Presentazione del libro intervista di Valentina Innocenti "Carlo Lizzani. Italia anno zero" (Ed. Bordeaux)

Questa se introduciamo Valentina innocenti sceneggiatrice
Che collabora anche lei con il Polmone pulsante da diverse da diversi mesi ormai
Reca una voce bellissima spesso la sentiamo leggere le poesie in un modo che ben pochi riescono a ripetere
E nel suo nella sua storia c'è questo libro questa pubblicazione Carlo Lizzani italiano zero
Questo libro eh un'intervista lunghissima probabilmente il materiale che è stato utilizzato per ricavare questo libro di cento quaranta centocinquanta pagine
è stato qualcosa di enorme no perché poi naturalmente ha dovuto togliere tagliare cede concentrarsi su ciò che è più
Importanti sull'essenziale del discorso di Carlo Lizzani per realizzarlo penso che ci siano voluti diversi mesi di incontri
Circa un anno di incontri in cui si registrava tutto su un musicassette poi
Lei rielaborata trascriveva eccetera quindi un anno di lavoro per realizzare questi intervista quindi è ovvio che non è un'intervista banale
Buongiorno buonasera come Vanzo Malpensa e me ne parliamo di un'intervista fatta
Con
Con grande impegno tra l'altro fatta da una sceneggiatrice
Quindi da una persona che è del mestiere che conosce molto bene il lavoro del cinema
Bene quindi dovremmo parlare di questo libro Carlo Lizzani e Italia Annozero edito da bordo autrice Valentina innocenti o meglio si dovrebbe dire redattrice Valentino innocenti per tempo e l'autore
Cioè
Realtà una lunga intervista in cui Carlo Lizzani racconta l'Italia attraverso il suo cinema
Però ti voglio dire come è nata questa idea
Io si sente il microfono io diciamo che sono cresciuto a pane e cinema nel senso che ho sempre amato il cinema mio padre lavorava in una società curava la parte economica in una società cinematografica
E spesso mi portava sul sette quindi ho sempre avuto una passione per il cinema e nel contempo anche per la letteratura
Poi dopo essermi laureata per una serie di conoscenze e concludo perché facevo l'aiuto regista
Lavorai per diverso tempo negli Stati Uniti
Che per carità mi ha dato da un punto di vista economico per alcuni anni una sicurezza perché voi sapete che è il cinema è un mercato negli Stati Uniti e quindi sicuramente volume sarebbe retribuito
Però mancava qualcosa cioè sentivo di non arrivare affonda le cose mi mancava un contenuto e allora in un periodo in cui stavo in Italia e l'Italia ha già era in crisi soprattutto nel settore dello spettacolo cinematografico
Fondamentalmente economicamente mi dicevo mi trovavo a bassa in una situazione diciamo non di bene seri ma tranquilla
E un giorno un mio carissimo amico che purtroppo questa sera non c'è ma se un ente qualcuno di voi lo conosce Dario puntuale
Mi disse
Attuano il cinema a Mila letteratura io
Lavoro per diversi casi di crisi perché non ti dedichi per riscoprire qualcosa di vero
Ha una un'intervista
Ha qualche grande del cinema di ancora scene che ancora in vita qualcuno che ha fatto la storia del cinema nazionale
Hitler mi piacque
E allora cominciai a riprendere un poi liberi dell'università e capire quali di grandi personaggi erano ancora in vita e quali gli occhi sinceramente volevo intervistare
E dopo una serie di fisso ripensa ai a Carlo Lizzani perché perché Carlo Lizzani è stato un grande ma a differenza di alcuni di ancora vengono ricordati omaggiati etti finito un po'nel dimenticatoio
E quindi attraverso una conoscenza di Lizzani arrivai avere il numero di telefono ma questa persona mi disse stai attenta perché Carlo Lizzani oramai concesso un'intervista un libro intervista a nessuno
No io son potestà Arda di mio e quindi lo chiamai lo chiamai lui non c'era lascia un messaggio in segreteria Casarin Carlo non aveva il cellulare
E mi richiamo e prese un incontro come immaginate io quell'incontro prima di dirmi se io gli spiegai telefonicamente cosa volessi faremo lumi disse subito sedata incontriamoci parliamone
Quindi io fra lo Stato ha tutta la notte a sedere sui libri tutte le domande che gli dovevo porre questa parliamo di settantotto film c'era dal fascismo praticamente fino agli inizi degli anni due mila quindi lungamente raccontato tutta l'Italia B
Io mi fece solo qualche domanda mentre ero lì a casa sua e io gli spiegai come volevo articolarla quali erano per me le domande fondamentali e quello che mi ricordo che limiti ad una grande opportunità
Per due motivazioni
Perché ero giovane e quindi si doveva tra virgolette aiutare qualcuno sicuramente aiutavo un giovane e perché poi diceva che secondo lui io ci credevo
C'è una avevo passioni e così Claudio è iniziata questa avventura con Carlo che poi
Si è rivelato essere non soltanto un maestro di cinema ma come poi vi spiegherò un maestro di vita
Ecco io
Questo libro devo confessare non l'ho letto per intero come ho letto una gran parte
Diciamo poco più della metà
I
Lo dice un libro intervista un libro intervistavano potrebbe essere anche noioso pesante invece non lo è non lo è per niente un libro molto molto
Facile da leggere e anche entusiasmante lo si legge quasi come se fosse un romanzo di quelli che ti prendono dall'inizio alla fine
In un po'perché evidentemente c'è dietro questa grande persona questo grande personaggio di enti Carlo Lizzani che evidentemente la fibra ce l'aveva il la si vede in ciò che racconta
Ma molto anche grazie alla che precede a relazionare redazionale di Valentina che insomma è uno che quando si mette a scrivere sa scrivere
Quindi è un libro piacevoli che percorre un po'anche la storia dell'Italia non solo dal punto di vista cinematografico ma anche dal punto di vista sociologico perché Carlo risalivo cederli dimenticarlo era uno che sapeva osservare la realtà
Le sue cinema estremamente realista non faceva altro che ripetere la realtà che anche per questo probabilmente è stato censurato
Tra l'altro molto interessante notare
Che la censura è stata molto pressante soprattutto negli anni in cui il cinema stava rinascendo
Ricordate una cosa relativamente alla censura
Ricordate tutti che negli anni sessanta avevamo tutti la radiolina transistor a casa c'erano le tre stazioni della RAI i vari programmi e
Il le canzoni che andavano per la maggiore dei gruppi inglesi non
Venivano puntualmente tradotte da uno considerato ingiustamente poeta chiamato Mogol nella maggior parte delle voi dei casi era lui che ci metteva un testo banale no
Il testo era una forma di censura
Altra forma di censura no ricordati tutti Fabrizio De Andrè agli albori perdiamo del mille novecentocinquantotto era censurato dalla RAI veniva trasmesso in Radio Vaticana
Dopo l'opportuna introduzione no perché
I veri che dicevano bene scusate perché dirà una parolaccia però sapere dell'importanza perché magari diceva una parolaccia puttana in una canzone no
Ecco che
La carabinieri bocca che io anche
Ecco ecco volevo dire questo quei quello che ci presenta in questo in questi in questa lunga intervista Carlo Lizzani anche in rapporto con questa Italia perbenista che non vuole parlare di quello che succede realmente
E vorrei che ci parla si un po'di come
Di questa fase si
Allora Carlo e la censura è sicuramente un argomento molto interessante innanzitutto nel suo opporsi con gli altri con me e con gli altri lui non si autocensura va
In che senso Carlo studiava tutto il giorno e ha studiato per tutta la vita e approfondito tanti fenomeni e ha scritto anche di libri importanti sul cinema e sulla storia del cinema e sulla storia del cinema internazionale
Ma non si censurava cioè non aveva paura di dire la sua e anche di vedere
Col tempo lo studio e l'approfondimento le sue posizioni
Non è un caso che
Lo sappiamo tutti che era iscritto a un certo punto lui scrisse al Partito Comunista ma non per questo lungo il fatto che quando ero giovanissimo lui credeva il fascismo come tanti giovani e spiego perché
Perché l'Italia viveva un momento di arretratezza Luino amano il cinema
E Mussolini creando l'Istituto Luce creando tutta una serie di strutture dava la possibilità ai giovani dia dei mezzi per poterlo fare in questo cinema e così Carlo insieme ad altri partecipava al Buffo e si sentiva un fascista
Quand'è quando è stato il momento in cui lui aveva capito a che punto è il fascismo avrebbe portato in qualche modo l'Italia
Quando un suo zio gerarca fascista entro un giorno a casa e dissi quel pazzo di Mussolini ci farà massacrare in una guerra quindi quando poi Carlo come tutti gli altri capirono
Quello che il fascismo stava facendo cioè tra le leggi razziali e l'entrata in guerra lui chiaramente si schierò dalla parte della Resistenza ma anche qui c'è un film straordinario il Gobbo del Quarticciolo
Dove Carlo appunto parla della Resistenza mi sarà un antifascista per il resto della vita ma
Perché sarà censurato da tutte le parti perché anche quando parlerà della Resistenza dirà attenzione
Ah non osanna rimessi sul fenomeno politico
Che riguarda l'essere umano perché anche nella Resistenza ci sono state sacche di violenza di ingiustizie ci sono state persone che hanno strumentalizzato questo fenomeno per fare i propri comodi B
Questo sarà
Il pensiero di Carlo fino alla fine di sei giorni cioè
Avere delle idee dei principi che porta avanti ma esaminare i centri con grande lucidità e attenzioni approfondimento in mai generalizzare ogni singolo fenomeno non è un caso che nella vita agra
Stiamo parlando del boom economico dell'Italia tutti parlavano del boom economico luglio nella vita agra prendendo spunto dal grande romanzo già comincia a dire attenzione
Qual è questo boom economico che l'Italia sta vivendo siamo sicuri che non ci sono più le ingiustizie che tutte le persone vivono una situazione
In qualche modo di tranquillità economica o di giustizia sociale o questo momento l'amico che riguarda solo alcuni e invece ci sono tante contraddizioni e tante emarginazione tanta povertà in questo Paese chiaramente fu visto malissimo
Carlo in alcuni momenti della sua vita è stato visto male da tutte le parti però voglio dire una cosa
Lui uno dei film più importante l'inizio la sua carriera è stato risuonare Ugo De Santis quando io arrivo alla rovina ce lo mascara casa loro non sanno neanche cosa fosse l'Oscar
De Santis fuoco bando dato da tutti grandissimo regista solo un registrano lo abbondano e fu Carlo Lizzani perché De Santis che era stato il suo maestro era stato un personaggio scomodo
Quindi nonostante Lizzani fosse stato un po'ricattato comunque continuo in qualche modo attraverso i suoi studi attraverso un po'tutte le manifestazioni anche culturali che lo organizzava di inserire sempre la voce di Giuseppe De Santis
Se
Una una cosa molto importante della produzione cinematografica di Carlo Lizzani fatto settantotto film
Non è uno scherzo se facciamo in confronto con un altro genio del cinema Gillo Pontecorvo che ha fatti cinque
Ecco sopra puro produzione e produzioni minima
Settantotto ma due all'anno ma come faceva
Perché non era solo quello cui studiava scriveva insomma era uno che di attività ne aveva tantissime
Sì con Carlo Lizzani nasce l'instant movie nel senso che l'Ulivo oggi questa è un'operazione che fa
Alla televisione
Ed è un'operazione becera quella comunque di
Vedere alcuni fatti di cronaca che fanno discutere un po'l'opinione pubblica e realizzare la fiction no Carlo faceva
Un'altra di podio per azioni l'utente va dei fenomeni importanti o degli episodi di cronaca
Studiava approfondiva e realizzava il film come ad esempio banditi a Milano
Perché cito proprio banditi perché spesso i banditi sono stati protagonisti di sui film
Carlo non giustificava chiaramente il crimine ci mancherebbe però dava un'interpretazione sociologica
E sosteneva che comunque in qualche modo il crimine il crimine fosse in crisi il risultato di un'ingiustizia sociale e di una vessazione dello Stato da parte degli individui
Che quindi non potevano in qualche modo esprimersi quindi capite che gli anni sessanta settanta ottanta sono stati comunque di dieci anni tormentati e l'uso dei fatti di cronaca importanti appunto con uno studio approfondito ha realizzato diversi film
Abbinato a due cose due elementi importanti L'Ulivo
Il titolo provvisorio di questo libro doveva essere fino all'ultimo spettatore
Perché lui si distanziava degli intellettuali nella forma cioè diceva che il cinema doveva avere una formula una forma anche se vogliamo Ulivo Diana cioè
Sparatorie si trovano i film di Lizzani inseguimenti riprese con più macchine da Presa quindici a una da dinamicità dilazioni
Però
Con un grande contenuto quindi lo diceva bisogna per far arrivare il messaggio il contenuto a tutti non dobbiamo fare i film da intellettuali tra virgolette che può vedere soltanto una nicchia
Noi dobbiamo fare un film che sia firme che siano accattivanti e avvincenti per la massa ma attraverso questa forma veicolari di contenuti
Bene però non ha risposto alla mia domanda
Settantotto film sono un po'troppo
Diciamo sono stati non sono troppi perché credimi
Credimi lui aveva anche uno staff intorno e approfondiva questi argomenti e poi realizzare film quell'erano gli anni in cui il cinema italiano comunque andava bene
Insieme si avevano determinati finanziamenti e Carlo tra l'altro era molto stimato anche all'estero
Non dimentichiamo che concorra che di poveri amanti aveva vinto appunto la palma d'ora canna è stato il primo italiano documentarista entrare nella Cina di Mao quindi aveva un seguito erano gli anni di De Laurentis De Laurentis all'epoca era una miniera
Don Rucco indica
Carlo Lizzani aveva lei grande ed è il grande studio ed era Lorentis finanziava
E così sì spuntavano anche due firme l'anno ma di valore io vorrei sottolinearlo questo di valore
Perché ci sono alcuni firma Di Carlo che
Si possono condividere altri tesi non si possono condividere ma non possiamo negare che ci sia una ricercatezza uno studio l'approfondimento
Io ognuno di essi
Ma
Infatti Carlo Lizzani ha fatto anche film storici film insomma di critica sociale ha fatto anche due due esternazioni
Allora un Pasolini e
Forse pochi sanno che Pasolini in questa sua straordinaria avventura che ha fatto a Roma che purtroppo poi a causa di
Del suo assassinio è diventato una disavventura e vedi come primi amici o proprio Carlo Lizzani
Carlo Lizzani all'epoca stava facendo il Gobbo del Quarticciolo
E aveva in qualche modo conosciuto questo giovane che era Pasolini che era innamorato delle borgate romane ed era stato anche l'unico il perito da quanto Pasolini in qualche modo si coincidesse no a tutte queste persone
Che sembravano così diversi da lui e quindi lo introdusse all'interno della realizzazione della sceneggiatura e poi ebbe anche l'idea di fargli fare un ruolo
E devo dire che lo stesso Pasolini ammesso che questa esperienza con Lizzani per lui fu importantissima per realizzare il primo film di fu accattoni il capolavoro punti Pasolini mila centosessanta
Ormai Pasolini poi dopo accattoni
Si parlò di Luino nel cinema nella letteratura eccetera quindi era un uomo sicuramente in vista però
Parlo di Zanini aveva avuto l'idea di farlo protagonista direi quest'Canton semmu esterna lo chiamo e Pasolini accetto quindi nonostante stesse facendo
Completamente altre cose
Ha realizzato appunto con Lizzani un film western
Nel ruolo di attore
Infatti raramente si vede Pasolini Eurolega Torre ha fatto solo film con Lizzani no come attori ecco
Bene magari possiamo vedere un frammento di un film io prendere minime prima vero dei vedere questo
Volevo dire una cosa visto un altro giorno non conosco Lizzani come regista del riconosco la mia ignoranza quindi mi sono documentato prima di fare questo incontro mi sono visto qualche spezzone qualche film
E la cosa che mi ha colpito di più c'è stato il ritmo
Poi parlare un po'di questa
Passerà proprio la sua idea
Allora lo spettatore medio di solito davanti un film d'autore così come spesso diceva anche Pasolini dice a un film lento
Che significa che praticamente c'è una sorta di calo d'attenzione anche perché di solito quelli che lo spettatore medio chiamalo fino a venti sono filma in cui
Non c'è un montaggio vero e proprio che oltre a dare il significato
Alle scene da anche un ritmo Carlo Lizzani proprio affinché in quell'ora e mezza due ore
Non spettatori non avesse mai Khalid attenzioni lavorava
Sulla grande mobilità della macchina da Presa
E su un montaggio intenso che quindi conferisce ritmo alla vicenda
Volevo
Leggere un passaggio
Ecco molto interessante questo passaggio
Ne hanno lui faceva i finti storici
Sì curava moltissimo del fatto che gli attori
Somiglia siano il più possibile ai personaggi che dovevano ora che dovevano interpretare no per esempio quando
Fra fece un film su Mussolini doveva chi Cese per fare da Ciano Fula Mangano
O mancano mancano una
Ecco
Però la Mangano aveva una bellezza spropositata poteva anche assomigliare da Ciano però dice avevano aveva gli occhi precipuo promittenti come Dacia Roma Edda Ciano aveva le occhiaie
Allora che fece fu suggerite suo fotografo di metterei la luce sopra la testa in qualche modo sopra la testa di
Della Mangano affinché si vedessero le occhiaie no quindi
Volevo leggere questo passaggio invece su il personaggio che doveva interpretare il proprio credo Galeazzo sì
A tra l'altro la Mangano vinse quell'anno il David di Donatello come migliore attrice protagonista e si aggiudicò anche il nastro d'argento sono corbezzoli non cose serie
Nel ruolo di Galeazzo Ciano scegliersi l'attore Franco fuori strada
Per questo personaggio il problema della somiglianza era un'esigenza minore in quanto Galeazzo era stato meno visto rispetto Deidda
Che appariva ancora sui giornali comunque per rendere più credibile il personaggio di Galeazzo ricorre in mora la brillantina finta di niente di nuovo
Utilizzata dagli uomini dell'epoca del fascismo e studiamo diversi filmati dell'Istituto Luce in cui era presente Ciano
Scoprimmo uomo dall'atteggiamento arrogante che parlava tenendo il mento sempre alto caratteristiche che francamente molto riportò scrupolosamente nella sua interpretazione fin via il lavoro dell'attore
Anche in questo caso mi servì di una tecnica che spesso utilizzato né i film storici e che ha dato sempre ottimi risultati
Iniziamo a inquadrare il protagonista di spalle
Poi a figura intera e lo presentavo in primo piano solo quando la vicenda era già avviata
Questo perché se il pubblico è già stato catturato dalla vicenda incerto e meno attento a riflettere sulle somiglianze tra il personaggio dell'attore
Questa mi sembra una cosa argomentazione estremamente convincente quindi lui riusciva a far sì che
Prima il lo spettatore fosse in qualche modo
Immerso nella vicenda e poi va beh dice va beh non gli assomigliava chi se ne frega tanto non te ne accorgi no
E
Alla cura del dette si Bragaglio
Sì e
C'è una cosa importante sempre per ricollegarmi ai settantotto firme di cui tu parlavi
C'era un modo di intendere il cinema all'epoca di cui parli parla Carlo e intendo all'epoca cioè quando è nato quel movimento involontario straordinario che è stata io realismo
Che ha coinvolto la letteratura il cinema bene loro Carlo così come gli altri avevano un modo completamente diverso da noi intenderlo
Oppure si arrivata la parte delle cooperative il cinema fatto tutto insieme
Cliente che
Credo di sì
Allora Carlo praticamente racconta una cosa
Diceva
Dopo diciamo lascio in chiusura del fascismo la vessazioni del fascismo
Noi italiani avevamo voglia di esprimerci perché in fondo siamo sempre stati degli artisti no abbiamo toccato un po'tutte le arti volevamo esprimerci e volevamo così tanto esprimerci che non era importante direi
Questo è il mio film
Questo è il tuo film no questo è il nostro film ci sono tantissime opere collettive all'interno del neorealismo e lui dice ancora oggi questo è un valore purtroppo che la nostra società perso
Perché è una società individualista loro creavano ricoprire attive che cosa significa andavano in quelli che noi oggi chiameremo non lo so
Dopo lavoro per gli operai i centri sociali e chiedevano alle persone
Che firma volete realizzare
Su quale argomento volete che noi in qualche modo si confrontino autore realizziamo un film e dopodiché con una sottoscrizione e comprendeva diverse cooperative di tutti i dati arrivano realizzati i film bene fu un'operazione scomodi serissima al sistema
Dantesco che furono purtroppo chiuse tutte le cooperative però è straordinario dire non lo sappiamo ad esempio
Noi abbiamo i libri di storia clinica del cinema e leggiamo che
Germania anno zero di Rossellini
Punto
Ma la scena finale e Di Carlo Lizzani perché stavo raccontando a qualcuno Carlo Lizzani all'epoca era aiutoregista di Rossellini
Grasselli voi sapete è noto era un buon Dario aveva una moglie l'amante eccetera e si dovete assentare proprio nella nella realizzazione e l'ultima parte del film Endesa caro che non potevano rimanere per questioni di Baget dovevano andare via assolutamente non potevano pagarla tutto degli altri due giorni e girò Carlo
La scena finali di Germania anno zero che se voi ricordate bene i film quella scena lo stesso valore nell'ultima scena di ladri di biciclette
Cioè è una di quelle scene su cui sono stati scritti fiumi e fiumi di pagine di saggi ok
Carlo nulla me rivendicata questa cosa Rossellini gli ha detto nel corso della sua vita
Ma ci sono tanti esempi in quel periodo di grandi artisti che hanno girato con altri e qualcuno ha messo il nome però erano delle opere di tutti
Era la voglia di raccontare la realtà e anche Carlo su questo dice una cosa straordinaria molti dicono che il neo realismo sia stato questo movimento involontario
Che l'Italia avuto seguito perché molti film erano girati all'impronta per le strade con attori non professionisti perché era un'esigenza economica visto che l'Italia era di stata distrutta dal secondo conflitto mondiale e Carlo dice questa non può essere una motivazioni per spiegare un movimento cinematografico e letterario che ha cambiato una visione del mondo
è evidente che dietro c'era tutto quel bagaglio culturale europeo che gli italiani gli intellettuali di nascosto studiavano durante il fascismo e che appena hanno potuto hanno riversato su tutte le loro opere
Quindi non è soltanto di dire l'Italia aveva soldi e girava per strada curatori non professionisti no
Mentre il fascismo incombeva gli italiani continuano a studiare e col grande respiro europeo ci hanno regalato i neo realismo che è un'altra cosa
Un grande una grande lezione di cinema ci hanno dato sovente i cosa ci troviamo in purtroppo questo neorealismo è stato è diventato anche fonti di ispirazione per grandi registi oltre oceano che però che cosa fanno
Ispirandosi anche al neorealismo realizzano dei film che poi diventano
Delle
Delle cose voli Woody anni oppure di di TPL bolli QT insomma perde quella spontaneità perde quella
Quella ricchezza
Lo stesso De Sica ricordo una volta tu dici estiva quando per ladri di biciclette e dell'opportunità magari racconta lo Dusso dettaglio
Praticamente non aveva
De Sica della vedi biciclette sarà speso ispirato ad un romanzo che però aveva stravolto quindi apro comprati diritti però poi realtà nella centratura l'aveva stravolto questo film
Che cosa aveva fatto siamo proprio in prossimità proprio della fine della guerra no quindi ad appena finita militari e tutta da ricostruire
Che cosa Raf Madaro alcune case cinematografiche e tutti gli dicono gli rispondono che l'intreccio la vicenda di ladri di biciclette è veramente noiosa e anzi cinematografica
Eppure ci credeva ci credeva tanto in quel film tanto da un certo punto decise di inviare il copione in America
In effetti una grande produzione americana gli risposi
E come attore protagonista proposero che ridente
Non ci pensò
E disse che non era possibile perché e il rifiuto grande Budget americano investisse stessi soldi proprio perché ci credeva per quale motivo perché diceva che la TBC che lette
La storia di un uomo di un padre che non ha più niente che l'unica cosa che vuole trovare un lavoro per portare avanti se stesso ma per portare avanti un figlio la sua famiglia e gira per queste strade di Roma di una Roma ormai distrutto dove c'è miseria dove ci emarginazione dove tutto da ricostruire
E che è evidente
Un viso che è successo in tutto il mondo e non può esprimere quello che gli italiani in realtà si portavano dentro rifiutò i finanziamenti degli americani investisse soldi e oggi è considerato tra i primi dieci film al mondo ladri di bicipite
Senza dubbio vogliamo vedere un pezzo magari di qualche film ho trovato su Youtube un frammento proprio di il Gobbo che forse il caso di vedere sono in quattro cinque minuti
Si possono vedere anche i film interi però non ci mettiamo dei suoi ad un'ora e mezza
Violente
Trovate questo Paese ha fatto un'operazione becera conigli digitale
Ha distrutto delle pellicole
E tra queste pellicole sono andati distrutti anche di Findim Ciani non solo di Lizzani ma era un patrimonio culturale artistico qualcosa è stato riversato del digitale altri che secondo loro ormai era fuori commercio è scomparso e tra questi il Gobbo il cortile
Piccolo dettaglio io abito in via Pascarella proprio alcuni i di zona sanno che ieri angolo via Pascarella via Ettore Rolli c'è stato un incidente mortale gravissimo
Di fronte a dove c'è stato un incidente c'era fu un il pastificio Portuense alla costruzione del mille novecentodieci era in condizioni
Veramente indecenti uno due costruzione fatiscente però che ospitava il Museo del Cinema
Visitato da scuole conosciuto anche
Parecchi parecchi altri Paesi quindi non non non non era una cosa che conoscevamo solo uno dei romani perché c'è il pastificio Portuensi
Bene in questo pastificio Portuense era devo dire in condizioni indegna per cui comunque sarebbe cioè doveva essere abbattuto ma però batterlo che hanno fatto hanno praticamente preso questo archivio cinematografico che conteneva un pezzo di storia importantissima del cinema non solo italiano
E l'hanno messo dove in qualche deposito ammuffire adesso che il Museo del Cinema non esiste più e al posto del pastificio Portuense c'è un edificio della che della ca turco come si chiama
Va beh non importa
Si usi una cosa di otto dieci piani
E che noi del quartiere dagli amiamo costa conoscere perché sembra una una di quelle navi no di quelle navi da turismo bene vediamo un frammento film che
Poi ha pensato bene di non andare al macero
Purtroppo
Dovranno rispetto
Ahimè non è detto tra noi e non potrà mai essere un giorno all'altro naturale prego un frammento riguardo agli ambasciatori frammento della vita
Il nuovo che poi
Rettore questure Cipro il mutamento di improbabili follia
Non è andiamo sul gobbo è proprio questo
Cinque
Rettore
D'origine
In attesa di un genitore in genere
Minorile nella misura minima idoneamente anomalie
Raggruppa sangue
Metto
Dalla dovute ad un miracolo
è una prima nessuno
Perché non ve lo ha reso credo che non mi
No io volevo
Presidente io com'è vero che il Cal d'accordo
Le opere oligopoli
Ma perché voi
Prego per il guardaroba e
La recente dotandola di Monopoli
Lo ricordo
Va bene ma
Prego collega
Tante altre
Punto è una diminuzione di quelle anch'essa
è stata c'è questo grande movimento
Garibaldi
C'è c'erano elimina
Pasolini disse che si sette arrivarci in
Quindi faceva vocabolario azione alla realtà
Però sembra realmente
Concludo Pier Paolo
No cinese tendenza
Apposite
Pochi
Bene
Vogliamo cominciare a coinvolgere i nostri amici qualcuno che vuole magari vuole fare qualche domanda qualche intervento non abbiate paura anche il dissenso è benvenuto insomma
Grazie più del dissenso raccontavo alle gli ho conosciuto Lizzani perché la Presidente di un'associazione alla quale facevo parte anch'io
E quando capitava di chiacchierare ma lui aveva sempre una vena malinconica però
Ogni volta giudice una pregnanza lui diciamo la apprezzava
Una volta mi dissero dicevo diceva questo bel modo utili
Di dire queste fregnacce ma perché non o l'usufrutto in qualche
Allora all'arbitrato quando
Ma Lizzani l'ha mai fatto un film non dico Cosecon ma insomma Filocamo
A con Dario Fo però Louis sosteneva appunto che la commedia
O meglio o meglio la commedia inteso come commedia gli all'italiana perché anche nella vita che in fondo e commedia all'italiana lui si riconosceva perché era una commedia amara
Dove in qualche modo c'era una denuncia delle contraddizioni gridi alcuni fenomeni dell'Italia e cederà sulla comicità pura i germi sosteneva sempreché non facessi ridere
E quindi dopo questa esperienza con Dario Fo poi abbandonò diciamo il comico anche se c'è della commedia ma intesa come come dell'italiana
All'interno dei suoi film comunque Carlo amava molto ascoltare e questo è una cosa che di lui e
Mi è rimasta
Cioè a differenza di altri grandi autori che spesso però si parlano addosso
In un anno muoia di e confrontarsi con i propri interlocutori a meno che non siano grandi allo stesso modo
Parlo invece amava ascoltare
E voglio raccontarvi credo questo aneddoto per farvi capire la misura dell'uomo perché del grande artista lo sappiamo basta vedere i suoi film e ci rendiamo conto
A un certo punto di questa mia i di queste mie registrazioni lunghissime
Per perché io andavo a casa Di Carlo l'unico difficoltà perché comunque aveva già ottantanove anni quindi faceva fatica a parlare
E mi do a raccontare un secolo quindi facevamo anche interviste di quattro ore bene dopo diversi giorni
Che cosa accadde accade un fatto non
Iscrivibile quale deve guardare veramente da film io andavo a casa sua con un registratore per registrare chiaramente tutto quello che lui mi diceva e poiché elaborarlo a casa
E le dico che il giorno prima di andare il primo giorno
Il famoso Dario puntuale venne a casa mia dicendo mi ma assai devi fare questa te lo do io un registrato prima io non mi fidai
Perché dissi no questa legislatura è già stato usato io vado a fare l'intervista così importante concessa da Carlo Lizzani io mi vado a comprare un registratore andai sì
Grazie
Andai a comprare il registratore e registrai per molti giorni lanciando faceva fatica si doveva interrompere eccetera va bene
Arrivò il giorno dopo circa una settimana divise in diverse giorni che dovevo cominciare a trascrivere il rielaborare il
Bene non avevo nulla dentro il registratore cioè spingendo alcuni tassisti tutte le interviste erano stati cancellati no ma immaginate io ho cominciato a a a
Fantasticare come questi sono segni del destino
Ci offre io non potrò mai fare nulla di valori e sarò sempre costretta a fare l'aiuto regista l'America c'è qualcosa di questo tipo
Io ancora già data a mio figlio che allora era molto piccolo con la purezza di un bambino vi disse mamma marchiamo rispiega però
Ma a casa vostra chi spiegare il perché che io ho avuto una grande opportunità ed obbligata così non so neanche come va be alla fine spinta da mio figlio telefonai a Carlo
E provinciali che arrivano a fargli capire la situazione insomma fino a alla fatidica frase maestro io non ho più niente di quello che lei ha detto mi sia cancellato tutto cura voce strozzata
E Carlo mi rispose Valentina non ricominciamo ma che tale norma è detto poi di così importante
Infatti proprio questo volevo chiederti di raccontare bene qualcuno vuole dire qualche cosa
No non abbiate paura tra l'altro chi volesse acquistare il libro qui ci sono
Delle copie disponibili Antonella voi dire qualcosa sì
è bene dirlo
No voglio dire delle nostre vedere il film è vero ti dà l'idea no di quanto sia decennale però sentirne parlare qualcosa di assolutamente affascinante ti ringrazio veramente do
Sannicandro
C'è una
Che
Ente e interessante questo testo perché l'ho veramente si pone sempre in discussione e ha sempre un modo di rapportarsi a a i fenomeni
Rimanere attente lucida come vi dicevo ma c'è una parte secondo me se posso permettermi Claudio
Che io vorrei leggervi perché secondo me
Assi anche perché se no io leggerò
Giorgio perché secondo me
è un testamento spirituale io ho finito di scrivere di elaborare il libro tra l'altro che un certo punto non lo controllava più si fidava di me
Impugnata dove questa grande responsabilità a volte addirittura non era lucido comincia ad essere confuso mi diciamo Durante di questo libro ma è di questo film ma l'ho realizzato io si maiuscola realizzato eppure non me lo ricordo più cominciava
Essere un po'confuso
In una cosa voglio voglio dire qualche giorno prima
Che Carlo pochissimi disse per telefono perché si è fantastica tumulto su questo fatto del suicidio però invece questa sua vorrei raccontarla Luni disse
E dovevamo andare alla presentazione questo libro che non ce la faceva e vini missili io sono stufo che il mio corpo in prigioni la mia mente che cosa significa che Luigi Veba per lo studio
Sempre e comunque e il fatto che il suo corpo e la sua mente non glielo permettessero più perché spesso era confuso perché non aveva le forze non poteva più sopportarlo quindi è stato un atto di coraggio per sganciare
La sua mente la sua anima dal corpo perché secondo lui il corpo era una prigione
E secondo me questa è una parte che è un testamento spirituale Di Carlo io gli chiesi
Voglio chiederle dei giovani vuole dare qualche consiglio alle nuove generazioni soprattutto per chi buoni intraprendere la carriera di regista
Egli ha risposto così
Primo fra tutti amare il cinema
Perché se non lo si ama visceralmente non sia in grado di capirlo fino in fondo e quindi di farlo
Fare i registi significa avere davanti una vite interessante ed emozionante ma anche colma di sacrifici di insicurezze visto che si tratta di un mestiere sempre più precario mio creoli parli di cinema ma parla della vita in generale
Secondo Consiglio bisogna rimanere in collegamento con gli altri linguaggi proprio come faceva la nostra generazione e necessari incontrarci riflettere tutti insieme i cineasti pittori letterati musicisti e tutti coloro che possono contribuire allo sviluppo della cultura
Terzo imparare a scrivere a scrivere beni anche perché se non si presentano delle buone idee delle buone sceneggiature non è possibile realizzare alcun film
Quarto cerchiamo di andare oltre e di non vedere sempre con sospetto il mezzo televisivo
è l'unico che in fondo si Berno adoperato potrebbe consentire di misurarsi oltre che alla solita narrativa in altre metriche come il documentario reportage etc
Renderci liberi come gli scrittori che possono essere i grandi nella poesia o nella saggistica Comi pittoriche spaziano da ritratto all'affresco come i musicisti tali sia che si esprimano con la Sonata che nell'opera lirica
Quinto
Leggerei
Leggere moltissimo la grande narrativa classiche moderna per tenere in vita poiché il quotidiano un lessico che tre giovani specie niente si fa sempre più impoverendo riducendo sia qualche decina di parole generosamente in farcite di turpiloquio
Infine
Rivisitare i film che hanno reso grande il cinema del nostro Paese e negli altri ricordarsi che il cinema così come l'arte in generale è conoscenza di fatti e di uomini
Concludo con certe parole di Cesare Zavattini che andrebbero scolpite sulla pietra e intanto possa epigrafe di questo nostro colloquio cito a memoria
Ci vuole più fantasia per raccontare i personaggi fatti reali che per inventare una favola
Domando
A qualche una domanda da fare io quali sono secondo te i film più importanti affinché pure noi magari
Cerise CCD andiamo cercare su internet trovo
Essendo avendo combattuto il fascismo inteso non soltanto come il fascismo
Che ha
Che si può individuare una persona ma fascismo come la mancanza di libertà di pensiero perché questo diceva Pasolini Luigi
Nei decenni ha sempre in qualche modo affrontato il tema del fascismo e dell'antifascismo quindi direi Mussolini ultimo atto il processo di Verona
Tutto ciò che riguarda le ingiustizie che lo Stato commette contro l'individuo e che poi diventano crimine violenza e delinquenza quindi sicuramente
Citerei Achtung Banditi banditi a Milano
Sicuramente i grandi adattamenti dai i romanzi della letteratura italiana noi lo sappiamo bene quando abbiamo a che fare con grandi romanzi
Molte volte i film e non è all'altezza perché parliamo Carlo spiega parliamo di due linguaggi diversi cinema e letteratura hanno due linguaggi diversi bisogna essere abili a parlarmi di lingua come diceva Carlo beh lui era abilissimo
Perché da grandissimi romanzi attratto grandissimi film come Cronache di poveri amanti come per esempio Fontamara come ad esempio la vita grama
Quindi questo credo secondo me l'opera di Lizzani tutta di grandi valori ma questi per me
Sono i film che assolutamente non possiamo dimenticare ricordiamo che l'ho detto anche prima che
Grazie a Cronache di poveri amanti l'Italia non credette in quel film e ci ha creduto la Francia e la premiato a Cannes Lizzani è stato il primo ad entrare in e la Cina di Mao per fare un documentario di diverse ore è un progetto che è durato
Circa quattordici mesi anche perché lui diciamo essendo un comunismo a credeva nell'utopia della Cina di Mao e anche lì divenne un personaggio scomodo perché ma o lo fece entrare
A un certo punto Carlo si resi conto che la gente viveva nella miseria in una viva l'identità di espressione
E quindi lo racconto all'interno del suo stesso documentario e quindi diventò sconfitto anche appunto nella Cina di Mao
Allora mi viene in mente questa questa unione questa citazione nuova Manuel serrata un poeta cantante Conte Catalano ancora vivente
Le sue leso i consumi sono delle poesie proprio a proposito di quello che dice la uso spesso questa citazione in le mie serate
La verità non è mai triste è solo irrimediabile
E aggiungo espresso è scomoda
Però però fa bene a un bagno di verità e ciò di cui tutti quanti a volte abbiamo bisogno insomma siamo sommersi da menzogne da basta pensare alla politica che cosa è diventata
Abbandoni diarchia voleva fare il politico subito dopo dopo la resistenza volevo volevo occuparsi perché lo dice il cinema
Riguarda i fatti di uomini ok
E lui si voleva occupare di queste della vita e quindi volevo fare il politico
Poi però si rese conto e alcuni che si erano tolte le camicie nere avevano indossate quelli bianchi e allora disse meglio fare un'arte che comunque dissenso e quindi il cinema piuttosto che la politica
Katy
Altro
Affascinante
Veramente affascinante darà
Parte dalla passione con quella è anche la raccontai che quindi vissuta mentre ha scritto in sterline no era quarto interviste incarna Lizzani
Anzi veramente uno strano grazie
Sì
Anch'io è inutile dire sono rimasto affascinato da dalla grandissima esperienza che tu hai avuto ma appunto perciò faccio riferimento alla sua esperienza magari fosse chissà ad una voce critica su poche aveva avuto a contatto con un così grande personaggio
Io dico toccarlo Vissani non avevo conosciuto omettere certamente come un grandissimo intellettuale impegnato di sinistra il prototipo del grandissimo intellettuale impegnato di sinistra
Questo potrebbe aver ridotto la sua originalità e far sì che non ci sia uno Stephen Vissani uno riconosce la prassi questo fino a voleva che ho citato solo Vissani
Non c'è uno stile Lizzani perché Lizzani è uno che si è messo sempre in discussione
Aveva
Dei principi di sinistra ma poi ha contate nell'osservazione della realtà e dei fenomeni che c'erano in Italia e nel mondo molte volte lui si trovava in contrasto
In dissenso e quindi non c'è uno stile Lizzani inteso questo iniziali quello che possiamo riconoscere di Lizzani ed quando vediamo un film del passato dove c'è una grande sperimentazioni da un punto di vista formale è un grande contenuto ci potrebbe venire
In mente questo potrebbe essere Carlo
Ma uno stile vere proprio non c'è perché c'è sempre la moglie di mettersi in discussione
Quindi è un cinema evolutivo il suo non
è il cinema di dubbio Maselli
Mai della TC confezionato
O della verità in tasca ma sempre del dubbio
Del confronto Dezza per ascoltare gli altri perché ognuno diceva Carlo vuole raccontarci
La sua verità anzi è proprio dalla gente comune ad esperienze di tutti i giorni darà vita dall'i sacrifici e le sofferenze che una persona
Può del subito dalla sua vita che noi intellettuali dobbiamo porci il problema di alcuni fenomeni e riportarli nell'arte
Io direi che
Ci ha trasmesso
Entusiasmo a questo punto il discorso del dubbio voi mi è piaciuto molto perché
Sostengo
Sempre da sempre che la funzione dell'artista non è dare certezze o dare risposte ma stimolare il dubbio
è fondamentale il dubbio affinché si faccia una ricerca si vada oltre l'anno
Quindi a questo punto con un dubbio in testa potremmo passare a tarallucci e vino dodici codici ha ritirato il film il pubblico
Kinski leggi oggi illogico
Ci auguriamo soltanto a far eliminati cariche ringraziare Andrea
Ringrazia rete ringraziare Andrea un ringraziamento particolari io lo voglio fare al mio editore
Schedario ci Maya che sta lì
E c'è una motivazione c'è una motivazione questo libro stacca avallo
Purtroppo della della tragica fine l'ho voluta da Carlo
Da lì sani e proprio in quei giorni perché questo Paese spesso si dimentica i grandi io ho avuto tantissime telefonate da parte di chi mi invitava
In radio perché questo è l'unico libro intervista che c'è a Di Carlo quindi compariva comunque il mio nome
In televisione in radio anche
Con un compenso sì no per strumentalizzare un po'questa cosa
Io non ho mai avuto dubbi su quello che era giusto fare però una cosa è certa di solito gli editori speculano su questo io invece ho avuto un grande editori Dario ci maglia anche la pensava esattamente come me che ha condiviso il mio pensiero quindi grazie Dario
Ringraziamo Valentina innocente
Andrea
Riproporla
Ringraziamo tutti quanti e adesso ci sarà un un brindisi
E si tarallucci e vino e poi se qualcuno vuole fare la visita nei sotterranei ancora non l'ha fatta
E ci organizziamo vale la pena farlo proprio