27 NOV 2025
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America sociale. Conversazione settimanale con Giovanna Pajetta

RUBRICA | di Ada Pagliarulo - RADIO - 17:04 Durata: 28 min 14 sec
A cura di Guido Mesiti
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Le rivelazioni di Bloomberg sulla conversazione tra l'inviato di Trump Steve Witkoff e il consigliere diplomatico di Putin Yuri Ushakov confermano che il primo piano di pace per l'Ucraina era stato concepito essenzialmente dai russi.

Witkoff suggerisce di blandire Trump complimentandosi con lui per il successo sull'accordo di Gaza.

Tutto accade prima dell'arrivo del presidente Zelensky a Washington.

E l'invio di Tomahawk all'Ucraina verrà bloccato.

Dopo queste rivelazioni, si ribellano alcuni parlamentari repubblicani e chiedono il licenziamento di Witkoff o l'affidamento del negoziato al
Segretario di Stato Marc Rubio.

Ma il dossier guerra in Ucraina è solo l'ultima delle crepe che si va aprendo tra Trump e il suo partito o con il mondo Maga.

Marjorie Taylor Greene, la deputata ipertrumpiana espressione del mondo Maga, è entrata in rotta di collisione con il presidente chiedendo subito la pubblicazione integrale degli Epstein files: ora ha annunciato le dimissioni da deputata e, in un post su Instagram ha lanciato un appello alla protesta per 'ristabilire il vero potere del popolo'.

Anche la conferenza stampa di Trump con il neosindaco 'socialista' di New York Zohran Mamdani alla Casa Bianca ha fatto infuriare i Maga: l'accoglienza entusiasta del presidente Usa nei confronti di quello che considerano 'un jihadista' non è piaciuta affatto.

La giravolta di Trump su Mamdani: dopo il successo del sindaco alle elezioni del 4 novembre, vinte sull'onda della campagna per l'affordability e le istanze sociali, il presidente ha deciso di appropriarsi del tema.

Non piace al Partito repubblicano neanche il proposito espresso da Trump di eliminare regolamentazioni imposte allo sviluppo dell'IA in vari Stati Usa.

Il mondo Maga diffida dell'IA, paventa la distruzione di posti di lavoro per effetto della sua introduzione, sospetta di uno strumento che non conosce.

Steve Bannon ritiene che sia una tecnologia pericolosa per l'umanità.

A contrapporsi a Trump sull'IA c'è anche il governatore repubblicano della Florida Ron De Santis.

Sono già 35 gli Stati Usa -democratici e repubblicani- firmatari di una lettera al Congresso perché venga scongiurata l'eliminazione delle loro leggi di regolamentazione dell'IA.

Repubblicani in difficoltà sull'estensione dei sussidi dell'Obamacare: chiesta dai dem durante lo shutdown, sarà oggetto di una decisione nella seduta del Senato che dovrebbe tenersi a dicembre.

Se i Repubblicani hanno fin dalla sua approvazione chiesto la cancellazione dell'Obamacare, è pur vero che gli Stati rurali e più poveri da loro governati ne hanno usufruito ampiamente.

E dopo la vittoria dem nel minitest elettorale del 4 novembre, incentrata su istanze sociali, si teme che l'eliminazione dei sussidi si ritorca contro i repubblicani nelle elezioni di Midterm.

Trump ne è consapevole ed ha lasciato trapelare l'intenzione di estenderli.

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