Analisi e prospettive di riforma del sistema penitenziario italiano

Ma io
Grazie
Comunque
Possiamo iniziare avviare i lavori non so la diretta streaming penso sia partita
Buongiorno buongiorno a tutti bentrovati
Che sono questo affitto Giordano sono professore di economia aziendale
Direttore del dipartimento jazz lire cordino
Questo gruppo di ricerca primus inter pares di Saffo che abbiamo definito in università affine due mila ventitré nel gruppo di ricerca diritto alla speranza interdisciplinare sui sistemi sociali e penali
Che è un po'come dire
L'essenza anche dei dicono che la missione della nostra università travestita poliedrica con docenti colleghi attività di formazione nell'ambito delle scienze umane delle scienze sociali per la comunicazione
In cui affrontiamo tematiche di tipo sociale le tematiche di cosa sale non possono che essere affrontate in una prospettiva interdisciplinare soprattutto se poi devono portare a proposte per policy maker a come dire superare quello che semplicemente un aspetto di studio magari denunciava portare a dei percorsi che vi era anche delle indicazioni in merito assoluzioni
Prima di presentare l'attività ma brevemente
Del nostromo del nostro centro verso questo centro di ricerca lascio la parola alla collega Paola Spagnolo
Parte del team del centro di ricerca ma soprattutto oggi nostro prorettore alla didattica della LUMSA grazie
Grazie Filippo buongiorno benvenuti in via tutti
Oggi abbiamo una mattinata densa di interventi per cui veramente solo poche parole di salute di introduzione
Il carcere è sempre stato ed è un tema divisivo
E il luogo di ieri sono veramente luogo della separazione per noi invece è stato un luogo di incontro e di dialogo perché appunto come mi anticipava Filippo abbiamo voluto diciamo spontaneamente unire le forze in diversi ricercatori che rispetto alle loro diciamo istanze in ricerca stavano affrontando questo tema per unirci
E fondare questo centro di ricerca sul diritto alla speranza che da un lato richiama le stesse parole di papa Francesco sul tema il diritto alla speranza ma anche Della Porta roba dei diritti dell'uomo che l'abbandono avuti ergastolo ostativo ha parlato di diritto alla speranza
Ed è un centro come voi vi dirà Filippo chi ha interesse sul mondo carcerario ma siamo su tutti i soggetti più deboli più vulnerabili il proprio questo in vita la speranza il filo conduttore che lega diciamo le nostre ricerche la divulgazione come questi convegni i progetti all'interno di istituti penitenziari e l'attività di didattica
Oggi perciò appunto un convegno su cui i cinquanta nell'ordinamento penitenziario che appunto è del mille novecentosettantacinque sicuramente nel settantacinque è stata una grossa novità oggi fissato qua dal settantacinque ad oggi modificato costantemente spesso pone il classico pendolo tra stanze
Securitaria istanze garantiste nel due mila diciotto non si è avuto forse il coraggio di imprimere una svolta effettiva anche se diciamo gialla cambiamento dell'articolo uno dell'ordinamento penitenziario riferimento più forte alla dignità all'umanità la non discriminazione insomma segna già una certa prospettiva
Oggi e di nuovo modificato l'ultimo intervento è il decreto legge di aprile
E anche lì secondo me vediamo questo
Pendolo continuo tra le due istanze perché da un lato abbiamo dell'una normativa in materia di lavoro penitenziario che insomma guarda reinserimento e quindi sicuramente diciamo in un'ottica più di diritto alla speranza però diciamo rimessa alla buona volontà o delle aziende dell'impresa e che si avvarranno delle agevolazioni oppure delle delegato che dovrà esercitare la delega sugli altri aspetti e lavoro penitenziario dall'altra parte però ci sono ulteriori interventi inseriscono nuove fattispecie incriminatrice
Commentano livelli di Pina previsti per alcune fattispecie il che porta ulteriori ingressi in carcere e quindi diciamo ancora sul sovraffollamento ancora sull'isolamento ancora su quelle condizioni carcerarie che sappiamo come sono basti pensare insomma agli alto tasso di suicidi all'interno delle nostre carceri se
Istituti penitenziari sono la cartina di tornasole del livello di vita civiltà di una società quello insomma ci dice parecchio delle livello della nostra società ed è per questo che non andavano d'istituire anche questo centro
Con un'attenzione ovviamente anche all'attività didattica facciamo alcuna Spring Skull proprio perché dobbiamo formare diciamo coloro che formano una società appunto pr eventualmente cercare di cambiare
Diciamo dove sta andando ora l'ordinamento penitenziario io
Mi firmo perché appunto alla giornata che molto densa pura tutti buon lavorerebbe istituisco la parola a Filippo per il la presentazione del centro grazie grazie grazie Paolo
In continuità con con quello che diceva Paola
Allora centro di ricerca
Pezzuto ci tengo un po'a anche a salutare perché si rattrista la seguendo in diretta si del professor Caretti che
Poi è stato nostro collega adesso in pensione psicologo che di fatto ha unito informalmente prima questo gruppo di amici filo che colleghi
Che poi insomma c'è l'altro possibilità diciamo ha seguito la sua intuizione di poi formalmente costituire
Questo questo questo centro di ricerca come diceva Paolo Cento ricerca nasce è un contenitore lo aveva fatto confluire i nostri interessi individuali
Ma anche collettivi perché già lavoravamo insieme
Sugo multidisciplinari sui temi dell'esecuzione penale e in generale
Del contrasto la vulnerabilità io sono un professore di economia aziendale sono l'organizzativo studio il carcere da questo da questa prospettiva ma è evidente che la mia prospettiva sarebbe come dire poco quota se non si riempisse anche di contenuti latte psicologico
E di carattere giuridico e quindi l'integrazione delle discipline ci arricchisce ci arricchisce nella comprensione dei fenomeni quindi è chiaro che nasce per promuovere questa attività di ricerca multidisciplinare sul tema
Come è stato detto abbiamo diverse attività formative che vanno in questa su questo solco abbiamo un master in psicologi e l'esecuzione penale offende armene agilmente quindi parola Mele esponente che ritorna di fianco all'esecuzione penale aspetti psicologici abbiamo il master giustizia riparativa mediazione
Che coordina professoressa caso
E poi insomma questi temi sono anche diciamo introdotti in altre progettualità sui temi delle politiche pubbliche
Abbiamo un'attività formativa forte di sensibilizzazione anche su questi temi dei nostri studenti
Da tre anni andiamo a Ventotene una settimana non sarà Springs cool che quest'anno sarà la seconda inizierà il nove di giugno se non sbaglio professor Di Risio
Dove appunto studente di giurisprudenza stretti Psicologia e Scienze politiche si trovano a stare cinque giorni nell'isola a a discutere di di inclusione e di vulnerabilità
E abbiamo anche come dire l'idea di promuovere delle azioni concrete si stava attivando uno sportello
Di ascolto e accoglienza
Allo scopo di costi costituì un presidio a difesa dalla violenza contro persone minorenni che ha promosso la professoressa caso chiaramente stiamo anche noi ne siamo l'attore piccolo perché se avessi tale però ci stiamo interrogando sulla possibilità anche di
Portare la nostra formazione all'interno degli istituti piena e poi chiaramente questa attività convegnistica che diciamo e la prima formalmente ma già negli scorsi anni diciamo sono stati gli elementi molto importanti e che chiaramente seguiranno il prossimo anno accademico
Contribuiscono a questa missione nostra anche di contribuire di di favorire una crescita di una cultura dell'inclusione nella società né policy maker perfino favorire dialogo molti stakeholder interistituzionale
Su questi temi che c'entra
Però se metti il team presso Giordano Process caso professa spagnola pro stessa Bertini che ringrazio
Per per i sostegni io fin dall'inizio perché rende quando abbiamo così giudice costituito il centro era la direttrice del Dipartimento di scienze umane professor Zanotti
Che è un penalista del collega Cacioppo nella corso S. Sideri che sono gli psicologi
Poi abbiamo professor De Risio che è un uno psicologo un professional adesso stiamo allargando anche la squadra ad altri ad altri colleghi che accade aderisco semplicemente la nostra missione insomma poi le progettualità nascono sulla base anche voi di di di di di frequentazioni di di di relazioni che ancor vanno anche un po'al di là degli aspetti professionali e poi c'è il proprio il dottor Ezio Giacalone che interverrà nella nella terza parte della giornata che attualmente direttore del mite nel nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria uno dei massimi dirigenti a questioni terziaria
Questo come dire coerentemente con la necessità di favorire il dialogo tra le diverse anime nostro disciplinari ma anche poiché vanno a sostituire sentenza chiudo
Forse come avrei dovuto iniziare ringraziando
Personalità veramente che abbiamo oggi sono vera sono emozionato
Ma penso come lo siamo tutti di a vere parto come dire in ordine dalla mia destra professor Flick la dottoressa Raffaella Calandra
Il professor Francesco Viganò
Colleghi amici persone incontrate
Diciamo su questi temi non professionalmente cioè sulla base di un'adesione valoriale a quello che poi l'ammissione del sistema penitenziario italiano che sancito l'articolo ventisette la Costituzione
Ringrazio la mente Raffaella per essere qui con noi e lascio la parola buon lavoro e grazie a tutti
E io ringrazio il professor Filippo Giordano e ringrazio la duchessa per questo per questo invito e per aver avuto diciamo
Essere stata indegnamente egli CELTA per moderare questa tavola rotonda di che dà inizio ad una mattinata così intensa di riflessioni sulla sul carcere in una giornata così anche particolare terrà per Roma e per e per il mondo intero dopo dopo l'elezione ieri della della di nuovo o pontefice e e non posso non pensare cc riflettevo ieri come tra le prime parole della di Papa leone quattordicesimo quella in quel richiamo addio diamo a tutti in quel tutti
Non si possa non pensare in onda includere necessariamente dove rasoi e doverosamente anche quella nutrita parte della popolazione reclusa quindi da popolazione che è all'interno degli istituti penitenziari a cui papa Francesco a dedicato fino all'ultimo delle sue energie così tanta così tanto tempo così tanta energia e ha dedicato e additato così tanta speranza che è poi il filo conduttore di di questa di questo Dipartimento di queste riflessioni ed è un po'forse la parola chiave che può contenere tutto ciò di cui scarcera e ha bisogno perché né la parola speranza poi ci si possono declinare tutte quelle esigenze concrete che già l'ordinamento di cinquant'anni fa in parte preventiva
Nella mia brevissima introduzione vorrei prima di lasciare spazio ai autorevolissimi relatori vorrei riflettere proprio su anche quello che cinquant'anni fa avvenne con l'introduzione dell'ordinamento penitenziario perché in quegli anni del settantacinque come è stato ricordato che furono anni di violenza cieca furono anni di scontri sanguinari fu una
Anni Bollati e ricordati affidati alla storia soprattutto con una la violenza della degli anni di piombo c'è ci fu anche contemporaneamente una straordinaria stagione riformatrice in cui la persona nella sua interezza venne riportata al centro con grandi riforme che toccano molti aspetti della ditta
E la vita dei cittadini compresa quella dei cittadini
Appunto che vivono al di là delle alte mura di cinta quinti dei dei detenuti con la introduzioni di una ordinamento penitenziario che fin dal primo articolo come è stato già ricordato ispirandosi chiaramente alla ai principi costituzionali
Rivendicati ristabilisce e ricorda appunto la necessità che il trattamento penitenziario debba essere conformi ad umanità chi assicurare il rispetto della dignità della persona
Se questo avveniva cinquant'anni fa a fare oggi una viaggio delle carceri come ho avuto la l'occasione per il mio Giornale Il Sole ventiquattro Ore di fare terra diversi diversi mesi
Significa anche rendersi conto però anche di quanto di quell'ordinamento così anche molto concreto da dare delle indicazioni anche concrete per esempio su l'obbligo di docce all'interno delle camere di pernottamento
Dell'obbligo di ISI istituti che non siano troppo sovraffollati dell'obbligo di un'adeguata tutela sanitaria
Dell'obbligo anche di una accompagnamento
Della della della detenuto a fine pena nel suo ritorno nella Società dei liberi quanto resti inattuato
Di quell'ordinamento e quindi in generale anche del valore costituzionali sancito e sintetizzato dall'articolo dall'articolo ventisette e questa è un'amara realtà con cui si fanno i conti entrando nelle carceri e cercando di osservarle raccontarle
Con occhi il più possibili diciamo scende righi da dati Toni emergenziali o manichei che troppo spesso caratterizzano e e schiacciano la narrazione della del carcere
Ugualmente però entrare nelle carceri
Significa anche se rende non si può non rendersi conto dei tanti piccoli passi in avanti i quotidiani chi avvengono all'interno di queste realtà
Grazie in particolar modo devo dirlo alla all'opera di generosi operatori in cui mi piace citare un'espressione della Presidente della Repubblica che quotidianamente appunto fanno il modo con il loro compito
Di non solo di alleviare
La condizione della popolazione detenuto Hamas di dare mandato e di attuare concretamente quello che il quello che è il mandato che la Costituzione assegna loro
Quindi queste riflessioni che adesso appunto cercheremo cercheremo di cercheremo di fare
Vorrei in qualche modo partirà proprio da questa modernità di uno ordinamento penitenziario anche se ormai è vecchio di di cinquant'anni perché io sanciva già da subito la necessità e l'anche la concretezza pragmatica di dare a quei cittadini nella fase temporanea della loro reclusione di ridare una dignità che poi di restituisca alle sole alla società come cittadini appunto in grado di fornire appieno il loro al meglio il loro contributo il contributo in tutti i vari aspetti alla società ma questo avviene vedremo cercheremo di vederlo né i vari dei vari interventi di questa mattinata ma appunto io chiederei prima di tutto alla giudice Francesco dica no che è stato già presentato dalla professore
Giordano che anche come attualmente uno dei due vicepresidenti della corte costituzionale del collegio
Presieduto da Giovanni Amoroso che come giudice della Corte ha partecipato alla viaggio nelle carceri della corte costituzionale
è che gli ha permesso di appunto di vedere per citare le celebri parole Di Pierro o Calamandrei e di vedere ad esempio anche quanto resti attuato inattuato di quell'ordinamento partiamo da quei professore prego
Sì dunque intanto buongiorno a tutti anch'io vorrei partire
Ricordando ciò che è successo ieri io sono stato ieri sono riuscito ad andare all'ultimo momento in piazza San Pietro e o
E ho partecipato a questa grande emozione collettiva dell'annuncio del nuovo Papa e ho ascoltato le sue parole cogliendo esattamente lo lo spirito preannunciato da Raffaella e cioè
L'idea di una Chiesa che costruisce ponti l'idea dei ponti il Papa ha detto mi sono segnato quest'queste frasi aiutateci anche voi aiutate gli uni e gli altri a costruire ponti
E ancora una Chiesa che costruisce ponti sempre aperta a ricevere come questa piazza con le braccia aperte pensando al a ciò che a ciò che avrei dovuto avrei dovuto dire oggi dovuto condividere con voi questo messaggio continua
A risuonare mi nelle orecchie il la Costituzione all'articolo ventisette terzo comma quando parla di rieducazione di trattamento improntato
Al senso di umanità vuole costruire ponti vuole che e che la società che la comunità nel suo complesso mantenga dei ponti aperti rispetto a chi deve scontare un una pena sia mentre queste persone sono in carcere sia poi offrendo concrete opportunità perché questi punti siano oltrepassati e queste persone possano re inserirsi appieno nella comunità
Parole i gesti quelle che che che ci e che ci evocano immediatamente la la la figura di Papa Francesco pure menzionata dagli interventi che mi hanno preceduto
Che che che che fece della vicinanza al mondo nel carcere uno dei segni del suo pontificato ed è bello pensare che la stessa parola Pontefice abbia nella sua etimologia
L'idea di fare punti di costruire ponti non solo tra l'umano e il divino ma anche tra le persone tra tutte le persone cittadini e non cittadini
E papa Francesco ha sempre ha sempre considerato il carcere come come come suo prossimo no il fatto che il fatto che dedicasse il giovedì santo la lavanda dei piedi dei detenuti
Un gesto che non gli fu possibile compiere
Alcuni giorni prima della sua morte soltanto per le sue ormai precarie condizioni di salute ma che non gli impedì di andare in carcere e e che e carcere che fu sempre presente nella sua nei suoi discorsi sia con l'accento sul diritto alla speranza ma anche con le sue parole molto
Ferme le più ferme mai pronunciate da un pontefice sulla pena di morte e sull'ergastolo
Ecco l'ordinamento penitenziario raccoglie questa idea del ponte
Anche se non c'è questa parola Major la sento molto nell'ordinamento penitenziario attuando e dando un contenuto concreto e molto chiara lo stesso articolo ventisette primo comma della Costituzione rileggevo anch'io questa mattina per
Pensando
A questo mio intervento
L'articolo uno della sua versione originaria quella già approvata nel settantacinque prima delle modifiche che sono state menzionate
Il primo comma dell'articolo uno il trattamento penitenziario dev'essere conformi ad umanità e deve assicurare il rispetto della dignità della persona ecco la dignità del detenuto come
Un un qualcosa che non può esservi tolto e che in definitiva
Accomuna accomuna noi e i detenuti che siamo parte di un'unica con umanità
Il trattamento improntato imparzialità senza discriminazioni in ordine a nazionalità razza condizioni
Economiche e sociali non possono essere dotate restrizioni non giustificabili i detenuti e gli internati sono chiamati per nome ecco io trovo che una una legge che e non ci questo principio sia bellissima il detenuto non è un numero ma è una persona che deve essere chiamata con il con il suo nome
Il trattamento degli input un nei confronti dei condannati e degli internati deve essere attuato un trattamento rieducativo che tenda
Arringa sedimento sociale questo la Costituzione non lo dice in modo così chiaro parla di rieducazione
Ma una costante interpretazione del della Corte Costituzionale cristallizzata in questo prezioso ultimo comma dell'articolo uno del dell'ordinamento penitenziario la sua versione
Originaria declinare la nozione di rieducazione come risocializzazione ancora una volta come ritorno nella collettività e nella comunità attraverso i contatti con l'ordinamento e con con l'ambiente esterno
E infine
Il trattamento attuato secondo un criterio di individualizzazione che ancora una volta ci parla di ponti non verso un'umanità indifferenziata ma punti verso le singole persone ciascuna con la propria individualità
E e personalità irripetibile io penso che questi siano dei principi fondamentali
Che sono arricchiti da un quadro ordinamentale in cui esiste una magistratura di sorveglianza
Che non solo sorveglia e diciamo così gestisce o o fornisce diciamo il una una
Un contributo alla gestione del trattamento rieducativo in senso lato ma che anche garante dei diritti dei detenuti e di diritti si parla espressamente in modo molto chiaro nella nuova versione dell'articolo uno nell'ordinamento penitenziario
Il detenuto e titolari di diritti non solo di aspettative di interessi legittimi ma dei veri e propri diritti che non gli sono tolti per effetto della condanna anche questo è un passaggio di grandissima importanza così come lo è
Il riconoscimento di un diritto al reclamo generalizzato la portata chiave che l'articolo trentacinque bis che riconosce
Il diritto del detenuto di andare davanti ad un giudice qualora ritenga che i suoi diritti siano stati conculcati durante il trattamento penitenziario
E
Infine la la la portata storica dell'ordinamento penitenziario
Risiede nel fatto di esistere cioè nel fatto che per la prima volta dopo quasi trent'anni dall'entrata in vigore della Costituzione si è attuato sia stato attuato l'articolo tredici della Costituzione che impone che sia la legge
E non un Regolamento non circolare stabilire i casi e in modi della limitazione della libertà personale
Ovviamente non sono i casi casi sono quelli determinati dalla legge penale che stabilisce i reati
Ma in molti sono quelli invece
Che che e che disegnano le modalità concrete con cui la professore la privazione di libertà può avere luogo e i limiti del potere esercitabile
Nei confronti dei detenuti
L'ordinamento penitenziario si si legge in una risalente sentenza ma una bellissima sentenza è materia di legge
Cioè deve essere la legge che che che stabilisce le regole fondamentali attribuendo anche
Dei diritti ai detenuti che non possono essere conculcati riconoscendo loro i diritti fondamentali che la Costituzione le carte dei diritti internazionali riconoscono loro
E
Un passaggio questo che ancora manca rispetto a situazioni in cui la libertà personale e invece sottoposta a restrizione pensiamo alla al tema del trattamento dei malati mentali che abbiano compiuto un reato al tema del trattamento del trattenimento degli stranieri nei centri per
Di di permanenza prevista
Ecco ora tutti questi principi e concludo sono
Espressione come dire che che che che ovviamente sono espressione del principio di solidarietà che ancora una volta allude a quel punto era quei ponti di cui parlava ieri
Leone quattordicesimo sono espressione di un buonismo ormai superato dalla dal dalla realtà
Io non credo perché un trattamento penitenziario che funzioni e che sia che sia adeguato rispetto scopi così alti come quelli che sono stati scritti
Nella Costituzione sviluppati dalla Corte costituzionale e di iscritti scolpiti nell'ordinamento penitenziario
è un è un trattamento penitenziario che garantisce la società nel suo complesso o che o che rende più sicura
La società e che quindi in definitiva risponde anche ai bisogni dietro di quelle vittime reali e potenziali dei delitti
Che
E che si sentiranno più sicure nel momento in cui un trattamento penitenziario consente alle persone uscite dal carcere di uscire
Con minori tassi di di recidiva ecco minore propensione a commettere reati
Io credo che questo sia una una grande battaglia culturale un carcere che non funziona è un carcere che non produce sicurezza ma continua
A produrre sicurezza perché chi viene messo fuori continuerà a commettere reati e a tornare dentro poco dopo intanto però rendendo la società nel suo complesso più insicura quindi credo che la battaglia per attuare questi principi per attuare ciò che sta scritto nell'ordinamento penitenziario sia non solo una grande battaglia di civiltà una grande battaglia di rispetto per la dignità di tutti coloro che sono colpiti dal sistema penale ma anche una battaglia che serve che è funzionale agli interessi della collettività nel suo complesso il carcere costa moltissimo
E questo mi e di questo bisogna essere consapevoli dobbiamo tutti insieme sposarsi perché il carcere che costa così tanto si è anche più funzionale più adeguato rispetto agli scopi indicati dalla costituzione che sono anche per e che quindi citano anche con l'idea di assicurare una
Una maggiore tutela delle vittime reali e potenziali dei reati
Grazie alla professoressa dica no lei fui riflessioni io diciamo condivido in giro alla presidente Giovanni Maria Flick che è stato a già presentato che oltre a las all'esperienza da insigne giurista e da presidente emerito della Corte costituzionale ha ha nella sua lunga carriera anche un'esperienza all'esecutivo dal ministro della giustizia e quindi anche potuto toccare concretamente con mano non solo diciamo quanto il giudice dica no ora vicenda sulla ahimè condizione di un carcere che non funzioni che riproduce se stesso
Ma anche e dobbiamo dirlo della difficoltà di dare attuazione agli alti principi
Su cui in teoria auspicabilmente ci dovrebbe essere una o consenso molto ampio che sono insiti
Nella costituzione e nell'ordinamento penitenziario per ragioni che sono organizzative e logistiche che sono pratiche che sono economiche ma forse a fondo e innanzitutto anche per ragioni o culturali che attengono anche alla di diciamo info allo spirito dei tempi e a Bari abbaglia spetti credo che siano degli aspetti che su su cui ritorneremo anche su alcune pronunce importanti che in questi anni ci sono stati ed anche proprio a partire dalla Corte costituzionale
Ma una prima introduzione una alla Presidente inflitta io vorrei chiederlo a proprio su questo cioè lei ha potuto constatare anche la difficoltà di dare attuazione a quelli che sono i principi costituzionali costituzionali
Perché appunto Cundari una vera profonda autentica riforma dell'ordinamento penitenziario come una volta
Mi disse una un alto dirigente dell'amministrazione penitenziaria e si riesce a fare solo quando c'è un conto una consenso Esterno dell'opinione pubblica
Che lo supporti perché il carcere non da consenso prego
Grazie quanto tempo dopo dieci minuti
Secche o meno anche perché così fa in viale abbiamo un fine anno dopo Saccomanno allora io dedico questo mio intervento alla memoria di papa Francesco
Lo ringrazio mi ha insegnato moltissimo mi ha insegnato moltissimo nel campo della giustizia e in particolare nel campo del carcere che vorrei ricordare disco uno dei suoi ultimi testi la speranza non delude mai
Che esordisce
Citando quali con risvolti della speranza
La donna incinta il povero e soprattutto il detenuto il migrante
Il civile in particolare il bambino durante la guerra l'anziano le porte perché la speranza senza un volto umano
E conclude questo discorso parlando delle carceri come laboratorio di speranza
Sono piene di poveri in molti casi vittime di ingiustizie il sistema preferisce imprigionare invece di contrastare le condizioni in cui si commettono i crimini sono sovraffollate per una ragione elementare non è la mancanza di caserme come dice il ministro della difesa giustizia
E che è facile castigare i più deboli molto più facile castigare i più deboli
Una richiesta di maggiore sicurezza ma occorre combattere anche l'esclusione e l'iniquità
Per combattere la violenza nelle sue cause e nelle sue manifestazioni sia da parte di chi è detenuto in carcere sia da parte di chi è chiamato la sorveglianza del far
Infine dice il Papa è giusto punire chi con un reato ha creato ha causato danni ma cioè obbligo di imporre una piena che abbia un orizzonte di risarcimento
Ecco io vorrei ricordare uno dei pochi giuristi seri che sono riuscito a fare come ministro della Giustizia trent'anni fa
Nominare un nuovo direttore del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria io ho nominato al rispetto di tutti il giudice Malgara ne faccio il nome perché e manca
Il quale veniva riconosciuto dai detenuti che mi spiegarono i
Valeva perché lui li conosceva l'uomo e questo mi porta a considerare un altro punto essenziale non solo dignità ma appare infinita
Perché il percorso della rieducazione è un discorso che deve aiutare apportare allattare Ibiza Pictures due piccole notizie attuali che vorrei citarvi una la Corte dei Conti boccia le carceri il rilievo dei giudici per spazi inadeguati lavori di manutenzione in ritardo urge adeguarsi agli standard internazionali
Sapete qual è la risposta del ministro attuale della giustizia del mio successore
L'italiano nella California dobbiamo trovare i luoghi giusti pensiamo al recupero delle caserme
Perché sembra che l'unico orizzonte che noi abbiamo in materia penitenziaria e il recupero delle caserme dismesse il io le stampe successive sono i conta il nero
Cioè mettiamoli nei con timer
L'ultima la più preoccupante l'esternalizzazione dell'esecuzione della pena
Che è cominciata con la vicenda di migranti ma che io mi aspetto che o prima o dopo si anche per l'esecuzione delle pene e in materia di esternalizzazione
Si rischia molto perché poi si corre il rischio di finire con la Cayenna poco gli stabilimenti penitenziari al di là del mare perché non si sa che corre
Il secondo discorso che mi sembra importantissimo
E quello che richiama una persona che ha meritato parecchio nel sistema delle carceri Lucia Castellano
Che è stata responsabile del carcere di Bollate
E alla domanda ma perché non si fanno tanti Bollate risponde e difficile da replicare dipende dal fuori l'altro discorso è enorme che quello della recettività del territorio
Che c'era nel Milanese non c'è altrettanto da altri
E questo è importante perché uno dei punti fondamentali del nostro problema e proprio quello della recettività
Degli enti locali della popolazione locale della cultura locale
Perché uno degli obiettivi fondamentali del Cardella
Per affrontare il carcere e il tema della cultura in carcere
Una finestra tra il dentro e il fuori che consenta a chi è fuori di capire che corre il carcere
Evitando solito modello a stanno albergo c'erano anche il televisore a colori hanno il televisore a colori magari non non ce l'hanno ma non hanno gabinetto non hanno la doccia che era stata promessa dal la riforma dell'ordinamento penitenziario
Perché io temo
Che questo discorso
Ricalchi esattamente quello che disse Turati nel mille novecentoquattro
Le carceri sono una vergogna nazionale
Con quello che visse Carnelutti quarantacinque
Grande avvocato grande maestro del diritto di umanizza
Che diceva che è incredibile che si siano spesi enormi somme per costruirlo monumentali palazzi di giustizia lasciando incredibili deficienze tecniche nei tribunali NI recluso
Ed è il discorso che poi è stato ripreso
Da Piero Calamandrei del mille novecentoquarantotto quando ha detto che non era cambiato nulla
Molla rivista del ponte del mille novecentoquarantotto nel sistema carcerario rispetto che ciò che e socio era nel mille novecentoquattro
C'è stata una riforma è stato un passo in avanti molto pesante molto significativo l'unico piccolo problema che è stata attuata solo in minima parte
Ecco perché io parlerei di rivolto zone promessa
E la promessa è finita finisca sia coronata con il nuovo ordinamento penitenziario ma è una rivoluzione ceramista
Per il modo con cui è stata non attuata
Un segno estremamente positivo lo vedo nel dorato l'amico e collega di Milano nel pellegrinaggio che la Corte costituzionale
Ha cominciato e ha fatto nel carcere ed è recente lo hanno cominciato io ero già uscito dalla Corte Costituzione
Ha portato dei risultati io credo anche nell'interpretazione da parte della corte dei problemi che le venivano sottoposti
L'unico problema l'ho detto che lo ripeto e che abbiamo corso il rischio che mentre la Corte costituzionale entrava in carcere sia con le sue sentenze
Sia con l'ingresso in carcere dei giudici per toccare con mano la realtà del carcere la Costituzione piano piano ne usciva dalla finestra ed è quello che è capitato e sta capitando tuttora quando ripeto ci sentiamo parlare di
Carceri dismesse
O di con Taider o di un'esternalizzazione della piena che in realtà ad essere cominciata con l'esternalizzazione dei migranti
E questo anche il discorso della assoluta ineguaglianza proprio alla luce di ciò che ci ha detto di Kant
Franz trattamento dei migranti le restrizioni di libertà dei migranti e il trattamento dei detenuti
Lì si è cominciato la tecnica dell'esternalizzazione
Io non vorrei ripeto che o prima o dopo dobbiamo assistere ad una esternalizzazione dell'esecuzione delle pene che ben diversa dal restituire il condannato al Paese da cui proviene perché sconti la pena nel suo Paese
Ecco che dire e che fare i problemi sono tanti io vedo
Tre fattori
Tre momenti
Abbiamo una rivoluzione che sta a fare promesse ma poiché sta stazza la rissa stanza tra la vita perché è stata attuata solo in minima parte e stanza sparse in particolare con quei piccoli passi di cui parlava la nostra moderatrice
Volontariato
Operativi sarà della polizia penitenziaria
Dedizione dei coloro che lavorano nel carcere non basta
Perché accanto a quelli che lavorano nel carcere ci sono anche quelli penso alle
Alle ipotesi di tortura che sono l'esame di alcuni tribunali italiani negli accessi di repressione da parte di alcuni soggetti della polizia penitenziaria
E mi lascio un minimo di perplessità il fatto che io devo moltissimo alla polizia penitenziaria quando scatta il ministro i primi a cui ho chiesto di curare
La mia tutela
Sono stati quelli della polizia penitenziaria e tra l'altro le prime agenti di custodia carattere erano donne son venute a fare la tutela al ministro
Ecco io credo che
Fra un po'di controsenso quando l'ultimo calendario
Quest'anno della polizia penitenziaria ha come oggetto l'addestramento fisico
Anche quello necessario ma non so quanto sia giusto presentarlo come un orgoglio
Della tecnica di difesa da parte della pulizia etnica
Sull'arte si sono
Minimo polemico terminato ma credo che sia giusto qual è il problema allora il primo passo e quello io credo
Lo dico non solo per questo ma lo dico tutti i campi del diritto una rivoluzione culturale
Cioè
La cultura in carcere ai vari livelli a cui il si può attuare dal livello universitario a livello dell'alfabetizzazione
Migranti che vanno in carcere
Eccola primo
E il discorso della cultura perché la cultura
Come dicevo prima consente a chi è fuori di capire che cosa è il carcere
E deve consentire e consente a chi è dentro di sapere che cosa c'è fuori quali sono le regole del fuori quali sono le possibilità del cuore
Io ricordo sempre un piccolo episodio mi piace citare anche lavori non io non sono andato a Strasburgo Ronda
Occupa opportuno Sanza Strasburgo due volte
Una con un una lettera nella Minkus Courier firmata insieme a tanti altri sulla necessità di abolizione dell'ergastolo ostativo
E questo perché convissuto a suo tempo come ministro della Giustizia le polemiche sul tentativo di depenalizzazione non riuscita delle regate
Chiesa quella famosa sentenza della Corte costituzionale che diceva l'ergastolo e incostituzionale a meno che vi sia una via di uscita rappresentata dalla liberazione
Adesso la liberazione condizionale è stata eliminata o ristretta in condizioni tali da rendere molto difficile ricorso le vie alternative per certi tipi di delinquente
E lo è stata anche per una motivazione di tipo politico la gente ha paura
Se si dà una liberazione condizionale è colui che ha avuto questo beneficio poi commette un delitto finirà ecco ho armati altro magistrato poi vagliata ecco io credo che allora il primo problema è affrontare il tema della cultura del carcere nel carcere da fuori e vi cito un esempio che passa dal la cultura per chi è fuori alla cultura per chiedere sono stato coinvolto sono andato a Strasburgo non abbiamo ancora avuto l'asse
Di fronte a una sentenza sconcertante
Di un tribunale di sorveglianza italiano non vi dico quale
Al quale era stata richiesta
La misura di della recensione domiciliare per un detenuto che aveva il copy testing
Giustifica
Ha respinto quel detenuto per reati per i quali l'articolo quattro bis vietava la concessione della libertà e della della delle misure alternative o della detenzione domiciliare
Accanto alle ragioni giudicati nessuno può dire nulla contrario e diceva non merita
La
La libertà
Contro la detenzione domiciliare perché non ne ha i requisiti fisici tanto di K una Giunta del tutto infelice
E poi ha preso una laurea un master e questo può aumentare le sue capacità di commettere reati
Perché sono andato a Strasburgo per questo pezzo della motivazione e è arrivata fino alla Cassazione ed è stata confermata da una inammissibilità della Cassazione
Queste sono poi ha avuto un altro giudice di sorveglianza
Misura alternativa ma questo è un altro discorso
Io non lavoravo per questo lavoravo perché mi sembra inammissibile un magistrato della Repubblica italiana potesse scrivere una cosa del genere come giudice di sorveglianza
E ho proposto immediatamente di cambiare il famoso detto popolare al delle madri ai figli studiasse no va in galera con l'altro contrario non studiare se lo rimandi alle ecco cura allora credo che il problema della cultura nel carcere dalle due parti della finestra perché chi è fuori capisca che cosa c'è dentro e perché l'incidente lo capisca che corre
Lo aspetta fuori
Credo che sia essenziale come prima fra il secondo passo e ottimisti partite venne Paci tornando ecco il diritto di realizzare un'osmosi tra carcere in realtà circostante
Con l'università e con la cultura lo si sta facendo
Il terzo passo è quello di esplorare la possibilità di un collegamento più articolato e più stabile fra il carcere di quella realtà
Quello che io mi auguro abbia una ricezione da parte nel mondo esterno e da parte della politica che la smetta di prenderci in giro intanto non i detenuti con la storia delle caserme dismesse o dei contatti nel si comincia a lavorare perché pari dignità sociale
E tale perché provare in sala sul
Tra chi ce l'ha già
Chi largo del per cento euro opposizione e chi aspira a farcela attraverso
Grazie grazie presidente il click
Per appunto la vera ricordato anche appunto la difficoltà i tre e sugli episodi concreti della sua esperienza e riprendendo io ultimi appunti che lei ha ha toccato andando un po'anche nella concretezza un po'delle difficoltà anche in questo momento ci sono anche appunto per dare attuazioni a questi principi rugbistica diede utilmente uno ma un versetto di Dante che dice qui per quindi la molto s'avanza chi è in carcere ha bisogno Dante parlava delle anime is comunicate
Chi è all'interno degli istituti
Fa progressi fa va avanti anche nel momento in cui e grazie
All'Opera di tutti coloro i quali sono fuori ciascuno nel proprio ruolo ciascuno nel proprio compito e il punto del contatto tra il mondo penitenziario e tutti gli attori esterni credo sia un punto centrale proprio perché soltanto nel momento in cui si mettono insieme tutti gli attori
Sia di quelli corresponsabilità esecutive che non sono soltanto quelli dell'amministrazione penitenziaria o del ministero della giustizia ma sono delle competenze spalmate ed è chiamato in causa ministero della Salute e ministero del Lavoro Ministero dell'università
Ministero appunto delle
Pari opportunità insomma una coralità diciamo di competenze come avviene per tutto il resto della del Paese soltanto in quel momento si riesce forse si potrebbe riuscire forse cioè soltanto nel momento in cui diventa una priorità nazionale ha dato un a attuare una una pensiero di riforma che sia globale
Ma tornando alla concretezza dicevo come il presidente Filca
Anche già anticipato dei passi in avanti sono avvenuti in tempi anche molto recenti anche grazie di importantissime sentenze della corte
Costituzionale che sono intervenuti su dei passaggi molto delicati io vorrei diciamo sollecitare il giudice dicano su due di se due sentenze i importanti
Riprendendo neanche un po'da alcune immagini che mi sono rimaste impresse in questo viaggio di cui di parlavo né nelle carceri
Allora la criticità che che tutti per prima cosa notano che la più lampante ma non è l'unità del sistema penitenziario
è sicuramente quella della sovraffollamento gli altri numeri che rendono complessa anche proprio la traduzione concreta di quello che sarebbe
Lo spirito il compito di tutti gli operatori e dell'istituzione penitenziaria in si perché e faccio solo un esempio sì a Canton Mombello storico
D'istituto Istituto di di Brescia ci sono anche quindici detenuti in una stessa cella con un unico bagno dotato di una anacronistica turca detenuti che scrissero anche una devo dire toccante lettera al presidente della della Repubblica ecco che che hanno chiaramente diventa molto complesso
Pur con tutte le buone intenzioni per gli operatori e riuscire a scommettere sul cambiamento di questi detenuti e quale è un po'il lo spirito anche del messaggio costituzionale
Allo stesso tempo ecco ci sono altre realtà come quelle della delle residenze per le misure di sicurezza all'evidenza che hanno sostituito i famigerati ospedali psichiatrici giudiziari
Che con ospitano una quantità circa appunto seicento persone ma altrettante sono in lista d'attesa e non riescono appunto a trovare posto
Con il risultato che dati di qualche tempo fa una trentina
Di detenuti di nella scusate di una trentina di persone di malati psichiatrici considerati incapaci di intendere e volere sono detenuti indegnamente sine titulo come si dice cioè
All'interno degli istituti senza doverci essere e
Altrettanti cioè tanti quanti sono le persone che sono in lista d'attesa sono fuori
Sono fuori con delle misure che i magistrati di sorveglianza circa una volta e di anche un poco diciamo di individuale per poter garantire non solo la tutela del malato ma anche la tutela delle vittime delle potenziali vittime e c'è chi ma insomma un dirigente della sanitario non si è preso la briga di contare purtroppo quanti siano state anche
Le vittime di persone che essa erano in lista di attesa per entrare in una ressa e che invece hanno diciamo compiuto delitti
Prima di riuscire ad essere ad entrare in uno di questi istituti ed erano ben quattordici in dieci anni
Ecco la Corte costituzionale in su questi due temi è intervenuta con una su questo tema è intervenuta con una sentenza importantissima
Perché appunto ha chiesto al legislatore senza indugio un intervento a fronte di un sistema che evidentemente palesa tutta la sua inefficacia sia per i diritti del malato sia per quelli della potenziale vittima ma è intervenuto anche su un altro aspetto adesso rimetto insieme così che per brevità diciamo teniamo insieme più recente e altrettanto importante che si ricollega al concetto di dignità che è stato pari dignità che è stato evocato prima
Che è il diritto all'affettività
Cioè il diritto anche le persone detenute non siano compresse anche in questo diritto inviolabile che fa parte della rete della relazione di di ciascuna persona
E ha appunto dato il a la spinta a che poiché i giudici di sorveglianza ordinasse ero almeno tredici mi sono stati di pronunce agli istituti penitenziari di dare seguito al diritto e alle istanze dei detenuti
Poi ci sono state delle linee guida dell'amministrazione penitenziaria
Per dare attuazione a questo diritto mi risulta che almeno in un caso a Terni questo sia già avvenuto però poi bisogna ancora una volta a scontrarsi con la realtà e la realtà dice che soltanto una ventina di istituti hanno dichiarato al momento di essere
Nelle condizioni organizzative la cui complessità pur la Corte ha ricordato di dare seguito a questo diritto ecco
Professor Viganò queste due sentenze toccano due aspetti commerciali importanti
Per diciamo assicurare quella pari dignità del detenuto e allo stesso tempo non dimenticare anche delle esigenze delle istanze di chi è fuori cioè delle vittime da tutelare
Sì forse i temi toccati dato tre serata sono tre il tema del sovraffollamento le Remus e il diritto all'affettività
Sono tre temi su cui sono intervenute tre sentenze della Corte Costituzionale sovraffollamento interviene nel due mila e tredici la corte interviene subito dopo la sentenza Torregiani della corte europea dei diritti dell'uomo che aveva che aveva rilevato un un problema sistemico di sovraffollamento nel nel nel nostro Dino amento e e aveva concesso di fatto un anno di tempo a legislatura e per intervenire il legislatore e
E il governo assieme sono intervenuti in quell'occasione e hanno ottenuto una una significativa una significativa riduzione del numero ha dei detenuti che purtroppo ora sta nuovamente salendo ora il sovraffollamento dice la corte in quell'occasione e
è un problema fondamentale che si traduce anzitutto in una violazione dei diritti fondamentali del detenuto che è sottoposto
A quello che la la corte propria definisce un trattamento inumano degradante in violazione dell'articolo tre della Convenzione
E che che peraltro pregiudicato in maniera radicale le possibilità di un trattamento rieducativo nel senso indicato dall'articolo ventisette terzo comma nella Costituzione
E una situazione che genera un elevato tasso di violenza e di conflittualità tra i detenuti ristretti in uno spazio troppo piccolo
Ed è un problema questo bisogna dirlo forte ed è un problema enorme per la stessa amministrazione penitenziaria che si trova a gestire queste situazioni di esasperata conflittualità di persone che si trovano ristrette in spazi troppo piccoli
E un'amministrazione penitenziaria che di suo soffre invece di un problema di gravissime carenze di organico
Allora il sovraffollamento carcerario è un problema non solo per i diritti fondamentali del detenuto ma anche perché frustra radicalmente quella funzione di risocializzazione di e di trattamento che è essenziale per difendere la società al dicevo poc'anzi dei pericoli per la criminalità essenziale per abbassare gli stessi tassi di recidiva e rende veramente la vita impossibile quello di Fermo da tecnico agli stessi operatori penitenziari dunque è un problema fondamentale la Corte in quell'occasione si limitò ad una sentenza di inammissibilità
Riscontrando una grave una una uno una grave lesione dei principi costituzionali e convenzionali e facendo un monitor al legislatore perché intervenisse immediatamente segnalando che
Una situazione simile non avrebbe potuto essere tua
Grata la seconda sentenza menzionata del due mila i ventidue una sentenza che riguarda invece la situazione delle Renzo
E e dunque si dice certo nere sono in grado di ospitare oggi un po'più di seicento persone ma ce ne sono altrettante lo citava la dottoressa Calandra
In lista d'attesa questo rappresenta un problema e enorme ancora una volta per e le persone che hanno commesso reati che hanno problemi mentali che dovrebbero andare in mensa e al tempo stesso un problema enorme per la collettività anche qui c'è una una una coincidenza di posizioni tra gli interessi individuali e gli interessi collettivi le persone che non riescono a essere collocate
In una remise non ricevono le cure necessarie per affrontare loro patologie mentali sono delle persone che sono di fatto abbandonate a se stesse se i presidi sanitari locali non riescono a trattarle perché queste persone non sono compliant non si recano costantemente alle ad a ricevere le cure che sarebbero necessarie e dunque lo Stato non riesce a garantire il loro diritto alla salute abbandonando L'Espresso alle famiglie che non sono in grado di gestire queste situazioni ma al tempo stesso la Società esposta
Ai piccoli di persone che spesso sono aggressive hanno quindi una propensione a commettere reati creando nuove vittime come si diceva questa situazione e semplicemente intollerabile rappresenta un un vulnus diciamo noi in maniera tecnica ai principi costituzionali che esige una risposta
Immediata da parte dell'ordinamento sono passati già tre anni che diciamo ci sono dei progetti ora per la costruzione di nuove Renis ma certo qui c'è da affrontare seriamente un problema a fronte anche di diagnosi differenziate che sono emerse dalla nostra
Stessa attività istruttoria sulla su su differenti valutazioni tra i tecnici del ministero della Salute i tecnici del ministero
Delle della giustizia sull'effettiva necessità di disporre l'attuale numero di assegnazioni Albins non spetta ovviamente
Alla Corte costituzionale che alla quale però è spettato di segnalare ancora una volta con la sentenza però inammissibilità perché non abbiamo non gli strumenti per
Per risolvere questo problema la necessità di un intervento urgente
La terza sentenza invece qui abbiamo ritenuto di poter fare un un piccolo passo in avanti persistenza e dell'anno scorso quella sull'affettività abbiamo ritenuto di poter uscircene non ancora una volta con l'inammissibilità
Sostanziale cioè di quelle che segnalano la lesione dei principi costituzionali ma che confessano anche l'impotenza della corte a gestire direttamente da fronti e a fornire una parziale risposta al problema e qui questa volta invece abbiamo dichiarato l'incostituzionalità
Rispetto a un diritto all'affettività che non è non deve essere inteso riduttivamente come un diritto al sesso dei detenuti non si tratta semplicemente di attività sessuali fermo restando che ma ovviamente il sesso lo sappiamo tutti è una è una componente importante per la nostra personalità evidentemente nessuno lo può negare
Ma qui si tratta di garantire il un diritto all'affettività che innanzitutto diritto a coltivare
E a mantenere in vita delle relazioni affettive anzitutto con le persone più vicine con le persone cui si hanno dei legami affettivi più forti con i partner ma anche con i figli con i bambini in spazi protetti
Che sono a loro volta fondamentali perché il processo di risocializzazione non può che partire da quella micro comunità che è rappresentata dalla famiglia se il carcere distrugge gli affetti familiari se procura rotture e separazione come volete che si possa in in impostare un percorso dire ingresso di reinserimento graduale del detenuto nella comunità lo abbiamo sottolineato recentemente in una in una sentenza in cui abbiamo abbiamo accolto soltanto parzialmente la prospettazione del tribunale di sorveglianza rimette intima ed in cui in cui si trattava
Il problema della detenzione domiciliare per consentire il contatto del del condannato o della condannata
Con i propri figli mi minori o comunque bisognosi di cura si è detto la comunità familiari il il quel nucleo di affetti e il primo nucleo
In cui il a partire dal quale si postino pare il processo di risocializzazione ecco io credo che sia in quest'ottica che vada vista quella sentenza in cui la Corte ha fatto una scommessa però questa volta non non non tanto e non solo
Sulla disponibilità del legislatore a rispondere al monito ma anche sulla capacità della stessa amministrazione penitenziaria a livello centrale e a livello decentrato quindi rispetto ai singoli penitenziari di fornire un po'con un processo graduale che non può non tenere conto della limitatezza dei degli degli spazi disponibili delle risorse disponibili anche in termini di anche in termini di personale
Ma di costruire in qualche modo con la fantasia italica che che permette come dire spesso di trovare soluzioni pratiche ragionevoli e sensate anche a fronte di situazioni catastrofiche e devo dire che nel nel corso di questi viaggi che abbiamo fatto in veste ufficiale e di e delle visite private che che molto spesso mi è capitato di fare nelle varie carceri ho avuto tanti esempi della fantasia e delle armi e e dell'immaginazione del dei singoli direttori dei singoli operatori dei singoli comandanti
Per trovare soluzioni pratiche umane e ragionevoli che consentissero di trovare delle soluzioni anche negli interstizi lasciati aperti dalla normativa o dalle circolari e come abbiamo fatto una scommessa anche anche mettendo in conto la possibilità di un'applicazione a macchia di leopardo del del nella sentenza ma l'importante era il innescare un processo innescare un meccanico con la stessa scommesse che è stata fatta con con la giustizia riparativa nella quale ben pochi credevano inizialmente ma di vera cominciamo
Non non vogliamo realizzare tutto subito ma l'idea è che si possa innescare un processo virtuoso che possa rendere il carcere un po'meno umano e nel caso di della giustizia riparativa
Gettare qualche punto in più rispetto che è stato condannato per avere commesso fatti anche molto gravi illegittime le quali esigono pure io una risposta come risposta che magari può essere fornita anche per la giustizia riparativa
Molte grazie per questo ulteriore importantissimo elemento il parto dalla conclusione della professore una abdicano per a affidare poiché appunto la confusione alla a presidente ficca perché citava la giustizia riparativa il giudice di Galeno
E io lei inserirei nella novero di tutte le o forme diciamo diverse di una concezione di una giustizia e di un'esecuzione della pena che non può essere soltanto carcerano Centrica
Perché la Costituzione parla di pene al plurale e non parla di carcere
E che ha quindi a questo punto ritorniamo al concetto culturale che il presidente significa prima sottolineava giustamente cioè anche la di un po'il percorso perché la legittima giusta dubbi lunga risposta alle istanze che provengono dalla società dalle dalle vittime Possati mentalmente progressivamente
Essere non soltanto quella di una reclusione ma anche quella di altre forme di esecuzione della pena che vanno da quelle come anche nella volume curato dall'altra professore Giordano viene perfettamente indicato nell'ottica anche proprio concreta e pragmatica
Che non che possono essere quelle delle pene dei dette delle pene pecuniarie possono essere quelle di delle pene alternative della messa alla prova c'è una ventaglio di opzioni
Che possono essere in grado di bilanciare appunto questi diverse esigenze ma allora torniamo al concetto culturale perché tutto quello che abbiamo detto e qui appunto potremmo anche citare tutte le varie diciamo iniziative anche dell'esecutivo che sono in atto quelle per cercare di aumentare il numero delle Renza
Il Progetto Casey sta aspettando del commissario all'edilizia penitenziaria so tutti i temi ampi che ci porterebbero altrove
Io voglio sollecita vorrei sollecitare la presidente Flick su questo aspetto cioè sulla stando questa situazione attuale delle carceri
Che mostrano diciamolo chiaramente anche la loro difficoltà di efficacia
Del come innescare questo percorso di favorire e di far passare il messaggio dell'importanza di un'esecuzione della pena diversa da quella del carcere prego
Ma io sono totalmente d'accordo come il professor dicono su quello che ha detto che porto un discorso ancora un po'più avanti sia pure come prospettiva
Noi abbiamo articolo ventisette che dieta il trattamento inumano
Non sono pene i trattamenti inumani la struttura non è una pena è un reato è un delitto da perseguire e propone la tendenza alla rieducazione
La Corte costituzionale ha fatto molto quando ha detto che il problema non si esaurisce con l'articolo ventisette perché si ricollega immediatamente diversamente agli articoli due e tre della Costituzione
L'articolo due ci dice
Si parla dei diritti inviolabili
Sia per il singolo commensale sia nelle formazioni sociali in cui si sviluppa la sua personalità
L'articolo tre ci parla dell'obiettivo della pari dignità sociale
Ora io ritengo che il carcere nella prospettiva sia in realtà incostituzionale
Noi abbiamo avuto il coraggio sia pure lentamente e con difficoltà di riconoscere che incostituzionale de iure e non solo de facto
La pena dell'ergastolo intesa come fine pena mai non è incostituzionale solo in quanto è prevista una possibilità del tre
Per le la reclusione e il discorso è esattamente il contrario e incostituzionale non de jure ma de facto
Perché la
Reclusione nel contesto soprattutto del sovraffollamento che è inevitabile legge tre profili fondamentali della personalità di ciascuno di noi e quindi del detenuto
Il diritto alle relazioni con gli altri perché senza relazioni io non mi realistico la prima relazione la relazione affettiva e avete detto delle cose molto belle con quella sentenza con cui avete
Sottolineato che occorre anche che si muova l'amministrazione che si muova l'esecutivo e che si muova lì ci sono solo
Ma c'è oltre al problema delle relazioni perché si può arrivare la deprivazione sensoriale sì sì impedisce al soggetto qualsiasi forma di relazione
C'è il problema del diritto allo spazio del diritto al tempo diritto allo spazio pulire non solo la virtualità dello spazio del carcere che solo lo spazio virtuale
Vuol dire aprire l'interrogativo sul problema della privacy
Vuol dire
Rimuovere quell'allucinante
Nomignolo con il quale viene
Dei definito viene USA viene si definisce l'ora d'aria vai a prendere un'ordinaria un'orografia
Ecco petto che esprime letteralmente
Il discorso dello spazio in carcere
Al quale si aggiunge poi una situazione ancora peggiore è stata sottolineata dalla nostra moderatrice
L'impianto igienico
Cioè la Cassazione ha discusso dotta mente più volte sale Wachter
Sia un oggetto di arredamento
Oppure sia una suppellettile necessaria che quindi non rientra nei tre metri quadrati a cui avrebbe diritto di detenuto
Cioè c'è un problema di compressione dello spazio e della convivenza nello spazio che il carcere non può iniziare
C'è poi un terzo problema altrettanto importante la dimensione del tempo nel carcere
Relazioni
Spazio e tempo sono le connotazioni del DNA della persona
L'individuo diventa persona attraverso la sua vita in queste tre proiezioni e voi pensate a quale so di solito sia dell'entrata in casa
E non è infatti
Non è azzardato sottolineare che parte dei suicidi in carcere soprattutto dei giovani siamo proprio quando mi crolla il mondo addosso attraverso la prima reclusione ma il discorso non è soltanto dello shock presentata
E lo choc dell'uscita
Il fine pena mai ergastolo l'aiuto del fatto che dir si voglia e un qualche cosa che elimina la speranza
E
Una delle vie per sfuggire a un carcere che elimina la speranza e la percentuale mostruosa di suicidi che noi abbiamo nell'ambito carcerario
E che sia una situazione preoccupante lo devi denota anche il fatto che sia pure con proporzioni diverse
La crescita dei su
Cd in carcere sia non solo per i detenuti nasce anche per gli agenti di custodia ecco io credo che questo vuol dire che come abbiamo avuto il coraggio di riconosce l'incostituzionalità di una pena come larga proprio misura in cui sia effettivamente fine pena
I così o prima o dopo forse arriveremo a riconoscere che quando la Costituzione parla di penne non fare tardi una pena e tanto meno di reclusione a Meglio di possibilità di scelte che non fosse la discrezionalità debba versi da parte del giudice che decide oppure
Oppure debba esserci solo del legislatore come definire la restrizione della libertà ma certamente e qui o un un autorevole punto di riferimento uno dei giudici di Mani pulite deve Colombo che ha avuto il coraggio di dire che la pena la reclusione e una pena che non ma significato e che certamente non
Ma anzi danneggia ecco perché io spero che il prossimo passo per l'arrivo dalla rivoluzione tradita all'attuazione della rivoluzione promessa alle parte è già stato fatto affidando anche al giudice della cognizione la nel la valutazione della concretezza della pena
Non solo al giudice dell'esecuzione ma sia quello di arriva a riconoscere un ventaglio di pene reale eccessivo
Che consenta di
Mantenere l'
O nelle ipotesi in cui vi siano fenomeni aggressività e quindi di pericolosità per sempre gli altri grazie
La dice dica no restituisco illa microfono padroni dicasi
Diciamo dell'invito a grazie a tutti quanti voi tra di essi pazientemente ascoltando non
A università professionisti esperti e operatori penitenziari decidiamo cinque minuti di pausa grazie
Va vigilanza
Tutte le sere
Prima
La cosa Lombardia è
Dicono è una
Io
Il qui
Li hanno segnalati sia
Saluto quei commissari
Presto ascrivibili grazie
Filippo
Presidente ministri si sia esso la conosco la conoscevo meritassero però parlare
Chi sentiamo che iniziamo iniziamo
Erano buongiorno Presidente buongiorno a tutti iniziamo questa questa prima sessione di interventi dopo l'introduzione del professor Flick del professor Viganò
Vorrei anche per ragioni di tempo dare subito la parola alla presidente Roberta Palmisano la presidente Palmisano la presidente della terza Sezione Penale della Corte d'appello di Roma e alla Presidente Palmisano Murray chiedere di intervenire per prima con riferimento all'argomento di cui stiamo trattando e cioè la legge sull'ordinamento penitenziario i ruolo e l'opinione sul legge trecentocinquantaquattro del mille novecentosettantacinque di un giudice di un giudice della cognizione prego presidente
è davvero per questa opportunità ringrazio il professor Giordano e ringrazio lei professore perché
Credo che per un giudice della cognizione del per un giudice penale confrontarsi con il tema del carcere su quale noi così pesantemente incidiamo eterno ecco tema fondamentale che tocca proprio il il fulcro il significato stesso della nostra attività professionale e queste riflessioni non può che essere una riflessione corale oggi vedo Rating professore vedo chi gestisce l'esecuzione della pena all'interno delle delle carceri e questo deve essere il metodo aggiungerei un che il confronto è necessario anche non ho alcun con lo statistico con l'economista con lo storico con il medico soprattutto con il politico e e con una società tutta perché poi e tutto l'insieme dei dei bisogni sociali che latina vede rispecchiare quindi questo deve essere il il il metodo e questa occasione di oggi la prova non faccio un brevissimo cenno per ad una mia esperienza professionale patata perché io arrivare all'ufficio studi del DAP nel due mila tredici è quello un era una stagione in cui fuorviato un dibattito molto vivace molto profondo su quello che doveva essere la legge su quello che costa che doveva essere l'attualizzazione dell'ordinamento penitenziario Eligio questo circa parlato di rivoluzione promessa rivoluzione tradita all'epoca per l'avvio di quelle riforme che si era a c'aveva in animo di di apportare Cuccu fu chiamata rivoluzione normale perché non era altro che l'applicazione della legge però in quella normalità strada tutta l'eccezionalità di quel processo vi addio di di rielaborazione teorica e però a circa perché ancora avviata una serie di riforme la quali l'apertura delle celle la all'organizzazione della vita all'interno delle carceri completamente rigira basta con con spazi aperti su cui doveva svolgersi l'attività comunitaria e quindi con l'osservazione che in questi spazi comunitari doveva essere spiegata anche il ruolo della polizia penitenziaria venne immaginato diverso circ parlo di di sorveglianza dinamica che è un principio europeo da lui e che si tentò di introdurre in quella in quella stagione
E quindi un ruolo della polizia penitenziaria tutto
L'esponente alla alla ai suoi compiti veri proprietà quindi con come partecipazione attiva al trattamento dei detenuti
E un po'il ritorno diciamo quel a quel motto a quel motto che era mutato nel garantire la speranza
Quindi
Questa speranza perché che che è un termine che agire sono fortemente perché il il professor il professor Giordano voluto dare questo tra questo ha voluto richiamare questo termine pronta anche nella nel denominare il suo centro di ricerca
Ora del tutto con le martellanti questo dove e oltre questo furono fatti furono fatti tanti passaggi importanti la fu introdotta la carta per i diritti dei detenuti tradotta in tutte le lingue diffusa in tutti i singoli istituti penitenziari rilanciarli Paoli universitari l'importanza della cultura è stata richiamata dal professor Zecca
Sì avviò l'attività dell'osservatorio della giustizia riparativa siamo nel due mila tredici due mila quattordici il metodo era quello di di consta di di riattivare costantemente un colloquio con tutti i presidenti dei tribunali di sorveglianza
E e quelle riunioni le ricordo bene parteciparono tutti i presidenti dei tribunali e l'amministrazione dialogava in continuazione mondiali con la magistratura di sorveglianza
Furono inaugurate proposte in termini di uso di telefoni cellulari in carcere in termini di diritto all'affettività
Sono anche Polo sollecitate delle proposte legislative in una una di queste era quella Inter su in tema di ergastolo ostativo che non non vi è non ebbe seguito ed è seguito quella in tema di liberazione anticipata è speciale perché contestualmente
L'amministrazione e l'Italia era oggetto della del monito della della CEDU e quella su cui ritenuta l'unico strumento che potesse dare un tetto un riscatto immediato quindi diciamo che seguire poi da di quella da quella stagione dello con l'aggiungo con il due mila quindici mila continuarono delle un'epoca di riforme perché spostata esecuzione penale esterna inserite all'interno del Dipartimento della Giustizia Nuria minorile di comunità sì immagino comunque lo spostamento
Di creare un'osmosi tra tra quello che sono i principi della che caratterizzano il e il mondo del minorile e riuscirà a vedere da quel mondo una sferzata anche per il il mondo degli adulti per questo forse ad oggi che son passati dieci anni forse non non è con non è propriamente avvenuto e poi Profumo una stagione degli stati generali che anche lì avrebbero dovuto produttore dure uno cambiamento legislativo anche lì qualche cosa che invece si è inceppato la questo questa carrellata questa menzione la faccio perché la la riforma Cartabia a per i a diciamo ha ricevuto il testimone di tutto questo ha utilizzato tutto a queste elaborazioni pregressa
Nel dare poi la risposta perché aveva da a quella direttiva del Parlamento europeo sulla sui servizi sullo vitalità Huber obbligatorietà della istituzione dei servizi di giustizia riparativa
A a affatto ha creato delle de dei mutamenti al di là di nei mutamenti che il Codice di procedura penale ma dei mutamenti sostanziali veramente coraggiosi tra questi sicuramente
Via quello delle pene sostitutive per la prima volta parliamo di pini diverso che dalla custodia in carcere
Quindi la la riforma contiene spunti importantissime
E quello che non ha l'impegno finanziario quindi di fatto gli uffici dell'esecuzione penale esterna rimangono stretti se il la magistratura
A sua volta non non diciamo non non non è sempre in grado di di di percorrere queste nuove strade che sono impegnative le strada la strada delle pene sostitutive è molto impegnativa
E questo diciamo sopra e soprattutto questi obiettivi dovrebbero oltre all'impegno finanziario accompagnarsi a una realizzazione di politiche inclusive che ne sono che devono essere nell'abbazia
Torno un attimo i numeri del del carcere perché ha parlato di una stagione in cui il monito della sentenza Torregiani interrogava l'Italia e in cui i numeri erano sorse quartili per qualche unità anche inferiori ai numeri attuali oggi siamo arrivati al adulti sessantadue sessantadue mila presenze in carcere
Quello che
Quello che le le pene alternative certamente sono esponenzialmente cresciute ma sono cresciuto in una detrimento dei numeri del carcere questo vuol dire che è cresciuta nel complesso l'area penale
Tette e soprattutto quello che su Coni voglio soffermare sono i numeri della diciamo delle condanne a pene detentive condanne non pene residue condanne a pene detentive relativamente Berisha da uno a quattro anni sono ancora troppo alti numeri in carcere
Con sappiamo che per alcuni reati ostativi queste presenze saranno comunque continueranno ad essere necessarie in mano
Sono troppo alti numeri che riguardano questo tipo di detenzione che sequel che è stata anche definita detenzione sociale perché spesso sono numeri correlati ad un'assenza di risposte alternative quindi sono numeri
Un gran presentati da soggetti che non hanno un'abitazione non hanno un lavoro non hanno hanno delle fragilità fragilità devo psichiche o o anche e diciamo dovuta dipendenze c'erano delle delle fragilità che non gli consentono una vita autonoma all'esterno
E di cui diciamo il lo Stato non riesce a farsi a farsi carico pienamente
Allora oggi sono qui comune di sono in Corte d'Appello in questo momento svolgo lì la mia funzione ma la corte
Presso la corte ha abbiamo istituito un osservatorio per la giustizia di comunità
Vogliamo fare così la nostra parte io credo che il giudice della cognizione debba fare la sua parte ma punto per le criticità diciamo che sono quello che vidi in attuazione dell'ordinamento penitenziario ma sono quelle anche che attengono a un attimo diciamo a una fase precedente che era appunto la faccenda la fase di una punizione
Che non può essere slegata dall'interesse
Rispetto a quello che poi si consiglio nella piena quindi il giudice dell'esecuzione si deve interrogare su tutto quello che è il suo il suo diciamo nella sua possibilità per per confrontarsi con questi temi così complessi e l'unico modo per confrontarsi con questi temi è quello di far l'azienda tutti gli altri attori che io hanno la responsabilità di fare la propria parte non abbiamo visto insieme un accordo direte
Che lega che lega non soltanto l'avvocatura
Ufficio di esecuzione penale esterna l'amministrazione penitenziaria una lega anche il Comune la Regione leale e tutte le lealtà che e possono assieme avviare un cambiamento
Abbiamo dato una dimensione distrettuale perché crediamo molto che quella oltre a a a consentire un passante con diciamo una una un travaso di buone prassi tra i vari stili tra i vari tribunali del distretto
Pasta di posta giovarsi della esperienza dei tribunali di sorveglianza e del Tribunale per i minori che in nell'affrontare il problema della pena dell'esecuzione della pena sicuramente ha
Una storia e una asta e passaggi molto proficui di cui noi costa da cui possiamo trarne sicuramente in idee beneficio
Abbiamo programmato come osservatorio una serie di incontri tematici che ci impegnerà ogni mese da qui fino a dicembre
E ci siamo avvalersi della dell'aiuto e della collaborazione di tante personalità il professor Giordani una di queste la l'università ci è accanto e ad aprile ci siamo occupati di salute di salute mentale dipendenze il tredici maggio la settimana prossima coinvolgeremo il terzo settore il professor Flick sarà nostro ospite
Perché il ruolo del terzo settore è con mentale nella stiva della nel superare questa unicità della pena detentiva parleremo poi di vittime autori delle violenze di genere parleremo di lavoro dell'importanza del lavoro
Della giustizia riparativa dei diritti dei minori e a dicembre concluderemo con un incontro sullo sulla violenza di sfruttamento di cui sono vittime i migranti
E questi progetti si affianca ad altri che abbiamo in animo di perseguire uno riguarderanno una periferia romana abbiamo i piedi idea di riprendere quelle proposte di casi di reinserimento sociale che lancia marcare ai tempi ma soprattutto l'Osservatorio si propone di elaborare protocolli operativi che post hanno proprio nei passaggi all'interno di ciascuna delle delle delle delle procedure di ciascuna delle istituzioni un strumenti strumenti utili per rendere più efficacia più efficace il dialogo e le proposte e le proposte di di cambiamento
Chez abbiamo forse un un'aspirazione
Anche in più che perché con l'ausilio con l'ausilio dell'università appunto che c'era chi ancora che sarà anche quella di proporre dei formulare proposte di riforma si è parlato muoviamo da lì noi vogliamo implementare le pene sostitutive
Ma e ci rendiamo conto che tante sono le criticità per quanto riguarda ad esempio lavori di pubblica utilità la criticità maggiore è quella dell'estensione temporale che rischia di avere questa questa questa pena che né i manici capo e le finalità negli altri paesi ci stabilisce un dove questo strumento esiste già da tempo si stabilisce un limite ma di ore di questa diciamo di monte ore questo monte ore deve essere racchiuso in un tempo determinato
Vien da lui il sistema è stato introdotto con un meccanismo diverso che è quello di comparare le numero il l'antenna detentiva che arriva fino a quattro anni il numero di lavoro di pubblica utilità voi capite e questo porta ad un'estensione della Pina e quindi all'impegno negli enti dove il lavoro dovrà essere svolto del tutto diciamo sovraordinato rispetto all'efficacia della pirateria
Questo è uno dei punti su cui vogliamo impegnarci sono tanti gli altri insomma mi auguro che questo dialogo che apre il carcere al mondo esterno l'abbiamo vinto
E ma anche gli uffici al mondo esterno possa essere una modalità una modalità utile proficua digli di lavoro quindi ringrazio per questa occasione per quanto posso cercherò di seguire ancora ma qualcosa mi viene Vigiani impegnata e per questo non sono riuscito ad essere presente lì con voi oggi grazie
Grazie grazie presidente Palmisano il suo un punto di vista privilegiato e la ringraziamo di aver messo in evidenza indubbiamente tutta una serie di carenze di criticità che debbo dire sono quelle che spesso e volentieri frustra hanno poi la praticabilità di tutti quegli istituti lei ha parlato ha parlato di pene sostitutive ha parlato di esecuzione penale esterna che il riscontro quotidiano ci mostra essere tra le strutture
Meno meno solide o comunque con un certo numero con un certo numero di problemi
Si parla tanto si parla tanto di lunghezza dei tempi della giustizia ma quante volte i tempi della giustizia vengono prolungati per dar modo a tutta una serie di istituti mi riferisco all'uso all'esecuzione penale esterna in tema di sospensione compra del processo con messa alla prova e via dicendo quindi torniamo sempre ad un solito problema e cioè un apparato legislativo
Ottimo un apparato legislativo motivato da veramente principi
Universali ma che poi ma che poi viene rallentato da una non completa funzionalità
Delle strutture di supporto che però sono essenziali altrimenti i diritti rimangono scritti sulla carta
Lei poi ha fatto riferimento nell'ambito di quell'osservatorio sulla giustizia di comunità che avete al quale avete dato vita ha fatto riferimento anche al collegamento con l'università ecco io credo molto
Altrimenti non saremmo qui io credo molto ampi questo collegamento e proprio a questo proposito io ora vorrei passare la parola
Abbiamo su abbiamo ascoltato il l'opinione la posizione di un giudice di un giudice della cognizione io vorrei passare la parola ora al profilo accademico l'Accademia e per questo
Ritengo sia il caso che intervenga il professor Alessandro lindi professor Alessandro nidi oltre essere professore di diritto processuale penale presso l'Università della Calabria
è anche professore di diritto penitenziario perché evidenzio e sottolineo questa caratteristica perché lo studio l'approfondimento del diritto penitenziario è a mio avviso uno dei punti fondamentali per cercare di chiarire e di far conoscere queste problematiche
E allora il professor BBC è occupato recentemente io ho ho letto un suo Dotto contributo per esempio in maniera in materia sia di affollamento penitenziario sia di edilizia penitenziaria professore può inizia può darci qualche sua idea su questo su questo aspetto
E cioè
A che cosa ha dato vita e quali sono le aspettative tradite
Della riforma penitenziaria del mille novecentosettantacinque lo chiedo al professor vidi sicuramente come rappresentante dell'Accademia ma il professor vidi è anche un valente avvocato quindi è una persona che si trova spesso a mettere alla prova questi meccanismi prego professore
Grazie professor Giannotti la domanda impegnativa potrei cercare di dare una risposta entro tempi molto rapidi
Hai detto bene io faccio l'avvocato Manzini penso di essere più avvocato che non professore universitario tante altre esperienze che che faccio
Quando ho avuto la fortuna di avere l'incarico in Calabria che è un po'una terra tra le più emarginate del nostro Paese
Ho chiesto e ottenuto di poter attivare il corso di diritto penitenziario perché nelle università italiane diritto penitenziario per mutuare le parole di Carnelutti che per la vita le riferiva al diritto processuale penale nel mille novecentotrentotto la Cenerentola diceva cenetta del diritto penale oggi possiamo dire che il diritto penitenziario la Cenerentola del diritto di tutto al settore scientifico del del diritto penale processuale penale
Tra l'altro noi all'università parliamo per settori scientifici disciplinari
Per cui ognuno deve avere le sue i suoi confini e il diritto penitenziario non si sa se Stallion Sea sedici o diciassette sorridiamo tutti voi perché Ciro contendiamo qua non lo fa nessuno questo per dire quanto è bistrattata questa materia perché mi sono appassionato in questi ultimi anni vorrei parlare solo di diritto penitenziario un po'perché forse dall'altra parte è stato scritto tutto no non è tanto per quello
Facendo l'avvocato io ho cominciato come molti Dinoi avvocati a fare quello che io chiamo non i colletti bianchi colletti bianchissimi in quelle che in carcere non ci vanno mai
Poi ho avuto un po'la fortuna per qualcuno potrebbe essere la sfortuna in realtà ha avuto la grande fortuna di avvicinarmi al pianeta carcere
E mi sono reso conto di che cosa è oggi in in Italia cosa sono oggi in Italia gli istituti penitenziari perché salvo qualche rarissimo esempio
Anche di strutture che sono decenti sotto il profilo edilizio
Il la gran parte degli istituti penitenziari italiani sono in condizioni pietose
I repertori giurisprudenziali guardare un repertorio giurisprudenziale oggi è vedere che oggi nella la Corte di Cassazione si deve occupare del fatto che nelle celle delle donne non ci sia il vile che detenuti non hanno l'acqua calda che non hanno la possibilità di usufruire della doccia sin una volta a settimana che in alcuni istituti non c'è l'acqua potabile sono tutti vicende che sono trattate dalla Corte di Cassazione e pensare che nel due mila venticinque si debbano essere questi problemi è qualcosa di che francamente deve irritare deve sensibilizzare chiunque di noi
Poi c'è la Corte costituzionale che si è occupata di problemi dei quali probabilmente si dovrebbe far carico il legislatore ma l'altra fenomeno che uno constata guardando un po'il fenomeno del diritto penitenziario e la totale assenza di legislatori rispetto a questa materia
Perché quel poco che negli ultimi anni è stato fatto in questo settore si deve in parte alla corte costituzionale che talvolta con sentenze e ampi danno moniti a legislatori il più delle volte lasciate vari moniti lasciati vani e qualche illuminata sentenza della Corte di Cassazione che si sempre la prima sezione che si occupa del diritto penitenziario diciamo che grazie a queste orientamenti giurisprudenziali si è mosso qualcosa ma in realtà si può notare una staticità che francamente mirabile
Qualche giorno fa ho finito un libro che mi era capitato fra le mani molto tempo fa di un un funzionario poi diventato anche deputato del Regno d'Italia Martino Beltrandi Scalia che ha scritto un libro sul governo e la riforma delle carceri mille ottocentosessantasette una bella ricostruzione storica
Quando nasce il carcere come si è sviluppato il carcere corso dei secoli bui parte del lettura dall'antica Grecia
Quando si occupa delle problematiche più vicini a a all'era del di questo scrittore quindi mille ottocento appena subito dopo la L'Unità d'Italia le prime riforme del diritto penitenziario
A cui dovette por mano il nuovo regno ebbene leggere che qui il Periodo il grosso problema il problema del sovraffollamento carcerario e delle condizioni dei detenuti del carcere e confrontarle con le problematiche che uno legge sulla corte nelle nel nel repertorio di giurisprudenziali appunto è quello che vi dicevo prima rimanere
Sbigottiti di fronte a questa stasi questa staticità che è rimasta nel tempo
Del resto ci sono degli istituti penitenziari pensate qua a Regina Coeli a Roma che sono ancora gli istituti penitenziari desistevano nella rendita e tanti altri sono istituti penitenziari che hanno queste antiche origini qualche anno fa a Cagliari c'era ancora un vecchio castello che era il castello di buon cammino ed era un istituto penitenziario e se ne potrebbero fare tanti altri esempi adesso
A Cagliari tanto per dire per fare un esempio stato costruito un moderno istituto penitenziario ma e molto recente tutta questa anche riforma sul piano dell'edilizia perché forse Bisignani vedi nei minimi vitali come ha detto prima anche il professor Flick sul carcere
Ed è ancora utile oggi parlare di carcere questa è la grande domanda che ci dobbiamo fare
Noi io credo che noi si debba essere debitori nei confronti dell'Illuminismo per aver trasformato il il la pena del quella che è la la reazione che il sistema di avere di fronte ai alle violazioni delle leggi quel bellissimo libro di Foucault che tutti io ho detto sempre i miei studenti come una delle letture preferite da da fare sicuramente ha dimostrato come con l'Illuminismo cambia il senso della pena da supplizio a qualcosa di diverso ma il carcere da quel momento è diventato il simbolo dalla fenomenologia penale
C'è il carcere è diventato un nuovo modo per punire e intorno al carcere come funzione come simbolo
Si deve deve esercitare quelle che sono tradizionalmente le funzioni della pena voglio essere molto sintetico per arrivare a quello che un po'il cuore del mio intervento fondo da sempre
La pena deve svolge le sue funzioni deve essere una funzione di prevenzione deve in incutere timore prima lo si faceva con i supplizi adesso lo si deve fare con il carcere
E il carcere quindi deve essere brutto dev'essere sofferenza deve essere un luogo nel quale si devono partire
Il carcere deve essere anche retribuzione
Perché che cosa è la la retribuzione detto ai cittadini quelli che non non studiano diritto penale se dobbiamo spiegare che cos'è la funzione retributiva che cos'è e fa soffrire
Meno male noi siamo tutte persone ligi al al dovere siamo ligi alle regole
Quando passiamo vediamo un semaforo col rosso ci fermiamo quando vediamo qualcuno che passa con il semaforo rosso vogliamo che soffra colà punizione
Cos'è tutto sommato è una funzione retributiva siamo soddisfatti del fatto che noi siamo ligi perché vediamo che qualcuno che non è ligio come noi subisca una sofferenza e il carcere deve svolgerà anche questa funzione grande sofferenza
E questo è quello che vuole l'opinione pubblica ed è quello che vuole oggi l'opinione pubblica e se mi consentite quello che vuole anche oggi il nostro parlamento il nostro governo
Prima di arrivare a questo voglio ricordare anche un altro passaggio è stato ricordato prima papa Francesco che ha detto a espresso parole mirabili sulla sofferenza e sulla necessità di dare speranza a coloro i quali sono detenuti
A me ha colpito molto anche il discorso di fine anno del Presidente da Repubblica allorquando rievocando il termine che l'istituto incidono Perico Treccani ha voluto leggere come parola dell'anno
Rispetto a a ricordato ed è un monito che non ne hanno i cittadini e un monito verso il Parlamento ha ricordato che Rispetto deve essere dato anche i detenuti perché questo perché c'è tutta questa attenzione rispetto a quello che è il carcere che cosa sta facendo oggi in carcere
Torno a ripetere ne siamo nel due mila venticinque ci poniamo gli stessi problemi
Che nel mille ottocento prima professor Flick ha ricordato bellissimo contributo di Filippo Turati nel mille novecentoquattro carcere come tortura dopo tanti anni ci imponiamo ancora questo stesso problema per chi e lo dobbiamo spiegare i nostri cittadini perché il carcere non può essere solo sofferenza perché il carcere deve mirare al rispetto delle persone
Lo deve perché è scritto nella Costituzione l'ha detto prima il professor Viganò
Noi abbiamo accettato il finalismo rieducativo della pena ma che cosa vuol dire il finalismo rieducativo fino a Lesmo rieducativo vuol dire che la la pena perché abbiamo un senso deve avere un altro scopo
Finalismo educativo a tanti sfaccettature può essere visto in senso laico può essere visto in senso religioso
Io penso che la Costituzione molto più farei seccamente consentitemi era un momento quello della Costituzione dove si contrapponevano
Sia una visione religiosa si ha una visione estremamente laica dei valori che veniva neo codificato nella Costituzione secondo me è molto più semplicemente senza andare a scomodare
Grandi principi
Con il finalismo rieducativo si è voluto anche codificare poi magari verrà bacchettato dal professor vegano si è voluto codificare anche un aspetto di un'altra funzione Gazzi attribuisce alla pena
La funzione speciale preventiva
In fondo la pena deve cercare di rieducare perché bisogna fare in modo che chi entra in un modo ne esca in un altro
Serio educato perché poi entrare nel consorzio civile serio educato vuol dire che la pena ha svolto anche quest'altra funzione
Come vedete storicamente la pena è nata per far paura generata pensione retribuzione deve far soffrire ma la pena deve anche recuperare
Torno ai miei repertorio di giurisprudenza è possibile che la pena in questi condizione Possa educare non può rieducare oggi la pena è vista come una tortura
è una tortura vistato una tortura che viene
Somministrata a piccole dosi appunto attraverso una serie di privazioni di diritti che ciascun individuo deve poter ottenere
L'acqua il cibo il diritto all'affettività sono tutti i palloni dell'uomo e se vengono negati l'individuo non potrà mai migliorare
Per una semplice ragione
Perché tutti hanno sbagliato e tutti hanno diritto a poter migliorare e a poter cambiare ma quando di fronte a uno Stato che ti su sottrai anche beni vitali come puoi pensare che un individuo reagisca positivamente
Se di fronte a quelli che sono i diritti dell'uomo diritti naturali diritti insopprimibili e lo Stato che te li toglie come puoi pensare che un individuo esca a miglioramento rispetto a come è entrato troveranno stato che è un conflitto è una ulteriore nemico anche perché come dicevo prima quelli che purtroppo sono entrati in carcere non sono i colletti bianchi
Sono quelli che già con lo Stato hanno se volete un credito sono gli emarginati
Purtroppo sono quelli rispetto ai che non hanno avuto la fortuna di inserirsi nella collettività e quindi sono stati sfortunati quando erano fuori entrano nel carcere trovano uno Stato che ancora più nemico di come era prima
E come si risolve questa situazione
Oggi abbiamo una situazione che è drammatica che quella del sovraffollamento
Un sovraffollamento che produce circa cento Suicidi l'anno
Io credo che sia una sorta di pena di morte
Oggi ricordiamo articolo ventisette in ultimo comma dell'articolo ventisette della Costituzione l'ultimo comma stabilisce che non è ammessa la pena di morte
Ma in fondo cento suicidi l'anno sono quasi in carcere vuol dire che il carcere uccide
E ci sono cento persone che tengono in qualche modo lasciate morire in carcere
E nessuno parla dei tentati suicidi che un altro numero sto straordinario sconvolgente oltre ottocento tentati suicidi l'anno all'interno degli istituti penitenziari
In America l'anno scorso ci sono stati venticinque esecuzioni di pene capitali ne siamo tutto sommato con morti in carcere superiore a quella che la pena di morte
In un convegno che abbiamo fatto tempo fa sottosegretario anni al ministero della Giustizia André Ostellino ha detto che secondo lui non è vero che i suicidi in carcere sono legati al sovraffollamento
Io ho le mie perplessità che questo sia una visione corretta
Secondo il sottosegretario in fondo quelli che si suicidano sono quelli che stanno nelle celle con tante persone statisticamente si suicidano più quelli che stanno in isolamento rispetto a quelli che stanno nelle celle con tante persone
Forse bisognerebbe spiegarmi
E fargli capire che nel carcere si sviluppano Tani sentimenti di solidarietà che probabilmente difficile che laddove ci sia un sovraffollamento qualcuno si tolga la vita perché probabilmente ci sarà qualcuno che lo aiuteranno su a non suicidarsi
Negare che il sovraffollamento sia in questo momento qualcosa
Di un problema da da che non debba essere risolto che il sovraffollamento non sa non abbia un'incidenza anche su giudice io credo che sia veramente un torto all'intelligenza
E comunque il sovraffollamento è un problema
E il sovraffollamento oggi è un grande problema perché come è stato ricordato noi siamo quasi prossimi alla soglia della sentenza Torregiani stata ricordata tante volte due mila tredici l'Italia viene condannata perché c'è un un eccessivo sovraffollamento
Non me ne voglia il DAP non è molto chiaro nelle statistiche il ministero della giustizia con le statistiche vengono pubblicata sul sito del ministero della Giustizia per sapere quanti sono i detenuti
Qual è il rapporto tra reato e detenuti sono delle statistiche assolutamente non fruibili
Sono dati troppo Gross grossolani per essere analizzati in maniera sistematica
Pare da gli articoli di giornale che attualmente la capienza degli istituti penitenziari si addice quarantasette mila quell'effettiva non so se questo è il dato corretto sulla carta dovrebbero essere sui sessantacinque mila sessanta sessantacinque mila posti
Ma siamo molto al di sopra della capienza effettiva e questo è un problema che fra poco ci riporterà di nuova la Corte ONU per i diritti dell'uomo perché siamo alla soglia critica della sentenza collegiale del due mila tredici e come si risolve questo problema
Il governo Meloni sin dal momento del suo insediamento
Visse in Parlamento che comunque il governo ci sarebbe stata
Una svolta non più la storia diciamo la filosofia la strada intrapresa dalla riforma Cartabia che come è stato detto a quella delle pene sostitutive
Quindi qualcosa di diverso dal carcere
E d'altra parte come è stato ricordato l'articolo ventisette nona costituzionalizzato il carcere come pena penale chiedo scusa della della brutta cacofonia
Ha codificato lettini come qualcosa anche tutte devono contribuire al finalismo rieducativo
Governo Meloni si è posto su una china diverso
Non più quella intrapresa dalla riforma Cartabia e d'altra parte come è stato ricordato sono i fatti che dimostrano questo nuovo corso la giustizia riparativa e sarebbe una grande una grande svolta la giustizia riparativa un nuovo modo di rispondere a quella che è un'esigenza di giustizia eppure sulla giustizia riparativa stato fatto pochissimo
I centri giustizia riparativa in Italia sono quasi
Delle pochissime realtà
Le pene sostitutive che sono state introdotte la principale dovrebbe essere quella di lavori di pubblica utilità già è stato detto e forse qualcos'altro si dirà bisogna essere
Purtroppo molto sintetici ma avviare qualcuno ha un lavoro di pubblica utilità pochissimo arrivo alla conclusione so che sono andato ben oltre come si risolve questo problema costruendo nuove carceri io temo che questo non sia una soluzione fattibile è stato detto il carcere costa tantissimo
Costruire un nuovo carcere oggi c'è un articolo che M apparso qualche settimana fa sul manifesto per costruire un posto una cella ci vogliono trentadue milioni
Per fare trecentottantaquattro nuovi posti letto stiamo parlando circa cento mila euro a posto letto in un carcere pensate che oggi il sovraffollamento circa sette mila posti di unità significherebbe quasi arrivare a un un miliardo
Di costi per costruire le nuove prigioni
E quindi arrivo rapidamente le mie conclusioni Roberto
Bisogna ripensare al carcere
Probabilmente il carcere ha esaurito la sua funzione dell'Illuminismo ha avuto una sua funzione per superare quelle che erano i supplizi oggi dobbiamo pensare a nuovi trattamenti sanzionatori
Il calcio non è l'unica risposta che dobbiamo dare a chi ha violato le norme funzioni Générale preventive Special preventive retributive possono sicuramente serializzata attraverso altri sistemi grazie
Grazie al professor vidi per questa panoramica completa
Stupefacente in senso buono stupefacente
Panoramica sconcertante
Riprendo soltanto due due argomenti
La ripetitività ebbene vedo che fortunatamente sono presenti tante persone giovani
Io suggerisco andatevi a leggere
Un saggio che secondo me è forse il migliore in assoluto al di là del libro di Foucault ma per quanto riguarda la situazione italiana c'è un saggio scritto dal professor Guido Neppi Modona
Che è stato anche i giudici della Corte costituzionale il saggio si intitola carcere e società civile già dal titolo già dal titolo potreste avere un'idea ma leggendo questo saggio
C'è una cosa veramente sconcertante
E questo è un saggio dunque è apparso sulla sulla storia d'Italia inaudite nel mille novecentosettantacinque mi sembra forse posso sbagliare ma la data è quella ebbene
In parte di questo saggio si evidenziano gli stessi identici Problemi dei quali stiamo discutendo oggi
Abbiamo citato abbiamo citato la lettera di Turati ma c'è un discorso alla Camera addirittura del cinque giugno mille ottocento ottantaquattro in Italia tre mila celle per trentacinque mila detenuti in attesa di giudizio signori siamo nel mille ottocento ottanta quattro
Siamo
Mille ottocentonovantuno il regolamento carcerario ebbene pensate che c'è una sottolineatura che nel mille ottocentottantuno a seguito di questo regolamento carcerario che vale anche per quelli che all'epoca si chiamavano agenti di custodia
Prevede un una equiparazione di fatto tra il trattamento di quelli che erano gli agenti di custodia eviti tenuti
Anziché azione sostanziale ovviamente con modo dire modi diversi ecco questo è sconcertante
Perché stiamo parlando di considerazioni che vengono fatte ad oltre cento anni cento anni di distanza
Ci sono dei rapporti al ministro della giustizia che tra il mille ottocentonovanta e il mille novecentonovanta mille novecentosei mille novecentosette
Il sistema penitenziario versa in condizioni tragiche
Sono passati oltre cento anni e la situazione
E la medesima e allora
E allora arrivo alla ultima battuta del professore di di
Forse il carcere ha concluso il suo tempo
Guardate io non sono un abolizionista no
Però l'evoluzione il passare del tempo incide inevitabilmente su tutta una serie di comportamenti sociali
E se il carcere era il comportamento sociale normale a fronte di certe violazioni
Forse oggi non lo è più
Il carcere e difficile che richiede occhio concludo concludo con due esempi ma due esempi non tratti da libri tratti dalla mia esperienza professionale di avvocato e sono tra le due cose che a me hanno fatto nella mia vita professionale più piacere di tutte ci si accontenta di poco evidentemente
Però è vero che accontentandosi di poco ebbene due persone che ho avuto l'avventura di assistere hanno optato per Circuiti diversi e quindi messa alla prova uno nell'ambito del Tribunale per i minori l'altro invece nel circuito normale sapete qual è stato il risultato si trattava di ragazzi molto giovani e anche quello per il tribunale ordinario
Ebbene il percorso che avevano fatto all'esterno del carcere ovviamente
Li aveva educati uno era stato destinato a svolge l'attività presso un istituto religioso che dava assistenza ai bisognosi è un altro aveva un'esperienza simile ebbene mi hanno telefonato i genitori quando è con quando si è concluso questo periodo di messa alla prova
I quali genitori non non sapevano se gridare al miracolo oppure
Fare qualche altra cosa perché mi hanno detto che questi due ragazzi che indubbiamente qualche problema in principio lo avevano avuto più di qualche problema
Ebbene nonostante fosse terminato il periodo di messa alla prova e nonostante ci fosse stata una sentenza nel caso dei minori estinzione del reato quei ragazzi volontariamente
Hanno proseguito
A continuare hanno proseguito a fare quell'attività che fino a qualche mese prima dovevano obbligatoriamente fa
Se non ne riduca azione questa ditemi quale altro può essere in quale altra cosa può essere di educazione
Ecco questa e secondo me l'obiettivo verso cui dovremmo andare abbiamo poco tempo e passo adesso la parola al dottor Giacinto Siciliano dotto Giacinto Siciliano è il provveditore
Per l'Italia centrale per Lazio Abruzzo il Molise se non se non sbaglio ma tutti conosciamo il ruolo il nome del dottor siciliano in quanto per tanti anni è stato direttore d'istituto penitenziario ed è stato il direttore del carcere di San Vittore io vorrei che Luís
Facendo riferimento a quello ruolo non al suo ruolo dirigenziale di adesso ci dicesse qualcosa ovviamente mirata a che cosa
Allora Nuoro della legge penitenziaria del mille novecentosettantacinque per un direttore d'istituto
Qual è stato il rapporto con gli istituti previsti dalla legge trecentocinquanta qua del mille novecentosettantacinque
E proviamo quest'anno doma la domanda più difficile che gli faccio se non ci fosse stata quando lei era direttore direttivo direi
A metterli San Vittore
Se non ci fosse stata la legge del mille novecentosettantacinque
Come sarebbe cambiato il suo lavoro
Prego visto
Allora buongiorno a tutti grazie invito e per la possibilità di dire qualcosa in questo momento
E per me è difficile
Perché veniamo da una serie di interventi qualificatissime in cui
Vi è stato messo in croce del mondo del carcere
E in cui io sono quello che la rappresenta e deve provare a difenderlo scusate non ma per un motivo molto semplice perché il mio lavoro
E lavoro a cui ho dedicato trentadue anni della mia vita e mi sacrifici le mie cose e non avrebbe senso se io avessi fatto tutto questo insieme le tante persone che hanno lavorato con me se non credessi nella possibilità che il carcere pur con tutti i suoi limiti
In qualche modo e a qualcuno può servire
E se non fossi consapevole che il direttore
E quella figura che in qualche modo può consentire e può fare la differenza all'interno di un istituto che tutti i limiti e le criticità e le cose che sono state
Proprio ipotizzando una no con una domanda comunque sanno qual è il ruolo del direttore perché alla fine vorrei portare la mia testimonianza
E siccome dopo trentadue anni di carcere si corre il rischio di invecchiare di non vedere più le cose
Ho provato a dire e questo è un prete in cui sono stati inseriti in servizio tanti nuovi direttori
Ce ne sono alcuni che un anno un anno e mezzo che stanno facendo i direttori e allora ho provato a dire scusate ma a un gruppo di lavoro Linate qualche suggerimento
Mi dite per quando avete studiato l'ordinamento penitenziario visita procede al concorso che cosa vi aspettavate che cosa avete trovato e oggi con la realtà che avete trovato che cosa cambia eresse o valorizza il resto
La cosa che mi ha sorpreso e che i riferimenti non sono stati all'enorme
Ma sono stati al ruolo nel direttore e all'attività che si fa all'interno degli istituti penitenziari e il ritorno che ho avuto in termini contributo esattamente lo stesso a qui avrei pensato io trentadue anni fa ma che mi trovo a pensare anche oggi scusate questa premessa che un po'maglia
I mila il carcere sano oggettive c'è poco da fare
Però diventano che corrono il rischio di diventare prevalenti no e quindi di come dire blindare tutto quello che non si può fare perché il nome di ciò che non funziona non si va avanti
Però noi abbiamo un assetto normativo rispondo forse anche all'ultima domanda che è sufficientemente elastico occhio continua a dire che trent'anni dopo cinquant'anni dopo trent'anni dopo la quando io l'ho studiato per la prima volta
Il nostro è un gran bell'Ordinamento penitenziario che prevede tutto ma veramente tutto e che anche sufficienti margini di elasticità
Per adeguare in concreto dei principi importantissimi a quelle che sono le esigenze che cambiano nel tempo
Perché
Come dire il carcere oggi sta cambiando completamente io questo lo dico mi permetto di dirlo perché penso di aver fatto il direttore di carcere fino a tre quattro anni fa in un certo modo anche realtà diverse ma negli ultimi anni mi sto trovando ad affrontare una realtà completamente diversa
è una realtà dove ci sono tantissimi giovani che in carcere non ci sono mai stati è una realtà dove ci sono tantissimi stranieri che stanno diventando prego prevalenti predominanti e questo è un problema ma è un problema non tanto per il fatto di essere stranieri
Ma perché comincia a esserci una pluralità di culture completamente diverse dalla nostra che si inserisce in un contesto dove banalmente dobbiamo in qualche modo tutelare mantenere
Come dire l'integrità e l'assetto culturale del posto perché rispettare riconoscere quello dell'altro ma non ci dimentichiamo che i nostri istituti abbiamo anche tante persone che poi sono italiani vengono da un contesto completamente diverso
Quindi c'è sempre la necessità di trovare degli equilibri che sono difficilissimi
Abbiamo problemi di dipendenza che non abbiamo mai avuto perché c'è stato il tempo delle droghe e dell'eroina
Ma ora una cosa completamente diversa perché ci dipendenza da tutto
Siamo arrivati alla dipendenza da sostanze di tutti i tipi durante il collega San Vittore detenuti grattava nel muro per sniffare Lincoln l'intonaco e bevevano il Gelli Jay-Z ante perché a base alcolica
C'è la dipendenza dal telefono
Una delle violenze più grandi che si può fare al ragazzo che entra in carcere oggetto ieri il telefono e forse non è neanche un caso che la ricerca del telefono e sia l'azione principale oltre quello alla ricerca degli stupefacenti
Fra l'altro la la come dire la dipendenza dal telefono scusate è una mia considerazione magari sbagliata
Io dico che siamo avendo la società della spunta blu
No io mando un messaggio voglio immediatamente vedere che l'altro ha visualizzato da quando hanno abilitato la funzione che non vedi la spunta Bloom è in crisi perché se l'altro non ti risponde di sì perché non mi risponde
Allora pensate a trasmettere questa cosa all'interno di un calcio devo comunque detenuto alla persona che deve chiedere deve avere una risposta
Che pensa della risposta che non è immediata per il semplice fatto che c'è un tempo tecnico normale di risposta per persone che sono abituati al subito
Ci sono modalità di comunicazione che sono comunque completamente cambiate sono ispirati a violenza no la maggior parte dei reati che stanno portando in carcere i giovani non sono reati Sacchetti
Sono reati di violenza
Sono lesioni personali aggressioni tentati omicidi perché si passa dalla discussione alla rissa e all'atto violento con una facilità incredibile
Grandi difficoltà a trasmettere valori
No in passato in carcere c'era l'anziano e c'era il giovane l'anziano era rispettato come persona Sac
Oggi l'anziano devi tutelare perché il giovane andò male non interessa cioè come c'è proprio si va avanti per una strada completamente diversa
Da quella cui eravamo abituati e questa mancanza di valori quei festa etnica anche a trasmetterla no magari non la sentiamo neanche più noi come prima
Forse abbiamo anche noi il problema che non ci sentiamo più stato stato positivo come una volta però dall'altra parte c'è anche il fatto che quando fallì a trasmettere qualcosa è una grande fatica a recepire
Ci sono tante persone si è parlato del sovraffollamento che potrebbero stare tranquillamente fuori no ma come è stato detto prima anche dalla dottoressa Palmisano in carcere stanno perché non hanno riferimenti perché hanno avuto un sacco di volte misure alternative hanno avuto la revoca e quindi c'è l'inammissibilità rispetto alle misure e questo è un dato così come quelle tante persone che sono in custodia cautelare scusate non perché c'è un eccesso di custodia cautelare
Ma perché molto spesso stranieri senza fissa dimora senza documenti senza riferimenti la purtroppo la custodia cautelare l'unico strumento che consente di assicurare la fase del processo e potrei andare avanti come il no all'infinito da questo punto di vista però questo non è il carcere che ho conosciuto trent'anni fa
Io in questi trent'anni ho ho iniziato quando c'erano state le stragi di Falcone Borsellino quindi la recrudescenza mafiosa il quarantuno bis e noi la creazione dei Circuiti dell'alta sicurezza processo il problema e le dipendenze dell'HIV
C'è stato il periodo del nuovo terrorismo e del terrorismo internazionale
C'è stato quello anch'egli una recrudescenza del fenomeno mafioso e c'è stato un momento in cui ci si è accorti banalmente in carcere
Che la convivenza fra mafiosi terrorismo nazionale il terrorismo internazionale stava creando delle pericolosissime alleanze
Sulle quali è stato necessario intervenire perché poi non era già ammonito ragioniamo in astratto
Ma dobbiamo avere la consapevolezza di quello che succede all'interno degli istituti perché non ci dimentichiamo che ci piaccia o non ci piaccia che all'interno degli istituti entrano persone che hanno violato anche pesantemente le regole e che in nome della legge si ritrovano a stare insieme
E siccome il nome della legge stanno insieme possano fare astrattamente con molta meno come dire il pericolo di essere scoperti di quanto succede fuori tutti quegli incontri e quegli accordi che fuori invece devi stare attento perché devi stare attento a farti vedere cioè scusate ma e paradossale il meccanismo ma tu prendi le persone che fuori non si possano incontrare elementi in carcere libici dovete stare qui per incontrarlo
E che diciamo questa è un po'quella non l'esperienza di questi anni però io in questi anni poi ho visto anche io come dire ho imparato alcune cose mi permetto di condividere poi cerco di stringere
Proprio per questo motivo ho visto tanti carcerati
No ogni periodo storico ha avuto un suo modo di fare carcere poi forse non è un caso che noi oggi stiamo dicendo come diceva lei prima nel mille ottocento nel mille novecento stavamo dicendo le stesse cose che stiamo dicendo primo perché probabilmente forse il problema non è il caso
No il carcere consentitemelo oggi Chicco oggi
Il parafulmine e la salvezza di tutti
Perché è un'altra cosa che stiamo vedendo edificando in carcere oggi per esempio
E che è il posto dove per la prima volta tante persone tanti giovani vengono un medico
Perdono un educatore vedono uno psicologo vedono un servizio qualcuno si occupa delle dipendenze gli fa capire che probabilmente certe situazioni in realtà andrebbero curate guardate che questo è paradossale
Perché tutte queste persone stanno arrivando in carcere perché probabilmente fuori tutta una serie di cose non hanno funzionato
Cioè un sistema sociale e statuale che non è riuscito ad agganciare il reato è la risposta e poi si chiede al carcere che sovraffollato con tutte le difficoltà e con tutti i limiti strutturali e il miracolo della risocializzazione
è bellissimo
Anche perché ci credo ancora però voglio dire questo è quello che ci chiede
Si è parlato prima dell'individualizzazione del trattamento
Santa cosa Santa cosa perché dobbiamo capire
Che in carcere abbiamo delle persone
E che per quanto si possa lavorare per categorie perché è inevitabile poi devi lavorare con le persone
E quelle persone non sono un reato o una sentenza
Sono una storia un precedente è un futuro
Storia vuol dire che io devo capire perché tu sei in quelle condizioni devo capire perché sia arrivato lì devo capire cosa che ha portato a fare quel reato devo capire chi sei oggi ti devo aiutare a farti capire queste cose e ti devo delineare un possibile percorso che tu hai il diritto di accettare o di non accettare
Con la consapevolezza di un grandissimo rischio di frustrazione
Perché il percorso di rieducazione più bello al mondo abbia sicuro che in carcere ne ho visti tanti che se ne possa dire o pensare va a sbattere con il momento dell'uscita
Perché se poi il sistema esterno che non si fida del carcere perché non lo facciamo in modo che non si fidi del carcere quindi del lavoro che viene fatta in carcere non ti accoglie tu hai fatto il miglior percorso del mondo indici ma a me che me l'ha fatta fare
Stavo meglio quando stavo peggio
Torna fuori ritorna esattamente nel contesto che ha determinato prima quelle situazioni che hanno portato all'ingresso in carcere
E allora come dire potremmo no poi potrei andare avanti a lungo su questa cosa però penso che in questo momento sia assolutamente vero
Che il carcere non è la soluzione
Che il carcere non è a proposta Na risposta
Però è anche vero che il cachet Lecce
E allora se da una parte compito di altri non del direttore di un carcere no
Gestire tutta quella parte che poi alla fine porta al carcere e lavorare qui insieme al carcere per creare i presupposti perché ci sia una maggiore accettazione rispetto al ritorno in società
E per fare questo scusatemi c'è la necessità di
Costruire per rafforzare anche la credibilità di questo carcere scassato fatiscente che va male tutto il resto no perché il concetto è che se io capisco che anche in un posto brutto c'è attenzione alla persona
Cura della persona per quello che è possibile voglia di fare e come dire
Crea accompagna mento rispetto a certe situazioni probabilmente penso che la persona che nel calcio di uscita non sempre ma qualche volta e il meno male che c'è qualche volta è una persona su cui fare affidamento su cui investire e avere fiducia
Allora probabilmente la rivoluzione dell'ordinamento penitenziario questa perché le tutte queste cose non c'è assolutamente nulla che non sia scritto nell'ordinamento penitenziario però attorno al punto da cui sono partito e poi mi fermo
Ci sono due aspetti
In una norma così ampia così bella uno è quello della concreta attuazione
Perché quella norma da ampio margine di attuazione
E questo è compito dell'amministrazione sui diversi livelli dare con forza un criterio di attuazione e trasformare in fatti reazioni quelli che sono di principi bellissimi senza se e senza ma senza alibi
Senza visioni ideologiche da una parte o dall'altra perché realtà norme chiara
Se la facciamo funzionare i risultati che sono quelli della prevenzione della riduzione del sovraffollamento e stanno scritti erano
L'altro discorso però che al di là della organizzazione
Cioè l'aspetto delle persone
Perché quando io prima vi dico che dopo trent'anni mi sento come il primo giorno io questo lavoro scelto per sbaglio
Volevo fare altro sono entrato in carcere per sbaglio me ne sono innamorato lasciato quello che stavo facendo sono rimasto a fare il direttore per trent'anni
E quello che ha caratterizzato i trentadue anni della mia attività e l'amore per il lavoro che faccio
E l'amore per il lavoro che faccio che ho fatto e quello che ho cercato di trasmettere e condividere con tutti i miei collaboratori
E questa cosa che vi assicuro ne parlava prima anche il presidente Flick non della dedizione dei tanti operatori del poliziotto dell'educatore del mese tutte le persone che lavorano in casa
Vi assicuro che è altissima ed è molto più forte ed è molto più importante di quelle degenerazioni di cui si parla ma che annullano sistematicamente il grande lavoro che fanno gli operatori penitenziari
E allora
Io anche perché ci sono tanti giovani tanti ragazzi ora deve per quanto se ne possa dire abbiamo parlato di un carcere bruttissimo il lavoro del direttore di carcere lo chiamo così un lavoro bellissimo
Avete o avreste abbiamo la possibilità di definire la qualità della vita delle persone che ci vengono affidate e di trasformare una norma astratta in fatti concreti
Non è facile perché nessuno di noi ha la bacchetta magica
Ma io penso che solo un sistema che crede in determinati valori in determinati obiettivi se ne fa esempio positivo ritrasmissione che è in grado di superare tutte quelle difficoltà che sono state prospettate e di far capire alla persona che i davanti sì
Sto senz'acqua senza luce senza questo moldava anche a me delle persone che ci sono che capiscono il mio problema che se possibile mi aiutano e che mi danno una strada è un supporto e vi assicuro che tutto questo checché se ne possa dire o pensare è molto più frequente
Di quanto come dire le cronache i racconti non ci dica
Allora questa secondo me il la grande valore dell'ordinamento penitenziario io sono dell'idea infatti non dobbiamo lavorare su grandi riforme anche pretende riforma prevede dieci venti trent'anni di metabolizzazione di comprensione quell'avvio delle azioni
Allora visto che siamo ancora in difficoltà nell'attuazione di quello del settantacinque riappropriamo Cheney appieno ecco dire con grande gioia con grande entusiasmo facciamo le cose che stanno scritte nella legge sapendo che l'ordinamento penitenziario è un pezzo che presuppone tutta una serie di organi servizi enti e istituzioni che non sono il carcere ma che devono fare il loro perché altrimenti il carcere e il bersaglio su cui sparare in modo semplici
Facile e con assicurazione sulla vita per tutti gli altri
Grazie
Direttore
Chi o che cosa le posso dire grazie il fragore e l'intensità dell'applauso ha evidenziato iniziato il pregio del suo intervento
Qualunque cosa venisse detta da parte di cinque dopo quella del dottor siciliano avrebbe solo l'effetto di rovinare quello che è stato ci ha detto
Ora passiamo all'ultimo anello di questa catena
Devo dare una spiegazione qualcuno di voi forse potrà considerarmi un soggetto poco educato e poco conoscente delle regole in quanto l'unica donna che era presente in questo panel
Viene messa a parlare per ultima
Allora io mi prendo se ci sono i vostri io le vostre accuse ne ne farò ne farò certamente Buonuso
La realtà diversa dunque come nel in qualsiasi rito ecclesiastico
La persona più importante viene alla fine se voi fate caso quando c'è un corteo di cardinali così il Papa viene alla fine ecco abbiamo utilizzato abbiamo utilizzato lo stesso metodo perché la presidente Marina finiti è il e la presidente del tribunale di sorveglianza di Roma un registrato magistrato diciamo di lungo termine io ho avuto il piacere di conoscerla quando faceva il giudice della cognizione
Ed oggi si trova ad essere presidente di uno dei tribunali di sorveglianza diciamo più
Più grandi che ci sono in Italia
Il più grande ecco
La domanda che possiamo porre ciò che possiamo chiedere alla presidente alla Presidente finiti
Ma qual è il reale Stato di attuazione della famigerata legge ventisei luglio mille novecentosettantacinque numero trecentocinquantaquattro
Soltanto lei come presidente del Tribunale di Sorveglianza cioè come persona che quotidianamente
è a contatto con questi problemi
Io vorrei vorrei far notare il ruolo del giudice di sorveglianza col giudice di sorveglianza che a mio avviso è un ruolo fondamentale che solo adesso si sta iniziando a comprendere me lo mi corregga se sbaglio ma anche prima dal punto di vista della carriera fare all'inizio il giudice di sorveglianza non era non era una grande non era un grande incarico adesso a mio avviso è diventato un incarico fondamentale
Prego presidente
Grazie innanzitutto
Assolutamente il fatto di parlare per ultimo anno
Non mi tocca minimamente la ringrazio non posso ritenere di essere la persona più importante che ha preso la parola oggi su questo tavolo la ringrazio comunque
Della considerazione diciamo si sarà presente tribale sorveglianza di Roma da un anno che è il tribunale più grande d'Italia
Che è un tribunale dove i numeri sono spaventosi perché negli ultimi tre anni come solo sopravvenienza abbiamo avuto quarantacinque mila procedimenti quindi tribunale sorveglianza di Roma complessivamente composto a pieno organico non siamo a pieno organico da ventuno magistrati
Il ruolo è vero è particolarmente importante delicato anche affascinante mi sia consentito perché ciò ha una rilevanza sociale io ho fatto per la mia vita prevalentemente giudice di cognizione ho fatto sempre solo primo grado perché
Il
La Corte d'appello è molto più cartolare il processo quindi mi piace nella relazione anche con l'imputato con il testimone voglio
Volevo che il processo che il fatto venisse ricostruita davanti a me
Devo dire che il ruolo del Maggi sei sorveglianza è ancora più delicato perché in fondo il giudice di merito guarda verso il passato deve ricostruire un fatto magari non riuscirà a ricostruirlo perfettamente avrà comunque la verità processuale
E si confronterà con quella verità processuale che
Comunque sarà cristallizzata a un certo punto
Il giudice di sorveglianza fa una prognosi ne valutiamo le persone valutiamo le persone ma assicuro che è difficile perché e diciamo abbiamo una serie di indicatori di elementi che possono chiaramente orientarci nel nostro far fare del magistrale sorveglianza all'articolo ventisette per fare questo lavoro bisogna crederci
Perché siano non crede nella riduco sibili tardi rieducazione dire inserimento del condannato è meglio per far altro
è un lavoro però estremamente delicato
Che
Richiede come tutti i lavori anche l'esistenza di una struttura di supporto in termini materiali e umani
Dico questo perché la sorveglianza è la cenerentola della magistratura italiana
è stato detto al ruolo fondamentale io credo che lo abbia sempre avuto perché in fondo parliamo dell'esecuzione della condanna il processo abbiamo centoundici dalla Costituzione l'abbiamo modificato perché deve avere una ragionevole durata
A un certo punto la sentenza diventa definitiva passa l'irrevocabilità se l'unica cosa forse di cui non è stato parlato oggi se e si tratta di una condanna con una pena re anche residua importante di quattro sei anni che però non rientra tra i reati tra virgolette ritenuti più gravi dal legislatore
Viene messo un ordine di esecuzione il vecchio ordine di carcerazione dalla procura si fa un'istanza di misura alternativa qualunque essa sia
E da Codice di procedura penale il tribunale dovrebbe fissare l'udienza entro quarantacinque giorni
Noi abbiamo una mole di ma tutti i tribunali sorveglianza di Italia non parlo solo di Roma è un problema proposto gutturale
Abbiamo i così detti liberi sospesi fra gente che è stata condannata magari quattro cinque sei anni prima che ancora in attesa di definizione di fissazione dell'udienza perché chiaramente noi
Tra i criteri che seguiamo abbiamo il criterio cronologico del criterio dell'urgenza chiaro che il detenuto va sempre avanti
E quindi abbiamo
Ci sono scritte in questo momento abbiamo sette mila cinquecento procedimenti che riguardano i liberi sospesi da fissare
Siamo ripete a pieno organico ma non lo siamo adesso credo che siamo diciassette parlo però solo di Roma e di questi sette mila cinquecento quindi anziché diciassette siamo tredici perché per abbiamo gli uffici periferici
Di Frosinone Viterbo e io spesso ricevo gli avvocati giustamente Sheng soggetto che magari serie inserito da solo perché più delle volte succede che se le inseriscono fortunatamente
Che però a questa spada di Damocle che pende su di lui dice ma io magari fra un anno mi fissa dell'udienza magari mi va male il turn torno nel circuito carcerario che magari non ho mai conosciuto prima perché è una prima condanna esecutiva
Oppure perché l'ho conosciuto ma ormai mi sono allontanato proprio magari grazie concordo col dottor siciliano che il carcere non è tutto una bruttura il carcere può recuperare le persone su questo concordo solitamente
E
Per tornare alla sorveglianza diciamo il ruolo è fondamentale non solo per i liberi sospesi chiaramente abbiamo di numeri che sono spaventosi prima ho detto una media di quindici mila sopravvenienze l'anno
Noi abbiamo nel distretto sei mila settecento detenuti
Perdiamo
Dunque otto mila quattrocentonovantotto esecuzione di misure alternative quindi gente ammessa a una misura alternativa un affidamento a una detenzione domiciliare che dobbiamo eseguire perché significa
Verificare quello che succede se la prova a cui è stato ammesso
A un certo esito oppure dobbiamo interromperla perché magari chiaramente noi dobbiamo sempre contemperare le due esigenze no l'esigenza di recupero di risocializzazione ma altrettanto importante l'esigenza di tutela della collettività
Per cui purtroppo a volte quella prognosi di cui parlavo non sempre un esito positivo magari ci arriva l'informativa di reato
E magari può essere pure lo stesso reato un codice rosso o o comunque un reato di violenza molto spesso capita quindi immediatamente viene sospeso e torna nel circuito carcerario però fortunatamente non sono la maggioranza questi
Queste esperienze negative
Nel distretto c'abbiamo sei mila cinquecento detenuti sono tanti sono veramente tanti e in più il tribunale di sorveglianza di Roma ultra avere poi sei rendesse quindi circa un centinaio di soggetti internati
Oltre avere quei numeri ha una competenza unica a livello nazionale sui quarantuno bis e quindi il così detto regime differenziato al carcere duro
E sui collaboratori di giustizia e soggetti che ugualmente
Hanno commesso molto spesso reati gravi si parliamo di quarantuno bis di collaboratori abbiamo pagine di Castellari pagine di omicidi
Credo che a Roma solo in sorveglianza si riesca ravvedere determinati casellario insomma fortunatamente sono più diciamo molto spesso
Vengono da altre aree va per carità anche a Roma abbiamo le nostre organizzazioni criminali autoctone che recentemente sono divenute particolarmente autoctono infiltrazioni anche di mafia eccetera
Quindi il ruolo importante e meriterebbe secondo me una considerazione maggiore perché io il problema del sovraffollamento l'ho visto con Manolo toccato con mano
Perché dall'inizio ho cominciato a girare negli istituti di pena poi lo scorso anno è stato un anno caratterizzato da tante rivolte
E io sono andata anche con perché fortunatamente in ufficio anche la polizia penitenziaria che è un corpo e Greggio corpo
Professionalmente molto valido tra l'altro c'ha tantissime specializzazioni Nica ricevuto
Il le lodi del di un dipartimento degli Stati Uniti d'America insomma sono
Persone professionalmente molto qualificate umanamente
Sono molto spesse eccezionali OPA come in tutte le categorie anche nella mia cioè la pecora nera e purtroppo è quella che fa notizia però da sicuro che io sono andata in negli istituti penitenziari del distretto
Ed ho potuto assistere toccare con mano la solidarietà che cioè tra penitenziarie detenuti e molto spesso anche tra i detenuti
Sono stata sia Rebibbia ma è successo che ha
Civitavecchia
Parlando con i detenuti ho scoperto per esempio che molti di loro siccome hanno le famiglie fuori che magari portano i pacchi di danno i soldi e si rendono conto che gli extracomunitari quelle persone che non hanno molto spesso
Nessun referente all'esterno se non la Caritas Sant'Egidio i vari operatori penitenziari
Quindi
E rifiuti rinunciano allora la loro alloro pasto per lasciarlo a loro devo dire per me è stato un insegnamento di vita fondamentale perché dica parte la solidarietà
è maggiore tra chi ha di meno che non tra chi ha di più quindi sono insegnamenti è vero il carcere non è poi tutto una bruttura il carcere ancora oggi secondo me è una funzione sicuramente i numeri del carcere non vanno bene in questo io credo che il carcere ha un senso per i reati molto gravi quello sì
Per il resto credo che dovremmo parlare di giustizia e di comunità come parli come diceva prima la presidente Palmisano con cui o questo rapporto in occasione tra giustizia di comunità oltre un rapporto di vecchia data perché abbiamo lavorato spesso insieme
E
Io credo che la giustizia dicono
La possa fare la differenza ho visto nella mia funzione situazioni soggetti che sono rientrati in carcere per un disguido perché poi i soggetti più vulnerabili gli emarginati sono quelli che non c'hanno l'avvocato magari non conoscono neanche la lingua italiana non sanno scrivere magari parliamo pure di soggetti che sono tossicodipendenti alcolisti eccetera quindi non fanno la famosa istanza che magari li potrebbe comportare
La sospensione del della carcerazione entrano in carcere ultimamente ho visto
Un soggetto che ha un disagio psichico importante era gestito dalla Comunità di Sant'Egidio in una casa di comunità
Del del Comune di Roma
Sant'Egidio sostanzialmente sta all'interno di questa casa di comunità
E porta anche operatori speciali specializzati quindi psichiatri psicologi questo soggetto dentro la struttura stava benissimo mi ha telefonato il presidente Impagliazzo di Sant'Egidio per segnalarmi il caso
E perché devo dire io prendo le segnalazioni di tutti senza per carità passare avanti a nessuno perché poi è chiaro che c'è un ordine
Però alle urgenze le valute obiettivamente una persona che passa per il carcere per un residuo di quattro mesi e non ha senso soprattutto voi non ha senso se c'è un disagio psichico perché il carcere è diventato un po'il contenitore di tutte quelle che sono le situazioni scomode non sappiamo dove metterli quindi i soggetti che vanno internati nelle Renzi posti nelle Renzo non ci sono sono pericolosi l'ho fatta anch'io come giudice ottenuto in carcere sine titulo in custodia cautelare ma la normale o vita perché se c'è una dichiarazione di non imputabilità se il soggetto ritenuto non capace di intendere e volere al momento di commissione del reato deve entrare nell'altro circuito
Nel circuito delle misure di sicurezza però quali misure di sicurezza non è semplice neanche sono vuole dare la libertà vigilata perché ti serve molto spesso la struttura
E queste strutture anche cliniche strutture che possano accoglierli curarli che potrebbero affiancare le Renzi nei casi meno gravi di patologie psichiatriche purtroppo molto spesso non esistono
E metterli fuori ma è capitato lo ricordo una volta un soggetto era convinto di essere Gesù Cristo girava con l'ascia
Ora obiettivamente è chiaro io mi sono assunta una grossa responsabilità però mettere fuori questi soggetti la Corte di Cassazione intervenuta
Sulla libertà vigilata che i giudici tutti i giudici d'Italia danno la misura della libertà vigilata con la prescrizione di non allontanarsi dalla struttura
Quando la struttura viene recuperata perché perché c'è una pericolosità sociale in alcuni soggetti
Che riconducibile a condizioni psichiatriche a volte ha una doppia dipendenza quindi bisogna chiaramente intervenire non solo per diciamo garantire l'aspetto retributivo stessa intervenuta la condanna definitiva eccetera ma per tutelare la collettività perché ripeto come giudice ricognizione il giudice di sorveglianza non può chiaramente dimenticare che c'è una collettività che potrebbe essere nuovamente minacciata minacciata anche seriamente quindi quando ci troviamo di fronte a soggetti che presentano una condizione di rilevante pericolosità sociale per motivi psichiatrici
Anche la Corte di Cassazione c'ha dette ammissibile la libertà vigilata con la prescrizione di non allontanarsi hanno simbolo cioè edito agli arresti domiciliari sostanzialmente non è a misura cautelare e misure di sicurezza
Però voglio dire
Ci troviamo di fronte a situazioni estremamente difficile molto spesso il carcere diventa un contenitore perché e ne parlava ne hanno parlato prima tutti gli autorevoli
Professore che da ultimo il dottore siciliano
Molto spesso questi soggetti non hanno un riferimento all'esterno sì lo hanno diventa incompatibile perché quando parliamo non sai codici rossi maltrattamenti in famiglia
Molto spesso il maltrattamento è riconducibile a un indicatore che può essere un l'alcol dipendenza alla tossicodipendenza quindi è chiaro che i genitori quando è disperato denuncia il soggetto magari viene arrestato Paci si rende conto che non è non era composto cui nel momento in cui commetteva il reato che magari deve seguire un altro circuito
Questo circuito non c'è e i genitori m'è capitato quando ero giudice ricognizione che i genitori così come la compagna entro quindici giorni vanno a bussare al giudice io lo rivogliono voglio lo voglio riprendere è chiaro che c'è una situazione di pericolosità elevatissima
Quindi voglio dire purtroppo non abbiamo gli strumenti per intervenire come potremmo il tipo di sorveglianza è la Cenerentola perché perché abbiamo dei servizi
Dei sistemi informatici che sono risalenti nel tempo io venendo dalla cognizione che per carità avrete letto tutti adesso sua due punto zero che non funziona eccetera
Ma sicuramente hanno di sistemi informatici in grado di supportare i appena arrivata in sorveglianza ho detto adesso faccio il fascicolo informatizzato del detenuto in tribunale
Avevo organizzato tant'tante cose per l'informatizzazione e quindi ho detto faccio la stessa cosa in tribunale dico la prima cosa aprendo il detenuto
Prendo anche i fascicoli di quarantuno bis prendo magari le situazioni non i liberi li lascio un attimo
Mi hanno detto no perché il server non lo supporta un lavoro del genere quindi che significa che io c'ho un Mario Rossi
Mario Rossi magari è detenuto fa un'istanza di permesso premio magari viene respinta
La riffa dopo sei mesi
Il fascicolo non necessariamente viene inserito nella nuova in relazione al nove stanza figuriamoci se fa poi magari andato tranquillamente in permesso premio Stefano a domanda
Di semilibertà o di affidamento se capita lo stesso giudice il giudice a me io per esempio con i cognomi non ho memoria per cui come capiterebbe malissimo
Noi lavoriamo solo sul cartaceo quindi questo rallenta le attività in un modo incredibile perché se avessi il fascicolo del detenuto potrei
Tranquillamente recuperare l'istruttoria gli ultimi atti e capire se vanno integrati
No se non me lo ricordo io ricomincio da capo con lo è per con il carcere con le informazioni di polizia carabinieri eccetera
Per me è un sistema non farraginosa incredibile siamo nel due mila venticinque
E tra un'altra cosa sempre della sorveglianza noi siamo fuori dal Pnr le perché perché l'esecuzione penale non fa parte del processo penale questa è stata la motivazione ora ripeto che senso chapeau
Fare un articolo centoundici la ragionevole durata del processo se poi l'esecuzione penale non è altrettanto supportata
Io mi son trovata lo scorso anno con una scopertura del personale di magistratura del quarantuno per cento
Devo dire che i colleghi concerto molto ce l'avevano anche come io ho chiesto chiaramente abbiamo fatto il massimo sui detenuti e non sui libri sono andati in coda è evidente
E abbiamo addirittura come tribunale abbiamo aumentato i numeri dell'anno precedente dove non c'era scopertura praticamente quindi vado molto orgogliosa di questo ringraziato i colleghi anche pubblicamente perché è chiaro che diciamo c'avevano tutti un doppio ruolo io mi son messa in gioco ho cercato di mi faccio il giudice continua fa anche perché a me fare il giudice la cosa che mi piace di più organizzare altrettanto importante però e per organizzare devi fare il giudice devi fare devi confrontarti no con i problemi se stai dietro la scrivania non è possibile
E persone il personale magistratura sono riuscita a recuperarlo alla fine abbiamo scritto tutti quanti al presidente Mattarella prima il presidente
Del Consiglio superiore alla magistratura scritto prima il Vicepresidente avevo scritta ma ho telefonato ha visto che Rizzato le persone
Chiaramente un momento in cui la magistratura purtroppo i numeri sono al minimo storico perché ci sono state tonnellate di pensionamenti la gente scappa che son diventati ruoli sia nella magistratura di merito che per la magistratura di sorveglianza non più gestibili condizionano la vita l'insistenza così come parlavo prima il lavoro del direttore del carcere di condiziona la vita sono lavori che se vuoi fare gli devi fare in un certo modo
Adesso il problema è la scopertura del personale amministrativo perché ottenuto la non dico la copertura integrale ma quasi
Son venuti anche i giudici che vengono da tutt'altro settore ma che hanno capito subito l'importanza del ruolo della sorveglianza la delicatezza l'importanza di andare in carcere l'importanza di andare a colloquio con il detenuto
Perché è vero la sorveglianza viene visto un po'come un ponte non abbiamo parlato di ponti come la possibilità di avere un'opportunità all'e sterno perché le misure alternative passano per il tipo e sorveglianza le misure
Pene sostitutive che fortunatamente e finalmente sono state introdotte con la riforma Cartabia che sono altrettanto importanti perché sono un duplicato no abbiamo la semi de alla detenzione domiciliare sostitutive la semilibertà sostitutiva non hanno preso però piede purtroppo i numeri sono ridottissimi
Perché secondo me se posso permettermi non c'è stato
Il coraggio di inserire anche l'affidamento in prova al servizio sociale perché io detenuto ovvio avvocato che chiaramente sono attrezzato dico ma perché devo palchi dirlo subito al giudice di cognizioni aspetto primo Palmi daranno l'affidamento perché magari ritengo di avere tutte le condizioni presupposti
E io credo che per sicuramente i numeri di oggi non sono compatibili con l'articolo ventisette della Costituzione
Non sono compatibili perché perché il trattamento non è possibile pari per carità sovraffollamento cambia da istituto a istituto io l'ho detto prima parlando con diversi interlocutori
Nonché gli altri istituti non abbiano problemi ma regina Shelley in una situazione drammatica e sono andata il primo istituto che sono andata a visitare l'impressione che ha avuto è stato l'ozio
E credo che l'ozio sia al contrario del trattamento
Sono entrata non ricordo adesso quale fosse il braccio la sezione sono tutte uguali per insomma c'è questa edilizia penitenziaria che più o meno
E in molti istituti è simile
E ricordo che sono passata sono entrato in questo braccio
Stavano tutti sui tre piani sui ballatoi affacciati a guardare chi entrava chi fasce poi sono salita ho trovato condizioni di promiscuità inaudite secondo me
Condizioni di sovraffollamento inaudite perché sei letti uno sopra l'altro non c'è nemmeno la scaletta diciamo oggetto contundente Baccolo sgabelli all'oggetto contundente
Che un bagno che sostanzialmente dato da un
Combatterà è un lavandino piccolo faceva il lavandino grande dall'altra perché sono quattro locali comunicanti quelle a sei a sei posti
Diciamo agli estremi cioè da una parte la cucina dall'altra il bagno e poi le due tutte comunicanti sono le due stanze per il pernottamento
Sono andata a vedere la cucina la cucina flessibile rotto
I detenuti mi hanno detto che era rotto da tempo ricordo che poi ho chiesto subito la direzione intervenire perché tra l'altro un danno pari è possibile mi dicono che molto spesso i detenuti stessi
Cagionano dei danni mi domando se però vivono lì devono stare un po'fuori di testa perché se quella è la loro stanza c'ha poco senso comunque sia questa è stata la situazione e a Regina Coeli per esempio abbiamo fatto
Di recente qualche mese fa un evento perché gli eventi sono importanti per i detenuti fanno parte del trattamento no perché di tra l'evento c'è tutto un attività preparatoria c'è tutto uno studio e abbelliti per esempio visto il la redazione del giornalino e ha coinvolto tutti anche gli extracomunitari quindi chiaramente articoli scritti in modo diverso c'era il laureato e c'era quello che stava imparando Lanna
La lingua italiana e ha Regina Coeli siamo riusciti a fare il premio letterario
Tra l'altro visto sia lì che abbelliti tutte le volte che c'è qualcosa di letterario o anche il teatro quello che emerge sempre è la condizione di restrizione sia nelle donne che negli uomini
E la limitazione delle relazioni con i fan con i parenti con i familiari e l'affettività
è importante importantissima al di là adesso della sentenza della Corte Costituzionale purtroppo al tribunale di sorveglianza di Roma l'anno scorso
Ma mi sono autodenunciato nel senso che ho scritto al ministero ho scritto al presidente della corte d'appello scritto alla Camera penale che inizialmente ha reagito anche in maniera dura per tutte quelle che sono le visure alternativo dovuto eliminare l'affettività quindi era proprio questo periodo quindi cominciano le comunioni le cresime matrimoni autorizzazione ad andare fuori eccetera
Eravamo nell'impossibilità e quindi ho fatto un ordine di priorità l'affettività andata in coda perché il lavoro per me è fondamentale
E l'attività trattamentale in carcere sostanzialmente l'istruzione e la formazione professionale il lavoro
Per qualunque iniziativa che sia formativa quindi anche l'attività teatrale l'attività sportiva sono state decente a Rebibbia femminile hanno fatto miss mamma
E il figlio comune di tutte queste manifestazioni la distanza l'allontanamento dei figli e molto spesso dai compagni e dalle compagnie perché poi la famiglia è chiaro che va a scontare
La Pina insieme all'uomo e la donna chissà in carcere
Poi il sovraffollamento in questo momento crea grossi problemi anche per le traduzioni perché non abbiamo sufficiente numero di agenti di polizia penitenziaria quindi io ho fatto un protocollo ha partecipato anche il provveditore ci metto più tempo a fare le firme mi manca la firma del Garante nazionale hanno partecipato anche i garanti e dove sostanzialmente ho detto in sorveglianza dove l'udienza è una cosa che va molto velocemente normalmente si tratta di valutare la condotta non dobbiamo assumere prove
Siccome abbiamo il collegamento il video collegamento con tutti gli istituti d'Italia
Ho chiesto alle difese nei limiti del consentito di sensibilizzare i loro assistiti e dire
Fate il video collegamento non chiedete per quelli del distretto chiaramente
Non chiedete la partecipazione in presenza perché è una facoltà tanto hanno comunque la possibilità di parlare quanto come e dove vogliono possono parlare separatamente con il difensore abbiamo delle Aule realizzate da poco colto belle e ha ottenuto alla fine l'adesione di tutti
Perché ho detto magari utilizziamo saranno due cellulari tre cellulari utilizziamoli per portarli al Gemelli piuttosto che al Sant'Andrea perché il problema della salute è un problema serio in questo momento in carcere
Perché non si riesce a garantire sotto vari profili non vanno più i medici in carcere perché sono pagati come se stessero facendo lo stesso lavoro all'interno di qualunque altra struttura è chiaro che il carcere
E partiva un lavoro particolarmente usuranti anche per il medico quindi non si trovano gli psichiatri gli psichiatri sono fondamentali c'è un disagio psichico l'Organizzazione mondiale della sanità
Ha dato dei dati adesso non non li ritrovo ma sono allarmanti e riguarda tutto il mondo non solo l'Italia comunque tutti i detenuti presentano quantomeno un forte depressione molto spesso diventa un disadattamento al contesto circostante molto spesso sfido sfocia in una patologia
Quindi il problema e affrontarli questi situazioni affrontarle nel modo migliore possibile perché è chiaro che non possiamo chiedere il provveditore molto attivo io devo dire che anche di recente così come direttori che sono presenti oggi
Per il conto monitorare tutelari condizioni di salute mi rivolgo solchi Rizzoli persone però è anche vero che mi son capitati patologie oncologiche erano controlli salva vita se ne facciamo saltare una TAC vuol dire rientrare nel circuito di prendere la visita medica riprenderla magari fra sei mesi se va bene
Quindi diciamo
La legge io credo che la trecentocinquantaquattro del settantacinque
Sia stata veramente una grossa riforma perché poi il
Regolamento del trentuno che era quello che l'ha preceduta era regolamento fascista dove veramente gli uomini detenuti non venivano chiamati con nome e cognome ma con il numero
Dove addirittura c'era una norma che prevedeva che nel caso di morte all'interno dell'istituto di pena il direttore poteva trattenere la salma e darla all'università presso tutte scopi scientifici quindi per avente era l'annullamento l'annichilimento non parlo poi delle sanzioni che potevano essere irrogate
E fino al settantacinque quelle rimaste Regolamento perché Carrero Regolamento quindi l'intervento era col del legis del Della Corte costituzionale non poteva esserci perché chiaramente era una fonte secondaria
Quindi il settanta e il la legge del settantacinque io credo che sia un'ottima riforma
Gli interventi della giurisprudenza della giurisdizione nazionale soprattutto dalla Suprema Corte di Cassazione Della Corte costituzionale ma anche sovranazionale sono diciamo l'hanno arricchita nell'anno aggiornata ulteriormente
Il alla base di tutto ci deve essere la dignità del detenuto il rispetto della persona
I veri il problema è l'operatività darne concreta attuazione ecco perché dice c'è stata è stato detto prima dal professor Flick grande tradimento
Perché non riusciamo a dare attuazione perché sennò non riusciamo a garantire il diritto alla salute che credo che tra tutti i diritti fondamentali forse sia il più importante
E il diritto al lavoro per esempio del detenuto io sono partecipò un po'a tutti i convegni dove posso e c'è un
Tavolo tecnico Alberto
Presso il CNEL e ha partecipato anche ricordo l'anno scorso erano mise non ricordo se erano due giorni sono stata con molto interesse dati del Sole ventiquattro Ore del Carmela
Sì e noi diamo l'opportunità hanno un'opportunità al soggetto condannato che stanno in espiazione pena in carcere il tasso di recidiva si abbassa dal settanta al due per cento
Quindi il dato ripeto lo trovate anche
Voglio dire sconvolgente quindi noi dobbiamo investire nel carcere dobbiamo investire nel trattamento
E il capello ha avuto l'ottima iniziativa il presidente Brunetta di fare questo tavolo a livello non dico multidisciplinare ma con tantissimi
Attori e non solo gli operatori penitenziari la sorveglianza ma soprattutto le imprese e gli enti del terzo settore
Hanno stipulato una un un cordone il ventitré con il ministero delle Giustizia del ventiquattro aderito anche credo garante nazionale se ricordo bene
E questo significa dare un'opportunità il sushi di suicidi statisticamente avvengono all'inizio scusate che salto un po'però volevo
Sì arrivo alle conclusioni il i suicidi statisticamente avvengono nel momento dell'inizio della carcerazione o nel momento finale perché perché
C'è la massima tra disperazione non è chiaro un soggetto che viene di punto in bianco portato in una realtà che magari non ha mai conosciuto per prego
Difficilmente sono soggetti che già hanno espiato pene che si suicidano
E il momento finale perché se non hanno un'opportunità se non hanno nulla al di fuori hanno paura ad uscire e quindi
Diciamo dare il trattamento sono d'accordo io quando il governo dice noi non dobbiamo
Fare un
Una misura generalizzata non serve a niente lo posso capire però va bene se ne facciamo trattamento se non riusciamo a dare attuazione pratica in istituti di pena dove c'è un tasso di sovraffollamento credo che
Reggina lascia lì sì al centosessantasette per cento ad oggi
è chiaro che le stanze già regina scialle quello che come struttura non so quanto possa andar bene ma se noi non diamo proprio i locali necessari minimi per fare trattamento non diamo questo opportunità di reinserimento di risocializzazione
Quindi credo che diciamo tutti gli operatori devono intervenire importante lavorare in sinergia ma soprattutto è importante che all'esterno si abbia consapevolezza perché parlando con persone diciamo anche trasversalmente un po'di tutte le classi sociali il mantra comune stanno meglio dentro che fuori teniamo lì dentro
E devono capire che prima o poi questa gente nasce se noi la recuperiamo la Renzi riarmo dobbiamo essere inclusivi sì è possibile
Se non delle lasciamo in condizioni di esasperazione usciranno molto peggio di come sono entrati
E quindi credo che sia importante tutto quello che c'è scritto nella trecentosettanta cinquantaquattro del settantacinque dobbiamo solo solo capisco che è difficile darne attuazione in questo momento siamo sicuramente sull'orlo della diciamo con numeri compatibili con quelli della sentenza Torreggia
E non è vero e chiudo il Garante nazionale ho letto degli articoli ha detto che basterebbe che le sorveglianze si dessero da fare ci sarebbero nove mila detenuti che potrebbero uscire con la detenzione domiciliare speciale con la centonovantanove
Non sono i tribunali sorveglianza che per carità siamo oberati saremo lenti tutto quello che volete
Ma ci sono una serie di paletti che mettono giustamente non è che non c'è nessun automatismo quindi basta che manchi il domicilio Esterno valido visibile effettivo non li possiamo mettere fuori per i reati più gravi non è possibile quindi
Diciamo è necessario un confronto continuo
La dialettica credo che potrà portare a un miglioramento di queste situazioni senza nessuna posizione di pregiudizio né da parte del governo né da parte degli operatori credo che solo in sinergia possiamo garantire
La del mille rispetto del dettato dell'articolo ventisette grazie scusatemi se mi sono dilungato
Grazie presidente finiti io ritengo che sia il momento di cambiare di cambiare il pane del professor Giordano quindi noi ci ci allontaniamo prego la professoressa caso di venire qui
Questo
Se i relatori si accomodano perché siamo in lire estremo ritardo ma quindi a me toccherà essere molto tedesca negli orari nel rispetto dei tempi perché penso che l'argomento è molto importante interessante tanto è vero che siamo lunghi ma le persone sono anche stanche per cui è giusto
Io prendo è troppo il cronometro perdonatemi l'unico modo
Per cercare di fare i tempi vi chiedo quindici minuti
Manca la dottoressa tromba nel calderone
A possiamo perché era la prima prima
Se
Vediamo a vedere se si entra altrimenti andiamo fra diciamo andiamo là aspettiamo Napoli facciamo parlare dopo allora andiamo un po'stanchi ma davvero non è un un una tavolo rotondo un convegno stancante le cose da dire sono tantissime
Il dedico poche ne dico giusto due solo una riflessione che mi veniva rispetto alle cose veramente importanti e le sottolineature che sono state fatte dai relatori precedenti
Intanto che il diritto alla speranza non è soltanto per i rifiuti ma anche per gli operatori più chi lavora dall'altra parte perché in fondo è questo il lanciamo un po'lo spirito che ha voluto dare il dottor siciliano con il quale mi trovo assolutamente d'accordo
Mi chiedevo faccio una provocazione un po'datate mette fine lo posso fare sono oltre che un professore una psicologa e chi sa cosa accadrebbe se il giudice dicesse quando fa la sentenza
Che ti condanno al o un periodo di riabilitazione e e di recupero di riparazione del danno ai fini dell'inserimento sociale anziché alla Pina chi sa se questo linguaggio comincerebbe un pochino a sollecitare nelle persone che cos'è il carcere
E della possibilità che tutto quello che è stato detto metta davvero al centro la comunità
E la comunità una comunità responsabile in grado per quelle che sono chiaramente i propri obblighi di lavorare a questi fini chi sa se questo non cambierebbe una cultura di cui si è parlato oggi perché come si cambia la cultura permettetemi ma il linguaggio è il veicolo attraverso il quale le cambiamo le culture detto ciò passo
Al questo punto alla arrivata giustamente
Alla primo intervento perché vedremo appunto interventi questo punto che riguardo proprio quel fuori di cui ci occupiamo fondamentalmente quella relazione perché il principe proprio mettere al centro non le persone ma le relazioni tra le persone quindi ma diamo poco di diritti diritti con la dottoressa Valentina Calderone
Che è la garante detenuti di Roma capitale e avete quindici minuti perché siamo in estremo ritardo ma sicuramente ci saranno altre occasioni in futuro prego dottoressa
Sì vorremmo configurarla come sequestro di persona da subito allora grazie se non molto contenti di essere qui e cercherò di essere anziana
Più breve possibile in realtà io venendo qui diciamo ho riportato un libretto che mi sta accompagnando da da un po'di mesi
Se il presidente chicche che altri hanno citato Alessandro Malgara magistrato di sorveglianza io
Invece volevo appunto iniziare portare questo questo testo bigino Cappelli anche lui un magistrato di di sorveglianza perché scritto questo
Libretto molti anni fa ed è per un libro che racconta diciamo così alla speranza di magistrato a cavallo tra la riforma in prima riforma il dopo riforma raccontando appunto il suo il suo ruolo allora c'erano ancora i manicomi
E qui in questo diario
Diciamo ha degli spunti molto interessanti per né no capire
Qual è stata un po'al differente qual è stata anche Napoli tutta la spinta che ha portato in qualche modo a alla riforma di cui stiamo parlando oggi e che oggi
Insomma che in quest'anno compie compie cinquant'anni Camp
All'interno di questo libro io volevo leggervi un paio di passaggi sono mi sono importanti anche Calandra io è stato citato è Calamandrei raccontava a un certo punto di questo magistrato che siamo Pasquale Saraceno
Leggo testualmente che aveva chiesto con ingenua serietà al ministro il permesso di essere rinchiuso sotto falso nome
Per qualche mese in carcere tre delinquenti comuni per misurare l'esperienza le loro sofferenze cercare nella realtà del carcere a giustificazione della penna con l'idea no alla fine era stato anche al mantenuta discussione dell'articolo ventisette realtà questo tema c'era stata una un po'come provocazione ovviamente poi e non è non era possibile farlo però l'idea che appunto e chi l'ha scritto quell'articolo ventisette in buona parte il carcere aveva patito e quindi ben sapeva no di cosa si parlava che prima di giudicare prima di essere nelle condizioni effettive di poter mandare qualcuno in galera forse si sarebbe dovuto no approvare forse si sarebbe dovuto e sperimentare che cosa significava questa ovviamente diciamo così non è non è una cosa possibile ma è diciamo poi io credo anche a differenza no per i quando la nostra Costituzione nata la sempre più ampia distanza che sia messa tra tra l'idea effettiva di quello che succede lì dentro e invece adesso la totale come dire
Alienazione che quel posto è quel contrasto a lo ha e non si è parlato anche tanto questa mattina di che cosa significa
Diciamo così provare a suscitare un cambiamento culturale a tirare dentro non la cittadinanza in questo in questo cambiamento culturale una domanda qui ovviamente ma ha risposto a chiunque
Come me diciamo così ma come tante tutte le persone che qua questa mattina hanno parlato ci facciamo in che modo no
Provare a contrastare quella che poi è diventato questo fenomeno strenuamente
Gravoso di conoscere il carcere solo attraverso quella che era una dinamica comunicativa giornalistica che premia sostanzialmente il grande reato il grande atto il grande fatto criminale che su quello
Nobili esempi e in qualche modo misurare appunto la crudeltà spesso è la ferocia del sistema del sistema attuale
E però appunto oltre a
No come dire a tutta una serie di impegni e di altre questioni che in quegli anni quindi prima della riforma succedevano anche lì anche in quegli anni c'erano dei grandi
Sono stati ricordati delle grandi proteste all'interno delle istituzioni
Che appunto il Gino Capelli racconta e non di alcune di queste a un certo punto dice altro che musiche religione rechiamo norma i detenuti in rivolta sui tetti di Poggioreale San Vittore di Regina Coeli
Dignità di uomo e di cittadino umanità del cosiddetto trattamento non trasferimenti indiscriminati non cimici cimici intesi proprio come animali
Colloqui con i familiari
La fine dello sfruttamento del soprabito
Parliamo di sfruttamento e soprabito siamo in un anno in cui è entrato è stata diciamo così appena partito un processo a Roma su appunto questioni di vita di soprabito nel carcere con tutti gli scandali che sono collegati appunto la mancanza spesso e di qualità di quello che le persone possano mangiare all'interno degli istituti allora noi ci ritroviamo diciamo così a affrontare problemi vecchi in una dinamica nuova prima mi faceva insomma non mi ricordo chi chi lo ha citato il grandissimo numero forse l'azione più di un grandissimo numero delle persone straniere in carcere nel nostro momento siamo arrivati più o meno in Italia al trentuno per cento
Ma se andiamo a guardare più o meno a quaranta anni fa la quota nelle persone che oggi le chiamano stranieri era la quota riservata alle persone meridionali quindi come dire lo spostamento no diciamo di quali sono le categorie che si vanno a punire a incriminare non diciamo niente di nuovo ma è quello probabilmente no il fenomeno cui in cui dovremmo mandare guardare in qualche modo e quindi come dire
Se no noi possiamo guardare il carcere io adesso appunto da sicuramente i problemi che sono stati citati parliamo di sovraffollamento ed è interessante ma presidente Fini che prima parlava di valutare gli spazi e valutare il tempo e questa dimensione degli spazi del tempo
Meno quando parliamo di sovraffollamento spesso pensiamo e ci concentriamo su corpi che sono rinchiusi in spazi che non sono adeguati allo sport ma diciamo così il tema del sovraffollamento non è semplicemente ampi il fatto di avere dei letti a castello che arrivano fino a a venti centimetri dal proprio viso perché sta nella parte sopra non è semplicemente il fatto di no no avere dei bagni senza acqua calda sì correrà strettamente con il tempo Marche il tempo che ognuna delle persone che sta dentro deve essere dedicato quel tempo lì nel momento in cui c'è sovraffollamento vuol dire che tempo diviso ancora di più dei professionisti che all'interno del carcere operano quindi vuol dire che
Appunto sovraffollamento incide strettissima mente con quella che è appunto il doversi suddividere altro che coperta corta no un po'di anni fa c'era questa era uscita fuori questa statistica per questo numero che parlava di quanto e di quanto tempo ogni professionista psicologo poteva dedicare una persona detenuta quella analisi era impietosa non si diceva si parlava e di dieci minuti al mese a persone detenuta e capiamo che
E non come dire questo vuol dire decidere e soprattutto diciamo così soprattutto questo avviene per tutta quella parte di popolazione detenuta che la stragrande maggioranza che nel carcere passa molto poco tempo pene e di due-tre anni sono dei tempi
Di pena in cui l'amministrazione allo stato attuale non riesce a vederti tu non sei visto tu non sei considerato tu non sei
Preso in considerazione perché quel tempo lì è assolutamente insufficiente per poter costruire qualsiasi tipo di percorso allora
Sì questa dimensione dello spazio e del tempo
è importante io penso che forse non dopo cinquanta e nell'ordinamento penitenziario ne possiamo
Provare a fare un cambio non di di prospettiva prima
Il provveditore diceva che
No parlava e giustamente diciamo così io frequento costantemente gli istituti parlo con gli operatori parlo con le direzioni
Questo cambiamento no della composizione popolazione detenuta persone che stanno molto male persone che hanno problemi di salute mentale che hanno problemi di dipendenza è un fatto però questo ci costringe diciamo così
Non solo e probabilmente a trovare degli strumenti all'interno secondo me ci costringe a guardare fuori no prima Presidente finiti diceva il
No il carcere è un contenitore il carcere a un contenitore a un contenitore di tante cose ma almeno per me sotto la mia prospettiva il modo in cui io cerco di guardarlo tutti i giorni
è un contenitore che ci racconta
Più che di quello che c'è dentro sia conta di quello che c'è fuori e allora se noi dobbiamo veramente provare a fare come dire un passo di qualità non possiamo prescindere nel renderci conto che continuiamo e continuare a voler punire a criminalizzare a rendere no come dire quella porta di accesso così tanto aperta impermeabile a tutta una serie di categorie di persone senza volersi occupare fuori ma pensando che possiamo delegare al dentro occuparci di quelle categorie e allora questo significa che cosa hanno qual è l'impatto poi delle decisioni penali che vengono fatte nel nostro Paese bene non possiamo no io non posso non non dire non criticare profondamente quello che è stato la modalità in questa approvato il decreto sicurezza il modo in cui e quello che dentro al decreto sicurezza è definito
Come dire noi siamo in un momento in cui abbiamo fatto un lungo lavoro prima venivano citati da presidente Palmisano citava tutto il lavoro dei tavoli degli stati generali sull'esecuzione penale in cui diciamo così si stava arrivando per esempio a definire e a poter dire basta ai bambini in carcere fino a tre anni con le loro madri eravamo e siamo siamo quasi arrivati al momento in quegli anni che era intorno al due mila sedici due mila diciassette questo fenomeno riguardava l'anno più o meno
Tra le sessanta e le settanta persone quindi donne con con i loro figli minori di tre anni all'interno con il codino anche grazie a quello siamo arrivati adesso a a un numero che si aggira tra i venti e venticinque
Noi stiamo rischiando con la
Diciamo così con l'abrogazione di fatto della della possibilità della del rinvio obbligatorio dell'esecuzione per le donne con con i fili sotto un anno delle donne in gravidanza di riempire di nuovo le cosiddette sezioni nido e né lo stiamo passando in un ottica che dichiaratamente diciamo così non è neanche stato una cosa particolarmente velata vuole colpire una certa categoria di donne vuole colpire le donne Rom per diciamo così completamente senza ecco pensare a quello che dovrebbe essere il maggiore interesse interesse del minore questo provvedimento si appunto collega un altro provvedimento molto grave alla possibilità che è stata introdotta da questo decreto di quel socio Proust la creazione di questo nuovo reato che configura la resistenza
Passiva all'interno degli istituti resistenza passiva che non è ben definita quindi vedremo forse come verrà applicata ma significa che e qui ritorniamo che cosa vuol dire
Vivere all'interno di un nuovo di privazione della libertà che nella maggior parte dei casi non rispetta di più elementari diritti se una persona è quello che succede non moltissimo all'interno degli istituti
Non so
Mancano le docce docce non funzionano da mesi e allora di solito si chiedeva un intervento si chiede di poter parlare con la direzione magari si chiede di poter parlare con il comandante magari si scrive una lettera firmando la tutti quanti insieme
Dopo due mesi nessuno risponde una delle cose più comuni che succede anch'il non rientra dall'aria quindi la modalità io appunto resistenza di non diciamo così adesione a quell'ordine perché ci si vuole fare ascoltare allora impedire no già Aki è appunto in una situazione in cui la propria voce difficilmente viene ascoltata impedire anche il più elementare il più minimo al più minima possibilità di dire di rivendicare e di chiedere no che come dire quei diritti vengano presi in considerazione e vengano presi effettivi e non appunto solo sulla carta
Come dicevamo è il sintomo di una secondo me appunto timpano gravità
Di di di concezione proprio di quello che vuol dire far rispettare la legalità e provare a ragionare sulla legalità e allora questo chiudo
L'idea di che cosa non si può
Ricavare da diciamo così da questi cinquant'anni che cosa si può ricavare anche
Nella prospettiva di provare ad andare oltre da fare degli altri passi avanti io penso che sia assolutamente imprescindibile provare a rendere no quello che succede patrimonio pubblico patrimonio pubblico che faccia capire come dire il problema è che poi no tutta la questione è quello che poi è stato teorizzato come il populismo penale funziona benissimo funziona
Diciamo così in maniera molto anche meccanica e molto molto facile si colpisce in qualche modo la pancia e sentimento delle delle persone che si fanno passare dei provvedimenti che sono effettivamente poi a costo zero no come
Diciamo così dei provvedimenti panacea di tutti i mali
Che ci danno quella falsa illusione della sicurezza ora questa non dinamica diciamo così di pensare che la nostra sicurezza passa attraverso il sì sì chiudo
Che la nostra sicurezza passa attraverso l'incarcerazione di certe categorie di persone assolutamente un boomerang diciamo così e purtroppo è un boomerang che ci si ritorcerà ritorcerà contro allora oltre a l'invito no approvare sempre di più ad espandere
Diciamo così il l'effettivo percorso qual è la verità rispetto a causa infetto no tra quello che decidiamo in ambito penale quella che poi è il risvolto sulla nostra sicurezza come collettività come cittadini dall'altra parte
Dobbiamo anche diciamo così guardare noi stessi al carcere in maniera diversa i provare a pensare e a dirci che guardare dentro quel luogo non significa guardare qualcuno che ha commesso un reato che ha sbagliato che ha diciamo così violato una norma sociale dovremmo iniziare a guardare il carcere come il fallimento di noi stessi fuori come Società libera che non ha saputo e che non ha potuto
Diciamo così dare garantire opportunità garantire equità
E allora se le proviamo a invertire no diciamo così questo sguardo e a ribaltarlo allora probabilmente troveremo anche delle soluzioni che sono magari un po'più creative di quante non abbiamo avuto adesso ma che forse ci possono portare da qualche altra parte grazie
Grazie grazie anche per il rispetto dei tempi anche per queste insomma ritornare sul tema della dignità del del la persona privata Libertango affrontare le criticità
Attraversa semplificazioni che alla cosa sicuramente molto importante e mi fa venire in mente che io dico sempre mi studenti ci sono due cose nella vita che andrebbero fatti visitare l'ospedale pediatrico invitare un carcere
Perché questo ci avvicina sicuramente in un mondo non crea quella frattura e quella distanza allora proseguirei proprio perché in realtà ha anche parlato del tema diciamo della di delle dignità e quindi secondo me di quello che e il tema della individualizzazione del trattamento che è un altro aspetto che oggi si è toccato passo con molto piacere la parola all'amico e collega altro il professor Alfredo deriso che presidente dell'associazione dei centri per per la ricetta l'osservazione il sistema di salute ed è la comunità del terzo settore finalizzata a favore
Per dialogare tra le diverse professionalità
E realtà associative culturali ma poi evirato essere derisi o che cosa significa a questo questo è la la presidenza di questo importante c'entra soprattutto come si pone proprio rispetto alla tematica che oggi intacchiamo prego
Grazie letizia grazie a quanti o ancora nella nostra bellissima sede nella rosa partecipano a questo evento
Aver ascoltato incompetenti relatori accademici e giuristi da Malaparte ovviamente mi mi porta anche a un'emozione in questa relazione dall'altra parte mi riporta anche a un viaggio di trent'anni
Che mi avvicina molto alle parole del signor provveditore
Siciliano per quel tema che forse è stato poco trattato ma che a mio avviso andrebbe recuperato
Operatori preparati e pazienti ma mossi da una passione una passione sana verso questo sistema ai più precluso che noi chiamiamo carcere
Ma il tema del carcere non vuole essere per me il primo tema nel presentare anche la sigla che mi pregio portare a voi ma dovuto dovuto e doveroso un ringraziamento al professor Giordano
Per aver avuto avermi voluto come professional nel suo team accademico alla professoressa del caso ecco Letizia per aver dato continuità a questo tema della Penitenziaria che innesta e scambio che mette i luoghi di questa nostra università dalle profonde radici etiche e che noi andiamo a declinare nell'etica della competenza e nell'etica della responsabilità che accomuna tutti gli operatori a qualsiasi titolo e in qualsivoglia sistema Complesso
E il carcere e forse uno di quelli più compressi come abbiamo avuto modo di ascoltare ma io voglio essere breve come ha detto la professoressa caso mi raccomando veloci e quindi nella mia velocità sarò altrettanto come dire attento al mandato
Due mila cinquecento anni fa
Un umanista di era precristiana hanno riconosciuto come Empedocle di Agrigento ha portato a noi una riflessione e io la riporto a voi perché così e andiamo a chiudere questa mia riflessione sulla Sila
Akros che porto come strumento di lavoro
Cosa ci dice in perle Tupelo che fa una brevissima riflessione sulla terra al consumo conica cioè una delle teorie che rimangono alla genesi del cosmo ma non solo la genesi del cosmo ma anche la genesi dell'uomo
E ci dice che quattro elementi con partecipano a questa genesi ANIA acqua terra e fuoco
Presenti quando si avvicinano
Alla vita di ogni
Individuo intesa anche quella del cosmo
E quando allontanati distruggono la vita
Allora questo ciclo della vita e il ciclo del cosmo
Su queste quattro radici sembra poggiare ma lo stesso il pedone dice attenzione non sono sufficienti queste radici c'è bisogno di qualcosa che dia dinamismo alle radici ecco qui comparire due istanze
Due divinità
Tra loro in conflitto nemico sketch figlia nei costi e la divinità dell'odio del rancore e quindi quella che allontana quella che distrugge e la figlia quella che accomuna quello che crea la complicità quello che avvicina ma come noi sappiamo ovviamente nelle culture penitenziarie non tutte le figlie sono sane
Quindi riflettiamo anche su questo non tutte le filiere sono sane deve però la collega che mi dice non con non ho compreso lo facciamo riferimento alla pedofilia piuttosto che alle altri e disturbi para finisci
Ecco ma perché questa riflessione perché pensa riflessione questo questa dicotomia concettuale c'è accompagnato fino ai giorni nostri forse andrà anche oltre perché nelle riflettere analisi prospettive io debbo partire da ieri per poter guardare a domani
E come dire non posso parlare della Psicopatologia forense senza conoscere la psicologia
Quindi è inutile andare avanti se non guardiamo di recuperare anche le memorie di ieri e ne abbiamo ascoltate molte anche nei voci e le persone
E allora ecco qui che questo movimento
Cosmico ha dato vita sì al cosmo ma anche a quello che di fatto la vita psichica
Ma la copresenza
Di nei cross e di figlia ci aiuta a fare anche un'altra riflessione
Sulla natura dell'uomo
La natura dell'essere umano potremmo dire lo stile dell'essere umano
Come articolo e Leo rullo stile ma essendo figli del bene e del male superando questo aspetto
Pre cristiano e richiamando poi tutto ciò che nella fede ritroviamo nella dibattito bene male mila tensione tra il bene e del male lo che cosa vediamo anche a possono fare solo la posto Ruffo dello stile penitenziario intesa come ostilità dell'essere umano quindi siamo figli del bene e del male
Ma non figli singoli anche i figli
Allargati adesso che veniva non so chi questa mattina in un altro pane ha riportato il il poeta Divin poeta Dante ecco lo stesso Dante richiama se ben ricordo nel diciassettesimo canto dal paradiso quello che indica come la compagnia malvagie scempi a che come dire in quello che l'indegna di della di una figura ritorno e tori candelieri
Della Della dalla lingua italiana rimanda all'amicizia ostile ecco questa amicizia ostile sembra trovare alloggio coatto in questo luogo qui noi chiamiamo carcere
Ma come è stato riportato
Da
Anche dalla dal provveditore come dal presidente finiti
Presidente finiti e anche un luogo
Non necessariamente di amicizie ostile luogo anche di umanità
E questa umanità ovviamente e accompagna tutta la riflessione della psicologia arriviamo a tempi più recenti prima dei due che la collega mi passi il foglio ed ecco qui che arriviamo al padre quello che possiamo possiamo indicare il padre della psicanalisi Freud
Lo stesso Freud recupera questo tema del bene e del male di questo in uno scritto del mille novecentoventi
E al di là del principio del piacere noi ritroviamo Eros e Thanatos
Che altro non sono di quella comunione e di quella distruzione di cui Empedocle aveva fatto una prima riflessione
Ma non solo un'altra corrente psicanalitica la quale per cultura e formazione io mi riconosco la psicologia individuale di Alfred Adler richiama anche qui le due istanze fondamentali della mente dell'uomo
Da una parte sentimento sociale quello che dovrebbe essere il primo movenze quello che richiamavo prima
Ma dall'altra parte la volontà di potenza che non vuole essere lo slogan della Lucania o della Basilicata ma vuole essere quel richiamo a quella attesa volontà di crescita che i distacchi ad ognuno di noi
Il bisogno dell'autoaffermazione allora quando il sentimento sociale e il bisogno dell'autoaffermazione questa volontà di potenza tra loro sono in equilibrio ecco qui che noi avremo un individuo ben adattato ma quando qualcosa
E questo qualcosa ovviamente rimanda alle tante teorie non solo della psicanalisi ma le tante teorie che caratterizzano la psicologia ecco qui che il sito cioè quella frattura può generare un comportamento antisociale deviante
No no e del professor Giordano mi mandava delle riflessioni io non non poco mi chiedo scusa ma non so essere veloce nella riflessione pronuncia la frase ecco questo aspetto ha caratterizzato finendo giorni nostri quel quel dualismo
Quella polarizzazione tracciò che corpo perciò che mentre dobbiamo arrivare agli anni Settanta
E quindi al tema di oggi per vedere il superamento di questa netta polarizzazione di ciò che corpo di ciò che ha in mente
Ma perché questo è importante perché questa condizione questa polarizzazione questa divisione così lontana tra ciò che corpo ciò che mente ha fortemente influenzato
Non solo il nostro approccio di conoscenza all'essere umano ma anche alla malattia ma anche alla possibilità di cura
Ed ecco perché è importante poi guardare con attenzione
Agli anni ecco dagli anni Venti arriviamo agli anni Settanta quindi cinquant'anni in avanti
E questo processo di grande trasformazione
Ricordiamo qui non solo la trecentocinquantaquattro ma ricordiamo la centottanta che è stata richiamata non panel precedente come andiamo anche a ricordare la otto tre tre e lo dico questo per i più giovani perché quel supera mettono Della ma netta polarizzazione ci ha restituito una lettura su cui noi oggi costruiamo ancora oggi i nostri servizi
Il modello bio psico sociale che rimanda a che cosa a quell'individuo unità indivisibile che fino a prima di quegli anni settanta era assolutamente
Spaccata a metà da una parte il cervello e la mente dall'altra parte il corpo biologico col ciò che
Ne consegue e quindi questo individuo in questa unità indivisibile che trova spazio dove
Non nel servizio sanitario nazionale
No non in quello che è stato la chiusura del guard rail istituzione manicomiale
Con la legge centottanta del settantotto
Ma trova come primo momento d'incontro proprio
La legge trecentocinquantaquattro mille novecentocinque settantacinque prima in ordine di geni tumorali
Il servizio sanitario dell'otto del tre del settantotto la superamento la chiusura dei manicomi
E l'istituzione di quelli che si chiamavano al tempo dei servizi di igiene mentale ci raccontano di un qualcosa che venne già dopo a seguire
E quindi il ecco perché è importante recuperare queste memorie perché le cose di oggi non nascono casualmente ma nascono da processi
Di integrazione e superamento integrazione superamento quindi le memorie non le possiamo perdere non possiamo dire che ciò che è stato fatto fino a ieri era sbagliato e ciò che faremo domani sarà perfetto assolutamente no
Ecco qua per chiudere perché se no giustamente mi picchiano
Sono stati richiamati i temi di assoluta importante come dire penso che andrebbero ripetuti con maggiore attenzione anche la garante che mi ha preceduto richiamato l'importanza dello spazio
Dei luoghi della pena e proprio su questo spazio come Akros non abbiamo fatto una bella proposizione che è stata colta dalla al ministero della Giustizia abbiamo il patrocinio e vediamo proprio sono stata avverte adesso le iscrizioni qui LUMSA degli corso di alta formazione che rivolto a ingegneri e architetti
Sul manufatto edilizio
Ma questo perché perché lo spazio non nuovi spazi ma perché questo spazio possa essere recuperato in ordine a delle mission che sono già presenti nell'ordinamento penitenziario
Il diritto alla salute che è stato più volte richiamato e di cui sarà oggetto di trattazione del collega stradini ma anche il il riconoscimento la tutela del diritto potremmo dire il diritto alla tutela di tutti i diritti che nel carcere ovviamente si raccontano in ordine a quello che già la legge costituente aveva richiamato
Ma e perché il sequestro del tempo
Nel tempo della della pena che non diventi oggetto il soggetto di una malevolo agire è importante che vi che questo ordinamento penitenziario posso trovare ancora oggi una sua centralità nell'agire quotidiano non solo delle dei professionisti che si raccontano in ordine a quel modello bio psico sociale ma in ordine a quei professionisti di affiancamento che sono le professioni che rimandano alla tutela e alla sicurezza dei luoghi
Allora rosso che cosa fa cross a grosse un'associazione è una
E una comunità scientifica inclusiva che integra che supera quel modello delle Società scientifiche costituite solo da professionisti ecco bit Nina costruiamo la multi
Professionalità abbiamo psicologico sono il Presidente sono uno psicologo li abbiamo il vicepresidente che è un altro psicologo abbiamo giuristi
Forze dell'ordine medici assistenti sociali proprio perché tutti quanti noi crediamo dell'opportunità di un
Di tendere al miglioramento dell'esecuzione me penale ma anche all'opportunità di aprire in un più ampio dialogo dischi di di confronto e per una mole umanizzazione della pena
Un'ultima cosa mi preme sottolineare
Proprio perché ha cross non è solo un contenitore di professionalità ma anche di altre sigle
E tra le altre sigle possiamo pagare richiamare ovviamente il CNR la fondazione che incarni la Fondazione Ivica perché rimanda alla legge trentotto due mila dieci
Che anche il carcere senza dolore la Fondazione Milan nel derby
La Maraini la Croce Rossa e tante altre a livello nazionale ma anche a livello europeo io vi ringrazio per l'attenzione mi scuso per la brevità
Grazie al servizio a allora davvero speriamo che questa recente nascita nell'associazione
Sia un punto di riferimento importante in in questo dibattito allora dove subito la parola professore Ezio Giacalone che dirigente del nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria anche lui componente del centro Duff a lui chiediamo insomma di darci un po'il punto davanti la prospettiva soprattutto della di quello che riguarda il dipartimento avesse dell'amministrazione penitenziaria sulla legge trecentocinquantanove
Silvio ovviamente non parlo come dire per conto del Dipartimento anche se nessuno un funzionario diciamo che il tema che abbiamo affrontato oggi fa veramente come dire molto sfidante
E molto sfidante perché quando si parla di analisi credo che ormai le analisi in questo Paese ne abbiamo fatte forse non le abbiamo approfondite molto ed è ruolo quello proprio dell'Università di questo centro di ricerca cioè andare
Ad approfondire poi come fare queste cose perché sul cosa bene o male siamo un po'tutti d'accordo che la pena nel carcere debba essere residuale
Che le pene debbano invece essere molto più ampie e molto più progettate credo che siamo tutti d'accordo anche solo per banali motivi finanziari non solo per buonismo ma che cosa fare dopo ancora come dire materia Dini studio
Di studio in un momento in cui non esiste più secondo me è un unico sistema penitenziario ma esistono tanti sistemi diversi perché ogni istituto veramente come volgarmente si dice in carcere ministero
Ci sono istituti da trenta detenuti ci sono da due mila detenuti ci sono istituita due mila glielo dicono Poggioreale che in pieno centro a Napoli dire affollato non è un femminismo
E dunque
E dunque alle volte mancano degli studi proprio di organizzazione su questo devo dire che il merito o di questa diversità di di di Filippo Giordano che oggi non parla ma aleggia come dire su di noi proprio questo cioè
Togliere quel sentimentalismo che pure giusto a vere quell'aura di romanticismo nei confronti del carcere
E di coloro che ci stanno dentro perché soffrono continuamente quello che la la sofferenza più grande per la Costituzione quello della libertà personale invece andare ad affrontare laicamente il tema in Italia è molto difficile affrontare le Clemente il tema per credo anche per limiti ideologici perché se si rifiuta in toto l'idea del carcere che pure è legittimo ricentrare poi dopo ci si proietta solo sul sul costruire un'alternativa Esterna che magari non ci si preoccupa di riempire di contenuto con gli spazi grandi o piccoli che esistono all'interno del carcere quindi credo che è stato detto anche in maniera molto interessante che condivido che occorre trovare delle soluzioni creative
E occorre soprattutto dire basta queste continue riforme dobbiamo attuare la riforma il settantacinque sono passati cinquant'anni è veramente imbarazzante
Che non si sia riusciti a incarnare
Sempre lo spirito di questa riforma devo dire che per esempio dal punto di vista del personale penitenziario negli anni novanta è stato fatto un salto in avanti ma anche lì stiamo parlando di
Dal settantacinque al novanta stiamo parlando insomma di venticinque anni
A
Quindici anni dopo il l'ordinamento del settantacinque che interviene dopo il Regolamento del trentuno cioè dal mille novecentotrentuno al mille novecentosettantacinque abbiamo ci siamo scordati che c'era la costituzione di mezzo e quindi
E attraverso circolari e attraverso quindi spinte perché circolare del peraltro venivano firmate fino agli anni Novanta dal dal negli anni Ottanta dal ministro direttamente
Se ci siamo abbiamo avuto una torsione continua del sistema penitenziario quindi oggi forse è ora di fare un po'di ordine e anche di interrogarci in maniera provocatoria su alcune questioni per esempio iper giurisdizionali Zare ogni fase dell'esecuzione penale è un bene o un male
Siamo arrivati ce lo dicevo prima è presente tribune di sorveglianza ha dei tempi lunghissimi
Di decisione oppure giurisdizione aizzare giusto ma mancano come pure ci diceva il presidente ma come ci dice il con Amsa anche c'è la il comitato dei magistrati di sorveglianza non si è investito a sufficienza delle infrastrutture
Cioè la parte burocratica nella parte informatica una delle pecche desisteva esecuzione penale per esempio l'informatizzazione che assolutamente scarsa ma io sono un giurista ma è stato lasciato troppo spazio giuristi questi anni in questi decenni in questo secolo
E e si è andati a detrimento di tutto i corpi tecnici di tutte le infrastrutture che pure servono
E dunque forse le risposte non stanno per l'appunto in un'unica
La risposta ma stanno in tante risposte che vanno spezzettate e analizzate nove quando entrano in un carcere abbiamo ancora il modello della domandina tre nove tre che non è assolutamente efficiente non è ecologico se vogliamo reintegrare un soggetto alla Società diciamo questo il fine
Giusto o sbagliato che ci dall'ordinamento ebbe reintegrare significa anche nel due mila venticinque Verona una coscienza forse anche con logica no match abbiamo sprechi Contini di acqua
Perché se mancano i frigoriferi i detenuti ma da una vita e dagli anni blu da quando c'è l'acqua corrente in carcere peraltro non c'è ancora in tutti i carcerati non certo per colpa amministrazione ma perché talvolta anche gli enti territoriali non fanno si fanno carico
E qui l'altro pezzo che manca sempre la comunità no
Non sempre si fanno carico delle richieste del sistema penitenziario quindi registri cartacei domandine anche costruire carceri che pure potrebbe essere una delle risposte in taluni casi beh c'è tutto un problema di pianificazione urbanistica perché anche nel momento in cui si decide di farlo vedasi il caso credo di Pordenone sono vent'anni che si è in attesa della costruzione
Di questo carcere a meno che non sia stato costruito l'anno scorso quindi problemi di pianificazione urbanistica problemi di network cioè uno dei limiti che ha l'esecuzione penale in Italia non voglio farne carico veramente a nessun attore ma quello di ragionare in network
Cioè abbiamo ancora difficoltà alle volte
A far lavorare insieme enti territoriali terzo settore volontariato volontariato per inciso è lodevole io ho fatto il comandante istituto penitenziario senza di loro
Di loro Dinoi tuttora presentano anche noi avremmo fatto niente ma talvolta bisogna dirlo non può essere un alibi
Per lo Stato
Cioè non esiste che per avere uno spazio che ancora oggi da ottant'anni da quando ci si lava i denti in Italia
Però deve fornire la Caritas o un altro ente no
Allora se non ci diciamo queste cose io credo che non faccio che facciamo poca strada quindi oggi il momento è quello giusto mi avvio diciamo la conclusione anche perché non vorrei più che un un sequestro di persona qua parliamo i trattamenti inumani e degradanti
Però per esempio è stato anche molto interessante veramente sentire tutti ma per esempio il fatto che la Presidente
Della del tribunale del della sezione penale di Roma abbia parlato di protocolli operativi questo un grande salto di qualità in coloro che svolgono funzione giurisdizionale cioè capire
Ma ripeto non certo per l'altra per la persona ma dico in generale come coscienza collettiva capire che non basta
Scrivere la legge ne abbiamo tante forse ne abbiamo anche troppe molte non attuate come questa ma occorre avere dei protocolli operativi non solo firmarli perché poi abbiamo migliaia di protocolli operativi firmati in tutte le amministrazioni e allora è un problema di attivare questi protocolli di attuarli di monitorarli
E di fare in modo come chiede la costituzione da quando c'è la sussidiarietà anche che lo Stato gli enti dello Stato tre direzioni degli istituti l'amministrazione penitenziaria riesca a parlarsi
In un ambito di leale collaborazione con gli enti territoriali che non sono affatto secondari ma sono il fulcro oggi del sistema e ancor prima gli enti sociali quindi le associazioni e è tutto un percorso che un po'a macchia di leopardo che in alcuni posti
Si è riusciti a fare in altri anche per i poveri gremita organizzata non si riesce a fare per il problemi legittima diffidenze che alla società civile
Nei confronti di coloro che sono in istituto è chiaro che parlare come dire della Calabria o di alcune zone nord della Sardegna diverso del parlare di Bollate o della Toscana ma comunque anche queste ce lo dobbiamo dire
è stata citata la statistica che un po'mio pallino ben anche all'interno noi abbiamo scarsità di dati statistici questo
Perché non si è investito in figure tecniche così come per la parte sanitaria è vero che la sanità è appannaggio ormai delle regioni del sistema sanitario nazionale ma questo non significa che un gruppo di sanitari debba far parte in maniera stabile
Dell'amministrazione penitenziaria che perché la Corte Costituzionale ci chiedeva e dice che il Ministero Giustizia che nell'ambito della salute deve poter dire la sua e non si può dire se non si lavora insieme cosa che in realtà adesso negli ultimi mesi
Si sta dando nuova linfa queste se non si lavora assieme anche all'interno amministrazione penitenziaria i fogli di via i diversi stakeholder
Questo è ho dato una visione un po'frammentata ma credo che il problema come diceva Neppi Modona
In un suo scritto dopo il carcere delle brigatismo quando si parla di crimini tappo quello della mafia quello destra giorni
Stragisti che dei tossicodipendenti sempre per usare termini negativi ma è un punto di vista oggi c'è il problema della frammentazione del carcere cioè ci sono dentro tutti
Grande Fimit organizzata
Presuppone di di con condizioni deprivazione sociale importanti persone che non hanno capacità di leggere e di scrivere migranti
Per l'appunto che non possono fruire e quindi anche sentono ancora di più questa discriminazione non possono fruire a parità di condizioni anche giuridiche
Di di misure alternative o quant'altro e comunque una grande frammentazione che spettano credo che spetti anche questa università ricucire pian piano grazie
Grazie grazie perché dieci minuti intanto grazie per essere stato molto sintetico e messo in diciamo in piedi il tema della della del come affrontare la complessità del sistema carcere
Della mancanza di studi perché in realtà gli studi spesso rileva uno dei problemi ma non si pongono delle domande per cui quelle Paul porsi delle domande vuol dire in qualche modo provare ad affrontare quel problema quindi io
Ti ringrazio per questo stimolo e ti ringrazio per aver parlato di quello di cui parlo sempre che quella famosa zona grigia i sistemi che non sono non emergono ma che realtà spesso fanno andare avanti moltissime e diciamo istituzioni per cui non è questo non è non è pensabile purtroppo dobbiamo correre ahimè ma devo dire sono stimoli interessantissimi proseguo con il dottor Giulio Sandini
Che il coordinatore medico coordinatore dello staff di sanità della di del Dipartimento di amministrazione penitenziaria
A lei la parola grazie grazie dottoressa casse tutto posso Giordano al professor deriso per ci sentite invito si i coordinò da beni molto tempo uno staff prima all'interno dell'amministrazione penitenziaria
Fino al transito delle funzioni due mila otto due mila nove
La buona notizia di oggi che l'amministrazione penitenziaria a faticosamente ricostituito all'interno dei suoi uffici centrali un Gruppo diritti tecnici competenti
Piccolo gruppo di cui fa parte il professor De Risio
Per dare una risposta anche a problemi di salute che
Esistevano prima esistono tuttora all'interno del circuito penitenziario
La legge trecentoquattro settantacinque aveva un unico articolo per articolo undici che trattava della sarta unità penitenziaria
Era sufficiente non era sufficiente
Non so dare una risposta anche perché ormai è stato superato
Comunque su quel l'unico articolo Ferretto un sistema sanitario per
Circa vent'anni con scarse risorse
Poi nel due mila otto a seguito del DPCM primo aprile
Nel due mila otto che faceva seguito al decreto legislativo duecentotrenta novantanove
C'è stato il transito delle competenze in materia tecnica dal ministero della giustizia dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Alle regioni ecco io sono uno dei pochi tenuto in ultimo i cani avendo vinto un concorso tanto tempo fa nell'ambito emessa dalla giustizia che riuscito a continuare ad oggi una funzione anche per l'amministrazione penitenziaria perché contemporaneamente
Dirigo anche reparto di medicina protetta malattie infettive Ospedale Santa Rosa di Viterbo ecco nessuno li ha mai citati questi reparti
Queste parti
E qui ringrazio anche il come se riuniti presente
Sono delle realtà oggettive che danno una triplice risposta
A le esigenze le persone detenute risposta consiste in una salute di qualità perché le identiche strutture sia dal punto di vista diagnostico che dal punto di vista clinico assistenziale disponibili presso l'ospedale Pertini nella se ne abbiamo due Santa Rosa e Pertini sono disponibili per le persone detenute
Quindi una qualità dell'assistenza che prima non c'era
La prima non c'era
Poi abbiamo la sicurezza
I trasferimenti
La permanenza in ospedale erano due punti critici per l'evasione
Evasione in questi queste strutture non avvengono perché è presente costantemente un corpo di polizia
Senza il specializzato
E formato
Ho anche nella l'accompagnare la persona detenuta che a quel punto diventa una persona paziente
Nel suo stare all'interno degli ospedali terzo aspetto non indifferente ma che è stato toccato da qualcuno
La economicità di questi reparti perché in questi reparti sono sufficienti dieci per dieci detenuti cinque
Unità di personale di polizia penitenziaria
A fronte dei venti
Che essi non sono necessari i piantonamenti normali chiudo qui la parentesi per dire che
Il passaggio delle competenze non ha risolto tutti i problemi sicuramente le aspettative erano enormi perché da una parte avevamo un veramente scarsissime risorse messa a disposizione dal ministero della giustizia per la sanità rispetto al suo colpiti sul istituzionale che era appunto quello
O di garantire la sicurezza all'interno degli istituti penitenziari il recupero sociale dall'altra parte adesso ci siano aperte delle porte enormi tutto quello che è disponibile a comune cittadino
Ora disponibile a delle persone tenuta in teoria in teoria abbiamo sentito poco fa
Il presidente del tribunale di sorveglianza di Roma come
La maggior parte delle visite esterne saltino per problemi di carenza di personale di polizia penitenziaria
E mi ha fatto molto piacere sentire proprio da un magistrato
O che si sta cercando di limitare
Il numero di scorte destinate ai tribunali per dirottare Lo Verso gli aspetti sanitari e questo è un problema veramente molto molto sentito
L'aspetto più critico
Fondamentale
Che mi permetto di dire come medico
Che la regionalizzazione ha portato con sé
Pregi e difetti
In questo momento noi abbiamo quindi un'assistenza sanitaria
In Lombardia in Emilia Romagna che
Sinceramente non ho mai difettato
Di una certa qualità
è un'assistenza M in Calabria o o nelle regioni purtroppo col del sud che di difetti che presenta molti
E questo è un primo grosso problema abbiamo due sistemi da una parte un sistema ancora centralizzato anche se gli istituti sì quasi si auto-governo hanno quasi sono costrette a governarsi
Di e dall'altra parte
Con la giustizia centralizzato dall'altra parte un sistema regionale molto geloso Desault ottomila regionali tanto geloso
Che se io chiedo un dato da Regione Lazio Regione Lombardia su quella persona detenuta si parlava di informatizzazione
Ecco quel dato mi viene
Negato esistono sistemi informatizzati in sanità si sono regionali peccato che la persona detenuta viene trasferita
Per motivi anche di salute dalla Sicilia alla Sardegna dalla Sardegna il Piemonte dal Piemonte al Trentino da questi sistemi non si parlano
Sono solo l'accordo nel non parlare
Nel non dialogare con piacere
Con il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria lasciatemelo no lasciata dal fidanzato lasciatemelo dire quindi
Sistemi complessi complicati che non parlano tra di loro e in mezzo c'è la persona detenuta seduta che ne soffro le conseguenze è ugualmente lasciatemelo dire siamo sarà diciamo persone competenti
A volte
Pontus fruirne
In che termini pur sul fruirne nessuna piacere di stare in carcere
E quindi è normale è legittimo che una persona detenuta chiesi allora presenta
I suoi avvocati possono piegare
Quelle che sono le esigenze di salute inascoltate quindi un diritto perché a quel punto se tu non ascolti dai delle risposte
Si parlava di esami per patologie oncologiche se non diamo queste risposte è corretto che questa persona per motivi di salute esca dal carcere
Può piacerci non piacerci ma questo oggi la la realtà
Qual è la soluzione rimorchio conclusero eccessivamente quella di fare sistema
Anche con l'esterno io vengono esperienza è stata appena citata che non sono entrato in carcere me
Erano gli anni delle di i primi morti in Italia sono state persone detenute perché erano c'era un grandissimo numero di questi come ora di persone tossicodipendenti e non sapevamo cosa fare
Quella malattia spaventava
Spaventava tutti noi perché dice sì ma potrebbe capitare pure emblema che le ho fatto quella scappatella
Sì allora non giustizia
Una giustizia salute regione cinese l'insieme allora c'erano due ministri che ricordo con molto affetto perché fu il ministro Conso a chiamarmi presso
Ministero dalla giustizia del primo e il ministro Guzzanti il ministero nella salute
Legiferare legiferano sui reparti di malattie infettive legiferare lo stucco
I reparti per pazienti detenuti in carcere Rebibbia ce l'ho avuto forse fino a poco tempo fa legiferare nostri reparti di medicina protetta dal G saranno sulle leggi di incompatibilità
Con il regime penitenziario un sistema ha dato una risposta tanto che oggi quei numeri del dieci per cento
Dieci per cento
Malati di insetti da chi fu
Erano presenti
A fine anni ottanta novanta gli studi Pininfarina però ovviamente grazie anche alle terapie oggi siamo allo zero virgola e stiamo avviandoci anche su questa strada per quanto riguarda altre patologie virali come come HCV quindi
Qual è la risposta da dare
Le diciassette norme che sono seguite successivamente al due mila otto noto norme e circolari
Questo nostro difetto italiota cercare di dare una risposta con una legge spesso buona come appunto la trecentocinquantaquattro senza però dargli
Sostanza dargli gambe no la risposta è quello di cercare come si fa oggi ringraziamo LUMSA per questo
Il professore per quella sua sorella sua associazione di creare una rete dista nel sistema punisca enti istituzionali terzo settore il garante dei detenuti e università nella ricerca di soluzioni concrete le problematiche anche di salute in carcere grazie
Grazie e io non voglio arrivare in un secondo ringrazio il dottor stermini
Ma passo subito la parola al dottor Pantano otto perché non li voglio allenare neanche un secondo io penso che definiva zero possa essere una forte ma al momento un argomento che in qualche modo diciamo riprende conclude prego dottor Pantaleo
Allora grazie grazie dell'invito grazie vero l'apporto che ho questa mattina ho avuto dai relatori perché credo che sia stato convegno assolutamente ricco
Parliamo del terzo settore in buona sostanza perché di fatto una delle novità dell'ordinamento penitenziario credo sia stato rilevante l'aveva introdotto la possibilità con l'articolo diciassette
Del coinvolgimento di di attori che adesso l'abbiamo sentito anche negli interventi precedenti sono assolutamente indispensabile all'interno dei nostri istituti e nell'esecuzione penale
Abbiamo sentito la presidente del Tribunale di Sorveglianza parlare l'intervento della Comunità di Sant'Egidio
O di altre o delle azioni comuni continue da parte dei dei cappellani che a volte sopperiscono ex e sono assolutamente indispensabili negli interventi
Di basilari per una vita detentiva vigna ci andava fornito agli indumenti neri
Dalla fornitura di Giannini di pulizia quindi questo chiaramente Staggia recepire quanto sia stato importante anche che in quel nel mille novecentosettantacinque ci si accorge disse che c'era una realtà che era indispensabile per una processo trattamentale dell'esecuzione penale che fosse degna poi esattamente dell'aspettativa che si dava poi in questo questo istituto dentro il terzo settore in parte rilevante
Ancor prima che la tre otto uno intervenisse con la legge novantuno
C'erano le cooperative integrate le cooperative sociali
Con la definizione dell'otto uno abbiamo visto definire la finalità con l'articolo uno no la il fatto che le convocazioni le nella guerriglia sociali nascono per promuovere le le persone le comunità quindi con queste finalità si sono trovati intercettate vuoi perché il pub facevano parte poi di di quel volontariato
Che intervenire già negli istituti ma che hanno affrontato in modo particolare un tema che era il tema del lavoro
Noi l'abbiamo più volte ricordato gli articoli della Costituzione ma c'è un articolo principale articolo fondante che ci rende tutti i cittadini sull'aspetto del lavoro
Quindi se noi abbiamo un punto comune di dignità e di diritto c'è sicuramente il diritto al lavoro diritto che sostanzialmente all'interno di istituti penali
E e questo io trovo molto mi ritrovo molto dalle parole del presidente Flick che di fatto questo ordinamento giudiziario sono tradito salutarvi dove le parti in nelle quali si enunciavano
Tutte queste posizioni ma che sull'aspetto poi di fatto di esecuzioni di possibilità di dare seguito in realtà non si ottenuto
Un esempio su tutti come è possibile esercitare il diritto al lavoro all'interno di Regina Coeli l'abbiamo sentito prima del tribunale di sorveglianza quindi quando si parla di edilizia penitenziaria
E e con tutto quello che ne consegue perché i costi di realizzazione in tempi di di nuova definizione Nancy aria non tengono conto peraltro poi di un fabbisogno ulteriore di personale di polizia penitenziaria che andrebbe poi sicuramente ha
Supplire quelle le regole che sono quelle della sicurezza del trattamento eccetera
Non si parla mai voi degli spazi perché quello che sostanzialmente si dovrebbe fare chiudere come vent'anni fa disse un sindaco di Roma
Chiudere immediatamente Regina Coeli perché questo era assolutamente contrario a un trattamento umano e di giustizia quindi questo è un tema tema del lavoro
Lei come la vie sociali hanno e tutto un anno una sua espressione notevole all'interno degli istituti di pena se pur nella limitatezza dei numeri beh stante in una serie di difficoltà che si ripercuotono anche sull'attività produttiva perché sostanzialmente l'amministrazione penitenziaria
Nasceva già con delle lavorazioni che sono state via via abbandonate perché rese sostanzialmente insostenibili dal punto di vista economico e lasciando spazi e opportunità
Solo a quel mondo che sia proposto il mondo che si proponeva era il mondo della cooperazione sociale perché la sua finalità come viene richiamato all'articolo uno come una finita di lucro ma una finalità che rivolta all'inserimento lavorativo delle persone
Quindi da questo punto di vista abbiamo visto poi crescere
Con l'introduzione della legge Smuraglia quindi il un riconoscimento che veniva dato per tutti quegli attori che pur volessero investire all'interno
Delle erogazioni penitenziarie
Un credito di imposta una decontribuzione per quanto riguardava gli oneri gli oneri previdenziali e questo ha sostenuto un percorso che comunque compresse complicato perché è stato richiamato più volte la carenza del personale di polizia penitenziaria Laini quater le Antigua Tenza degli spazi
E le regole che poi sono legate anche la verità produttive ne hanno limitato anche un suo sviluppo
Fermo restando poi la nota vicenda che ogni istituto ha regole S e normalmente poi vengono cambiate quando cambia dirigente quindi anche da questo punto di vista se io vedo una lozione rispetto all'ordinamento penitenziario forse va meglio regolamentato questo questo aspetto non abbiamo visto che nelle note diciamo così che io condivido negative
Rispetto al decreto sicurezza anche vero opera appunto di recidiva zero eccolo il lavoro del canale sono stati introdotti due articoli in modo particolare trentasei trentasette dove sostanzialmente si va
A
Cambiare anche il paradigma nel quale poi l'impresa è stata aperta a tutte le imprese non solo le imprese sociali
L'impresa si propone come lavorazione all'interno degli istituti in un termine che viene usato monto dal Codice del terzo settore nel termine della coprogrammazione della coprogettazione questo sarà oggetto di un ulteriore sviluppo di un decreto che noi confidiamo sia
Che riceva poi le sollecitazioni che provengono poi da chi come nel mio caso io sono non mi sono presentato sono presidente di
La cooperativa sociale che opera da da ventidue anni all'interno di Rebibbia Nuovo complesso nell'attività di formazione inserimento lavorativo nel settore la Milano ristorazione più partecipano al tavolo nazionale di Confcooperative che non organizzazione della cooperazione sociale
Raggruppa sei mila cooperative di cui duecentocinquanta operano all'interno degli istituti di pena a livello nazionale non solo nell'ambito dell'inserimento lavorativo
Dei soggetti svantaggiati quindi non solo nella produzione con tutti gli ostacoli chi vi raccontavo cioè l'obbligo di sostanzialmente produrre con tutti i lacci che sono derivanti dalla sicurezza e riuscire a garantire una produzione che possa essere venduta all'esterno perché sono solo un questo si può immaginare un inserimento lavorativo di più persone rispettando poi dei limiti e dei vincoli quindi questo è la la difficoltà ma c'è tutto un pezzo di cooperazione sociale che di tipo A che sta cercando di risolvere le questioni che sono note
Il tema della casa il tema delle politiche attive del lavoro che anche qui a macchia di leopardo e e per riprendere l'intervento del relatore precedente
Qui manca ed è uno dei grandi libri nell'ordinamento penitenziario ma comunque delle colleghe in c'era una relazione stabile coerente e strutturata con gli enti regionali preposti
Se noi immaginiamo che sulle politiche attive del lavoro la Regione Lombardia a delle azioni
Strutturate
Nella nostra regione nella Regione Lazio queste non vi sono quindi il programma gol che per chi poi magari appassionato di voti di politiche attive del lavoro era quel programma su cui poi sostanzialmente si finanziava tutte le attività di inserimento dei soggetti fragili
Sulla ambito delle persone recluse detenuti è questo non avuto voce in capitolo uno non si applicato perché data anche la l'ambito regionale la regolamentazione regionale che viene demandata su delle definizione che sono differenti da regione a regione questo non è avvenuto quindi il tema è
Per riprendere è stato ripreso autorevolmente dal presidente Flick quello che
Continuava a ripetere papa Francesco
Perché io perché loro e non il mio cioè qui c'è un bisogno del Congo il cimento ulteriore della società civile e il terzo settore ne è una rappresentanza antica
Delle persone c'è un aspetto culturale che deve essere sicuramente riportato in avanti perché
Se il col le politiche poi operative del Governo o dei politici di turno sono tutte vocate alla sondaggi che riguardano coglie ingrandimento delle azioni nei confronti delle persone detenute
E e queste tutte mire vanno su politiche sono sempre e solo restrittive
Ma sull'aspetto culturale noi su questo dobbiamo battere dobbiamo aprire gli istituti coinvolgere le persone sia con le formazioni di impresa sociale di volontariato perché se entrino e vedono che cosa capita all'interno degli istituti altrimenti non usciremo mai
A
Rivelare quello che esattamente viene più volte detto nell'ordinamento penitenziario quindi la finalità rieducativa della pena mi fermo
Grazie mi scuso per non averla presentata le volevo dare talmente velocemente la parola che non l'ho presentata ma si è presentato e ringrazio perché ha messo in luce alcuni nodi importanti questo quello che è successo in questo secondo panelle riprendere molte diciamo stimoli che sono stati dati in quello precedente
Rivolgervi nodi centrali che vanno chiaramente sciolti affinché venga messo a sistema tutto una serie di idee e di relazioni che possono davvero aiutare a rendere hanno a rendere più umana latina
E a ridare restituire dignità ai detenuti e soprattutto spostare questa visione permane ancora prego centri come reato scientifica e spostare invece il tema delle relazioni sul tema chiaramente di una comunità responsabile
Concludo ringraziando moltissimo il professor Giordano per aver contabilizzato questo convegno che a quanto pare toccava fare una giornata intera Filippo perché siamo arrivati lunghi ma non abbiamo detto tante cose abbiamo dovuto andare molto velocemente vuol dire che e come sempre abbiamo abbiamo fatto altri interventi non è l'unico sarà necessario hanno altri Das al centro di ricerca a questo obiettivo
Di fungere come dire da fulcro intorno al quale girano tutti come dire imito sistemi che appartengono alla al mondo del carcere a Demi stazioni ritenzione per cui vi ringrazio per chi ha diciamo a a è riuscito a a a resistere fino adesso e appuntamento ai prossimi eventi che sicuramente ci saranno grazie buon pranzo tutti arrivederci