09 NOV 2001

Radicali: Conferenza stampa sul Laos e sulla manifestazione del 10 novembre

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Il modo migliore per ringraziare i compagni di ritorno dal Laos è continuare e rilanciare la lotta e le iniziative del partito radicale in difesa dei diritti civili e politici nel mondoRoma, 9 novembre 2001 - Domani mattina Olivier Dupuis, Silvja Manzi, Massimo Lensi, Nicolaj Khramov e Bruno Mellano saranno casa.

Le iniziative determinate dalla loro azione in Laos, ciò nonostante, proseguiranno.

Il presidente del Parlamento Europeo Nicole Fontaine pronuncerà lunedì a Strasburgo, all'apertura della sessione plenaria, una dichiarazione sull'arresto illegale e sulla detenzione dei
militanti.

Martedì, invece, ci sarà sullo stesso tema anche una dichiarazione della Commissione Europea e l'Europarlamento voterà un testo in cui si condanna il comportamento del governo laotiano.100 tavoli Stars & StripesOggi, nel corso di una conferenza stampa, Marco Pannella ed Emma Bonino, con il segretario di Radicali Italiani Daniele Capezzone ed i presidenti Rita Bernardini e Luca Coscioni, hanno spiegato che «il modo migliore per ringraziare i compagni è continuare e rilanciare la lotta e le iniziative del partito radicale in difesa dei diritti civili e politici nel mondo».

Questa lotta viene condotta nel nostro paese anche dai militanti che per strada raccolgono firme per 25 proposte di legge di iniziativa popolare.

Venti proposte - sottolinea Emma Bonino - «per liberalizzare e legalizzare l'Italia».

Stars & Stripes sembra cucita a posta per promuovere quel «modello americano» che i radicali propongono da sempre.

Per questa ragione, domani, parallelamente alla manifestazione lanciata da Il Foglio e a cui ha aderito la Casa delle Libertà, Radicali Italiani allestirà cento tavoli lungo Via del Corso.

«In 30 anni i radicali sono stati gli unici davanti all'ambasciata Usa, plaudenti e solidali con la bandiera americana.

Domani ai tavoli ci sarà la bandiera americana accanto a quella italiana e a quella di Israele e del Regno Unito, e ci saranno i nostri compagni di ritorno dal Laos dopo aver seminato anche lì un po' di libertà».Un ricordo commosso di Giovanni Leone«Un grande maestro, un ottimo avversario e nella storia è vittima di un regime che ha come maestri solo talebani dello spirito e dell'occidente, l'avversione per il liberalismo e la libertà, fra fascisti di oggi e di domani, comunisti di oggi e di domani, clericali di oggi e di domani».

E' dedicato alla scomparsa di Giovanni Leone, l'intervento commosso di Marco Pannella.

Contro l'allora presidente della Repubblica, negli anni '70 Pannella combattè.

«Ha insegnato diritto - afferma oggi il leader radicale - è stato anche maestro di vita nelle avversità, negli errori che ha commesso, dimostrando di poter magnificamente superare errori.

E' tanto vero che li ha superati che non gli è stato perdonato.

Ha dovuto dimettersi per la vigliaccheria e la sporcizia della partitocrazia dei comunisti e dei democristiani mentre noi lo combattevamo.

Non ha potuto difendersi ed oggi ci sarà molto da meditare e da riscoprire nei suoi scritti.

Credo che non sarà fatto da molti.

E' un buon napoletano che se ne va, di una Napoli che ricorda Pompei».

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