Intervista a Tito Boeri sull'attuale situazione economica italiana

Radio Radicale abbiamo nei nostri microfoni il professor Tito Boeri economista alla Bocconi beh innanzitutto professor Borrelli le Ministro dell'economia abbia dato degli competente può economisti che risponde autoctono porca
Non erano del
A cui è emerso in modo motivate e fondate
Non credo che ne valga brutalmente la terra la cosa importante però traggo del decentramento
Fitto abbia riconosciuto di essere di non essere un'economia
Centosedici e di conforto
Senta professor Boeri ma insomma questa benedetta crisi gli economisti l'hanno previsto no
Ma certamente molti miei colleghi
Benissimo non ho avuto modo di
è un modo di
Di riconoscerla diventa occasione avevamo sottostimato
La gravità di questa questa recessione
Che in parte dovuto anche degli errori politici che sono stati
Credo tra l'eccezione boia all'informazione di cui molti di noi parleranno
E a far carico in parallelo
Verifica creato
Abbiamo però di queste cose pubblicamente certo dico rischio e pericolo organizzato regio decreto dell'economia
Poi abbiamo
Raccolti comunque vi sono stati fior di economisti che se non vado errato avevano già da tempo avvisato da Stiglitz Learco comandi che insomma non sono proprio né Novellino
Assolutamente scindere aveva previsto la bolla immobiliare unica pubblica accusa
Iscritto quello che stava per accadere soprattutto
Jack più che
Parlare genericamente del fatto che c'era cioè sulla crisi io penso che alcunché fa capacità predittiva e qualcuno che sa spiegare anche meccanismi
Potrebbe
Sì perché una cosa è dire che la crisi che vi è coerenza perché la crisi sarebbe venuta dalla Cina un'altra cosa prevedere che la crisi sarebbe venuta dagli Stati Uniti insomma ecco rotta
Senta professor Boeri però a questo punto a che punto siamo
Sia a livello internazionale ma particolarmente a livello italiano con questa Benedetti se la crisi economica e finanziaria
Benefiche me la soluzione per fatto strada perché si continuano sentire ad assicurazioni messaggi incoraggianti voi stessi perduta culturalmente scatti oggi Tornova tirava dunque percepisco accettato ancora molto forte
E dall'altro lato però si sentono contiene notizie
Sul versante occupazionale prete che devono chiudere proteste di lavoratori che
Sul modello INPS salgono sui tetti dei capannoni e non punto effettivamente ha due facce abbiamo anche i mercati che credono
La fine della crisi o quanto meno Evola perché ci sono effettivamente dei segnali importanti per tutti fino alla fine di Paesi purtroppo non l'Italia e poi dall'altro lato però abbiamo
Tensione sul mercato per lavoro corruttore preoccupazione molto severe per i posti di lavoro tre che perché per la Puglia e ci sempre con un certo ritardo andamento dell'economia e quindi
Con un'economia che comunque
La
Chiedevamo potrebbe perdere cinque cinque per cento però ti interrogo del cinque per cento
Legittimo aspettarsi che ci siano delle riduzioni occupazionali più consistente di quelle che ci sono state fin qui soprattutto
Finirebbe inevitabilmente perché coinvolgerà anche quei lavoratori con contratti a tempo indeterminato che finché sono state portate risparmiati dalla recessione tutto il costo possibile scaricato soprattutto sui lavoratori temporanei
Perché c'è un limite anche la protezione che ci può dare a questi lavoratori quando le imprese chiudono contro i lavoratori perdono il loro posto di lavoro
Quindi effettivamente ci sono delle preoccupazioni serie soprattutto che il nostro Paese continuano a fare nulla per contrastarla recessione abbiano scelto la strada di non fare nulla
E questa strada di non faremo un'ora più si allunga la crisi figure diventa una crisi
Occupazionale
Soltanto finanziaria
Più diciamo questa parte civile cosa senta professor labolani però cominciamo con lo ricorderete chiarire alcune cose perché insomma in Italia e meno colpite agli altri Paesi dalla crisi però mi spieghi come mai allora l'Italia il PIL diminuisce del cinque per cento nell'epicentro della crisi negli Stati Uniti diminuisce il Polo otto per cento
Proprio questo il punto italiano che ha fatto nulla per combattere la recessione non l'abbiamo fatta nessuna politica anticiclica
Per cui ci troviamo ad andare paradossalmente peggio di Paesi che l'arricchimento della
Della crisi però prendere come riferimento la Francia che un altro grande Paese europeo
Che non ha avuto la bontà biliare come noi e che non ha avuto grandi banche coinvolte dalla crisi finanziaria come sta la Francia di Sarkozy Mantova molto meglio di cosa
Cumulativamente offerto dall'inizio della crisi in cui virgola cinque per cento del prodotto l'abbiamo già terzo sì il cinque per cento riceviamo avverrà attorno al sette mezzo per cento
Quindi noi torneremmo al rivendichi ricchezza pro capite reddito pro capite del mille novecentonovantotto la Francia ha perso un anno un anno e mezzo
E quanto tempo ci vorrà ammesso che nel due mila e dieci effettivamente il sistema internazionale degli riprenda anche se con fatica la via di una ripresa quanto ci vorrà all'Italia per insomma per riprendersi
Perché l'Italia che ama i ricchi degli ultimi
Dieci anni avrò precedenti alla recessione
Andranno almeno altri dieci anni io mi auguro che le cose cambino e che potrebbero cambiare in peggio ovvero
Potrebbero anche cambiare in peggio
Certamente per quel che bisognerebbe adesso tolto nei momenti di crisi
Si trova il consenso per fare delle riforme
Beh insomma che lei questo lo so sempre complicate basta vedere a Barack Obama e alla riforma sanitaria certamente accetta
Però lei dice almeno Barack Obama ci sta provando
è
C'è un certo tipo io penso che certamente chi vuole riforme trova sempre una certa opposizione
Le riforme di cui parlo per l'Italia e sono e forse anche più strettamente legata alla congiuntura PD
Recepito più facilmente proverebbero sospetti ipotizzato le regole di Spinale la riforma degli ammortizzatori sociali ad esempio importanti per la prima cosa da fare novantotto attuativo avevamo
Con questo incubo della della cassa integrazione in deroga che che difficilmente non si capisce più a chi arriva chi non arriva
Lei crede parchimetri altri denti sarà difficilissimo ridurla poi anche questi costi rimarranno lì anche dopo la crisi perché le imprese non pagano Candy
Dare dei soldi per la ripresa sarà molto difficile perché oggettiva di via
Il tutto perché aveva voluto fare la riforma dovremmo cambiare percorsi l'ingresso nel mercato del lavoro perché orientare le panchine ma fare attenzione anche durante la crisi
Facili c'è una grande incertezza
Oggi nessuno solo con dei contratti a tempo e questo creare condizioni per cui il futuro che abbia generazioni di lavoratori che non riceva una forma più i lavoratori a tempo non vengono formati da bisogna fa davvero le regole della contrattazione cosa che non è che va fatta tant'è che si partirà parlare di gabbie salariali quant'altro eccetera la verità è che le sindacati datore di lavoro devono davvero trovare un accordo su questo insomma sono queste cose qui giudizio subito che
Servirebbero per
Non tutto il mondo sarebbe molto sarebbe su due zone sul mercato del lavoro insomma
Io penso che siano questi terreni oggi prioritario per l'altro
Prettamente scientifiche credo che
Su questo piano
Credo ricalca
Bene la ringraziamo come sempre ringraziamo il professor Tito Boeri economista la Bocconi di Milano per l'ascolto da Radio Radicale