché questo poteva essere una componente anche di testa e insomma tutta la fase prodiana la fase di pieno completamento di questo percorso ecco
Ma allora che cosa rimane del socialismo di fronte al rapporto Stato mercato ecco la prima risposta questa è la mia conclusione un po'più epidermica sarebbe nulla
Nel senso che le private il tema privatizzare o meno smette di essere un cavallo di battaglia del suo
Analisi dei manifesti novantaquattro novantanove certe
C'è un'attenzione crescente sui servizi che vengono offerti dalle imprese privatizzate
E qui il tema diciamo del l'obiettivo sociale
Un tempo che si considerava garantito dalla proprietà dello Stato viene ora garantito dall'ente regolatore anche se il soggetto proprietario un soggetto privato grazie
Grazie grazie Federica centodiciannove minuti devo dire più perfettamente nei tempi delusi non potevi stare bravo grazie non lo so insomma depositata al compimento non non lo rifaccio anche l'azienda modello lui non avrà in classe con il proprio cane alla realtà diciotto eccetera
No l'altra cosa che volevo dire beh grazie anche per i contenuti di questa relazione che molto sinteticamente però almeno a personalmente a me ha messo una sera ha dato un pochino di colore appunto e sfumato un po'bene questo questa grande questione di cui ha trattato delle privatizzazioni c'è una specie se posso fare una domanda alla quale non ti chiedo di rispondere ateismo magari poi l'Aula usiamo nella nella discussione ma visto che mi è rimasta in realtà sono due brevissime
La prima che ci ha detto in modo ovviamente necessariamente sintetico e quindi probabilmente per quella che ho messo una serie di dettagli che qual è il passaggio rapidamente da una situazione in cui si comincia a prendere in considerazione anche la questura l'abitazione
A quando poi ci si butta a capofitto insomma quando può insomma lì diventano una delle priorità e poi viene messo in moto il meccanismo che induce questo diversamente nei quattro Paesi che ha realizzato ma insomma in qualche misura con delle similitudini quali sono gli assistenti del processo di globalizzazione e di cosa sta parlando di questo nuovo cioè gli aspetti che più di tutti a tuo avviso hanno spinto a convincere a a entrare in quest'ultima fase quella nella quale voglio dire la la consapevolezza la certezza oramai che le politiche di tipo keynesiano non sono più efficaci in un mercato ora mai aperto
O o altri aspetti legati alla necessità di liberalizzare perché quindi aspetti anche di natura ideologica cioè c'è una nuova consapevolezza o a quella che viene percepita come tale nella classe dirigente socialista europea
Italiana francese e tedesca che il mercato a questo punto nell'unica forma virtuosa di conduzione dell'economia anche per raggiungere obiettivi di carattere sociale quelli che dovrebbero essere dovrebbero rimanere in qualche misura nel DNA di quelle forze e poi si la seconda cosa ancora più brevemente di questa hai appena accennato questa cosa qua però non posso fare a meno di chiedere della considerazioni occupazionali legati a processi ai processi di più perché fra le altre cose comunque c'è anche il fatto che quelle quelle aziende pubbliche o più o a partecipazione statale quello che sono
Hanno una serie di laboratori che si privatizza i non si sa che fine fanno anche se forse in qualche caso sono negoziate delle garanzie con gli acquirenti ecco su queste sono un po'le questioni
Grazie scusate se ho preso un minuto in più l'aveva lasciato Federico permesso di prenderlo siccome stamattina per come è andata la sessione e per la mancanza di due relatori e la sezione di oggi pomeriggio la relazione di Giovanni Bernardini è scivolata al pomeriggio avrei dovuto far parlare prima Luigi chiedo scusa
Non conti ma semplicemente per rimanere in linea con la mattinata quindi gli do la parola adesso Giovanni Giovanni docente di Storia delle relazioni internazionali
All'università di Verona a sua volta ha studiato lavorato oramai su tanti temi diversi atti se insomma il suo tema principe credo che ancora oggi sia
La storia politica tedesca della politica estera tedesca ma anche della politica tedesca Angela al della Repubblica federale tedesca
E oggi ci parlerà esattamente di questo almeno il titolo che ho qui superare la crisi fu la socialdemocrazia la Spd la globalizzazione Giovanni appello
Grazie grazie grazie Lorenzo Grazia agli organizzatori per Donatella mancanza nella giacca ma non c'ho il fisico qua dentro farà veramente cinquanta gradi rischi di svenire a metà dell'intervento quindi chiedo scusa ma non ce la faccio
E grazie grazie citando grazie soprattutto a Daniele che il primo che mi ha coinvolto è mia spinta riprendere queste cose qui non lavoravo da da un po'e lo faccio lo farà passato un minuto senza
Tagliandolo per loro tempo guadagnato
Barbato appunto edu due piccole premesse brevi che fanno già parte dell'intervento la prima è che mi concentrerò
Soprattutto sul primo periodo che abbiamo in esame per una ragione molto semplice la Spd ha un ruolo fondamentale nel primo periodo fino a ottantadue ottantatré dopodiché entra in uno stato che non esita a chiamare di confusione per qualche anno nel momento in cui va all'opposizione
Una confronto tra contenti tra idee diverse che non producono grandi risultati in termini internazionali poi ringrazio gli organizzatori perché hanno messo il termine al novantasette la spedito dal governo al novantotto quindi scrivono
Da riprendere il secondo periodo grazie non so perché del centonovantasette ma grazie
Detto questo io provo a fare una riflessione partendo dal termine stesso di globalizzazione ovvero io son sempre più rischiosa nel termine globalizzazione neo liberale come lo sono sempre quando mi trovo davanti etichette di cui apparentemente tutti dovremmo sapere cosa significano
E poi non lo sa nessuno in realtà o lo so ognuno a una sua identificazione
Ovvero proviamo a guardare a quella globalizzazione a problematiche zar sulla a vedere come l'ex come vederla come la risultante delle risposte di attori più o meno influenti a una condizione di globalizzazione che era già nelle cose e negli eventi
Quindi suggerisco di guardare alla globalizzazione come un processo storico molto semplicemente priva di termini economici un processo storico di crescente interconnessione e interdipendenza tra società umane e tra parti del mondo
Un processo multidimensionale perché si svolge sul piano culturale e tecnologico politico ed economico
Un processo e questo non è un evento un elemento secondario accompagnato da una crescente consapevolezza di questa nuova condizione da parte degli attori stessi quali si rendono conto di essere in una fase di globalizzazione accelerata
In questo modo a mio parere arriviamo a considerare diversamente la continuità tra la globalizzazione politica e culturale degli anni sessanta e quella del decennio successivo molto spesso si vede una frattura che secondo me non è poi così netta se proviamo a considerare le cose da questo angolo la versione neo liberale della globalizzazione ci appare in meno come un progetto politico chiaro e coerente delineato dall'inizio
Quanto la risultante di una serie di tentativi di risposta eterogenei e non di rado contraddittori
E quindi come la combinazione di molti fattori emersi da strategie affini ma talvolta anche diverse perché insisto su questo punto
Perché interpretazioni che comunemente viene data del ruolo dell'Spd in questo periodo è quella secondo il titolo di un libro anche abbastanza popolare di architetto inconsapevole della globalizzazione neo liberale
O artifici inconsapevole ovvero in sunto
Per difendere il proprio modello Germania la i governi tedeschi aderiscono a un progetto di globalizzazione neo liberale che è quello di Washington e Londra sostanzialmente
Stabilità monetaria a forte vocazione al commercio internazionale per salvaguardare queste sue caratteristiche finisce per aderire a un progetto di cui nel lungo periodo poi
E sa avrebbe finito per fare le spesse ovvero tornata poi al Governo alla fine degli anni Novanta
Si sarebbe trovata in una condizione di globalizzazione conclamata che avrebbe obbligata la stessa Spd ha delle riforme anche dolorose che andavano a toccare alcuni dei nodi fondamentali delle politiche socialdemocratiche tradizionali riforme del mercato del lavoro
Le riforme della sanità e diffonde l'assistenza e quant'altro ora a mio parere queste ipotesi trascura alcuni elementi invece importanti
Che ormai sono evidenti dalle fonti disponibili
Innanzitutto che la Esperia assunse una visione globale dei problemi e delle possibili soluzioni sin dai primi anni settanta cioè prima di molti altri attori e mi spiego
Per molti versi la Ostpolitik può essere considera un po'c'è un processo globale nel momento in cui si prende un problema tedesco immediato alleggerire l'acquisizione del popolo tedesco
E se ne fa il cardine di una politica che va ben oltre che riguarda i rapporti tra est-ovest Europa e per certi versi riguarda condizioni globali la pace in disarmo e quant'altro
Crespi che cercò di elaborare proprie proposte globali basate sulla propria esperienza sia come partito sia come guida del governo della Germania con tutte le contraddizioni che cercherò di illustrare tra i due leader dell'epoca le due figure che spesso vengono viste come il giorno e la notte come i due nemici Helmut Schmidt
E vibrante nel mio intervento cercherò di fargli vedere come entrambi sono
Portatori di visioni globali talvolta non così distanti come si vorrebbe far vedere
Infine che tale strategia sul piano economico era chiara era esportare il modello Germania far diventare il modello Germania un modello per l'economia mondiale
Questo processo e libri diciamo dei risultati alterni ma fu portato avanti soprattutto trasmette con coerenza
E che poi questo non possa essere separata dall'attività che Dante intraprese a partire dai secondi anni settanta soprattutto su due temi il primo
Esportare promuovere la socialdemocrazia come forza globale non più solo europea
E mettere l'accento illuminare il problema del divario Nord Sud e dei limiti per lo sviluppo
Ora sul primo punto quando Smith arriva al governo mai spedì infinite stesso sono soddisfatti di ciò che succede in Germania in fondo il tweet il suo slogan ed io voglio lavorare ulteriormente sul modello Germania
Sta superando la crisi meglio di altri non vediamo necessità di cambiare particolarmente diverso è quando si guarda alla politica internazionale
Secondo il mite la crisi petrolifera la crisi economica globale lo spingono lui e i suoi collaboratori a intraprendere una revisione radicale di ciò che deve essere il presupposto della Germania occidentale nel mondo
A suo giudizio le caratteristiche della crisi la stagflazione l'inversione di nuove soggettività nel mondo e la sua gravità rendevano necessario un intervento globale Smith ripete sono spezzoni per me importanti che in sé non funziona più e non c'è più un nuovo Kenzo
Inoltre lui ripete la crisi economica di oggi rischia di diventare peggiore di quella degli anni Trenta e per un tedesco non è una frase scontata
E aggiunge anche quello che sta succedendo non è previsto nei manuali di economia che siano stampati alla Sorbona o Harvard dice Franco Forte non ha capito perché però sono buone
E quindi a questo sembrerebbe un'impostazione pragmatica in realtà sì andiamo a leggere ciò che Smith fa e dice si tratta di globalizzare ed esportare alcune caratteristiche essenziali di quello che è il modello Germania
Per preservarlo in patria e perché la convinzione è che lì con un
Mia internazionale funziona meglio se gli altri Paesi imitano alcune caratteristiche del modello tedesco
Per far questo Smith fa leva sull'idea di riaffermare l'unità dell'Occidente ovvero è necessario che le principali potenze si mettano d'accordo per promuovere l'adozione di queste regole è necessario Smith credeva molto su questo che gli Stati Uniti tornassero esercitare una guida consapevole un'egemonia consapevole per promuovere l'adozione di queste regole che fondamentalmente dovranno essere un controllo stretto della moneta possibilmente da parti di enti autonomi come alla sboom Bundesbank
E in generale l'espressione che Smith usa il mantenimento dei conti in ordine ovvero le economie nazionali dovevano mantenere i conti in ordine in questo modo attirare i capitali
Che avevano una circolazione più libera che in passato quindi si pone all'opposto di chi dice cerchiamo di frenare la circolazione libera di Kant di capitali questo è positivo perché lui crede in una valenza pedagogica dell'oscurità e di là moderazione è chiaro che i miei simili come ci diceva anticipava già stamattina Paolo lo mettono in conflitto con buona parte dei socialisti e socialdemocratici dell'epoca la maggior parte di questi partiti in un momento in cui non funzionano più le politiche keynesiane insistono
Su misure rafforzate nazionalizzazioni selettive controllo dei lavoratori sulla proprietà accordi obbligatori di pianificazione Smith invece promuove anche in quel contesto
Caratteristiche del modello tedesco la MiTo visti immonda la moderazione auto motivazione dei sindacati tedeschi come un non solo come qualcosa che funziona come un modello che va evitato
Inoltre Smith in quei settori in quei conforme non ha problemi a rompere alcuni tabù fondamentali a dire che certi settori se sono obsoleti in Europa sono Soleti vanno chiusi al di là del fatto che invece altri dicono se vengono nazionalizzati si salveranno
E ad accettare che la perdita di occupazione temporanea un orizzonte da accettare e addirittura che in futuro il tasso di disoccupazione sarà più alto di quanto è stato prima quindi il dogma dell'occupazione piena occupazione anche quello viene sebbene queste soluzioni a maggior ragione erano proposte sia i Paesi di Asia in via di sviluppo sia quelli del nord del mondo
E per quanto riguarda i paesi in via di sviluppo Smith è chiarissimo sul fatto che non ha nessuna intenzione di rivedere i meccanismi del sistema di Bretton Woods
Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale sono gli unici che possono attaccare condizionalità ai prestiti e questo deve essere fondamentale per forzare quei Paesi alla riforma
Solo così faranno il loro bene c'è un elemento fortemente didattico nell'azione di dieci mila se però ci fermassimo qui come alcuni fanno racconteremo su una parte della storia perché Smith in fondo non era un neo liberale ci metterà un orto liberale
Limite riteneva che lo Stato non dovesse sparire
Lo Stato doveva rimanere ad essere l'arbitro il mediatore tra efficienza economica e coesione sociale doveva essere il supervisore attento responsabile di favorire la contrattazione collettiva la responsabilità sociale dell'economia sul piano internazionale questo lo spingeva a cercare di creare un sistema ordo liberista internazionale in cui non doveva sparire la cooperazione internazionale tra le principali paesi potenze del mondo tant'è vero che lui è un inno nel grande avversario in nemico di Margaret Thatcher lui considera che la Thatcher sia completamente opposto al suo progetto lui assume il fatto che ci voglia maggiore liberalismo ma non un neo liberalismo come quello proposto la Thatcher si riferisce la Thatcher con termini che non ho coraggiosi ripetere in questo contesto maldestramente volgari Smith non era personaggio da andarci leggero diciamo e allo stesso modo quindi sostanzialmente lui ritiene che queste riforme vanno fatte prima che le faccia tacere
E allo stesso modo sarà durissimo con gli Stati Uniti quando si renderà conto che gli stabili non stanno tornando a quell'egemonia consensuale comporta che che che aveva che in cui lui sperava al volte choc in questo senso è rivelatore
Non so quanto ha parlato già troppo o mamma mi allora punto nove minuti e quando ci fu il volo che sciocca come disse Smith regista dividevano portare i tassi d'interesse al più alto livello dai tempi di Gesù Cristo perché era una cosa tu completamente
E mai vista e secondo lui questo al di là dell'evento in sé era il segno che gli Stati Uniti non stavano accettando questa idea di un rinnovato coordinamento internazionale per guidare l'Inter l'economia internazionale in modo più liberale ma coordinato ora dall'altra parte nello stesso periodo si svolge la nuova parabola di vibrante libero da suo malgrado libero da impegni di governo in Germania
Ovvero subito dopo la sua sue dimissioni per i noti fatti che che tutti sappiamo
Viene catturato dalla dalla vita internazionale addirittura prima
Di c'è un c'è un evento piccolo ma significativo
Prima di dimettersi Brant fa l'ultimo viaggio da cancelliere è in Egitto in Algeria
In Algeria a un lungo contro Comune Vienna dice e dice che rimane colpito dal quello che buca ingrandisce sulla necessità di un nuovo ordine economico internazionale dicendo molto semplicemente non l'avevo mai vista in questi termini devo ragionare
L'ultimo persona che lui diceva la cancelleria praticamente poco prima di dimettersi a Mario soirée chez Mario Soares ministro degli Esteri
Portoghese il socialista visto come una storia di successo della Spd da esperienze When Sato fortissimamente l'evoluzione dei socialisti
Dei socialdemocratici nella penisola liberi dei faccio sempre un giovane studente gli dico andate a guardare subiti da ed in quale città portoghese nato il Partito Polacco socialista portoghese la città è è Bud Min sarai fra il che
Come dire si capisce che la nascita porto che
Per far capire come la Germania e la Spd abbia dato spinta lo sappiamo la storia diciamo che altri colleghi hanno raccontato meglio di me alla alla socialdemocrazia all'estensione della socialdemocrazia in Europa in alcune aree in cui non c'è
Da qui inizia il percorso di Brabante forse sancito da un titolo di una raccolta di fonti primarie sembra anch'io trovo molto molto significativo che è il vero ovvero opachi in house o dall'Europa a oltre da quel momento Brant si dedica va scenari globali nel vero senso della parola
Gli propongono immediatamente di fare il leader dell'Internazionale socialista lui dice l'Internazionale socialista è talmente messa male che non ho interesse a FAMP e tenta di creare un'organizzazione nuova che si chiama Alleanza per la pace per il progresso che terrà un incontro importante a Caracas e vedrà la partecipazione di leader europei e latino americani nella quale Brant comincerà a parlare della proposta di una socialdemocrazia globale come terza via tra comunismo e capitalismo selvaggio
E di una nuova economia più mondiale più ecco
Il corteggiamento continua finché Brant succede decide di diventare presidente dell'Internazionale interazione socialista era messa malissimo tra scandali c'aveva quattordici dipendenti
E nel né ancora nell'ottanta fa fatica a comprare un telex cioè non ha i soldi per comprare un telex
Quindi era un un una un'associazione un'organizzazione ridotta malissimo perché insisto su questo perché Brant d'chiede completamente mano libera per rivitalizzarla con alcune linee fondamentali la prima Internazionale socialista non deve essere di un club di partiti europei ma occuparsi del mondo
Promuovere la socialdemocrazia a livello globale promuovere la pace la sicurezza a livello globale
E promuovere nuove relazioni nord subito cosa non non secondaria per irrobustire l'Internazionale socialista Brant la riempie di uomini della Spd per anni la burocrazia deterrenza socialiste fatta da uomini dell'Spd prende il suo segretario esteri della Spd
Anzi per attinge il sei è stato segretario del teste diverte di più trentacinque anni in qualcosa del genere trent'anni
E gli gli mette in mano di fatto la Internazionale socialista i fondi per farla funzionare vengono dalla FIGC Hébert Stiftung cioè da parte tedesca
Da quel momento Brant promuove una diffusione globale della socialdemocrazia con risultati alterni
Ovvero l'idea promuovere non esattamente una replica del per delle movimento europeo lui insiste noi non vogliamo portare il modello di Westminster
Nel mondo della della democrazia diciamo europea liberale però si insiste anche che i partiti che entra a far parte dell'Internazionale devono aspettare il pluralismo la democrazia sostanzialmente
Nel riformulati in altri termini i fondamenti della socialdemocrazia
Tedesca contro le tentazioni di idee frontista e quindi di collaborazione con forze più radicali e più estreme come c'erano anche in America Latina anzi
Negli anni successivi l'ingresso nell'Internazionale si tenterà di farlo diventare una sorta di omogeneizzazione delle regole dell'Internazionale i partiti che non le rispettano vengono poi messi alla porta emessi fuori
Le critiche però fatte a Brant quali sono quelle di aver portato fin troppo all'interno e internazionale le priorità della Spd ovvero Brant impone anche lei che la l'Internazionale socialista praticamente non si occupi di Europa orientale
Di fatto in quegli anni a partire dal di tutti gli anni Ottanta dalla crisi di Solidarność Internazionale socialista non ha un ruolo nel sushi sostenere supportare la dissidenza dell'Est
Ce l'hanno i singoli partiti e alcuni partiti europei si lamenteranno fortemente della scarsa reazione vibrante
Alla repressione in Polonia nel nel dell'ottanta ottantuno
Possiamo ragionare sulle risposte la mia risposta personalmente è che Brant riteneva che la sport politica avesse già raggiunto dei grandi risultati che bisognasse proseguire gradualmente senza strappi e che quindi l'insistenza eccessiva
Su un'interpretazione radicale di diritti umani mettesse in pericolo quelle conquiste quindi a mio parere questa è la trasposizione di obiettivi della sua Spd all'interno dell'Internazionale socialista
Rapidamente e concludo con l'ultima questione ovvero Bramante viene nominato negli stessi mesi a capo di una commissione internazionale indipendente sui limiti dello sviluppo sul divario nord-sud che si chiamerà Commissione Bramante
Anche in quel caso si porterà dietro cosa non secondaria il suo collaboratore di sempre con barra sul suo accompagnatore della Ostpolitik
Si porterà dietro personale della fine che verso gli studi e dell'Internazionale e della Spd
E assumerà diciamo la guida di questo gruppo che Louise volle eterogeneo composto da
Democratici conservatori progressisti socialisti e quant'altro
Cercò di dare anche una veste di riconoscimento nazionale a questa a questo organismo tant'è vero che una le prime riunioni la prima riunione si tende in Germania la presenza del Presidente della Repubblica tedesco Walter Shiel
Come a dare un'investitura importante acquisto in chiave tedesca
E qui branche dice una cosa che per me è fondamentale che il nostro compito il compito che l'unità questa commissione prima di tutto e rendere comprensibile ogni cittadino del mondo perché il destino di un Sud riguarda anche non perché per me è importante perché da qui in poi la commissione lavorerà tantissimo su molti dettagli di proposte che verranno fatte
In realtà la mia impressione è che Brahms sia soprattutto legato a questo obiettivo fondamentale sensibilizzare il mondo sulla necessità di riformulare i rapporti nord sud
Cosa intendo intendo dire che la Commissione alla fine deciderà che l'obiettivo è quello di aumentare l'aiuto allo sviluppo dello zero virgola sette per cento del PIL Brant in varie sedi dirà che vede questo obiettivo come simbolico
Non come determinante
E quando Branzi dice ridurre la spesa che militare trasferito una parte alla cooperazione anche in questo periodo all'obiettivo tendenziale
In sostanza per Brant è necessario soprattutto rendere cosciente lavorazione della globalità del problema nord-sud al di là dei dettagli e qui arrivo alla fine queste due storico raccontato c'è un momento preciso in cui si congiungono
Il venticinque settembre nel settantanove per quanto possa sembrare comico si incontrano due uomini politici il presidente della Commissione Brant Granta e il cancelliere tedesco Schmitt nelle loro rispettive cari
All'incontro interessantissimo e coi emergono molte fonti di disaccordo ma emergono anche fonti di accordo ovvero i due tutto sommato sono d'accordo sulla parola chiave dell'interdipendenza questa è una cosa da cui non si torna più indietro
Sono d'accordo sul fatto che tutti i piani
Per il sud del mondo debbano uscire dall'atteggiamento caritatevole devono diventare qualcosa di sistemico e qualcosa di reciproco mutua Ale
Non possono i Paesi del Sud del mondo continuare a a comportarsi con quelli del Nord diciamo spostando un molto duro mentre quelli del Nord gli aiutano devono dimostrare di essere collaborativi
Alcuni punti specifici che emergono
Ad esempio e Smith è
Rita d'accordo con con Brando è d'accordo con Smith che la questione demografica sia importante però non si può sollevare nella Commissione entrante perché sono qui nel Sud del mondo la prendono male
Però inizi parata seria porte chiuse Brant ammette che quello è un problema che andrebbe affrontato di più quindi in molti per molti versi ci sono degli elementi di di convergenza rimangono anche altrimenti di differenza ovvero per Smith ad esempio il Progetto che citava stamani Paolo di un funto mondiale per lo sviluppo e qualcosa di negativo
Smith insiste deve rimanere tutto in mano al fondo monetario internazionale altrimenti non siamo più in grado di a di allegare diciamo piani di condizionalità ai prestiti questo non c'è dubbio come anche brandine subiti insiste
Che Branca ammette che limita la giovane can i lavori la commissione si insiste troppo poco sul settore privato ovvero si parla molto degli Stati e molto poco del ruolo del settore privato
E che la tutela degli investimenti ad esempio una regola che anche gli Stati del Sud del mondo dicono impatto
Quindi
A mio parere in quell'incontro rimangono distanze ma ci sono anche te le basi di terreno comune tra uomini politici diverse tra sensibilità diverse doveva espellere
Poteva questo evolvere in una posizione complessiva per rubare della Spd
Non lo sapremo mai semplicemente perché poi Spd non è più un partito di governo e questo rende anche le sue posizioni internazionali come dire più leggere rispetto a prima quando è oggettivamente il Paese il partito che governa il secondo
La seconda economia più importante del mondo
L'ultima cosa su cui lascio che era quello che riguardava il mio il titolo del mio intervento e il dubbio è che alla fine questa difesa e promozione a critica del model Deutschland
Così come questo tentativo di esportazione mondiale della socialdemocrazia che però poi si annacqua all'interno di un orizzonte che sempre meno identificabile come socialdemocratico nel momento in cui si parla con forze sudamericane o di altre zone del mondo
Fanno chiedere se che questo processo di globalizzazione degli obiettivi non sia un primo momento in cui la stessa Spd comincia per la sua identità di partito socialdemocratico come era stato riconoscibile fino a quel momento
Durante gli anni di opposizione non a caso si comincerà la sera spedì riparati mi sembra ripiegata su se stessa alla ricerca di una propria identità che non avrà trovato neanche quando tornerà al governo come sappiamo in una dualità tra la Fontaine
E e Schroeder che proseguirà poi nei mesi successivi
Sono stato abbastanza grigio quando evase grazie
Qualche minutino di comporto ma insomma fa parte del gioco
Dura passo passo la parola Massimo Depaoli ma una cosa una questione soltanto a una curiosità qua scusa una una curiosità soltanto la qualifica di rispondere alle insomma
In tutto questo l'Europa a una posizione a un ruolo ci hai parlato di Germania e di resto del mondo ma ma ma diciamo dimetto c'è anche l'Europa per lo meno come dimensione intermedia mi chiedo se c'era un sì in realtà in quella fase ci ha è ancora ce l'ha ancora in modo marginale sì Progetti meteorologici
Sotto ce lo dici tu portavoce ci pensi un po'così ci pensi fornite
Bene passo la parola allora Massimo Depaoli Simone nostro massimo esperto di migrazioni oramai da diversi anni ha scritto tantissime cose tutte molto belle molto qualificate sul tema migrazioni Italia Europa
E anche oramai su aspetto diciamo extra europee del processo migratorio almeno sugli ultimi cinquant'anni
Ricordo per tutti su gran bel libro frontiera sud sull'Italia e gli accordi di Schengen ma poi anche tutta una serie di lavori fra virgolette minori ma non meno importanti usciti negli anni successivi
La il titolo della sua relazione di oggi se la trovo che se la vedova eccola qua socialisti europei emigrazione internazionali fra guerra fredda scontro nord sud
Sì grazie grazie presidente buon pomeriggio a tutti a tutti anche da parte mia un sincero ringraziamento cerca iniziatori che hanno promosso messo su questo interessante convegno il presidente già anticipato quello che sarà il tema del mio dell'intervento della mia della mia relazione attualmente un tema specifico credo comunque un tema importante per capire quella che è stata l'evoluzione politica ideologica del socialismo o per meglio dire dei socialisti europei in un decennio cruciale quello degli anni settanta
Qui ciò che soprattutto al punto di vista dell'emigrazione d'anni settanta sono stati una fase non solo dire definizione del regime dell'ordine migratore livello continentale ma più in generale a livello internazionale
Perché ritengo l'immigrazione è una questione fondamentale lo sta già emerso stamattina la mia percezione ormai da da da da tempo e che una delle questioni principali Antuono leva cava stamattina detta la difficoltà se non della crisi del socialismo mi sta proprio in questo
Cioè la difficoltà di legge la questione migratoria difficoltà anche evitare la questione migratoria giusta importanza che ha anche nella percezione pubblica
E quindi dare alcuna risposta attualmente non risposta nazionalista ma la risposta di in di carattere internazionale internazionalista ecco
Per certi versi gli anni Settanta rappresentano questo rappresentano il tentativo da parte di socialismo
Di dare una risposta internazionale internazionalista alla questione o per come si cominciava a percepire al problema dell'immigrazione particolare delle migrazioni di massa
Su cosa mi sono basato a parte la mente sulla letteratura o letteratura molto scarna su questa questione
E soprattutto ai documenti della Confederazione
Dei partiti socialisti della della Comunità europea un fondo portante che ha raccolto presso le l'Istituto internazionale di storia sociale Amsterdam ma ovviamente è chiaro che una ricognizione completa del complesso rapporto tra socialismo europei emigrazione internazionali richiederebbe quanto meno un'analisi archivistica dei principali partiti socialisti e pure
Penso che questa lettura diciamo così dall'alto dal centro quindi dal punto di vista della confederazione di partiti salissero metà europea abbia comunque due importanti vantaggi prima quello di capire l'articolazione interna cioè la dialettica che si venne a creare tra i vari socialismo europeo
E d'altra parte anche quello di capire quale fu la sintesi che poi a livello europeo si riesce a raggiungere spetta questa questione importa
Un primo momento importante può è quello del dell'ottavo dell'ottavo congresso all'ottavo congresso dei partiti socialisti della comunità
Si venne a Bruxelles esiti nel mille novecentosettantuno e per la prima volta la pressione migratoria assumeva una certa importanza in che senso
Nel mille novecentosettantuno in particolare si comincio a mettere in discussione il sostegno che fino a quello momento era stato che traggono rispetto la libera circolazione dei lavoratori intendiamoci
Di particelle stima Nevano favorevoli a quel diritto eppure ne sottolineavano due limiti importante il primo la libera circolazione lavoratori non si era accompagnato lo sviluppo altrettanto importante la dimensione sociale della mobilità e l'altra questione per certi versi acquista ancora più importante
Se una prima fase si era pensato che la libera circolazione lavoratori avere potuto permette se non di eliminare ma quanto meno di attenuare le differenze socioeconomiche tra le varie regioni europee in realtà le aveva e aumentati
L'emigrazione lo Stato in realtà un fattore chiave fomentato gli squilibri interni alla comunità
E però il momento di svolta e certamente il nono congresso quello che poi effettivamente istituito anche la confederazione di partiti socialisti della Comunità europea
Una congresso che si termina Bonnet e in cui avvengono fondamentalmente due novità la prima omissione minatore ebbe una centralità che fino a quel momento non aveva mai
All'interno dei documenti di quella di quel congresso la questione allora è uno dei principali temi di discussione
E l'altra importante novità stava dentro al fatto che le migrazioni interno e quella in tre comunitari si arricchivano di una nuova riflessione rispetto all'immigrazione da Paesi terzi
Perché questo avveniva intanto avveniva perché stava cambiando la percezione del fenomeno migratorio a livello europeo
Mila la fase della finanza e santi insani settanta è considerato una fase di crisi da questo punto di vista ho Mentana enormemente i numeri pensate solo che alla fine gli anni Cinquanta c'erano i paesi comunitari circa quattro milioni di lavoratori stranieri a lezioni settanta alimentati undici milioni e soprattutto un altro fenomeno importante fino agli anni cinquanta tre quarti erano comunitari
All'inizio gli anni Settanta sarà completamente ribaltato il rapporto tre quarti e non non comunitari frutto naturalmente dei processi di decolonizzazione
E d'altra parte dal fatto che presi d'importazione della manodopera stavano diversificando le fonti di approvvigionamento della pala d'opera straniera cominciando a reclutare nei paesi non comunitaria
Questo cosa stava portando da una parte a una crescente resistenza rispetto al fenomeno migratorio e soprattutto in quei settori più vicini partiti socialisti cioè in quella parte di società che aveva dal punto di vista sociale un livello certamente meno meno elevato
E d'altra parte questo portone ha prima messo in discussione di quella che era stata la politica che fino a quel momento di partito ero perdono Monte avevano tenuto cioè il reclutamento attivo della mano d'opera straniera attraverso accordi bilaterali si cominciò a mettere in discussione la necessità e l'opportunità di continuare importare lavoratori stranieri
Ma c'era un'altra novità che stava emergendo e quella novità per stava dentro la riflessione portata avanti dal movimento dei non allineati
In quel momento a una crisi a una critica che arrivava dei partenti Paesi di importazione della mano d'opera si stava giungendo alto una critica da parte dei Paesi in via di sviluppo
I paesi in via di sviluppo stavano cominciando a criticare la migrazione di massa
Le consideravano per certi versi una riproduzione delle logiche neo coloniali e dall'altra parte soprattutto cominciavano a percepire come queste
Fossero stati uno strumento che ha finito per penalizzare piuttosto che avvantaggiare i paesi in via di sviluppo
In realtà la perdita gli elementi più dinamici più acculturati delle proprie società e delle proprie forze i da Romano d'opera aveva finito per tipo a operare quei paesi e paradossalmente per avvantaggiare i Paesi più ricchi
Oltre a questo l'altro grande cambiamento stava dentro anche un cambiamento di sensibilità sociale
Alla attenzione alla classe operaia si stava giungendo anche tutta un'altra serie di considerazione Dean si merita verso gruppi fino a quel momento dimenticati compresa appunto la questione dei lavoratori dei lavoratori mi e dei lavoratori immigrati
Quale furono i temi di quella di quel congresso il nono congresso la spaccatura bene soprattutto in termini diciamo così di importanza che il livello comunitario doveva fare
I socialdemocratici danesi furono quelli con approccio molto più nazionale
Mentre quelli mentre il Partito del lavoro la investe la stessa Spd aveva certamente un'apertura molto più forte ride rispetto all'idea di una regolamentazione sovranazionale la questione migratoria
Ma sui punti di riflessioni sui punti le analisi sui punti di proposta in realtà ci fu una certa convergenza e su cosa si basa questa proposta qual era la proposta chiamo la così socialista europea rispetto all'emergere di una questione migratoria
La prima ribadito il consenso il supporto verso la libera circolazione dei lavoratori comunitari si cominciava a sostenere appunto che ci dovesse essere una maggiore attenzione la dimensione sociale
Ma non era soltanto questa la la la critica in qualche modo che si portava all'interno del del de di quel congresso Walter critica stava dentro all'utilizzo che era stato fatto della libera circolazione dei lavoratori
I partiti socialisti fondamentalmente dicevano finora la libera circolazione lavoratori cosa è stata è stato soprattutto uno strumento per gli imprenditori per poter in qualche modo accompagnare i trasferimenti di capitale e le ristrutturazioni aziendali
Non dobbiamo passare una fase in cui avete circolazione dei lavoratori eh un'opportunità che invitiamo i lavoratori
E in quel contesto quindi emergeva un nuovo diritto il diritto a trovare il lavoro nel luogo di nascita potremmo metterla così il diritto a non emigrare che doveva avvenire insieme per certi versi venire prima della libera circolazione
Per fare questo per garantire a questo importante diritto e anche per ecco l'altra novità nella riflessione socialista per attenuare le ripercussioni negative che le migrazioni stavano avendo rispetto agli stessi Paesi di arrivo
I partiti socialisti stavano realizzando che le migrazioni stavano portando un livello di carico sulle infrastrutture sociali sulle stesse logiche dinamiche equilibri ecologici all'interno delle aree più industrializzate
Quindi per dare effettivamente il diritto di non immigrati
E dall'altra parte provare a contenere diciamo così il carico rispetto alle aree di arrivo si teorizzò la necessità di una politica regionale
Una politica regionale che in qualche modo i di Minas se le ragioni di immigrazione Interna e che quindi da una parte come dire togliesse il l'obbligo di emigrare dall'altra parte togliesse però anche il peso la pressione sulle sulle regioni di arrivo l'altro elemento importante rimessa all'interno di quel congresso come dicevo fu la le la saldatura rispetto a riflessioni più generali perché se è vero che il non lo congresso si occupa della questione di libera circolazione la mano d'opera comincia anche per la prima volta occuparsi della migrazione da Paesi terzi e quindi si cominciò in qualche modo anche a porsi in quello qual è la risposta socialista alla questione delle migrazioni non comunità o dalla parte diciamo cosa non propose Patricia lista intanto perché i socialisti non pensavano che ci dovesse essere una piena equiparazione
Equiparazione tra comunitari e non comunitari anzi i socialisti teorizzava che ci dovesse essere una sorta di preferenza comunitaria per gli eppure è vero i socialisti cominciano a parlare il De Sica di dare protezione sociale anche a lavoratori non comunitari e questo nasceva soprattutto da un discorso importante che branche fece all'interno
Nel Bundestag all'inizio del mille novecentosettantatré intimava detto chiaramente
Non possiamo più basare le nostre politiche d'immigrazione soltanto sulle capacità e sulle esigenze economiche dei nostri paesi ma anche sulla capacità disse Brant di assorbimento sociale
Delle nostre società e dei nostri sistemi di welfare
Quindi noi dobbiamo essere in grado di importare non solo rispetto a alle esigenze di crescita manca le capacità che noi abbiamo di dare a queste persone effettivamente dei diritti sociali in prospettiva anche politici e civili
L'altra questione si legava alla questione comunitario se la politica regionale doveva servire a diminuire la propensione immigrare il partito socialista i partiti socialisti europei proposero di adattare la politica d'aiuto allo sviluppo alla necessità di ridurre i fenomeni migratori
Questo si diceva per aiutare le persone a rimanere all'interno dei propri nazioni e anche in questo caso per diminuire le pressioni sui Paesi sui Paesi europei
Ovviamente la grande crisi economica del settantatré settantaquattro rafforzò questo elemento il nel tra il settantatré e settantaquattro e settantasette la questione migratoria fu al centro del dibattito de
La Confederazione parti socialisti della comunità rafforzando proprio questi elementi
Quindi era parte parte giallisti europei sosteneva non necessita di adottare politiche verso chi verso quei lavoratori
Il bar lavoratori migranti cercando certamente è una di queste categorie che prestavano sentendo naturalmente il peso della grande crisi economica
Ma dall'altra parte ancora di più
Di rafforzare le politiche regionali ripeto già visto che c'è una proposta anche molto chiaro rispetto a questo noi dobbiamo di sequestro chavista considerare il livello di immigrazione come uno dei criteri di assegnazione degli aiuti regionali
Quindi insieme al PIL pro-capite insieme a livello di occupazione agricoltura e insieme a livello disoccupazione anche il livello di immigrazione
Perché la questione migratoria la questione centrale nel modo in cui non stiamo concependo in cui lo dobbiamo realizzare la politica regionale
E dall'altra parte sempre di figura già stato evocato la questione migratoria si legava a una discussione più generale sul rapporto tra nord e sud del mondo a partire soprattutto da settantatré settantaquattro la questione migratoria sì devo sempre di più al discorso del nuovo ordine economico internazionale
Il padre giallista in altri termini era convinto che l'unico modo effettivamente per gestire la questione migratoria forse può forse quello di realizzare e a questo si doveva in qualche modo conformare tutta la politica a nome del partito centrista una diversa distribuzione internazionale del lavoro
E quindi una diversa organizzazione degli investimenti esteri una diversa organizzazione degli aiuti allo sviluppo e anche una diversa organizzazione della politica industriale
E qui in modo da gestire un fenomeno e via nella metà degli anni settanta e produce lista nera pienamente consapevole che sarebbe diventata una delle principali questioni all'interno del mercato del lavoro europeo
Quand'è che cambio e mi avvio alle conclusioni
In realtà l'approccio cominciò a cambiare verso il settantasette settantotto
Quale furono le questioni che cambia un approccio il partito socialista uno attualmente la prospettiva delle elezioni a suffragio universale per il Parlamento
Lo si capisce perfettamente nel momento in cui ci si avviava le elezioni per il Parlamento europeo il discorso rispetto da questo immigrato del sì semplificata
C'era l'esigenza di semplificazione discorso migratorio che si doveva in qualche modo adattare a quella che era una campagna elettorale
L'altra elemento per certi versi più importante stava dentro a una riflessione più generale che atteneva al ruolo dei diritti umani
E anche all'importanza sempre maggiore che il gruppo di lavoro sui diritti umani comincio a svolgeva all'interno della confederazione di partiti socialisti
Della comunità cosa voglio dire sempre di più a partire settantasette settantotto la questione migratoria venni eletto attraverso il prisma dei diritti umani
E non più attraverso il prisma di una riorganizzazione invece del sistema socio economico a livello europeo a livello internazionale l'altra questione importante questo era presente riflessioni di tutti i partiti socialisti europei era l'emergere de una destra di natura diversa
Ovviamente questa era particolarmente importante riflessone francese dove naturalmente alla fine anni Settanta la questione del Fronte Nazionale divenne una questione importante nel dibattito ma più in generale si aveva una percezione che a partire
Dai sentimenti anti immigrazione che si stavano diffondendo in società europee partiti di estrema destra potessero
A vere ragioni e carburante per i proprio rafforzamento politico elettorale
In quella fase diciamo così a vere posizioni che potevano essere anche solo lontanamente antimmigrazione rischiava in qualche modo di prestare il fianco rispetto alla nuova destra che si faceva sempre più aggressiva
L'altro elemento importante stava dentro la politicizzazione del fenomeno migratorio a partire dalla fine anni Settanta iniziano tanta la pressione migratoria divenne sempre più centrale all'interno dei dibattiti pubblici nazionale
In quel contesto i partiti socialisti cominciano a dividersi su questa questione
A quel punto la divisione era più su più o meno euro ma su come gestire quella questione
Rispetto a questo ci furono essenzialmente tre gruppi
Non era composto dei partiti socialisti dei Paesi del Benelux in particolare dal Partito socialista olandese quello mentre
Che già partire anni Settanta cominciavano a puntare sulla necessità di condurre una battaglia dura contro immigrazione irregolare
E quindi nel all'interno del partito socialista entrò quell'elemento
Oggi appunto i libri giornali britannici aprono con la gestione appunto no della della politica di starmene anche lì in qualche modo si chiude il cerchio della politica di Mahmoud della ministra dell'interno britannica
Pachistana musulmana che adottò una politica molto restrittiva dal punto di vista migratorio ecco già alla fine anni Settanta una parte il Partito socialista entrava in quell'ottica bisogna condurre una lotta dura contro l'immigrazione irregolare
Ed ora rispetto a questo c'era anche un'altra un altro un'altra sensibilità lei spende comincio a parlare di rischio di due deportazioni diverso la spedisce dobbiamo stare attenti a combattersi alla deportazione per ragioni socio economici
Che è quella che ha portato fuori milioni di persone per i Paesi per ragioni socio economici ma dobbiamo stare attenti anche alla deportazione che potremmo fare noi degli immigrati regolari
Perché questo sarebbe contro un'idea internazionale internazionalista di gestione dell'immigrazione
E l'altro partito era quello invece di Mitterrand nel partito socialista in quel momento era solo l'esigenza d'allontanare se stesso da qualsiasi accostamento la lettura securitaria del fenomeno migratorio
In questo modo cosa avvenne il discorso si semplificò la questione migratoria fondamentalmente viene ricondotta Cox non discriminazione
Attenzione alla categoria svantaggiata in quel momento si diceva sempre lavoratori migranti donne disabili Betti
Giovani come categorie penalizzate ma al di fuori di una lettura più complesse più complessiva di società e di mondo e l'altra questione che divenne sempre più potente
La lotta alla xenofobia terra Xi e al razzismo che a partire dalla fine anni Settanta iniziano ottanta diventò l'elemento cardine attraverso cui parte socialisti lesso quel freno
Quindi per tirare le somme cosa cosa ha voluto dire
Negli anni settanta e Patricia Ristich preso pienamente coscienza che la questione migratoria stava rappresentando una questione impone
Lo fecero fondamentalmente in due modi dalla parte cercando di integrale e quindi di rompere anche un quella era stata una lettura presente il mondo socialista immigrante ci servono in funzione anticiclica come ammortizzatore sociale negli anni Settanta questa lettura è superata
I migranti sono titolari di diritti e di protezione sociale quelli comunitari e quelli non comunitari anche se con differenti
Però anche l'altro elemento importante negli anni settanta si realizzò che le migrazioni di massa stava rappresentando un problema
Per le aree di partenze per le aree di arrivo e quindi si doveva dare una lettura internazionale internazionalista da quel treno
Gli anni Settanta fino all'ottanta per un segno che in qualche modo questa è la mia percezione anche un arretramento però in quella lettura il Partito socialista i partiti socialisti per una serie di ragioni in qualche modo rendono quella che era stata una lettura audaci
Coraggiosa del fenomeno migratorio
In una lettura per certi versi iper semplificata essenzialmente schiacciata sulla questione dei diritti umani
E della lotta al razzismo che seppure importante toglieva a quella questione la complessità l'importanza e l'articolazione che sapeva portando il partito socialista ha una posizione sempre più minoritaria o come tale percepito da una parte importante dell'opinione pubblica vi ringrazio
Ah se si vuole devo dire che anche in questo caso venti minuti esatti
Una serie di relatori che più precisi non potevano essere verso relatori svizzeri proprio
Passo la parola all'ultimo cima all'ultimo all'ultimo contributo di Lucrezia però prima una bambina che questi vuole solo da una cosa piccola ma in tutto questa evoluzione cioè dal momento in cui la questione migratoria diventa centrale nel dibattito che socialisti europei fino a quando poi cambia da fine anni Settanta somma tutta la storia che ci ha raccontato il ruolo del sindacato quale tutti i partiti socialisti hanno un legame organi qualche misura con i sindacati molti casi legali che addirittura si accavallano sulle stesse persone
Immagino ci sia una dimensione importante visto che poi si parla di lavoro di manodopera non prima di parlare di diritti poi forse la cosa cambia non lo so ce lo dirà il bene l'ultimo intervento Lucrezia Ranieri l'Università di Siena naturalmente Lucrezia ha lavorato molto sul Modell Deutschland la suo la sua ricezione all'estero in particolari in Italia sulle sue
Sull'interesse di questo modello e sul dibattito interno italiano questa questa questa sessione veramente vediamo un ce la Germania è molto presente che in un modo o nell'altro ma in realtà la relazione della di stasera di Lucrezia non è su questo ma sulla globalizzazione tecnologica il titolo esattamente socialismo europei e globalizzazione tecnologica techno o timidissimo e comunque o competizione necessaria grazie grazie all'onore non tutti praticamente tanta Germania quindi per fare
E allora va be ma mi tocca l'ingrato compito di chiudere questo convegno tanto parto ringraziando gli organizzatori
Da niente Federico e Giovanni Orsina che non c'è più cioè non è più qui presente e ringrazio anche la la Fondazione Craxi ci tengo in particolar modo diciamo a ringraziarli per lo spazio che dedicano anche alle materie di interesse storico che non è una cosa scontata diciamo così quindi è una cosa che insomma ci tengo a sottolineare
Allora io appunto dal titolo della della relazione abbastanza indicativo l'idea di questa
Di questa relazione
Lascia un po'da dall'idea di continuare ad esplorare in termini più generali
E dico continuare perché ovviamente non è un tema di ricerca del tutto nuovo naturalmente
La questione del legame tra lo sviluppo tecnologico i le relazioni internazionali cercando però di concentrare l'attenzione di spostarla più che sulla dimensione militare e strategica dello sviluppo tecnologico sulle questioni legate diciamo su su un la dimensione civile ed economica e sulle conseguenze che lo sviluppo tecnologico
Produce a livello più politico diplomatico i ovviamente economico e dunque diciamo che impatto hanno i differenti livelli di sviluppo anche differente posizionamento dei vari paesi all'interno delle catene di valore
Sono diciamo partita in questo in questo nuovo viaggio di ricerca
Cercando di capire prima di tutto come questo problema si articoli all'interno delle varie culture famiglie politiche in particolare italiani ma poi conto cercando in questo caso anche di
Affrontare in particolare il caso francese
E che riflessi quindi questa questo dibattito interno abbia poi sul piano politico all'interno quindi in questo caso l'idea era quello di approcciare la famiglia socialista sotto questa lente e concentrandosi in particolare
Sugli anni Ottanta quindi riduco un po'la periodizzazione diciamo proposta dalla dal dal titolo del convegno
Gli anni Ottanta ovviamente
Per questo tema per questo tipo di riflessione rappresentano gli anni del grande salto soprattutto nello sviluppo delle tecnologie legate all'informazione Ali come alla comunicazione ovviamente il tema dello sviluppo tecnologico è un tema insomma non di breve Periodo il tema è data almeno
Sicuramente dal dopoguerra in avanti come tema politico ed economico rilevante però ecco diciamo che negli anni ottanta fra un po'un salto di qualità in questo senso anche perché ovviamente queste trasformazioni legate allo sviluppo tecnologico coincidono
Con una fase di profonda ristrutturazione del Panorama
Economico politico e culturale una fase che difficile dissociare dei cambiamenti tecnologici che salta imposte essere al campo
Magari non una causa una delle cause o con con fattori di accelerazione dei processi di globalizzazione ma che al tempo stesso beneficiano dei processi di globalizzazione e quindi in qualche modo sono due elementi che si autoalimentano
Ora è peraltro sempre in questi anni in questo contesto che si amplia a dismisura il Gatti non logico che già era stato evidenziato negli anni Sessanta da Europa da un lato Stati Uniti dall'altro a cui si aggiunge peraltro anche il Giappone
E emerge
Nelle riflessioni politiche del Periodo quella che viene diciamo l'idea di una regolazione di una rivoluzione tecnologica in atto e che viene non a caso immediatamente definita come una terza rivoluzione industriale
E l'idea però che questa rivoluzione rischi di vedere l'Europa marginalizzata nel contesto internazionale e quindi di diciamo il rischio di perdere posizione tra i Paesi più avanzati
Ora nonostante diciamo la cultura socialista sia storicamente una cultura che potremmo definire positivista quindi legata naturalmente all'idea del progresso sebbene poi con infinite articolazioni che non non sto a richiamare e quindi alla possibilità di intervenire sulle strutture economiche e sociali questo porta in realtà storicamente anche diciamo ad avere un approccio piuttosto ottimista verso lo sviluppo tecnologico proprio come fattore di facilitazione di questo possibile controllo sulle trasformazioni economiche e sociali il fatto però che negli anni Ottanta questa cultura stia uscendo ovviamente da una fase di profonda crisi che quella diciamo de de de legata agli anni Settanta e quindi tutte le cose che abbiamo anche già detto al
Venne non che non ripeto farsi che questo sguardo sullo sviluppo tecnologico assuma in qualche modo Toni decisamente più cupi rispetto al passato
Sono partito analizzando analizzando insomma guardando un po'
Il discorso all'interno dell'Internazionale socialista qui un po'come veniva presentato questo discorso nei congressi dell'Internazionale socialista e diciamo quello che ho notato che in particolare i congressi di Madrid di Albufeira quindi ottanta ottantatré
Le nuove tecnologie vengono descritte principalmente come ho uno dei fattori principali della disoccupazione strutturale della dualità azione del mercato del lavoro quindi da grazie appunto da un lato di una disoccupazione di massa e dall'altro di
Un settore privilegiato
Di lavoratori meglio retribuiti e anche un fattore di nuove tensioni
Sull'asse nord-sud quindi diciamo invece che rappresentare un elemento di possibile riduzione del gatto fa Paesi ricchi e Paesi poveri diventa un ulteriore elemento di divaricazione
Il tono con cui questi cambiamenti vengono agli iscritti eh sostanzialmente preoccupato sì diciamo sottolinea molto l'elemento distruttivo di queste tecnologiche di queste di questi sviluppi tecnologici che sono sì in grado di rivoluzionare
La divisione internazionale del lavoro ma in senso sostanzialmente negativo questo non significa però che si proponga una lettura potremmo definire né un luddista cioè il cambiamento tecnologico viene comunque considerato irreversibile da un certo punto di vista anche indispensabile
La domanda politica ovviamente diventa chi lo controlla e soprattutto come se ne distribuiscono costi e benefici
Branche in realtà farà anche un'ulteriore riflessione su
Diciamo il tipo di tecnologia che vengono sviluppate quindi anche una scelta nella direzione da dare a questo sviluppo tecnologico in termini ok quali tecnologie sono più utili per l'uomo quali si può evitare di sviluppare però è un tema che in realtà
Non mi sembra che poi abbia una grande ecco nel nel nel resto diciamo della cultura socialista
Dunque diciamo che questa questa cornice del dell'Internazionale socialista sì articola poi in maniera differente nelle varie culture politiche nazionali si va a dall'estremo diciamo dei paesi nordici nel quale questo tema del controllo della trasformazione tecnologica viene quasi pienamente istituzionalizzato
Fino a al il caso del del labour Party che ovviamente non essendo al governo affronta questo tema
Nella sua diciamo così visione più distopica c'è proprio nel nel senso contrario a quello indicato dall'Internazionale socialista ovvero di una trasformazione completamente non controllate utilizzata anzi per disarticolare il mondo del lavoro
Ora in io mi son scordato di dimettermi il inizia il cronometro Cobra comunque
Il tuo otto minuti e già va bene zona al primo foglio praticata ok
In questa relazione io Guido eccetera in realtà sul caso italiano e sul caso francese che operano potrà questi due poli che si confrontano con la grammatica comune della Internazionali socialista ma lo fanno in modi diversi ovviamente come riflesso di differenti tradizioni statali di strutture industriali anche di punti di ingresso tematici e cronologici differenti
Diciamo salto un po'gli elementi di contesto nel senso sappiamo che ovviamente anche da un punto di vista industriale la situazione francese la situazione italiana sono apparentemente simili nel senso che rispetto ad altre esperienze europee ci si può trovare ma come dire l'elemento comune di una presenza dello Stato nell'economia ma in realtà negli anni ottanta si trovano in situazioni molto diverse
Il Partito Socialista francese arriva
Diciamo così
Al al potere in un sistema con una lunga tradizione colbertista con un diciamo un sistema di programmazione in consolidato un diciamo
Una politica industriale che incarnata nei così detti gran programma che godono di una grande legittimazione politica interne può dunque diciamo presentarsi un po'come il regista di questa terza rivoluzione industriale che non solo deve assumersi il compito di liquidi di ristabilire gli equilibri occupazionali ma anche in quelli macroeconomici internazionali evitando dunque che la Francia scivoli verso una posizione subordinata nella nuova divisione internazionale del lavoro
L'Italia come sappiamo sta attraversando almeno a partire dalla metà degli anni settanta un diciamo una fase di crisi del sistema misto del modello di economia mista
Una crisi delle partecipazioni statali ma anche dei grandi gruppi industriali privati con diciamo una questione legata all'Inter all'indebitamento che è anche legata alla questione della competitività tecnologica cioè il fatto che siano soprattutto industrie che funzionano in settori a bassa intensità di capitali e che invece si perde quota nelle esportazioni a media ed alta tecnologia questo ovviamente
è un fattore rilevante unito al fatto che la componente che sembra più dinamica del sistema industriale resta invece quella della terza Italia dei distretti industriali delle PMI
Ora queste differenze di contesto ovviamente
Anche poi naturalmente c'è anche una questione legata al funzionamento dei sistemi politici in sé perseguiti anche al ruolo che effettivamente il PIL si può svolgere all'interno del governo rispetto al Partito Socialista francese
Diciamo che comunque tutte queste differenze portano anche ad approcciare la questione dell'innovazione tecnologica in modo leggermente diverso
In Francia questo aspetto viene elaborato in chiave apertamente modernizzatrice e è un tema che viene fin dall'inizio assegnato dalla questione del posizionamento internazionale della Francia nel mille novecentottantadue ci sono due occasioni in cui si delinea un po'la visione meter andiamo del delle entourage Mitterrand diano sulla questione tecnologica un simposio franco giapponese che si terrà Tocqueville altre venderci diversa sette
In queste occasioni lo sviluppo tecnologico viene presentato come un fattore positivo in grado sostanzialmente di risolvere le tre grandi crisi dell'inizio degli anni Ottanta cioè la dipendenza energetica
La disoccupazione di massa e la questione della disuguaglianza nord-sud e in particolare a Versailles e viene incaricato un team ma guidato
Da Jacques Attali
Di redigere un rapporto sullo sviluppo tecnologico che possa fungere da base per le discussioni relative alla cooperazione tecnologica all'interno del G7
Questo rapporto viene poi definito un manifesto di ottimismo tecnologico in cui si proclama l'inevitabilità della terza rivoluzione tecnologica capace di respingere fame malattie di inaugurare un'altra forma di civiltà quindi diciamo siamo ben oltre il tono preoccupato il vigile di Madrid dal bufera si tratta di una la retorica modernizzatrice sostanzialmente Tecnofin la che però si sovrappone non cancellando la alleanze relativa al controllo di questo sviluppo
Ora la commistione tra questa necessità di controllo e la diciamo visione modernizzatrice
Viene immediatamente istituzionalizzata attraverso quella che è stata definita una fase meno colbertista cioè l'immediata creazione del ministero
Della ricerca della tecnologia che viene affidato a scelte nel mondo organizzazione di una grande conferenza nazionale sulla ricerca la legge quadro dell'ottantadue una serie di programmi di mobilitazione nel nelle i T
Il tutto sostenuto ovviamente dalle nazionalizzazione dell'ottantuno ottantadue tutti strumenti che consentono appunto al PSE in qualche modo di guidare questa fase di transizione tecnologica
Ora all'interno di questa configurazione in realtà emerge quasi immediatamente un una diciamo critica interna che poi darà via
Alla trasformazione del modello stesso intervento statale che verrà poi naturalmente accelerato dal tornante del mille novecentottantatré e ed il motore principale di questa trasformazione è il centro di studi sui sistemi e tecnologie avanzate
Che viene creato nel mille novecento ottantadue che è un po'una creatura emblematica diciamo dell'approccio
Statalista della Francia
Perché nasce nel quadro del ministero per la ricerca e la tecnologia quindi all'interno dell'approccio colbertista di Chevènement però in realtà culturalmente si colloca un po'all'incrocio tra la deuxième gauche il circolo modernizzatore dell'ISI dell'Eliseo
Chi si struttura attorno al sax Attali con i quali condivide realtà all'obiettivo di superare questo approccio statalista
E soprattutto protezionista simboleggiato in particolare dal dall'episodio di Poitier dove sostanzialmente vengono bloccate l'importazione di videoregistratori alla dogana per proteggere l'industria nazionale
Tuttavia tenendo fermo il punto che la politica industriale il ruolo dello Stato in particolare siano comunque
Fondamentali per strutturare una politica di cooperazione di apertura ai mercati quindi diciamo allontanandosi da un da un approccio protezionista ma mantenendo comunque un un elemento di dirigismo anche nell'apertura internazionale
Quanto
Di
Allora sì sì rimandi così sì no non sono tranquilla da no Roma
Allora l'ingresso del piste del del partito socialista nel nella diciamo queste tecnologica e
Leggermente più tardivo e nasce anche almeno questa è la mia impressione da un'altra angolatura cioè se nel caso francese l'innovazione tecnologica soprattutto il ruolo dello Stato è pensato anzitutto come leva per il posizionamento competitivo della Francia
Nel caso del Partito socialista l'asse su cui ruota il discorso non è tanto la questione del della potenza nazionale diciamo così ma il problema dell'occupazione
Cioè i socialisti italiani percepiscono ovviamente che l'economia italiana
Si trova in condizioni di inferiorità e di ritardo rispetto alla concorrenza internazionale nella terza rivoluzione industriale
E si rendono conto che il ritardo tecnologico sia un pericolo concreto che rischia di degradare l'Italia una società industriali seconda categoria
Però diciamo il divario tecnologico tra l'Europa e i due principali competitor Stati Uniti Giappone regolarmente presentato soprattutto come una delle cause principali della disoccupazione cioè la catena causale un po'bassa ricerche sviluppo bassa produttività bassa competitività e quindi giustamente fa bassa cioè diciamo disoccupazione
Ora diciamo
A livello di riflessione intellettuale specialmente sulle pagine di Mondoperaio almeno fino alla metà degli anni ottanta la questione anche qui è sempre presentata diciamo in termini di problema del lavoro quindi la questione quella di connettere il tema della democrazia industriale la questione tecnologica
Cioè il problema del controllo democratico delle applicazioni tecnologiche all'interno delle aziende le riflessioni sulla politica industriale sulla riconversione industriale arriveranno alla meta degli anni ottanta qui mi viene da fare diciamo un confronto
Non solo con la Francia ma anche
Con il PCC sul quale ho lavorato per un precedente lavoro che non solo affronta questo tema molto prima
Ma al ci sono anche due differenze nel tipo di riflessione si propone cioè la riflessione il PC è molto più simile a quella francese cioè molto più incentrata sulla questione della competitività internazionale per quanto
Paradossali possa sembrare
E viene data anche molto più attenzione al diciamo ai grandi attori dell'industria italiana in particolare alla Olivetti a Zanussi a FIAT tutte
Le aziende che in qualche modo possono fornire diciamo un'avanguardia competitiva sul piano internazionale mentre quello connotato nel dibattito socialista tra l'ottantatré e l'ottantasette un po'l'assenza di questi grandi temi ora premesso che la ricerca è non finita quindi chiaramente c'è sempre il pericolo come dire di non aver visto delle cose poi possono cambiare l'interpretazione però è comunque indicativo che in appunto nelle nelle annate di Mondoperaio dall'ottantatré all'ottantasette ci sia un solo numero che tratta la questione della della riconversione industriale e che appunto lei le principali aziende italiane don vengano praticamente nominate e anche poco spazio sia data la questione delle partecipazioni statali
Ora questo ovviamente Concilio o con il ruolo che il PSI a di partito di governo rispetto al pc quindi non è che si auto mette nei guai
Ovviamente e alla questione diciamo al fatto che la Russia e le partecipazioni statali della riconversione industriale sia un tema enorme di difficile di difficile soluzione
E però incide credo anche il fatto che il Partito socialista Craxi in particolare si concentrino sul valorizzare anche sull'onda dei rapporti Censis di quegli anni il tessuto delle piccole e medie imprese e dei distretti cercando di valorizzare la la vitalità di queste di queste
Aziende un esempio se insignificanti Ivo è la proposta scusate
Di Valdo Spini per la creazione di un'agenzia per la promozione dell'innovazione di tecnologica che serve un po'appunto a diciamo così
Superare il limite che che le leggi di di di riconversione industriale siano orientate soprattutto alle grandi imprese
E che le piccole e medie imprese siano lasciate fuori da questi programmi quindi l'agenzia sostanzialmente si propone di creare una struttura centrare l'affitto e una rete di società locali le sweep P che sono le società per la valorizzazione dell'innovazione delle piccole imperiese che sono praticamente dei degli incubatori diremmo oggi che offrono alle PMI dei servizi come assistenza tecnica sperimentazione adattamento delle tecnologie
Trasferimento tecnologico e quant'altro questo è una legge che viene presentata un disegno di legge viene presentato nell'ottantatré viene riproposto nell'ottantasette e non Martina non viene mai creata naturalmente
Ora questo diciamo non significa che
Craxi abbia abbandonato l'idea di incidere nel complesso della sul complesso della struttura produttiva del Paese
Ovviamente la riconversione industriale rappresenta uno dei pilastri della diciamo del progetto di modernizzazione dello Stato
E lui stesso è fortemente consapevole che le piccole e medie imprese non possano in realtà bastare ad affrontare questa competizione tecnologica internazionale uscito un discorso che fa lui stesso al Parlamento nel mille novecentottantaquattro
Dice in mancanza di una politica industriale attiva ed efficace che riduca l'assistenzialismo e si proietti sulle nuove opportunità tecnologiche lo spontaneismo e la capacità di adattamento pure ammirevoli delle nostre piccole e medie imprese
Non riusciranno questa volta a superare il quadro di così vaste trasformazioni per questo il governo si propone di riservare attenzione risorse a quelle che il ministro altissima definito gestione attiva della transizione industriale
Quindi diciamo la serie di proposte che viene fatte dal PSI vanno da dalla degli anni della domanda pubblica in settori chiave la programmazione delle commesse
Pubbliche fino al sostegno all'innovazione tecnologica che diciamo il sostegno soprattutto in termini di ricerca e di sviluppo dei piani nazionali della ricerca si condensa Boy nella legge
Quarantasei del mille novecentottantadue da un po'l'unica cosa che in realtà vede effettivamente la luce ad esempio indicativo diciamo del ritardo anche con cui si affronta la questione tecnologica in Italia l'istituzione del comitato per la scienza e la tecnologia costituito dalla Presidenza del Consiglio che aveva l'obiettivo di fornire una valutazione delle capacità reali del Paese e di analizzare quelle che erano le forze trainanti in Italia dello sul piano tecnologico per poi riuscire a formulare un piano strategico e delle linee guida per il governo ora si inizia a parlare di questo comitato nell'ottantatré
Viene formato tra l'ottantacinque e l'ottantasei rapporto uscirà nell'ottantasette quindi il governo Craxi nel frattempo non c'è più e poi in realtà questo rapporto verrà ripreso addirittura negli anni due mila
Sparirà dalla circolazione per un po'
Ora diciamo tutte queste difficoltà naturalmente sono anche alla base dell'attenzione che Craxi in Generali il PSI dedicano al piano europeo questo è diciamo l'elemento in Comune ovviamente fra il partito Franco del Partito socialista francese il Partito socialista italiano cioè l'attenzione dedicata al piano europeo ma naturalmente è di nuovo oltre differente realtà il modo in cui ciò viene fatto
Come dicevo per il partito socialista francese la questione è legata soprattutto all'indipendenza nazionale e al rango della Francia in questo in questo diciamo in questa competizione quindi il lancio di eureka è per esempio diciamo indicativo della di una sorta di duplice natura della strategia francese
Cioè da un lato ci si muove verso un ideale di cooperazione europea per recuperare terreno nei confronti degli Stati Uniti e del Giappone attraverso questi progetti comuni pre competitivi
E dall'altro dall'altro lato però si tratta ovviamente di un'iniziativa intergovernativa che deve essere guidata soprattutto dalla Francia
Distinta dei programmi della Commissione come speri e rese quindi diciamo ma con un forte carattere da un certo di un punto di vista nazionale
Quindi Eureka diventa uno strumento attraverso il quale la Francia circa contemporaneamente di europeizzare la politica tecnologica ma anche di plasmare la le forme della concorrenza intra europea
In Italia appunto come dicevo c'è questa consapevolezza di una sorta di impossibilità per il Paese di affrontare la questione della competizione tecnologica se da soli c'è anche un tentativo di bypassare il problema dell'aumento della spesa pubblica cioè cercando di valorizzare diciamo di renderla più produttiva trasferendo gli investimenti a livello comunitario quindi puntando su sulla realizzazione dell'economia di scala il governo Craxi si pone in maniera positiva verso tutte le opzioni europee ed esprit eureka nonché al progetto della comunità tecnologica europea
Però poi ovviamente diventa evidente quanto in realtà il tema della cooperazione tecnologica sia un tema divisivo poi i in sostanza lo stesso quasi finito
Lo stesso il tema della della comunità tecnologica viene diciamo doveva essere discusso al consiglio di europeo di Milano nel mille novecentottantacinque proposto dalla Commissione europea
E però diciamo un dispaccio del Ministero degli esteri a Craxi stesso consiglia in qualche modo di adottare una dichiarazione di principio come prassi in queste occasioni ma di non entrare poi nel merito della questione trattandosi comunque di un argomento spinoso
Ora il fatto ovviamente è che la cooperazione tecnologica coinvolge altri temi che sono dedicati a partire dalle politiche industriali sulle quali sappiamo bene che diciamo sviluppare una politica industriale europea è stato una questione e ed è una questione complicata
è legata al anche al tema dei differenti livelli di sostegno statale alle industrie europee
E ma anche diciamo alla questione della relazione della determinazione autonoma dei rapporti con gli Stati Uniti cioè anche questo tema
Allontana un po'i vari paesi europei quando si tratta di poi stabilire forme di cooperazione tecnologica l'Italia stessa fa diverse missioni e soprattutto con Gava ministro all'epoca delle poste e telecomunicazioni
Negli Stati Uniti per cercare in qualche modo di garantire il sì Investimenti americani in Italia peraltro anche con formule
Fantasiose alle volte
Altro diciamo esempio emblematico è il caso delle si dice a De della Strategic Defense Initiative va dove ad esempio Craxi in Parlamento spiega diciamo che al di là di tutte le considerazioni strategiche che si possono fare
Sulla questione il problema dei rimanere fuori dal programma è piuttosto in termini di applicazioni scientifiche tecnologiche ricaduta industriale quindi l'obiettivo del partecipare
All'SD balletto con l'obiettivo di non trovarsi con un ulteriore gatte cronologico nei confronti degli USA che ovviamente è un un approccio molto diverso dalla Francia che qualche modo propone eureka anche proprio per contrastare e per rispondere alle sedi quindi diciamo chiudo
Tornando un po'all'al titolo cioè se si tratti di techno P. Nismo competizione necessaria
Diciamo non si tratta evidentemente di scegliere tra le sentì misti un o pessimisti ma diciamo di vivere all'interno anche di un'attenzione strutturale che riguarda appunto lo sviluppo tecnologico
Ora devo dire sul piano diciamo delle idee comunque permane una convinzione all'interno delle quote delle famiglie socialiste che la scienza e la tecnologia possano comunque essere messa al servizio degli obiettivi tradizionali a partire dalla questione dell'occupazione
E c'è quindi una fiducia nel potenziale emancipati Ivo del del progresso tecnico che resta quindi parte dell'immaginario socialdemocratico però si tratta di una fiducia sostanzialmente condizionata quindi di una diciamo progresso tecnico che però va orientato vincolato e soprattutto e ridistribuito
Cosa che naturalmente va fumando laddove va fumando il controllo politico che effettivamente o meglio diciamo nel momento in cui si acuisce la consapevolezza di una perdita di controllo politico su determinati processi
E quindi a questo diciamo ottimismo tecnologico fa fronte boy la questione della competizione necessaria cioè o meglio inevitabile forse cioè l'idea che comunque ci si debba muovere all'interno di questo orizzonte di una competizione tecnologica intensificata
Agli un po'
Ora tutte tutte diciamo alle iniziative che vengono fatte soprattutto sul piano europeo da Craxi e Mitterrand denti nera dalla Francia e dall'Italia testimone non pone con una convinzione condivisa cioè che senza un upgrading tecnologico e senza un'azione coordinata a livello europeo
Non solo lo stesso progetto socialdemocratico rischia di essere ulteriormente nevoso alla radice ma anche la possibilità di sviluppo futuro e l'indipendenza dell'area europea nel suo complesso
è un tentativo che potremmo a questo punto definire sostanzialmente fallito quello di diciamo per aree questo passaggio attraverso la cornice europea
E ovviamente i cui nodi irrisolti poi risuonano anche nei dibattiti odierni sulla digitalizzazione sull'intelligenza artificiale soprattutto quando legate alla questione del controllo nazionale sovranazionali e alla situazione di sostanziale dipendenza
Nell'Europa e su questo fronte
Però realistica servizi no va bene va bene aveva un risparmiatore ingrandimenti rivelatori precedenti grazie Lucrezia
Ma io vedo che qualcuno sta andando via aprirei subito a un piccolo giro di domande pedoni Antonio Paolo
Antonio tanto Firenze rimane
Porta
Va bene
Credo che
Questa
Secondo
Alla fine anche le stia neanche letti ai
Verificare quando
Complessivo sì sì sì sì epoca
Il primo sono a
Ho avuto
Sette
Allora no
Abbiamo a
Diciamo grave
Sono
Certo no
Probabilmente Celotto ricordi sul limite
Il
Ma
La risposta
Dove ora
Lì
Certo così
Sì lo vicino
Antonio
Ma hai tutto il tempo quasi
Però Paolo
Sì Pergolesi grazie grazie
Io volevo farvi vedere una serie di cose
Questo è uno schema interessante relativa Nance comperati Nespor a quel secco lui sculture Rizzo cioè fa vedere
La differenza di guadagni tra un essere definito il vero il verde chiaro lastre occorse attendibili più critici e verso il education ed è il tema Noè suicidio questa è la differenza che guarda dall'indifferenza chi stabiliti edita
Vuol dire che la distribuzione delle delle
Delle competenze e quel meccanismo che cercavo di spiegare prima certe cioè il fatto che poi vengono effettivamente domanda assieme a quell'idea di di di salario forte eccetera
Mette insieme mette insieme utilità sociale e eguaglianza i diffusione delle competenze
Il competitività
E questo forse spiega
Qui un altra cosa interessante
Cioè la mobilità e due educazione Education mobility qui fa vedere sostanza che certi educational mobility nei Paesi nordici
L'Italia
Cioè qui in sostanza no
Ingerenze genitori hanno un certo no
L'asta a Duncan apparsa credo che esce entrassero education vediamo che insomma c'è c'è c'è più corrispondenza c'è più diciamo brevità oppure due educazionale come si dice educazionale Cima
Il duca tira o qui abbiamo un problema invece cioè il garante non significa i la acquisire la quota dei salari nella vecchiezza interna la quota dei salari grettezza Perna raggiunge il suo massimo al massimo della dell'egemonia socialdemocratico e poi scende
Questo è cosa vuol dire vuol dire che nonostante tutto i paesi nordici divento anch'essi dell'economia export
E questo e questo può compromettere uno non solo ecco vediamo compromette cioè anche i come dire le problematiche hanno loro interne al sistemi ai sistemi politici alla capacità di mantenere il il il consenso interno le classi lavoratrici
La forza come previsto anche dalle dispersi per addirittura nelle elezioni norvegese voi sapete che la Norvegia uno deve di più di chi virtuale del mondo ce lo eccetera sono andati fortissimo l'estrema destra
I e allora e poi questo io ci vedo anche questa è una mia speculazione politica mi analisi se volete dandole un pochino più di dignità e anche la trasformazione non più internazionalista ma fluviale dei paesi nordici cioè la sostanza e quei sassi
Se la sensazione è quella media nell'elettore medio che c'è una una grande compiti da una grande produttività eccetera prodotta da loro c'era già chi non viene redistribuita io sono molto molto meno disposto a dare i miei soldi all'Italia o u al all'immigrato che arriva c'avete cioè è una c'è una questione di declino anche dell'internazionalismo che va di pari passo a un declino del modello sociale ma poi qui c'è anche una questione io ho detto prima
E poi ci sono tantissimi analisi di scienziati sociali storici eccetera studiate socialdemocrazia che vedono il meccanismo di alti salari che potremo capitale affinché investe in innovazione ecco sì e la quota di salari si abbassa forse anche quel meccanismo venire meno cioè è c'è una serie di interrogativi interessante
E qui ci sono i numeri del della della diciamo queste inutili che anche se mai ve li posso fare posso far circolare mai abbastanza impressionante
è piuttosto impressionante
Ho poi invece c'era una serie di di sollecitazioni forti rimango qui Vasari sollecitazioni da da
Da dal dal dibattito veramente grazie vedremo invitato veramente interessanti
E un po'di questi delle cose che che che insomma ne abbiamo discusso a pranzo con con Giovanni impegni parte con Antonio
Allora
La questione ecco questa è una questione interessante perché di che che che di cui parlavamo Federico mi pare
Cioè del fatto che uno dei problemi perché la lei spedì a parlare di nazionalizzazione è questa il fatto cioè la DDR dall'altra parte no
E questo secondo me questa è una cosa che prova a livello storiografico andrebbe valorizzata perché Brant più volte al
Fa riferimento tutto questo cioè che essere socialisti nella Germania mostrare un problema perché Adenauer vicino a voi siete socialisti siete come con gli altri Sessa ho abbracciato cioè cioè
A livello storiografico interpretativo andrebbe riformulata
La idea
Che echeggiata anche questa mattina per cui
L'URSS la presenza dell'URSS è sempre stato un vantaggio per le socialdemocrazie perché ha ispirato i compromessi sociali più avanzati e cioè non è necessariamente così una questione molto più problematica alla le la presenza dell'URSS questo è solo un piccolo caso ma ne possiamo trovare i tanti infine la storia nordica accetta anche provocato gravi problemi
Alla Spd a s all'esperienza sono socialismo devono essere se stesso
Ad avere slancio innovativo a fare un passo avanti eccetera certo è una questione no non non da poco rifare tanti esempi nei fatti alcuni di più in un mio saggio che uscito su Studi storici qualche anno fa
E affatto su Studi storici fanno perché voi sapete quella è una è una rivista che afferisce alla Fondazione Gramsci di porre questa questione lì insomma era
Poi
Sempre ispirato da da vari interventi forse soprattutto uno da da Federico secondo me io credo nelle varie culture del del socialismo democratico il come dire il l'intervento pubblico la riforma dello Stato nella riforma del capitalismo
Diciamo si può dividere intricati coglie diciamo
In nel nel socialismo tedesco diciamo
L'intervento pubblico l'azienda pubblica cioè fra e pochissimo presente rispetto almeno all'Italia la Francia eccetera
C'è un'idea non so se Giovanni questa squadra gruppo concordare ma c'è un meccanismo di originalità un schiavi cioè ridiamo che Schmitt
Fa delle politiche restrittive come dicevi giustamente ordo liberali priorità contenimento dell'inflazione anche rispetto al al pieno impiego tutto quanto
Il trascinamento export lei ad va bene e così anche per sciopero
Tutti e due però rafforzano mi testimonia
Ambedue
Allora allora allora l'idea è questa forse lo schema tedesco è causa siamo perché Dio kafkiano perché perché dice allora fai sviluppare il capitalismo e il suo doppio cioè la classe operaia
Socialdemocratica sindacale eccetera si sviluppa suo traino no come dire e mettessimo è il l'aggancio di tutto questo rane queste è una roba che insomma è un po'forse un po'tentativo anziché ti butto lì
Come ho detto nel socialismo no dico il meccanismo è diverso il meccanismo è quello di incidere sulle funzioni del capitale
Disciplinando le tramite questa parità capitale e lavoro ma mai a essendo estremamente come dire anche radicali nella proposta di riforma ma la proposta di forma non è mai più azienda pubblica e nemmeno mai espropriazione guardate che anche nei nel cosiddetto Piano mai pensano i fondi dei salariati o nella nella nella democrazia economica danese cioè sapete no quella quel quel quel progetto socializzazione dell'impresa privata
Impianti debba andare in mano dei fondi ma lo dei lavoratori ai sensi indagati nemmeno quella espropriazione
Quello è l'avanzare di un capitale socializzato all'interno dell'impresa privata
è una cosa diversa e poi abbiamo il terzo schema
Che è quello dell'Europa meridionale latina in cui il la programmazione socialista si inserisce in una tendenza che è quella allo stato interventista con varie tradizioni perché lei perciò almeno eccetera eccetera e sono tre schermi diversi diciamo ecco
Nell'ultimo
Diciamo la preoccupazione per la per c'è una convivenza come fosse fra programmazione fa questo quest'idea disse di intervento di sviluppo dall'alto c'è il meccanismo dell'ascensore
E invece dall'altra parte si lasciano sopravvivere zone di sfruttamento però
Come dire
No mentre invece ed è meno amici e in parte anche in Germania ed è quella di eliminare
Le possibilità di competere tramite lo sfruttamento è una cosa e insomma rischia un po'diversi
Rischio di andare lungo qui però Châlons era di cose interessanti supercar dico dico soltanto una cosa due forze velocemente cioè cioè la questione è molto interessante rispetto a di cui ne parlava Giovanni su
La discussione fra Schmitt e il Branca no sulla sulla cioè
Esibite proprio contrario dia nei luoghi dal pool fanta non se ne parla assolutamente perché no che figurati assolutamente e su questo diciamo lui fa una scelta per cui al allo choc globale alla nuova alla globalizzazione alla alla crescente invisibili interdipendenza su cui concordano i due dicevi Giovanni ma su cui danno delle delle soluzioni assai diversi lei Schmitt dice anche per il suo grande prestigio all'interno del G7 diciamo che sceglie il G7 come come come come meccanismo no
E invece durante fa una scelta diversa infine volevo dire che c'è una discussione fra Reagan
E i cabrante
Presenta avvolte in un cimitero studioso dalla Food dalla dalla Fondazione Branca sostiene che tra i due i due sono universi separati
E gli universi separati perché per esempio Bra Megan dice ci vuole e qui mi aggancio anche a quello che diceva Giovanni ci vuole per lo sviluppo del Sud del mondo più investimento privato
E la sua ricetta per l'investimento privato si salvò circa un consenso cioè no evidenti tracce alcune regole di privatizzazioni conti in ordine Sciarra fanno furie all'investimento privato la risposta di Branca eh tipicamente socialdemocratica cioè lui
Potrei parafrasare l'UDC ha sostanzialmente tanto investimento privato quanto possibile tanto investimento pubblico quanto necessaria qui in quel necessario c'è
No tutte gira voce c'è tutta l'elasticità ideologica che uno che come ci può mettere
Ultimissima cosa veramente
Su tutto questo grava hippie diciamo l'argomento più forte dei liberali
Che è
La stagflazione no cioè pasticcio se se non si cioè il vostro consenso serve perché più investimento non serve altamente Celli la SACE Acerbi un sovraccarico di di investimento sovraccarico di di di di di soluzione eccetera e si ritornava Stati-nazione questo è un po'il problema accanto a questo c'è voi sapete tutti
La la la come dire riportato ideologico tutto questo che la teoria come sapete
Della del devo così un rapido no cioè il fatto notare la la Trilaterale c'era e c'è c'è un su un sovraccarico di democrazia ecco questo perché è importante
Perché il sovraccarico notizia vuol dire in sostanza
I movimenti operai sono troppo forti e e con le loro richiesto producono inflazione questa la queste a questa cosa ecco
Arrivando veramente minuto al al alla all'ultimo
All'ultimo intervento
La la per le risposte sono le più diverse alcune da parte del socialismo internazionale alcuni nella memoria numerati prima
Un sabato e tante altre cose
Ma c'è due per esempio io quello che leggo presenta perché per le nell'elaborazione della Spd dove diciamo nel processo diresse il programma di esercenti tra l'idea è quella di più investimento Forte potente e questo anche del sindacato europeo ci sono dei documenti interessanti dritte su cui è scritto
Nell'innovazione
Va bene
Nell'innovazione energetica
La quale possa portare un abbattimento dei costi energetici e dunque dell'inflazione per quella via
E poi forti qualificato
Investimenti si parla di Chance Once
Investimento
Nelle nuove tecnologie
Che porti da un lato a però a un abbattimento degli orari di lavoro gente sulle mie ultime parole scusate e dall'altra parte lasciare spazio invece a Investimenti
A lavori ad alta intensità di manodopera
Rispetto a quello che diceva Antonio primarie poco fa
C'è la nuova medicalizzazione questo è anche questo una risposta al modello americano c'è il modello americano quale modello americano di Reagan eh
Ricorda un va bene ci contavano
Investimento tecnologico che ha trainato come dicevi da da da quelli grandi investimenti sulla difesa verissimo
E poi questo ci ricordava alcuni ricchi che producono
Lavori lei con intensi al servizio dei ricchi diciamo varie la ristorazione e gli autisti tutte queste cose qui la risposta socialista dire
Il intensi e facciamolo in questo schema
E poi però il nostro lettore intensi è il welfare
Cioè richiamo le possibilità battiamo l'inflazione che diamo la possibilità di investimento tecnologico di produttività che ci permetta di fare spazio di nuovo senza inflazione e ho finito al al al acquisti acquisti da questo devo intensi all'europea diciamo ecco
Grazie
Grazie
Se c'è qualche altra questione prego
Dove
No
Grazie a lei grazie
Un'amica
Per il ciclo studio ce l'hanno tutti la registrazione sicuramente
Bene non so se c'è qualche altra questione intervento quindi mi pare di no quindi lascerei appaiono di nuovo ai relatori già risponde alle sollecitazioni
Sono arrivate molte qui mi raccomando Socrem mi raccomando operaio ma parco allenamenti cameriere sì sì sentirla
Vorrei al contrario così finisce Federico che è uno degli organizzatori e insieme nella revocando l'informazione chi quotidianamente in senso lo so comunque
No io solamente proprio forma rapidissimamente sulla questione del ruolo degli Stati Uniti un che ovviamente centrali
E i sulla questione diciamo del cioè di di dei tentativi falliti di inserirsi no in questa in questa competizione
Sicuramente c'è c'è la questione diciamo di arrivare agli anni Ottanta avendo già sviluppato un gatto ipnotico che difficilissimo da recuperare e e questo influisce anche appunto sui rapporti tra i paesi europei gli Stati Uniti nel senso che diventa immediatamente evidente l'impossibilità di proteggere l'economia europea dalla competizione ma gli Stati Uniti
E con il Giappone nel senso che gli accordi con le aziende statunitensi sono indispensabili proprio per provare a fare il salto tecnologico in Europa cioè di inserirsi cioè faccio solamente un esempio
Rapidissimo che la questione del raccordo Linetti Sango benna cioè a un certo punto la Olivetti per cercare di ampliare insomma tutta una serie di produzioni e anche di di finanziamenti eccetera fa un accordo con l'azienda francese Sango Berna
La sanno ben viene poi nazionalizzata da Mitterrand e la Olivetti non ha sostanzialmente altra scelta che andare poi sul mercato americano
Conte però la ricaduta di inserirsi in una filiera sulla quale perde il controllo quindi poi sostanzialmente viene mangiata dal mercato
Americane questo diciamo un po'indicativo di di come poi si sviluppa la dinamica su questo fronte naturalmente rispetto agli Stati Uniti basta
A allo spread fra no di qualcosa d'altro va bene ausiliario brutalmente qualche Lorenzo di qualcos'altro non va bene la reazione
Allora si
Risponde presente alla alla sua la sua domanda altra sollecitazione sul sindacalismo che ovviamente è un altro tema estremamente interessante sette io me la cavo così
Possiamo dividerla due due-tre Fasano la prima didatta prevale una forma di protezionismo Ferrario
Rispetto ai raccordi bilaterali isolamento la mano d'opera della metà degli anni quaranta e l'alta il sindacato si pone essenzialmente conto
E non è un caso che il Governo poiché è più venne influenzato e sindacati questo governo britannico di fatto non sviluppo mai una politico da metà attivo la manodopera
Certo a questo anche perché poteva contare sul bacino irlandese in virtù della dell'accordò esisteva di libera circolazione nei due Paesi
E anche ovviamente la legge del quarantotto che permetteva di fatto la cittadinanza a tutti i nazionali del comma strappa anche perché sindacato si oppose quanti governo britannico firmò un accordo con l'Italia dovette cessare lo perché sindacato era contrario perché che hanno quarantasette la il governo britannico fece un accordo con il governo italiano e il sindacato si oppose e di fatto mise fine a quel primo tentativo
Quindi prevalse questo com'è che si ottenne l'alta e consenso del sindacato fu come Crotte ma fondamentalmente i francesi e tedeschi
La parte creando forse tu sai bene delle agenzie che di fatto includevano all'interno rappresentanti sindacali e che quindi permetteva ai sindacati di avere una qualche voce nervosamente le domando
E dall'altra parte in virtù di una crescita
E quindi qual era la promessa noi oggi importiamo manodopera ma di fatto questa non sicura l'alternativa concorrenza rispetto ai lavoratori locali perché perché attraverso processi di istruzione
Quei lavoratori andranno quel ricoprire quelle quelle posizioni si stanno aprendo all'interno del terziario qui nella parte gli immigrati fanno il lavoro dequalificato l'intero dell'industria dall'altra parte i lavoratori locali potranno a assolve diciamo alle mansioni di operai qualificati oppure di di di insomma all'interno del sistema dei delle mansioni impiegatizia
L'altra fase l'alta si apre moda mentalmente con la fine degli accordi bilaterali crudamente con la crisi economica e sindacati fondamentalmente gli sono d'accordo
Per i sindacati Ratta sostengono la fine gli accordi bilaterali ultimamente ma da un bisogno lavoratori cioè che senso ha continuare importare lavoratori quando ci sono fenomeni disoccupazione e però all'interesse Chagatai sindacato non farà mai una questione di lotta all'immigrazione
Il sindacato dirà ora mettiamo fine al al alla alle accoltellata reclutamento però al tempo stesso noi dobbiamo lavorare per l'integrazione perché la parte veramente in funzione anti dumping
Perché chiaramente dare i diritti vuol dire non mettere in concorrenza non rendere più competitivi lavoratori studenti e dall'altra parte perché prevale l'elemento del sindacato dei diritti
E quindi l'idea che il diritto vada oltre diciamo gli stessi confini della classe della classe operaia
E poi c'è un un'altra un'altra fase che quella che si apre quando coi Paesi che che non ho di cui non ho parlato che a parquet si apre quando all'inizio degli anni ottanta cominciano effettivamente le prime politiche di contrasto all'immigrazione regolare e lì c'è un'altra un altro momento cioè quella appunto della regolarizzazione cioè di fatto il sindacato fa della regolarizzazione di quello si può dire volgarmente la sanatoria
L'elemento tenersi quale gestire fenomeni migratori cioè tu in alta non devi firmare l'immigrazione la devi fare arrivare poi sindacalizzati latte regolarizzarla perché questo sarà lo strumento attraverso il quale tu nel contesto del mercato del lavoro riuscirà in qualche modo integrare la mano d'opera la manodopera straniera
Questo per quanto riguarda i Paesi tradizionali di immigrazione un capitolo a parte andrebbe fatto per i Paesi non ringrazio persa quell'Italia
Lì davvero estremamente interessante ora c'è chi ci sta lavorando in realtà perché per certi versi quello sono l'eccezione il sindacato italiano
Fa un accordo con il sindacato jugoslavo per importare lavoratori cioè in un momento per gli anni settanta in cui c'è una crisi economica
Cioè quindi voglio dire i sindacati delle e questo sta dentro a palmetta cosa alla storia anche naturalmente il sindacato dei principale Paesi di emigrazione della storia però effettivamente quella storia particolare perché perché un sindacato che in realtà favorisce l'immigrazione anche in un contesto quindi a un punto di vista della difesa di quella che sono gli scritti è è è contraddittorio me in quel caso prevale la bolla la butto lì la storia e un processo comunque di internazionalizzazione per certi versi anche di una emerge anche di sentimenti terzomondista e che fanno premio rispetta la stessa difeso dalla supera quindi quella fase di protezionismo operaio che gli altri sindacati ed attraversavano il sindacalismo italiano non c'è
E però avuto sempre ad un dibattito insomma servono faccia un altro in un altro caso Lentini
Giovanni Ghio
Rapidamente non c'ho la lucidità mentale per discutere il sindacato Cau Schiano c'ero e non non ce la posso fare però rimango fermo so un po'vetero cioè la mia interpretazione Amit estimo mi è un po'quella della scuola Collotti e dintorni ovvero la mi questi immonde
è una forma di corporativismo fondo sfide Yitzhak lavoratori alla singola impresa non alla classe operaia Henze quindi in un certo senso la sua presentazione come alterna come proposta internazionale è una proposta che va contro l'idea del sindacato come rappresentante dell'intera classe operaia sarà un po'vetero ma io ce lo vedo abbastanza bene in questa fase soprattutto fatta per Smith
Gli americani si americani son sempre presenti forse son la cosa in questo dualismo che presentavo Brant Smith sono uno degli elementi di maggior differenza ovvero per Smith
Fino
All'inizio di fino all'arrivo di Reagan Smith col è convinto che bisogna recuperare gli americani vuole i criteri nella strategia delle varie locomotive proposto da che da da da Carter eccetera
Perché anche lì l'impressione non lo cita mai direttamente come la Thatcher ma l'impressione è che lui vide il baratro cioè vede che se vince Egan
Cambia tutto chiaro ecco questa è un po'l'impressione anche se lo dice meno direttamente
E invece Brant da quando assume quegli incarichi diventa progressivamente più critico degli Stati Uniti per come si comportano ci avete in America Latina già da prima ma poi non ne parliamo dopo vorrei in quelle ovvio
In questo senso va bene poi la l'Europa sì dovrà poi non l'ho citato perché se no andavo fuori colte quei tempi tutto vomita gliali però certo che è importante l'Europa
Anzi anche qui ci vedo un primo nucleo di quella globalizzazione di cui parlavo in due elementi uno in quel periodo c'è la preparazione per le prime euro di elezioni europee dirette
E il programma della spedire alla costruzione dell'euro socialismo che deve essere un una proposta anche lì autonomia e sta a Contra in cui al contrario di quella francese Mitterrand Diana frontista
Quindi lì c'è un impegno diciamo di socialdemocratici d'azione chiamiamola così del del del socialismo europeo che è uno spettro verso la socialdemocrazia globale per mi sì e che in quel caso vede collaborare strettissima mente Brant termite potremmo dire Devers come sai ho scritto di cose su rapporto con l'Italia e con Craxi proprio quel periodo ma se entro lì perdo il treno e quindi non evito
Secondo punto beh la stabilità monetaria per il Mitt limite
Non crede al ritorno un sistema di cambi fissi come Gattuso e non ritiene forse neanche auspicabile ma ritiene auspicabile degli accordi di stabilità monetaria come quello che si realizza in Europa e a suo dove a suo idea va proposto come modello per altri accordi volontari in altre parti del mondo
Quindi chiaro che rimane un'idea o poco più di un'idea però anche in questo senso proposi ai problemi del sonno idee realizziamo la in Europa e diventi un modello anche per il resto del mondo
Stante l'impossibilità di tornare a un sistema di cambi fissi globale e l'indisponibilità degli Stati Uniti a farsene carico quindi sistemi di stabilità monetaria regionale
Phoenix
No non è unità
Ed è e quindi è un pragmatico cioè si può creare un gol governo ordo liberali economia mondiale senza la principale potenza economica mondiale no quindi tutto qua
Sì sì sì per perdo il treno seriamente l'ultimo tre
Allegoriche qualche difficoltà alla fine io sesso parlare no come
E io rispondo alle due domande un attimino solo vietato però ti rispondo anche se te ne vai no una Paolo volevo giusto dire assolutamente d'accordo
Tant'è vero che quando si parla di nazionalizzazioni l'Spd parla di misure straordinarie di salvataggio mai di collettivizzazione giusto per essere
E no volevo provare rispondere a Lorenzo anche in combinato con la sollecitazione di di Antonio cioè la prima quali sono gli aspetti del processo di privatizzazione cioè i fattori che spingono all'ultima privatizzazione
Sicuramente l'ideologia pesa anche nel senso liberalizzatrice Aznar quando le fa Luís lo dice chiaramente che è un paradigma liberale però dobbiamo imparare separare cioè prendere atto di una cosa ma dobbiamo anche guardare a lo stato di salute di queste imprese
Se queste imprese hanno al loro interno imprese fallimentari
Che vengono alimentate Cheney nella giurisprudenza italiana sette uno mi ha mi mi sono studiato le pronunce della Corte dei Conti si parla di oneri impropri cioè quelli fanno debiti e tu lo paghi perché perseguono fini sociali capisci che non regge
E non regge ma beh questo però si collega a un discorso successivo cioè l'occupazione l'occupazione può essere un problema però stiamo attenti qua mi collego molto a quello che diceva Lucrezia
Cioè quando ne guardiamo le ricaduta occupazionale privatizzazione dobbiamo guardare soli negativo linfa
Dobbiamo anche pensare che negli anni Ottanta le privatizzazioni vengono viste come la grande fonte di posti di lavoro
Le telecomunicazioni c'è la la rivoluzione di cui si parla è quella che doveva dare e allora perché bisogna privatizzare
Perché svilito diciamo aprì degli scenari nuovi sia di occupazione sia di investimento sia diffusione qua vengono gli americani cioè il in tutto di Antonioni fa venire in mente la grande Finmeccanica di Fabiano Fabiani cioè che quello che dice quelli fanno lo scudo stellare e nove sciatta chiamo la Finmeccanica per cui realtà io sarei abbastanza ambivalente nell'analisi sulle privatizzazioni non solo come un ok le diamo celle perché costa tutto lo stato e poi perderemo lavorò se lo prendono i capitalisti cattivi e c'era ma anche come grosso
Diciamo per cui ho qua mi faccio
Ringrazio ma diciamo i ringraziamenti quelli seri li lascerei a Daniele
A beh io sarò molto sintetico perché nasce sei tutti stanchi e poi siamo fra di noi diciamo quindi non c'è da dire molto che voi tutti i giorni non non sappia qui
Vorrei ringraziare
Che ci ospita intanto me cioè la biblioteca del Senato vorrei ringraziare la Fondazione Craxi che ha ha in qualche modo accettato l'idea che insieme a Federico abbiamo avuto di dedicare appunto una giornata di studi
A al rapporto fra i socialisti minimi europei e la globalizzazione naturalmente ricordiamo anche il ruolo che ha svolto nella stessa formazione del programma Giovanni Orsina
Quando abbiamo iniziato a pensare questo convegno non sta prima preoccupazione è stata quella di individuare le persone giuste considero appunto paralizzare una iniziativa che essi valore profondità scientifica su un tema che è certamente interessante no sicuramente anche molto impegnativo perché comunque si tratta di affrontare i temi abbastanza vicine ai giorni nostri e che ha naturalmente e che ha naturalmente molte implicazioni molti risvolti ha prima di oggi ero sicuro che il convegno sarebbe andato molto bene perché i colleghi che abbiamo invitato sono tutti colleghi di spessore molto bravi molto capaci mi dispiace molto non è potuto ascoltare le relazioni di Lucia Coppola di Michele Marchi che sono naturalmente i pienamente giustificati perché hanno addotto serissimi motivi serissimo
Motivi diciamo i saluti stanno benissimo ma non possono
A no no poteri non possono essere con noi stanno stanno molto bene ma e però sono sicuro che anche i loro interventi sarebbe stati interessanti avrebbe ulteriormente arricchito quello che abbiamo sentito quello che abbiamo sentito credo che si è già molto molto interessanti commentava anche Pino Antonio che e le varie relazioni anche oggi pomeriggio sono stati veramente molto belle e hanno aperto nuovi buone prospettive offerto molti molti stimoli
Quindi io ringrazio sinceramente tutti coloro che hanno partecipato
E temo che di disturbo erotti nuovo tutti perché l'intenzione è proprio per diciamo il il l'esito molto molto positivo che ha avuto questa giornata di a pubblicare gli atti del convegno in qualche modo una tradizione per così dire della Fondazione Craxi quella di dare un seguito
Concreto alle giornate di studi e convegni da e in questo caso c'è naturalmente anche un elemento ulteriore che ci ha spinto ci spinge a pubblicare gli atti che appunto i grandi interessi di tutte le relazioni sono stati presentati quindi io vi ringrazio tutti ringrazio naturalmente relatori ringrazio coloro che hanno partecipato nella come pubblico diciamo a questa a questa giornata e vi do appuntamento
Arrogandosi un ruolo dalla Fondazione Craxi che peraltro drogato tratto solo parzialmente al prossimo padre congresso convegni della Fondazione Craxi che si svolgeva il nove dicembre
E che sarà dedicato alla mille novecentocinquantacinque mille novecentottantacinque due anni molto molto importanti nella per la collocazione internazionale
E per la modernizzazione del nostro Paese che uno dei temi di questo prossimo convegno quindi grazie a tutti voi e a presto apprestati di Lecce