La storia stravolta e il futuro da costruire

Buongiorno a tutti benvenuti
Le
Invito semplicemente a spegnere i telefonini per evitare disturbi durante i lavori cedo volentieri subito
Uno la parola di apertura di questa giornata al Presidente del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro presidente Renato Brunetta che ci ospita grazie
Oggi è un giorno
Particolare per tutti noi
Quando ho ricevuto
Pelli mesi fa la lettera di Noemi Noemi Disegni
Con la richiesta di ospitare questo incontro
Il futuro che avevamo davanti
Era molto buio molto triste
Oggi
Abbiamo la grande speranza
E nonostante il futuro fosse allora fosse buio e triste
Io
Alla richiesta di Noemi di ospitare
Qui a Ginevra
Questa giornata di riflessione e di studio di stare insieme
Io ho detto subito di sì
Un sì semplice spontanea
Quello che si dice ad un amico
Che bussa alla porta
Ma vedete
Poi c'ho anche pensato e ripensato
La vera spontaneità
E può stupire
Ma nasce sempre dal complessità
Cosa c'era dietro quel mio sì spontanea
E allora ho messo in piedi questa piccola riflessione
C'è entrata
Sul concetto di
Ospitalità
Il mio ospite
Vedete ospite è una parola che è una straordinaria
Potenza semantica
Potenza semantica ambivalente
Vuol dire due cose opposte e complementari tra di loro
Bellissime ma opposte
Chi accoglie
E chi viene accolto
Chi ospita e che ospitato in italiano e così c'è una sola parola per dire due cose bellissime
L'ospitalità di chi ospita e l'ospitalità di chi è ospitato
Ospitare e aprire uno spazio il proprio spazio
E riconoscere nell'altro qualcuno da cogliere ed ascoltare
Ospitare dunque un atto di reciprocità
è questo che rende l'ospitalità un gesto profondamente umano
Non un semplice atto di accoglienza
Ma un dialogo che nasce dall'apertura e si nutre si alimenta nell'ascolto
Quanta simbologie in questi semplicità semantica
Non è una contraddizione
Ma una reciprocità viva vivente
L'ospitalità non è mai un gesto a senso unico è un'esperienza condivisa un incontro che coinvolge e che è capace di arricchire entrambi che ospita e che ospita
Oggi
In qualità il presidente del CNEL di questo organo di rilevanza costituzionale
Mi sento e questo è il primo punto fondamentale di questo nostro incontro almeno per me
Io mi sento tanto
Il vostro ospite vale a dire ospitante colui che li accoglieva
Ma mi sento anche i DS ospitato da voi
Nella vostra comunità dalla vostra sensibilità della vostra storia e come dirò
Pochi avanti
Ospitato dal vostro dolore
Infine ad aprire le proprie porte della propria casa
Ma al contempo colto della nostra comunità
Nella vostra memoria dalla mostra storia
Anzitutto perché questa reciprocità e l'anima del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro qui c'è la società civile qui rappresentata la società civile qui sono rappresentati gli interessi contrapposti dei datori di lavoro dei lavoratori
E del volontariato
Questa è democrazia viva
Democrazia viva
Che si basa sulla composizione sull'ascolto della composizione degli interessi anche contrapposti che il senso della civiltà se poi il guardiamo bene
Ma questi
Che ho dato a Noemi
Dietro quel Svizzera anche dell'altro
C'era
E cioè una dimensione personale
Personale
Vedete io son nato a Venezia
Che ospita più ghetto più antico al mondo
Mia mamma mi ha l'aria e Siena
Cent'anni fa
Ho fatto un calco
Giocava nel ghetto
Tra campo di Ghetto Vecchio nel campo di ghetto nuova
Dove qualche piccina ad anni più tardi disco i giochi avrei giocato anch'io
E giocava
Con la sua amichetta
Bambina
A Ostia
Che poi sarebbe diventata anche lei madre
Di un mio carissimo amico Riccardo
Forse lo storico più
Più amato
Dell'ebraismo
Di Venezia del ghetto
Nella storia
Degli ebrei d'Italia Riccardo Calimani
Ecco e e questa e questa congiunzione
Mi lega
Mi lega a una città certamente la mia
Mi nega alla comunità ebraica
E mi dica
Consentitemi
Pensando agli odori ai sapori ai dodici
Alle immagini
Alle sinagoghe
Come ha dei luoghi comuni
E se vogliamo essere un po'più
Raffinati
Ha una cultura mescola
Che la cultura giudaico-cristiana
Che la nostra cultura
Questo ricordo evoca in me anche una familiarità profonda una memoria di casa di focolari Zucca
Capanna per rimanere in tema in questi giorni si celebra la festa delle capanne zuccotto
Cioè di un archetipo antico
è una memoria vissuta quotidiana che ci ricorda come la comunità ebraica non sia un frammento appare
Ma una radice vive vitale della nostra comune identità
E chi e qui chiudo il ricordo personale
C'è poi un altra coincidenza che mi colpisce
Oggi si svolge la marcia della pace Perugia-Assisi
Un appuntamento che richiama la figura di Aldo Capitini la sua visione di non violenza come forza viva come costruzione quotidiana di convivenza
è bello pensare che mentre noi ci ritroviamo qui in un altro angolo del Paese migliaia di persone camminano insieme per la pace
Due luoghi diversi i nostri in villa Lubin Perugia-Assisi ma segni complementari di un impegno che ci unisce si ispira
Ma oggi abbiamo anche un'altra grande occasione per riflettere
Il sette ottobre
Il sette ottobre pestato non solo una inaudita barbarie contro il popolo ebraico
Ma anche uno sfregio alla nostra civiltà
Quelle immagini strazianti lo confesso non ho avuto il coraggio di guardarle tutte fino in fondo
Continuano a pesare dentro di noi come un lacerante senso di colpa
Cito le parole del nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella il sette ottobre del due mila e ventitré rimane rimarrà nelle coscienze come una pagina turpe della storia una ferita che ha colpito ogni popolo
Che richiama al dovere di una condanna perenne
I
Mese di ottobre è stato anche
Come segnale acutamente il titolo di questo incontro convegno chiamiamolo come vogliamo un tentativo di rovesciare la storia e la sua verità
Dico questo pensando alle mobilitazioni che nei giorni scorsi hanno visto la partecipazione di tanti studenti
Molti dei quali
Spererei tutti
Pure spinti da un desiderio contenti così giusti
E che tuttavia
Hanno stilato da Milano a Bologna da Roma Napoli gridando Palestina libera dal fiume al mare
E dietro striscioni che inneggiavano al sette ottobre come inizio della Resistenza palestinese e non come in quell'orrenda mattanza cresta
Vedete io ho fatto
Il professore della mia vita l'educatore
E mi chiedo come sia stato possibile un simile rovesciamento
Come siamo arrivati a una generazione in grembo un una generazione che poco o nulla sa
Di ciò per cui il manifesto
Vedete la bellezza del manifestare deve emozionarsi invero
Fare una una battaglia per qualcosa no
Non può però prescindere dalla verità
Molti di questi ragazzi che oggi denunciano l'occupazione sionista ignorano che cosa sia il sionismo
La sua valenza culturale e morale il valore di emancipazione nazionale nato dalla necessità di dare una tattica è una comunità una comunità dispersa mi perseguita tenesse
Se non sanno tutto questo
Non sarà chiedo
Perché non siamo stati noi capaci
Di trasmettergli Walter insegnare l'inno di raccontare nel modo di farglielo partecipa
Il risultato è che il linguaggio politico di molti giovani e fatto di parole feticcio
Colonialismo oppressione resistenza usate come etichette assolute stereotipi senza contesto nei genealogici
Mi chiedo ancora
Quando d'Occidente l'Occidente ha rinunciato a trasmettere la propria memoria come patrimonio condiviso
Responsabilità nostra responsabilità della Roma
Quello che chiamiamo ci rende Occidente sostituendola con le emozioni gli slogan le appartenenze ideologiche o le semplificazioni
Da social network
Temo che questa smemoratezza sia figlia di un grande abbandono educativo
Che ha trasformato la memoria del Novecento
E non meno esercizio retorico
Mi chiedo da ultimo che ruolo
Svolge il sistema formativo di fronte a questa deriva
Tutte le agenzie formative
Certo sarebbe ingiusto incolpare la scuola e l'università di ogni male
Però varrebbe la pena e parlo per la mia università
Per il luogo dove ho vissuto e insegnato per quarant'anni prevede la pena di ricordare che il loro compito
Non è in generale del militanza e indottrinamento ma senso critico e complessità
Il senso critico che complessità cosa che non ho visto
In molte
Delle mie università italiane niente che appartengono alla mia storia
Alla nostra storia
Lo sforzo che dovremmo fare tutti errore di ricostruire per le nuove generazioni una pedagogia della memoria
Tornare a insegnare che la conoscenza è un esercizio di libertà la conoscenza è un esercizio di libertà
La verità storica è la base su cui
Poi c'è la possibilità di costruire un futuro
Riprendo il titolo di questo nostro a cui fa riferimento ancora il titolo di questo convegno non c'è nessun futuro possibile
Non c'è nessun futuro possibile senza verità
E questo vale tanto di più in questi giorni
In cui si riaccende nei nostri cuori la speranza della pace
C'è una responsabilità che riguarda il nostro rapporto con la storia mai come oggi l'Occidente chiamato un dovere di verità e di memoria condivisa
Il disordine del mondo dal Medio Oriente all'Ucraina anzitutto falsificazione del suo racconto
Il racconto della storia europea è un viaggio che parte dal diritto della forza e approda alla forza del diritto
Questo prodotto è oggi il tratto distintivo della nostra cultura ed è anche un lascito profondo della civiltà giudaico cristiana
E di che abbiamo imparato a mettere al centro la dignità della persona la giustizia la responsabilità verso l'alto
Ecco perché non possiamo tornare indietro
Ecco perché non possiamo pensare l'Europa senza gli eteree
Il legame tra la storia europea la storia ebraica e costitutivo e fondativo ci ha formato ci ha dato parole valori strumenti per costruire convivenza e libertà
E oggi per difenderla
Perciò la tragedia del sette ottobre ci ammonisce ci consegna una responsabilità
Proteggere il testimoniare la verità respingere ogni forma di odio costruire insieme un futuro che non tradisca la memoria
Con questo spirito
Benvenuti al CNEL
Benvenuti al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro questa è casa vostra
Vi ringrazio per averci acconto nella vostra storia
E ricordando la senti il due ottobre nel vostro dolore che anche il nostro buon lavoro
Grazie presidente Brunetta non solo per l'ospitalità che ci ha concesso ma per l'intero percorso che si conclude oggi
Con il quale sono state dimostrate a più riprese manifestazioni di autentica amicizia e di vicinanza oltre che di sostegno in un momento in cui non era per niente scontato e quindi grazie per quanto fatto fino a oggi oggi compreso
Sono Davide io ora Falco e sono assessore alla comunicazione dell'Unione delle comunità ebraiche
E a questo titolo Golden venuto a tutti voi autorità civili religiose e militari diplomatiche ai relatori al pubblico intervenuto qui presenza e da remoto
Oggi celebriamo insieme l'anniversario del sette ottobre due mila ventitré
Sono trascorsi due anni dall'attacco dal pogrom vi fa mass perpetrato barbaramente contro la popolazione civile israeliana e dall'avvio della guerra a Gaza che ne è scaturita due anni di tragedia eccezionale e continua di angoscia e di disperazione
Un periodo infinito durante il quale il conflitto israelo palestinese ha raggiunto condizioni estreme e senza precedenti che hanno colpito drammaticamente il duramente segnato i due popoli
Pur tra mille differenze
Le comunità ebraiche italiane hanno scelto di svolgere questa giornata non da sole e non come semplice momento di commemorazione
Ma insieme a istituzioni e alla società civile che ringraziamo e salutiamo in uno sforzo di analisi e riflessione che coinvolge l'intera società italiana
In questi due anni il mondo assistito a fenomeni che pensavamo non più possibili e attuali evidentemente sbagliando
Una violenta campagna diffamatoria e mediatica contro lo Stato di Israele scatenatasi fin dai giorni successivi al sette ottobre
Uno stravolgimento della realtà e dei dati sul campo una messa in discussione dell'esistenza stessa dello Stato ebraico all'insegna dello slogan dal fiume al mare fronde ripetuto essi che ha riempito le nostre strade scuole università e caratterizzato ogni forma di recente manifestazione anche quando mascherata da sostegno umanitario in favore dei palestinesi
Una critica radicale verso il sionismo tracciato tout-court di colonialismo l'accusa verso Israele quale nazione genocida
Col suo conseguente rinvio all'istituzione giuridica internazionali gli appelli rivolti all'ebraismo della Diaspora di dissociarsi da Israele o dal governo di quel Paese
E quindi una forte violenta ondata di antisemitismo spesso contrabbandata da antisionismo
Chiariamo subito un concetto a scanso di equivoci
Le critiche rivolte allo Stato di Israele sono legittime come quelle rivolte a qualsiasi altro Paese e di per sé non possono essere considerate automaticamente antisemite
Quando però Sinead agli ebrei il diritto all'autodeterminazione sostenendo che l'esistenza dello Stato di Israele un'espressione di razzismo
Si applicano gli
Due pesi e due misure nei confronti di Israele pretendendo sempre un comportamento non richiesto ad alcun altro Paese democratico
Si usano simboli e immagine associati all'antisemitismo classico per caratterizzare Israele o gli israeliani
Si fanno paragoni entra la politica israeliana contemporanea e quella nazista si considerano gli ebrei collettivamente responsabili per le azioni dello Stato di Israele
Si nega agli ebrei il diritto di autodeterminazione sostenendo appunto l'esistenza dello Stato come manifestazione di razzismo
E si accusano ancora i cittadini ebrei di essere più fedele ai sarà Lele o a presunte priorità degli ebrei nel mondo che agli interessi della loro nazione
Ecco quando succede tutto questo allora e qui lo diciamo forte e chiaro siamo in presenza di antisemitismo e va detto ad alta voce senza esitazione
Il titolo di questa lunga e intensa giornata è composto da due elementi la storia stravolta e il futuro da costruire
Per la prima parte del titolo abbiamo scelto di analizzare il mondo alla rovescia nel quale tutti noi viviamo nel quale per prime le istituzioni internazionale ONU in primis e le organizzazioni non governative
Sono venute meno alle loro funzioni di imparzialità e assistenza
La gran parte dei media tradizionali e dell'editoria italiana ha scelto una narrazione a senso unico
Basata su dati forniti da Hamas come si ottant'anni fa fossero stati gli occhi utilizzate le fonti naziste e che ha finito per alimentare l'antisemitismo
Le università hanno perso il ruolo d'eccellenza per il dialogo il confronto e la formazione dei giovani
L'associazionismo ha creato spazi in cui è tendenzialmente venuta meno la cultura del rispetto e della parità alla base di ogni interazione
Molti tra intellettuali partiti e sindacati si sono trasformati i sostenitori a senso unico della causa palestinese dimenticando gli ostaggi israeliani
La forte dialettica interna nella società israeliana
E le oltre cento guerre tuttora in corso nel mondo in Paesi come Ucraina Yemen Siria Etiopia Somalia Sudan di amarlo Afghanistan Haiti Repubblica Democratica del Congo
Burkina Faso Mali Niger Sudan del Sud solo per citarne qualcuna
Raramente in questi due anni abbiamo assistito a iniziative prese di posizione in favore di una soluzione di pace che prendesse le distanze esplicitamente da ogni forma di terrorismo
Illustri ospiti che hanno accettato il nostro invito
Ci aiuteranno a comprendere i motivi di questo mondo alla rovescia della crisi identitaria dell'Occidente del nuovo fallimento dell'Unione Europea
Del trauma seguito al sette ottobre e il conseguente me il conseguente isolamento internazionale di Israele per rapporto odierno tra ebrei e non ebrei
Dopo la pausa pranzo organizzato all'ingresso della villa e sotto la su carta
Centrata sul cui significato radio disegni ci intratterrà volgere lo sguardo verso il futuro da costruire
E le possibili prospettive di un nuovo Medio Oriente partendo dal racconto di questa guerra da parte dei media aiutati da esperti studiosi vertici delle testate giornalistiche italiane e alcuni giovani ebrei italiani
In tanti hanno contribuito alla realizzazione di questo evento non Bosso ringraziare tutti mi limito solo a ricordare oltre al ovviamente alla Giunta dell'Unione delle comunità ebraiche italiane
Il comitato promotore variamente composto il personale di uccelli e che nel gli organi di comunicazione uccelli che coprono la nostra informazione Sorgente di vita e Pagine Ebraiche
Le tante istituzioni che ci hanno supportato e che sentiamo vicini a partire dai ministri oggi presenti in sala e dal presidente del CNEL che ci ospita in questa prestigiosa sede
Oltre ovviamente alle forze dell'ordine
Che garantiscono sempre otticamente la nostra incolumità
Quando abbiamo pensato ha come celebrare il secondo anniversario del sette ottobre
Abbiamo immaginato questa giornata di studio commento di riflessione
Ma anche di ribellione morale a fenomeni quali pensiero unico populismo e doppio standard che rappresentano una vera aggressione ideologica contro Israele gli ebrei in generale ma anche contro ogni società democratica
Abbiamo sperato
Che questa giornata si potesse svolgere quando ormai la guerra a Gaza fosse finita le popolazioni coinvolte avessero finito di soffrire e gli ostaggi superstiti fossero finalmente tornati alle loro famiglie
Il trauma del sette ottobre la guerra che ne è scaturita rimarranno a perenne memoria come una nuova indelebile pagina della storia ebraica delle trecce di umane
è giusto di ieri la notizia che uno dei feriti e dei pochi sopravvissuti al Nova festival Roy Scheider
Si sia tolto la vita per l'insopportabile dolore conseguente alla perdita della compagna di un amico nel giorno del sette ottobre e a quella successiva della madre suicidatasi anche la poco tempo dopo a conferma degli effetti devastanti
E duraturi conseguenti a quella strage
Dopo due interminabili anni di sofferenze e di tragedia gli accordi di questi giorni sembrano avvicinarci a un traguardo formidabile fino a poco fa impensabile
Per una pace tiene duratura l'intero mondo è chiamato a un'assunzione di impegno e di autentica responsabilità contrariamente a quanto fatto per il Medioriente sin dal secondo dopoguerra
E quindi con trepidazione ed emozione che diamo avvio a questa intensa giornata nella fiduciosa attesa della conferma della liberazione degli ostaggi prevista per domani i
Lascio la parola alla presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane la dottoressa Noemi disegno
Dovrà illustre presidente Renato Brunetta consiglieri del CNEL che ringrazio anzitutto per l'accoglienza e appunto l'ospitalità essenza della festa di Sukkot che stiamo celebrando in questi giorni
Illustre ministro Matteo Piantedosi sua Eccellenza ambasciatore di Israele io nata pelle sull'eccellenza ambasciatrice Deborah Lippestad
Illustri relatori rappresentanze diplomatiche autorità civili militari e religiose e carissimi amici
Grazie a voi tutti per essere qui oggi assieme
è proprio questo stare assieme che connota la giornata come doverosa dedica a ricordo del massacro del sette ottobre ventiquattro mesi di guerra e di tormenti morali per sostenere assieme la soffocante attesa per il ritorno degli ostaggi in ultimi quarantotto
Ancora poche ore per sprigionare quel restino liberatorio prendere il fiato abbracciare il leasing e piangere per accompagnare i morti
Assieme per affrontare l'insostenibilità del lutto del dolore della follia dell'oblio dell'odio antisemita nelle nostre città piazza e anche istituzioni
Assieme per comprendere ciò che ha attraversato Israele quanto accaduto realmente a Gaza quanto potrà avvenire nell'intero Medio Oriente e aggiungo
Per respirare la dignità con la quale un genitore ricorda la figlia assassinata come Oria
Con un albero
Siamo alla vigilia della festa dissing frattura esattamente due anni da quando duecentocinquantuno ostaggi sono stati prelevati e portati a Gaza
Donne anziani bambini ragazzi e ragazze che semplicemente dormivano ballavano si coccolavano
Non credo sia una data casuali e questa sovrapposizione carica di significato ma intanto il mondo è cambiato per sempre della storia è stata stravolta
Cito le parole della canzone torna a casa di Cirini Money Tramiel Greenberg
Torno a casa ditelo al mondo che sto tornando e il sangue si assumerà sotto le mi
è un'udienza il vento si solleverà per riempire le mie figlie vedi cui dubitare poi odiare ma io so che non importa quanto ci vorrà io sto tornando a casa ditelo al mondo
Fate scorrere la pioggia con tutto il dolore di ieri so che il mio regno mi a spetta che combatte per me son così lontano dal luogo a cui appartengo ma è sempre buio prima dell'alba sto tornando a casa
Ritornano gli ostaggi con loro l'ossigeno e con loro la speranza che torni anche la ragione
Perché dolori dilaniano ante non è solo per il ricordo nitido di quanto avvenuto in quella giornata lunga mai tramontata del sette ottobre
Ed è il terrore di essere barbaramente assassinati in nome di un imperativo religioso il fanatico
Ma è un dolore ancora
Sul quale si stratifica la paura di vivere nelle nostre città della nostra Italia per le comunità ebraiche nella vita quotidiana
E mentre in Israele dilemmi laceranti dibattiti si aggrovigliano intorno all'accordo e al sacrificio che comporta la salvezza degli ostaggi
Discutendo animatamente sullo schema che meglio potrà rispondere al bene dello Stato e del popolo
Qui in Italia il tormento è fatto di verità e diritti ribaltati
Mentre in Israele l'imperativo della verità e della vita incalzeranno verso un veloce ritorno al ritmo delle corse come prima e poi mi chiederete voi quali prima
E la vedrà coinvolta Israele nella gestione del nuovo piano geopolitico qui da noi ci chiediamo quali imperativo scandisce la vita la vita come vere e tre quella di cittadini italiani
Quando gli appelli di odio e di incitamento alla violenza stupiranno e da chi ti tende
Quando si capirà come lo capiscono gli israeliani come lo sanno sulla loro pelle anima gli ostaggi e come lo sa bene il mondo arabo cosa è esattamente fa must quando lo capiranno qui
Con chi possiamo parlare per gridare ciò che dovrebbe essere ovvio dopo ottant'anni o dopo due mila anni
Rinviamo dentro alla demonizzazione all'odio antisemita nella normalizzazione e legittimazione dell'odio verso l'ebreo e l'ebraismo così come verso ogni minimo accenno ad Israele
Ascolteremo Bossi nata l'analisi che guarda ai diversi contesti in cui si è partenza questa nuova condizione Accademia me e agli spazi di Giovanni
La normalizzazione è diventata realtà perché gli odiatori animati da propositi veramente pericolosi e indottrinato in ambienti di diversa provenienza fanno gli animali
Vanno lei fa
Sui cambi di sentimenti di pietà e trasporto per chi soffre assiste all'immagine della distruzione bellica
E parimenti fanno spazio coloro che cercano il canale per demolire i presidi di civiltà e democrazia italiana noncuranti di qualsiasi aspetto con un sconnesso il dolore di Israele ferita il sette ottobre del popolo palestinese schizzo
In cerca di una dialettica politica violenta e oppositiva
Ci preoccupa questa Italia
Specialmente quando sono le sue istituzioni nazionali e locali accademiche sanitaria religiose accedere coerenza e rigore senza comprendere complessità responsabilità e gravità di quanto sta accadendo in Italia
Senza ascoltare l'eco del passato senza comprendere il linguaggio che ci che si usa in Medio Oriente né quello tra i potenti magnati
Alla vigilia del sedici ottobre non possiamo ignorare
Quella voce flebile dei sopravvissuti ai campi di sterminio che cercano disperatamente di esprimere il loro pensiero testimonianza sul termine genocidio
E certo non permetteremo che si consideri questo pensiero uno spasmo di demenza insufficiente competenza
C'è una cordata diplomatica concreta e fattiva forse anche responsabile o anche freddamente interessata che si è messa al lavoro su quel fazzoletto di terra tra Gaza e Gaza inverno
A vigilare confini e nemici vicini e lontani
Il nostro dovere e creare alleanze recuperare lucidità e convivenza
Non solo di accompagnare queste ore con preghiere inni per raccogliere coloro che tornano e sognare insieme la pace ma di attivarci anche qui
Di attivarci per arginare superficialità di appelli che diventano imperativi
Boicottaggi per capire che l'Islam radicale già cui dentro per annientare gli ebrei mentre quello moderato nei Paesi arabi dialoga anche con Israele
Attivarci per ripensare il nome e le sue agenzie
Attivarci per controllare la destinazione dice i finanziamenti
Che vadano veramente a nutrire giardini d'infanzia stampare libri che tra una generazione maturano inalberi studenti ricercatori che collaborano con le Università israeliana
Governance che concorre alla sviluppare progetti di economia lavoro come la intendiamo qui in questa sede costituzionale
Per restituire dignità al diritto umanitario e sindacale e autorevolezza chi si adopera in nome dei sacri principi incisi nelle nostre Sacre scritture per rassicurare i nostri figli quando vanno scuole e nelle università
Fa recuperare all'Accademia il decoro di ente di ricerca che dovrebbe difendere ANCI anziché disperdere restituire alle piazze italiane in quella regalità offuscata dal degrado di tendopoli striscioni di odio
Restituire ai dibattiti televisivi la sfida rammenti colte che si spingano per sviscerare il tema per conferire la cittadinanza dell'aureo onorarie a chi ha superato prove di vite condivise sapere cultura e non prediche di iodio
Certo c'è un'Italia che non odia che governa che difende che guida che prova comprendere ciò che è complesso che comunica senza selettività di immagine che scrive con lucidità che dialoga nelle Aule parlamentari che prega per la pace
Che alza semmai due non una bandiera che ricorda la Shoah degli ebrei sterminati assieme agli ebrei quindi che oggi che gioca a calcio spensierata mente anche quando la squadra è quella israeliana che canta all'Eurovision anche la canzone di Juba Raffaele un nuovo giorno sorgerà credendo davvero che possa essere un modo per recuperare tutti assieme speranze forza di superare la lunga notte del dopo sette ottobre
è un'Italia alla quale siamo grati alla quale ci sentiamo di volere appartenere e di riconoscere presente anche oggi cui in questa sede ma non possiamo essere i soli o da Sud
E con questo spirito d'impegno consapevole che l'Ucei ha scelto di scorgere assieme ad istituzioni analisti esperti media Accademia diversi comparti
La diagnosi nell'analisi del contesto vissuto in evoluzioni dedicando questa giornata di studio che si avvia al che nelle e ringrazio proprio perché è una giornata di analisi e di studio di nuovo il presidente Bruni
Con la fede trasmessa e la tradizione millenaria con quattro mila anni di precaria esistenzialista abituati alle capanne alla fuga e alla ricostruzione
Recupereremo le forze necessarie e lavorando il trauma ricordando tutti coloro che non sono più tra noi
Ciascuno con il suo nome e cognome nomignolo passioni ed effetti affetti
E questo perché noi siamo popolo c tre occupano invece coloro che oggi distolgono lo sguardo
Ostaggi lo sono anche loro ma senza rendersene conto i facinorosi acclarano convinti di tutelare con la violenza un qualcuno che vede altrove
In un luogo mai visto visitato vivono anche loro in un tunnel scavato nelle anime di una dormiente Europa
Del quale si esce solo se ci si testa e si partecipa adesso ora a portare la pace Esenin Shalom all'FMI
E se insieme sia in luce come avrebbe voluto Oria grazie a tutti
Grazie alla Presidente Noemi Disegni perso subito la parola alla sua Eccellenza l'ambasciatore di Israele in Italia e San Marino io naturalmente
Grazie presidente Brunetta
Mi sto pentitosi
Presidente dell'Ucei nomi disegni prefetto di Roma otto Rita eccellenze ambasciatori
Signori nel settore
Amici tutti Shalom
L'identità e rivale del sette ottobre hanno segnato profondamente la storia d'Israele del popolo ebraico creando un vero spalti acqua
Già del giorno successivo era chiaro a tutti noi che nulla sarebbe più stato come prima
Quel giorno è stato il più buio il più grande Massacre degli ebrei dalla seconda guerra mondiale e l'inizio della guerra più lunga che Israele abbia mai dovuto affrontare dalla sua nascita
E l'inizio della che scusi
Nessuna città combattuta su ben sette fronti
Quel giorno che è stato un attacco contro la civilizzazione
Citati per citare al presidente americano
Ci vorrà tempo per sanare le ferite ma non possiamo arrenderci
Israele e l'Occidente oggi sono in prima linea contro l'estremismo radicale e il terrorismo per difendere insieme i valori della democrazia e nella cultura occidentale
Dobbiamo continuare il percorso uno degli accordi da Abramo che li ha tentato trattori del sette ottobre volevano interrompere
Da questa tragedia in un organo due lezioni fondamentali di cui dobbiamo tenere conto la prima riguarda la disinformazione imperante
E le sale chiuse che almeno che alimentano odio e confusione e mettono a rischio la verità e purtroppo ormai anche la vita delle persone
La seconda e l'aumento drammatico dell'antisemitismo un fenomeno che richiederà tempo e impegno per essere contrastato
Visibile purtroppo anche i cui in Italia
Proprio per questo desidero sottolineare il destino che accomuna Israele e la comunità ebraica italiana e in particolare in cui a Roma
Perché gli anni ottanta ci hanno già mostrato quanto tragiche possano essere le conseguenze di certi atteggiamenti è tendenziale
E oggi assistiamo il nuovo di nuovo a segnali molto preoccupanti
Vorrei cogliere nell'occasione per ringraziare ministro perdendosi e le forze dell'ordine per il suo lavoro all'insù costante dedicazione alla nostra sgomita sicurezza
Con il seduttore abbiamo assistito ad atrocità che il popolo ebraico
Riteneva non più possibile
O che almeno dalla fondazione dello Stato di Israele non potevano più essere perpetrata perpetrate contro di esso
Fino al sei ottobre c'era un cessato il fuoco e fa massa lo ha violato
Invadendo Israele per massacrare per aprire l'Ente protezione
Israele ha fatto quello che qualunque paese avrebbe fatto
E quello che molti grandi molti hanno fatto e andato in guerra
Per proteggere i proprio confini rendere inoffensivo ed eliminare il nemico riportare indietro indietro i suoi cittadini rapiti
Israele sapeva che fa massa stava costruendo un esercito e un arsenale da usare contro di esso
Eppure sia astenuto dall'iniziare una guerra di difesa preventiva
Mosso da un desiderio di pace e tranquillità
Un desiderio del faccetta intuita che gli israeliani hanno condiviso fin dall'inizio
I nuovi spiragli di pace portati dal recente accordo lasciano sperare che si possa finalmente voltare pagina
E non vuol dire e non vediamo allora no per imbracciare i nostri ostaggi domani ormai a casa
Solo allora Israele potrà iniziare il processo di guarigione collettiva magari la guerra avrebbe sarà finita comune tutti ci auguriamo ma c'è ancora molto lavoro da fare e problemi da risolvere
Ora il tempo di ricostruire vuol dire per istituire la scena a ciò che ci riunisce Como poco Como popoli eccolo esseri esseri umani
Vogliamo dire e in pace
Lavoreremo per un futuro migliore per noi per i pasti per i testi inglesi per tutti e nel Medio Oriente
Lavoreremo e pregheremo insieme per la pace
Shalom grazie
Grazie ambasciatore due semplici segnalazioni
Lo Shalom che è stato ripetuto varie volte non è soltanto un'esortazione ma nel linguaggio corrente è una forma corrente di saluto come dire che la pace è insita nella quotidianità dello Stato di Israele e l'altro spunto
E che purtroppo nel nella recente storia italiana il mese di ottobre per gli ebrei italiani romani in particolare a è stato costellato da eventi funesti
Ci mi riferisco al sedici ottobre quarantatré alla retata degli ebrei del dal ghetto di Roma e non solo dal ghetto di Roma
E all'attentato del mille novecentottantadue alla sinagoga maggiore di Roma in cui ci furono diversi feriti e che provocò la morte del bambino Stefano Gaj Taché
E sia giunto in uno
Purtroppo due anni fa il sette ottobre ci piace immaginare che il mese di ottobre a partire da domani possano solo insieme alle feste che stiamo celebrando in questi giorni a partire da siffatto ora la la gioia della Torah della Bibbia
Ma possa tornare a essere un momento di autentica gioia e di eventi positivi non solo per gli ebrei di Roma italiani ma per l'intera popolazione italiana
Cedo la parola al prefetto di Roma il dottor Lamberto Giannini
è una di quelle giornate così terribili
Che tutti noi penso ricordiamo che cosa stavamo facendo dove eravamo quando abbiamo appresso quella notizia
E io era rammento di averla appresa aver subito sentito il signor ministro aver convocato un comitato essere esserci confrontati per le prime misure di protezione
E al contempo con gli amici della comunità che erano con noi
Vedere che ricevevano delle telefonate c'erano delle telefonate delle persone erano sotto attacco che chiedevano aiuto e tutto questo ci è entrato dentro molto profondamente
Io volevo solo dire una parola che per noi per quello che riguarda le forze dell'ordine la prefettura il ministro degli Interni come data disposizioni del signor ministro confusi interroghiamo spesso la protezione
Dei nostri e delle nostre sorelle fratelli dei nostri concittadini della comunità ebraica
è una priorità assoluta e uno dei nostri obiettivi e non solo restituire immediatamente la sicurezza ma anche il senso di sicurezza e serenità io sono convinto che andrà bene la pace ci aiuterà si abbasseranno le tensioni però io ci tengo e tutti voi sappiate che nostra priorità assolute il nostro sforzo ogni giorno fare tutto quello che è il nostro potere
Per garantire non solo la sicurezza ma anche la serenità di tutti voi grazie
Grazie al prefetto di Roma è stato più volte citato ci onora della sua presenza il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi
Allora grazie anche io non possono partire chieda un saluto e un ringraziamento per l'invito a questo importante appuntamento ringrazio e saluto soprattutto tutti gli ospiti intervenuti male del suo presente questo tavolo compire da me mi insegni presidente
Nell'Unione delle comunità ebraiche italiane presidente Brunetta l'amico ambasciatore l'amico prefetto di tutti voi
E tra l'altro Brunetta ci ospita qui insomma in questa ci accoglie in questa sede che ha un valore anche simbolico come è stato detto e autorevole per la vita democratica del nostro Paese perché dicevo simbolica perché il simbolo appunto di un dialogo
Costruttivo tra le istituzioni e la società
Civile quindi è la sede più appropriata per una giornata come quella di oggi
Giornata di oggi che ci invita ad una profonda riflessione ci richiama ad un forte senso di responsabilità pubblichiamo che va ben oltre una semplice commemorazione
Perché il sette ottobre di due anni fa il mondo è stato testimone fu testimone di una tragedia di inaudita crudeltà
Attacco di Hamas contro i civili innocenti in Israele
Ha riaperto ferite richiamato immagini sentimenti che credevamo appartenere ad un passato lontano
Ricordi che avrei voluto conservare soltanto nella peggiore memoria per non dovrebbe mai più rivivere e io credo si possa dire che tutto sommato ciononostante nonostante tutte le discussioni in Italia non ha esitato a condannare con fermezza quel gesto terroristico riaffermando con coerenza e determinazione un principio che per noi è imprescindibile cioè il diritto dello Stato di Israele a esistere a tutelare la sicurezza dei propri cittadini
Da allora purtroppo non abbiamo fatto non abbiamo assistito soltanto ad un atroce conflitto come è stato detto ma anche una distorsione crescente del dibattito pubblico
Dove la storia Fineschi troppo spesso manipolate la realtà semplificata le responsabilità molto spesso vengono confuse questa pericolosa deriva alimentato in Europa e in Italia un clima di ostilità verso Israele ancora di più ancora più gravemente verso le comunità ebraiche che si sono trovate esposte ad un ritorno di pregiudizi e rancori
Che evocano le pagine più oscure della nostra storia e rendendo ancora più gente il nostro impegno collettivo e io voglio ribadire anche qui quello che già ha detto il prefetto tutto l'impegno del governo del ministero dell'Interno attraverso le sue articolazioni a garantire la sicurezza delle comunità ebraiche italiane
La notizia dell'accordo raggiunto tra Israele ed Hamas apre un nuovo orizzonte di speranza sicuramente dopo un periodo segnato da dolore da paure da divisioni è un passo importante verso la costruzione della pace a cui tendiamo tutti da sostenere con perseveranza equilibrio e anche con la capacità di tradurre le parole in risultati concreti dando vita ad un percorso che possa essere percorso politico che possa essere credibile e duraturo
In questa prospettiva l'Italia continua a rafforzare il proprio impegno sul fronte interno contrastando le radici dell'odio
Nell'eventualità che il dell'intolleranza e dove l'Italia allora ha risposto con determinazione adottando anche una nuova strategia nazionale contro l'antisemitismo
Che pone al centro dell'azione
Educazione la prevenzione e la sicurezza del contrasto alla disinformazione tutti strumenti indispensabili per costruire un futuro di convivenza e di rispetto
Lavoriamo in sinergia con le comunità ebraiche italiane per proteggere i luoghi di culto le istituzioni scolastiche culturali rafforzando al contempo la consapevolezza storiche civile delle nuove generazioni
Parallelamente in ogni sede internazionale ribadiamo con chiarezza la necessità di distinguere tra la legittima critica politica che è sempre possibile per le nostre la nostra cultura occidentale
Che come è stato detto affonda le sue radici nella tradizione proprio giudaicocristiana quindi la distinzione tra legittima critica politica e Landi legittimazione dello Stato d'Israele che invece una forma subdola di antisemitismo e talvolta neanche così tanto subdola
è una linea di chiarezze
Equilibrio di fermezza che vi assicuro guida l'azione del governo vale a dire condanna senza appello del terrorismo e dei suoi sostenitori
Tutela dieci lire rispetto rigoroso del diritto umanitario impegno costante per una prospettiva politica che restituisca stabilità ad una Regione tanto complesse cruciale ma anche e soprattutto difesa del diritto di Israele a garantire la propria sicurezza
è un equilibrio delicato tuttavia necessario che richiede responsabilità rigore visione strategica da parte di tutti e tutto questo per il bene comune
E in questa cornice iniziative come quella di oggi che si terrà che si svilupperà anche dopo questa prima sessione dei nostri saluti assumono una valenza fondamentale perché riportare il dibattito alla verità dei fatti contrastare la propaganda e le manipolazioni restituire profondità storiche morale ad una discussione che altrimenti rischia di smarrirsi in facili semplificazioni è sempre la cura migliore contro le mistificazione
Per questo desidero de innovare il mio apprezzamento più vivo apprezzamento Luceria tutti coloro che partecipano a questo importante momento alcun ruolo e sicuramente essenziale nell'informazione nella sensibilizzazione questo perché la storia
Non può essere stravolta senza ripercussioni
Difendere la memoria la verità significa salvaguardare i valori di libertà di dignità e di dispetto valori su cui si fonda la nostra democrazia e che rappresenterà insieme
La migliore garanzia per il futuro dell'Europa e del mondo grazie
Grazie grazie al ministro Piantedosi abbiamo così concluso la parte dei saluti istituzionali ringraziamo gli illustri ospiti nella doppia accezione che il presidente Brunetta ci ha fornito all'inizio ed entriamo quindi nel nel vivo dei lavori
E quindi facciamo un avvicendamento nelle postazioni e invito quindi intanto a prendere posto
I relatori della prima sessione la prima parte della sessione del mattino abbiamo la professoressa li citata
Abbiamo professore umori ascia Vitta
Abbiamo professore Ernesto Galli della Loggia
Abbiamo in collegamento Pierluigi Battista
E abbiamo anche
Il dottor Claudio Vercelli
Sale
Secondo deferisce papà mi pare che assai complesso swap o batte no ma anch'io stavo cercando di
Publio allora
Ci siamo persi cioè quando
Ci siamo un pochino in ritardo rispetto ai tempi la giornata è molto intensa quindi cercheremo di recuperare nel corso dei lavori e quindi da qui l'invito ai relatori a attenersi alla tempistica stabilita
E dopo quindi la parola alla professoressa Deborah l'Istat
Che professoressa onoraria presso la Emory University
Storica e successivamente attiva impegnata nel contrasto all'antisemitismo celebre il processo contro negazionista Irving
Per i suoi meriti sul campo
è stata nominata con il rango di ambasciatrice inviata speciale degli Stati Uniti d'America per il monitoraggio e la lotta all'antisemitismo
Quindi ringraziamo la professoressa arricciate per essere venuta a Roma apposta per noi che ci parlerà di odio e distorsioni prego professoressa
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E che oltre a essere un già affermato scrittore israeliano il professore ordinario presso l'Università di Tel Aviv specializzato nella ricerca sul diritto teologia politica islamica
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In Francia il fare specie quelle indiane ritenga un malore rosso
Scelte omessa
Tra il dieci e il porta cioè Shoes
E questo e o fondò
Perché per l'altro
Grazie professore proseguo direttamente introdurre successivi relatori dato il tempo molto tiranno solo al pubblico italiano più noto impegni sarò anche più sintetico
Abbiamo per primo il professor Ernesto Galli della una
Che storico e editorialista italiano professore ordinario di Storia contemporanea in varie università socio del Mulino
Il ai più noto per l'attività di editorialista per il Corriere della Sera per diversi libri e saggi
E ci parlerà della relazione tra ebrei e non ebrei rispetta anche Israele grazie professore
Grazie
Il sette ottobre due mila ventitré non segna sicuramente
Come tanti hanno ricordato già la data del più micidiale poco ormai da anni e la popolazione ebraica avvenuta alla fine della seconda guerra mondiale l'ordine Europa
Rappresenta molto di più e il momento io credo in cui ha cominciato a ribellarsi un decisivo cambiamento di paradigma intervenuto tra un prima e un dopo
Nel settembre c'è un prima e un dopo nel nella vicenda politica dell'Occidente
Il tradizione cristiana e gli ebrei i rapporti tra i due tra incentivi gli ebrei come appunto si intitola questo mio intervento
Il rapporto tra la moderna concezione politica dell'Europa il liberalismo è un rapporto antico a partire dal cinque seicento
Da quando cioè il protestantesimo non tutto il protestantesimo il protestantesimo non muteranno comincio service
Antico Testamento per avviare quella rivoluzione in nome della tolleranza e della libertà che era destinata a minare le fondamenta
Fondamentale
Ma questo non vuol sentire
Nell'assolutismo di origine Romano cattolica
Una via che condurrà anche attraverso poi la purificazione del messaggio evangelico l'affermazione della democrazia in America e poi nel nostro continente
La democrazia in Europa le imprese liberale che abbiamo conosciuto nella sua espansione vittoriosa del Novecento cioè costituita costruita anche grazie a tre Nancy decisivi con liberismo
Il socialismo l'affare del fisco e la sua senza uno l'altro in questi tre innesti
Di questi tre fattori la vicenda della democrazia in Europa non è pensabile
E infatti non è un caso io credo ma invece corrisponde a una profonda necessità logica che i due massimi attacchi condotti in Europa contro la democrazia liberale
Quello hitleriano quello bolscevico il signor entrambi contrapposti oltre che
Al al socialismo anche all'ebraismo
O come nel caso l'orso per annoverarlo alla fine dei suoi nemici
E anche in conseguenza di questi attacchi che la democrazia europea del Novecento a imparato a considerare ogni attacco agli ebrei al liberalismo
Comunque camuffato giustificato con un attacco ai suoi valori che asse medesima ho detto ha imparato
Ma avrei dovuto dire impedita aveva imparato perché ormai non è più così
Per noi qui in Europa che proprio in questo che è stato aspetto più inquietante di quanto
L'otto il sette ottobre ci ha rivelato nell'improvvisa manifestazione dei sentimenti che abbiamo scoperto animare una parte così grande dell'opinione pubblica occidentale
Vi tanta gente intorno a noi che credevamo simile
E che invece non lo era non lo è
Superficiale breve solidarietà con le vittime del massacro di quel giorno è stata ben presto sovrastato da dal clamore immensa volta condannare la sproporzione delle reazioni di Israele e connessi e con esse il nuovo mostro il sionismo
Quella breve solidarietà è stata immediatamente sovrastato dall'entusiasmo i decine di migliaia di neofiti pronti ad abbracciare la causa palestinese
A sventolare la sua bandiera assurta a simbolo degli ideali politici pur nobili pulito
Neofiti Turi dell'antisionismo pronti a sottoscrivere il tutto qualsiasi slogan pieno a quello più delirante di tutti e l'accusa di genocidio
Sotto il nostro sguardo stupefatto l'Europa della gioventù super secolarizzata spregiudicatamente moderne digitalizzata e tornata una delle tradizioni più antiche del continente
All'accusa del sangue nei confronti degli ebrei
E cosa è successo ma cos'è successo dunque a questa Europa e anche a quest'Italia
Per renderla quasi così irriconoscibile per renderle quasi così
E accaduto io credo che la democrazia che aveva caratterizzato il secolo scorso quella lunga vicenda con i suoi valori su di noi cinici e anche il consueto Bu si è consumata inevitabilmente
Ne sono rimaste le forme ma la sostanza dell'anima quelle sono clamorosamente mutate
L'identità della Democrazia europea invocata e con essa è mutata anche il rapporto che al suo interno
Il mondo non ebraico aveva instaurato con gli ebrei e l'ebraismo
In Europa ma non solo in Europa il posto dall'infanzia è stato preso da qualcosa di assai diverso nella sostanza anche se non nelle forme dal progressismo
Il progressismo e la democrazia amputata dal suo retroterra la sua storia dei valori di questa la democrazia quindi tendenzialmente amputate di ogni momento collettivo radicato nel passato
Reclamate anche dei doveri
Amputata il partito del sindacato della famiglia e delle tradizioni dello Stato nazionale
Al posto di tutto ciò
Il miraggio invece di una democrazia come habitat di una avveniristica convivenza la fraternità interculturale capace di congelare l'identità particolari i loro confini le loro diversità
Ormai sul punto
Anzi dice di perdere ogni rilievo queste diversità perché pacifica che generare intolleranza
Il progressismo e la revoca sia ridotta misura unicamente nell'individuo cento il padrone di ogni cosa
Abitante solitario in una sfera sempre più ampia di diritti soggettivi universale
Universalmente sanciti e garantiti ma non più dalla politica dello Stato cioè dalla storia ma da corti di giustizia mondiali incaricati di decidere loro ciò che è bene e male
E e non solo
Democrazia
Progressista e convinte qualunque scoperta scientifica
Sia autorizzata per ciò stesso a cambiare la nostra vita
Ma soprattutto il progressismo e la democrazia che instaurato la laicità obbligatoria e si avvia a sciogliere il proprio legame con il retaggio cristiano dunque anche con l'ebraismo
Perché nel momento in cui la figura di Gesù di Nazareth diventa la figura di uno sconosciuto e anche l'intero mondo ebraico che viene virtualmente inghiottito nell'insignificanza del nulla
Una frase come quella famosa pronunciata dal Papa noi ci siamo spiritualmente definiti
Una frase del genere oggi risulta priva che per i più prima e per il più incomprensibile letteralmente indicibile
Il progressismo insomma e la democrazia ormai svincolata dalle dico giudaico cristiana e invece la vide nascere crescere
E l'Occidente che dichiara di non avere più nulla a che fare con i dieci comandamenti
Al posto per i quali si insedia un nuovo credo l'umanitarismo
Un'etica che ignora radicalmente il criterio del giusto e dell'ingiusto Igea ragione e chi ha torto cioè il criterio della storia per dedicarsi interamente al corso della vittima a prescindere
Al rifiuto stentoreo della violenza con l'esplicita dal NARS o di chi per qualsiasi ragione anche la più giusta vi faccia ricorso
Anche se poi invariabilmente la storia cacciata dalla porta rientra dalla finestra e capita sempre che nell'infinita schiere delle vittime se ne scelgono alcune escludendo le altre
Non a caso gli ostaggi ebrei seppelliti nel tunnel della morte a Gaza nessuna Emergency nessuna
Ammessi per loro si è mossa come del resto non si sono mai mosse neppure per le centinaia di cristiani massacrati dappertutto in Africa
Gli effetti della trasformazione in senso progressista della democrazia e per l'appunto quanto stiamo vedendo in Kenya in piano a partire da sette ottobre avendo scacciato dalla nostra mente l'idea del peccato originale
Il progressismo ha scacciato da essa anche l'idea del male della potenza del male e quindi anche idea dei mezzi quasi sempre sgradevoli ma spesso necessari per combatterlo
Ed è così e illusioni si è impadronita di noi nella forma del più vociante pacifismo
L'altro pessimismo circa la natura umana il sentimento del tragico e nella tradizione occidentale hanno sempre accompagnato il giudizio di azione politica
La consapevolezza del rapporto sempre angoscia cercando strettamente problematico e l'agire politico quella morale
Queste consapevolezze hanno ceduto il passo al all'illusione rassicurante della pace universale
E penetrata in noi la convinzione dell'ordine ragionevolezza e naturalmente il governo a tutti gli attori della scena politica la convinzione ingannevole
Riguardo l'improbabilità che essi siano davvero quelle canaglie che appaiono essere e che in realtà spesso sono davvero dal momento che noi siamo senz'altro buoni e animati dalle migliori intenzioni per quale ragione
Dobbiamo pensare e non lo siano anche gli altri
Una volta che sono usciti nel nostro universo mentale la minaccia del
La minaccia il dell'uso della forza
E la guerra con tutto ciò che essa comporta
Tutte queste cose alla guerra ha finito per sembra ci qualcosa di fattualmente moralmente inconcepibile qualcosa con cui non possiamo avere nulla a che fare
Il no alla guerra sempre e comunque
Dell'Inter dell'Inter sul no alla guerra
Spesse volte al riparo magari come per noi italiani è venuto per tanto tempo al riparo dell'ombrello atomico americano il no alla guerra dicevo e divenuto l'architrave del politicamente corretto occidentali
Insegna suprema del nostro progressismo
Ed è così che si è consumato il distacco dell'Occidente divenuto progressista dalla democrazia israeliana
E così e il mai più solennemente promesso all'ebraismo nel mille novecento quarantacinque dalla rinata Democrazia europea e naufragata questa promessa nell'oceano delle incomprensioni e dei tradimenti
Anche Israele infatti nasceva promettendo a se stesso mai più
Walter quel mai più
Israeliano e il mai più di noi europei esistevano radicali Firenze che sarebbero diventate sempre più evidente
Dopo il quarantacinque infatti le europee ci apprestavamo chiudere per sempre la pagina dei listini nazionali
Il brand si aprivano per la prima volta la loro fondata per giunta su una visione etnico religiosa e i nostri occhi non poteva anche apparire sgradevole
Dopo il mille novecentoquarantacinque ne eravamo indotti a rifiutare le frontiere il dente Israele invece erano costretti a vivere ogni giorno con la loro assoluta necessità
Dopo il mille novecentoquarantacinque noi saremmo stati spinti ad affermare il primato assoluto indipendentemente da qualsiasi condizione dei diritti individuali
Lo Stato ebraico invece non era certo in grado di accettare l'idea che la cittadinanza israeliana conferisce i medesimi diritti anche ai non ebrei
Il patto nazionale d'Israele non poteva riguardare arabi e cristiani
In conclusione
Mentre il match più dell'Europa postbellica destinato ad aprirsi sempre più all'universalismo viceversa il mai più e aveva presieduto la nascita dello Stato ebraico obbligava sempre più gli israeliani a rinchiudersi nella loro fortezza
E infine
Complice la perentoria astrattezza del progressismo ne siamo diventati
Vestite a pensare che anche i principi più indiscutibili devono tuttavia fare i conti con la realtà
Da tempo il pragmatismo non fa più parte della nostra educazione politica
E così come ha scritto una storica israeliana Diana Pinto in grande maggioranza alle europee si sia mappe abituati a pensare che gli israeliani
Siano dei bianchi che si comportano male in un qualche ad esotico eccessivamente violento ma restando comunque presente pur sempre degli europei che almeno in linea di principio dovrebbero conformarsi alle regole che vigono da noi
A un tratto accade però che un branco di lupi feroci entri in quel quartiere
Pericoloso seminando la strage e che ne segua tutto ciò che sappiamo una violenza terribile per cercare di avere ragione di quelle belve per cercare di eliminare per sempre la loro minaccia
Come tanti qui presenti in questa sala e io in tutti questi mesi non ho potuto cessare un istante tastiere rimise quella violenza
Risposta israeliana se quella sua interminabile durata fossero realmente giustificate se non ci fossero altri mezzi
Ma convincermi
E invece così è stata proprio l'aggressività cieca furiosa esplosa nelle nostre piazze contro Israele
è stato l'odio contro l'Occidente vendesse saliva
E per ultimo ricomparsa massiccia dell'antisemitismo l'atmosfera di caccia all'ebreo che a un certo punto ha cominciato ad aleggiare anche da noi un po'dovunque
Ho sentito allora
Qui nasce dentro di me una reazione istintiva impermeabile a qualsiasi pur giustificatissime un dubbio e molti altri hanno provato
Sono un vecchio democratico europeo non progressista ma che mantiene viva la memoria in certe circostanze so da che parte stare
Grazie professore per il suo prezioso intervento cedo subito la parola a Pierluigi Battista che in collegamento con noi
Condizione di salute gli hanno impedito di essere fisicamente qui oggi in sala ma lo ringraziamo per essere comunque collegato è noto a tutti è giornalista editoriali
Sta scrittore con vari incarichi nelle maggiori testate italiane Corriere della Sera la stampa oggi collaboratore col foglio è tra l'altro
A autore di diverse
Trasmissioni televisive di approfondimento su La sette autore di saggi e libri
Pierluigi Battista ci parla di casa il paradigma occidentale della Resistenza e dell'emancipazione grazie
Buongiorno spero che Laudonio sia buono che voi possiate sentire
Io sono molto imbarazzo per questa per la circostanza in cui questo parlando purtroppo io non posso essere di per queste condizioni di salute
E e io ho ascoltato con molta attenzione le le relazioni e quindi mio compito mi rendo conto che ancora più difficile diciamo vista la profondità la radicalità nelle tesi esposte con grande autorevolezza
Accolgo diciamo dalla di dalla relazione di Ernesto Galli della Loggia l'idea che il sette ottobre sia stata una rivelazione
Che segni una grande frattura nello spirito del mondo
Una rivelazione di ciò che sembrava
Sepolto che invece covava sotto le ceneri
Evidentemente non si aspettava altro
Cercare di chiudere un capitolo che nel capitolo
Diciamo uscito de di uno scenario morale culturale scaturito dalla fine della seconda guerra mondiale
E con la il tabù
Della Shoah il tabù di quello che è accaduto e invece il ritornare fuori
Di sentimenti risentimenti frustrazioni pregiudizi che erano presenti e che non era rispettabile
E si potessero dire
La grande preoccupazione per me di questo di due anni
Non è il fatto non è le le bande degli antisemiti espliciti
Dei cialtroni che assaltano e sinagoghe che uccidono e aggrediscono gli ebrei
Ma è la disfatta culturale della di modella della cultura democratica
Che non ha saputo più dire nulla su questa su questa vicenda su questo esplodere di questo nuovo antisemitismo viso totale e e silente
Accomodamento
Come sta accadendo fino a questi ultimi giorni
Premiando
Con la fascia tricolore antisemiti dichiarati acclarati che fanno del loro antisemitismo una professione non è la professionista dell'antisemitismo che mi colpisce e chi la vuole premiare con una fascia tricolore
Vuol dire che qualche cosa è penetrato dentro il sette ottobre ha fatto in modo che questo che questo veleno penetra se dentro senza nessuna resistenza culturale questo è una grande disfatta
Anche nostra se vogliamo
Tre punti vorrei dire in modo più sintetico possibile
La prima
La caccia all'ebreo è cominciata
Dal dieci undici e dodici ottobre
Non dopo quattro mesi di bombardamenti israeliani che avrebbero potuto in linea teorica anche giustificare reazioni diciamo emotivamente molto intense
A far Bard gli slogan contro gli ebrei
Sono sono arrivati subito
Ah stampone stando a Stamford nello stampo University uno studente ebreo è stato costretto
A stare dietro un angolo su non un angolo della stanza
Spalle
Rivolte arresto dell'aula quindi con la faccia contro il muro
Con l'alcol spiegazione che l'UCOII avrebbe potuto capire qual era la condizione palestinese
Da ottant'anni a questa parte
Questa notizia non è una notizia inedita è semplicemente stato una notizia ignorata io sono convinto che fino al cinque ottobre questa notizia sarebbe stata l'abbastanza evidente
Poi si è arrivati addirittura ad Amsterdam
Ad Amsterdam dove la caccia all'ebreo è stato letterale
Non è una immagine una metafora letterale
Lì i tifosi del Maccabi
Sono stati inseguiti attraverso diciamo strumenti dello addirittura WhatsApp la possibilità di andarli a identificare c'erano delle bande
Delle bande vere e proprie che andavano da questi tifosi uno dei quali aveva non so
Tirato fuori uno slogan ma questo avviene insomma abbastanza di frequente dopo le partite e che è stata una caccia all'ebreo con la la
Anzi complicità dei portieri Vialli del degli alberghi dei tassisti che si mandavano i messaggi di quegli ebrei sono lì questa cosa se se ci sembrerebbe riguardate quelle quei quegli a quel momento è stato rubricato appunto come una specie di grande rissa tra ultras del calcio
Ma fosse Roma Lazio
Sono Atalanta Sassuolo
Questo è questo è passato il passato non riceve ma non è andata così eppure invece appunto tutte le le istituzioni e i giornali
C'è stato un intervista alla Repubblica questo è riuscito ripetutamente avvenuto alcuni mesi dopo il sette ottobre di una studentessa
Ebrea
Che ha avuto il coraggio di tirare fuori il suo nome in cui dicevo appunto io i miei amici
Gli ebrei non possiamo entrare all'università con i nostri con i simboli della nostra religione dobbiamo levarci
Perché i padri sognano non si può andare avanti così
Questo apparso su un giornale io mi sarei aspettato veramente o lo dico con molta sincerità anche qualche un Presidente della Repubblica che io stimo moltissimo e però un messaggio per dire che una cittadina italiana di religione ebraica che ha paura di andare all'università è una crollo diciamo della tenuta civile di questo Paese che noi non potremmo tollerare e invece è stato tollerato
E si arriva fino diciamo si arriva fino fino all'ultimo
Una seconda secondo punto
Molto secondo me molto importante
All'inizio la reazione diciamo mainstream è stata non confondiamo Hamas con il popolo palestinese
Non facciamo in modo che usiamo la la crudeltà ai il sadismo di Hamas per per coinvolge l'intera popolazione palestinese
Appello che io trovo giusto
Assolutamente giusto
Poi progressivamente
Passano i mesi progressivamente guardate che questa distinzione comincia a rendersi sempre più sottile fino a smarrirsi del tutto
Fino ad arrivare cominciano a dire che era una reazione forse spropositata ma una reazione rispetto a colonialismo a una condizione intollerabile del popolo palestinese e così via per questi si arriva al punto che e amasse scompare dal dal scompare Shiba bambini ma l'idea che il loro sia i bambini sono stati usati come scudi umani
Fini cessa nel dibattito pubblico non esiste più
Non esiste più il fatto che Gaza non è Gaza ce ne sono due una sopra e una sotto sotto è quella costruita nei ventun Colin tunnel pagati tra l'altro diciamo così dalla comunità internazionale visto che tutti gli aiuti sono andati tutti in armi per distruggere Israele e né niente in strutture civili e così via
Sotto c'erano diciamo così i miliziani con tutte le loro
Armi e sopra c'era la popolazione civile
Diciamo esposta alla al bombardamento israeliano questo semplice discorso è stato considerato intollerabile
Come una forma di
E qui distanza di quando imita
E questo è è scomparso totalmente quindi c'è stata prima all'Innocenti inserzione di Hamas
Ma mano che passava il tempo
Hamas diciamo le le le malefatte dei miliziani che hanno stuprato ucciso bambini
Ci sono come impallidito ere ed l'unico protagonista del male è diventato il bombardamento degli israeliani
A masse sparisce come almeno neanche come corresponsabile quindi la distinzione tra amasse i palestinesi scompare non c'è più è solo popolo palestinese
Solo il popolo palestinese
Scompare anche quando c'è da tregua e nella tregua si vedono gli ostaggi che vengono rilasciati Carmen ma sempre molto colpito lo Stato vigoroso degli uomini coperti mascherati di Hamas che non mi sembravano soffrire la fame su un era centinaia e centinaia e centinaia di persone quali semplicemente erano al sicuro
Dietro lo scudo della popolazione della popolazione civile anche quello non ha creato amasse non è non centrava più era comunque sempre Israele nessuna commozione per quelli per gli ostaggi che venivano liberati
Fino al punto e si è arrivati a questo punto che il sette ottobre viene esplicitamente celebrato come l'inizio della Resistenza questo non è avvenuto due anni fa
Cominciò l'anno scorso in una manifestazione a Roma che aveva come obiettivo tra l'altro la il Tempio Maggiore che la polizia blocco e lì nessuno diciamo degli altri partecipanti al corteo che non avevano partecipato agli scontri
Lo disse accusando la polizia di aver usato metodi brutali Ambra voleva andare contro la sinagoga volevano andare contro la sinagoga quello volevano fare
Fino a che non non si raggiunge diciamo così l'orrore
Di una manifestazione a cui partecipano partiti che in teoria vogliono competere nella lotta politica per il governo per per andare al governo in cui nelle prime file compare la celebrazione del sette ottobre come avvenuto una settimana scorsa del sette ottobre come
Momento della Resistenza senza che nessuno gli venga in mente di tutte quelle persone
Pacifiche idea liste scandalizzate dalla disumanità eccetera e di andare a prendere quello striscione e di buttarlo via
Fino allora alla possibilità di cacciare quelle persone se davvero quelle persone invece no facevano parte un tutt'uno
La stessa cosa scusate se io
Mi rendo conto sarebbe difficile da da qui capire bene
Forse mi sto dilungando però questo è il punto fondamentale c'è qui Deborah Lippestad perché
A cui dobbiamo moltissimo io
Per prepararmi a questa relazione che purtroppo sto tenendo in queste condizioni ho riletto nelle pagine del libro la verifiche in Italia è stato tradotto con la verità negata
Un libro guardate se non se non l'avete eletto o se non ve lo ricordate vi leggete volo con attenzione perché è la storia che stiamo vivendo adesso perché così importante è stato quel poiché il processo
Che ricordiamo su David Irving che scatenò
Contro Deborah libertà perché lui sosteneva che avendo lei ha scritto un libro in cui si diceva che Irving era un negazionista
E né mosso da sentimenti e da pregiudizi antisemiti lui si ritiene danneggiato la sua reputazione e denuncio in Gran Bretagna Deborah lì chissà perché resistente con un collegio di difesa formidabile un molto breve veramente una storia meravigliosa ma qual è il punto
Il punto è che David Irving che molto più intelligente del resto dei negazionisti alla Faurisson per capirci
Proprio perché ha più intelligente suo atto di demolizione nei confronti della Shoah era anche molto più insinuante
Sarà anche molto più insinuante
E qual era questa diciamo così sottile insinuazione che lui non negava a differenza di altri
Che ci fossero stati massacri contro gli ebrei condotti contro gli ebrei nell'Est Europa in Ucraina in Polonia
Nei nei Paesi baltici questo lui non lo negata
No non è che dicesse diciamo che erano buoni lui negava a che ci fosse stato un piano sistematico di annientamento del popolo ebraico
Di la menzogna di Auschwitz cioè che non era vero tutta questa storia dei vagoni più dei vagoni piombati delle camere a gas
Dei forni crematori dell'organizzazione industriale della distruzione del popolo ebraico questo è quello che Luigi negava e quindi che cosa fanno negando questo
Lui Licia il massacro il massacro è possibile
è possibile diciamo q concepirlo
Cosa fanno invece le persone
Che dapprima timidamente e poi in modo sempre più esplicito fino al punto che non è più diventato neanche un interrogativo ma è diventato una certezza
Diffusa ma non di persone qualunque anche di parlamentari di intellettuali direttori l'università come Tommaso Montanari veramente stupisce come si possano essere retorico l'ignoranza storica così radicale
Loro parlando del genocidio del popolo palestinese non tengono conto di tutto il resto che appunto che negava che non tengono conto dell'organizzazione industriale pianificata
Della distruzione del popolo ebraico non un massacro qualunque che va bene quello punto ma la vogliamo chiamare strage carneficina
C'è qualcosa di per di non terribile in queste parole ci sono molte cose terribili che sono legittime da usare
Ma se tu usi per la prima volta questa parola genocidio
Applicandola agli vittime di ieri
Toste operando una evidente manipolazione della storia
Perché è evidente che non c'è nessuna che hanno di di de di di annientamento del popolo palestinese è evidente che non c'è nessuna organizzazione industriale
Della del della distruzione del popolo palestinese allora più che su questa mania di voler usare la parola genocidio è diventato una Mania
E chi si oppone diventa un un complice del genocidio perché questo attaccarsi al genocidio prima appunto per la mostra edificazione
Di Israele e dunque del popolo ebraico e dunque del popolo ebraico in cui oramai la distinzione qualunque distinzione possibile tra antisionismo e antisemitismo del tutto priva di senso
Secondo perché ci dava dal senso di colpa
Perché il fatto che qualcuno addirittura le vittime di ieri abbiano potuto realizzare come carnefici stavolta un altro genocidio relativizzare le nostre colpe è questa laico finalmente lo possiamo dire è questo diciamo il significato del quando io parlo di rivelazione
E io penso che al di là di come finirà questa storia che non finirà mai naturalmente ma che comunque non avrà si spera le caratteristiche di questi di questi due anni io penso che questa frattura sia una frattura che ha cambiato appunto come ha detto Ernesto Galli Della Loggia un paradigma
Interrotto inaugura una nuova storia un nuovo linguaggio e un mondo che un mondo che io ricordi ritengo considero e considero terribile perché la demolizione di quel tabù vogliamo chiamarlo così e la demolizione appunto di alcuni valori essenziali delle nostre democrazie e del del sostrato morale che lo che Lea che le ha sostenute quello che io posso dire e quello che si può fare e quello di non
Diciamo cedere alla tentazione della rassegnazione
Di continuare a contrastare l'ignoranza la manipolazione storica la menzogna
Non il nome di una verità astratta ma nel nome appunto di valori profondi che il sette ottobre hanno rivelato essere purtroppo molto fragile grazie scusate per queste condizioni in cui bio tutto parlare
Grazie grazie a Pier Luigi Battista per averci anche dato un'indicazione sulle possibili strade da percorrere
E introduco direttamente Claudio Vercelli
E che è uno storico contemporanei sei giornalista
E docente di Storia contemporanea presso diverse università sia in Italia che all'estero ed è noto per le sue attività editoriali
I suoi libri a proposito di Israele del sionismo del conflitto israelo palestinese rischiano di diventare bestseller datele riedizioni
Che che si succedono approfittò proprio di quanto detto da Pierluigi Battista per ricordare che Claudio Marcello ha contribuito anche alla compilazione
Del volume parole in conflitto che trovate ridistribuito che l'Unione delle comunità ebraiche italiane ha inteso
Pubblicare raccogliendo i contributi di diversi Autori
Proprio nel tentativo di chiarire anzitutto la correttezza del linguaggio in uso nel dibattito politico e della società civile Claudio Vercelli ci parla
In funzione della sua esperienza di studi dal fiume al mare nella cornice del mondo arabo
Bene grazie a tutti sono l'ultimo in questa sessione cercherò di essere breve anche per dare spazio a chi poi mi devi seguire sarò quindi anche molto come dire
Rigido nell'in vari passaggi che richiederebbero anche esplicazioni maggiori ma in altra sede lavoro che l'Unione sta facendo avremo modo
Riprende lo si è parlato con efficacia della rottura di un paradigma
E ci sono diversi modi di intendere questa espressione però è evidente che il sette ottobre chiude un periodo sette ottobre due mila ventitré chiedo un periodo trascorso in qualche misura
Io mi auguro un altro pieno di criticità
Anche rispetto a quanto veniva detto da per Luigi Battista sul tra musei la Shoah e come la Diversabilità è un riversamento
Tra vittime e carnefici di ruolo e le funzioni da un punto di vista simbolico ed è si apre una prospettiva estremamente problematica penso anche solo per dire al Giorno della memoria da questo punto di vista chiunque abbia avuto modo di frequentare a vario titolo soprattutto in modo docente scuole italiane non tutte ma una parte di esse sa che questo riscontro e pressoché immediato
è un riscontro emotivo prima ancora che politico ma l'emozione nella politica alla sua rilevanza non può essere in alcun modo
Dieci giunta da in modo e il criterio con cui le persone si pongono dinanzi a quella che ulteriore passaggio anche un'inflazione di immagini è un'invasione di sollecitazioni
Si è detto che quel conflitto e precluso ai giornalisti stranieri ed è vero ma quel conflitto in varie con tutte le sue immagini la nostra quotidianità
La praticamente colonizzato questo l'aspetto guardate non secondario perché quando uno fa un lavoro Histórico di analista non lavora solo sui dati
Come se i dati fossero puliti e esistessero prescindere lavora sulle percezioni dei dati
L'inflazione di immagine da questo punto di vista a alimentato ulteriore passaggio un clima tossico
Tossico quali rischiamo di non uscire più è un clima che travolge tutto e tutti e che recupera
Molti degli stilemi molti degli elementi molti paradigmi
Di cui parlavano già fra vita ed è stata dell'antisemitismo
Virgadavola dei ricavi giorno da questo punto di vista gli dà una tra virgolette nobiltà che altrimenti non avrebbe non avrebbero ottenuto allora io mi sono solo segnato alcune parole chiave lo abbiamo fatto già per altre questioni ma possiamo continuare a farlo anche su questo in futuro
Se parliamo dal fiume al mare nella cornice del mondo arabo qual è un primo punto da mettere in rilievo il problema della legittimazione non solo storico diplomatica ma etico morale ed esistenziale dello Stato di Israele
Questo problema non è stato mai risolto non sono dei baci fra il Jack aiutano contribuiscono quantomeno sono la premessa Egitto
Oslo uno due e quant'altro
Anche la tregua di adesso altre quelle adesso
Sono premessa
Ma non costruiscono una reciprocità non di quindi indennitaria ma di riconoscimento
Se lavora sul conflitto israelo palestinese questo dato della delegittimazione di Israele è un dato costante
è un dato che va molto al di là del mondo arabo
Perché è un dato costante
Voi direte beh insomma trattate del mondo arabo e percepito come una sottrazione di terra no è percepito come una sottrazione di società cosa vuol dire questa cosa qua
Vuol dire che infondono il discorso della delegittimazione soprattutto a livello di pubblico Pignone altro discorso sono magari una parte delle dritte dello Stato nella società israeliana c'è una sorta di
Sì in un attimo della lotta dei poveri contro i ricchi
I ricchi israeliane i ricchi ebrei parliamo di Massud di immaginario
I poveri arabi i poveri musulmane
Guardate che nel dispositivo culturale se possiamo chiamarlo così nel criterio mentale dell'islamismo ma non so dove Gesù radicale come insieme di movimenti apparirà fra mass passando per altri soggetti e svolga e così via questo dato della coalizione dei poveri contro i ricchi è un elemento catalizzatore
E Israele rappresenta in questo immaginario il ricco da sconfiggere
è un sistema spero mi servì a tema credo di sì di cotto amico bene male
Che sopravanza anche le stesse categorie religiose PoliMi Armando sì dentro di esse in qualche modo abbevera ammessi
Ma dando ieri una contiguità è una continuità politica permette anche un'altra cosa che è strategica che è fondamentale nel discorso politico mondiale internazionale e nelle singole crisi discorso vittimista
Io non faccio certe cose perché perché voglio sovrappormi contrapporre faccio perché in qualche modo sono vittime devo quindi rispondere
Pensateci bene predisposto perché ora
Rispose e io la guerra la faccio perché in fondo se non altro diarrea salmone
In buona sostanza è un discorso ambivalente è un discorso che può essere utilizzato in molte circostanze ma che in questo caso ha un impatto molto forte ulteriore passaggio visto che i tempi sono veramente molto premi
Il ricorso alla categoria del colonialismo e della colonialista
Altro tema delicatissimo ora Israele Medina Ysaye lo Stato di Israele nasce dai processi di decolonizzazione
è un prodotto della decolonizzazione
Non è un prodotto del colonialismo ed alla colonialista in quegli anni di come negli anni precedenti in quelli successivi nascono molti altri Stati nascono in maniera non meno tumultuosa anzi molto di più tumultuosa
Africa Asia
Ci siamo dimenticati
Scusatemi il tono che non vuole essere idealmente il Sudan c'è un massacro in atto giustamente chi mi ha preceduto caldi ha ricordato i cristiani
In Africa
Bene in quegli anni lì in maniera non meno tumultuosa nascono altri Stati ma non si innesca su di essi una polemica internazionale che dura poi per decenni anzi che dura ormai da quasi ma quasi un secolo
Questo è un aspetto molto importante perché sempre di più
Ve lo posso garantire tema della colonia vita di Israele e quindi della sua delegittimazione a priori verrà utilizzato anche perché un uso estensivo del termine coloniale ed i termini Collagna mistici
Ha sostituito aggregato il combinato disposto delle vecchie teorie marxiste delle vecchie teorie chiamiamole così di altra natura di altro dice che hanno perso nel tempo sostanza
E che sono state invece integrate prima
E poi sopra avanzate successivamente a partire dalle università discorso che aveva fatto di qui a non molto proprio da questo immaginario la questione telaio profondo che si riallaccia discorso dei ricchi e dei poveri
L'emancipazione dei poveri attraverso la lotta contro i ricchi rappresentato da uno stato etnico
Questo è un discorso che ulteriore elemento ultimo elemento di integrazione si ricollega anche all'antimperialismo
Non è del tutto errato
Pur con tutti i distinguo storici dire che per una generazione odierna una parte di essa tutta
La vicenda di Gaza a prescindere da quello che è successo e da quello che succederà
Rappresenta nel suo proprio immaginario quello che cinquanta sessanta anni fa poteva essere il Vietnam ma per che ha preceduto è stato genitore nonno nonno soprattutto rame
Nell'attuare generazione che sono a scuole che sono all'università parliamo ancora una volta di un lavoro su l'immaginario perché l'immaginario e strategico e strategico ed immaginario qui è compromesso
Questo è un punto da cui ripartire rispetto ai discorsi su
Vecchi e nuovi paradigmi vero oppure motore che parla di peraltro il tema dell'antisionismo ritenersi sionismo centenaria antica radice reso al netto del dibattito all'interno del mondo ebraico che questo è tutto un altro paio di maniche
Il tema del perduranza l'indagine di legittimazione della il diritto all'esistenza dello Stato di Israele è un tema che è stato usato
Ed è stato articolato dall'Unione Sovietica
Dai tempi di stare in
Penso faccio una citazione che per alcuni sarà chiara per altri meno penso al processo sulla visti ritiene per cui vedete che ci sono rinnovi è delle connessioni per arrivare poi all'ultima Prestinari
Dentro una logica ovviamente di potere egemonico eccetera eccetera non apriamo troppe parentesi non apriamo troppi discorsi troppi fai e troppi la troppi elementi di connessione
Tutto questo e vado veramente a una veloce confusione tra se non proprietà troppo tardi recupera alcune questioni la necessità
Di indagare appieno appieno sulle connessioni tra antisemitismo e antisionismo
A me non convince la sovrapposizione totale ma c'è una trasmissione cioè come posso dire una sorta di trasmigrazione
Ormai in corso da molto tempo di cui vediamo alcuni esiti sola in questi ultimi anni in maniera così vivace per così dire così sera Serina feroce una trasmigrazione di tematiche di motivi antisemitici rielaborati luce del rigetto di quello che possiamo chiamare comunemente l'ebreo collettivo
L'ebreo israeliano
Ovviamente tutto questo non può mai essere isolato
Scusate mi non sto facendo una lezione ma cerco di dare qualche elemento qualche spunto di riflessione non può mai essere isolato nel contesto socioculturale in cui questi pulsioni si manifestano
Perché se no facciamo altrimenti non capiamo non capiamo cosa sta succedendo perché veramente questa cosa sta succedendo ultimate questione per davvero o tra le tante che si poteva ancora aggiunge
E il fatto che guardate che di questa dannazione
C'è in qualche misura bisogno perché è un fattore che interviene
Società un tempo si sarebbe detto in via di sviluppo oggi potremmo dire sviluppo mediano a partire rimando arabo e musulmano ma non solo come valvola di sfogo rispetto alle contraddizioni che vivono al loro interno tra classi dirigenti poker
Poche autoreferenziale
Autoreferenziale la storia ad esempio della comunità araba
Nella Palestina ottomana e la storia di pochi ricchi e tantissimi poveri e qui rischiano determinato e classi dati Fondiaria il destino della collettività
Hanno concorso al rigetto non soltanto nello Stato di Israele alla sua nascita ma il rigetto della nascita di uno Stato palestinese
Tutto questo per capire invece qual è il destino del resto di quelle collettività in sofferenza i vi ricordo che prima del sette ottobre
Prima delle vicende più recenti chiuse le primavere arabe
Mancate risposte che sono state date alle primavere arabe
Di cordate per questo c'è stato l'onda verde in Iran
E non si è tenuta risolta
Mancate risposte data in quel caso lì in un regime che probabilmente assai meno Stato in quanto non sembra
Ultimissima cosa anche per liberare un amico Davide dall'onere di richiamarmi in tempi
Io vorrei dirvi
Che
Come è stato detto dalle autorità che ci hanno preceduto non si può e in qualche misura non
Accettare
Le polemiche e le manifestazioni laddove queste sono dentro un vulcano né di reciprocità o di civiltà comunque
Però io non ammontano a una grande impressione che per certuni al centro della loro rabbiosi da non c'è
Ciò che manca Pepe agli arabo palestinesi ma cioè ciò che esiste Israele che va rigettato rifiutato non è parsa construens
Mi capite e pars destruens bisogna ripartire anche da questa cosa qua
Ma questa cosa qua se no rimaniamo dentro una rete una rete di implicazioni di significati dentro questa battaglia terminologica ossessiva maniacale genocidio non genocidio carneficine massacri ecc su cui su cui rimaniamo per l'appunto consegnati
A una sorta di retrovia
Dove si sconfitti usate nel linguaggio che non vuole essere bellicista
Sì ai soffitti culturalmente a tre di voci
E da ultimo ultimissimo anche una riflessione collettiva sul valore della memoria
Evidentemente il sette ottobre apre a nuove prospettive probabilmente non solo per quella vicenda richiamo forse un avendo terminato il viaggio ustioni
Ma pare rispetto alla necessità di rielaborare
Tutta una serie di comunicazioni pubbliche e non sono cose di superficie da parte compreso ma sono cose di sostanza perché attraverso quella sostanza passarvi identità civile e della nostra collettività Breguet e gentili grazie
Non conta
Ringrazio anche Claudio Berticelli a questo punto si conclude questa prima fase della sessione mattutina le ricordo che è sempre aperto il il coffee break anche se non è un invito a lasciare la sala però capisco qua il piacere l'esigenza nel frattempo approfittiamo per fare il cambio degli oratori quindi ringrazio coloro che sono intervenuti che possono tornare ai propri posti e quindi nel frattempo invitò il professore Emanuele Dalla Torre da Raffaella Robbiati Onado vincolerà prendere posto nella parte superiore
Va insieme all'Italia Ottolenghi assessore dell'Unione delle comunità ebraiche italiane azzarda
Poi però per l'Italia Cannarsa ottantatré qualcosa ora e s'però punta o voi
Niente
Ogni giorno vorrei richiamare le persone che così iniziamo l'astensione in modo che
Abbiamo anche il tempo per la pausa pranzo
Allora allora
Iniziarono a Sensi era e per favore iniziamo l'ossessione grazie se potete riprendere i nostri posti
Che devo chiamare le persone nove per no
A cena romana
Come l'università
E sarebbero netta Manuele
L'aviazione otto piazze grazie
E
Peraltro da indurci a Roma
No problem spettante
E comunque conclude
No otto porta l'altro diciannove ma possiamo iniziare
Io a me non interessa io amo io inizio ma la gente verrà se no andiamo a finire se aspettiamo le persone che ha dentro
Bene allora buongiorno ricominciamo con me la prossima sessione io sono Livia Ottolenghi sono l'assessore dell'Unione delle comunità ebraiche italiane per le Politiche educative in questo e ho l'onore e l'onere di presiedere questa tavola rotonda questa cessione
Per e che si occupa e che ci darà delle indicazioni importanti
Su un Tito con un titolo molto significativo che è università in trincea la battaglia vissuta nei campus nell'accademia abbiamo qui con noi tre colleghi tre docenti universitari che sono impegnati nella nel contrasto
A agli episodi più importanti che si sono verificati nelle università dal sette ottobre in poi
Veniva da presentare
Tutti insieme in modo che così voi possiamo che ne dite possiamo poi procedere anche più velocemente in relazione al ai tempi un po'tiranni io avviso marine e amici qui sul tavolo sanno che sono il flessibile per i termini per quelli da Roma i due minuti per concludere il loro intervento
Che previsto di un quarto d'ora per una allora noi abbiamo qui con noi Emanuele Della Torre Emanuele professore associato all'Università di Bar-Ilan professore associato di Fisica quantistica milanese ma alla sua attività in Israele ed era tra i fondatori della rete di accademia vita ad essere ma poi abbiamo al doping perché pece anche lui fisico che primo tecnologo all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia
Anche Luini nella Rete accademie tradizionale e in prima linea per tutti attività per la memoria per il contrasto all'antisemitismo e degli enti di ricerca
Ed infine abbiamo la professoressa Raffaella Tumiati
Che professoressa ordinaria di neuropsicologia neuroscienze cognitive alla Scuola di studi superiori di Trieste e all'Università di Roma Tor Vergata che invece e anche lei
Tra i fondatori dell'Accademia siamo tutti accademia è in realtà Italia Israele e questo è importante perché è un grande segnale di attività che va oltre il mondo ebraico e che nell'accademia italiana a un fare un fervore importante allarmando immediatamente
Alla presentazione del primo dei nostri relatori Emanuele Della Torre che ci parlerà della prospettiva di un ricercatore italo israeliano prego Emanuele
Bene OK va di presentare la mia prospettiva di un ricercatore nato e cresciuto in Italia che vive in Israele da venticinque anni mi chiamo Emanuele dalla Torre
E sono professore all'Università di Bar-Ilan in Israele dove dirigo un gruppo di ricerca sulla teoria della fisica quantistica sono anche chief Scientist di quanti mais uno start-up
Nel campo nell'ambito dei computer quantistici
Ho una slide introduzione sull'università israeliane che forse morì Wortig molti di voi già conoscono ma per chi non dovesse Cocco non è se non conoscerli due parole su cosa sono l'Università in Israele
L'Università di Bar-Ilan è una delle dieci università in Israele che insieme a cinquanta altre College forma il nostro sistema accademico locale quali sono i punti chiave delle università israeliane innanzitutto l'eccellenza accademica
Ora d'eccellenza accademica quindi secondo diverse statistiche due delle università israeliane i bytes ma nel ministero ebraica di Gerusalemme sono tra le cento migliori università nel mondo e anche le altre sono posizionati in ottime posizioni
A l'inclusione sicuramente l'inclusione di genere abbiamo più studentesse che studenti in tutti i gradi livelli perfino anche nel dottorato
Paolo inclusione delle minoranze
Ma delle università italiane studiano diciannove per cento di studenti arabi musulmani cristiani e drusi
Ma questo numero rappresenta la percentuale di arabi nello Stato di Israele
E l'alta perché e ed è il frutto però di una azione duratura nel tempo del governo di affermativa Jean cioè di integrare agli anche le minoranze negli studi accademici universitari come chiave per l'ingresso nella società
Terzo punto chiave è la libertà di espressione alle università sono considerate come un polo di opposizione antigovernativo nel bene e nel male e di recente centinaia
Centinaia di professori universitari hanno firmato delle lettere chiedendo di finire la guerra e addirittura accusando Israele di genocidio accusa questo anche
Per me è infondata però è importante vedere come i professori si sentivano liberi di esprimere le proprie opinioni nelle università israeliane
Su questo evento di oggi è anche una memoria del sette ottobre vorrei rivivere con voi il sette ottobre con attraverso gli occhi di mio nipote novanta novanta due anni fa si recò insieme a degli amici nella città di Sderot per celebrare la festa di impatto ora come sapete Sderot è una città di confine
Va vicino a Striscia di Gaza tristemente famosa per la stazioni di polizia che fu assalita e conquistata da venti terroristi
Di fa un'asta a armati credenti ma anche a
Per conquistare o riconquistare la stazione di polizia purtroppo sono stati uccisi molti poliziotti ventitré poliziotti israeliani e questo una foto del giorno dopo della stessa stazione di polizia
A poche centinaia di metri di distanza novanta
E i loro amici
A erano in questo residence che vedete alle sei e mezza di mattina con le sirene come tutti corrono nel rifugio che vedete qui in questa foto ma e passano le prossime sedici ore fino al dieci di notte a così accavallati uno sull'altro all'interno di questo rifugio senza cibo senza acqua
Senza gabinetto senza la possibilità divertente informazioni aggiornate su cosa stia succedendo esattamente ma sicuramente con tanto rumore degli scoppi dei suoni e delle delle per la guerra che si sa che stava sviluppandosi intorno a loro ricordo questa storia perché secondo me la chiave interpretazione del sette ottobre il trauma
Il trauma limitato non solo alle vittime come sappiamo le mille duecento persone povere israeliani che sono stati uccisi
Ma anche il trauma di tutti i circoli Esterni lì persone che l'hanno vissuto sette otto libera sono persone come me anche conoscono di di prima persona persone che l'hanno quindi è un trauma che colpisce tutto il Paese
La risposta che noi israeliani e ne accademici israeliani ci saremmo aspettati dall'Accademia mondiale era un messaggio di empatia un messaggio di sostegno
Viceversa Paola
Il già novembre due mila ventitré quindi un mese dopo il sette ottobre quando diciamo ancora stavamo contando purtroppo le vittime
In Italia viene firmato da migliaia gli accademici italiani cinque mila sei mila accademici italiani un appello urgente
Che accusa Israele della situazione corrente e chiede di boicottare Israele di tagliare i contatti accademici poni con Israele
E quindi questo non ha fatto altro che aumentare il nostro trauma da abbiamo cercato di capire cosa come si potesse rispondere anche perché è la presenza di così tanti accademici su un singolo documento significava la presenza di un network
Di odio israeliano ben diffuso in tutte le università italiane
Paolo mentre dalla parte delle sostenitori di Israele questo network bene non esisteva
Quindi abbiamo fatto un primo incontro a dicembre due mila e ventitré ma a cui ha partecipato anche Noemi disegni pare altre star qui come il professor David Meghnagi Marchesi occupano da tempo di queste avervi questi argomenti abbiamo cercato di capire cosa stesse succedendo
Ora in questo incontro e anche
O in altri incontri testimonianze che ho avuto con che abbiamo avuto con professori italiani il le sensazioni che abbiamo le registrato sono quelle di isolamento di pressione sociale a non sostenere Israele e addirittura di ansia ma questo da parte israeliana invece ora si rischia che ha anche in un'incertezza è possibile continuare a collaborare con l'Italia ci vogliono ancora sarà sicuro andare in Italia
Ma per rispondere a tutte queste domande abbiamo cercato di creare una movimento che partito da un'associazione associazione ai vizi della degli degli istituti ricercatori italiani in Israele
Ma che era stata fondata da Cristina Bettini a nel due mila e venti il ventuno
A
E che raccoglie i ricercatori italiani in Israele abbiamo cercato di estendere questa attività per favorire le collaborazioni anche
Come i
Coinvolgendo anche ricercatori italiani e così è nata quello che chiamiamo il network Accademia Italia Israele che per il momento è così una associazioni informale
Ma che coinvolge più di circa duecento professori e ricercatori italiani collaboriamo con ambasciate con associazioni istituzioni
A e abbiamo padre mio Europa con altre associazioni simile che si sono basati fondate dei vari paesi per contrastare il sentimento antisraeliano diffuso purtroppo nelle università in Europa e nel mondo
Quali sono i nostri strumenti per quelli di un Hector quindi abbiamo lanciato Cozza
Per incandescente abbiamo degli incontri di tramontana abbiamo fatto anche di incontri formali e frontali ma una newsletter sito internet articoli di giornale scritti da componenti parla del network cui qui avete alcuni rappresentanti
A che in qualche maniera risuonano messaggi del nostro network ecco quindi vorrei però visto avviando verso la conclusione vorrei quindi sottolineare quali sono i nostri messaggi ecco quindi questi sono a se se vogliamo
Avere qualcosa da portare a casa abbiamo quattro messaggi chiave il primo messaggio chiave ricorda quello che il presidente Brunetta letto Israele è una realtà complessa
Quindi usare degli schemi mentali semplicistici o anni verso cattivi oppressi e oppressori
Porta necessariamente a una compressione sbagliata della realtà che è una realtà complessa e quindi noi come università dovremmo sviluppare aiutare un pensiero critico come diceva il presidente ha ai aiutare i giovani a
Capire che la situazione non è semplice ci sono poche messaggi numero due
L'università come ponte
Da tradizionalmente l'università da questo ruolo di legare universi tasti uno legare i diversi Paesi di creare un linguaggio internazionale
E quindi boicottaggio accademico è non sono sbagliato ma anche controproducente perché tradisce il ruolo fondamentale dell'università
Va punto numero tre questo è un punto un po'complessa però
Importante Noemi
Siamo soffriamo della sofferenza della dei palestinesi siamo consapevoli della tragedia umana che è in corso soprattutto a Gaza e anche noi vorremmo aiutare
E questo penso sia sentimento che in Italia è più sentito vogliamo aiutare i palestinesi che soffrono sì vogliamo farlo tutti ma la domanda eccome
Cosa bisogna fare per aiutarli per io vi posso dire in breve perché non molto tempo ma boicottare Israele non è la soluzione Okaka boicottare Israele danneggi Israele questo sì non aiuti i palestinesi bisogna fare altro magari avrò un un'idea
Ha poi nella prossima slide
A un altro punto chiave eh sostenere la libertà di studio che purtroppo è stata violata dalle manifestazioni violente che abbiamo visto in visita in Italia e in Europa e nel mondo
No no difende la libertà di parola che come abbiamo visto
Sembra essere messa in discussione e oserei dire addirittura sostenere la libertà di religione che con questo antisemitismo mancante a crea alcune difficoltà a uno dei principi di base delle democrazia moderna
Concludo a concludo con l'augurio ottimista che l'Università possano essere un luogo di dialogo e lo faccio in maniera negativa facendovi vedere un poster che ho fotografato io qui a Roma all'università la Sapienza nel due mila diciassette
Di un comizio o una lezione sulla storia palestinese
Non entro nelle nei contenuti che non conosco perché non ho partecipato ma sottolinea un dettaglio
Quello del simbolo di questa associazione che organizzava l'evento che corrisponde esattamente alla per allora mappa dello Stato di Israele in toto Cisgiordania e Gaza completa quindi il messaggio che oggi tutti noi conosciamo fronde limature sì dal fiume al mare a che sostanzialmente coincide con la cancellazione dello Stato di Israele è presente in maniera chiave in questo simbolo ora le università italiane hanno deciso di voltare la faccia di non prendere posizioni hanno fatto fare ad altri non sono intervenute e questo a contribuito a radicalizzare i gruppi
Io dico porta a Roma c'è una sicuramente una significativa comunità ebraica che ci ospita e ringraziamo
E anche una evidentemente la comunità palestinese le università potrebbero essere un posto in cui queste due realtà si incontrano e sicuramente a non non rimarranno mai d'accordo su tutto perché ci sono delle e del delle differenze ci sono differenze di opinioni però almeno potrebbero conoscersi meglio
Tra noi come network accademico Italia Israele il network include storici geografici ma siamo disposti al dialogo ad ascoltare le opinioni diverso a presentare il nostro punto di vista e spero che le le università italiane possano accogliere questo invito e cercare di portare i due poli che purtroppo sono in guerra l'uno con l'altro a conoscersi meglio e
Nella prospettiva di una pace futura che auguriamo ringrazio di nuovo
Grazie seconda
Grazie al professor dalla Torre scusa l'Emanuele marron ma ci sono i Della Torre quindi evidentemente pensato Isadora
E saranno confusa allora io proseguirei con una direttamente dando la parola direttamente dandovi inglese
Che appunto ci parlerà delle azioni di PTSD quel vantaggio nell'università e dei centri di ricerca italiani e come Obama lui l'ha definita un'escalation senza fine prego vada Dante l'escalation senza fine molto complicata da convenzione dei quindici minuti perché questi quindici minuti ci sono
Due anni della mia vita due anni molto pesanti molto duri anche molto stimolanti che ho voluto riassumere con un'immagine che qui vedete
Che servirà più tardi
Per farvi capire perché mi sono messo dentro questa vicenda in questa maniera così totalizzante anche per la mia famiglia io coordino io sono geofisico minimo mi occupo di manierismo ambientale due anni fa
Ho messo in ballo la mia identità ebraica all'interno dell'istituto vini portando avanti questo progetto pagina della memoria
Che riguarda
Esattamente
L'impatto che le leggi razziali sulla comunità scientifica in Italia e vedrete come questo progetto è diventato parte fondante di questo percorso che ho svolto contro il boicottaggio
Non va avanti
Pare un pochino in ritardo Occhetto a riprenda anche io da questo comunicato del tre novembre del due mila venti tre
In cui come potete notare come ha detto prima Emanuele già a tre quattro settimane dopo il sette ottobre
Uscì un comunicato firmato da in italiano un mi dispiace non è colpa mia cade invece accademiche italiane
In cui si scriveva genocidio abominio apartheid interruzione immediata delle collaborazioni con istituzioni universitarie e di ricerca era il tre novembre quattro settimane circa dal sette ottobre
Prima fase dell'escalation devo andare molto veloce l'aspetto del dirompente in bandi ma esci il al ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale che bandisce
Accordi bilaterali italo israeliani per la cooperazione nel due mila ventiquattro su temi di suoni acque e ottica quantistica impugnati secondo loro per proteggere l'Italia da eventuali accuse di genocidio
Per motivi supposti di Dual in USA tema critico che poi verrà afferra affrontato in tutto il corso di questa presentazione
Intanto a Pisa
Due locandine due foto una di un evento siamo se non ricordo male a maggio ma lo dovreste leggere dalla Ida Scalia in cui già
Per Braione peggio ancora in cui già si parla vedete in quell'evento nelle aule universitarie di colonialismo apartheid
Era già tutto veramente pronto nell'altra immagine con inaugurazione di Senato anti anno accademico a Pisa sempre svolta da un studia da uno studente palestinese che parlò allora
Ancora una volta di apartheid né di genocidio
Il rettore Zucchi avventore Zucchi venne chiesto cosa ne pensava dell'uso di quelle parole rispose che non ci si dovrebbe formalizzare su singole parole mi chiedo se questa è la strategia da utilizzarsi anche negli esami universitari
La foto più economica secondo me di questo lungo percorso
Questo è stato momento veramente importante una foto battuta dall'ANSA un'associazione fino allora minoritaria cambiare rotta
Che di ascia irrompere nella riunione del senato accademico come potete vedere impressionante vedere questi studenti che sostanzialmente dettano il comunicato la mozione del senato accademico che deciderà di interrompere
Per motivi di rischio all'USA gli accordi mai sci
Piccola riflessione a margine all'Università di Torino ha sedici accordi col Milan a di cui uno sulla fisica nucleare che evidentemente non costituiscono un rischio di brogli USA sulla destra un'immagine molto potente un Imam all'Università di Torino che chiede un comizio un'orazione con una rete che separa gli uomini dalle donne
Levate il tempo delle slide che non vanno avanti
Tra ginnasti inchieste dialettiche di varia natura di Senati accademici Cilia hanno comunque mantenuto l'idea di tenere in vigore gli accordi con Israele vedete tutte le voci di un verde si usano vari termini tra cui controllare nel merito riguardare però sostanzialmente fu solo Torino a boicottare
In cambio
Non in cambio
Se io vado avanti però in cambio iniziative umanitarie
Umanitarie
Da capire un pochino grandi bandi per promuovere l'ingresso di studiosi palestinesi e libanesi
In un contesto voi già capito un po'così unilaterale capire che cosa significava certamente aiutare studiosi e studenti ma anche in qualche maniera dare anche voce a tutta una situazione già piuttosto compromessa di unilateralismo
E di costituzione dall'altro i tavoli della pace che non so perché comprendevano sempre soltanto una delle due parti in questo tavolo
La nuova stagione vado a concludere la parte universitaria per parlare di enti di ricerca Ca'Foscari con un documento molto duro
Ma comunque aperto all'accoglienza
Dei singoli ricercatori cosa che è stata in parte poi contestata
Da una componente del Consiglio scientifico che ha giustamente rimarcato come oramai sempre più spesso in questi
Comunicati viene in scritto che i ricercatori che collabora non devono in qualche modo di mostrare con un'abiura la loro
Distanza dal governo israeliano nulla accade in un ateneo di Bologna è stato altresì duro
Ma è nata una nuova strategia all'interno dell'università per cui dove i
Consigli d'amministrazione reggevano i lettori reggevano
Hanno iniziato a muoversi in questo è un problema importante da capire i singoli dipartimenti per cui ad esempio a Fisica la Sapienza deciso di non andare avanti con i bandi ma esci idem a Tor Vergata per fisica ancora una volta a Firenze contanti dipartimenti che hanno deciso di interrompere le loro relazioni
Un tema importante questo capire come un'autorità centrale abbia effettivamente il controllo di ciò che deriva al di sotto
Concludo l'università Università di Pisa recentemente interrotto due accordi
è un blitz da orribile di un gruppo che è entrato all'interno dell'Università di Pisa malmenando sostanzialmente il professore mentre faceva lezione
Un bel documento dell'università della Tuscia
In cui per la prima volta ho letto una condanna da Hamas pensate dopo oltre un anno prima università che ha scritto qualcosa del genere
Una polemica si ma faccio la destra all'inaugurazione dell'anno accademico architettura a Roma un elemento che ospita Francesca Albanese dal titolo cartografia del genocidio
Mi chiedo che attinenza ci sia per una facoltà di architettura e perché lei
Adesso scopre il mistero inizia a parlare di enti di ricerca questo è stato il momento in cui l'ho capito che si stava rompendo il mio mondo
Io voto comunque sempre grande rispetto nel mio ente mi sono esposto molto in questi anni
No ho capito che qualcosa stava succedendo mondo anni fa circa nel due mila ventiquattro c'era anche la disegni
Una momento per me estremamente commovente nell'ambito di quel progetto che abbiamo presentato all'inizio al Consiglio nazionale delle ricerche sono state messe quattro pietre d'inciampo
Dedicato alla famiglia che fu dispensata allontanate poi deportata che aveva due bambine di cinque otto anni
Era presente come rappresentanza degli enti di ricerca delle istituzioni israeliane l'ambasciatore la CGIL fece un comunicato avverso sostenendo che erano ebrei italiani
Per cui non si vedeva il motivo di invitare ad una persona estera
Li ho capito cosa stava succedendo il Consiglio Nazionale delle Ricerche peraltro alla base quindi non so parlando dei vertici
Ha portato avanti tantissime iniziative diverse di boicottaggio ne vedremo qualcuna fra poco
Ma ha scritto tra l'altro ad aprile del due mila ventiquattro attraverso il suo Borda in comunicato bellissimo in cui veniva sostenuto che non c'era divisione a nessun tipo di forma di boicottaggio questa è una posizione che
La negli enti di ricerca per fortuna c'è stata al massimo livello nonostante tante tensioni avverse
Nel mio seduto lì al Magic Box la posizione di boicottaggio è stata portata avanti direttamente dalla CGIL pensate
Mandarono un documento in cui chiedevano la sospensione degli accordi con lo Stato di Israele a cui il mio CdA rispose l'avevo tanto sensibilizzato la memoria conta conta eccome non eravamo tanto attivi
E ho avuto un dialogo su questo e il risultato è stato che il CDA dell'INGV che spinse
Permanente qualsiasi idea di boicottaggio degli accordi con lo Stato di Israele
La seconda onda CNR mi avvicino alla conclusione
Qui siamo ad aprire la lama del due mila venticinque con varie tipi di comunicati
Devo dire che mi hanno molto colpito non posso non parlarne a parte ad aprile è stata invitata dal famoso e fantomatico Tavolo della Pace fra albanese a parlare al CNR accenna ed è stata fatta una richiesta di sospensione degli accordi dicendo che il la governance del CNR doveva collocarsi come fecero i professori che non giurarono al fascismo pensate
E quell'altro mi tocca vicino perché io mi occupo di manierismo ambientale non so perché solamente
Il conflitto Italy israelo pro palestinese produrrebbe secondo quella dipartimento del CNR Problemi a livello di biodiversità ma immagino anche altri
Tra l'altra interessante quel comunità dove c'era scritto che bisogna
Boicottare Israele perché le guerre provocano l'interruzione dei rapporti tra stati nella cooperazione scientifica
E qui una serie di iniziative l'Usb
Che appoggiato in scena da fare
Obiezione di coscienza un altro comunicato della CGIL a favore del ballottaggio
Quello sotto è girato anche da me in istituto esattamente due settimane fa a fa in un ente di ricerca ho trovato piuttosto curioso fare un'assemblea per me di due ore per vedere la flottiglia
Plauso alla scissura che ha fatto un bellissimo comunicato invece per mantenere viva la collaborazione scientifica
Vado devo chiudere Enough nell'Ina fa mi ha colpito molto UNI pensa richiesta per non far parlare un ricercatore israeliano durante un convegno
Il chairman Mitchell è stato molto importante nella mia vita per una lettera che poi vi farò vedere al volo
Richiederebbe vota Giorcelli contro la storia perché il cielo è stato un organismo attivo e attualmente collaborazioni israelo palestinesi
Edita anche del periodo della guerra fredda ha fatto di tutto per mantenere viva la colpa la cooperazione tra scienziati
Il mio istituto con cui concludo lettura un po'il dolore ma non troppo nel senso poi vedremo come è andata a finire per tutti gli enti di ricerca io ho sofferto molto una sera in cui arrivò la notizia che il nel mio istituto girò perché era una persona conosciuta di un attivista palestinese che era stato assassinato da un colono israeliano
E tu immaginavo che quello sarebbe stato l'avvio di una seconda stagione di boicottaggio provai subito a replicare a tutto l'ente credetemi non è banale dicendo che
Questa è una cosa molto importante per me da dire oggi che un mio collega Paglione Nagni chissà come me era nientemeno che il figlio di vive anzi il vero è una delle persone trucidate il sette ottobre una delle principali
Tolte dice della pace tra israeliani e palestinesi e che quindi bisognava stare attenti a colpevolizzare una parte o all'altra ma anziché rescinde raccordi provare
A costruirne per cooperare insieme non ha avuto successo la lettera di boicottaggio è stata molto dura mi ha colpito moltissimo una frase in cui si diceva che la colpa dell'interruzione della tregua Marsella solo di parte israeliana
Vedete chi ha portato avanti questo tipo di lavorazione nei giornali
Nel mio istituto sono andate avanti queste cose tra Radio Onda Rossa rivoluzione anarchica
Manifesto eccetera eccetera
Ho mandato una lettera che abita purché rispondeva punto per punto tutte le inesattezze che erano state scritte
Nella realtà da me poi una posizione immediata del CDA è stata assolutamente di mantenere tutto com'era e quindi di mantenere vivi gli accordi ma considerate poiché i numeri delle persone che fanno anche rumore ma firmano queste iniziative sono in minoritari rispetto a tutti
La lettera qui vorrei salutare il professor Carlo Di Castro a cui devo l'onore di aver scritto questa lettera insieme a me Iannelli ornata Asinio Gabriele Veneziano è stata mandata a tutti i presidenti degli enti di ricerca
Affinché non ci sia boicottaggio si sostenga in maniera non unilaterale anche il problema di Hamas nelle narrazioni che vengono costantemente fatte per interrompere gli accordi con Israele
Questa è la posizione definitiva almeno definitivo appunto definitiva
Appresa da tutti dalla consulta dei presidenti degli enti di ricerca e hanno un buon indurito il messaggio generale ma hanno deciso
Inequivocabilmente di non boicottare in alcun modo quindi ancora una volta la posizione poiché vertice è stata decisamente migliore di una parte di coloro che hanno proposto tutto ciò domani da ministri dopo ci sarà una riunione invece di un gruppo che è rimasto forse un po'indietro
Che riunisce rappresentanti da tutti gli enti di ricerca per parlare ancora del problema della Palestina
Concludo con questi piccoli un auspicio che è quello di accogliere il bellissimo manifesto di ieri dice
Sulla cooperazione tra popoli
E alcuni piccoli problemi aperti che secondo me vanno trattati piccoli grandi che sono quelli di erario così a pensare ai IVA tutte quelle iniziative di boicottaggio che promuovono per esempio l'utilizzo di strumenti come acqua del boicottaggio anziché gli strumenti statali del Nepal dell'ANAC
La pressione negli enti e nelle università la conflittualità che si crea e sono sicuramente degli elementi che dobbiamo considerare in tutta questa storia che è finita devo dire penso penso
Grazie Nando
Un'azienda Downing Lerner e però abbiamo prendendo spunto da
L'ultima diapositiva che ha riunite proiettato e che citava la diplomazia accademica
Dò la parola alla professoressa nominati neuroscienziato né che forse ci potrà dare qualche spiegazione prego Raffaele
Grazie Lidia buongiorno sono tra voi e nel pranzo per cui mi affretto
Ora cerchiamo di
Chiede che cerchiamo di dare qualche interpretazione quello che abbiamo osservato nelle nostre università e anche alla luce delle delle informazioni che Emanuele ci ha dato della del sistema del sistema israeliano allora le richieste di isolare l'Accademia israeliana hanno assunto nel nostro Paese lo mette avete visto delle forme diverse una prima una prima classe diciamo di richieste sono quelle aperte dichiarate sono sono quelle più proprio sono state quelle più rumorose pubbliche
E sono hanno che fare con la richiesta di non rinnovare accordi è già in essere e l'invito a non partecipare a nuovi bandi di collaborazione
Poi ci sono invece quelle occulte io sono meno visibile ma non sono meno insidiose che riguardano invece dei processi che sono tipici della vita accademica lui dobbiamo come siccome ricercatori come professori dobbiamo revisionare gli articoli dei colleghi valutare progetti di ricerca scrivere lettere di referenza per avanzamenti di carriera e così via chiaramente sappiamo che c'è stato una un arresto silenzioso progressivo di queste azioni verso i verso l'India i colleghi israeliani
Anche le motivazioni al boicottaggio sono sono varie sono state varie
Evitare di partecipare a bandi ritenuti finalizzati a scopi bellici come abbiamo sentito non collaborare con un paese accusato di praticare l'apartheid ma come abbiamo sto lo sapevamo già ma oggi abbiamo sentito da anche da Emanuele l'università il sistema universitario israeliano e in tutto tranne che un sistema di apartheid
E infine non avere rapporti con un Paese ritenuto responsabile di un presunto genocidio
Bene è chiaro abbiamo abbiamo già sottolineato è già stato sottolineato anche da altri relatori prima di me che qui emerge un evidente doppio standard nessuna analoga di determinazione è stata assunta nei confronti di Paesi come Afghanistan Cina Iran e altri ancora dove le violazioni dei diritti umani sono sistematiche e già ben documentate
Questo atteggiamento negativo si è esteso anche ai docenti come me e che non sono
Di religione ebraica ma che sono distanti dal mainstream del boicottaggio
Così persino in contesti che per missione dovrebbero promuovere il pensiero critico come l'università possono attivarsi meccanismi cognitivi che ne compromettono l'esercizio
La ricerca psicologica in euro scientifica dimostra che i nostri giudizi e le nostre decisioni sono spesso guidati da processi automatici rapidi e inconsci
Non solo da ideologia e ma anche da strategie di semplificazione
In situazioni di conflitto tali processi possono tradursi in comportamenti discriminatori e questo l'abbiamo visto abbiamo avuto facciano appena ricordato varie testimonianze di questo tra questi meccanismi figurano gli stereotipi che sono delle rappresentazioni mentali semplificate che attribuiscono tratti fissi a interi gruppi gli ebrei vecchi le donne e così via
Bias cognitivi che sono delle scorciatoie mentali di pensiero che distorcono la valutazione delle informazioni
Come per esempio il bias di conferma un pregiudizio di conferma confirmation bias in inglese che porta a cercare solo ciò che conferma le nostre convinzioni pregresse
E poi c'è un bias pregiudizio in Gruppa Holbrooke riguarda cioè le relazioni tra di gruppi diversi che amplifica le distanze tra di voi e gli altri
E questo è un una un è un punto molto importante perché apre a un altro terribile meccanismo mentale che la infero magnetizzazione che è una tendenza riconoscere nemmeno le emozioni complesse
E dare un valore morale morale inferiore ai membri dell'altro gruppo per cui gli israeliani non sono empatici
Ma i pregiudizi lo abbiamo sentito anche dai colleghi storici che ci hanno anticipato i pregiudizi non nascono all'improvviso sono schemi mentali preesistenti latenti socialmente inibiti
E venti come il pogrom del sette ottobre e la risposta di Israele possono slatentizzato lì favorendo un processo di Tizio inibizione cognitiva
Ciò che era trattenuto trova dopo spazio nel discorso pubblico è talvolta
Anche in quell'occasione amico
Per questo in molti contesti l'antisemitismo non riemerge ex novo ma sotto forme più accettabile spesso mascherate da argomentazioni politiche o morali
Molte di queste prese di posizione vengono presentate come antisionista entro l'abbiamo visto prima abbiamo sentito prima diciamo la delle riflessioni importanti tra
Sull'antisemitismo e antisionismo ma alla prova dei fatti i confini tra antisemitismo antisionismo sono molto labili
E qui vorrei portarvi brevemente un paio di di evidenze empiriche questa uno studio che è stato fatto da dal dal collega amico Asher Colombo a collaboratori presso
Per conto dell'Istituto Cattaneo nel due nel venti ventitré
Allora per caso l'uno si sono trovati ad analizzare di atteggiamenti di un campione molto ampio di studenti universitari di tre di tre Pollini tre Atene del nord
Con un arco con un una scala punto di atteggiamenti nei confronti lei del perché sia di Israele sia degli ebrei
La le lo studio comprende tre milioni rilevazioni
Una prima della sette ottobre un nell'immediatezza subito dopo e una terza dopo un po'di settimane
Le affermazioni che allo studio cioè al sottoposta somministrata alla valutazione del dei partecipanti
E riguardavano tredici affermazione erano tredici affermazioni negativamente e ce n'erano quei due positive
E dopo il compito consisteva nel nel dire se si era d'accordo o in disaccordo con quelle con tali affermazioni
E vi riporto questi risultati questi i risultati a tre diverse affermazioni
Due che riguardano una che riguarda Israele agli altri due che riguardano invece gli ebrei
Come potete osservare i risultati confermano un andamento non lineare dopo contemporaneo calo gli eventi immediatamente successivo al sette ottobre
L'accordo con le opinioni ostili verso Israele tornata a crescere e contro gli ebrei torna a crescere nelle sedute seguente settimane le percentuali sono abbastanza o chiama diciamo trasparente
Come dobbiamo interpretare questi risultati tra l'altro
Colombo e colleghi hanno anche tratto una pubblicazione scientifica su questo su questo loro studio
PK apparso come diciamo tecnica riporta il pregiudizio antisemita quindi era già latente e non nasce con la guerra i boicottaggi accademici quindi riflettono e rafforzano questi pregiudizi di fondo
E ringrazio anche
Il collega Marco Tullio che sa viuzza che stanno che in questa stanza anche lui per avermi suggerito di riportare anche questo questa rilevazione segugi
Questi dati come potete vedere suggeriscono che il pregiudizio può tradursi in in giustificazione della violenza
La maggioranza degli italiani in condanna le azioni contro il popolo ebraico Manta
Il diciotto per cento ritiene comprensibile le aggressioni contro docenti favorevoli
A Israele e il quindici per cento considera accettabili le violenze fisiche verso persone di origine ebraica
Resta quindi una minoranza che legittima la discriminazione e la violenza legate all'identità e alle opinioni
Concludo e in assenza di linee guida nazionali coerenti l'autonomia la
Sacra negli atenei nel nostro Paese ha portato però risposte differenti sul tema del boicottaggio nessuna definitiva fortunatamente però diciamo un po'in ordine sparso
E in taluni atenei le decisioni sono state delegate dipartimenti crescendo ancora di più la disomogeneità
La collaborazione diretta con i colleghi israeliani come Manuele molti altri enti resta la via più coerente per garantire libertà la libertà accademica la qualità scientifica e rispetto reciproco
In altre parole
Non per evitare di finirei nei guai uno mantiene i propri rapporti e relazioni scientifiche bypassando diciamo le procedure che potrebbero accertarsi da qualche parte
Dobbiamo quindi concludere che la distinzione fra antisionismo e antisemitismo spesso non regge alla prova dei fatti
Perché dietro la condanna di Israele si riattivano pregiudizi e ostilità verso cittadini ebrei e studiosi considerati i loro amici grazie mille per l'attenzione
Grazie alla professoressa ruminanti grazie ai relatori di questa prima il segreto di questa sessione sulla situazione nelle università italiane israeliane e adesso io ho l'onore di dare la parola al RAI Riccardo Simone Di Segni rabbino capo della comunità ebraica di Roma che
Ci darà un momento di riflessione sulla su caccia all'ombra cosa significa oggi prego ora
Uso
Allora buongiorno a tutti
Un piacere stare qui con voi e vi ringrazio per l'invito la mia il mio intervento si colloca in maniera un po'strana rispetto a un contesto che politico sociale e quindi l'aspetto religioso
E messo da parte siamo sono invece ritengo opportuno che se ne parli un po'anche perché c'è una tendenza arrendere all'aspetto religioso
Di questo conflitto come un elemento peggiorativo comunemente o criminalizzando te
Accusatorio beninteso con il bias che l'aspetto religioso ebraico considerato negativamente quello dell'altra parte che pure ha una componente decisamente aggressiva e messo sotto silenzio
Allora
Ci troviamo nel calendario ebraico durante una festa particolare la festa di Sukhothai che conclude il lungo ciclo iniziale dell'anno ebraico
Che caratterizzato da tre feste principali prima il Capodanno voi il gelo Viotti pur e poi della festa delle capanne
Si può dire che il calendario ebraico con consegna ma dica mente diviso in due semestri in cui il semestre primaverile
Comincia a largo nel mese di Nissan in cui si celebra la Pasqua e quindi la Pasqua è soprattutto un evento collettivo nazionale in cui si celebra la libertà Dio che interviene nella storia le feste invece invece le vibrazioni che sono all'inizio dell'anno autunnale
Sono più legate al tema del dio creatore e della vicenda umana personali piuttosto che quella collettiva benché la festa di su corte
Rilievo di una situazione collettiva c'è un tema individuale che fondamentale su quattro sono le capanne
Ricavarne nelle quali secondo il racconto biblico di ebrei abitano all'uscita dall'Egitto di Berto dell'Egitto e ci mettono quaranta anni per arrivare la terra promessa stanno quarant'anni nel deserto
Dove che abitano abitano in capanne ma ricordo di questo fatto per sette giorni all'anno noi
Ci riportiamo nelle capanne
Dei quali capanne si tratta adesso di quali capanne si trattava
All'uscita dall'Egitto beh per quanto riguarda l'uscita dall'Egitto la tradizione si è subito divisa come normale c'è chi dice che erano capanne vere e proprie e c'è chi dice che invece non dica pane si tratta ma si cantava delle nubi
Della gloria divina che stavano a proteggere la gente che stava che mirava nel deserto quindi non capanne nel senso reale ma capanne spirituale la Lube divina che copriva quando si trattano gli capanne che facciamo non possiamo fare la capanna con la nube di lino evidentemente dobbiamo farla con qualche materiale e la tradizione
Ci prescrive esattamente di che materiale deve essere deve essere un materiale vegetale mamme citare staccato la terra non un albero
No deve essere rami staccati
E non ancora trasformati in utensili a scopo della nostra milione qualsiasi tensione e quindi abbiamo simbolicamente una situazione di estrema transitorietà qualche cosa che attinge dalla terra ma che in quel momento è staccato dalla terra e quindi questa è già una rappresentazione della condizione umana
Ora questo il tema della capanna
Accanto a questo tema della capanna si associa quello della pace che c'entra la pace in realtà questo tema non è così
Specificato esplicitamente nel nel testo biblico compare in una preghiera che ricitiamo tutte le sere dell'anno
Che chiede al Signore distendere su di noi la Capanna della sua pace
Cioè
Noi chiediamo la pace e la immaginiamo sotto forma di capanne se devo qualche cosa che ci avvolge ci protegge e quindi questo tema del nobili della gloria divina si associano oltre al tema della protezione quello della della pace allora per capire di che pace si tratta
Bisogna capire di che guerra si tratta e non è la guerra con i palestinesi è una cosa differente sono tante guerre possibili differenti la prima guerra possibile e quella
E quella del
Dentro ROI Pietro noi stessi noi siamo in continuo conflitto con le tendenze le pulsioni che noi abbiamo che ci dire una parte dall'altra voce quella con le persone a noi vicine poi c'è quella che attraversa il popolo ebraico che non è un popolo pacifico diverse ma è un popolo che sta sempre in discussione qualche volta in guerra con se stesso e poi c'è finalmente
Nella condizione delle dei popoli della terra la guerra con i popoli della terra la guerra dei popoli della terra ora
Chukotka assume nel nel nella prospettiva ebraica
La forma di ricorrenza più simbolica
Nei riguardi dei rapporti dell'universalismo ebraico perché c'è particolarismo ebraico c'è universalismo ebraico lì è una condizione Braga non è soltanto particolare qualche cosa che si allarga
E in alcune occasioni diventa molto più Espresso molto più esplicito questo concetto che è proprio il tema il tema della di Sukhothai si si manifesta in cui sono una espressione di cui sono espressione drammatica andatelo a vedere con calma il capitolo quattordici di Zaccaria provveda senza aria che immagina che tutte le nazioni verranno a far guerra a Gerusalemme
Le case saranno distrutte le donne saranno violentate ci saranno stragi dopodiché interverrà il signore e colpirà tutti i popoli che sono venuti a distruggere Gerusalemme li punirà uno per uno
Quelli che rimarranno dei popoli
Dovranno ogni anno presentarsi a celebrare a Gerusalemme la festa delle capanne e se non lo faranno non avranno la pioggia quindi vediamo questi temi che si mescolano insieme l'assedio contro il il contro Israele
La violenza della guerra la sconfitta dei popoli e poi la prospettiva successivo il mondo va costruito con la centralità di Gerusalemme ma collega panne con le capanne della pace a Gerusalemme
Guai se non lo fanno non avranno non lavorando la pioggia
Un altro tema che rigore dell'universalità la ritualità prescritta dalla Bibbia
Per quanto riguarda la festa di su colte come veniva celebrata questa versione su codesto durava sette giorni più un ottavo finale
I sette giorni questi sette giorni si facevano sacrifici dentro il Tempio di Gerusalemme
Parlare di sacrifici animali è una cosa che oggi fa venire un pochettino
Delle Riserve va anticamente così si celebravano
I rapporti tra gli esseri umani le la divinità e allora la Bibbia prescrive che ci devono essere dei sacrifici che cambiano giorno per giorno
Il primo giorno diciassette medici Dori il secondo dodici a scalare fino arrivare asset e quindi abbiamo in sette giorni dal tredici al sette totale
Tredici più dodici eccetera eccetera fa settanta perché settanta perché settanta sono le nazioni del mondo secondo il racconto della Genesi che derivano dai figli di nove settanta nazioni del mondo come settanta sono i figli di Israele che scenderò più in Egitto c'è una corrispondenza simbolica e quindi questi settanta sono i popoli della terra nella festa dei su cotone il popolo ebraico offre un sacrificio per ogni popolo della terra
Questo è il significato riversate poi ho fatto vedere qua questo schemino è uno schemino molto tecnico va bene per cui che lo riassumo allora questo il capitolo ventinove del libero dei numeri dei capi o ventinove sono prescritte le
Cioè i sacrifici che devono essere fatti giorno per giorno il primo giorno questo secondo giorno questo eccetera eccetera
Esponendo questi dati in tabella si vede che oltre al numero dei sacrifici
Cambiano alcune parole alcune lettere alcune cose vere sul Boeing i gli esegeti sì divertono a fare ragionamenti e c'è una cosa interessante per esempio sono evidenziate quelle righe in basso in giallo
Che oltre ai tori vennero presentati ogni giorno un capro un caprone ok
Il quale caprone è chiamato premettere giorni è chiamato se ieri si è per un per gli altri giorni è chiamato per gli altri quattro giorni chiamato se io soltanto sei significa penosa il capro ok
Allora
Primo secondo è quarto giorno è chiamato sei Lisi dette Giorgino perizie
Allora
Che sia mi divertiva fare una delle stavo sopportate ma un pochettino sono dava battaglia il simbolo alla fine interessate allora quindi perché il primo giorno si presentano tredici tori il secondo giorno dodici siamo a ventisette
Quant'è la metà di interesse tanta trentacinque
Allora se io faccio metà
Devo fare il primo giorno tredici il secondo dodici è il quarto dieci
L'unica combinazione possibile questa ma perché devo dividere in due
Perché simbolicamente l'altro messaggio biblico sessanta sono i popoli della terra
Tutto nasce nella famiglia di Israele eccetera
Ci sono due figli che non fanno parte intendendo la famiglia patriarcale che sono uno Ismaele e l'altro Esaù Ismaele Esaù rappresentano uno mica possibili della nazione arabo musulmane Ismaele esaudite o possibili della cristianità questi sono gli schemi interpretativi che vengono Civello antichità ebraica
I musulmani effettivamente si identifica con Ismaele il cristiani non si identificano con i Savoia sono gli ebrei a identificarli come seduce problematiche il fratello maggiore è una vecchia storia
La questione a questo punto
Devo devo Street la questione a questo punto e che nel momento in cui noi facciamo i i sacrifici facevano i sacrifici dovevamo spartiti sacrifici in misura equa
Da una parte quelli alle nazioni che si ricollegano all'Islam e dall'altra parte alle nazioni che si collegano alla che si eredita doveva essere una cosa equa
Nel problema trazione tradotti in termini politici attuali che il popolo ebraico dovrebbe stare attento al non andiamo innamorarsi o fare la guerra con uno o con l'altro dovrebbe stare un pochettino distante per conto suo
Equidistante ok
E questo interno
La
Tradizione insiste su tutti i dettagli è uno dei dettagli di cui si parla proprio all'inizio della del trattato di Suzuka
Quanto deve essere alta la suca che c'è un limite all'altezza
Allora la regola è che non deve essere alta più di venti braccia
Dieci metri il detto non deve stare più alto di venti perdi diventi ed altre dieci metri per quale motivo qua si apre la discussione
Alla cioè che dice che se se c'era è sopra i dieci metri non lo vedi è troppo in alto cioè che dice che sia laica oltre dieci metri non stare mai sotto l'ombra del detto ma sarà risolto le pareti c'è chi dice ancora
Che sedute il vostro era una struttura che alta dieci metri devi farla molto solida e allora il tema della precarietà non ci sta più
Simbolicamente questa discussione si può interpretare in vario modo ma in qualche modo rappresenta
Il modo con cui una persona dovrebbe rapportarsi nella sua esperienza religiosa oggi era nell'esperienza umana
Perché dice che è troppo alto e non si vede uno deve sempre qualche cosa a rendersi conto che c'è qualche cosa sopra la testa
Perché dice che
Lo stesso concetto quale perché dice che non siamo sotto l'ombra questo questo qualcosa sopra la testa ci deve fare anche ombre se non gli diamo delle pareti non deve di quello che sta sopra abbiamo perso il senso con la realtà superiore
è ultimo punto quello che arriva precarietà nel noi dobbiamo renderci conto ed è questo il senso fondamentale
Della nostra precarietà come esseri umani noi
Dobbiamo renderci conto che la nostra vera casa e la su Ca'nella capanna precaria non la casa di cemento tenere presente che per i questa versione che purtroppo gli ebrei romani dicevano molto forte che
Per il peggiore evento nella storia di ventidue secoli di presenza e Brega Roma è stato il sedici ottobre ricordato sedici ottobre in data civile
Mai ricordato con la data ebraica era il sabato tesa dentro su corte terzo giro di succo sabato Sabatucci su Conte
Sul coté che dovrebbe essere la festa della gioia
Può diventare la festa della tragedia l'ultimo giorno di su contro tavoli giorno è stato il giorno in cui c'è stato
Il l'attacco del sette ottobre così come nella sinagoga di Roma lo stesso giorno and Other Brega l'attentato è stato in quella data non c'è nulla di più precario
Allora ci dobbiamo capire riferendoci al titolo
Cosa significa sul Caracciolo Moggi nuovi se Dio vuole domani vedremo
Una soluzione vedremo un po'di luce vedremo la luce in fondo al tunnel pro dobbiamo tener ben presente speriamo che domani lo vedremo
Che da come le cose si mettono abbiamo qualche speranza di una pace solida ma le prospettive
Non sono così rassicuranti sarà una tregua che durerà chissà quanto durerà mesi durerà anni non sappiamo ma poi si ricomincerà si ricomincerà purtroppo perché la nostra vita una condizione permanente
Permanentemente fragile e questo è il tema che dobbiamo tener presente ci dobbiamo abituare a questo e affidarsi alla posizione superiore grazie per l'attenzione
Ringraziamo RAV Di Segni per questo contributo che ci ha riportato anche in una dimensione non solo spirituale ma anche direi più caratteristiche ebraica rispetto ai lavori
Di questo convegno perché ogni occasione è buona per uno studio è un approfondimento delle fonti tra l'altro la tra le citazioni
è stato fatto
Stato di solcare allora ho piacere di ricordare che grazie a una collaborazione tra l'Unione delle comunità ebraiche italiane la Presidenza del Consiglio dei ministri il Ministero dell'università e il Consiglio nazionale delle ricerche è incorso la traduzione
Talmud babilonese di cui proprio la Visentin è il presidente cento e abbiamo anche il coordinatore della traduzione era
Franco disegni qui con noi e quindi è un'opera che che ci inorgoglisce
E e ci fa capire l'importanza dello studio
Nel frattempo arrivata qui con noi il ministro Nutella la ringraziamo della della presenza avremo poi il piacere di di sentirla in un breve saluto nel nel primo pomeriggio
A questo punto chiudiamo questa sessione mattutina
E o il gradito incarico di invitarvi a pranzo quindi al piano terra allestito un pranzo e uscendo dalla villa sulla sinistra troverei per l'appunto una su Ca'
Quale possibile anche are sedersi e fare la messa prescritta e ringraziamo anche per questo l'atto la disponibilità del Presidente Brunetta per averlo consentito
L'allestimento
Concludo solo per ringraziare coloro che hanno ideato promosso e realizzato questo convegno
Io citati prima collettivamente ma mi piace citarli singolarmente a partire da Claudia tedesche Massimo Lo Monaco e sono stati gli ideatori
Abbiamo avuto qualcuno noi io e la Rojas Luca Spizzichino Lucia Correale Lucilla e mi colpì giochino ovviamente la presidente Noemi Disegni Simone Santoro e Valeri Moscati che hanno consentito tutto questo ci vediamo alle quattordici
Per proseguire i lavori nella sessione pomeridiana sarà un po'più meglio movimenta
Amo le rotonde con giornalisti e giovani grazie a tutti