Donne e Resistenza in Italia e in Umbria

Siamo leggermente in ritardo cominciamo questa iniziativa che nasce da parte dell'Istituto per la Storia dell'Umbria contemporanea
Per l'anniversario l'ottantesimo anniversario della festa della Liberazione
E il tema che è stato scelto quello della rapporto donne resistenza in Italia embolia
E prima di dare la parola agli elettrici i relatori io ho piacere di presentare due parole veramente due parole il lavoro che in cinquant'anni l'Istituto per lo Stato il dubbio contemporanea
Ha ha svolto su questo tema
Il tema della donna è sempre stata interesse sul quale l'istituto a investitore sono stati fatti diverse ricerche diverse pubblicazioni
E spesso il rapporto di collaborazione con le università con enti locali e con le associazioni come per esempio la Società italiana delle storiche con cui l'istituto ha collaborato anche per l'attribuzione del premio disse a Gianni
Però perché è lite sul tema del lavoro delle donne ma quel terra che ci interessa questa sera il rapporto fra donne insistenza
E debbo ricordare che in vent'anni di attività istituto negli ultimi vent'anni l'istituto ha avuto la possibilità di aprire una sezione didattica
E su questo tema così come bisogna resistenza ed altri in particolare il professor Ichino Renato Nardelli ha prodotto diversi strumenti di lavoro
Sul tema delle donne e della resistenza con quaderni che portavano nelle classi per fare attività
Diceva studio ed è stato un'esperienza molto importante
Nel due mila cinque cito brevemente
Le attività più noti diciamo dell'istituto che sono comunque tante
Ci ha svolto il convegno e la mostra chiaroscuri della rive del della liberazione volti di donne e di bambini dal quarantatré al quarantotto in collaborazione con la Fondazione Guccione Ranieri di Sorbello
Veniamo a tempi più recenti nel due mila sedici
L'istituto ha organizzato una mostra documentaria mila duecentoquarantasei due mila sedici la Repubblica e le donne a settant'anni dalla prima seduta dell'Assemblea costituente
Sono stati redatte anche diversi
Volumi sul tema delle elezioni delle donne qui il tema del voto alle donne in particolare sedi amministrative del quarantasei sono state studiato è appena uscito da Gianni bovini
Su questo tema a prodotto diversi documenti
Ultima nel due mila ventiquattro la mostra documentaria il catalogo il video
Siate fieri Dinoi irriducibile antifascismo nel ternano nel ventennio fascista in collaborazione con l'ampia associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti che si è svolta a Terni
Dopo tanti anni ha sempre nel due mila ventiquattro siamo riusciti a ricostruire
E a pubblicare il volume il dizionario Biografico umbro dell'antifascismo e della resistenza nel quale ci sono ovviamente documentate in schiere
Sedicente relativa alle donne che hanno partecipato insiste
Ultima notizia che riguarda il nostro istituto
Sono conservati presso l'istituto stesso
Documentazione della commissione riconoscimento partigiani
Documenti relativi alle iniziative per il trentesimo della Liberazione e numerose video interviste a protagonisti della Resistenza questo per dire che l'istituto ha avuto collaborato ampiamente e lavorato su questo tema
Prima di passare la parola presidente
Vogliono fare i saluti istituzionali
La della presidente del consiglio regionale sarebbe stato a cui do la parola
Dando
Ambienti grazie visivo ideologicamente grazie
Il neo presidente della Provincia e tutti gli intervenuti Orio mettere vicino quella sera
E Massa faccio finta di essere tecnologica Murdoch so soltanto millantando
Grazie pensi ad aver battuto ogni record con li succhia ogni volta crisi che mi ha indicato io sono venuta anche siamo arrivando tardi ad altre iniziative
è vero delle politiche e ieri il presidente ha fatto capolino nella mia stanza come dire quindi non ho avuto altra scelta
Lo faccio non solo per diciamo i rapporti personali antichi importanti che mi legano alle persone che rappresentano
E conducono is Luca ma anche per quello che i suk rappresenta
E cioè
A racchiudere un enorme patrimonio storico-culturali identitario della nostra regione
E anche trasmetterlo perché questo grande patrimonio questo questo scrigno prezioso va conservato va mantenuto
E però poteva anche trasmesso banche aperto va anche comunicato altrimenti diciamo sì immise riscesi impoverisce quindi intanto davvero un ringraziamento per questa iniziativa
Su cui vorrei dire poche cose però alcune le voglio dire parto dalla resistenza
Quello che mi ha colpito quando ho studiato diciamo la resistenza al liceo
La prima cosa che mi io avevo già idee politiche molto molto nette anche timori ora quello che mi ha colpito della Resistenza è che la Resistenza non l'ha fatta un gruppo di amici
Un gruppo di uno stesso partito politico
Non erano nemici nonna non hanno non non facevano parte dello stesso gruppo dello stesso partito ma
Aveva negli anziani o nei diverse su molti aspetti della società in modo del tutto legittimo ma
Hanno capito che in quel momento l'unico un modo per far fronte per fronteggiare per vincere il grande pericolo il grande rischio che pare realtà di quel momento che era il regime fascista
Era mettersi insieme
Avevano capito che l'unico modo per combatterlo e per vincerlo era stare insieme mettere da parte dei loro legittime piccole e grandi divergenze
Piccole e grandi punti di vista terrà stare insieme perché loro erano sì più piccoli
Il regime fascista è un qualcosa che faceva paura un qualcosa di più grande ma solo finché loro non si venivano momento in cui si sono uniti mettendo da parte almeno per un momento loro divergenze allora la prospettiva cambia
Dico questo per dire che il venticinque aprile era cui logicamente partiamo oggi
Deve essere davvero ricordato celebrato festeggiato da tutti da tutto l'arco costituzionale poi ci torno su questo su questo termine in modo particolare
Lo dico perché qualche
Settimana fa forse ormai un mese fa avere una trasmissione diciamo la sera di martedì forse
E c'era il presidente del senato che spiegava in modo più o meno convinto poco convincente spiegava che lui
Non festeggia il venticinque aprile e non festeggia liberazione perché non si sente non si definisce e non si non si non si chiama antifascista anche per lui l'antifascismo non esiste comunque non ci si ritrova e c'era una persona che con grande devo dire
Con grande lucidità il grande serenità spiegava che
Non si capiva proprio la difficoltà nel dire che c'era una parte giusta e una parte sbagliata della storia cioè in quel momento
Sì si potevano dire tante cose ma la verità è che c'era una parte giusta e una parte svelerà la storia
Nella parte sbagliata c'erano i fascisti tutti gli altri tutti insieme
Quindi tutti i partiti tutti movimenti se ne stavano dall'altra parte
Cioè non è che c'è non è che c'è molto da dire qua ci possiamo raccontare tante cose possiamo raccontarci tante cose suo sulla Resistenza sui partigiani però davvero non si capisce la difficoltà a ridire abbia ragazzi diciamocelo c'era una parte giusta a parte per la storia
Questa questa cosa non l'ha detta un un esponente di un partito di centrosinistra che sarebbe andato benissimo lecitamente mai detto uno storico che era Alessandro Barbero
Quindi per dire che davvero il venticinque aprile un qualcosa in cui ci si devono ritrovare tutti aldilà delle ideologie
Politiche al di là delle simpatie o antipatie politiche perché non è una festa di parte è una festa di un paese che è stato liberato sull'alto potenziale volevo dire quarantasei dico questa cosa che
Va be la dico quale
Io aspetto
Con trepidazione un Governo nazionale che per me può essere anche
Di centrosinistra come di centrodestra
Ma io aspetto un governo che abbia l'onestà intellettuale e il coraggio
Di dire che movimenti e gruppi e partiti neofascisti non possono far parte dell'arco costituzionale perché nelle due in una e come discorso di Barbero cioè c'è una parte giusto la parte sbagliata delle due l'una
O stai dentro un percorso costituzionale
O stai dentro un alveo democratico che passa per la democrazia e la Repubblica e la libertà oppure sei fascista Danny dunque in una non ti puoi professare fascista ma candidarti alle elezioni magari venire anche letto è un ossimoro per me inaccettabile viene due
Luglio o sei fascista o sei democratico e sta lì dentro dei processi partecipativi dei democratici
Io penso che il venticinque aprile poi Arrigoni donne logicamente io penso che il venticinque aprile sia sì memoria sì parecchi ricordo ma che sia anche impegno per il futuro
Perché io stessa spesso sento vuol dire non che sia sbagliato spesso sento dire che non si può costruire disegnare raccontare un futuro
Senza ricordarci senza avere sulle spalle il passato che assolutamente la cosa assolutamente vera e e molto bella ma a questo ragionamento giusto ci manca un pezzo
E cioè che in mezzo c'è il presente
Cioè tra il passato e il futuro in mezzo c'è il presente e il presente siamo noi e quarantenni facce neanche una questione soltanto generazionale non è una questione di di di generazione rovina questioni civile che riguarda l'intera nostra società lo racconta va bene una donna così può arrivare donne
Racconta operare una donna che Hannah Arendt
Che nella banalità del male e ci spiega come la violenza non è arrivata con una ostruzione arrivata molto molto prima è arrivata nell'indifferenza delle persone
E arrivata quella capacità di sapersi girare dall'altra parte di potersi di riuscire a voltarsi di far finta di niente di pensare che tutto sommato se qualcosa non mi riguarda posso anche andare avanti con le vite far finta di nulla e invece no
è l'indifferenza la prima cosa che noi dobbiamo combattere e questo lei ce lo spiega bene
In quel in quel libro
Tremendo e il bellissimo ora sulle donne
è chiaro che io parlo della donna nella società non è che arriva con la resistenza era alta arriva molto prima però nella Resistenza almeno questa è la mia la mia idea la mia sensazione nella Resistenza in modo particolare
Le donne hanno manifestato e dimostrato tutto il loro valore cioè quello che i giovani se c'era bisogno davvero di tutti
Per combattere il fascismo e il suo regime e i suoi uomini e dei suoi due logiche c'era bisogno di tutti anche nelle donne
Che in quell'occasione hanno dimostrato di saper fare qualcosa di più che stare a casa e crescere i figli e pensare ad accudire educare i figli era accudire la casa e tenere la casa pulita e tutto il resto
Riuscivano a fare hanno dimostrato di saper fare qualcosa di più
Che non significa per forza imbracciare le armi hanno fatto tante cose diverse qualcuno è una combattente
Qualcuno era staffetta partigiana
Qualcuna si certo si occupava della cura dei malati e dei feriti di guerra
Qualcuno ha semplicemente ha preso parte anche nella propria piccola semplice quotidianità alla Resistenza penso alla ragazza di Bube che il primo romanzo storico che io ho letto al liceo qui non ricordo bene
Il libro comincia a firmare la ragazza di Bube
Ma il libro finisce che
Ragazza di Bube Mara c'è quindi passa dall'essere la ragazza partigiano ad essere lei a dare il suo
Piccolo contribuì la resistenza di cui sui libri di storia non c'è nulla da vendere portato chissà quante Mario ci sono ci sono state che hanno dato il loro piccolo grande ma tuttavia necessario utile contributo alla resistenza
Perciò io non non aggiungo molto altro
Mi dispiace infinitamente non potermi trattenere e non poter ascoltare quello che di interessanti direte però mi sembra di capire che c'è una registrazione quindi potrà recuperare diciamo quello che mi perdo però ecco vorrei chiudere un po'come
Ho iniziato ci possono essere tante idee diverse all'interno di una società democratica e vi devo dire che è anche sede Remo Grazia nel senso che se non da questo cioè manca tutto
Però penso davvero che
Non sia possibile dichiararsi
Fascisti non penso che penso che sia impossibile non dichiararsi antifascisti perché
E ce lo dice lo diciamo sempre cioè diciamo anche ora il venticinque aprile e divisivo solo se sei fascista e noi venticinque aprile continueremo a ricordarlo a celebrarlo e a festeggiarlo
Sì
Ultima
Un funzionario
Già
Grazie
Vicepresidente grazie Alberto perché ha insistito molto Nike contraffatto no allora siccome io penso che siamo venuti giustamente ascoltare apre due relatrici dirò pochissime cose la prima donna e resistenza una
Un preambolo
Forse per troppo tempo
Poco sviscerato ma che invece ha una
Quale Enzo importantissima io io voglio rappresentano la mia esperienza personale Maria Spigarelli atomica voi non dice niente diverrà una mia concittadina detta Merritt
Che per fortuna è vissuta a lungo aveva bancaria da un po'di tempo
Che tra l'altro fa parte di una delle bellissime interviste che ha fatto
Il compianto Mario Bellini libero in
Che ha fatto sulla storia della mia città della Resistenza intervistando
Sia ancora chi ancora era in vita al tempo oramai purtroppo sono lo stesso odore purtroppo però a mancare
Maria Spigarelli diretta Mary con la quale
Parlavo spesso
Mi raccontava quello che era il suo ruolo nella sua funzione durante il russo
Lei non è andata col fucile in montagna però lei ce l'avevo negozi in centro
E sapeva uscire quindi di giorno faceva il suo mestiere
Inoltre mi facevo
Sempre di dentro e quindi rammentava quello di comicità bisognerà ammenda nascondeva
Negli anni in un sottoscala quindi rischiando
Non c'è male
Però lo raccontava
Anche negli ultimi giorni e la sua vita perché è stata sempre lucida morta all'improvviso aveva novanta Scagliarini
Ovvero
Quando parlava di queste cose non ne parlava
Con accezioni mica
E parlava rivendicando quella dello Stato il suo ruolo e la sua figlia la sua funzione
Nel contribuire a liberare la città e il Paese
Cioè lo vivevano costante fossero passati degli anni
Come dove doveva essere vissuto ci accomuna grande conquista e te lo raccontava promesse
Tu fossi in quel periodo c'è chi sapeva immergere in nella sua storia ecco sapeva essere coinvolge
E io insieme a lei ha conosciuto solo di razziale lo conoscevo personalmente tante altre domande che in quel periodo
Nella mia città ma anche in Umbria hanno contribuito in silenzio con operazioni anti sì e soprattutto non no visibili o comunque non eclatanti come poteva essere imbracciare un fucile o andare in montagna che però sono state azioni determinanti
Per raggiungere
L'agognato traguardo nella nella libertà e quindi abbiamo fatto bene come istituto centrato iniziativa su questo tema
Perché per troppo tempo forse in troppi non l'hanno fatto quindi io sono molto contento di questa dinanzi
Io penso che in tutte le città dell'industria
Forse queste figure anche cittadine che hanno contribuito magari ma in maniera eclatante questo grande traguardo possano avere il giusto riconoscimento
Nel nostro piccolo abbiamo pensato di costruire un progetto indicheremo cinque parchi cittadini
A cinque donne che hanno contribuito in quel periodo
A farsi il nostro Paese forse una piccola cosa forse ma ne facciamo cinque nove e cinque i novantadue Comuni e lunga forse arriviamo quello che dà il senso di quello che è stato questa storia
Ecco forse un piccolo la piccola proposte critiche lacci in queste occasioni perché lo amo ma la memoria vero va coltivato
Avanti soffusa tramandata perché se poi ci limitiamo a fare queste cose sono il venticinque aprile piuttosto che il due di giugno rischiavano di di di non dare giusto vuole il facile quindi anche nei territori anche quelli più piccoli forse azioni come questi possono contribuire a dare un segno tangibile non solo di memoria ma anche l'impegno per il futuro perché voi se ci pensate bene
La democrazia ultimamente non va molto di moda quindi bisogna che riprendiamo a parlare richieste quasi e a fare azioni quotidiane che ci viene ci mettono nelle condizioni di poter sempre e comunque
Pensare anche la libertà la democrazia non sono date per sempre se non si coltivano Porfidia
Grazie presidente che certamente è vero che fino agli anni settanta è la storia delle donne è rimasta taciuta come si è detto nella storiografia
Dal settanta in poi quindi l'Umbria del settantacinque uscita dal prima in prima documentazione sulle interviste le partigiane
Perché poi anche prima delle fonti è stato uno dei problemi fondamentali ricostruzioni di questa di questa importanti partecipazioni ma su questi temi sicuramente le nostre lettrici saranno molto attente preparate do alla parola per i saluti e una breve introduzione al presidente Alberto Stramaccioni presidente dei succhi professore di storia contemporanea presso università stranieri per unità
Ha detto il suo due
No però siccome chiuso dalle sette qui dentro ci sono le scene non cinque minuti tre minuti solo però avete già detto in gran parte voi
Però a chi viene per la prima volta anche se se questa volta diciamo così la tematica molto particolare dobbiamo dire che il nostro istituto riconfermato il nostro istituto non fa manifestazioni celebrative nella ricorrenza delle date del calendario civile no noi cerchiamo a distanza di qualche giorno
Dalle date più significative di creare delle occasioni di riflessione storica quasi convegnistica anche se nello spazio breve di qualche ora ora in questo caso il venticinque aprile è stata sempre al di là di quello che si dice una data molto divisiva
E lo è stata anche quest'anno naturalmente
Lo è stata modo diverso in tanti anni
Da quando questa data è stata stabilità che fosse festa nazionale perché molto spesso non si ricorda
Che il governo De Gasperi nel quarantasei poiché una legge istitutiva del quarantanove è stata stabilito che il du del venticinque aprile fosse la festa della Liberazione nazionale
Non solo come esige la festa della resistenza alla festa della liberazione nazionale che naturalmente ha un Lecce un'accezione anche diversa più la ora
Si continua a polemizzare su questa data e noi in modo abbastanza sobrio questa sera vorremmo fare un tipo di conversazione in discussione chiudo subito su una tematica che è stata detta la partecipazione delle donne alla resistenza
Le forme sono state varie da zona a zona da territorio a territorio eccetera eccetera però è giusto sottolineare quello che è già stato detto
Che la storiografia sulla liberazione sulla Resistenza è stata una storiografia renitente per molti anni rispetto alla presenza delle donne è stata molto renitente sulla presenza e ancora oggi è diventata tematiche polemica degli anglo americani nella lotta di liberazione nazionale è stata molto renitenti e sulla partecipazione il contributo dato dai prigionieri
Dell'esercito italiano
Nei campi di concentramento che come sapete su seicentocinquanta mila ben seicento mila hanno rifiutato
Di combattere insieme ai tedeschi è stata molto renitenti e sul ruolo dell'esercito italiano ricostruito che ha combattuto per esempio dalla nostra Regione molti comandanti partigiani sono stati ufficiali dell'esercito italiano che dopo l'otto settembre si sono messi alla testa delle formazioni partigiane ed è stato molto renitente anche soprattutto sulle zone io di questo no posso parlare perché non ho competenze specifiche ma le nostre due ospiti che ringraziamo ringrazio
Con grande diciamo così sincerità e riconoscenza perché sono due studiosi che si sono occupate di valorizzare la storiografia e di crearla addirittura come nel caso della dottoressa Giulia ciò cima anche della dottoressa Elena Di Caro
Che ha Eliana scusa e lì caro che cura per
Lo dirà poi la alla professoressa
Carichi che figura Queer Il Sole ventiquattro all'inserto domenicale
Le tematiche storiche ma in particolare le tematiche legate alla Resistenza e alla partecipazione femminile delle donne alla lotta di liberazione nazionale quindi io lascio la parola loro e non voglio togliere altro tema
Grazie presidente
Che è successo non fa
Speriamo che vada tutto bene sì bene allora
Nell'ordine di presentazione della scalettato ripresento Giulia professoressa Giulia Ciocci
Che è una assegnista di ricerca presso l'Università di Siena collabora con l'Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea di Parma
Ha preso parte a gruppi di ricerca universitari promossi da enti di cultura DiVersi
Si occupa in particolare è stata di genere
Impartì nello specifico di guerre dopoguerra resistenza rappresentanza politica su questi temi ha pubblicato sia quella casa editrice Rubbettino che quella Pacini e con altre alle la carovana
Se sa se c'è bisogno di microfono di treni voi
Non lo so concreto ma ci perdiamo dubbio ma
Allora vi ringrazio innanzitutto ringrazio ogni su e Gianni Bonvicini insomma per avermi rivolto l'invito ad essere qui con voi perché in qualche modo è un ritornare dove le le ricerche su questi temi sono partite io inizio a fare ricerca su donne resistenza per le mie e la mia tesi quindi è qui che parte qui che torna in questo senso
Appunto la la ricerca su donne l'esistenza e Umbria
Ragionare in chiave di genere e da una prospettiva femminile sui significati del Wiener esistenziale quarantatré quarantacinque realtà lunga parliamo di mesi quelli che vanno dal settembre all'agosto del quarantaquattro
Alla luce di quelle che sono ad oggi consolidata e ragguardevoli conoscenze storiografiche perché da ormai cinque decenni che studiose e studiosi si concentrano sul tema donne resistenza significa dar conto ad una storia complessa
Di un evento che abitua fondi risvolti personali al contempo collettivi
Che per le donne significa molto sia dal punto di vista del privato che del pubblico
Cioè a riflettere su un evento che ha coinvolto tutte tutti le masse femminili come le massime Aschini e quindi da subito se si pensa alle donne si pensa alla violenza con cui la guerra entra nelle case della popolazione civile
Già la guerra prima della Resistenza così come le politiche del regime fascista avevano aperto scenari di miseria di violenza tanto per gli uomini quanto per le donne
Nei centri urbani provocando carenze di lavoro quindi disoccupazione avevano portato la popolazione alla fame aerazione lamenti a vivere nella paura della repressione alle violenze fasciste se antifascisti
Alla clandestinità ma anche pensiamo alle separazioni dei nuclei familiari quindi anche ai bombardamenti dal quarantatré in Umbria la città di Terni e quella maggiormente colpita da presto dai bombardamenti se pensiamo che dall'agosto del quarantatré al sei giugno del quarantaquattro che la data in cui Terni fu liberata subiti centouno bombardamenti aerei
Questi bombardamenti colpirono tanto le zone adiacente alla ferrovia perché quello era l'obiettivo strategico quanto però le zone industriali centri abitati perché spesso accadeva che lanci erano erano sbagliate andavano
Diciamo provocavano distruzioni con dei lanci imprecisi pensiamo anche al numero elevato di vittime l'Umbria bombardata molto Foligno minor misura Perugia ma anche piccole cittadine come Umberto subì un grave bombardamento aereo
E questo aspetto proprio della guerra della guerra d'occupazione nazi-fascista aggiunse alle già grandi problematiche quotidiane cui far fronte anche quell'appunto dei massicci sfollamento di
Dalle città
Se i primi bombardamenti furono l'esordio di un periodo tragico ma anche di speranze se pensiamo al fatto che gli alleati erano sbarcati che risalivano la penisola
Ecco Ibiene resistenziale un biennio complicato da un biennio che se ci parliamo nel territorio umbro
è anche costituito da appunto Godard violenze dai cd da stragi
Dalla clandestinità dalla lotta civile ed armata
Lunga data la vicinanza a Roma fu un certo Roma che era il centro nevralgico delle strategie belliche rappresentò per le truppe nazifasciste esiste soprattutto un motivo valido per occupare la zona e imporre una presenza radicata anche per garantirsi le le vie di comunicazioni le tre vie principali che davano che apportavano verso il Nord
Quindi immensi della Resistenza umbra che vanno veri come già detto dall'otto settembre quarantatré all'agosto del quarantaquattro essi un periodo breve ma è un periodo per caratterizzato da eventi di efferati
Non perché Breve non significò appunto ore venti meno dolorosi meno violenti
Gli scenari che si aprono all'indomani dell'annuncio dell'armistizio segnano un passaggio per realizzare anche per le donne per le masse femminili
Perché vengono impegnate e si impegnano da subito in variegati molteplici e differenti atti di contrapposizione all'occupazione nazifascista ma anche di sabotaggio
Di opposizione all'occupazione
Nel mille novecentottantanove è uno storico francese già seme Lerna definiva tutta questa messe di azioni spontanee altruistiche solidali che non implicano l'uso delle armi come una resistenza di tipo civile
Questa categoria interpretativa viene ripresa in Italia dall'astiosa storica Anna Bravo nel mille novecentonovantuno quindi già nel novantuno e già da quel decennio cominciamo a ragionare sulla resistenza
Con e senza armi civile ed armata e li inseriamo le donne
Raffaele Rossi che è protagonista dell'antifascismo perugino e poi autore di numerosi scritti in merito alla resistenza nel territorio
Ricorda uno dei modi con cui le donne cominciarono a mobilitarsi da subito a favore delle brigate partigiane che si stavano costituendo
E cito le sue parole le non stimati tirarono fuori dagli armadi vecchi vestiti che in cambio delle armi davano i militari
Ecco molte sono le testimonianze rilasciate ad esempio da partigiano delle brigate e qui parliamo della Brigata San Faustino che si muove tra Pietralunga in montone
E quali ricordano e cito le loro parole la compattezza degli abitanti della zona uni enti indescrivibile arma in più per la resistenza
Nascondere mentire mettere a disposizione gli ha antine Granai capanni qualsiasi cosa avessero da offrire nonostante partissero come già detto la miseria la fame
Fu una prova di fu la prova di un comportamento veramente grande queste sono ancora le parole di Rino caccia mani Domenico Bruschi due partigiani di montone operanti in un distaccamento della San Faustino
Quindi è un modo corale di partecipare alla resistenza
Con azioni diverse con una miriade di atti più e meno importanti ma Facchi fanno tutti parte del movimento di liberazione sono azioni solidali
Gesti gesti anche di donne a sostegno di antifascisti di fuggiaschi direi di di renitente alla leva di disertori alla leva e all'esercito
Registrato tutta questa insieme di azioni di comportamenti ma compresenza delle donne nel movimento di liberazione nella resistenza al nazifascismo
Donne della città lo abbiamo detto ma soprattutto della campagna e delle fasce montane lo capiamo bene i i soldati accesso il dati agli antifascisti clan e in clandestinità renitenti e disertori devono fuggire dalle città e quali meglio luogo di rifugio naturale se non la montagna quindi capiamo bene come popolazioni adiacente alla montagna sì
Vede proprio arrivare giovani dalle città in questo arrivo in questo incontro le donne vanno loro a dare un sostegno un supporto quindi quella cura quel quell'assistenza svolta
Prima nella sfera domestica alquanto madri mogli sorelle la in qualche modo trasferiscono nella dimensione pubblica c'è bisogno di attingere dal Materno per spostare quello che sanno fare curare e assistere a favore della Resistenza
Ed è allora nella presa di coscienza di un popolo che è stato definito ancora D'Anna Bravo materna GP Massa
Che si afferma un modello di partecipazione femminile volontario
Una presa di posizione dai profondi valori umani che possono essere valori se non politici ideologici quantomeno dettati da principi etici e morali quindi c'è l'etica dietro ad una scelta
Non necessariamente una una convinzione politica ideologica lo sarà per altre donne
Istintivamente le donne colgono questi soldati questi uomini vengono chiamati soldati allo sbando aprono loro le porte dei casolari sfama Usberti uno li nutrono gli fanno dormire poi
Indicano loro le vie di fuga più sicure se serve li accompagnano in montagna
Dina Pagliarelli è questa una delle testimonianze di cui parlavi riportata in un volume importante importantissimo nel sessantacinque le prime raccolta di testimonianze di donne resistenti mille volte no
Porta diversi autrici come Mirella lui se mi piace ricordarlo perché Mirella Furet esistente a Genova ma poi beni in Umbria abita a Perugia
Ecco in questo libro di Nathan anelli di Foligno ricorda che lei stessa sfollata a causa dei bombardamenti di cui parlavamo ricorda questi eventi
Dopo l'otto settembre prendemmo contatto con i partigiani con i prigionieri scappati da campi di concentramento lunga ne ha diversi
C'erano mi ricordo due cecoslovacchi e un austriaco che volevano nascondersi in montagna i primi due i vestiti in borghese e se ne andarono per conto loro l'Austria che volle essere accompagnato
La nostra zona era piena di tedeschi ma mi feci coraggio che si sottobraccio e l'austriaco che naturalmente era in borghese e come prima cosa non ha scusi un po'fuori dall'abitato
La notte seguente io mio figlio lo accompagnammo in montagna dove rimase anche mio figlio per mesi ho continuato a portare ogni giorno vivere il loro nascondiglio percorrendo a piedi molti chilometri
Ecco questa è un esempio eclatante di quello che comincia ad essere per le donne la resistenza
è una sorta di dilatazione del registro del materno dicevamo fuori dalle mura domestica domestiche che ci parla di continui episodi di contrasto alle dinamiche di occupazione
Si arricchiscono questi gesti di valore simbolico se si pensa ai tragici contesti in cui già vivono in cui vive la popolazione
Gianna Felicioni e Anna Ciara belli sono due donne di Umbertide che raccontano le file per il cibo
I mille lavori che sono costrette a fare svolgere per rispondere alla miseria alla fame e quindi sopravvivere alle fatiche
Nonostante questo di fronte alle necessità imposta dal momento ma conosce anche dei pericoli ai quali vanno incontro agirono secondo coscienza quindi si attivano nella Resistenza
Come lo abbiamo detto in tutti i modi
Con e senza armi pur conoscendo quelle che sono le indicazioni
Minatorie ma anche le ricompense che vengono diramate dai comandi militari locali a Perugia c'era al comando Rocchi un comando veramente estremamente violento con la cittadinanza
Nel tentativo davano queste indicazioni del tentativo di minare la struttura l'organizzazione interno della Resistenza
I bandi nazifascisti parlavano chiaro chiunque avesse collaborato con la Resistenza ci sono delle indicazioni in tal senso
O non risposta alle richieste dei comandi nazifascisti dalle autorità sarebbe andato incontro alla legge marziale
Questa impreziosisce impreziosisce gli innumerevoli e e capillare gesti di donne e anche di uomini
Che sono chiamati ad offrire qualcosa al movimento di liberazione
Sostiene Laura Mariani che l'autrice nel mille novecentottantadue di un testo molto bello quello delle idee quelle dell'idea storia di detenute politiche mille novecentotrentasette mille novecentoquarantotto che il nucleo più importante delle carcerate lei si occupa soprattutto del carcere di Perugia è costituito da operaio e contadine
Perché loro stesse subendo ulteriori soprusi privazioni e violenze
Iniziano maturare una sempre più razionale volontà di contrapporsi al nazifascismo è quasi un sentimento di ribellione che cresce sono donne ostaggio spesso prive di coscienza politica ma che maturano piano piano gradualmente una consapevolezza consapevolezza antifascista quindi spesso si tramuta di veramente in fede politica
Quindi parliamo di una dimensione donna dimensione donna è il titolo che riprendo di una delle prime primissime pubblicazioni che nascono in Umbria nel settantacinque anche una di quelle di riferimento pensiamo ancora oggi
A firma di di Cristina papà
Questo volume eh affiancato dagli studi di di papà con delle video interviste delle protagonista della Resistenza
Se pensiamo alla dimensione donna della Resistenza la dobbiamo cioè noi l'accettiamo soltanto se
Interpretiamo la resistenza in movimento di liberazione comuni insieme di più guerre
Cioè ovviamente alla la dimensione della guerra di liberazione c'è l'idea di una guerra totale se la guerra totale il coinvolgimento è totale non esclude nessuno
C'è l'idea di una guerra quotidiana quotidianamente si deve sopravvivere e poi c'è anche l'idea di un Guerra contro il familismo fascista cioè a queste donne aderiscono resistenza perché stufe di subire un controllo maschile in famiglia quindi anche un modo per emanciparsi
E poi c'è una guerra alla guerra l'antifascismo rurale si parla anche in questo senso di resistenza al femminile fu prevalentemente un antifascismo umanitario un rifiuto alla violenza un rifiuto alla guerra per cui quell'altruismo quella solidarietà mostrato dalle donne esca eletto dalla storiografia come un voler far cessare la guerra la guerra prima finisce meglio è quindi una guerra alla guerra in questo quadro come vi dicevo si aprono degli spiragli di autodeterminazione autodeterminazione quindi l'opportunità da parte delle donne di svolgere dei compiti e dei ruoli
Inediti compiti e ruoli che non hanno mai svolto prima perché la loro la loro femminilità nel loro essere donne non glielo permette
Nel diario di Carlo ma si Massetti giovane partigiano perugino
Inquadrato nel Nucleo partigiano formazione primo Ciabatti avevo portato una una mappa diciamo per darci un po'un orientamento di quelle che sono le Brigate principali che operano in Umbria veramente molto generica
Ebbene Carlo Massetti
Nelle sue testimonianza del suo diario parla di tre donne
E dice
Mi soccorse Luís si ferisce in un combattimento Tramonte buono e Agello in un combattimento armato
Mi soccorso una mia vicina Bartolini Carmela costa e con tutte le sue forze riusciva a ridurre a ricondurli nel mio letto non posso non ricordare la mia cara vicina di casa FIAT Adelina
Fu proprio questa che con il suo coraggio riuscì a tamponare le mie ferite quindi ancora assistenza e cura
Poi però c'è la nonna Emilia fa Emilia fattosi coraggio nelle scese nella spalla tacco i buoi al carro dove mi mise
Con il suo materasso e sola alla guida del carro mi condusse dal medico del paese per la nonna quel movimento quella mobilità era un qualcosa di inedito
Perché sola quindi anche questo agire è un qualcosa di nuovo
Il loro rendersi protagoniste senza armi
Attingendo al moderno lo ripeto a forme di assistenza che appartenevano alle prerogative femminili colpisce sempre dei pericoli cui vanno incontro rimanda un senso del dovere
Quindi a scelte diverse fra loro sono diverse le motivazioni che li spingono ad aderire a prendere una posizione ma sono anche forti desideri di pace di libertà anche una libertà personale
E poi è anche vero che
E passiamo a forme di collaborazione più strutturate
Molte sono sorrette da una consapevolezza politica finora è è è molto flessibile il discorso
Ecco ci sono alcuni casi in Umbria che meritano ricordare perché lì c'è una consapevolezza ad esempio le donne di Valdes cura che sono rimaste nella memoria locale
Costituiscono un esempio perché vanno porsi tra quella Scelta
Lo faccio perché sono solidale turistico e invece è una scelta politica chiara
Le donne di parte scura sono le donne di tre nuclei familiari
Che vivono nelle montagne sopra Pietralunga in Alta Umbria
Patrizio io li Tom
Sono due dei tre capofamiglia di questi tre nuclei
Sono dei socialisti ribelli già dagli anni Venti subiscono le persecuzioni fasciste quindi le figlie crescono in quest'ambiente Mirka seria e Sergio Valentini entrano nella memoria locale perché
Loro nella Resistenza fanno tutto
Quindi non smisero di mietere i campi di portare la legna ma per il gruppo armato che si costituisce soprattutto dai giovani che vengono da Città di Castello che quindi risalgono le montagne
Loro cucinano lavano rammendo riferì i vestiti lo dicevamo prima offrono loro i lettini curano
Ma con i mesi che passano quindi stiamo nell'inverno
Si gonfiano le bande partigiane tutto intorno alle loro case e quindi loro cominciano a fare da staffette fanno da collegamento avvistano gli spostamenti dei nazifascisti comunicano trasportano qualsiasi cosa alle bande avessero bisogno quindi viveri munizioni vestiti o accompagnano i nuovi ribelli alla macchia come appunto si usa dire le foto che vi faccio vedere non fanno riferimento a quanto vi sto dicendo a meno che non ve le indico nello specifico però è per Darwin esempio un'idea di chi sono queste donne sono delle giovani donne soprattutto per le giovani è importante esserci una resistenza
E inizia per loro un percorso d'emancipazione per molte di loro sorrette da diverse motivazioni lo dicevamo ma iniziano a fare una scelta di campo
Risulta impossibile oggi dare
Dire nomi anche quasi per me doloroso scegliere chi parlare di chi no perché poi i c'è un veramente un trasporto a distanza di anni in cui appunto nelle ricerche cominciano ad affiorare storie di vita vissuti però mi piace ricordare alcuni esempi di resistenza di tipo intellettuale perché non dobbiamo dimenticare che molte giovani erano delle giovani universitarie
E allora ad esempio ad Umbertide che la
Uno dei centri abitati più vicino a dove abito e quindi che mi mi piace ricordare attorno ad una figura di un professore di matematica socialista Raffaele Simone UDC
Cominciano a raccogliersi delle giovani donne Elsa Bottacci o all'Iran Russia Marmigi una purga rally quest'ultima studia Lettere all'Università di Perugia
Loro copiano macchina del giornale degli opuscoli antifascisti e poi cominciano a distribuirli per fare propaganda le donne spesso sono utilizzate per la propaganda clandestina
Danno rifugge perseguitati e anche agli ebrei quindi c'è una veramente un una forma di collaborazione forte a Perugia è fortissimo il nucleo delle donne nel partito nel diciamo nella resistenza intellettuale
E Lehman Benvenuti il Fernando amaretti CIR e non va Renata apponi Piera Brizi
Liam Marcella Batini non proprio ma è comunque un gruppo di giovani donne impegnate e anche ideologicamente preparate e pronte gli ideali antifascisti sono ovviamente forti per molte di loro per alcune di loro ci sono anche le iscrizioni nei partiti e partiti clandestini
Piera Brizzi è una militante di Giustizia e Libertà poi saranno azionista lei si occupa della trasmissione dei messaggi dei gruppi clandestini tra Roma e Firenze è un'amica di lotta di Aldo Capitini
Fernanda marea che sia anche la militante di Giustizia e Libertà liberalsocialista a detta agli alle comunicazioni interno alla rete antifascista
Su di lei c'è una ricerca in corsa in corso di Tommaso Rossi delli suk che sta rintracciando proprio principali snodi biografici di questa donna tra guerra e dopoguerra perché erano veramente importanti per per Perugia
Scopriamo da tante storie di donne da tanti vissuti che in molti casi la famiglia è un elemento centrale per la piena consapevolezza di sé per una presa di coscienza
Ma anche un luogo in cui si maturano delle scelte
E allora Britannia il PD è del ventidue e di Foligno è un'impiegata comunale una repubblicana quindi a credo politico
Ma lei non aderisce la lotta di liberazione per la sua fede politica ma perché il fratello
Franco Lupini comandante del battaglione Angelo Morlupo viene ferito la sorella va in montagna per dare assistenza affari alla fratello lo soccorre lo trasporta in città quindi Foligno sul dorso di un asino
Ma che succede che il comando nazifascista di Foligno dispone un mandato di cattura su di lei lei è costretta a risalire in montagna
Arriva in brigata e lassù il suo ruolo è quello di assistere e curare i feriti malati si prende cura dei corpi vivi e morti perché molto spesso in tutti Italia la cura dei corpi e dei caduti viene affidata alle donne che spesso devono ricomporre corte seppellire
Però Britania ha un ruolo in brigata addirittura prende e partecipa alle riunioni del gruppo
Nell'immediato dopoguerra il Comitato di Liberazione Nazionale le riconosce con il grado di sottotenente il ruolo di vice intendente sanitario della Brigata Garibaldi per cui è decorata con la croce al merito di guerra
Vado verso un'altra forma di partecipazione alla Resistenza verso le conclusioni non si può non parlare delle staffette delle donne in armi con i riconoscimenti apriamo una parentesi
Di su trentacinque mila partigiane
E venti mila Patriot conteggiate su tutto il piano tuttora in tutt'Italia per l'Umbria si parla di quattrocentoquattro donne ufficialmente riconosciute operative nella guerra di liberazione di resistenza
Sono numeri sui quali ha svolto delle ricerche dagli anni due mila Maria Rosaria Porcaro
Le cifre i riconoscimenti di guerra sono fuorvianti
Possono essere imprecisi sono imprecisi non sono qualitativamente esaustivi per la ricerca storica sono un punto di partenza ma non d'arrivo perché ci sono delle sfumature dei riconoscimenti partigiani
Molte richieste non partono molte sono scritte sono redatte in maniera sbagliata morte sono rifiutate ho molte non vengono chieste sono moltissime le nonne che a fine del conflitto non chiedono il riconoscimento perché perché ho fatto quello che andava fatto che che doveva essere fatto
Perché non mi interessa perché perché questi riconoscimenti fanno tornare ad un'attribuzione stabilità su base maschile cioè su un criterio di attribuzione di cariche e ruoli strettamente militare quindi che cosa emerge da da riconoscimenti militari e appunto la l'eroe
I criteri sono stringenti se non si è fatto parta da alcune ad un numero specifico di azioni di guerriglia non viene riconosciuta la medaglia
Tant'è che chi è in Umbria che viene appunto riconosciuta e a la la medaglia d'argento al valore militare è Valchiria Terradura
Questa la sua Scheda personale d'archivio il suo fascicolo personale con il riconoscimento appunto di comma di partigiano combattente
Lei ha parcheggiato per terra dura
Perché riceve la medaglia perché fece diciamo è riconosciuta come autrice di operazioni di guerriglia
Dunque insignita della medaglia d'argento
In Italia sono cinquantaquattro le Medaglie d'Oro e diciannove le decorate ma con la medaglia da al contrario cinquantaquattro medaglia d'argento diciannove le medaglie d'oro
Su quanto sia Terradura che fu capo squadra del Settebello sottotenente sottotenente del distaccamento Tumiati quinto battaglione Quinta Brigata
E quindi una figura veramente ingombrante anche per se stessa ha scritto un saggio un bel saggio nel due mila ventuno Alessandra Gorini
Che in qualche modo lei studia tra le tante cose la l'autorappresentazione di Walkiria Terradura varchi a terra dura nome di brigata Valchiria perché non c'era bisogno di cambiarsi il nome
Rimase sui monti del Burano cioè lei rimase una guerriera per tutta la vita
Proprio per capire quanto l'aver fatto parte della della lotta armata abbia poi li dato un significato tutta la sua esistenza a dei significati personali da cui lei non torno più cioè non non furono più scalfiti
Appunto lei riceve la medaglia nel mille novecentosettanta
Concludo parlare di donne in armi
Di partigiani significa addentrarci nella vita nelle dinamiche delle brigate partigiane quindi di pensare anche di ribaltare i ruoli di genere cosa fa una donna cosa fa un uomo la donna e l'uomo che vivono assieme in montagna lontano dal controllo maschile
Non è facile aderire alla lotta armata molte sono le giovani donne perché lo fanno questa asta questa adesione comportò delle scelte esistenziali molto complesse
Dovevano fare i conti con i sensi di colpa se imbracciare un fucile significava sparare Valchiria ne ha molti
Significa anche coraggio avvolta inconsapevolezza
Ma è anche un modo per autodeterminarsi dopo l'ho detto più volte
è pur vero che se noi ragioniamo sul su quanto la lotta di liberazione abbia agito sulle donne per una loro per un loro processo di emancipazione se pensiamo che i Gruppi di Difesa della Donna che sono la che è l'immagine poi della volantino di oggi si formano
Per la prima volta a Terni a termine già liberata e nel resto d'Italia si costituiscono nel novembre del quarantatré quindi in piena resistenza
Ecco capiamo che in Umbria gruppi di difesa delle donne
Non si sono organizzati non hanno fatto in tempo e questo in qualche modo ci fa pensare a livello storiografico sono è il dibattito nuovo che si sta svolgendo dense di storia grafiche quanto il fatto che la Resistenza si sia si arriva si sia conclusa prima liberazione sia arrivata prima quanto le donne abbiamo un po'perso
Per fortuna diremmo ma nel nord Italia un anno in più di battaglie significa un anno in più di organizzazione per le donne un anno in più di consapevolezza ma questa è una parentesi appunto ti chiudo
Parlare di donne in armi per fare soltanto alcuni nomi conclusivi diciamo Perrella diciamo per Terni per il ternano Laval ma la bandierina
Non posso non citare l'aura Massini Marta Power scusatemi se non si pronuncia in questo modo e Gianni Angelini tra le tante della Brigata Gramsci ecco sul ternano agisce prevalentemente la brigata Gramsci
Sono staffette sono partigiane
Ad oggi
Il campo di studi sulla sulle donne nella Resistenza un campo veramente affermato è ricco e abbondante quindi io faccio fatica a dire che oggi si parla ancora di una Resistenza taciuta
Non è più nascosta la storia delle donne
Si è superato anche il concerto riduttivo di suo la staffetta di sola partigiana ma anche il concetto di contributo alla resistenza
Non c'è un contributo c'è una compartecipazione il contributo eroe e lo dico sempre è un un termine che rimanda a una gerarchia di partecipazioni se contribuisce significa che c'è qualcuno sopra di te che dà di più di te
Le donne anche in Umbria quindi non sono solo staffette non sono solo partigiani esiste un ampio spettro di partecipazioni da leggere in un quadro di sofferenze collettive ma anche di impegno collettivo
Ci sono state eccidi stragi dell'ultima ora rappresaglia fame miseria
In queste dinamiche sono dinamiche che toccano indistintamente donne e uomini anziani e bambini per questo la resistenza va letta come un insieme di resistenze come fenomeno collettivo
Al cui interno rintracciamo tutti coloro che vollero attivarsi da una parte piuttosto che l'altra lo dicevamo prima e allora chiudo con i perché perché le donne entrano nella Resistenza e rispondo con le loro parole
Era tanto grande l'entusiasmo che si facevano le cose perché si sentivano non ci importava niente della vita niente se no non se faceva un lavoro del genere Ermengarda Grilli Simone Ucci è una staffetta vicino Pietralunga
Questo Zio mi diceva bisogna fare qualcosa se tu puoi vai a portare un po'di rifornimenti e questi ragazzi che sono lì alla macchia hanno bisogno di qualche cosa delle armi io non mi sono rifiutata Silvana Grassi una staffetta di Perugia
Giovanni giovanissimo
Mi sono sentita utile per una causa non staffetta di Umbertide Matilde Nanni
Rafforzare la mia presa di coscienza ascoltando i vari discorsi mentre era occupata nella non facile ricerca di cibo e nell'organizzazione della vita semi clandestina di circa dieci persone lei è Georgina Formica
E la ragazza della fotografia assieme a suo fratello
E infine ti sentivi che dovevi fare la guerriera ti devi difendere dovevi difendere gli altri con guerriera non può che essere Valchiria Terradura e con questo vi ringrazio
Grazie grazie per aver modo così dettagliato rappresentato donne resistenze in Umbria
Dalla cartina geografica e si è visto perfettamente come la dislocazione del bande partigiane
Abbiamo
Tosi che in Umbria se è stata appunto una guerra di montagna o come diceva Gianfranco Canali dall'arrivo dell'inverno lo sciogliersi delle nevi
Cioè il tempo che dura la resistenza ma in questo breve tempo break si fa per dire perché la sofferenza è stata di grande comunque dalla sua relazione emerge chiaramente come tutte le fasi
Che ha attraversato le donne anche in Umbria è stata
Risulta così cioè dal fatto che la la guerra ed entra in casa
Alcuna detto così c'è la guerra nel fatta in casa e quindi il Mater nasce e poi figlio invece la consapevolezza politica non tolgo il tempo e l'altra dell'attrice che presento molto volentieri
Liliana Di Caro
Originario di Matera
Giornalista del Sole ventiquattro Ore sin dal due mila
Ha lavorato al mensile ventiquattro e poi al settimanale innova le piazzole esteri il quotidiano
In particolare ha seguito la politica l'economia americana sarebbe interessante anche questo come tema
Oggi al due mila dodici al supplemento della cultura Dominica dove
Domenica
Quando scaricare accusa dove segue le pagine di storia e storia economia e società ha pubblicato diverse opere tra cui le madri della Costituzione del ventuno magistrati finalmente del ventitré
Prego valenza
Sia possono io lo prendo perché magari dopo un po'la voce calda e
Buongiorno a tutte a tutti
Grazie al davvero all'inizio per quest'invito sono molto onorata di essere qui a parlare di un tema che mi sta molto a cuore alle donne nel nella resistenza sul sul supplemento di cui faccio parte cerchiamo di e di dare spazio ogni volta che si presenta l'occasione naturalmente gli anniversari sono un'occasione anche perché la produzione editoriale
Forte no in queste circostanze anche quest'anno sono usciti tanti libri tanti profili di donne perché come si diceva ormai
La partecipazione delle donne alla Resistenza è stata definitivamente acclarata dalla storiografia quindi forse non è ancora così presente nella memoria pubblica come meriterebbe questo tema però a livello scientifico e storiografico appunto
Certificato diciamo
Le italiane nella resistenza quindi
In realtà le italiane si mobilitano prima prima dell'otto settembre nell'Alta Italia partecipano in massa agli scioperi di massa nelle fabbriche
Non accettano ovviamente più neanche loro
La la sofferenza il dolore le privazioni della guerra non accettano gli arruolamenti forzati
Le vessazioni fasciste quindi e questo è già un primo momento di rottura forte vedere le le donne nelle piazze
Lasciare le fabbriche e andare a protestare coi dopo il venticinque luglio del quarantatré Nicola cadute Mossul di Mussolini le proteste continuano chiedono la liberazione dei tre dei detenuti
E poi dopo l'osso l'otto settembre naturalmente comincia in ordine sparso l'attività l'attività proprio nella Resistenza
In ordine sparso perché ci vuole un po'come del resto ci vuole tempo anche per per gli omini per i partigiani persi curarsi per organizzarsi
In maniera appunto metodica
Però sentono le donne di dover fare la loro parte e chi sono queste donne sono le operaie le massaie ma anche le laureate
E anche le studentesse ricordiamoci sempre di Tina Anselmi di come Tina Anselmi decise di prendere parte alla lotta della Resistenza lei era giovane studentessa all'istituto magistrale di Bassano del Grappa
Il ventisei settembre del quarantaquattro assistette come tutti i suoi compagni le sue compagne uno spettacolo macabro CEA trentuno partigiani presi giovani peraltro presi e impiccati
Appese agli alberi del viale principale di Bassano del Grappa quindi una un momento terribile che la indusse
Appunto a fare la scelta di Ventola la staffetta Gabriella
E e che cosa facevano esattamente già in parte la lo anticipato Giuliacci voci queste resistenti queste donne facciamo certamente le staffette perché erano meno riconoscibili
Destavano meno sospetti quindi portare una donna in bicicletta è una ragazza
Come dire suscitava appunto meno perplessità non è possibile OPA eccetera quindi munizioni dispacci materiale di propaganda cibo medicine stava loro fare questa attività molto rischiosa
Alcune molte in realtà poi si sta scoprendo se scoperto andavano in montagna anche loro io penso sempre ad Ada Gobetti e al suo Diario partigiano
Che lei ha scritto sulla base di appunti che prendeva in un inglese cifrato tutte le sere in Val di Susa mentre appunto si combatteva
Ada Gobetti è una delle non mi ricordo quanto ha detto cinquantasei medaglie d'argento al valore militare
Ebbene cosa facevano in montagna oltre ad imbracciare le armi beh dividevano i nascondigli facciano due le marce
Facevano i turni no nella i turni di guardia e insomma un'attività a faticosa dolorosa perché naturalmente si contavano anche le perdite poi giorno per giorno
Ma come raccontare a Gobetti e con momenti di allegria anche di condivisione a fine serata
Salvo poi appunto aspettare le luci del giorno e di trovare no la situazione tremenda che li aspettava
E però facevano anche le le donne facevano le porta ordini le sabot da attrici le informatici del propagandista oltre naturalmente a cucinare a uccide
A lavare a fare tutto quello che poteva servire alla causa senza questo loro apporto la lotta della Resistenza non sarebbe stata la stessa questo
Va sottolineato più volte ecco questo Mosaico no di di di donne in azione a vario titolo a un certo punto
Si capisce che deve prendere una forma no il Partito Comunista Italiano intuisce il potenziale che c'è nel movimento femminile è spinge perché ci sia un'organizzazione un una struttura di coordinamento che in canali questa e queste forze ed è così che nascono i Gruppi di Difesa della Donna proprio nell'autunno del quarantatré
Sono le rappresentanti di Bali partiti del Comitato di liberazione nazionale a
Ideare e fondare il cui i gruppi e a stilare anche questo manifesto che ha un peso importante vedremo perché sono Ada Gobetti Partito d'Azione
Lina Merlin Partito Socialista
Giovanna Barcellona è rinato appare piccola atto del partito comunista e poi arriveranno le cattoliche le liberale e quindi
Questo lo sottolineo anch'io lo diceva la Presidente
è molto importante che si siano unite nella diversità dei colori politici
L'obiettivo era troppo importante la priorità era vinceva qualunque divisione qualunque differenza
Sapevano che bisognava appunto mobilitarsi senza senza guardare al partito di appartenenza
E questa è una lezione che
Recepirà hanno per esempio anche le ventuno all'eterno costituente
E che saranno a di vari partiti politici ma nel momento in cui ci sono degli obiettivi da conquistare ci sono degli articoli della Costituzione
Sui quali lasciare il segno superano appunto le differenze
E nasce proprio nella Resistenza questo insegnamento
I Gruppi di difesa sì ingrossano mese dopo mese si arriverà a circa settanta mila donne alla fine della guerra che hanno appunto combattuto e combattuto nelle modalità che abbiamo più volte descritto
Per la causa resistenziale
Alcune diverse
Pagano un prezzo molto alto no per aver scelto fatto questa scelta ricordiamoci che le donne
Il corpo delle donne e l'ha consegnato un bottino di guerra quindi stupri violenze sevizie
Le testimonianze sono sono molto forti e dolorosa io
Ricordo qui solo norma parenti che era una partigiana di Massa Marittima
Che aveva è una donna libera un po'sfrontata
Veniva vista con diffidenza anche dagli altri al suo Paese una che fumava portava i pantaloni e ne
Girava con un fazzoletto rosso al collo quindi esponendosi alla allo sguardo dei fascisti ma in maniera provocatoria
Ebbene norma aveva un bambino i segni si
Norma parenti a un certo punto va in piazza con altre donne per perché era stato impiccato un partigiano e per togliere appunto il cadavere del parto di questo partigiano così rispettosamente esposto
Egli riesce a convincere alcuni soldati a disertare passare dalla parte dei bus dei partigiani e i tedeschi non glielo perdonano quindi la prendono era l'estate del quarantaquattro
La porta non lontano dal paese
E fanno scempio del suo corpo che verrà ritrovato mutilato e insomma come così come ci possiamo immaginare
E come le tante tante anche naturalmente fucilate certa
Però allo stesso tempo le donne
In nei venti mesi dell'esistenza in quel in quel periodo
Folle per certi versi sento non Energia sono mosse da un'energia e da una forza che permette loro di fare delle cose che non magari non avrebbero fatto non farebbero non avrebbero fatto sì vi voglio leggere la testimonianza di Gigliola Spinelli perché anche il linguaggio che si usano nel racconto
Dice tutto
Gillet destinati racconta come con quattro giovani garantisti è riuscita a liberare
Aiuto
Scusate ma questi aggeggi
Ed è uscita liberare di settaggio uguale incinta e la sua amica da un ospedale dove erano internate dopo essere stata malmenata ed è torturatori della banda Koch a Milano
Esso parla dei
Piombando nella clinica prelevammo le due donne in camicione ospedaliero disarma mai sostando i militi di guardia li chiudemmo dentro il cesso
Rientrata a Torino il giorno dopo è lei a essere arrestata ma io inafferrabile romana ricercatissima dal capo della polizia al quale eravamo mia volta la caccia saltò dalla finestra e Mela Spigno senza tante complicazioni
Ecco queste erano erano le resistente avevano un coraggio incoraggia formidabile
Come
Quello dimostrato da Teresa Mattei avevano anche attitudine alla leadership in qualche caso e Teresa Mattei era una di loro una di queste e la sarà la più giovane eletto all'Assemblea Costituente lei era del venticinque
Aveva si era iscritto al Pci insieme a suo fratello Gianfranco quindi entrambi nella Resistenza Gianfranco
Viene arrestato portato in via Tasso a Roma torturato da Priebke peraltro e lei quando passeranno gli anni farà causa no attribuite
Alla fine si uccide con la cintura dei pantaloni in carcere perché
Temeva di non riuscire a resistere a quelle torture
Anche ed anche lui ventenne poco poco più grande di Teresa Mattei quindi Teresa Mattei
Oltre alla motivazioni fortissima antifascista si porta dentro questa rabbia questo dolore
Che riversa ovviamente nella sua lotta resistenziale e si mette a capo della Brigata intitolata Gianfranco Mattei quindi lei diciannovenne perché
Siamo nel quarantaquattro
E e partecipa attivamente
A anche più che partecipa insomma guida questa brigata alla liberazione di Firenze
Nella verso la fine della Resistenza
Inevitabilmente però c'è anche la questione politica che sale
E diciamo impone dei cambiamenti quindi gruppi di difesa della donna non non che pure erano stati peraltro riconosciuti dal Comitato di Liberazione Nazionale Alta i tanti
Questo ci dice la loro importanza hanno come organizzazione unitaria di massa quindi in qualche modo come soggetto politico
Però ecco alla fine confluiscono nell'udì quindi sono solo le donne di sinistra che fanno parte dell'UDI mentre le cattoliche si staccano formano costituiscono il circo il Centro italiano femminile
Di cui peraltro quest'anno ricorre l'anniversario tondo perché siamo già nel quarantacinque però la verità e che la lotta delle resistenti non è finita perché come scriveva Ada Gobetti che fu nominata vice sindacati Tutino alla liberazione
Sì chiusa la guerra abbiamo ottenuto la liberazione ma adesso si apre un altro capitolo
Perché è tornando ai a quel manifesto dei dei gruppi che vi dicevo in quel manifesto erano già enucleati i principi di uguaglianza
Che loro ritenevano indispensabili
C'è insomma c'era la consapevolezza che le donne dovevano cambiare vita non potevano rimanere nella condizione di subordinazione in cui si collocavano fino a quel momento quindi parità di salario nel lavoro
Ruolo paritario all'interno della famiglia diritto di voto e questa sarà la prima sfida che le donne italiane affronteranno dopo la guerra quindi
L'insegnamento della resistenza all'esperienza della Resistenza la lezione della Resistenza
Va verso questo nuovo Obiettivo questi nuovi obiettivi il diritto di voto riescono a a conquistarlo sfilando anche le reticenze e le lentezze e le diffidenze dei partiti
Il Partito comunista temeva che questi voti femminili andassero tutti alla DC e la DC temeva la scarsa affluenza un po'e comunque vedeva sempre la donna più ripiegata sulla famiglia sul sul sugli equilibri no
Della casa eccetera e invece la partecipazione delle donne a quel voto quarantasei sarà una partita azione di massa di massa
E le costituenti raccoglieranno il testimone dalle dalle donne partigiane tale dalla resistenza delle donne perché si lotteranno come le oneste per
Mettere
Segno in segno delle donne non c'è niente da fare l'articolo tre nel primo o nel secondo comma le donne sono uguali senza distinzione di sesso scusate i cittadini sono uguali senza distinzione di sesso sottolineano
Perché non è non era inutile no specificarlo
E e poi l'uguaglianza deve essere di fatto questa fu Teresa Mattei abolire abolire questa specificazione quindi articolo tre e anche tutti gli atti che poi declinano l'uguaglianza appunto tra i coniugi sul lavoro eccetera
Per questo io credo che non dobbiamo stancarci di ricordarle
Queste italiane che tanto hanno fatto il cui tanto dobbiamo e di cui dei della cui lotta noi chiudiamo dei benefici della loro lotta noi godiamo l'anno prossimo saranno gli ottant'anni
Dell'Assemblea costituente quindi ci sarà una nuova occasione e speriamo di non dover comunque aspettare l'anno prossimo
Per parlarne ma sarà un momento io credo fondamentale per dare voce nuovamente alla loro grandezza grazie
Clementi anche lei perché già ricordato lo stretto legame tra la Resistenza è la Costituzione
Che era forse il legame che spesso sfugge io che ho fatto l'insegnante universitaria a scuola
Le posso dire che spesso succede che andando di corsa talvolta non si riesce ad approntare bene questo rapporto tra il ruolo della proroga avuto nella nella storia italiana la Resistenza è come il venticinque aprile sia appunto questa data del ricorda pezzi della dalle della liberazione dal nazismo e dal fascismo e che sia poi diciamo così il luogo dove ciascuno gli articoli della Costituzione come ricordava bene articolo tre Tatiana bene io non so se adesso possiamo
Mi benissimo
Ecco allora possiamo chiedere se qualcuno vuole intervenire
E poi voglio dire un'altra cosa certamente per la difficoltà delle donne
Nei loro ruoli avviene anche nei confronti dei maschi partigiani a perché c'è anche questo tema
Da ricordare insomma non era proprio così facile accogliere queste donne che in che svolgevano un ruolo di materna Hashid accorto quando poi salivano certi ruoli nella nella l'attività di i partigiani insomma qualche perplessità ce l'avevano gli stessi partigiani anche questo per minori per non dimenticare quanto è difficile questo percorso di parità insomma puntualizza Marco scusa Bruno Russo
Non ne fanno sfilare la liberazione giusto giusto
E a meno che non si espongano al fitness acquisti ad avvicinarsi
Questo
Cioè
Tanto parte anche le donne
Nella cosiddetta Guerra ai civili cioè nelle stragi nazifasciste
Perché dei quindici sedici mila
Vittime delle rappresaglie naturalmente una parte molto importante sono state le donne
Ce l'abbiamo purtroppo anche nella nostra regione nella strage dei quaranta martiri
Ci sono nelle varie stragi
Se hanno portato a circa duecento cinquanta civili morti nella nostra regione per le strade delle rappresaglie di cui una cinquantina circa sono le donne perché molto spesso la rappresaglia prendeva famiglie intere
E in quel caso c'erano soprattutto le donne o gli anziani o i bambini
Quindi c'è anche una parte abbastanza
Diciamo così considerevole di
Resistenza non passiva
E che in questo caso era una presenza nella famiglia che contribuiva a fare lavori che magari gli uomini o erano in montagna o da altre parti quindi la donna si sostituiva al lavoro non solo domestico ma anche quello nei campi nel mantenimento dei figli eccetera eccetera
E poiché naturalmente ma questo fa parte della guerra noi in Umbria abbiamo avuto circa due mila morti per i bombardamenti
Il cui oltre mille morti al naturalmente per gli oltre cento bombardamenti va poi e in tante altre parti compresa la strage
Diciamo degli Effetti collaterali di Umbertide che hanno colpito invece che la ferrovia a distanza di cinquanta metri la piazza e hanno portato quasi cinquanta morti tra cui parecchie donne
Però s'ci sono diciamo così le donne direttamente impegnate attivamente nei combattimenti delle battaglie poi ci sono le vittime della guerra
E le vittime della guerra siccome eravamo guerra certamente
Ma sempre sottolineato che la seconda guerra mondiale ha portato a quasi il cinquanta per cento di vittime civili
Oltre l'altro cinquanta per cento di morti militari e quindi tra le vittime civili naturalmente ci sono donne e bambini molto ma molto di più di quante vittime civili pure ci sono state nella prima guerra mondiale quindi dopodiché l'ultima piccola notazione se non ci sono altri è che anche in questo caso la storia del Risorgimento a cui io sono un po'affezionato
Ci richiama alle grandi battaglie che hanno fatto le donne nel Risorgimento combattenti
Che guarda caso curavano i malati
E aiutavano fidanzati mariti eccetera eccetera non a caso a volte si chiama così primo Risorgimento e il secondo Risorgimento anche per le donne
Se non c'è nessuno
Ecco Elvio Napolitano cognome lo straordinario
No ora
Il quarto
RAI e dello stesso
Dove sta richiesti
Garantirà a un cliente gara
Il dalla per cui uomini va bene
Fare rivolgo garantendo
Si trova male
Dirlo russe considera sondino
L'importante su o di
Quello che sta
Fino al novantasei quarta vergogna del nostro Paese perché ci siamo arrivati solo nel novantasei
E anche lì grazie all'acqua alla coalizione alla alla capacità delle donne di compattarsi perché la legge che considera la violenza carnale reato contro la persona non contro la morale il costume
è stata voluta dalle donne di tutto l'arco parlamentare basti dire che la relatrice era Alessandra Mussolini e quindi si è andata Alessandra Mussolini al all'epoca c'era ancora il
Il PDS giusto quindi
Siamo agli atti tardissimo tardissimo è un'altra cosa che volevo aggiungere rapidamente anche riguarda anche le donne che hanno combattuto il fascismo prima prima negli anni precedenti mi veniva in mente Adele Bei perché come dire vicina a voi no invece di Cantiano quindi a pochi chilometri dal dubbio
è che ha una biografia clamorosa cioè io sono rimasta collo studiata per le madri della Costituzione perché anche lei è stata eletta
All'assemblea costituente è stata Madonna incredibile arrivava da una famiglia utilissime era la terza di undici figli
Bravissima a scuola ma costretta a lasciare a dodici anni perché doveva aiutare in casa a fare da bracciante e poi entra in clandestinità con il marito che faceva parte del PC
Quindi costretti all'esilio e dall'esilio in Francia a Bruxelles letta il fenicottero c'è arriva in Italia
Sotto mentite spoglie per appunto portare materiale propagandistico per fare da raccordo tra partigiani italiani partigiani all'estero eccetera
E poi viene beccata dalla polizia viene condannata diciassette anni di carcere che vengono però comune dati anche nato diversi anni di confino a Ventotene
E incredibilmente finito il confino poi le torna a fare la rotta nell'esistenza del lei a guidare l'assalto ai forni a Roma
E e quindi essere attiva nella Resistenza romana una bisognerebbe farci un film forse non solo sul di lei sarebbe fare torto a tutte le altre però ecco ci sono delle storie particolarmente
Forti ecco
Ricordo la polemica che fece l'attraverso mettendo
Non fece una polemica credo all'interno del partito comunista sì conto agli atti un qualcosa del genere
Penso a dimostrazione di come una certo protagonismo femminile che si sviluppa durante la Resistenza poi si è protratto
Negli anni e come voi
Così per discrezione dovremmo riflettere sul futuro le mogli e le fidanzate dei dirigenti del Partito Comunista Italiano
Che hanno fatto la Resistenza che poi si sono manifestati anche critiche verso il maschilismo dei dirigenti del PC
Per tenere altri dieci
Ma Spot Banca
Inoltre ieri Casini quella materia pietra pienamente l'ho chiesto che assumere lei era la compagna del capo partigiano Bruno Sanguinetti il quale era sposato ma sua moglie era malata insomma in un letto non non era era un matrimonio che ormai appunto si era spento per via di questa situazione e quindi loro abbiano questa relazione poi Luís si staccherà appunto dalla sua famiglia d'origine le Teresa Mattei rimane incinta
E
Dagli atti le chiede di abortire perché non si può avere un figlio a un uomo sposato e lei Perth disse non ci penso nemmeno anzi dopo due anni fece il la secondogenita
Naturalmente questo non le fu perdonato dal pc
Poi ci furono anche dissensi più squisitamente politici su una serie di questioni comunque chiuse i rapporti c'è anche il progetto sono
Penso
Una vicenda personale pesce marzo quindi
C'era il problema era il figlio negli anni Trenta
Una storia dolorosa sono costretti diciamo tagliando
Dobbiamo avere
Ma
Vi ringraziamo per l'attenzione
L'appuntamento al prossimo iniziativa grazie grazie
Terrorismo