Sono intervenuti: Bruno Ruggiero.
Tra gli argomenti discussi: Giustizia.
La registrazione audio ha una durata di 15 minuti.
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10:10
9:31 - CAMERA
11:07 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Senato della Repubblica
9:15 - Senato della Repubblica
10:00 - Roma
13:45 - Camera dei Deputati
13:50 - Camera dei Deputati
14:00 - Senato della Repubblica
Eccoci anche quest'oggi all'appuntamento con la cronaca giudiziaria anche se oggi la programmazione della radio è per larga parte dedicata al tema della giustizia con i convegno iniziato questa mattina a Strasburgo che stiamo trasmettendo in dirette e differite e stiamo seguendo come Radio Radicale con volo Ruggero i nostro corrispondente cronista giudiziario invece ci occupiamo di due vicende specifiche che occupano ancora le pagine dei giornali e di cui radio radicale si è occupata proprio in questo spazio in modo particolare
Due temi la vicenda Musumeci si sta spostando l'attenzione
Sulle indagini sulle iniziative della magistratura
In merito alla vicenda della alla strage alla stazione di Bologna
Mille novecento ottantuno
Alla prima il primo argomento dunque e questo abbiamo affrontato la questione Musumeci dando tutta una serie di notizie
Ora vediamo forse può essere utile per gli ascoltatori
Di riprendere la vicenda sul suo versante bolognese cioè questo arresto di Musumeci e di altri funzionari del SISMI riporta l'attenzione le indagini sulla strage alla stazione
E vediamo a che punto sono queste indagini
Sì innanzitutto ricordiamo brevemente che i fra gli ufficiali che sono stati arrestati per ordine del sostituto procuratore Domenico Sica di Roma in relazione al le indagini sulle deviazioni del SISMI due soltanto di questi ufficiali sono in qualche modo sotto osservazione da parte dei magistrati per quanto concerne invece la strage alla stazione di Bologna si tratta del generale Pietro Musumeci e del colonnello Belmonte che hanno ricevuto un ma particolare notifica da parte del sostituto procuratore Domenico Sica nella nella parte di del dispositivo dell'ordine di cattura che li riguarda si dice che questo ordine di cattura vale anche come comunicazione Judith sì aria per la strage di Bologna
Non si tratta quindi per ora di una indebita invasione della sfera di competenza dei magistrati bolognesi logicamente i giudici naturali di qualsiasi in stato di qualsiasi indiziato che abbia a che fare con la strage di Bologna si tratta di un di una facoltà che il codice penale prevede di avvertire contemporaneamente la persona che imputata per un altro reato
Che alcuni aspetti delle cose che gli vengono contestate possono riguardare altro fatto
Comunque la possibilità che qualche confusione si venga a determinare dovrebbe essere sciolta dall'incontro
Di giovedì fra il sostituto procuratore Domenico Sica e tre colleghi bolognesi il consigliere istruttore Luzza il capo dell'ufficio leghista mozione che ha la titolarità dell'inchiesta sulla strage il rappresentante della pubblica accusa il sostituto procuratore Castaldo che già
Fu Pubblico ministero nell'inchiesta sull'omicidio del giudice romano Mario Amato eseguito da in armi il processo venne affidato alla magistratura bolognese perché si riteneva che fra le indagini sulla strage quelle per l'omicidio di Amato ci fossero connessioni
Sostanziali e il giudice istruttore Vito Zincani che è un esperto di fatti di terrorismo nero perché si è occupato a Bologna mi in passato anche giusto dieci anni fa nel settantaquattro all'epoca
Delle indagini ramificate sulla cosiddetta rosa dei venti di aspetti che chiamavano in causa il terrorismo nero e il ruolo di strutture ufficiali dello Stato nella copertura dell'attività dei terroristi neri
Qualche elemento di di di malumore è possibile già comunque ravvisarla nei rapporti che certamente non sono buoni fra agli uffici giudiziari romani e quelli bolognesi proprio a proposito delle indagini sulla strage di consigliere istruttore Luzza che da una settimana a questa parte nonostante venga bombardato di richieste da parte dei giornali visti è stato molto cauto ha tenuto comunque a precisare che i giudici bolognesi hanno appreso quanto c'era da prendere
Che poteva essere utile alle loro indagini dai giornali Koller dottor Domenico Sica c'è stata solo una breve telefonata verso la fine della scorsa settimana quindi quest'incontro di giovedì ci sono tutti gli elementi perché non sia semplicemente un passaggio di consegne una presa d'atto ma sia l'occasione per una chiarificazione almeno così si spera così dovrebbe essere
Per diradare subito le nebbie che potrebbero esserci e che puntualmente rispuntano ogni volta che la magistratura romana interessarsi di grossi fatti di rilevanza nazionale c'è da dire tanto per sgombrare il campo da molte illazioni che i giornali in questi giorni avanzano
Quell'elemento di raccordo fra l'inchiesta romana sulle deviazioni del SISMI e l'inchiesta bolognese sulla strage che verrebbe individuato nel
Nell'analogia fra l'esplosivo utilizzato a Bologna e quello utilizzato a Roma in alcuni attentati sta in realtà in questi termini grosso modo nel gennaio di quest'anno quando a Roma venne conclusa con rinvio a giudizio però l'ennesima inchiesta sulla ricostituzione di ordine nuovo il gruppo neonazista
Dato verso la fine degli anni Cinquanta dall'attuale deputato missino Pino Rauti ennesima ricostituzione sotto mentite spoglie di Ordine Nuovo c'era il campo libero per effettuare alcuni raffronti peritali fra le scarsissime tracce che aveva lasciato di sé la bomba esplosa a Bologna il due agosto del mille novecentottanta e che aveva ucciso o tanta cinque persone e ne aveva ferite altre duecento e le tracce più cospicue addirittura parte dell'esplosivo ritrovato intatto di alcuni attentati rivendicati a Roma dal movimento rivoluzionario popolare una sigla che gli inquirenti hanno scoperto essere l'ennesima maschera dura di ordine nuovo attentati che fra l'altro fecero grosse distruzioni al Campidoglio al carcere di Regina Coeli al ministero di Grazia e giustizia e una grossa quantità di esplosivo venne ritrovata intatta per il mancato funzionamento di una bomba micidiale piazzata all'interno del bagagliaio di un'auto parcheggiata davanti alla sede del Consiglio Superiore della Magistratura in piazza in Enza una bomba che se fosse esploso avrebbe fatto strage oltre che dei magistrati e degli impiegati che erano negli uffici anche e questa è una circostanza di tempo una concomitanza di tempo non casuale di migliaia di alpini che in quel giorno erano a Roma per la tradizionale adunata che ogni anno prescinde una città per il concentramento si era scelto da parte dei fascisti che sono stati riconosciuti colpevoli anche di quella tentato per fortuna non arrivato alle estreme conseguenze si era scelto una circostanza diciamo particolarmente significativa per quanto riguarda il numero di morti che si volevano fare ecco queste indagini peritali hanno Mark stato are a ritmo accelerato c'è stata una un grosso spirito di collaborazione una grossa integrazione di conoscenze e di competenze fra i magistrati di Roma della procura della dell'ufficio istruzione che hanno condotto penetranti indagini sul terrorismo nero dopo l'assassinio del loro collega Mario Amato sempre nel mille novecentottanta fra i magistrati di Firenze soprattutto il dottor Pier Luigi vigna sostituto procuratore in quella città
E pubblico ministero in tanti processi sia di terrorismo rosso che terrorismo nero e i magistrati di Bologna cioè sul piano della prassi sul piano dei risultati concreti delle indagini concrete da fare delle piste convincenti da esplorare si sono superate e quelle incomprensioni che all'inizio c'erano fra la magistratura romana e quella bolognese perché lo ricordiamo e per chi se lo fosse dimenticato il grosso dell'inchiesta sulla strage l'inchiesta avviata subito dopo l'esplosione nell'agosto del mille novecentottanta e che proprio in quel mese di agosto aveva portato a una grande retata con l'arresto di alcune decine di neo fascisti soprattutto a Roma ma anche nel Veneto e in Emilia venne sgonfiata per un conflitto di competenza fra la magistratura romana e quella bolognese nella primavera del mille novecentottantuno gran parte delle carte tornarono a Roma perché venne giudicata con la competenza romana per procedere sul reato di associazione sovversiva e banda armata quindi reati associativi il processo rischio seriamente di sgretolarsi e del tutto
è stato solo per l'iniziativa zelante intelligente di alcuni magistrati che hanno ereditato e il lavoro del loro collega Mario Amato se alcuni Bandoli di quella matassa sono stati recuperati e si è arrivati a quel rinvio a giudizio molto interessante che ricordavo prima del dello scorso mese di gennaio che è un po'rimesso in moto tutto un'ultima notazione a proposito di quella magistrato di Firenze che prima citava amo il dottor Pier Luigi vigna che ha dato e sta dando un contributo determinante alla ripresa delle indagini sulle stragi nere rimaste impunite
Dal sessantanove fino ad oggi bene quel dottor Pierluigi vigna è stato nominato dal Consiglio superiore della magistratura ormai due anni fa come procuratore della Repubblica a Bologna al posto del magistrato che tuttora effetto di una sentenza del TAR che ha sospeso l'esecutività di quella decisione del Consiglio superiore della magistratura il dottor Guido Marino che siede ancora sulla poltrona di capo della Procura della Repubblica e quindi il dottor Pier Luigi vigna ancora non ha poi tutto prendere possesso di quelle incarico che legittimamente gli è stato conferito e rispetto al quale avrebbe potuto mettere in campo tutta la competenza e il bagaglio di conoscenza che ha per quanto riguarda le indagini sul terrorismo nero
Questo quindi il quadro abbastanza variegato e articolato e non solo semplifica avviene nella ormai cronica diffidenza fra uffici giudiziari romani epatica e praticamente gli uffici giudiziari di tutto il l'Italia perché la negli uffici giudiziari romani sono chiacchierati un po'dovunque ma che passa all'interno dei della stessa magistratura bolognese a proposito di conflitti fra
Diversi uffici giudiziari
Torniamo un'altra vicenda della quale ci siamo ci siamo occupati della quale adesso mi pare la stampa si occupi un po'meno dopo i titoli in prima pagina per un paio di giorni lo scandalo virilità l'estrema
Si sta delineando un conflitto non è certo il primo fra la magistratura come
E quella milanese brevissimamente vogliamo parlare anche di questo sale il cui il collegamento quanto dicevamo prima e diretto e immediato e purtroppo riguarda un'inchiesta molto seria e molto importante
Come quella su i fondi neri dell'IRI ne abbiamo parlato per primi al punto giusto la settimana scorsa ci siamo tornati sopra adesso dobbiamo purtroppo tornarci sopra brevemente per cattivi brutti segnali che vengono da Roma ancora una volta anche se non si sa il nome del magistrato che ha intrapreso un'indagine parallela e per adesso parallela ma potrebbe essere in rotta di collisione con quella milanese e certo comunque che a Roma è stato aperto un nuovo fronte di indagini che a partire da alcuni finanziamenti poco chiari che al di cui avrebbe usufruito l'Alitalia per operazioni commerciali per commesse per operazioni finanziarie anche all'estero
Sì stavo si sono svolti se sono stati intrapresi accertamenti sul conto degli stessi personaggi inquisiti dalla magistratura milanese la cosa paradossalmente è in sintonia con una iniziativa intrapresa dai legali di Fausto Calabria e Sergio De Amicis i due grossi manager di Stato fatti arrestare dalla magistratura milanese nella scorsa settimana sotto un carico pesantissimo di imputazioni che rivolgendosi alla alla magistratura a alle alle sfere competenti della magistratura per ottenere il la revoca della mandato di cattura che ha colpito i loro assistiti hanno anche sollevato formalmente conflitto di competenza fra Roma e Milano se si dovesse arrivare alle brutte e se la magistratura milanese dovesse avere la peggio anche questa volta per il giudice istruttore Gherardo Colombo che era già stato titolare della inchiesta su Sindona poi sfociata nella perquisizione degli uffici di Gelli a Castiglion Fibocchi sarebbe la seconda volta che appena mette le mani su un groviglio particolarmente intricato in cambio
Ente di affari di Stato si vede scippare il suo lavoro dalla dai colleghi di Roma dunque questione da seguire con grande attenzione
Bene però oggi abbiamo concluso ringraziamo Bruno Ruggero vi diamo appuntamento addome con la cronaca giudiziaria di radio radicale
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