Rassegna delle riviste di politica e storia

Un saluto agli ascoltatori parliamo di storia anche oggi in questo spazio della programmazione di radio radicale anche oggi ci serviremo di terreni riviste diverse
Per le nostre segnalazioni partiamo da Mondoperaio è uscito il numero due
Di quest'anno anche in questo numero ci sono o contenuti davvero di interesse che cercheremo di segnalarvi a partire da oggi ma anche nelle prossime puntate in particolare vi diciamo fin da subito che c'è una sezione delle che dedicata a Bettino Craxi l'editoriale di Cesare Pinelli che è il direttore di Mondoperaio è significativo l'altro titolo
Fine della damnatio memoriae la prossima e appuntato cercheremo di fare il punto su quest'oggi però partiamo da un'altra segnalazione che questa ci spostiamo abbastanza indietro nel tempo anche oggi cercheremo di dovrà fare un percorso più o meno
Cronologico Andrea Caffi e giustizia e Libertà un ritratto che trovate a pagina sessantasette di un protagonista della storia non più crescente il settore socialismo e socialisti l'Autore Mario Bernabè nel due mila e venticinque scrive
Essa sono trascorsi settant'anni dalla morte a Parigi di Andrea Caffi che è stato uno delle figure più limpide
Del progressismo del secolo scorso così lo definisce il padre era collaboratore dei teatri imperiali di Pietroburgo la città dove nacque Andrea nel mille ottocentottantasette
Cospiratore nella Russia zarista studente universitario Berlino partecipe delle avanguardie artistico letterarie di Parigi da Modigliani a Braque Apollinaire
Amico di Ibert son collaborò alla voce di Prezzolini diventandone amico sia suo che di Scipio Slataper
Partecipò alla rivoluzione russa quella del mille novecentocinque conobbe le carceri dello zar e da cui fu liberato per l'intervento dell'ambasciatore d'Italia studio a Parigi dove si laureò
Allo scoppio della prima guerra mondiale si arruolò volontario nell'esercito francese in lotta contro l'imperialismo tedesco ma poi rispose alla chiamata delle armi in Italia combattete
In Trentino fu ferito al termine della guerra si espresse con quanti avversava hanno le soluzioni basate sulla forza e collaborò alla rivista la vita delle nazioni e la giovane Europa fu inviato del Corriere della Sera prima Costantinopoli poi Odessa
Tornato nella Russia dei Soviet fu legato alla sinistra mesce vino che ha di Marco tosse incarcerato dai bolscevichi fu miracolosamente salvato dal plotone d'esecuzione dall'amica Angelica Balabanoff rientrato in Italia scrisse sulla rivista Quarto Stato Di Pietro Nenni e Carlo Rosselli
Ma anche sul periodico ricerche religiose del filosofo il sacerdote modernista Ernesto Buonaiuti evidenziando un ammirevole con ritardi pluralità di interessi e siamo appunto
Nell'ambito di quelle personalità che in qualche modo cerchiamo sempre di segnalarmi in questa trasmissione Caffi
Porto nella rivista Quarto Stato la sua diretta esperienza di vita rivoluzionaria internazionale fu il solo ad avere una visione Chiara dei problemi anche spirituali
Messi in gioco nelle dittature totalitarie questo passaggio è interessante contrastando
Le transizioni deriva interi dall'opportunismo intellettuale in sintesi Bernabè tocca temi che sono importanti per capire il profilo di questi protagonisti poi del novecento emigrò infine in Francia qui e frequentò Modigliani tasca Saragat
A Faravelli nel dal mille novecentoventisei collaborò all'attività degli esuli russi ed italiani dando un valido contributo di idee al movimento giustizia e libertà soprattutto con alcuni articoli sui Quaderni del movimento e in questo articolo
Su Mondoperaio ci sono alcuni passaggi alcuni da alcune parti estratti stralci di questi articoli che di e segnaliamo in uno parla anche della realtà dello stalinismo nei tracciata rapidamente i tragici confini diciamo il tragico profilo più avanti scrive Bernabé
In polemica con Carlo Rosselli con Franco Venturi Caffi sostenne l'inopportunità di richiamarsi alla Risorgimento
Il cui invece questi volevano le proprie radici ideali nel mille novecentotrentasei con gli amici Mario levi Renzo Giua e Nicola Chiaromonte
Così di tu gruppo dei nome attori dissidenti si allontanò da Giustizia e Libertà per contrasti sulla strategia politica giudicando indispensabile rompere con i vecchi partiti
Tale scelta apparve a Rosselli gratuita anche per il rispetto a tanti abitanti repubblicani e socialisti che collaboravano a Giustizia e libertà e scrisse gli amici che si allontanavano riga una lettera citata anche nel fondo archivistico cui vi rimandiamo ricordatevi che facilissimo disfare quel poco perché trascorsi accaniti di anni si è venuto costruendo ed è una questione diciamo che si vede spesso in questi ambiti
Gino bianco nella prefazione agli scritti politici politici di Caffi scrisse era soprattutto contro una singolare mescolanza di entusiasmo ma Cimiano e spregiudicato al realismo di radicalismo rivoluzionario di tendenze liberali
Non facilmente mediabili che innovatori appuntavano le loro critiche sul diciamo beh eterogeneo Pantheon di riferimenti del mondo che faceva capo anche a giustizia e e l'idea di libertà Allegrini che non mancarono anche quelle che vi stiamo segnalando oggi durante la seconda guerra mondiale partecipò alla Resistenza in Francia nella zona di Tolosa in collaborazione con i socialisti e anarchici e fu amico di Camus
Dopo il conflitto collaborò dalla Francia ad alcune iniziative di Aldo Capitini fu un maestro di Nicola Chiaromonte che nel dopoguerra sarebbe stato condirettore della rivista Tempo presente con Ignazio Silone Giuseppe Prezzolini scrisse di Caffi
Dappertutto portava la sua gentilezza un enorme fascio di erudizione che si legava e da cui traeva regali a a qualunque richiesta da Alberto Moravia lo definì un'analisi Birdie di cultura da cui ieri emergeva soltanto la punta mentre tutto il resto restava sotto Alberto Spadini scrisse la sola caratteristica
Che il beccafico loro che l'hanno conosciuta o possono dare questa uno squisito amico dalla conversazione affascinante dalla incapacità di fare la minima concessione
A quello che non credeva giusto e buono in anni più recenti Enzo Bettiza lo ha definito un Fellowes un filosofo per il patetico
Più avanti nel saggio semplici riflessioni sulla situazione europea del mille e novecentotrentacinque badate bene alla data
Casse Caffi scriveva finché vi sono stati il sacro egoismo e legge suprema
Massima intelligenza e grazie al cielo oggi non si può più illudersi di fare agire questi ego Nisi egoismi nel senso di interesse generale sono chimere da abbandonare non innocenti
Trastulli della storiografia liberale quello che porta all'Europa la guerra non è il fascismo ma l'assetto dell'Europa divisa in Stati sovrani diceva
Caffi le spartizioni territoriali le minoranze nazionali la rovina economica creata dalle barriere doganali non è il fascismo che negli anni inventati io creati queste parole hanno anche una una singolare attualità
Prosegue prosegue l'articolo
Tv Bernabè in tempi come gli attuali di egoismi di crisi economica e di privilegi per pochi
Sarebbe certamente opportuno riproporre le pagine di Caffi di Andrea Caffi non solo per la lucidità dell'esposizione al progetto ma anche per la coerenza dell'assoluto disinteresse personale
Con cui Caffi a priori applicò i propri ideali alla quotidianità
In vera mazziniana sintesi di pensiero e azione alla visione federalista europea così nuovo Polita che fece di lui un vero partecipe di quei valori della sinistra di oggi mentale
Da cui invece voleva prendere le distanze in polemica con gli amici Carlo Rosselli e Franco Venturi dire ho letto quasi tutto di questo Brema
Significativo ritratto di Andrea Caffi Giustizia e Libertà
Tracciato da Mario veda bene siamo partiti da Mondoperaio il numero di febbraio che vi segnaleremo appunto anche per l'approfondimento su Bettino Craxi che trovate su questo numero ma oggi cerchiamo di tirare questo filo
Questo ritratto anche diciamo dei protagonisti un una singolarità che a volte aiuta a ripercorre alcuni momenti a ricostruire nella realtà possibile approssimata alla concretezza del momento storico che si cerca
Indagare ma anche il tema del soggetto del singolo da comprende vediamo se il ragionamento in qualche modo fila perché qui troviamo un altro ritratto che però risponde a un'altra domanda e che trovate appunto su sette il l'inserto settimanale del Corriere della Sera un'intervista di Antonio Carioti a Barbara
Serra il titolo è questo così ci spieghiamo senza altre parole mio nonno gerarca anche la sua tristezza racconta il fascismo
La giornalista Barbara sella e la vicenda della famiglia il nonno nonno gerarca fu podestà di Iglesias e Carbonia poi forse si sentì tradito chiuse le virgolette ecco questo è un altro profilo
Ma qui forse entriamo davvero nel tema che tante volte è stato evocato anche in maniera molto generica volte superficiale fare i conti che cosa significa forse significa anche questo il consenso al fascismo fu larghissimo in Italia e naturalmente e fare i conti anche significa fare i conti anche con le proprie origine proprie radici il contesto familiare
Vediamo che cosa scrive Carioti che cosa chiede alla giornalista prima qui c'è un breve evitato di vitali picchia
Prima combattente della Grande Guerra appunto quindi podestà fascista della città di Iglesias di Carbonia
La sua amata Sardegna fine dopo la Liberazione dell'isola nel mille novecentoquarantatré impegnato a far funzionare il bacino Mediterraneo bacino minerario del Sulcis a vantaggio degli anglo americani
La parabola di vitale Pica mille ottocento novantacinque mille novecentosettantaquattro scrive Carioti rispecchia un pezzo della storia d'Italia da alcuni anni suo nipote Barbara Serra affermata giornalista
Nel mondo anglofono sia dedicata alla ricostruzione delle vicende del nonno paterno ne sono scaturiti questi appunto degli segnaliamo
Un documentario televisivo è un libro intitolato fascismo in famiglia che esce in Italia da Garzanti l'otto aprile
Nota come volto della tv araba di Al Jazeera poi Sky News Serra è cresciuta in Danimarca abita a Londra ma mantiene un forte legame con le radici sarde chiede più avanti Carioti
Lei conosceva da tempo il passato fascista di vitale Pica
Che cosa l'ha spinta oggi a raccontarlo
Risposta un giorno mi contattarono dalla Sardegna per chiedermi di presentare la riedizione del primo libro su Carbonia città mineraria fondata dal fascismo nel mille novecentotrentotto il cui autore era mio nonno
E mi resi conto che di quelle vicende sapevo ben poco poi mia sorella trovo
Nel novembre del due mila e sedici una lettera che vitale clinica aveva ricevuto nel mille novecentotrentotto dai nazisti del fronte tedesco del lavoro con tanto di svastica e saluto finale Heil Hitler
Una scoperta sconvolgente dice mi dice la giornalista perché non pensavo che il nonno avesse avuto un rapporti con il Terzo Reich dato che la Sardegna non era mai stata occupata dai tedeschi più avanti Carioti chiedersi quanto influiva
Sulle scelte e politiche di Piquet ad aver combattuto in trincea
Risposta senza dubbio l'appartenenza alla Brigata Sassari attraverso la condivisione dei pericoli con tanti conterranei cemento o il legame del nonno con la Sardegna lo spinse a battersi per il riscatto di lisina dell'isola immagino poi pur non avendo prove
E che l'abitudine agli orrori della guerra abbia attenuato in lui la ripugnanza verso la violenza fascista rispetto a quella che proviamo noi vissuti sempre in pace
Domanda inizialmente Vega si schierò con il Partito Sardo d'Azione animato da ex combattenti di tendenza autonomista risposta si e va ricordato che con i suoi fratelli difese dalle minacce di
E le camicie nere Emilio Lussu leader dell'antifascismo sardista
Però la sua adesione al regime nascente fu piuttosto precoce precisa
Si iscrisse al partito di Benito Mussolini il primo gennaio del mille novecentoventitré poco dopo la marcia su Roma e lumicino io in Sardegna dei fratelli Fois uccisi dai fascisti domanda perché lo fece risposta
A mio parere illusi prevalse lo spirito pragmatico questa la spiegazione che Barbara Serra si dà una delle spiegazioni poi ne vedremo altre
Ritenne che avrebbe servito meglio la causa della Sardegna allineandosi al fascismo
Va ricordato che Mussolini giunto al governo aveva promesso di investire un miliardo per lo sviluppo dell'isola fino allora trascurata mio nonno si Guido del Duce e divenne un fedele esecutore delle sue direttive domanda però le promesse non furono mai avvenuto mantenute risposte infatti vitale Piga si trovò ad affrontare gravi difficoltà nel periodo in cui fu podestà di Iglesias tant'è vero che nel trentuno
Si dimise perché non ce la faceva più a lottare contro la penuria di risorse finanziarie
Fondi consistenti arrivarono invece per fondare Carbonia credo che quel grande progetto del regime sia stato per mio nonno come l'avverarsi di un sogno Antonio Carioti chiede la città costruita per ospitare gli addetti alla vicina miniera di carbone fu inaugurata da Mussolini
Il diciotto dicembre del mille novecentotrentotto nel trentanove picchia ne divenne il podestà risposta di Barbara Serra fu un'impresa in cui si impegnò con entusiasmo
E per molti dei lavoratori accorsi nella nuove città vive a carbonio segnò un notevole progresso persone abituate a dormire nelle stalle ebbero finalmente un letto tutto per loro osservazione di Carioti la propaganda del regime diede fama fiato alle trombe prosegue Serra per esempio la rivista antisemita la difesa della razza
Pubblicò un ampio un reportage da Carbonia
Firmato dal futuro segretario del Movimento sociale italiano
Giorgio Almirante in cui mio nonno il menzionato più volte un articolo che esalta la circa la città miracolo costruito in trecento giorni per raccogliere lavoratori giunti da tutta Italia
Allora Antonio Carioti replica
Allora è vero che il fascismo ha fatto anche cose buone risposta di Barbara Serra
Dato che ho frequentato molto vi Paesi arabi per il mio lavoro ad Al Jazeera so bene
Che tutte le dittature cercano di procurarsi il consenso attraverso opinioni pubbliche utili alla popolazione ma bisogna vedere qual è il prezzo da pagare in termini di perdita della libertà
Del resto Mussolini che ne ho Carbonia non per benevolenza verso i sardi ma perché a regime servivano le risorse del giacimento attivo ad arco e alcuni dei minatori erano persone invisi al regime inviate lì per punizione prosegue durante la guerra la miniera fu militarizzata lo sfruttamento degli detti divenne molto intenso con gravi incidenti lei ricorda domanda di Carioti lei ricorda i casi di due ebrei legati a Carbonia Guido sei che ed Eugenia Israele nel libro Serra prosegui spiega
Impedito né fascista Segre fu tra i fondatori della città ma non ne vide la nascita perché con le leggi razziali fu sollevato da ogni incarico mio nonno sicuramente lo conosceva non mi risulta che abbia fatto nulla per difenderlo
Eugenia detta geni veniva dalla Transilvania lavorava come parrucchiera il segretario comunale di carbonio l'aiuto a nascondere la sua identità ebraica e di certo lo fece con l'appoggio del podestà dice il mio nonno
Non nascondo che la vicenda mi ha dato sollievo
Antonio Carioti prosegue significa che piglia non era un antisemita
Replica di Barbara Sella si
Ma non so che cosa avrebbe fatto se fosse stato potestà al nord
E in assistito fossero venuti attività chiede civile elenco degli ebrei residenti del Comune
Il suo amico Vittorio Tredici che era stato potestà di Cagliari è stato riconosciuto tra i giusti delle nazioni a Gerusalemme per aver salvato una famiglia di ebrei a Roma mio nonno però non fu mai messo alla prova che ruolo ebbe dopo la liberazione chiede il giornalista replica l'autrice collaborò con gli anglo americani si guadagnò la loro stima nonostante le proteste degli antifascisti gestendo la miniera per due anni
Si dice che l'Italia non ha fatto i conti con il fascismo come anche perché agli alleati persone esperte capaci come mio nonno servivano per fare andare avanti il Paese d'altronde in Iraq nel due mila e tre gli americani spazzano via tutto l'apparato del regime di Saddam Hussein e i risultati
Furono disastrosi replica Antonio Carioti lei risulta che PDA rimpiange S il fascismo risposta di Barbara Serra non l'ho mai conosciuto perché è morto quando io avevo due mesi uno zio mi diceva che dopo la guerra il nonno era triste
Ciò voto pensato ma non saprei dire perché lo fosse forse perché si sentiva tradito dal regime o invece perché gli dispiaceva che fosse accaduto oppure perché si sentiva di essere stato parte di un sistema complice della Shoah
E questa intervista naturalmente ci da un un
Un anticipo un assaggio di quello che sarà questo libro fascismo in famiglia che esce appunto per Garzanti tra pochi giorni ma è appunto
Il percorso che oggi abbiamo seguito cioè quello di cercare di comprende anche la soggettività di alcuni protagonisti della nostra storia recente in un modo o nell'altro e comporre menti il significato ecco da adesso arriviamo a tempi recentissimi attuali premiamo con una volta l'abbiamo già o usato la settimana scorsa
L'inserto mensile del fatto quotidiano Millennium per il titolo
è odiate
Il
Numero ottantotto dopo il buonismo è arrivato il cattivismo perché tra i meriti a questo
Questo numero anche di ragionare su questa categorie che viene opposta a quella del buonismo che leggiamo qualche passaggio per non risolvere il tema che abbiamo cercato di espliciti sviluppare ma per lasciarlo forse sospeso
Al giudizio dei nostri ascoltatori vi prendiamo di segnaliamo qualcosa da un'inchiesta un'inchiesta pop così viene intitolata
Di Roberto Casalini e gli ideali del massacro rosso Shining tra religioni cinema e letteratura
Lo spietato Ya vede l'Antico Testamento il malvagio mister Hyde Voldemort nato di serpente Jack Nicholson Luco lupo cattivo fino Hannibal che pasteggia a Chianti e fegato
Umano naturalmente
Un'inchiesta pop come avete capito da queste citazioni cioè si parla di cinema si parla di letteratura diciamo di consumo come dire ma ci porta appunto al tema dell'oggi quali sono i riferimenti del cattivismo
Scrive
Scrive Roberto Casalini un'alluvione di cattivi nei romanzi nel cinema nei fumetti da sempre in realtà sarà perché il giornale delle sue declinazioni è più facile da incontrare del bene oppure perché più sexy per raccontare mentre la bontà e scialba
Ammirevole va moscia
E il ministro farabutto del portaborse di Daniele Lucchetti interpretato da Nanni Moretti ne è convinto aperte virgolette le anime belle le figurine del presepe le persone oneste ecco io preferisco uomini brillanti ed estrosi anche se un po'mascalzoni a uomini dirigi noiosi ma onesti
Chiusa la citazione affascinato dalla gente per male era anche Robert Louis Stevenson Arche de L'isola del tesoro forgia il suo pirata Long John Silver uno dei grandi che attività sempre
Come una canaglia per la quale è impossibile non provare simpatia quando si separano il protagonista del romanzo il ragazzo Jim o Pienza che è stato suo prigioniero al quale il Pirata ha cercato di capire il Tesoro gli augura di spassarsela in questo mondo giacché le sue possibilità di viaggio nell'aldilà sono piuttosto scarse
Anche i cattivi oggi vengono riabilitati scrive l'autore a bucaniere e accaduto con la vera storia il pirata Long John Silver di là sono libro assai apprezzato da Massimo D'Alema
Scrive l'autore di questo articolo che di cattiveria se ne intende scherza e come è accaduto a Medea altra cattiva suprema che uccise i figli per vendicarsi dell'amante Giasone cattivo per vendetta
Sì torniamo all'Ottocento a quell'Ottocento che di efferatezze ne ha raccontate parecchie eclisse di Cime tempestose che manda in rovina due famiglie per risarcire il sì nei dei torti patiti
In gioventù ma poi altri esempi l'uomo velocemente sono due ecco il punto d'arrivo di oggi
Dobbiamo a Stevenson scrive l'autore di questo articolo Roberto Casalini
Con Emma Stevenson schermi d'artista profondamente morale non è chiaro esattamente cosa intende l'autore per questo forse moraleggiante e chi lo sa
Era tuttavia affascinato dall'ambiguità delle psicologie e dei caratteri
Nel piogge nel più celebre dei suoi racconti un irreprensibile longilineo scienziato
Il dottor Jack evoca con una pozione il proprio inconscio Cluj inconfessabile che si incarna nel tozzo e malvagio ai aperta la citazione aperte virgolette gli esseri umani così come noi li incontriamo sono un miscuglio di bene e di male sia sul piano scientifico che su quello morale
Venni dunque gradualmente avvicinandomi a quella verità la cui parziale
Scoperta ma poi condotto a un così tremendo naufragi sull'uomo non è vera civilmente uno Martena cimenti due
Chiusa la citazione storia dell'Ottocento fantasmi che prendono vita per far della inviare l'austera composta da Marita Bock borghese in realtà trovare l'origine dei cattivi costo di passare per blasfemi
Bisogna risalire molto molto indietro all'olio a me senza sfumature spietato e iracondo dell'antico testamento il Dio degli eserciti delle vendite
Eccetera e poi di passaggio in passaggio naturalmente di lettura e di interpretazione interpretazione si passa
A alloggi ecco
Questi i differimenti
Sono la fonte la giustificazione delle ammazzati scrive l'autore in più di un film il dio del massacro il dio dell'America di di oggi questa è la conclusione naturalmente
Siamo a un tipo di articolo
Che in cui si trovano queste affermazioni facendo saltando tutti i passaggi possibili e immaginabili ma il tema del riferimento a questa a questo una volta si definiva immaginario collettivo ma era diciamo faceva parte di tutto una strumentazione
Di critica analisi letteraria che oggi forse è è davvero davvero davvero passata
Ma il tema di l'idea del soggetto che si ritrae io non ritratto come abbiamo fatto prima quando io ho fatto finora e qual è la
Qual è lo strumento che prendiamo per costruire questo personaggio perché poi nella storia l'operazione alla fine è quella l'idea che abbiamo del de L'Unità di questo personaggio della dualità della contraddittorietà di questo soggetto naturalmente ci influenza ci guida
Come senta ed è un tema da tenere venne presente chiudiamo abbiamo ancora un minuto a disposizione con un'ultima segnalazione che prendiamo
Invece da un quotidiano perché sul tempo del primo aprile si ricorda un una questione forse laterale ma un incontro tra il vaticanista Gian franco svizzero così chi papa Wojtyla parlano favoriti la aldilà
Della sua importanza nella realtà
Cattolica è un personaggio centrale nella storia del Novecento per la sua attività diciamo tra virgolette anti-sovietica anti
Comunista e in questo articolo
Di Micco spuntoni con Gianfranco leader costi si racconta appunto l'episodio in cui che Wojtyla conobbe
Arrivano altre fonti naturalmente ma conobbe anche la la esperienza diretta di Gian Fran
Scrive costi di quello che accadeva nella Polonia del colpe di Jaruzelski la sua decisione già prese di recarsi nuovamente in Polonio questa segnalazioni ci fermiamo anche per oggi
Con questo non l'ama vi diamo appuntamento la settimana prossima