Bloomberg pubblica la trascrizione delle telefonate tra l'inviato di Trump Steve Witkoff e il consigliere diplomatico del Cremlino Yuri Ushakov.
Ne emerge una conversazione che nulla ha a che vedere con negoziati diplomatici: i due consiglieri sono impegnati a darsi raccomandazioni a vicenda su come trattare dietro le quinte per convincere i due presidenti.
Witkoff invita Ushakov a consigliare a Putin di lodare Trump per il piano di pace per Gaza: un inviato americano quindi suggerisce ai russi di sfruttare la vanità di Trump per … manipolarlo, poiché solleticando il suo ego si può raggiungere l'obiettivo.
Witkoff conferma ancora una volta con il suo comportamento di essere innanzitutto portatore delle istanze russe.
E spiega perché Mosca abbia tanto potuto insistere sulle proprie condizioni per porre fine alla guerra.
Altrettanto significativa è la conversazione tra Ushakov e l'inviato del Cremlino Kirill Dmitriev, che ha trascorso tre giorni a Miami a fine ottobre: è in quella sede, con ogni probabiilità, che è stata concepita la prima bozza del piano Trump.
Dmitriev suggerisce ad Ushakov di permettere agli Usa di presentare il piano come se fosse stato concepito da loro e non dalla Russia per renderlo più accettabile anche per Kiev.
Ushakov teme però che gli Usa riscrivano il piano e lo rielaborino, rendendolo quindi inaccettabile per Mosca.
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