04 DIC 2025
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Postsovietika. Intervista ad Anna Zafesova

RUBRICA | di Ada Pagliarulo - RADIO - 07:46 Durata: 5 min
A cura di Guido Mesiti
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L'Ucraina dopo l'inchiesta anti-corruzione Midas e le dimissioni del capo dell'amministrazione presidenziale Andrii Yermak.

La fine di un patto implicito: non si tocca il Presidente Zelensky finché c'è la guerra.

Si apre un fronte interno in coincidenza con l'accelerazione del negoziato per una tregua.

L'insofferenza diffusa nel mondo politico ucraino verso Yermak, detentore di un monopolio pressoché esclusivo nell'accesso a Zelensky.

La lotta politica ora si fa aperta.

Torna sulla scena, con un intervento sul Financial Times, il popolarissimo ex capo delle Forze armate Zaluzhny: ribadisce le
critiche avanzate sulla conduzione della guerra, ammonisce contro i rischi dell'inseguimento di una vittoria impossibile, invita a considerare un futuro per l'Ucraina in cui potrebbero alternarsi fasi di guerra, tregue e pace.

E intanto l'ex presidente Poroshenko propone un governo di unità nazionale.

Non a caso Zaluzhny è molto popolare presso l'elettorato alle presidenziali del 2019 sostenne Poroshenko contro Zelensky, che si presentava come il presidente della pace e considerato troppo 'russo'.

Il mondo politico ed economico ucraino chiede a Zelensky una maggior condivisione del potere, la corsa elettorale è iniziata.

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