Serata autogestita del "Comitato referendum"

Sito di questa sera che come avete visto è stata sta annunciato come un dibattito autogestito dal Comitato per il referendum ribadito che non poteva mancare alla festa dell'Unità visto che la battaglia sulla sui quesiti posti dal referendum e la vittoria di questa battaglia è stato uno dei fatti più significativi più importanti di questo hanno politico
Abbiamo qui con noi
Alcuni esponenti delle comitato per il referendum milanese
Cominciando dalla mia sinistra abbiamo il Franco Morganti che presidente dell'aprile associazione per le riforme istituzionali
Andiamo il Giancarlo Rossi che è presidente del del Circolo Società Civile
Al mio fianco Alberto Cazzulani delle ACLI che ha praticamente stato uno delle anime della organizzazione
La sede del comitato aveva appunto sede presso le ACLI del comitato per il referendum milanese
E alla mia destra
L'onorevole Antonio Baslini del PLI e del comitato milanese per referendum
Arrivo oltre agli esponenti milanesi abbiamo il l'onorevole Walter Ventroni della segreteria nazionale del PDS doveva essere presente questa sera anche l'onorevole Mario Segni che non può essere presente per precedenti impegni organizzativi
Io direi di cominciare subito la discussione dando la parola ad Alberto Cazzulani che fa un po'il punto
E sul questa prima introduzione poi interverranno gli altri ospiti
Innanzitutto un buona sera e un venne ritrovati
Ha tanti volti con i quali nei mesi precedenti prima dell'estate prima del riposo
Si si incontrava sulla sulle piazze nei circoli ovunque per discutere per portare avanti questa battaglia del referendum dello scorso nove giugno
Ecco dopo i saluti che sono penso doverosi e diritto
Ritengo che sia importante entrare subito nel vivo del problema
Che cosa è successo non sto a ripetere cos'è successo il nove giugno ma mi sembra importante fare qualche considerazione su che cosa è avvenuto dopo il nove giugno
E mi sembra che a differenza non so sei degli altri esponenti qui presenti ma segretamente per quanto mi riguarda a differenza di quanto pensassi
E cioè
Il mio pensiero era che la vittoria del sì
Avrebbe ingenerato un meccanismo di trasformazione a catena
La constatazione e sono bastate poche settimane
Tenendo in considerazione anche il periodo delle ferie di agosto ma la constatazione è che abbia prevalso ancora una volta la vecchia logica del cassare tutto
Del dimenticare e soprattutto del non guardare in avanti
Che cosa è emerso emerso nuovamente un accordo ferreo
Un accordo forte
Per far sì che il tema delle riforme istituzionali
Così caro e questo oggi lo possiamo dire così caro alla maggioranza degli italiani il tema delle riforme istituzionali dai nostri palazzi viene tenuto fuori
E questo grazie ad un accordo
Mi permetto di dire di basso profilo
Il fatto tra le forze partitiche
Le forze partitiche che hanno all'interno del Paese il governo la maggioranza del Paese
Le forze partitiche che avrebbero dovuto capire cogliere il significato di quel voto
Queste forze politiche che per calcoli semplicissimi
Io dico semplicemente che ricordo durante la campagna referendaria
Nei dibattiti con gli amici socialisti in modo particolare ricordo Ricotti
Che è stato uno dei più disponibili gli va riconosciuto a farsi trovare e a sostenere le tesi contraria ecco ricordo che con Ricotti spesso sottolineavo come la vittoria del sì avrebbe costretto quanto meno come primo prima riforma la riforma dei collegi
Il rimpicciolimento dei collegi elettorali
E Ricotti sosteneva che viceversa il risultato avrebbe portato ad un aumento di costi
Delle campagne elettorali
Ecco il risultato qual è i collegi elettorali no verranno modificati prima della scadenza della legislatura per un motivo me l'hanno spiegato io lo riferisco così come l'ho sentito ma penso che sia abbastanza attendibile per un motivo molto semplice
I parlamentari
Alla scadenza della legislatura hanno lavorato in tutti questi anni sulla estensione del collegio attuale
Non sono oggi disponibili a rimpicciolire lo perché rimpicciolimento lo verrebbero messi sulla stessa linea di partenza con nuovi candidati
Tenendo i collegi come attualmente sono ovviamente partono in pole position come si suol dire
Questo è il motivo
Per cui si potrà pensare ad una riduzione del collegio elettorale con l'inizio della nuova legislatura
E questo è un accordo ed è una riflessione e una considerazione che non viene detta
è una considerazione molto bassa
Molto realistica e pragmatica ma è la considerazione per la quale tutto viene bloccato
Ancora che cosa abbiamo assistito abbiamo assistito ad un dibattito istituzionale in parlamento su un messaggio del Presidente della Repubblica
Tutto avvinghiato in termini di stile ma anche in termini contenuti esattamente allo stile ai contenuti delle esternazioni del presidente della Repubblica
Voglio dire che non mi sembra ci sia stata una qualità nel dibattito parlamentare che in qualche modo superasse la qualità delle esternazioni
E quindi la qualità forse anche del messaggio all'epoca questo è la constatazione
La constatazione che abbiamo aperto si è aperta una campagna elettorale
Che durerà otto mesi
Una campagna elettorale che rischia di portare il Paese alla deriva
Poi ha poi al ministro Carli ad arrabbiarsi se qualcuno lo fa presente ma il dato di fatto è questo aumenta l'imbarbarimento
Tra i partiti e nei partiti
E i cittadini secondo coloro che guidano questo carrozzone
Bello ma forse un po'sgangherato che è l'Italia non certo per gli occupanti ma per il carrozzone
Coloro che guidano vorrebbero che i cittadini stessero ancora una volta guardare
Ecco lo scopo di questa sera
Tornare a rimotivare cinque
Per riprendere un cammino che non è assolutamente semplice
Non è facile
E chi sta al di qua del tavolo ma chi sta al di là chi si è mosso nelle realtà di base nella provincia nei paesi nelle sezioni dei circoli eccetera sa benissimo che non è facile
E sa benissimo che non è facile soprattutto il momento che noi andremo ad intraprendere io mi permetto di dire andremo di intraprendere perché in qualche modo l'associazione penso sarà espressa poi informa informa chiara lampante ma penso non possa tirarsi indietro da questa da questa nuova scommessa ma la fase della raccolta delle firme
è la fase più difficile
Perché la fase anche più dispendiosa dal punto di vista organizzativo
Noi sappiamo che abbiamo fatto una campagna elettorale io posso dirlo quanto prima manderò anche l'estratto conto nella campagna elettorale noi abbiamo fatto una campagna elettorale con una spesa complessiva del comitato di trenta milioni
Meno di quanto qualsiasi candidato spenda per esempio ne farà una campagna
Per le amministrative in un Comune come Milano
Quindi addio abbiamo dato in qualche modo anche un esempio di come si possa se vogliamo con i vecchi metodi della militanza che poi perché non sono ma diventano sempre nuovi
Con i metodi del passaparola si possano anche cambiare le carte in tavola ecco dicevo non è un momento semplice
Non sarà semplice perché probabilmente andremo incontro a nuovi attacchi
Perché
è inutile la mia convinzione è che oramai le forze che abbiamo incontrato e che ci sono state ostili in tutta questa battaglia continueranno restarci ostili
è l'ostinazione di colui che forse ha perso il dono dell'ascolto o di colui che non vede più non vede non sente
Di colui che decide che queste cose vanno decise nei palazzi
Nelle sacre stanze e queste cose dalle sacre stanze non devono uscire
Queste cose dalle sacre stanze non devono uscire perché i cittadini non capiscono tutto sommato
Perché i cittadini possono essere impuniti da un messaggio televisivo
E allora il gioco e sulla campagna elettorale nel tentativo di spendere sempre di più e di creare dei messaggi sempre più allettanti ecco io penso che oggi ci sia la necessità è un'espressione abbastanza caro al movimento nel quale mito che son beati di una rivoluzione dal basso
Di dimostrare che il popolo i cittadini la gente esistono esistiamo ci sia di dimostrare che non siamo disponibili a star qui a guardare
E a pagare gli errori di coloro che ci amministrano e ci governa non siamo più disponibili diciamo basta da qui l'ipotesi che oramai realtà
Nella giornata di domani ma poi lo dirà Pasquini è stata rinviata a lunedì la deposizione dei nuovi quesiti
Da qui il ricominciare con la raccolta delle firme
Sui due quesiti quello al Senato e quello alla Camera dal quale poi nel corso del dibattito avremo anche occasioni parlare opportunamente rivisti alla luce anche della sentenza della Corte costituzionale
è un monito è un nuovo avvertimento è una nuova battaglia penso sia una battaglia delle forze progressista del paese e questo non usando una terminologia vecchia ma delle forze che realmente vogliono cambiare qualcosa penso che sia una battaglia ancora una volta della società civile dell'associazionismo al tavolo ci sono esponenti dei partiti politici ma al tavolo ci sono anche esponenti di associazioni di gruppi di movimenti
Di gente
Di Centa che non può stare a guarda
Ecco questa è la scommessa questo è l'impegno nel quale dovremmo ritrovarci con determinazione
Perché è vero che il successo c'è stato ma è anche vero che è successo può esser vista in tanti modi per cui non sarà poi così semplice riprendere il cammino
Aprì infatti rinsaldare la spinta a questo tipo di battaglie ma questo è l'impegno nel quale ci collochiamo
Ecco io passerei a questo punto la parola agli altri membri direi anche che Morganti il presidente del Comitato livello milanese per i referendum
Passo quindi magari la parola iniziando dalla sinistra
Visto che lasciamo poi gli onorevoli non diciamo quattro parte per ultimo
Caro Roberto
Se non ci fossimo trovati qui a fine giugno dopo
Prove smaltito la sbornia
Che cosa avremmo detto
Avremmo detto io credo
C'è una maggioranza del Paese perché non ci deve essere una maggioranza del Parlamento
Allora chiamiamo a raccolta i nostri parlamentari quelli che hanno firmato a suo tempo ma poi quelli che hanno fatto la campagna referendaria
Facciamogli esprimere in Parlamento questa maggioranza
E approviamo le nostre riforme che la Corte costituzionale c'aveva impedito di approvare in forme migliori anche di quanto non sia un referendum abrogativo che costringe a cancellare delle righe quindi la formulazione non è mai perfetta ha buon gioco la Corte costituzionale
A lavorare di tocco e in punta di forchetta su un lavoro cinese come quello di massacrare una legge per ricavarne un'altra legge
Quindi
I nostri parlamentari segni in primo luogo hanno presentato in Parlamento
In effetti due proposte di legge
Una prima per riformare le elezioni
Del Senato
E che esprimeva esattamente il contenuto del referendum che a nostro giudizio era quasi una legge elettorale perfetta
E per le elezioni della Camera introducendo la stessa modifica che era stata introdotta nel Senato cioè diventava un'elezione uninominale a collegi ristretti con una certa quota circa il venticinque per cento eletta con la proporzionale esattamente come al Senato
Quindi era come dire abbia avuto il consenso dei cittadini attorno a queste proposte formuliamo le in un modo più organico approviamoli in Parlamento diamoci da sola riforma elettorale consistente organica
Sì le proposte di legge sono state presentate ma come dicevi tu cos'è successo nel frattempo col successo nulla
L'unica decisione che è stata appresa a livello di governo è stata quella di rinviare il tema istituzionale alla prossima legislatura
Quindi forse noi seguito Cosimo riuniti a fine giugno
Sì saremo illusi in qualche modo
Avremmo preso una cantonata ancora una volta avremmo pensato che dal dire al fare non c'è di mezzo il mare ma possiamo speditamente arrivare a una riforma sappiamo tutti che non è così
Abbiamo sulla nostra pelle misurato in tutti questi anni con quanta fatica si riesce a intervenire tra cittadini nella politica
Nel frattempo adesso ci troviamo a distanza di tempo
Guardiamo quello che è successo l'ho detto già Alberto Cazzulani
Nulla sul fronte istituzionale
Parlamento assolutamente estraneo a questo dibattito io francamente essendosi presente Veltroni vi chiederei che cosa concretamente affatto
I Veltroni i segni e i nostri deputati nel frattempo per cercare in qualche modo di portare all'attenzione del Parlamento questi temi immagino che vi risponderanno
Non c'erano i tempi il calendario già fatto incombe la finanziaria dovremo approvare la Finanziaria con questa lunga come dice Alberto questa lunga campagna elettorale di otto mesi che vanifica era qualsiasi finanziaria probabilmente
Ma nel frattempo sullo scenario internazionale che cosa è successo è successo che è caduto un regime in un Paese come l'Unione Sovietica
Quindi duecento milioni di persone coinvolte in questo processo
E in qualche modo si è capito che anche un Paese come l'Unione Sovietica da cui ci si aspettava molto francamente l'esistenza di un apparato forte che nel momento in cui decide di fare un golpe e ci riesce
E qualcuno francamente ha espresso un po'una delusione nei confronti di questo mito no dell'apparato sovietico che pensa un golpe lo fallisce in tre giorni
Ma allora questa è una lezione che in qualche modo dovrebbe riguardarsi vuol dire che vuol dire che il mondo sta cambiando vuol dire che la gente comincia a farsi padrona delle decisioni politiche entra in piazza governa i movimenti politici da vicino come non avveniva da decenni questa è la lezione dell'estate se voglia questa lezione delle statine ignorata dal nostro Parlamento dei nostri partiti che ritengono ancora che qui sia un problema di piccoli accordi di accordissimi a.d. accorda etti
Per fare se va bene dei quindici o dei trenta per cento nel Paese
Non siamo alla ricerca di qualcosa d'altro che partendo dalla spinta dei cittadini ci consenta di arrivare a una maggioranza nel Paese è una maggioranza politica
Per fare che cosa al momento l'obiettivo che ci possiamo proporre con questa maggioranza è quella di riformare le regole
Poi probabilmente ci divideremo ci sarà chi di noi vuole privatizzare le aziende pubbliche come fanno i conservatori qualcun altro che vuole
Pubblicizzarla e o renderle ancora più pubblica di quello che solo governare comunque l'economia un po'più dal centro un po'meno dalla periferia ci divideremo su queste questioni di gestione
Ma in questo momento sono in gioco le regole sono in gioco i meccanismi fondamentali della Repubblica e attorno a questo che dobbiamo verificare questa maggioranza a vedere se c'è contarsi
Influire sui nostri parlamentari questo è il momento
Politico che ci riguarda
D'altra parte sappiamo tutti che sul tema istituzionale le alleanze possono essere anche molto più composite di quanto non siano sui singoli problemi politici
E in fondo noi abbiamo realizzato con il i ventisette milioni di sì nel referendum del nove giugno una nuova maggioranza costituzionale questo e il significato di questa maggioranza perché questi cittadini si sono mossi e sono venuti a esprimere un sì
Perché hanno capito che era tornato il loro momento
Perché erano quarantasei anni che non si pronunciavano su questo tema e finalmente sono stati chiamati a pronunciarsi
Si era persa nella notte dei tempi il pronunciamento dei cittadini su temi istituzionali più a risalire a referendum monarchia Repubblica hanno capito che si chiamava su un tema importante non hanno fatto come se permettete sui referendum
Sulla caccia sui pesticidi in cui c'è stato la grande diserzione sono venuti in massa a votare
Hanno votato ventisette milioni di più BA ventisette milioni hanno espresso un sì
Un sessanta per cento dei cittadini una maggioranza costituzionale
Allora naturalmente c'è la tentazione di dire beh poi avremmo fatto una maggioranza costituzionale faremo qualcosa turchi lo sa
Magari faremo qualcos'altro avremo preso il gusto di stare assieme a delle persone perbene perché chi non è andato a dire questo sì
Diciamo la verità chi non è andato dire costosi quelli che sono stati vittime dell'arroganza politica di alcuni partiti e quelli sotto sono stati vittime di una campagna astensionista
Ma sono avvenuti esprimere un sì quelli che si occupano di risolvere su base civile i problemi che attanagliano questo Paese quelli che fanno del volontariato quelli che sulla loro pelle
Nei quartieri cercano di ovviare ai gravi problemi che si manifestano per un'amministrazione carente per il fatto che da anni e anni non si affrontano problemi di grande stile di grande momento sulla città queste solo alle persone
Che sono venute che si sono date da fare quindi
Sperimentiamo questa maggioranza di brava gente se vogliamo una specie di nuovo CLN in cui a rifacciamo le regole della Repubblica e poi vedremo
Questo è quello sostanzialmente che noi ci proponiamo di fare allora per far questo tu dicevi Alberto la raccolta di firme dura purtroppo non è costata così poco come la campagna referendaria
E abbiamo però un vantaggio il vantaggio è costituito dal fatto che conosciamo nome e cognome di tutti quelli che hanno firmato la prima volta e quindi diciamo il primo messaggio è quello di una lettera a tutte queste persone perché tornino a firmare la stessa cosa che hanno firmato due anni fa quindi questo diciamo così può essere un minimo di vantaggio di partenza poi credo che una seconda operazione è quella di ricostituire questo Corel è stato proposto
Di non chiamarlo più comitato per il referendum elettorali ma chiamarlo comitato per le riforme elettorali e quindi abbia una consistenza che vada al di là del momento referendario
Ricostituire Corella Milano chiamare a raccolta tutti quelli che ci stanno qui primo luogo quelli che si sono già stati e poi perché no anche altri cioè se questa fosse l'occasione dato che la prima che occasione esterna del Comitato
Per raccogliere altri gruppi associazioni che vogliano manifestarsi questo è il momento di farlo potremmo dire che provvisoriamente presso le ACLI in via Della Signora no sì poi decideremo in modo formale ma insomma facciamo rifunzionare il comitato che ha funzionato presso le ACLI via della Signora dove ci si può candidare a a lavorare per questo obiettivo
Io una volta ho fatto l'elenco eravamo qualcosa come venti organismi qui a Milano probabilmente potremmo essere anche trenta in questo caso
Se diciamo colmiamo alcune lacune o alcune defezioni che si erano manifestate
All'ultimo momento sul tema referendario mi riferisco ai radicali che non sono stati molto presenti e che tuttavia su questi temi dovranno essere presenti e quindi con le loro associazioni che sono anche abbastanza diffuse sul territorio soprattutto nelle grandi città
Quindi ricostituiamo questo corre se qualcuno è presente stasera vuole manifestare un'adesione può farlo in ogni caso nei prossimi giorni
Facciamo un programma per la raccolta firme di questi referendum partendo credo dalla lettera i cittadini
E poi in seguito cominciamo riunirsi periodicamente per vedere se sui vari problemi troviamo sempre da un punto di vista generale costituzionale di regole del gioco
Delle affinità che possono un giorno dare origine a qualcosa d'altro
Io ho l'impressione che i partiti non si stiano rendendo conto che stanno andando in questo clima avverso dei disastri elettorali
Straordinari
Non è soltanto l'esempio dell'Unione Sovietica e si fa capire come cittadini riprendano in mano c'è stato il fenomeno delle leghe
C'è la nascita di movimenti nuovi come la Rete c'è soprattutto questo movimento di cittadini che comincia a pensare con la propria testa e a rifiutare i messaggi dei partiti
Beh credo che sarebbe il momento anche per loro
Di riflettere
Se non è il caso di pensare un po'in grande
Di pensare un po'a una cerchia più allargata di adesioni su temi così importanti come quelli costituzionali e lasciar perdere le piccole diatribe e i piccoli accordi locali che non portano a nessun risultato
Ha di nessun genere e distorcono distolgono anche importanti risorse dei cittadini dai temi veri che sono queste
Parola Giancarlo Rossi Presidente Società Civile
Perché la società civile che è così articolata variegata eterogenea ha trovato un un albero nel quale convogliare questa sua aspirazione al rinnovamento questo è una domanda che ci siamo fatti molte volte
Là dove c'è una maggiore omogeneità nella società politica anche a diversità di storie di atteggiamenti di Progetti di prospettive
Le articolazioni la società civile la così detta Cittadinanzattiva il volontariato i gruppi le le le associazioni hanno delle motivazioni difficilmente riconducibili sotto lo stesso cappello
Però c'è un punto c'è un perno intorno al quale tutte più o meno si riconoscono che quella che è stata chiamata qualche anno fa la questione morale che esattamente quel perno intorno al quale vorrebbe ruotare la società civile
E intorno al quale e dal quale invece c'è la diaspora della società partitocratica chiamiamola così o dei gruppi partitocratiche
Sulla questione morale secondo alcuni studiosi credibili
Il Partito Comunista Italiano aveva superato il trenta per cento dei suffragi
Probabilmente anche sulla questione morale
Ha cominciato un certo declino
Questa questione morale e quella che
Unisce abbia le le divergenze unifica le diversità che le quelle che da che crea la speranza per il nuovo abbiamo visto appunto l'ha citato prima Franco Morganti il collasso di strutture che credevamo rigidissime oleato e organizzate efficienti
Sono collassata in tre giorni
Possibile che solo da noi una nomenclatura resista da cinquant'anni
E resista sull'impunità sistematica di fronte ai alla rottura di ogni regola morale
Citate mi un nome di qualcuno che sia andato che ha che abbia scontato una pena ma in ogni caso che sia stato portato in tribunale fino al terzo grado che non sia uscito almeno nel terzo grado
Di politico coinvolto nelle malversazioni del denaro pubblico e peggio ancora nelle questioni di mafia e peggio ancora nelle questioni terrorismo e peggio ancora né le questioni di strage
Questo è il Paese dell'impunità
Ecco che l'adesione morale non è più un perno ma diventa un muro che separa la società civile dalla società partitocratica
Quindi bisogna riorientare
Diciamo tutte le forze che sembrano disperse in questo albero della società
Perché questo muro sia veramente un un muro solido e che ci difenda e che sia
Il punto di partenza per la ricostituzione di alcune regole del gioco
E per la ricostruzione della dialettica politica per cui sia ancora possibile Sud regole comuni a un conservatore proporre il suo progetto a un progressista proporrà il suo confrontarsi litigare quanto quanto gli pare rispettando queste regole e poi secondo il peso del delle adesioni secondo il peso elettorale ognuno porterà avanti proprio in questo momento però la divisione fra conservatore progressista intesi come valori non come conservazione dei gli interessi esistenti
Non ha più motivo di essere non è un caso che abbiamo liberale e un democratico della sinistra seduti a questo tavolo
è fondamentale questo fatto cioè le vecchie distinzioni
Le riprenderemo domani
Intanto cominciamo a fare piazza pulita di questa nomenclatura
Dove si certe volte non è facile orientarsi
Credo che la maggior parte dei membri del comitato ricorrendo
Quando la corte costituzionale concesse solamente a un referendum di essere indetto
Tirò proprio un sospiro di delusione ma che ce ne facciamo di questo referendum della preferenza unica in fondo era un aspetto una sorta di corollario era tutto l'insieme che funzionava questo non servirà a niente quindi gli stessi promotori e i cittadini che hanno aderito alla raccolta delle firme
Non valutavano l'importanza di certi fatti che cosa ha convinto gli italiani che era importante anche quell'unico referendum al di là del valore simbolico
Li ha convinti la ferocia campi velocissima campagna che è stata condotta contro di lei lei questo referendum talmente smaccatamente in mala fede talmente inutile talmente campata per aria che a certo punto gli italiani in poco
Fa parte del nostro carattere Popper dispetto hanno detto va bene allora se io sono incerto ma se chi conserva il potere non vuole modificare nulla delle attuali istituzioni è contrario allora si vede che è giusto tentati ventisette milioni hanno detto sì
Quindi c'è aiuterà a orientarci molto
L'atteggiamento di quelli che riteniamo essere la controparte che non è una controparte politica cioè non è una controparte che corrisponde a una diversa opinione politica la nostra ma è una controparte di potere una controparte di nomenclatura che questa che va sciolta che questa che va fatta collassare
E l'ha fatta collassare non più non serve non basta più la lotta politica in Parlamento
Le regole italiane di consociativismo nel i blocchi di potere ormai sono talmente collaudati talmente rigidi che solo da parte della società civile riassumendo
La la propria autorevolezza e i propri diritti costituzionali
Potrà avvenire una rottura potrà avvenire questo collasso o potrà essere favorito mio su questo nonostante le consuete risposte che il blocco di potere ci ha dato
Non è un caso che dopo la vittoria del referendum non è un caso che durante le discussioni sugli statuti comunali altra legge fondamentale che sta cambiando che potrà cambiare i rapporti fra cittadini enti locali
Ricominciano le morti ricominciano gli assassini
E così scarsa la fantasia di questo blocco di potere sia quello è emerso sia quello colto che ritorna sempre gli stessi strumenti di sangue
Quindi abbiamo avuto ancora morti eccellenti morti preventivi si dice abbiamo anche avuto ancora intensa interferenze con omicidi di schegge impazzite dei servizi segreti le chiamano così ma non lo so
La fantasia del potere alla fine non è grande questo è un altro elemento di speranza che vorrei lanciare a tutti
Fantasy il potere ricorre sempre a un fondo a quei quattro cinque strumenti di cui uno effettivamente purtroppo l'omicidio l'omicidio motivato politicamente
Che poi può avere altre etichette però il cui obiettivo è quello di una o di una modifica udiva non modifica di una consolidamento dell'assetto di potere esistente
Quindi grande vigilanza importante in questo momento e non lasciamoci ritirare
Diciamo che il privato perché abbiamo visto che il privato non funziona non serve
Il benessere propagandato dalla nostra televisione sì serve per creare fantasmi creare miti
E e vediamo anche adesso non voglio allargare il discorso vediamo anche richiede risultato che crea di spostamenti migrazioni violente improvvise spesso anche motivate
Non precludiamo cinese nel privato riassumiamo il timone del del del governo di noi stessi
Il primo obiettivo è riorganizziamo ci dal basso
Non guardiamo le differenze specifiche guardiamo il terreno comune della della questione morale
Ci divideremo dopo e liberiamoci di questa malefica e venti cinquantennale Domenti matura già
La parola all'onorevole Basili
Come accennava Cazzulani nella sua introduzione lunedì
Fra quattro giorni il comitato il comitato promotore del dei referendum voi elettorale tornerà in Cassazione per ripresentare i due quesiti che non sono stati ritenuti ammissibili durante lo scorso non risente non solo
Non sono stati ritenuti ammissibile quindi non sono andati al voto e dopo giugno ultimo scorso solo i due più importanti la modifica la legge elettorale sul sedato e quello per i Comuni per cercare di portare un sistema maggioritario al lezioni per il Senato e nei nei comuni io sono profondamente convinto che l'attuale sistema proporzionale che noi abbiamo in Italia sia superato
Sulla legge elettorale non si può mai dire quella che è giusto quella che non è giusta quella che è perfetta ma perché non esiste una legge elettorale perfetta
Quindi
Le leggi elettorali a mio avviso possono anche modificarsi secondo come si evolve la società ma oggi come oggi la nostra legge elettorale non è difendibile non è possibile pensare di amministrare una città con dieci dodici quattordici gruppi chiesto che rappresentano degli interessi settoriali bisogna creare a mio avviso un sistema di alternanza un sistema di alternanza a una maggioranza se ne sostituisce un'altra
Anche sul e anche e soprattutto presago momento di crisi delle ideologie
Io vi dirò che sono passato molto soddisfatto delle dichiarazioni non perché sia qui perché da anni mi batto per questo nella scorsa legislatura ho presentato una proposta di legge
Maggioritaria elezione alla Camera dei deputati e sono molto contento delle dichiarazioni
Che ha fatto che la la direzione dopo la direzione di oggi
Perché il Partito comunista italiano è stato per anni un difensore un fautore della proporzionale mi pare che oggi percorre stiano cambiando e cambiare anche è anche lecito tombale
Ricordiamoci che in Italia nel periodo che va dal mille ottocentosettanta al mille novecento tredici la legge elettorale cambiata cinque volte
Perché dal suffragio ristrettissimo che c'era nel mille ottocentosessantasei tanta siano passate a suffragio universale maschile nel mille novecentotredici e il diciannove forniti alla proporzionale
In Italia non si riesce a muovere assolutamente mai niente perché gli interessi cristallizzati sono tali perché non servono ma è mai possibile perdente ora io sono convinto anche che nell'immediato dopoguerra quando i partiti devono molto ideologizzati quando uscivamo dalla dittatura fascista fosse la proporzionale è andata bene
Perché dove dovevamo premiare laddove la rappresentatività più la governabilità oggi non è più difendibile dove non possiamo pensare in un mondo come quello tot duale di andare avanti con una legge elettorale come quella che abbiamo bisogna modificarla in qualche maniera per far sì che ha una maggioranza sei sostituisca un'altra
Perché con questo sistema
Se si continui questo maniera io non ho nulla in conto conto a priori la Democrazia Cristiana ma con questo sistema dove avremo un governo imperniata su adoperare la Democrazia Cristiana
Per altri cent'anni cooptando le maggioranze come si vuole quindi non avremo mai nessun ricambio dalla classe politica
Quindi questo a mio avviso è una esigenza oltre che tecnica anche banale
Quando noi diciamo che qui che qui Davos nascono questi partiti di di opposizione strana le leghe eccetera o le leghe ad Ascoli in gran parte per questo
Perché se qualcheduno è contrario a questo sistema siccome tutti sono in gioco se uno dice io voglio andare contro il pentapartito
Devo votare lo voglio votare per altri partiti d'opposizione voto per le leghe
Perché in democrazie ci deve essere ci deve essere il sistema di cambiare di cambiare le maggioranze noi con la nostra legge elettorale non riusciamo a farlo
Quindi per non ripetere cose già dette da chi mi ha preceduto io credo che cominceremo adesso la raccolta delle firme via Ugo che si possano arrivare a un altro referendum che si vincano
Che si vinca come abbiamo vinto che si vince il nove giugno e che durante questo periodo in questo periodo
La classe politica si renda conto
La buona parte dalla nostra dalla dell'opinione pubblica vuole cambiare il sistema politico perché il voto del nove giugno è stato questo molti non l'hanno creduto all'altro alla preferite alla alla referendum sulla preferenza unica l'hanno votato perché era un messaggio è un messaggio per dire cambiamo qualche cosa perché i versetti siamo sempre nell'ambito la proporzionale
A mio avviso il sistema non potrà continuare rappresenti il nostro sistema quindi lo si dovrà cambiare ma bisogna augurarsi che che si possa arrivare a cambiarlo
In questa direzione nel senso cioè che si possono creare delle maggioranze alternative ad una maggioranza la subentra un'altra è una coalizione di partiti sarà un Governo dopo più conservatore un gruppo un gruppo più innovatore ma questo è il sistema dalla democrazia noi in Italia in effetti pur avendo avuto un sistema democratico
Credo che siamo l'unico Paese in cui c'è la stessa classe politica che c'erano immediato dopoguerra che al governo ancora oggi
Ora questo non non esisteva il suo democrazia del mondo
Chi è al governo chi era al Governo nel del quarantotto in nessun altro Paese ormai al governo noi invece abbiamo nel nostro governo l'agente degnissima
A partire dal Presidente del Consiglio e anche altri che erano già nei governi del quarantotto e cinquanta o per questi in in democrazia non avviene buoni per tutte le stagioni che non c'è mai nessuno
Ora noi dobbiamo dobbiamo assolutamente batterci per questo quindi cominceremo la raccolta delle firme
Adesso a prossimo mese di ottobre ci sono tre mesi di tempo io mi auguro che si raggiunga e si supera il numero che abbiamo di firme che abbiamo raggiunto
Che abbiamo raggiunto l'altra volta innanzitutto bisogna augurarsi che la carta che la la corte che questi quesiti vengono dichiarati poi ammissibili perché noi riproponiamo con delle piccole modifiche nella nella stesura tecnica abbiamo sentito dei costituzionalisti auguriamoci che poi vengono dichiarati ammissibili se no se no è un buco nell'acqua in ogni modo in ogni modo comunque vadano le cose
Ed accogliere questi voti risultato del nove luglio sono un messaggio chiarissimo per poter arrivare a questo io credo che siamo sulla buona strada e ho già detto prima sono soddisfatto
Che a un partito come il Partito comunista il PDS attuale che è sempre stato proporzionalista cominci a muoversi in un senso diverso cioè rendono si renda conto
Che bisogna creare un sistema che credo maggioranze alternative perché questa è la logica e lo spirito della democrazia è il ricambio quando uno nota diciamo non ne può più di una forma di governo vota per una maggioranza alternativa e le cose sono per forza destinata a cambiarsi c'è anche un rinnovo la classe politica
Perché la politica ha tanti difetti ma effettivamente insieme i politici ci possono essere persone legate a determinati interessi se uno cambia la classe politica cambia anche le persone
Per questo credo che anche una risultò una riforma di questo genere è una riforma moralizzatrice del sistema grazie
Prima di dare la parola a Walter Veltroni proporre un un modo di procedere cioè dopo l'intervento
Appunto di dell'ultimo dei i partecipanti al dibattito ce lo spazio credo anche visto che gli interventi sono stati Brevi efficaci
Di domande o brevi interventi dal pubblico ci sono esponenti anche del comitato che hanno fatto la battaglia referendaria insieme a quelli che sono da questa parte del tavolo quindi è possibile
Che ci siano altri interventi oppure possibile come diceva prima Cazzulani che ci siano o proposte da parte di organismi di singoli per quel che riguarda la partecipazione e l'allargamento la costituzione di questo comitato la parola Walter Veltroni
Ma io vorrei innanzitutto dire questo che
Ricordo di esser venuto qui a Milano tre mesi fa
Per una giornata organizzata in maniera un po'come dire concitata dal comitato milanese del referendum in cui abbiamo avuto occasione con Mario Segni e con gli altri anche i colleghi che sono qui dietro a questo tavolo
Di parlare con molta gente di cercare di illustrare dispiegare le buone ragioni per le quali era importante andare a votare
Devo essere sincero ancora in quelle ore
Circolava un vastissimo pessimismo
Chi come noi si era impegnato in quella battaglia veniva considerato un po'un
Come dire un utopista o
Qualcuno che aveva sopravvalutato
Reso diciamo ragion politica le proprie speranze
Poi è successo quello che è successo e che però per una singolare circostanza è una di quelle date politiche che sono state più rapidamente delle altre cancellate
Quei ventisette milioni di persone che sono andati a votare sono andati a votare sfidando
Molte cose sfidando
Autorevoli dirigenti di partito che invitavano a qualsivoglia forma di vacanze marine o lacustri o montane sfidando come dire la resistenza tradizionale l'esercizio del diritto di voto che è stato una delle caratteristiche delle ultime consultazione elettorale che in fondo era ciò su cui giocava il fronte astensionista perché essendo mancato trentacinque per cento di votanti a referendum sulla caccia scusate sulla sui giudici si immaginava che in analogia a quanto era accaduto quello sulla caccia passasse
Aggiungere all'aumento cronico del disimpegno rispetto alla consultazione attorale un impegno da parte di questo o quel partito o di questo o quell'uomo politico perché fosse
Fatta la frittata è invece
E invece è venuto un segno del tutto diverso che però proprio per la sua potenza e per la sua imponenza io son d'accordo con le cifre che allora con ricordato qui Cazzulani Morganti rosse Baslini beh per la sua imponenza per il fatto ventisette milioni di persone hanno votato sì
E che hanno indicato una inversione di tendenza rispetto a ciò che era accaduto alle più recenti consultazione elettorale referendarie non il senso il segno politico di quel voto è stato rapidamente rimosso
Qual è il segno politico di quel voto
Ora io penso ci fosse anche una ragione di merito
E cioè che questa storia delle preferenze multiple fosse vista
Come qualcosa che andava superato perché collegato come noi dicevamo io non credo sia giusto appartenere a coloro i quali prima delle lezioni dicono una cosa e dopo le elezioni dicono un'altra io son contento continua a pensare che diciamo la preferenza multipla garantisca il controllo del voto d'altra parte dopo i referendum dal nove giugno ci sono state le elezioni in Sicilia e abbiamo visto che cosa è accaduto che cosa sta ancora accadendo in termini di inchieste dalla magistratura
Proprio sulla questione del controllo del brutto
Ma al di là del merito per i quali la gente si espresse la gente io credo abbia voluto mandare due segnali
Direi due e poi è una Giunta parto dalla Giunta così capovolgimento volevo fare la Giunta è questa
C'è e non solo in Italia una certa difficoltà
Della politica
E degli uomini politici e spesso anche di coloro i quali avrebbero per loro natura per loro natura le come dire responsabilità il compito di scrutare di immaginare quali siano le opinioni diffuse dalla gente c'è una certa tendenza a non azzeccare sondaggio che ci mettiamo l'elmetto sempre più calato sulla testa per immagina di mattoni che sarebbero piovuti il dieci di giugno
Ogni volta vengono raccontate e la politica racconta un'immagine nascita che poi la città regolarmente smentisce
E in questo c'è un un fenomeno del tutto moderno e che la società moderna non solo quella italiana tende a sfuggire a una immediata identificazione con le indicazioni dei partiti
E tende sempre di più a configurarsi come come dire Società dell'opinione pubblica
E cioè Società dentro la quale il singolo cittadino lavorando sulla messe di informazioni poi bisognerebbe fare un ragionamento successivo proprio sulle fonti di emissioni questa messe di informazioni ma lascio perdere lavorando sulla messe le informazioni dei mette a a sistema e ne trae una come dire una convenzione nazionale e personale
Dunque quelli che si sono posti a referendum avevano immaginato che il Paese fosse più vecchio di quanto non sia meno stanco di quanto non sia vero infastidito di quanto non sia meno arrabbiato di quanto non sia invece questo è un Paese stanco infastidito e arrabbiato arrabbiato nei confronti del sistema politico sempre uguale a se stesse una sorta di pietra scolpita da contemplare per le generazioni che si succedettero questa è la Giunta che volevo fare ma che è una Giunta importantissima perché denuncia il grado di vecchiezza delle culture attraverso le quali la politica guarda agli orientamenti dell'opinione pubblica avendo la difficoltà di darsi ragione dell'autonomia degli insediamenti culturali e politici dell'opinione pubblica che non per caso si manifesta in occasione di campagne referendarie guardate che in Italia i referendum hanno quasi sempre spinto nella direzione giusta
Divorzi almeno dal mio punto di vista naturalmente divorzio a Bortot
Questione del delle preferenze perché lì il voto libero lì la gente si formò un'opinione un sì o un no decide di schierarsi da una parte e dall'altra e spinge la macchina in una direzione
Dunque in grado di come dire di insoddisfazione di rabbia di fastidio l'opinione pubblica
E anche l'autonomia della sua espressione politica quando questa autonomia consentita di essere espressa e non è Renga avviata ad altri meccanismi che determinano il voto
Come per esempio le forme di controllo del voto che non sono sono quelle della mafia siciliana per esempio
Ne ha parlato mi pare prima Rossi
A questo si saldano le due ragioni due segnali due messe due telegrammi che l'opinione pubblica voluta mandare alla politica
Il primo è un telegramma di moralizzazione
E cioè la gente che paga sulla propria pelle perché quando noi parliamo di una politica immorale io vorrei da questo punto di vista fare una premessa attenzione a non fare e diffidare di quelli che fanno di tutta l'erba un fascio
Quelli che dicono di tutti i partiti rubano che tutti i politici rubano
Io ho visto che qui qualche sera fa c'è stato a fare un concerto Francesco De Gregori che in una sua canzone siamo alla storia
Parla proprio di questo dice ti diranno che tutti rubano alla stessa maniera ma è solo un modo dice la canzone per costringerci a non uscire la sera cioè è solo un modo per dirti che non c'è più niente da fare invece c'è tanta gente
In molti partiti in molti movimenti che concepisce la vita politica
Come un servizio e che come dire che essi si sforza di non immaginare che la politica sia una pura tecnica di conquista del potere
Tuttavia un problema di moralità nella vita pubblica la vita politica di questo Paese cent'e la gente l'avverte la Berté sulla propria pelle
La vertenza Sicilia quando c'è il dramma dell'imprenditore che per essersi ribellato al
Ah racchette è stato ucciso ma spesso lo avvertono architetti notai medici imprenditori giornalisti
Singoli cittadini uno che deve rifare un muro dalla propria casa uno che deve avere una pratica cioè chi si imbatte in un sistema burocratico amministrativo in un disciplina di regole del rapporto tra decisione politica e amministrazione la cosa pubblica assolutamente malsano
E dunque la gente avverte questo bisogno di moralizzazione siccome la polarizzazione non è solo l'onestà di chi amministra anche se in verità diciamo sarebbe anche meglio se chi governa fosse onesto
Ma è anche la fissazione dei dei confini ai quali sistemi si ferma e si deve fermare il rapporto tra politica e società
Il secondo telegramma che è arrivato è fate qualcosa io lo schematismo secondo me nella testa della gente poi
Ed è tutto molto più semplice di quello che ne immaginiamo le nostre dotte riflessioni sociologiche o politiche
Lei la testa dalla gente è passato questo treno del referendum sulla preferenza il treno in sé era apprezzabile perché il contenuto che portava era giusto
Portava con sé un valore di moralizzazione e in più quel treno a mandava a dire alla politica che la gente vuole un cambiamento istituzionale ventisette mila di persone hanno preso l'unico treno che passa non è son passati altri
Quel treno passava quel treno arrivato in stazione perché la gente ce l'ha portato
E dunque dalla gente venuto chiaro un segno cambiamo qualcosa cambiamo le regole del gioco e in questi sono molto d'accordo con Morganti in questo a me personalmente non interessa chi siamo a sostenere questa battaglia
Se siamo democristiani liberali socialisti
Rifondazione Comunista e non mi interessa
A me interessa che tutti quanti giallo nella direzione di una modifica delle regole del gioco dopodiché nel momento in cui noi avremo dato a questo Paese la possibilità di decidere la sua alternanza dopodiché ciascuno di noi sceglierà da che parte stare e probabilmente anche gente che ha fatto insieme la battaglia per la modifica delle regole del gioco starà da parti diverse
Ma il valore della battaglia del referendum ed era raccolta delle firme per la quale oggi la direzione del partito del PDS ha assunto anche un impegno
Formale sta proprio in questo noi spingiamo ancora spingiamo perché il segnale del nove giugno non è bastato
E io vorrei rispondere a domanda che è stata fatta ma noi abbiamo avuto al paradosso di una discussione parlamentare abbastanza
Singolare singolare perché
Diciamo si è fatto un gran trambusto
In questo Paese per mesi e mesi ho fatto bisognava cambiare le regole del gioco
Si è aperta una crisi di governo poi c'è stato un dibattito in Parlamento su un messaggio al presidente della Repubblica
In questo dibattito al parlamento alla fine si è concluso
E si è concluso non con la diciamo chiusura formale della seduta segnata dal presidente alla Camera ma si è concluso con la costituzione del governo quadri partito
E badate non lo dico per ragioni di propaganda dico purtroppo una cosa che magari fosse propaganda purtroppo è veramente così si è concluso con un accordo tra i quattro partiti contraenti l'accordo di maggioranza fondato su un solo punto
L'impegno reciproco a non fare nessuna riforma istituzionale
Questo è l'atto costitutivo di questo Governo Andreotti la garanzia reciproca che nessuno cercherà di cambiare qualcosa ma io devo dire che lo capisco
Io capisco che questo sistema è servito a molti
In qualche modo io voglio dirlo a Pasolini per è servito anche al Piccini per un certo periodo quando il PC sosteneva come tu giustamente ha ricordato una posizione di pura e semplice difesa tra proporzionale probabilmente era perché in questo Paese si era scritta una costituzione non scritta in base alla quale vi era una sorta di ripartizione dei ruoli tra il governo permanente l'opposizione permanente che dava in qualche modo vantaggio all'uno e all'altro rotto il principe la consociazione come noi abbiamo fatto a fondando un partito nuovo dentro un mondo che consentiva di pensare anche alla prospettiva di un governo delle sinistre in Italia
Rotto questo equilibrio è del tutto chiaro che questa stagione finita almeno per noi è finita e noi vogliamo andare verso un'altra direzione ma è anche altrettanto chiaro che socialisti e democristiani in verità
Hanno tutto l'interesse a difendere lo stato di cose presenti
La democrazia cristiana con questo sistema governa ininterrottamente da quarantacinque anni
Il Partito socialista con questo sistema pur avendo il quindici per cento dei voti a una rendita di posizione assolutamente superiori a questa percentuale
E dunque è chiaro che non hanno molta intenzione di cambiare alcunché e alla Camera questo balletto abbiamo visto il PSI ha detto la democrazia cristiana togli di mezzo la maggioritaria
Date proposta la DC ha detto al PSI togli di mezzo presidenzialismo e hanno fatto l'accordo sul non fare nulla fino alle prossime elezioni
Io d'altra parte ve lo spiego perché
è chiaro che c'è un elemento di riflesso di difesa d'istinto di sopravvivenza io non ho mai visto un tacchino che spera che venga il Natale prima del tempo è chiaro che diciamo si cerca di rinviare il più possibile il momento nel quale in questo Paese si potrà fare la riforma necessaria ed è l'ultima cosa che voglio dire qual è questa riforma necessaria
Si è fatto una gran discussione io ho citato due ipotesi presidenzialismo e la maggioritaria proposta dalla DC che a noi non piacciono
Noi vorremmo abbiamo presentato una proposta di legge in questo senso un sistema elettorale in due turni uno nel quale si sceglie il partito con una allargamento della uninominale e il secondo turno nel quale il cittadino ha la facoltà di scegliere il governo e cioè il cittadino che va a votare sceglie tra due o anche più ma io immagino che saranno due coalizioni di governo che si sono presentati agli elettori dicendo allora io
Un altro partito a un altro ancora vogliamo governare insieme queste del nostro programma magari queste la carne la lista dei nostri ministri cieca dei cittadini se votare per gli uni o per gli altri se votare immagino e questo sarà distensione per i conservatori e per i progressisti
Questa sarebbe davvero una grande rivoluzione democratica in questo Paese perché oggi i partiti del voto dei cittadini fanno quello che gli che che che che gli pare e piace
Li pigliano link li prendono e li utilizzano a loro piacimento per fare e disfare giunte pare di stare alleanze
E invece siano i cittadini a decidere Bottaro mandare una coalizione al governo quella coalizione dura per cinque anni se non dura per cinque anni vi sono sfiducia costruttiva ed altro le conseguenze necessarie ma questo potere è messo nelle mani dei cittadini
In un Parlamento dimezzato il numero dei parlamentari
Non sembra che questa è una cosa praticabile fattibile
In un parlamento differenziato nelle sue funzioni tra Camera e Senato perché francamente non c'è bisogno che ci rimpalliamo
Per sei volte la stessa legge tra Camera e Senato facciamo perdere tempo e soldi ai contribuenti una camera che fa la legislazione nazionale un'altra camera che fa la Camera delle Regioni
E così diamo un'architettura al al sistema io penso che questo sia oltre a fissare dei tetti scusate se ho su questo insisto dei tetti sulle spese elettorali
Io adesso vedo che ci sono dei partiti che hanno già cominciato la campagna elettorale sulle reti televisive io come dire li invidio se mi compiaccio diciamo della dovizia di mezzi che si hanno a loro disposizione
Penso che dobbiamo stare attenti anche alla democrazia per censo in cui ci sono i partiti ricchi che possono spendere tanto per comunicare e i partiti poveri che possono spendere poco per comunicare spesso i partiti ricchi sono i partiti di governo spesso i partiti poveri sono i partiti di opposizione
E dunque rischia che si riproduca all'infinito questa gerarchia ora questo Paese
La questione dell'alternanza al governo non è una fretta non è che il PDS o altri hanno fretta è questo Paese che ha un disperato bisogno di alternanza l'alternanza e la fisiologica della democrazia
Oggi governi tu domani governo io quando io governo vedo quello che hai fatto tu quando tu governi vedo quello che ho fatto io non esiste in nessun altro Paese civile del mondo che da quarantacinque anni ci sia lo stesso partito e come ha detto giustamente Baslini le stesse persone al governo che alla fine identificano lo Stato conserve di Issime
Io se mi consentire una battuta e e concludo su questo
Del bisogno del cambiamento e della rottura di questa drammatica anomalia italiano ha avuto ulteriore conferma questa estate che
A un certo punto è una serata
Hanno trasmesso in televisione un vecchio film di Totò
Come sapete Totò era un genio assoluto uno dei massimi pensatori probabilmente del dopoguerra italiano e Totò ha girato un film che si chiamava gli onorevoli che anticipava in qualche modo
Perfino il portaborse in questo film Totò si presentava alle elezioni per non so quale Partito nazionale monarchico non so che cosa
Siccome era un candidato povero faceva il comizio dal
La stanza del bagno di casa sua con un gigantesco imbuto dentro il condominio e diceva la gente vota Antonio vota Antonio che era il suo nome ora Totò non era riuscito a convincere neanche sua moglie cosa che come chi sa che ha partecipato alle elezioni capita c'è gente si presenta alle elezioni e prende un voto di preferenza con divorzi separazioni cene drammatica nella fattispecie Totò non era riuscito a convincere sua moglie e sua moglie
Parlando al telefono con una sua amica
La sua amica l'amica la moglie gli chiedeva per quale partito avrebbe votato e la signora in questione rispondeva
Era il mille novecentosessantatré vorrei dire sessantatré cioè trent'anni fa
La signora in questione rispondeva Essahyi cara perché il voto non c'è rosa senza spine non c'è governo senza Andreotti ecco io personalmente mi auguro entro i prossimi quaranta cinquant'anni di vedere un governo senza
La parola all'avvocato di tredici del circolo può Ekere del comitato per il referendum
Io vorrei
Introdurre qualche riflessione
Critica al tono un po'
Mi consenta
Prezzi
Persona che sono intervenute può celebrativo
Del successo del nove giugno conseguito
Per l'abolizione della preferenza multiple
Io personalmente come ci ponete del c'è troppo e carrelli di Mila no il vestito molto proprio
Quel po'di influenza politica che posso vedere ma la passione civile e credo con tanti altri che ho avuto occasione di incontrare in questa campagna referendaria
Abbiamo avuto la sensazione di combattere una grande battaglia
Civile
E cultura
E l'esito di questa battaglia è stato indubbiamente esaltante soprattutto ha consentito di constatare come in questo Paese
Fosse possibile fare emergere una società pulita una società che riflettono sta che vuole andare avanti che non si rassegna no
Ma soprattutto una società che si è rivelata sensibile
Ad una proposta e ad un discorso di tipo culturale perché diciamo francamente il la proposta referendaria era una proposta che nasceva come sua diciamo formazione come sua presentazione al Paese come la proposta di tipo intellettuale
Era una raffinato strumento inventato da professori universitari
Che mettevano a fuoco la crisi del nostro Paese che maturava da la difficoltà di è un'espressione totale nelle istituzioni attraverso le elezioni no
Che però proponeva uno strumento un ragionamento una una una soluzione di tipo giuridico no che al Paese potrà all'inizio è sembrata del tutto ostile ci ha avuto una grande fatica di persuasione
E di intervento sull'opinione pubblica per far capire come da questa impostazione intellettuale a questa analisi intellettuale sulla situazione del sistema elettorale nostro Paese nascevano delle conseguenze sulla moralizzazione e lascerò delle possibilità di riforma
Della stessa vita politica del nostro Paese ora questo discorso di tipo culturale
Questo discorso tipo civile no è passato nel Paese e si è visto proprio nelle ultime settimane come nelle coscienze anche di persona che si poteva immaginarlo tantissime da questo tipo di sensibilità hanno creato questa grossa convergenza e questo grande Successo
Elettorale soprattutto successo elettorale nel Meridione che si pensava fosse il ventre molle del referendum si pensava che il referendum non sarebbe passato perché le Province del Sud non avrebbero votato a favore dello stesso pur sarebbe stato un uno grosso ostruzionismo
Quando sono venuti i risultati della campagna e della Sicilia no si è capito che il Paese aveva vinto aveva risposto ad un appello di tipo civile tipo culturale e aveva dimostrato la capacità di crescita
E su questo punto io credo che il comitato per il referendum no
Questa coalizione di forze che si è presentata al Paese si è assunto una grossa responsabilità
Perché suscitando delle speranze facendo balenare alla gente la capacità di poter cambiare le cose no attraverso una diversa organizzazione della del consenso del nostro Paese ha creato sicuramente grandi speranze il nostro Paese
Ebbene dopo il il successo del nove giugno no noi abbiamo avuto una settimana dopo no l'elezione siciliane
Che hanno in sostanza riprodotto la mappa del potere in termini assolutamente identici anzi rafforzati rispetto a quella situazione che il le le le forze che proponeva il referendum sì
Po'ponevano come in in in funzione critica
Quindi il vero la vera responsabilità che adesso il comitato per il referendum si sta assumendo e quella di aver suscitato una tesa del Paese
Di aver fatto capire alla gente che si può cambiare no
Ma di non ha vere a disposizione e di non mettere a disposizione delle attese della gente
Lo strumento idoneo per questo cambiamento
In altre parole non credo che la riproposizione dei referendum possa riprodurre ricostituire automaticamente quella tensione che si era creata intorno alle freddo il nove giugno
Perché la gente o mette appetito ottenne di poter capire che anche cambiando le regole elettorali Veltroni no cioè cambiando facendo una riforma delle regole alla fine il trasformismo della classe politica
Il radicamento della classe politica che c'è nel Paese e che nel voto di scambio approvato una una forte un forte ancoraggio reale sociale nel Paese e tale da poter accettare
Anche il cambiamento di regole i profonde no e prestare ugualmente al potere cioè se noi dovessimo cambiare le regole elettorali e questa è la domanda che noi dobbiamo porci una volta cambiate le regole elettorali
Dove saranno le centrali che proporranno i candidati che sezione dell'anno i programmi e che parteciperanno in concreto alla lotta politica
In altre parole io credo che da questa dalla battaglia intellettuale che è stata fatta Eccher rimasta a livello di grande denuncia di grande protesta con il voto il nove giugno
Il passaggio
Ad un va ad una fase politica più concreta cioè o dalla forza politica veramente alternativa sia la soluzione vera e la soluzione che la la realtà del Paese in questo momento richiede e richiede al punto tale ed è un'esigenza talmente forte che se non viene raccolta da forze culturalmente sale da Pozzo puntualmente valide da forze che riesco a respiro qualcosa in termini progresso raccolte la qualsiasi cosa in questo Paese riesca a destra convogli attore
E raccoglitore di questa protesta come ad esempio questo fenomeno incredibile delle leghe della nostra civilissima Lombardia
Il dramma e qui occorre dirlo per affrontare in concreto la situazione
E che di questa battaglia di rinnovamento del Paese
Dovrebbe farsi carico una forza di opposizione
Una forte portata e che come tale fa di questo la battaglia di rinnovamento non soltanto culturale e dell'istituzione anche un rinnovamento della classe politica e di sostituzione fisica della
Dell'amministrazione e dei governanti che vengono oggi sottoposte a critica
Ma questo è possibile oggi è purtroppo il dramma di questo Paese e qui ricolleghiamo ce la situazione complessiva internazionale e che la forza portante dell'opposizione attraversa a sua volta un grosso
Un grosso Periodo è un profondo travaglio e non credo che in in termini brevi possa essere portatrice di un effettivo rinnovamento della vita politica del nostro Paese
Per cui il dramma che si pone e la diciamo la la tesa che il Paese pure al corrente che pone a uomini come l'onorevole Segni che si sono spesi come a questo punto come leader nazionali
E quello di dire ma voi siete capaci
Oltre a proporre una riforma delle regole a proporvi anche come sostituti della classe politica
Attualmente al potere questa è la sfida che oggi scorre nel forse non si sente di raccogliere per la sua eterogeneità di forze perché
Forse anche timore o insufficiente riflessione su quello che è stato l'esito d'esito del del dove Giulio e le conseguenze successive però credo che questo passaggio
Se non viene analizzato se non viene compiuto con durezza no rischiara
Di convogliare sullo stesso a correre sulle stesse forze che hanno sollecitato l'intervento del Paese questa grossa emozione di rinnovamento che è stato il nove giugno ad una grossa frustrazione vita ad una caduta di tensione e quindi ad un rigurgito di qualunquismo ancora peggiore di quello che in questo momento stiamo vivendo
Grazie a molti precedere di procedere in questo modo ci sono due richieste di intervento
Quindi diamo brevemente la parola il alla i due richiedenti e poi i per le conclusioni un breve intervento a Alberto Cazzulani quindi prego i presenti di trattenersi insomma per fino alla fine del dibattito
Salvatore Giglio
Dunque io sono Salvatore Giglio della associazione radicale di Milano l'associazione che
Nella raccolta delle firme
A Milano abbiamo raccolto circa diciotto mila firme solo come no cioè come associazione
Rispetto a le trenta mila firme che sono state raccolte
In tutta Milano
In quel periodo i compagni del PG sono stati abbastanza assenti e spero che non lo saranno sì sono state raccolte solo tre mila firme dai compagni di mi di Milano
Va be'non è questo il punto spostato fa il punto è che siamo qui e dobbiamo lavorare insieme no io non volevo intervenire ma sto intervenendo perché mi sembra giusto intervenire perché non voleva intervenire perché proprio da dopo la raccolta delle firme
I radicali a Milano non sono state più né interpellate né chiamate e chiamati per così per intervenire a dei dibattiti sui referendum
E mi riferisco anche ai referendum al referendum l'unico referendum che poi si è votato non siamo stati interpellati vero è che noi non eravamo molto d'accordo ma è anche vero che è anche vero che noi abbiamo fatto a Milano l'iniziativa la battaglia
Per far sì che la gente andasse a votare quindi non è che ecco Barbara asserisce perché così ecco no la cosa che veramente a me dispiace io parlo a nome dell'associazione di Milano proprio che i radicali sono stati messi da parte
E allora va be'i mesi scorsi sono state messe da parte e va be'non è parliamo più quello che è stato fatto è stato fatto ma dico porca miseria un dibattito come quello di stasera al Festival dell'Unità i radicali non sono stati invitati allora io mi chiedo ma perché cioè questo non riesco a capirlo allora io non volevo intervenire è ripeto intervengo perché i radicali ci sono ci sono sempre stati e ci saranno
E quindi colgo l'occasione per dire non voglio fare polemiche veramente per per il fatto che non siamo stati invitati
E io lo trovo veramente assurdo e direi poco corretto per un'associazione perde un partito che veramente si è dato da fare e attacco influito
A far sì che il referendum le firme almeno fossero state raccolte e tante va be poi siamo state escluse comunque
Voglio dire questo che Noemi ci siamo
Se e qualcuno ci inviterà per fare parte del comitato saremo molto contenti se non si inviterete e quindi resteremo fuori noi raccoglieremo lo stesso le firme perché mi sembra essenziale questo fatto importantissimo
Perché
Bisogna veramente darsi da fare perché in Italia le cose cambino io sono di origine siciliana in questi giorni
Ho visto quello che è successo
A Palermo l'uccisione di Libero Grassi tra parentesi un mio carissimo amico
E
Cioè pensando
Che siamo arrivati al punto che una persona non può più esprimersi
A livello o peggio forse della dittatura perché i dittatori sappiamo chi sono e sappiamo come combatterli ma mi sa che questa cosiddetta mafia
E peggio della dittatura oggi abbiamo regioni in Italia dove i diritti umani sono prestati sono completamente pestati e quindi dobbiamo veramente darsi da fare a me personalmente sembra che cambiare il sistema elettorale
è una cosa molto importante ed ecco perché ribadisco che noi radicali ci saremo
Anche se non entreremo a fare parte del Comitato raccoglieremo le nostre firme come abbiamo sempre fatto la cosa sarà molto dura perché i i i mesi prossimi saranno i mesi invernali ma ci saremo
Le nostre firme poi saranno a disposizione del comitato anche se non entreremo nel comitato per finire
Buon lavoro a tutti diamoci da fare anche mi rivolgo ai compagni del PD del PDS e mi rivolgo in special modo a Barbara
Che lei dovrebbe dare un po'di direttive anche agli altri compagni grazie buonasera
Ringraziamo Salvatore Giglio io vorrei fare una precisazione che appunto questo è un dibattito autogestito dal Comitato e ovviamente siccome le forze del Comitato come ha ricordato prima
Come hanno ricordato prima lei agli oratori erano decine di circoli eccetera non potevamo non si poteva credo in qualche modo chiamare tutti ci sono anche qui in sala
Esponenti del partito repubblicano c'erano i Verdi c'erano presidenti esponenti di circoli alcuni appunto di li vedo anche qui in qualche modo credo che poi il dibatto sia stato proprio organizzato per dare poi a tutti anche quelli che sono qui presenti gli esponenti che voleva intervenire la possibilità d'intervenire
La parola
A ascolti
Prima di tutto ringrazio signori del comitato che mi ospitano pur non facendone parte
Voglio dire smentendo un attimo Cazzulani che in effetti qualche modifica elettorale è stata tentata
Volevo ho sentito di leggi del quale volevano salvare il capolista volevano salvare queste cose quasi come se il problema di fronte a ventisette milioni di elettori che dicevano si chiama la maggioranza assoluta del paese ricco di tutti coloro chiamati alle urne
Fosse quello di creare una casta di intoccabili siano essi segretario oppure rosso piccoli portaborse o chissà che cosa mi permetto comunque di dire una cosa il nove giugno siamo stati dalla stessa parte non so se il nove giugno con ottantadue novantadue
Lo saremo ancora io personalmente ho dei dubbi che faccio un ragionamento di questo tipo
Secondo me la politica italiana vive proprio dal punto di vista culturale un'appropriata assoluta
Siamo veramente sicuri che un'eventuale accorpamento di forze che sarebbe risultato che avesse avendo un che vengono che vengono lunedì deposti in Cassazione imitare praticamente ricca il Cantico salvo le modifiche costituzionali
Modifiche della corte vere
Così signora ovviamente quello che c'è bisogno per la politica italiana ma forse non c'è bisogno illeciti una pluralità di idee e di Padova e di confronti su dei programmi e quindi di una ricchezza di forze politiche
Stefano Rodotà qualche anno fa su un articolo apparso su Repubblica scrivevo una cosa che secondo me aveva anticipato aveva colto un aspetto fondamentale della politica italiana
Diceva che il grosso problema non è la più
Tanto io ma pochi trova governo e opposizione ma il grosso problema è la che questi scontri questi rapporti erano tutti oramai all'interno del governo e quindi e secondo me io riduco queste dicendo che in effetti uno dei grossi problemi della politica italiana che abbiamo una democrazia cristiana che si chiama democrazia cristiana ma che gli affetti dentro a otto partiti diversi
Un partito socialista che e più o meno analogo ultimamente anche Partito Democratico della Sinistra ah una ricchezza di Crovetti che purtroppo sta diventando forse un pochettino più una ricchezza di tentativi di cavalca del potere più che una ricchezza di idee come prima effettivamente nei giorni del Congo nei primi giorni del congresso era
E poi volevo porre un'altra domanda molto semplice
La sinistra dei club
Asset pare che a ottobre ha depositato in Cassazione al top raccoglieva le firme per l'abolizione del ministero delle partecipazioni statali
Mi sembra in un articolo che io ho letto sull'Unità di Falcone che vi era una certa volte incerto tentativo di ci accade una d'accordo anche con i narco comitato referendario sui referendum elettorali usava delle parole d'ordine del referendum elettorale punto per appoggiare questa sua proposta
Mi piacerebbe che ci fosse una risposta su che intenzioni avete clade copie avete intenzione di prendere se rimarranno due cose differenti se insomma cosa avete intenzione di fare rispetto a questa proposta grazie
Chiederete l'intervento conclusivo di dare la parola subito a Walter sulla
Ma dunque in modo Preve anche perché penso che questa sia la prima occasione di una serie di di incontri ecco quindi ringraziamo al PDS per quest'occasione ma ne avremo Preve molti altri
Quattro considerazioni brevissime ebbe la prima è la risposta
Così all'intervento di ciglio
Il comitato
E vuole essere appena aperto a tutti
Se ci sono stati dei limiti
Nella passata gestione per quanto mi compete meglio assume in toto vi assicuro che non è semplice Morganti diceva trenta quaranta associazioni diverse
Tenere un minimo no vinti Rizzari Yo muoversi eccetera ecco io penso che poi per l'incontro ci debba essere anche la disponibilità reciproca quindi occorre cercarsi insieme da questo punto di vista e quindi l'invito a lavorare insieme spalla a spalla anche in questa battaglia la seconda considerazione ed è in risposta all'ultimo intervento
è vero sì Stati si sta parlando ci sono alcune così movimenti per la presentazione di altri quesiti referendari uno dei quali dovrebbe essere quello sulla partecipazioni statali
Ecco io penso che democraticamente come lo si è sempre fatto all'interno del Comitato il Comitato nazionale in primo luogo avrà occasione di ritrovarsi di esprimere un orientamento
E la stessa cosa faremo a livello milanese voglio dire il comitato milanese si riunirà discuterà di questa cosa esprimerà un orientamento e su quello
Andremo avanti ecco quindi non non direi
Adesso che tipo di orientamento ci sarà ne discuteremo insieme
Nell'istante in cui ci sarà questo
Vado avanti sempre per punti brevissimi
Diceva Veltroni mi trova perfettamente d'accordo perché nel dibattito di stasera sono uscite delle istanze estremamente significative dobbiamo far qualcosa diceva Veltroni per far sì che nella prossima campagna referendaria venga bloccato lo scandalo delle spesse elettorali
Allora a questo proposito io penso che ci siano due possibilità Morganti diceva
Modifichiamo questo nome dal comitato per i referendum ma comitato per le riforme elettorali
Ecco io penso che uno dei temi che potremmo benissimo mettere a tema in questo comitato sarà quello per esempio di arrivare a costituire una carta
Di dichiarazioni di intenti sulle quali andremo a misurare i candidati alle prossime elezioni politiche
Società civile esperta in questo perché tra l'ha fatto con tanto di pace l'Ina finale dicendo il signore x aveva dichiarato questo non l'ha mantenuto
I signori Y ha fatto così ecco penso che questa sia una cosa dall'altra parte devo anche dire per quanto riguarda il mio movimento
Noi inizieremo il il prossimo anno con il la prospettiva di presentarlo all'inizio della prossima legislatura
Una serie un pacchetto di proposte di legge di iniziativa popolare una delle quali anche questo verrà fatto ovviamente verrà proposto interni aperti una delle quali andrà proprio sul discorso della regolamentazione per quanto riguarda il discorso da campagna elettorale
L'ultimo così chiudiamo questo incontro l'ultimo invito non sono all'attenzione sulla prossima campagna in termini di gruppi associazioni partiti eccetera e per questo
Ci si può rivolgere poi lo decideremo insieme quale resterà la sede se sarà quella se sarà un'altra anche questo lo decideremo ma per il momento ci si può rivolgere alla sede delle ACLI di Milano
Ma la cosa importante mi sembra di dire un invito io ho visto giovani e meno giovani allora mi rivolgo ai giovani e mi rivolgo anche ai giovani pensionati a coloro che forse hanno più tempo disponibile il giovane perché studia e perché qualche ritaglio la il giovane pensionato perché ha del tempo disponibile e perché anche probabilmente stimolato a questo per dire che ci sarà la necessità anche di a vere
Militanza presente costante da questo punto di vista e quindi se riuscissimo a far sì che anche la struttura operativa centrale Odile coordinamento si reca sulla base di un volontariato
Che viene da tutte le forze dà ai cittadini in termini di organizzazione puntuale e di copertura
Volontaria degli orari un po'come fanno i gruppi di volontariato in termini copertura di segreteria ecco penso che questo sarà sicuramente un buon inizio
Chiudiamo qui questa serata nel tempo Preve avremo una nuova convocazione
Per per sostanzialmente discutere e proprio gli aspetti tecnici da questo punto di vista pregherei sin d'ora se ci fossero o volessero esserci delle adesioni
Di lasciare un proprio recapito quindi nominativo e recapito l'associazione di rappresentanza ci salutiamo
E penso che nel segno della speranza
Ringrazio Cazzulani ringrazia Giancarlo Rossi Antonio Baslini Morganti e l'onorevole Veltroni
Ringrazio tutti gli intervenuti
Allora