Si può fare a meno della guerra? Conversazione con Luigi Bonanate sul suo libro «La guerra e il mondo. Filosofia, storia, politica» (Carocci)

Radio radicale un saluto da Giuseppe Di Leo la politica inventò la guerra le guerre hanno inventato la storia mondiale
Le guerre iniziano per motivi ideali e finiscono per motivi materiali questi due stende un mi si leggono in un libro che sarà oggetto della nostra trasmissione la nostra conversazione con l'autore del libro che si intitola la guerra il mondo mostrò la copertina a favore di telecamera
Perché c'è una versione audio video di questa nostra trasmissione
Con un sottotitolo filosofia storia politica un libro che intreccia infatti le problematiche filosofiche con quelle ovviamente storiche quelle poi Polito logiche politiche libro pubblicato dalla casa editrice Carocci
Ne parliamo con l'autore Luigi Bonanate a cui Doyle bentornato Berna ritrovato professor Bonanate
Altrettanto
Allora posologia Bonanate uno dei decani della delle relazioni internazionali campo accademico rassegnato per più di quarant'anni ha insegnato all'Università
Di Torino
Ed è socio dell'Accademia delle scienze di Torino autore di numerosi saggi che ora non so qui a sciorinare di uno voi
Lo richiamerò perché è stato anche è un libro che si concentra molto sulla guerra ad un certo punto di vista culturale
Allora professor Luigi Bonanate e allora è proprio vero che la politica ha inventato la guerra le guerre a sua volta hanno inventato la storia mondiale perché io lo dico glielo chiedo perché discorso alla stampa parlamentare il presidente Sergio Mattarella qualche giorno fa precisamente il trenta luglio ha affermato che l'aggressione della Russia e l'Ucraina ha cambiato la storia d'Europa
Allora ci si sente un po'in senso generale se questa possente ormai valido quello che ho letto poc'anzi che lei ha richiamato un grande storico come degli oppure è e e ed è valido anche quello del presidente Mattarella
Ma dunque in quella del precedente Mattarella e certamente
Valido ma
Lo vedo più che altro dal punto di vista politico politico civile umanitario cioè Mattarella
è stato costretto dagli eventi era con me dire le cose che ha detto che il personalmente ritengo fondate e importanti perché capi di Stato
Che intervengano così non a gamba tesa ma gamba durature con il determinazione su certi temi sono una necessità primaria
Dell'umanità e il problema vero però il rapporto tra
Tra la guerra e noi e la politica
è la politica che fa la guerra la guerra che produce delle nuove politiche poi vorrei dire quasi paradossalmente Prospero dispiegamento che sono vere entrambe le proposizioni nel senso che
Ogni situazione che amiamo la conoscono ottimismo di Di Stasio di di pace nel mondo e destinate lo abbiamo visto prima o poi a produrre delle guerre cioè delle degli scontrini relativi
Al potere alla potenza dalla ricchezza tutto quello che si vuole ma non è quel il punto d'arrivo nome tanto l'importanza del delle cose quanto dei dei significati
Pensilina di morali perché fare fare la guerra vuol dire scegliere un certo tipo di comportamento morale maneggiare le cose i beni inclini in quel modo allora
è sicuro che prima o poi scoppierà una guerra potremmo dire o si potrebbe dire diversamente come forse mi aveva accennato l'altro giorno
E il
La la tua la guerra è la conseguenza della politica nel senso che quando la politica fallisce perché la natura della politica non è bellicoso ma quando la la la la la politica fallisce
Ecco che allora scoppia la guerra ma la guerra una conseguenza
Questo questo materiale dica o servizio grazie ai disegni di legge sulla guerra in realtà il contrario perché il caso quello lo ribalta
Totalmente nelle nel capitolo dei tic dedicato a voi ma quella una parte voglio dire un pochettino più accademica o più
Ma i lei lei il problema grosso
è che
Quando due politiche si scontrano finiranno finiranno verosimilmente a a a produrre a produrre opere ne siamo abituati ma dei millenni addirittura direi a pensare che
La che
La guerra e sia di per sé inevitabile cioè che in di di ritorni degli scontri tra tra gli stati una interi Corini si è inevitabili la mia proposizione fondamento è invece che Lucky essendo la politica non è che cosa che esiste necessariamente perché dove già ci sono cinque persone diciamo abbiamo politica di sicuro ecco che è la alla politica che noi dobbiamo guardare e non alla guerra cioè ovviamente poi dopo sì ma nella scala dei principi fondamentali ma questo ha una conseguenza a cui noi non siamo per nulla abituati che è rappresentata dal fatto che le che ogni ogni guerra non fa altro che produrre appunto delle nuove delle nuove politiche noi iniziamo una guerra quando la politica ha fallito allora chiediamoci la politica che ha fallito in pace come può vincere in come può avere successo vincere Enguerrand
Ecco perché qui allora scatta Pelé terribile catena nella violenza materiale che che porta che nei libri avevamo conosciuto bene e che ci siamo stupiti devo dire moltissimo di rivedere i giorni nostri io ottantadue anni sono quindi nato nel pieno della Seconda guerra mondiale
Pertanto staccato scritto che tutto sommato il mondo era migliorato
E tantissimi studiosi hanno detto che le condizioni della guerra di oggi sono diverse oggettivamente di diritto diverse da quelle del passato
E questa è una
Triste scoperta che credo di avere fatto ovvero
Che le che le guerre sono oh perbacco scusate ecco sia un attimo
Possiamo sospendere un attimo no sì sì noi dobbiamo solo dunque che che sono le guerre che fanno le le le politiche fanno scoppiare le guerre ma le le politiche dove sono
C'è un'altra negli Stati e tra gli Stati il grande problema è che noi non abbiamo ancora mai imparato che per studiare i problemi della politica internazionale delle guerre della diplomazia e di tutte quelle cose di cui oggi siamo da cui oggi siamo purtroppo schiacciati in questo modo
Esploso e e in realtà si tratta di politica come se fosse quella tra i cittadini ma in realtà è politica tra scatti allora il discorso deve partire dal ribaltamento
Che noi non abbiamo ancora fatto per cui si pensa che lei pare sia inevitabile no inevitabili la politica
E di qui discendono poi tutti i comportamenti politici che hanno le loro caratteristiche e condizioni umane ci sono i dittatori pazzi ci sono statistiche invece sensati responsabile
La dinamica poi nella storia della guerra e dell'importanza della guerra è ancora tutta da per spiegare a quel punto usando una una frase celebre di di Marx a proposito di chiedere in quelli di sera
Sosteneva che la dialettica diede l'avrebbe dovuto essere rovesciata dalla era giusta dice ma dovrebbe essere rovesciata dalla testa ai piedi
E così via
L'attacco rogo questa affermazione
Marziana
Per per dire la lo stesso tipo di cosa la pole la le le guerre i nostri grandi problemi
Quelli che poi riguardano anche l'economia internazionale il fino all'intelligenza universale tutto nascono va ribaltato non siamo abituati a pensare che ci siano delle cose naturali nei rapporti nei rapporti politici e non è vero
La la politica S anche lei calvinismo dittatore più efferato e ne abbiamo davanti agli occhi tra l'altro fa dei ragionamenti la politica non è la fine della politica
Come in come in un certo senso invece anche anche Clausen servirebbe per questo che io l'ho perso lo mettere un po'la card anche se gli ho dedicato
Una una un capitolo importante per il bene è chiaro che è un autore in cui
Non si può fare almeno comunque anche solo per criticarlo addirittura per demolirlo
Però ecco la differenza delle guerre rispetti
Toh al passato delle guerre diciamo così novecentesca che ed in quelli della prima metà deliberi immobili decenni di libri e ventunesimo secolo mettono in discussione quanto lei scrive esco e cioè il giudizio morale sulla guerra
Si eserciterà su chi è perché non su come sia stata combattuta e poi mette in discussione in quanto afferma Aristotele che osservava nessuno sceglie di fare la guerra
Ne prepara la guerra al solo scopo di farla
Giacché sembrerebbe un vero sanguinario che essi rendesse indegni sia amici per far sorgere battaglia ieri e uccisione
Ok dunque qui a non so se lei l'abbia fatto intenzionalmente ma se si se no io lo tiro fuori
Abbiamo sfiorato il problema della guerra giusta in Prati lei e il giudizio sulla guerra sola giustificabilità della guerra su quale soggetto va posto alla la l'attenzione sugli eventi cioè la mortalità o
Sulle decisioni politiche la della dottrina della guerra giusta nei millenni addirittura ha sempre si è sempre rivolto esclusivamente all'aspetto
Materiale
Cioè lager la guerra è giusta quando è dichiarata dalla di dal sovrano legittimo guerre giusta quando non si infierisce suo nemico sconfitto cioè queste sono le condizioni agostiniane
Tempi assai D'Agostino che poiché poi San Tommaso
Arrivi ricostruirà meglio poi si arriverà a Grosseto e poi si arriva mi spiace dirlo sorridendo fallo cioè quelle il tragitto della dottrina della guerra giusta
Non del vogliamo dice cosa c'era chi si arriva all'ultimo autore professore non si Mancini parole l'ultimo odore chi
L'ultima l'ONU l'ONU locale monitorare vengono investite volevo dire cioè che da ripeto da Aristotele a cioè
Da Sant'Agostino passando per San Tommaso arrivando ad erosione de iure o meglio larici passerà arriviamo all'ONU per l'ideale lì l'illusione insomma la grande illusione
è stata quella che potesse essere l'onore e la la soluzione di tutto ciò e invece non è vero perché non era non eguagliato negli anni prego
Lei perché non è vero non è vero il primo perché non ho purtroppo è fallita
Questo è una delle mie grandi delusioni dispiacere avevamo in mano uno strumento straordinario abbiamo proprio buttato nel cestino un po'per volta
E e non è vero perché il giudizio morale non va dato sulle cose va dato sui comportamenti
E e quindi noi abbiamo trascurato abbiamo album giocato una carta diversa da quella che era che era in discussione la moralità non sta nell'usare una una bomba atomica o usare delle bombe che fanno tanti altri danni no
Quella è solo la la la la nostra testa è un sono comportamenti scelte ripeto è brutto dirlo ma ragionevoli
E Hiroshima e Nagasaki e sono stati siamo vicini aveva collocarlo no Hiroshima e Nagasaki sono stati scelte entrarono razionali certo anche ragionevoli
Ragionevoli dal punto di vista politico voglio dire non è ben centootto inusuale stiamo parlando di politica
Ma sì sì purtroppo adesso si potrebbe dibatte e sono tratto cose sempre
Ancora interessanti per non dire affascinanti perché la storia della della bomba atomica una storia mitologica quasi straordinaria ma
Con le notizie e le informazioni che avevano allora noi sappiamo benissimo che erano consapevoli che la guerra stesse per finire che la guerra avrebbe era ormai nel la vittoria era ormai nelle mani
Degli alleati occidentali
La l'uso della è stato una forma di di orgoglio violento quello di usare l'avvocato
Proprio dire noi siamo più forti stress trasporti
E vidi distruggiamo con un'arma che non era neanche mai esistite quinto Tilley significato di Hiroshima e Nagasaki a me fa venire ancora i brividi adesso quando ne parlo perché è una è una pagina e la bella pagina
Forse più creativa anche se lo dico in modo
Tra il tra il sadico e il disperato la pagina più creative e qui è l'unica pagine che ha cambiato davvero la storia della politica internazionale e credo si possa dire la storia del della politica e dello Stato moderno
Ho usato pochissimo alla parola stato fino adesso ma non dimentica eccetera sono ormai lei un politologo la parola Stato una parola più giuridica
No perbacco deve secca deve essere usata ed è intanto anche da noi ci mancherebbe lo Stato è il soggetto di senza ma perché non perché lo Stato sia
La bella cosa ma perché era stato lo strumento necessario laddove ci siano delle molti lei del resto non è che ci siano altre alternative agli Stati togliendo i comuni togliendogli imperi togliendole la chiesa per
Idee in teoria la l'alternativa è quella dell'Inter Inter universale sarebbe sarebbe da dire ma se questa è la tesi di Luigi ferraioli
Per esempio se Mazza
Due mesi siamo molto amici diciamo cose molto vicine tra di loro mi sembrano tutto sommato lo secondo Melilli ingenuità ma lo dico con grande rispetto anche affetto l'indennità e sta proprio lì nel pensare che sia immaginabile una un impegno un impero una società universale oggi la società universale esiste dal punto di vista materiale
Ma non è ancora organizzati in modo tale ancora non so se quell'ancora
Abbia valore non può essere utilizzata per risolvere questi problemi lo si era creduto con la Società delle Nazioni ed è fallito ma aveva anche dei dei difetti costitutivi troppo grossi l'unica la lordo l'Organizzazione delle Nazioni Unite sembra arrivare sull'orlo della pace non dicono i personale ma di una grande pace e quel giorno è stato
Il nove novembre del mille novecentottantanove la caduta del muro di Berlino adesso cibo simbolico lo dico
è stata davvero una svolta è una svolta storica immensa
Perché per la prima volta nella storia una guerra è stata vinta senza combatterla e sarebbe un miracolo se non so bene però professore voi c'è stato guerra in Jugoslavia
Cioè ritorna potevano arriverà dalla
La guerra russa cecena deriva dalla clientela Rollero sovietico è
Non è un mito l'Europa senza guerra era guerre jugoslave così tipicamente no ok
Punto mi sembra assolutamente corretto io ho inteso parlare un attimo di questo caso qui ma ce ne sono diversi altri che lei ha citato ma che rientrano Secondo me nello stesso tipo ovvero l'ottantanove sconvolge il mondo diciamo no mamme dei rigori sia Mario sull'orlo della pace perpetua Sandy andassimo a rivedere troveremo tanti illuminanti eh pessimi libri americani sul sull'avvio del mondo verso verso la pace universale
E e la fine appunto del perito dei pericoli della guerra e invece ti scoppia il coro è scoppiato Dario Scotto in questo senso ma perché questi possono essere considerati dato
Che tutto sommato sono rimasti nella loro limitatezza diciamo così sono rimasti dei conflitti di
Dis svuotamento delle che delle cantine delle cantine piene di detriti
La la il i Balcani e che oggi ahimè sono di nuovo al centro della storia i Balcani
Erano stati oggetto di di di di di mille terribili vicende note alla prima guerra ma almeno dalla fine del leader dello zarismo prima per la Russia e poi allora quelle sono state delle guerre che
Voluto dirlo così cinicamente che sono stati una liquidazione del passato
Quelle guerre dovevano pulire il tavolo e da quel momento in poi si sarebbe in tratti da detonatore professore posso contraddirla
Probabile secondo me la guerra in Jugoslavia sono state sedi ripulitura questo una faccia della medaglia
Ma è stata anche una guerra tra le religioni di civiltà
Che appare imparato l'undici settembre
Non solo ma preparato il sarto l'antesignano della crisi dell'ONU ma sarebbe l'unica quando i caschi blu dell'ONU
Di fronte al genocidio quello sì reale vero stava si sono voltati con le spalle dall'altra parte quella guerra jugoslava non è stato una guerra una minor bellum
è stato una guerra che anticipato uno scontro di civiltà tra l'Occidente e il mondo islamico
Io lei giustamente le difese della contraddico e in parte posso anche accettare nel senso che potrei migliorare il mio tipo di risposta per per per venire un po'incontro alla alla sua alla sua osservazione ma per me il problema grosso che ci sarebbe risolto da affrontare a quello del del della della religione delle guerre di religione
Posso dire che questa è un'altra cosa bruttissima della storia dell'umanità Matteo che io ancora non ho ancora trovato il teologo Roma l'abbia saputo dispiegare perché le religioni devono essere bellici perché devono essere imposte dagli uni agli altri
Ah perché io devo credere in una cosa e quindi l'altro la deve subito un'altra immensa stupidaggine le religioni sono fatte per gli individui no per gli stati un attacco
Ma nella regione caro professore che insegna all'Università Cattolica mi pare indiana nella favola o Cattolica facoltà teologica di Milano ebbe se mi sorprende che lei mi dica questo è perché per esempio la guerra preventiva che noi pensavamo fosse un'invenzione di Bush è un'invenzione invece di un canonista
Mentre dodicesimo secolo che poi nel maestro di Sinibaldo dicesti che diventa nume colpa tanti innocenti numeri Innocenzo nuova e ha nove no no e applicare il concetto di guerra preventiva
Combattendo chi i Saraceni
E le guerre servono anche per delimitare scuse
La guerra russo ucraina
è una guerra infra ortodosso dove ha cominciato la non issato Putin ha fissato il patriarca Kirill e più di dieci anni fa ha scomunicato o il patriarca Bartolomeo che aveva riconosciuto l'autocefalia di una parte della chiesa ucraina
E perché c'è la richiesta del mondo russo ortodosso di di non aver venne l'autocefalia ecclesiale ne l'indipendenza totale in politica
Perché il concezione imperiale ortodosso si regge su una visione equamente Tasha anch'civile antis con la rissa
E le religioni e influenzano la concezione imperiale la religione ortodossa influenza la concezione imperiale russa
Ma dunque l'argomento interessa importantissima interessantissima intanto le le la informo che io per tanti anni ho insegnato anche alla Facoltà teologica
Vede in quello che ho letto la Facoltà teologica dell'Italia Settentrionale
Periodi segnato anche per tanti anni senza nessun problema di tipo né teologico ed mi sono sempre trovato benissimo in quell'ambiente anche se io non mi sia poi vicinissimo sono stato scelto e nono per non ho chiesto io allora le religioni ma vede le così importanti che lei ha ricordato adesso appartengono alla fase mi spiace essere così ripetitivo insistente alla fase della violenze della guerra quando si è decisa la guerra
Ma il contenuto della religione
è un contenuto che sta dentro il nostro cuore diciamo non sta nella politica
Le le religioni ti chiedono cos'è il bene che nel male
C'era in Paradiso o se no procuratore della religione islamica ti dice anche la religione islamica ti dice che non c'è se laicità separazione tra lo stato e la e la Chiesa ti dice che e la religione non c'è
Separatezza tra la filosofia e la teologia tra RAI il diritto della sharia
E ti dice che lo Stato di diritto costituzionale una degenerazione dell'Occidente
Certo ma vogliamo dirci una cosa un attimo brutale cioè chi l'ha detto che le cose scritte diciamo da Maometto per semplificare o dai o o dalla dalla Bindi siano cose giuste
Ah perbacco io con il testo proprio il fondamento dell'uso dell'uso della religione io non sono le regioni ma capisco chi è religioso
E mi va bene così perché li devo togliere questa sua questa sua gioia di avere un rapporto con la divinità collanti tutto ma
Ma perché la e io sono il professore sono una cosa distinta dalle sedi le regioni sono ritornando Ytzhak noi abbiamo Paolo di Tarso sulle religioni filosofie hanno hanno
Hanno Maometto solo che Paolo di Tarso detto non esista né giudeo né cristiano né maschio né femmina né nero né in bianco l'Islam ma non lo avvicina
D'accordo ma in genere sono riferite agli infedeli
Ma e questa è la immensa complessità del mondo immonde è difficile complessissimo
Non è neanche molta anti-Inter non abbiamo un'esperienza tale da poter dire al di là di giorno usciva io
Vede facciamo un esempio banalissimo adesso non voglio essere poi un polemico non con lei ma con la la Costituzione italiana a un certo punto è l'articolo undici dice una cosa sacrosanta no quella che l'Italia ripudia la guerra e così via ora da Carocci sembro fatto un un libretto proprio sull'articolo undici perché c'era una collana sulla Costituzione e allora l'articolo undici dice l'Italia ripudia la guerra
è vero o falso e falso l'Italia non ha ripudiato alla guerra in diverse circostanze
Ma questo la la Costituzione per noi avrebbe dovuto essere poi e deve essere una specie di Costituzione laica cioè quella cosa da cui non si riesce
Provvisorio alle c'è proprio che è un record soggetta a interpretazioni sennò sarebbe dogmatica tanto è vero professore e qui
Io dire la questione diventa giuridica
Perché se ne sono occupati sento costituzionalisti Giuseppe De Vergottini ha pubblicato un libro una ventina di anni fa
Dove parla delle varie concezioni della dell'articolo undici e ce ne sono quasi una dozzina qua si entra solo fra i costituzionalisti
Da un secondo me sono come dire delle sottospecie delle il il problema fondamentale se ci sono
Il principio invalicabile insuperabile nelle religioni e noto tutti sappiamo che ogni religione già dei caposaldi dei quali non si può sgarrare
Non ci si sgarra si commette un reato un peccato non so col
Per lo Stato per rivista per i rapporti tra gli Stati perché era l'unica vera Società e quella planetaria Marino l'unica vera
Forma di di Juppé di superamento o altre o altre dimensioni è rappresentato proprio dal fatto che non ci dimentichiamo troppo spesso che religione e politica
Sono due cose diverse cammina quando una taglia la strada all'alta scoppia la guerra per lei
Ma noi non abbiamo non ci siamo liberati di di di di certi pregiudizi io li considero pregiudizi vanno per condannarli ma per dire non li abbiamo ancora messe loro Purtuc
Questo però vede anche nella chiesa cattolica lo dico al docente solitaria Facoltà teologica Italia settentrionale anche sul tema della guerra e della pace ci sono letture diverse non parlo del parroco della Pieve
Ci di provincia parlo dei patti la pace mettendo si dice una cosa
Populorum Progressio dice un altro di Paolo sesto papa Giovanni Paolo secondo era per che la NATO intervenisse un principio di ingerenza guerra giusta la chiamerei principio di ingerenza umanitaria norme finita così mentre papà Francesco era per il no senza se e senza ma
è
Le cose sono complesse el parallele il parallelismo tra la dimensione politica quella religiosa si misura anche in questo rapporto che anche osmotico verso in Occidente ma nel mondo
Capito nella prima Roma come nella seconda e nella terza Roma nel mondo islamico non esiste perché c'è
Una dimensione teosofica etiope vaticane punto e basta
Però professore a proposito Anitrella guerre
Allora sono vedo solo brutte sono utili o sono inutili Walter Schneider un libro che lei sicuramente conosce
La grande livellato uccide questore dice papale papale no alla guerra serbo
Quando c'è una sperequazione così alta così forte come adesso ce n'è tra una ristretta tenuto Croazia occidentale per esempio
Una massa amburghese che si proletario Zanatta le guerre servono per creare un minore squilibrio se non addirittura un principio di uguaglianza
Professore
E le cose interne stanno all'esatto contrario di nuovo cioè in questo senso e le guerre non servono a creare quali alza le guerre seno naturale dirlo eguaglianza
Le guerre scoppiano quando uno dei due o le somme dei blocchi andiamo un po'sul generale quando uno dei due pensa che sia che la sua potenza stia declinando ormai e che quindi soltanto una guerra
Lo riporterà in in auge una più o meno le cose vanno così io non in
Io sto mostrando lo dico ad esempio usato mostrando due guardiani famosissimo vino rubati disse ritardo si concretano de famoso Guernica
Di Picasso intitolati ambedue la va be sulla guerra praticamente perché però Franco da questo libro
Dipingere guerre obbligato darla raffinata casa editrice di Nino Aragno Editore nel due mila e sedici professore
Anche nell'arte lei ne parla anche qui nella letteratura nell'arte nella musica la guerra
L'ha fatto capolino soprattutto nel Novecento ma non so
Certo ma dunque senta de devo dire prima che lei libero che lei ha mostrato adesso è stata la grande passione della mia vecchiaia cioè uno di quelli vogliamo chiamarle innamoramenti senili che c'è un libro per me ripeto lo dico chiaro chiaro chiaro è un libro meraviglioso mai non sono molto sorpreso professore che un
Politologo scienziato della politica delle relazioni internazionali abbia così dimestichezza con la letteratura
Il collo logica iconografica storico critica passa sostituite complice l'Arnold Hauser è insomma congratulazioni
La ringrazio e che questo è stato ma occhio ha lavorato tantissimo come ma si vede che non è un libro della domenica intonano però anche qui anche in questo libro si fa vedere veramente la la la ricchezza che nel tra virgolette perché non si è richiede sia richiedere che mica ma insomma
Il
Anche la guerra parla alla politica
Di amica ha avuto un valore di narrazione della politica fantastico straordinaria
E così il quel Rubens a sua volta io sono partito l'avrà visto in che libro da da da da Piero della Francesca sì
E ha cercato di arrivare persino l'ultima immagine che che diabolica forse di quel crocefisso fatto con con con regola da bombardamento adesso norme ricordo neanche più
Però la la le immagini le immagini pittoriche hanno detto e la e le guerre
Anna ex Crest
Ed ora queste
Che lo sai posto li Ferrari
Perché la disciplina fondamentale e
Ecco
Nel mondo latinoamericano famosissima colto Ferrari lo credo bene perché era una una è una suscitati critica Monti col mondo occidentale commerciale una basta vedere il Papa Papa latinoamericano
E pensi quante quante Ireneo i comandanti si portavano dietro il porto il pittore di corte no per cui abbiamo un'immensa quantità io credevo di poter licenzieremo altre in realtà impossibile
Ma quante volte la latte a insegnato qualche cosa o o meglio ha comunicato ha fatto vedere il significato delle querele
Per cui questo è stato veramente a parte che c'è questo è il lato estetico della cosa che ci sono del delle opere straordinarie come il modo in cui termica
This splende il sole sulle spalle lo Marcello lo distrugge il modo che per due mila anni era stato usato da tutti per dipingere però per del disfare vedere delle forme quel prende tutto questo in mano lo distrugge lo taglia a pezzi ma lo ricompone e allo stesso tempo in una dimensione nuova
E seriamente
Quello che dicevo prima della della
Della caduta del muro di Berlino e la nuova pittura
Non so poi se sia andato bene o male questo discorso che io non sono
In grado da soli abbiamo quasi consumato tutte tempo vedo che lei non si è annoiato sono secondo ordinò ai suoi elettori non si sono arrivati per merito suo allora abbiamo parlato dello stato della guerra della pace
Non possiamo perché fare un cenno anche sulla democrazia in questo senso
Le Nazioni Unite radunavano
Paesi che per lo più
Non erano democratici cioè se noi andiamo a misurare la popolazione delle nazioni
Che sono sotto regimi democratici Husseini democratici non vendiamo nel dettaglio e invece regimi dittatoriali autocratici un comunque dittatoriali
Primo iure ed è quest'ultimi sono maggioritari non ha funzionato anche per questo non ha funzionato
Che quando si affida a un paese abbia subito la la Commissione per i diritti umani dove le donne non sono persone che me nel nord delle bestie insomma contraddizioni Nadia torce
Però nello stesso tempo lei scrive ma se facciamo un'assemblea ONU delle democrazie che senso ha che valore ha quale utilità può portare le democrazie
Allora persino datur in questo caso qual è la sua proposta
No io a Endine difetti non ho proposto intanto colgo l'occasione per per del al al ruolo che così lei curava con la dato una specie di giudizio sono mia conversazione io ho apprezzato moltissimo le le
Le sue osservazioni le cose che che mia che ha messo in rete ha messo in evidenza ma l'onore la la la democrazia internazionale è un'altra delle mie grandi delusioni non solo mia e ci mancherebbe perché a un certo punto
Sembra davvero che la democrazia potesse non realizzarsi ma fare passi
Leo ho discusso anche non dico vuol produrre violentemente la intensamente con col mio maestro tale Norberto Bobbio perché noi diceva la democrazia non ci potrei internazionale
Non ci poteva essere fino al giorno in cui tutti gli stati saranno democratica
Frase assolutamente sottoscrivibile
Ma inutile irrealistica e come dire che la pace sociale non ci sarà fino al giorno che non esiste più
O non lo so
Allora il invece il senso forte della idea della democrazia internazionale era e rimane per me quello del progresso che dell'aumentare un po'per volta
Non potremo mai avere un mondo perfetto diciamo così alla boa però potremo fare dei passi avanti
Negli anni novanta del secolo sembrava porre che qualche cosa del genere potesse muoversi
Bobbio aveva scritto un articolo che non c'entra niente con questo sulla funzione che si intitola sulla funzione promozionale del diritto
In cui ovviamente Labico un po'alla buona
Faceva notare che il diritto non ha solo la funzione di di dare direttive di dare punizioni ma questo è un capitolo che non voglio toccare proprie toccare gli aspetti di attualità che non mi riguarda ma la possibilità di produrre un diritto che un po'per volta Miglio
Non è impossibile questo non sia vero professore lei sa che intanto ha avuto due interlocuzioni
Autorevolissime la prima sulla ci giusto sul divismo giusnaturalismo con Nicola Matteucci
E la seconda con grande costituzione esterofilo su cui diritto tedesco Ernest muove un forfait riceva caro Bobbio lo siamo così sui tutta la democrazia di voi ma se non ci diamo dei fondamenti che possono essere anche Mita fisici
Democrazia eroina e un vaso d'argilla
Sicuramente un vaso d'argilla dobbiamo cercare di far indurire questa questa giri bene per tornare a una grande una grande sfida un grande desiderio quando si vive poi situazioni come quelle di adesso circa sì sì sì tocca con mano quanto per la la la politica sia
Deficitaria la politica non ha fondamenti che noi possiamo utilizzare se si ricorre alla guerra la guerra il risultato dell'incapacità
Politica o dall'incapacità umana più in generale erano dalla guerra all'Europa tirato fuori una classe dirigente di primissimo piano Adenauer Schuman
De Gasperi che hanno conosciuto la guerra la la il carcere la fame la penuria e hanno tirato e hanno costruito l'Europa invece la classe dirigente di oggi che ha conosciuto solo la pace
La classe dirigente di oggi sta facendo la stessa cosa che diceva lei però distrugge uccide massacra violenta
E queste non sono azioni di guerra queste sono azioni di in più lo dico alla buona di moralità cioè la dimensione della della politica etica
Il il mio prima libero importante sì Jorma e saliti si anni fa si intitola etica e politica internazionale il discorso che noi dobbiamo fare politica
In modo diverso da come l'abbiamo sempre fatto so benissimo che si che perderemo sempre probabilità non li ho provati
Ma il cammino non può essere che questo alternativa è la distruzione universale
Che e quello che che dico forse nell'ultimo
La convalida del reverendo lei parla a parafrasando Anna avente della banalità
No della banalità della guerra
No banalità del male la banalità della guerra è vero le opere banale e una cosa schifosa insieme
E quindi dovremmo anche combattere però della però per liberarci dal pericolo nazista non fu tanto banale
Ah ah ma certo non ho mai la la la vita reale la realtà smettere di una complessità immensa
Non possiamo credere che qualcuno di noi da solo risolva tutto ciò ma non è vero siamo chiamati a non abdicare al ruolo di cercare una sintesi caro professore all'Accademia
La la chiesa la politica il giornalismo non possiamo cavarcela vuol dire che la situazione è complessa perché se non ci complichiamo la vita
Certo queste aggressioni o se se la società fosse semplice nella società non avrebbe bisogno
Di me sicuramente probabilmente neanche i di lei paziente lo so lo so ma sa la mia vita è passata proprio intorno a questa domanda sostanza perché
Perché la guerra come lei sa probabilmente meglio di me a parte le giustificazioni giuridiche pensiamo alla psicanalisi
Uno si legge florido così va anche a leggere formare i tutto il grande dibattito sulla
Sulla guerra verso la bomba atomica sull'immoralità
E ci rendiamo conto che siamo di fronte a delle cose di una complessità enorme noi dobbiamo non posso dire che dovevo metterci tutti insieme perché realistica nel nostro
Dalla torre di Babele in poi abbiamo visto che non funziona non sentirsi sufficientemente però secondo me la la battaglia che non voglio farla ballatoi reading di Babele all'Unione Europea quale direi
Sì abbiamo avuto una serie di sconfitte siamo andati di sconfitta in sconfitta
Però ci sono state anche delle vittorie parziali perché come si fa in cella non c'è la pace per una guerra una guerra c'è una tregua che può durare
Ammessi pur durare anni può durare decenni rarissimamente nella storia è capitato che siamo durati secoli
Però ecco professore questo suo libro le guerre nel mondo di cui abbiamo offerto solo lo dico agli ascoltatori la cornice una cornice ricchissima anche però è succulenta
Nel senso che da anche il segno di che cos'è il quadro di questo libro che non delude
Poi lo si può condividere in alcuni punti sono ma quello che si può condividere si deve condividere diciamo così
E il fatto che il professor Bonanate da intellettuale non abdica cercare di capire questa complessità magari solo descrittiva e non propositiva di soluzioni però già il fatto di avere un libro che sappia onestamente intellettualmente
In maniera onesta descrivere quello che è stato il fenomeno della guerra nel corso dei millenni dalla guerra del Peloponneso
Alle guerre attuali mi sembra un ottimo modo per diciamo così nobilitare questa estate leggendo questo libro grazie al professor Luigi Bonanate autore della guerra del mondo Carocci
Editore professore ci risentiamo subito magari
Presto autunno magari con libri di suoi colleghi
Come vuole grazie grazie a lei del
Della presentazione delle osservazioni e mi sono appuntato e quindi magari e questa è una minaccia in questo è una minaccia vorrei morire mancherebbe
C'era una situazione di nuovo grazie ad AN governano per l'assistenza in regia naturalmente un ringraziamento un saluto finali da Giuseppe Di leva gli ascoltatori di Radio Radicale