Presentazione del libro di Donatella Stasio "L'amore in gabbia. La ricerca della libertà di un reduce dal carcere" (Castelvecchi)

Sì
Si sente sentite tutti le masse sono tutte mobilitate
Non ci stanno le mass media dove non ci sono le massime e invece eccoci qua e bisogna
Bene
So grazie Massimo data di avvicinarlo molto prima devo parlare così riuscirà a Rimini anch'attaccato voi sentite ma
Allora buonasera a tutti intanto e grazie per essere venuti qui beh questo il quartiere di Donatella quindi lei gioca in casa io gioco fuori casa ma mi sento in casa anche io
Sono contento di presentare il suo libro
Perché con Donatella ci conosciamo ma stavo facendo un calcolo il secondo me andiamo per i quarant'anni
Zero sei sei grosso modo sottane sì e quindi anche lui quarant'anni quindi è una una amica una collega con la quale abbiamo fatto un lungo tratto di strada insieme anche in questi ultimi anni
Io diretto la stampa per quattro anni ho voluto che Donatella nel momento in cui abbandonava una delle sue esperienze più feconde credono alla guida del comunicazione della corte costituzionale
Tornasse al suo vecchio primo amore cioè il giornalismo e sono stato contento che l'ha fatto
Sul giornale che dirigevo perché apportato tutto il peso della sua autorevolezza della sua competenza e soprattutto sul suo impegno
Di cui questo libro e il precipitato se posso dire
Come le ho sudato bensì probabilmente anche l'essudato perché si vede che è un libro
Non va bene non è molto elegante devo dire però rende l'idea rende l'idea della fatica che c'è dietro
Va be'meglio il precipitato dai il precipitato e nelle sue più diverse articolazioni e forme però il precipitato
è un libro disturbante
Lo dico subito un libro disturba non sei il prima dello show non sono il primo non sarò l'ultimo perché questo libro farà parlare di sé per molti anni spero ma al di là delle bacche anche è un libro disturbante perché intanto perché parla di carcere
Ora parlare di carcere
In un tempo come quello che stiamo vivendo disturba tantissima veramente tanto
Perché siamo abituati
Non da oggi è ma già da diversi anni
A pensare al carcere come una discarica umana
Siamo stati abituati da molti anni
A sentire leader politici che di fronte a qualunque evento che chiamasse in causa la nostra sicurezza
La nostra vita di tutti i giorni
Diceva buttiamo lì dentro e buttiamo la chiave
Il problema è che oggi quei leader politici governano il Paese
Quindi voi capite che già solo per questo parlare di carcere in un momento come questo e parlarne come fa Donatella e come ficcare le dita negli occhi di chi questi messaggi propalate di chi attraverso questo messaggi vince le elezioni
Quindi disturbante per questo e disturbante per lo stesso motivo perché Pa contro con una passione una forza
E una determinazione straordinari
Quello che ormai possiamo definire la nuova egemonia culturale mentre lo dico rabbrividisco
Perché
Ogni volta che si evoca l'egemonia culturale uno ripensa Gramsci
Ecco oggi la nuova egemonia culturale finita nelle mani che sappiamo ed è quello che dicevo prima per l'appunto cioè una cultura Pampena lista dei persecutori Italia tendenzialmente illiberale
Sì è assai poco democratica
E quindi un libro che parla del carcere declinato in questo modo rompere
Questa narrazione e disturba moltissimo anche per questo
Io butto lì un po'di cose poi riavvolgiamo il nastro e tu di Rai quelle sulle quali può intervenire
è un libro che riporta al centro del dibattito
Nel dibattito del discorso pubblico
Il carcere come paradigma se vogliamo
Al centro del carcere c'è il corpo e il corpo è tornato protagonista della politica oggi
L'abbiamo imparato con fu colpo i condite porta dal vivo politica è una delle leve fondamentali oggi
Del controllo e del consenso
E in questo libro Donatella appunto fatte il corpo e per il recupero del corpo dell'integrità del corpo direi quasi in una chiave anche se non li nomina ma lo faccio io
Che insieme giuridica ma anche etico morale
E cioè
Noi lo sappiamo il corpo diventa ai tempi della Magna Carta del mille duecentoquindici l'habeas corpus ai attribuisce all'individuo
O sesso del corpo biologico attraverso il quale però si esercitano diritti
E
Da lì arriviamo al corpo come luogo di battaglia pensiamo soltanto in questo libro non se ne parla ma a quello che è oggi il corpo delle donne che il luogo d'elezione nel quale si sta consumando e si consuma danni la battaglia politica la Bortot
In primis il diritto all'interruzione della gravidanza
E per questa via arriviamo fino ai decreti sicurezza di questi si parla e parleremo dopo
Dal corpo passiamo alla dimensione affettiva il senso dell'amore il senso politico dell'amore come lo chiama Donatella e qui faccio una cosa
Che mi sembra necessaria per dar l'idea Mundell oggetto di questo di questo testo
La faccio non come la mi suggeriva mi ha suggerito una volta di farla un mostro
Molto famoso collega giornalista molto famoso non ne fa non farò il nome
Però lui mi diceva è una cosa abbastanza recente DC quando devi presentare un libro tu non devi mai leggere i libri che presenti mai vanno mai letti tu vai
Il luogo in cui il libro si presenta prendi il libro Lovato in una pagina a caso e e leggi che so ha segnato la svolta della mia vita e poi di ridire ecco questa è la frase chiave di questo libro
Anche se non è vero anche se appunto è un'impostura però questo è il modo con cui si presentano libri io non farò così
Rileggo vi leggo a proposito appunto del del corpo
E della del dimensione politica dell'amore un passaggio nel libro che ha come protagonista Gianluca lo dico subito Gianluca e questo ex detenuto
Di Quarto Oggiaro
Uno di quelli che come scrive Donatella ce l'ha fatta perché è stato in carcere
Undici anni no dodici dodici anni
Attraversato il carcere nelle sue diverse dimensioni
Prima quello minorile poi è passato a Fossombrone poi è arrivato fino al carcere che viene considerato un modello Bollate
E ciascun carcere via
Consentito di fare o non fare esperienze di vario genere alcune più drammatiche al che altre meno ma comunque fare i conti col suo dolore
E e a un certo punto Donatella scrive a proposito dell'amore in gabbia il suo amore è stato tenuto in gabbia chiuso doppio mandata
Per quello sessione del controllo sui corpi sulle menti sui cuori di un potere che si sente sovrano dentro e fuori il muro di cinta
E che così facendo amputa lo sviluppo cognitivo ed emotivo delle persone la loro capacità di entrare in relazione con il mondo esterno
E quindi il diritto dovere di partecipare effettivamente all'organizzazione politica economica e sociale del Paese
Come vuole l'articolo tre della Costituzione un danno alla vita della democrazia leggo questo passaggio questo perché mi sembra diciamo già una sintesi molto utile dello sviluppo che poi in questo libro c'è
E e dei temi che anche qui stasera mi piacerebbe affrontare con Donatella
Appunto come dicevo il carcere come paradigma
Esperienza che lo precede ecco vedi siamo qui per discutere i temi tocca e è
Nato a Penne no dicevo
Prima del carcere
C'è un capitolo molto bello che racconta io la definirei la mala educazione di di di Gianluca no Quarto Oggiaro una periferia di Milano sono gli anni Ottanta
Veniamo da dagli anni di piombo veniamo dagli anni di piombo quindi dal terrorismo da un clima avvelenato una nel nostro Paese dove scorreva il sangue
Quando la si pensava in modo diverso da una parte e dall'altra
E gli anni ottanta sono stati il momento in cui da la febbre del sabato sera di John Travolta in poi abbiamo creduto di recuperare una nostra innocenza
Che in realtà era leggerezza talvolta anche fine a se stessa forse serviva però mentre questo succedeva poi nelle periferie si verificavano altre cose
Poi arriviamo alla Milano da bere
Gli anni che precedono Tangentopoli
E arriviamo appunto a un'idea della vita anche da un lato e soltanto divertimento ma dall'altro lato per alcuni è soltanto un prevalentemente arricchimento non per Gianluca per quelli come l'unica
Quindi appunto il tema delle periferie
è uno dei temi che insieme a al carcere ci testimoniano di come poi la solitudine
Delle persone in un mondo che al contrario di quello che dicono molti in campagna elettorale non si occupa degli ultimi quando dicono nessuno sarà lasciato indietro non gli credette
Poi alla fine la paga
Poi ci sono varie altre cose che insomma mi piacerebbe
Discutere con Donatella per esempio il ruolo della famiglia perché appunto abbiamo detto l'ambiente in cui crescita la periferia la povertà la marginalità sociale che poi ti porta fatalmente come è capitato a Gianluca
A delinquere e a diventare un tossico una droga il veicolo attraverso il quale la marginalità
Chi porta nell'abisso alla fine la famiglia
Oggi in un tempo in cui si torna a parlare di sacra triade
Dio patria famiglia perlopiù imboccata atei devoti che pretendono di insegnare a noi come si fa una famiglia non avendo ce la loro o avendo la distrutta loro è divertente questo per alcuni versi ma in modo drammatico
E e poi diciamo attraverso questo percorso arriviamo a a quello che secondo me è il vero messaggio forte di questo libro che è un messaggio politico
Perché appunto questo magari lo teniamo un pre ultimo nella nostra riflessione
Il carcere come paradigma come controllo dei corpi come l'imitazione delle libertà ma anche aldilà di quello che fa ovviamente l'esecuzione della pena perché il carcere il luogo in cui questo avviene ed è giusto che avvenga secondo il nostro ordinamento ma le carceri sono concepite in un modo che va molto al di là di tutto questo tradendo drammaticamente il patto costituzionale
E però anche lì cioè paradigma di democrazie che stanno sul Mar rendo il loro senso il loro significato che poi ripeto il messaggio fondamentale di questo libro sul quale torneremo perché sia tu che io abbia molto da dire
Qui mi taccio lascio la parola all'autrice come semplice
Grazie grazie Massimo
Sì allora io dico sempre non so se si sente perché io a si sente bene alle Gino io dico sempre che come peraltro si evince congressisti suol dire dalla cooperativa
Questo in realtà non è un libro sul carcere è un libro che parla anche di carcere ma è un libro sull'amore
Non a caso non abbiamo scelto di mettere in copertina una fotografia tipo carcere gabbia
Lo sbarre no abbiamo scelto questa fotografia che tra l'altro può sembrare un po'naïf invece è un documento perché questo è un dettaglio
Del di di uno dei murales che sono stati dipinti dai detenuti del carcere di Terni nella prima stanza cosiddetta dell'amore
Ok aperta la prima stanza dell'amore diventata operativa ad aprile di quest'anno non perché l'amministrazione penitenziaria finalmente dopo un anno e mezzo aveva deciso di dare attuazione a una sentenza storica rivoluzionaria della Corte costituzionale ma perché un giudice un giudice al quale i detenuti si erano rivolti aveva riconosciuto loro questo diritto quindi questo io ci tengo a sottolinearlo anche se chiaramente molto si parla anche di carcere ma di carcere come specchio di quello che avviene fuori per capire meglio alcune dinamiche del potere però questo è un libro sul senso politico dell'amore in una democrazia quindi dentro e non fuori il carcere
Su quella che per me è diventata una emergenza a livello mondiale che è la desertificazione affettiva come la chiama la Corte costituzionale
Che sta letteralmente spingendo in gabbia
Io i nostri diritti di libertà parlo sempre a livello mondiale naturalmente
Quindi un libro sull'amore e sulla libertà perché amore e libertà sono strettamente connessi ecco bisogna cominciare a fare delle connessioni no
E da che cosa io cerco di spiegarlo sì io utilizzo la storia di Gianluca
Gianluca oggi a cinquant'anni
è un piccolo imprenditore di Milano un imprenditore di successo è riuscito dal carcere da vent'anni è come diceva Massimo è uno che ce l'ha fatta ok
Però come tante persone che escono dal carcere come come dice il sottotitolo di questo libro è un reduce
Perché alle persone che escono dal carcere sono come i reduci della guerra no amputati di un braccio di una gamba di un occhio ma ecco i reduci dal carcere sono persone cui hanno tolto sicuramente la dignità sicuramente la sessualità che è un aspetto fondamentale dei corpi e tornerò adesso sul corpi come dicevi giustamente tu che sono al centro di questo libro
E quindi sono persone per le quali inizia un'altra pena un calvario
Una pena che forse ha un fine pena mai che quello di cercare di ricomporre la propria identità di persone di persone intere che sono fatte di corpo di sessualità e anche di relazioni ok
Gianluca questo percorso questo calvario lo ha fatto
Non è ancora finito c'ha messo dieci anni da dal due mila e cinque quando è uscito per recuperare proprio sul piano degli studi sul piano del lavoro delle letture
La patente tutte piccole cose che a noi sembrano insignificanti e che invece per le persone che escono dal dal carcere sono fondamentali perché come dire consentono di essere autonome per esempio uno e però dopo dieci anni si è reso conto
Che si aveva come dire conseguito degli ottimi risultati dal punto di vista lavorativo professionale
Però continuava ad essere appunto una persona mutilata un mutilato affettivamente perché non aveva mai fatto i conti appunto con quel vuoto emotivo
Che in cui è precipitato era precipitato da bambino piccolo all'età di sei anni quando rimasto orfano del padre
E a seguito di questo evento drammatico la mamma che era Unalat operaia una donna che lavorava da letta ha cominciato a lavorare una semi analfabeta ma ha cominciato a lavorare in fabbrica dodici anni la mamma ha dovuto a sopravvive no e mantenere i tre figli tre figli e quindi in casa non c'era mai era sempre in fabbrica come la Vincenzina no di Enzo Jannacci conosce solo la fabbrica e lei stessa perde qualunque forma di comunicazione emotiva affettiva con il figlio lo fa dormire nel nel letto nelle Tone no
Che per Gianluca è il rimane il letto di morte del padre
Per cui lui vive questo diciamo questa fase come un secondo abbandono
E quindi questo vuoto questo vuoto il motivo di questo ragazzino che pure era un ragazzino intelligente quando stava le elementari giocava a calcio
A un certo punto viene riempito ma i codici della strada
I codici criminali sono appunto gli anni ottanta novanta la le nuove droghe a cominciare dalla cocaina hanno sostituito non del tutto diciamo hanno affiancato l'eroina
E Quarto Oggiaro diventa una delle principali piazze di spaccio oltre che di traffico di armi Luís viene risucchiato diciamo in questo Giro di droga
E di armi
Di detenzione di armi e a diciassette anni finisce per la prima volta in carcere al Beccaria da quel momento comincia la sua diciamo carriera di carcerato che durerà
Fino al ventinove anni lo mandano addirittura in carcere di massima sicurezza
Quindi a contatto di mafiosi dei terroristi insomma lui è un criminale comune cioè Luís diciamo la sua storia non è una storia di crimini efferati una storia di criminalità comune
Come la maggior parte delle storie che popolano il carcere il novanta per cento delle storie le il carcere delle storie chiuse in carcere sono storie di persone che vengono dalle periferie del mondo ora mai perché ci sono tanti stranieri
Quindi sono storie di povertà di povertà economica e quindi di povertà culturale educativa affettiva come la sua e quindi in carcere il vuoto il suo vuoto emotivo diventa un baratro quando lui esce e torna a fare quello che faceva prima più e peggio di prima
Una sorta di Guazzone a ripetere senza senza sosta
Finché appunto passati a Bollate Bollate finalmente lo vede Bollate un carcere
Che proprio in quegli anni viene aperto pensate come carcere sperimentale per dire no quanto pesi la nostra Costituzione no analizza costituzione rivoluzionaria per quanto riguarda il carcere eppure uno solo sperimentale Bollate che significa orientato interamente alla rieducazione e al rispetto dei diritti
Delle persone
Condannate a Bollate lo vedono
Gli fanno capire che è una persona anche a dei talenti
E quindi è come se gli consegnassero la chiave per capire se vuoi aprì la porta di una vita diversa no c'hai da lavorare ma ai dei talenti lo puoi fare ed è quello che appunto Luigi farà ecco
Io la storia dicevo prima di Gianluca è una piccola storia piccola storia di periferia di povertà di deprivazione affettiva
Ma come si diceva appunto ai miei tempi che forse non sono i tuoi perché l'uso del più giovane dei miei negli anni Settanta dove diceva che l'universo anale politico
La sua storia personale è una storia politica
Come tutte le storie come le sue che sono chiuse in carcere perché perché ci costringono a guardare
Se solo riusciamo ad aprire gli occhi e ad una storia più grande con la S maiuscola è la storia di cui noi siamo i protagonisti
E in particolare
Il diciamo l'aspetto su cui ho voluto accendere un riflettore quello delle regressioni democratiche che sono in atto ormai da decenni nel mondo intero e anche in Italia quindi questa questo suo racconto o non è nient'altro che un atto politico è un atto politico potentissimo da questo punto di vista e appunto a me serve
Non soltanto per farli farmi Cilla puramente vorrà leggere il libro vorrà comprarlo ma diciamo non soltanto per
Scusate aprono un parente si appunto questo libro è un libro difficilmente inquadrabile in un genere letterario perché non è il messaggio non è o meglio è un po'saggio un po'inchiesta giornalistica un po'narrazione epistolare un po'denuncia un po'testimonianza
è un po'tante cose nel modo in cui è scritto però forse è un'occasione che io ho voluto offrire al lettore ai lettori
Di attraversare ecco la vita
Insieme ad una persona vera per vedere dei riassetti che solitamente restano degli degli aspetti oscuri no
E che invece forse ci possono aiutare a capire che cosa siamo vivendo in questo momento o storico
E ci aiutano a capire che se noi continuiamo anche noi ad essere delle persone mutilate sostanzialmente quindi ad essere solo dei corpi
Privati
Dell'affettività
Per quello che l'affettività la sessualità l'amore che significa sia dal punto di vista psicologico sia dal punto di vista politico ecco saremo delle persone destinate
A perdere le nostre libertà
Viceversa se noi come dire ci rendiamo conto che dobbiamo recuperare la l'interezza dei nostri corpi questo ci aiuterà anche a capire
E a ribellarci è il caso di dire di fronte a una postura del potere che sia nel carcere che fuori dal carcere si atteggia sempre di più in questi anni
Come potere di controllo controllo assoluto controllo centralizzato un potere che ha proprio l'ossessione del controllo sui corpi sulle menti e sui cuori
Chi è intollerante ad ad ogni forma di controllo e di limite al proprio operato ma pretende di controllare le persone
E le istituzioni che su questo comunque ci torniamo più avanti
Sì ci torniamo più avanti anche se insomma diciamo siamo ci avviciniamo al cuore del problema che poi è questo
Anche perché tutte e quindi secondo me giustamente comprensibilmente a non insistere troppo sul carcere ma invece secondo me collaudato un aspetto fondamentale
Di questo tour racconto perché ripeto
Il carcere da fare un paradigma e lo dico anche perché grazie a te e devo dire grazie a te quando ero alla stampa
Riuscimmo andando a San Vittore con come ti ricordi
A far scrivere sul nostro giornale una cooperativa ecco no era una cooperativa come si può definire un po'gruppo di di detenuti si chiamava costituzione deriva
L'ho trovata una esperienza purtroppo poi finita no non perché sia finita Costituzione viva ma son finito io alla stampa e quindi quella esperienza si è esaurita così
Però quello è un è un lì c'è un deposito appunto di se vogliamo può sembrare un paradosso ma c'è un deposito di civismo e ti umanità sul quale dovremmo imparare
Molto di più a ad accendere i nostri riflettori e tu lo fai giustamente poi ripeto
Cogli questo aspetto questa piccola storia per raccontare una grande storia e stai benissimo perché il messaggio di fondo e quello là
Però ecco io io sul calcio
Insisto insisto perché
Tra l'altro devo dirti anche ho avuto modo di vedere perché me l'hai mandato io non c'ero a Milano quando l'avete per avete presentato il libro a BookCity mi pare e c'era Gianluca per la prima volta era presente
No al a Roma
Be insomma una volta fallo venire più spesso ma portatelo dietro più spesso perché è un è un è una persona la straordinaria straordinaria
Veramente l'esempio di un essere umano che da una percorso di dolore
Difficile anche solo da raccontare dava una sofferenza
Infinita trascorsa in quei luoghi
Beh è uscito funzionano fu non so se si può dire che sia uscito perché ancora non ha fatto fino in fondo i conti con il suo dolore con tutti i suoi dolori non soltanto quelli vissuti mia dietro le sbarre ma anche quelli prima
Però appunto l'umanità che ce li è una lezione per tutti noi che ripeto diciamo sempre più in tutti dalla propaganda
Che cibo un bar dalla testa immaginare il carcere soltanto come appunto una discarica umana nella quale
La gente va punita
In qualunque condizioni si trova quella è la giusta punizione per quello che hanno fatto e non c'è e non c'è altro che altro che fine pena mai non c'è redenzione non c'è possibilità di redenzione oggi e invece Gianluca nell'esempio vivente direi di quanto quanto di quanto sia possibile attuarla questa benedetta costituzione no che è un'ardua
Fissazione ossessione positiva e lo dico in positivo
Però è davvero e lo dice a un certo punto la nostra Costituzione è un paradosso noi
Devo dire sempre meno andiamo in giro raccontarci che la nostra Costituzione più bella del mondo sempre meno perché la quota di quelli che non lo pensano o non lo sanno aumenta purtroppo
E però cosa più straordinarie che abbiamo ma è anche il progetto
E di vita e di società più inattuato che ha che che essere umano in questo Paese abbia concepito nel secolo che abbiamo alle nostre spalle no
E questo vale per a tutti i livelli
Per il carcere ma per tutti i diritti che la Costituzione codifica in maniera così semplice ma così puntuali vada i diritti sociali i diritti civili lavoro la solidarietà la libertà l'uguaglianza l'universalità delle cure tutto tutto tutto tutto meraviglioso ma tutto drammaticamente inattuato
Posso dire a questo proposito una cosa scusami se ti interrompono
Ecco che da questo punto di vista il carcere è una lezione importante io capisco che il carcere
E respingente no perché la maggior parte delle persone poi pensa ma insomma stanno dentro se lo sono Raso l'Assolombarda da parte chi dice che debbono Mario marcire in galera rimanere chiusi a doppia mandata lasciamo perdere Pennella
Però insomma la quale grande ma difficile lasciarli per natura no no però voglio dire che gli errori prezzi valida e quindi sono loro che non lasciano presagire Torino e lasceremo anche per noi in un anno dico che anche chi non governa io appunto non pensa a cui esso è comunque ha comunque un occhio distratto sul carcere ecco ecco allora forse ancora più grave questo male
Se vogliamo fare una distinzione tra destra e sinistra diciamo pure che la sinistra dovrebbe avere no un occhio
Vigile costantemente vigile sul carcere
E non c'è e non è così se non quando succedono fatti eclatanti rivolte suicidi ammazzamenti rari altrimenti il carcere non intere sopra affollamenti altrimenti il carcere non interessa
Invece il carcere è diciamo importantissimo proprio perché aprire le dinamiche del potere vero quando si dice che il grado di civiltà di un Paese essi di no site si capisce
Dalle condizioni del carcere è proprio vero nella io vi faccio ma lo dicevo Walter fra le quaranta ore potranno successo aveva piede sapeva esatto
Tra le tante incongruenze del carcere io c'ho scritto un libro già nel due mila otto sul carcere anomala
Prendiamo questa questa vicenda dell'affettività mano c'è stata una sentenza
Rivoluzionaria storica della corte costituzionale passata sui giornali una sentenza dei primi mesi del due mila ventiquattro essenzialmente come la sentenza
Che consente ai detenuti di fare sesso in carcere ok
Se ne è parlato perché finalmente le stanze dell'amore questo era l'unico diciamo argomento attrattivo di quella di quella sentenza
Ora pochi si sono fra l'altro ha resi conto che quella sentenza che era una sentenza attenzione non solo che riconosceva un diritto fondamentale cioè il diritto all'affettività
Dei detenuti come peraltro delle persone libere no
Diritto fondamentale vuol dire che la Repubblica deve eliminare tutti gli ostacoli che impediscono alle persone di potere esercitare pienamente i propri diritti questo dice la nostra Costituzione bene
Quella sentenza è rimasta non solo è rimasta lettera morta una sentenza in cui la Corte costituzionale
Che ha diciamo è il più alto organo di garanzia del paese persino più alto del Quirinale per cui le sentenze della Corte Costituzionale valgono cuoco Antonio Ale una legge la Corte Costituzionale diceva al carcere all'amministrazione penitenziaria dovete farlo subito dovete per farlo dovete fare uno due tre quattro dieci cose gliele scriveva
E diceva non solo lo deve fare l'amministrazione centrale ok ma lo devono fare a scendere
I provveditori i direttori cioè tutti i gradini gerarchicamente diciamo inferiori
Che cosa è successo che l'amministrazione centrale ha detto fermi tutti dobbiamo studiare dobbiamo studiare ha nominato una commissione fantasma e tutti si sono fermati
Violando violando una sentenza sostanzialmente loro avevano la responsabilità di non dare esecuzione a quell'ordine dell'amministrazione penitenziaria e invece si sono fermati tutti quanti
Pervenne a quindici mesi finché dopo quindici mesi siccome alcuni detenuti avevano fatto ricorso alla magistratura di sorveglianza della magistratura di sorveglianza aveva riconosciuto
Il il loro diritto
è stato ordinato ad un carcere nella fattispecie il carcere di Terni di aprire questa benedetta stanza il senso era
Il diritto all'affettività dei detenuti vuol dire che i detenuti e le detenute di cui non si parla per niente come se le donne non esistessero in questa storia
Hanno il diritto di a vere dei colloqui intimi con i rispettivi partner senza il controllo visivo della Polizia ok
Questa roba c'ha messo quindici mesi per diventare operativa solo grazie a un magistrato e ancora oggi
Non sono più di dieci le carceri su centottantanove e in cui sono state realizzate queste cosiddette stanze dell'amore
Ma qual è il punto che a me preme sottolineare
Perché quella sentenza rimasta sulla carta come tante altre sentenze della Corte Costituzionale fuori dal carcere penso al fine vita penso al doppio cognome penso
Alle sentenze sui diritti dei figli delle copie arcobaleno passiamo a cui si sta perché rimasta sulla carta perché con questa sentenza che cosa chiedeva la Corte Costituzionale chiedeva di rimettere al centro al centro i detenuti come persone
Come persone intere
Non come bambini mente cattivi minorati come vengono trattati normalmente perché nel carcere non da oggi questo va detto ma ancora di più oggi in realtà come dire il potere si atteggia proprio a potere sovrano e i detenuti sono considerati subiti bambini minorati in carcere le domande che devono essere fatte per avere due bambine con le sue allora giovine sono rapportini e tutto declinato in lino Viminale no come se fosse
Come se fossero appunto dei bambini o dei minorati
Bene in carcere i diritti fondamentali la salute la privacy l'affettività
Non esistono e se vengono riconosciuti calano dall'alto come se fossero delle gentili concessioni
In carcere ormai
E e questa è storia recente di questi giorni perché ma è uscita una circolare che ha fatto molto discutere sta facendo molto discutere ma nessuno
Non se ne parla però come se ne dovrebbe parlare si è deciso di accentrare sempre di più al vertice l'autorizzazione per le sale per le attività cosiddette trattamentali culturali scolastiche educative
Teatrali no cioè per fare entrare dentro il carcere un po'di ossigeno rappresentato dal fuori probabilmente tutte queste attività
Dalle dalle scuole al teatro alle lavorazioni
Non si potranno più fare o si potranno fare in misura ridottissima perché il potere rivendica appunto il diritto di decidere non quindi di far decidere i direttori ma di decidere se e quando fare entrare il fuori il carcere oggi non respira e non far respirare ma non è una metafora è proprio così ed è anche teorizzato no
Che gioia vedere i detenuti che non respirano è stato detto da un sottosegretario tale gelosi occorrerà no se lo ricordano tutti copula
E e allora in olio vino e abbiamo perso la memoria allora il carcere non respira non fa respirare e allora la stessa postura torno a dire noi la troviamo fuori perché oggi quel potere che come dicevo prima no si atteggia potere assoluto che non intollerante i limiti ai controlli la stampa la magistratura la Corte costituzionale eccetera però è un potere latitante nelle politiche sociali
E pervasivo estremamente pervasivo nella sfera nell'Est era nella sfera della libertà e dei diritti fondamentali per cui ci dice come dobbiamo amare con me anzi come dobbiamo nascere quando dobbiamo nascere come quando ce ne dobbiamo andare se siamo malati come ci dobbiamo appunto comminatale dalla vita chi dobbiamo amare come ci dobbiamo come dobbiamo fare famiglia
Come dobbiamo parlare ci sono delle parole che non sono più consentite non si possono dire come dobbiamo pensare è un è un potere che criminalizza il dissenso ha un potere che delegittima la magistratura e la stampa se non sono allineate è un potere che mortifica il parlamento ha un potere che impedisce l'educazione affettiva e sessuale nelle scuole ok di fatto l'impedisce e quindi che che fa mutila amputato proprio una parte del corpo quella parte del corpo che consente alle persone di acquisire il massimo della consapevolezza del potere esercitare pienamente le proprie libertà e i propri diritti
Questo potere è un potere che di fatto appunto restringere spinge in gabbia ecco la gabbia del mio libro non è soltanto il carcere la gabbia del mio libro sono le gabbie
Le tante gabbie in cui noi stiamo finendo certamente altri più Dinoi nel mondo ma l'aria che tira da decenni e ce lo dicono gli osservatori internazionali e questo e in Italia anche Sofia questo vento
Sì molto bene allora siamo arrivati al cuore della questione no
Allora provo a dire la mia su questo
Fermo restando che condivido come sai com'è ovvio tutto quello che hai detto poi mi piace perché Tushi metti un carico di come posso dire
Raffaele Noel passione poco passione poco perché sai l'obiezione che si potrebbe fare a Donatella dopo aver letto questo libro ma soprattutto il libro è mediato no è una cosa scritta assoluto quando la sentì parlare ricercati Assaro vola ma che siamo nel Cile di Pinochet no
Lo potrebbero dire qualcuno lo dice quanto io che Hollande sventura open Tura di frequentare ogni tanto un po'di televisione
Ogni volta che azzardi non azzardi ma elabori un ragionamento come quello che tu hai fatto
Ebbene la risposta ovvia sempre stesse voi siete pazzi cosa abita ma questo era il provino state parlando dell'Italia non state parlando dell'Italia è invece stiamo parlando dell'Italia
In realtà stiamo parlando del mondo però parliamo dell'Italia perché io su questo ho una mia teoria tu giustamente ci mancherebbe altro non ne parli qua dentro e fai bene perché questa è materia per malati di mente considero tale perché c'è qui Vittorio Cecchi e Roberta colleghi con i quali abbiamo condiviso un lungo tratto di strada Repubblica
E Penoni siamo ossessionati da Berlusconi siamo stati abbiamo vissuto con l'ossessione di Berlusconi no
Ma io sono realmente convinto che tutto quello che oggi noi stiamo vedendo Mascitelli
Nasce dall'India attenzione signori da una
Noi non possiamo banalizzare quello che abbiamo vissuto poi lasciamo stare che oggi come sempre succede siamo tutti più Pecchi siamo tutti più anziani i ricordi si portano dietro un tratto di di dolcezza
Infinitamente maggiore del tempo in cui gli ai vissuti no perché qua
Ed eravamo più giovani tutto più bello persino Berlusconi era più bello di Giorgia Meloni
Io non ne sono tanto convinto a volte sì a volte no però il punto è questo perché parlo di Berlusconi e tu hai fatto bene a non parlarne ma io ne voglio parlare perché Berlusconi è il paradigma
E ed è è l'origine di tutti i mali dei quali oggi noi stiamo parlando Berlusconi ha reinventato come Mussolini
Al al tempo del Ventennio disse io non ho inventato il fascismo lo solo estratto dalla coscienza degli italiani
Berlusconi ha fatto un po'la stessa cosa no Dinoi abbiamo buoni noi siamo un popolo che ha questa caratteristica né nasciamo come Stato troppo tardi troppo male come diceva Gobetti negli anni Venti gli italiani
Pagano le tasse bestemmiando lo Stato perché considerano lo Stato un nemico perché non lo volevano e nomi tuttora consideriamo un nemico
Salvo che appunto arriva Berlusconi reinventa il populismo in una in un Paese che sì l'aveva conosciuto mano mai codificato in questa maniera
E lo innesca su una una visione palesemente autoritaria della politica nella quale l'unto del Signore una volta che viene scelto e portato da italiani è per ciò stesso
Mondato da tutti i peccati e da tutti i reati e e questo se voi ci pensate appunto il il e l'Alfa
Del del PD uno mega che ancora conosceremo chissà quando ma ci siamo dentro fino al collo oggi le democrazie per tutte le ragioni che tutti ci spieghi in questo libro
Stanno diventando una cosa diversa
E per questo la tua passione la tua indignazione non sono affatto mal riposte
Da quello che abbiamo conosciuto da quello che pensiamo debba essere una democrazia oggi noi viviamo già dentro con intensità diverse a seconda dei Paesi
Reggini che io definirei autocrazie elettive cioè nessuno ancora evviva attivo ci ha tolto la possibilità di andare a fondare alle elezioni no
Ma la democrazia non è soltanto votare alle elezioni
La democrazia tutto quel che consegue da quella scelta dal suffragio universale
Tutto ciò che appunto attraverso l'esercizio dei diritti sanciti dalla Costituzione nel nostro caso ma direi dalle costituzioni
Perché se pensiamo all'Occidente almeno mi piace ancora pensare che esistano le costituzioni trasforma un individuo in un cittadino della polis che sa stare al mondo e può stare al mondo perché sa che ha dietro di sé
Poi i diritti che la società e la politica riconosce oggi non è più così codici tutto questa materia è diventata sfuggente no e qui torno al tuo tema fondamentale che è quello che mi appassiona di più
E che ci ha appassionato anche quando scrivevi sulla stampa le regressioni democratiche no
Credo di essere stata tra le prime adesso non rivendicare hanno rivendicato bisogno non lo rivendico invece unico dentro avete lo rivendica Porcaro Annozero rivendico vorrei capire che lo rivendico non lo so se se è stata la prima diciamo detto
Come mai prima Aude esaspera le devo dire questo ma poi buona se posso noi non vuole adesso parlo io no non per il mio un merito non per mio merito perché venivo da un'esperienza alla corte costituzionale dico la Corte costituzionale
Che
Per prima aveva fatto un comunicato dicendo attenzione noi andiamo in giro per le scuole per le carceri perché in Europa soffiano venti relaziona Lismore il populismo
Di nuovi autoritarismi e dobbiamo arginare questi venti e quindi come dire io uscendo dalla corte ho continuato questo tipo di lavoro quindi non è neanche un mio merito ma la maggior parte degli osservatori e degli opinionisti però c'era ma no ma si sono mamma Rosita una destra moderata ma di che cosa parliamo e hanno continuato per un sacco di tempo forse ancora oggi
Un po'meno ma è così noioso ma se lei ha qualche assegno è noto però che un po'meno no perché qui oggi ancora di de iure no oggi ancora ribadire cose stanno palesemente peggiorando pensate solo
In queste ultime ore a quello che è successo col Quirinale adesso non ci mettiamo a a parlare della cronaca spicciola no però quello è un esempio abbastanza tangibile di come sia e stia cambiando in maniera troppo che io riccamente quasi strutturale il rapporto tra le istituzioni e quindi tra i poteri tra i poteri ma tutto questo ripeto e insisto nasce con Berlusconi ha cominciato Lulli attivo rizzare tutto questo allora cito uno un altro scrittore che mi è caro un amico non voglio fare della Michetti Isma'ma ci mancherebbe
Francesco Piccolo
Adesso non ricordo esattamente che anno era una scrisse un libro delizioso che si intitolava il desiderio di essere come tutti nel quale raccontava
Diciamo guardando un po'a ritroso
C'era stato secondo me il primo il secondo Berlusconi grosso modo quindi potrà esser stato due mila cinque due mila sei non c'era ancora al terzo
Doveva arrivare ma giustamente lui fa una un racconto un po'autobiografico era e e racconta di questa parabola berlusconiana nella quale Luigi un uomo di sinistra progressista si trova a vivere
Insieme alla sua fidanzata che viceversa non era così diciamo
Acidità dalla passione politica soprattutto per la sinistra era molto più da questo punto di vista se vogliamo disincantata e disimpegnata
E lui racconta lo cito perché è divertente perché è un è una anche questo è un atteggiamento che oggi ritroviamo tu dicevi oggi un po'meno no oggi un po'di più ma lo ritroviamo oggi quell'atteggiamento cioè Berlusconi vince le elezioni non parlo del due luglio del novantaquattro ma quando le rivince nel due mila uno pelle allora lì cominci a vedere il dispositivo di potere no
E
E cominciano le prime leggi ad personam perché ovviamente i processi andavano avanti
E e quindi la legge sulle rogatorie porca miseria la legge sulle rogatorie questo Ciaccia lancia dei processi grossi Ceravolo Iberian che lui fa la legge sulle rogatorie per per bloccare le rogatorie sulle riguarda Francesco Piccolo salta sulla sedia di porca miseria e la sua fidanzata
Sì va bene ma dieci minuti autorevoli che sarà mai
A andiamo avanti passano i mesi
Arriva il lodo Schifani Eric ma porca miseria ma come adesso per proteggersi dai processi vuole tutelare le alte cariche con un un trucchetto diciamo così di bassa lega costituzionale ma questo su persone finanziario nella loro Schifani ma che sarà mai
E andiamo avanti
E arrivano Mammano tutti gli altri atti politici di Berlusconi la riforma dei delle delle comunicazioni che Ciampi per fortuna di rimando indietro che però sovverte tutti gli equilibri di fatto fotografa il duopolio RAI media sette no una roba che sì se si si vedeva solo in Italia in quel momento
Uno scandalo vero
Francesco Piccolo si dispera finanza vicino da Parma la riforma televisione ma che sarà mai no e così via così via e così via finché Francesco Piccolo ribattezza la sua fidanzata e che sarà mai perché dico questo perché è chiaro che ciascuno dei passaggi ora cito quelli di allora ma potrei citare e polio citare quelli di oggi
Allora arriva il governo Meloni Meloni vince le elezioni Brava hai vinto le elezioni c'è stata bravissima
è stata brava bisogna riconoscerlo dieci anni fa nasce Fratelli d'Italia e alla prima al primo test elettorale prendo il due virgola otto per cento in dieci anni ha vinto le elezioni quindi che ha che abbia un suo talento purtroppo il vero
Però vince le elezioni con quelle altri
Le altre destre esser rimaste dal disastro berlusconiano poi dal dal dalla rovina
Giallorossa
E per anzi prima Gialloverde poi giallorossa quindi Salvini Tajani
E e che fa annuncia il premierato azione diretta del Presidente del Consiglio che trasforma il Capo dello Stato
In una specie di re Travicello annuncia la riforma della giustizia il sogno berlusconiano che si avvera
Laddove non c'è nulla in quel testo che interessino i cittadini nel momento in cui abbiamo a che fare con l'ordinamento con l'ordine giudiziario cioè processi civili processi penali no si tratta solo di anche qua controllo
Potere politico potere esecutivo sopra il giudiziario perché bisogna fermare l'inchiesta dei pm
Autonomia
Autonomia differenziata
Anche quella spacchi il Paese a metà fai un favore alla lega settantacinque miliardi di risorse passano dalle regioni più povere del Sud a quelle più ricche del nord attraverso la Garbo la dei LEP senza diciamo fondo di perequazione e quindi è fatto contenti i tre partiti della maggioranza fratelli gradevole premierato
Forza Italia o la riforma della giustizia la lega vuole autonomia differenziata
Occupano la RAI purtroppo in virtù del della riforma voluta da Matteo Renzi perché anche la sinistra a tante cose
Sinistramente lo dico penso dico Renzi sinistra non so se sono due cose che stanno insieme però comunque
La riforma della RAI l'ha fatta Luís oggi questi ne approfittano occupano la RAI la Presidente del Consiglio non parla con i giornalisti
Sigfrido Ranucci
Viene diciamo sommerso di lacrime di coccodrillo troppo dopo o lo che una bomba agli esploso sotto l'automobile e per premio tre giorni dopo l'Autorità garante della privacy
Diciamo subito lata dalla sorella della di Giorgia
Gli fa una sanzione da centocinquanta mila euro e così via così via così vi arrivano i decreti sicurezza
Che introducono tu lo ricordi
Una ventina di nuovi reati cinquecento anni di carcere in più uno in totale anche questo controllo assoluto repressione spietata di tutte le forme di dissenso persino quelle non violente persino quelle non violente dei mi chiedo perché il Presidente della Repubblica non gliela ha rimandato indietro quel decreto però noi dobbiamo essere vicini a Mattarella perché uno degli ultimi argini rimasti
Arriviamo fino al punto alla di cui stiamo discutendo in questi giorni femminicidi ecco tra l'altro mi piace ricordare che in le donne in questo libro ce n'è una in questa mamma Luigi avere una figura splendida no anche se pure lei sofferenze infinite eccetera bella la scena nella quale senza motivo un modo a un certo punto lei va ad abbracciare suo figlio no e molto bella cosa che non aveva mai fatto prima però operaia Scelta trova ruolo delle donne fondamentale arrivo al punto rapidissimo e poi sto zitto
Femminicidi si parla ovviamente
Nella logica di questa con ma di questo governo e di questa maggioranza solo in chiave repressiva cioè aumentiamo le pene aumentiamo le pene
Per carità va tutto bene aumentiamo le pene contro i femminicidi diamogli pure la sedia elettrica volete nel dare la sedia elettrica dategli la sedia elettrica i fatti dimostrano
Che le primarie non serve se non previene e allora giustamente parte un dibattito sull'educazione se se sessuale affettiva scuola e manco per il cavolo perché anche lì hanno da ridire si oppongono e dicono prima no
In assoluto
Non se ne può parlare perché Dio patria e famiglia
Detta da Salvini poi capito l'allegria la lega Valditara
Poi dicono va bene Massolo col consenso informa informato l'attenzione
Col consenso informato dei genitori cioè siamo alla farsa se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere però ecco vedete che mettendo in sequenza su tutto questo
Che sarà mai il premierato
Che sarà mai la riforma della giustizia che sarà mai l'autonomia differenziata e che sarà mai la RAI e che sarà mai dell'educazione sessuale a scuola e che sarà mai Decreto Sicurezza di che sarà mai che sarà mai non ci giochiamo la democrazia liberale non vuol dire che arriva e con questo diciamo mettono un po'meno impeto di te non vuol dire che domani arriva la dittatura ma vuol dire che la qualità della nostra democrazia
Cambia in maniera strutturale e concludo dicendo tutto questo oggi
Viene purtroppo drammaticamente
Moltiplicato ed accelerato dal vero architetto del caos che oggi è diventato Donald Trump perché di di nuovo rifaccio Berlusconi Trump è un Berlusconi moltiplicato per un mille da tutti i punti di vista no fisico economico finanziario
Tutto quello che volete però è la stessa cosa e Trump
Ormai rappresenta un modello per tutte le destre illiberali
Dell'Occidente direi del mondo persino perché dobbiamo aggiungerci la Turchia di Erdogan che forse non è tanto Occidente mai lo stesso modello autocrazie elettive e allora a proposito di società che non respirano e non fanno respirare
C'è un un emblema fondamentale che ci doveva far capire tutto tu non lo citi nel libro secondo me essere sette sarebbe stato molto bello vettura uscita sì
Che si chiama Giorgio Aloi il venti maggio del due mila venti
Quel povero uomo un nero che aveva forse l'unica colpa di aver comperato una cosa con venti dollari che secondo la polizia erano Calzi
Viene fermato sbattuto per terra
Ucciso soffocato con il ginocchio degli agenti che gli stanno sopra mentre Luigi grida prima Mammano sempre più piano ripete ai canti previste ai campi dolente non posso respirare
Ecco quello se vogliamo è l'emblema di tutto quello che noi oggi stiamo stiamo rischiando purtroppo e di cui il tuo libro
è una magnifica fotografia sì se posso chiudere magari andiamo a chiudere c'abbiamo chiuso non lo so che ore sono si si se anche noi sì
Sì no io ormai sono molti usiamo parole la dittatura nonché poi sembrano apocalittiche io però parlo di vuoti di democrazia vuoti di democrazia reali ne abbiamo vendicati tanti
Non bisogna minimizzare ci sono e con quelli bisogna fare i conti cito nel libro
Una bella poesia di Emily Dickinson ma a proposito del vuoto una poesia in cui Emily Dickinson dice
Per chiudere un vuoto bisogna metterci dentro la cosa che lo ha aperto a otto curarlo con altro si spalanca non puoi saldare un abisso con l'aria
Ecco io sinceramente penso che nella storia quella con la S maiuscola di cui siamo noi i protagonisti in realtà noi di come dire nel vuoto ci stiamo mettendo l'aria che vuol dire che ci stiamo mettendo l'aria ci stiamo mettendo l'indifferenza ci stiamo mettendo la paura ci stiamo mettendo la pigrizia anche ci siamo mettendo l'analfabetismo anche emotivo e costituzionale no e quindi questi vuoti rischiano piano piano di diventare degli abissi senza ritorno per le nostre libertà allora il punto però è come usciamo da questa roba qua come se ne esce
Io continuo questa mia battaglia che portò avanti ormai da qualche anno perché poi penso che questo libro sia in continuità con il lavoro che ho fatto in precedenza anche con il precedente libro che ho scritto insieme ad Amato
Ecco io penso che la strada che qualcuno considera minimalista qualcuno considera utopistica
Il per me invece la strada maestra sia quella di riempire il vuoto con la l'amore per i valori nella nostra democrazia costituzionale non sto parlando di una roba astratta attenzione sto parlando di qualcosa
Di molto concreto no
Parlo della giustizia sociale della solidarietà del rispetto per la dignità della persona della pace parlo di valori che purtroppo nel mondo vediamo travolti sempre di più
Dai nuovi autoritarismi lo ha detto e li ha ricordati a dai valori tra virgolette dalle cattive passioni mettiamola così dei nuovi autoritarismi ricordati anche da Mattarella di recente che sono dirlo forte allora odio o la vendetta naturalmente il risentimento la guerra ecco invece secondo me noi dobbiamo costruire questa famosa mentalità costituzionale che significa recuperare questi valori metterli in campo questi valori dare voce a questi valori a trasformarli in sentimenti e in cultura vorrei dire anche dare il loro una corporeità e uso questa visto che parlavamo di corpi
Uso questo termine proprio perché penso che qualcosa
Messi i mille sia avvenuto a New York o a New York proprio qua perché zona mandarmi ha letteralmente messo in campo il proprio corpo e con il proprio corpo
Ha messo in campo i suoi valori di sincero democratico le sue idee socialista socialiste senza vergognarsi senza doversi scusare ha detto esplicitamente non mi devo scusare
Per cui sto quello è stato secondo me è unico è un esempio è un segnale positivo e di speranza come lo è stato dal mio punto di vista anche lo sono state le piazze pacifiche per Gaza io continuo a ripeterlo
Perché quelle piazze pacifiche esprimevano erano delle piazze sentimentali
Esprimevano un sentimento non un risentimento ok esprimevano proprio un sentimento di giustizia di solidarietà di Rispetto divinità proprio di quei valori costituzionali di cui parlavo prima che quindi ci sono caspita no e quindi il nostro dovere è semmai quello di tenerli vivi
Due soprattutto fra i giovani in ogni luogo dalle scuole alle famiglie appunto ai alla politica alle istituzioni ai luoghi anche di cultura e anche nei libri come io ho cercato di fare anche con questo piccolo libro come ho già detto che forse il libro non è che disturbante va be'tu hai detto bene prima e disturbante e voleva essere disturbante disturbante rispetto a che cosa a un certo cretinismo al Silenzio alla paura che attraversano questo tempo e questo mondo disturbante anche nella misura in cui è diventata disturbante la nostra costituzione che fatica anche la nostra Costituzione entrare in carcere
Lo dico sulla base di una mia esperienza diretta perché io con il mio precedente libro io Giuliano Amato che parlava di costituzione siamo stati lasciati fuori dalla porta del carcere
Cavolo non ci hanno fatto entrare
Disturbante anche rispetto a quella idea di democrazia illiberale no
Di cui si parla che è chiaramente un ossimoro ma che serve a non pronunciare altre parole che invece raccontano la realtà dei fatti che sono autocrazia autoritarismo fascismo no a democrazia libera illiberale che si fa strada senza incontrare per l'appunto argine ecco io penso che da questo punto di vista bisogna ma lavorare su quel sentimento costituzionale di cui parlavo prima
Ripeto
Ma ogni volta che vado a presentare questo libro che considero un piccolo contributo alla portata di tutti proprio perché racconta una storia io sono convinta che attraverso le storie si capiscono meglio no certe cose
E ogni volta io non posso che ringraziare ma ringraziare sentitamente Gianluca questa persona anche nonostante siano passati vent'anni da quando è uscito dal carcere
Si è messo in gioco
Ha raccontato e quindi ha reso pubblica una parte della sua vita che tanti non conoscevano e e mi ha fatto un atto politico potentissimo
E siccome i libri si parlano alcuni libri si parlano mi piace visto ricordare una cosa che ha detto un magistrato di sorveglianza che è anche un mio amico una persona di grande cultura
E di grande sensibilità Riccardo De Vito che ha appunto associato questo mio piccolo libro a un libero ha un grande libro per la verità uscito nel mille novecentoquarantuno ripubblicato nel due mila e diciannove dal Saggiatore chissà se tu l'hai letto che tu legge un sacco di libri intitolato sia lode Dora agli uomini di fama
è un libero che racconta la storia
Di tre famiglie di contadini fittavoli dell'Alabama
Nel mille novecentotrentasette gli ultimi anni della Grande depressione quindi parla di persone che non l'hanno non avevano nessun affamati come nel caso di Gianluca persona che non aveva nessuna fama ma che appunto dimostra che spesso le storie di persone che non hanno nessuna fama possono cambiare la grande storia quindi veramente Gianluca va ringraziato ringrazio anche voi di essere stati
Grazie cioè malissimo davvero tutto alleggerito comprate soprattutto grazie Donatella Finocchiaro Erchie disturbato grazia narrativa neutralizzato Toni