Presentazione del libro «Caporetto, risponde Cadorna» di Carlo Cadorna e Luigi Cadorna (BCSMedia)

Tra il mille novecentoquattordici e il mille novecentodiciotto all'intera Europa è sconvolta da un evento che segnerà per sempre il futuro del pianeta la prima guerra mondiale a l'Europa è divisa in due blocchi la Triplice Alleanza un accordo puramente difensivo tra Austria Ungheria maniacale stipulato nel mille ottocentottantacinque e la scrittrice intesa formata da Gran Bretagna Francia e Russia all'intesa nasce con l'intenzione di far The comune contro l'espansionismo austro-tedesco in Marocco e nei Paesi balcanici
Proprio a Sarajevo il ventotto giugno del mille novecentoquattordici vengono uccisi l'arciduca d'Austria fra Cesco Ferdinando e di sua moglie la mano è quella di Gavrilo Princip uno studente nazionalista facente parte della Mladá Boleslav organizzazioni a favore dell'annessione della Bosnia alla Serbia
Utilizzando l'attentato come pretesto l'Austria il ventotto luglio del mille novecentoquattordici attacca la Serbia la Russia garante dell'indipendenza Serra deve intervenire pure I due Imperi centrali sono uniti in guerra contro le forze dell'intesa i tedeschi per colpire la Francia lungo il confine meno protetto invadono il bel gioco paese neutrale la manovra provoca l'ingresso nel conflitto della Gran Bretagna la quale non può tollerare l'aggressione ai danni di un Paese neutrale affacciato sulle coste della Manica contemporaneamente i russi attaccano la Prussia orientale riportando però una serie di sconfitte Italiae inizialmente neutrale ma decide di schierarsi con le forze della Triplice intesa per liberare Trento e Trieste ancora in mano austriaca il ventitré maggio del mille novecentoquindici Italia entra in quella con l'Austria dopo una fase iniziale grande movimento di fronti si immobilizza noi incomincia una lunga e logorante guerra di trincea
Buongiorno a tutti
Mi chiamo Paolo Biondi sono direttore editoriale di dicesse media la casa editrice del libro che andiamo a presentare oggi Caporetto risponde Cadorna
Volete avrebbe voluto quindi a tutti voi presenti al curatore del libro il colonnello Carlo Cadorna
E a livello illustre relatore che ci accompagneranno in questo breve viaggio attraverso la storia
Quindi senza indugio a rappresentare professore Aldo Ricci
Il professore Aldo Mola storico direttore dell'Associazione studi storici di Giovanni Giolitti oltre che autore della prefazione del libro l'ammiraglio Ferdinando Sanfelice docente di storia delle istituzione militare presso l'Università Cattolica di Milano
E il giornalista Andrea ciò non ci scrittore che i numerosi articoli della della catena materia della Grande Guerra
Che è appunto l'onere e l'onore di motonave questo dibattito
Prima di passare la parola Bertoncini vorrei solo aggiungere che la pubblicazione di questo libro è stato un percorso impegnativo
Per una piccola casa editrice come la nostra perché oltre a nuovi documenti storici inediti contiene la riedizione commentata di pagine polemiche
Le memorie del generale Luigi Cadorna che furono pubblicate nel mille novecentocinquanta grazie al padre Raffaele purtroppo quell'edizione non venne più ricordata fino ad oggi per cui riproporla qui da voi è per me è motivo di grande orgoglio
Inoltre
Nessuno di noi qui ha intenzione di cambiare la storia
La storia non si può cambiare
Oggi noi qui cambieremo la storiografia
Che la storiografia e l'arte di raccontare la storia attraverso la ricerca e attraverso uno studio dei documenti grazie
Buongiorno grazie per essere intervenuti così numeri o numerosi e curiosi sono particolarmente grato al colonnello Cadorna di avermi scelto per questa
Entusiasmante avventura perché non si tratta di un convegno di storici una cosa un po'polverosa per parlare di cose antiche ormai sorpassata ma sono cose che hanno una loro attualità
Importanza assoluta
In questi giorni nelle sale del cinema
C'è un Balkh firma importante di produzione anglo americana dedicato proprio alla prima guerra mondiale è costato cento milioni di dollari ne ha incassati duecentocinquanta duecentocinquanta
Così incuriosito ho chiesto a Hong qualche ragazzo amici adolescenti
Figli di miei amici eccetera e ha fatto una domanda secca ho chiesto ma secondo voi l'Italia ha vinto perso la prima guerra mondiale
Di questi venti ragazzi quattordici hanno risposto che l'abbiamo persa cinque hanno risposto che non lo sanno e solo uno ha risposto che l'abbiamo vinta
C'è un problema
Qualcosa non ha funzionato
Anche perché non stiamo parlando dalla battaglia di Custoza di Magenta appena due anni fa c'è stato il centenario allora per quanto i militari abbiano fatto tutto quello che era in loro potere per celebrare questo anniversario però da parte da cui dal punto di vista della cultura e dei media c'è stata una grossa falla anche perché nel rievocare la storia oggi ha una sua importanza anche dal punto di vista della politica internazionale questo film anglo americano è un gigantesco sporte da assolutamente legittimo che fa filtrare un messaggio inglesi e gli americani hanno vinto la prima guerra mondiale non è esatto non è del tutto esatto alla prima guerra mondiale l'hanno vinta agli italiani
Ma la novità non solo per l'Italia l'hanno vinta per tutti l'hanno vinta per tutta la Triplice intesa
E se proprio vogliamo fare nostro linguaggio più infine politicamente corrette parlare non di vittorie ma parlare di fine dalla Grande Guerra
La nazione che ha fatto finire il massacro l'inutile strage è stata l'Italia
E questo è facilmente riscontrabile
Quattro novembre mille novecentodiciotto battaglia di Vittorio Veneto l'Austria Ungheria chiede l'armistizio
Sei giorni dopo
La Germania
Firma la resa a Compiègne sei giorni dopo e sapete perché questo molti di voi lo sapranno ma forse le persone che ci seguono a casa non tutte lo ricordano
Nella clausola in una delle clausole dell'armistizio con l'Austria era contenuto un un codicillo diciamo una una clausola appunto che prevedeva che l'Italia in armi potesse attraversare l'Austria per invadere la Baviera
E fu esattamente questa prospettiva a far cadere nel panico i tedeschi tant'è che la Baviera si sollevò anche temendo eventuali ritorsioni
Dato che a Caporetto le truppe tedesche si erano macchiati di alcuni episodi insomma non proprio onorevoli quindi fu esattamente il rischio che l'Italia invade se la Baviera a far capitolare la Germania ecco questa questo dato di fatto
Pur con i dovuti modi il dovuto tatto e il stavo afferra che si impone in un contesto europeo internazionale ed europeista però non è stato non è stato fatto presente da parte del nostro Paese
Diciamo la sproporzione evidente trecento milioni di dollari investiti dagli inglesi e degli americani per il loro film bellissimo
E gli appena tre milioni di euro investiti nel due mila diciassette per un bel film di Ermanno Olmi torneranno i prati
Che però ne ha incassato solo uno di milioni di euro ecco
Io credo che tutto questo denunci una situazione culturale
Nell'informazione dei nostri ragazzi delle giovani generazioni
Qui bisogna mettere rimedio in tempi brevissimi perché fa parte della coscienza del nostro popolo
E una delle cose ancora più straordinarie e più inaspettate è che non solo l'Italia ha vinto alla grande guerra per la Triplice intesa
Ma l'uomo che ha vinto la Grande Guerra per l'Italia è stato quello che viene considerato nell'immaginario collettivo
Un incompetente un incapace addirittura un sadico comandante che mandava gratuitamente
I propri uomini al macello ecco noi oggi siamo qui per un'operazione verità
Titanica uno sforzo quasi disperato
Per cercare di fare veramente luce sulla figura del generale Cadorna quindi chiederei al colonnello Carlo Cadorna nipote diretto del generalissimo di spiegarci perché ha dedicato la sua vita a rendere giustizia al nonno cosa ha trovato e che cosa l'ha spinto a pubblicare le sue memorie rivedute e corrette grazie
Qualche anno fa
Ebbi l'occasione di leggere un libro di terza media di storia
Terza media
Dove era scritto che a Caporetto l'esercito italiano era scappato
E si era fermato solo al Piave perché non sapeva nuotare
Questo è quello che ho letto sul libro di storia
Ora il poiché vi è una nella alla fine degli anni sessanta è stato pubblicato dallo Stato Maggiore dell'Esercito alla la relazione ufficiale su quegli avvenimenti dove è scritto
Prendendo ovviamente dal diario storico di tutte le autorità quindi un lavoro un lavoro storico di grandissimo valore di grande serietà e precisione
Risulta esattamente il contrario
Cioè che il nostro esercito invece a ha combattuto diciamo ha combattuto eroicamente addirittura un una prima una ritirata in condizioni difficilissime e poi ha resistito vittoriosamente con i nostri alleati che ci stavano a guardare da lontano perché non ci credeva
Quindi
Io allora scrissi al ministro della pubblica istruzione chiedendo che almeno in occasione del centenario
Fosse ristabilita la verità storica
Come è stato detto
è stata come è stato detto è stata scritta sui documenti
è scritta sui documenti
Non ho avuto risposta
Ma oggi qualcosa comincia cambia perché o ho ricevuto parole di apprezzamento da parte delle massime
Autorità dello Stato peri lavoro divi ricerca della verità storica fatto
Ringrazio soprattutto il rappresentante dello Stato maggiore dell'esercito qualificatissimo che ha voluto farmi l'onore di essere presente
Lì istituzione che la nostra famiglia è un punto di riferimento unico
Diciamo irripetibile
Ringrazio i rappresentanti delle
Delle nostre tradizioni militari importantissimo
Per i quali la la storia di Caporetto ci lascia un grande insegnamento di di grandissima attualità
In quelle giornate così difficili i nostri reparti hanno combattuto con un valore direttamente proporzionale al valore delle loro tradizioni tradizioni militari significa parlare della memoria storica di ogni reparto
Quindi questo significa che la storia varie vale qualcosa
Dobbiamo porci venendo ai giorni nostri dobbiamo perciò chiederci perché viene svalutato alla storia
A vantaggio di un di un sito di sistemi che
Scaturiscono probabilmente dalla dalle nuove tecnologie che ci portano invece a selezionare la mediocrità
Il libro che oggi viene presentato
è nato si può dire una quindicina d'anni fa quando su indicazione di un amico storico
Ho conosciuto un uno degli aspetti del Pentagono il quale mi ha mi ha detto che loro consideravano il generale Cadorna uno dei massimi strateghi di tutta la storia militare l'ha confermato il capo di stato maggiore ex capo di stato maggiore della Difesa che avendo frequentato la scuola di guerra negli Stati Uniti
Ha studiato le principali manovre del generale Cadorna
Questo libro e anche l'attuale penso perché si dimostra con documenti si dimostra che quello che è avvenuto durante la prima guerra mondiale ancora avuto e ancora degli influssi sulla nostra politica attuale
Sul sui nostri problemi
Più gravi e mai risolti anzi aggravati
Infine debbo dichiarare che non avrei mai scritto quel nemmeno cominciato a scrivere questo libro
Se non avessi avuto il sostegno soprattutto l'insegnamento del professore Aldo Mola
Storico insegne
Al quale rivolgo il mio più sentito ringraziamento grazie
Ecco giusto per introdurre
Qualche
Tutto Esterno vorrei citare il parere tecnico di alcuni generali stranieri che erano nemici
Del generale Cadorna generali Korn Corrado per esempio Capo di Stato Maggiore osteria con iscrisse siamo riusciti a rovesciare Cadorna questo dopo Caporetto
Questo il maggior vantaggio conseguito da tutta l'operazione Cadorna come un vecchio leone prima di cedere ci ha sferrato una zampata sul Piave egli ha saputo rianimare gli italiani noi abbiamo assistito a un fenomeno che ha del miracolo ecco
Paragoniamo questi illustri commenti di nemici di stranieri quindici di allora naturalmente
Di stranieri con quella che è la percezione che abbiamo noi oggi della sua figura un altro storico insigne storico militare serra Basie il leader parte
La storia tratterà il Maresciallo Cadorna assai più genialmente di quello che lo abbiano trattato le sorti terrene
Intellettualmente era non solo il maggiore soldato italiano ma con tutta probabilità egli superava tutti gli altri comandanti alleati la sua visione il suo pensiero manifestarono maggiore originalità di quella che denota se la maggioranza dei suoi confratelli
Alla testa degli eserciti alleati e ciò ad onta degli assai più difficili problemi strategici che a Luis petto di risolvere ecco la strategia la sua grande strategia per la quale viene studiato all'estero dal Pentagono come sottolineava il colonnello Cadorna è stata la base che ci ha consentito di vincere la Grande Guerra una strategia che non è stata cambiata nelle sue linee principali nemmeno dal generale Diaz come vedremo chiederei in due parole al professor Aldo Mola di spiegare qual è stata l'attacco la la strategia e la trappola che è scattata dopo Caporetto e che ha consentito all'Italia di vincere la guerra anche dopo che il il generale Cadorna era stato destituito
Ma la va detto ma in primo luogo io deciderò
Esprimere la mia particolare soddisfazione di essere di qui in questa sede così importante a parlare della figura del maresciallo d'Italia generale Luigi Cadorna perché la famiglia a Cadorna
Ha avuto nel corso de la sua storia un legame privilegiato con il senato sono stati i senatori del regno Carlo Cadorna così io
E di Raffaele Cadorna che ha legato il suo nome a alla appresa di Porta Pia all'ingresso dell'esercito italiano io Roma
Padre di Luigi Cadorna di cui appunto parliamo a sua volta padre senatore quindi a sua volta dal mille novecentotredici padre
Di Raffaele Cadorna senatore quindi c'è un legame profondo ecco questo va evidenziato
Per collocare bene
La rievocazione di una memoria che non è solo di famiglia ma di costruzione della
Conoscenza della storia da parte di questi uomini ed alla loro visione che italiana ed europea allora il quesito che è stato portato quesito è stato posto si può rispondere interni e strette sintetici cioè
La guerra italiana comincia con Cadorna a essere una guerra europea
E quindi ad avere al proprio interno la capacità di a reagire nei confronti di una io lo scacco militare quello che cadono chiamai disastro che non è una sconfitta
Non è la catastrofe tutti gli eserciti europea avevano avuto battaglie non vinte e si trattava di risalire da chi o Italia ce la può fare grazie al fatto che lo scacco era stato previsto puntualmente dal generale Cadorna erano state predisposte
A Piano di ritirata sin da subito di come riorganizzare l'esercito come la battaglia di arresto che e a ben vedere quanto viene poi eseguito dal comandante supremo che segue cadono e cioè Armando Díaz il quale non fa che mettere in opera la seconda fase del piano
Puntualmente analiticamente previsto da Cadorna resistenza sul Grappa resistenza copiare i lutti con un piano che era perfettamente congegnato e approvato da quello che era il capo delle forze armate
E cioè Vittorio Emanuele terzo che era a strettissimo contatto quotidiano con il comandante supremo perché era una figura non appariscente ma sostanziale il terzo soggetto l'esercito italiano
Che ha retto compiti propri uomini come è stato ricordato dal dottor ciò ci ed è resto questo fece piacere proprio a Cadorna il quale disse poi in definitiva il fatto che gli virgolette alleati che non erano amici non ci hanno aiutato in questa impresa fa esalta risaltare ancora di più le carte la capacità delle sette italiano che io vero vincitore all'indomani di questo arretramenti
Grazie
Quindi Cadore cadono non fu sorpreso dalla disastro di Caporetto attenzione qui è importante
Pesare bene le parole le parole sono importanti come diceva un famoso regista italiano perché qui si parla sempre continuamente di disfatta ma la disfatta vuol dire una
Eliminazione definitiva delle delle forze in campo un un disastro completo che non consente alcuna alcun tipo di reazione
Se si vanno a vedere i numeri Caporetto coinvolse appena il dieci per cento delle forze in campo allora perché parlare di disfatta se fu coinvolta solamente la seconda armata e un altro corpo d'armata e altri pochi reparti ecco quindi
Caporetto è diventata nel linguaggio nel linguaggio non solo italiano ma anche nel linguaggio straniero un episodio di
Un un un come posso dire a assunto un significato di di di distruzione totale di sconfitta totale ma vogliamo per esempio parlare un attimo delle Caporetto degli altri chiederei questo punto all'ammiraglio San Felice
Di vedere se anche gli altri Paesi cobelligeranza i ma anche i nemici gli Imperi centrali ebbero delle disfatte vere e proprie che sono molto superiori a al disastro di Caporetto
A non c'è dubbio il record assoluto redatto dalla perdita dell'intera Polonia da parte dell'esercito russo nella nella nel mille novecentoquindici inizio mille novecentosedici
Seguita a ruota dalla perdita di un terzo del territorio nazionale da parte della Francia che cosa che è avvenuta due volte sia nel mille novecentoquattordici sia nel mille novecentodiciotto con l'offensiva diario poi ovviamente ci sono state altre perdite disastrose tipo quella della Romania la Romania perse l'ottanta per cento del territorio nazionale e Ueda si dovette rifugiare nel Gesta nell'ultima noi in effetti abbiamo perso la Regione abbia perso la Regione
Che
I piani prevedevano un'offensiva ricordiamoci una cosa era nei governi che volevano la guerra grossa e Breve per usare una frase del generale Cadorna
Le guerre non sono brevi mai ma è uno crede si illude che siano bravi non sono
Ecco
Il punto è stato questo
Che Noli dovevamo arrampicarci sulle montagne
Facendo una causa che Napoleone si era rifiutato di fare
Che era ormai mise del buonsenso nei piani nel tanto buonsenso nei piani dell'esercito italiano approvati politicamente dicendo non possiamo marciare su Vienna attraverso Tarvisio è un'illusione proviamo a marciare su Lubiana
E parallelamente riesuma o no il piano Billi
Che piano difensivo piano che era stato rigettato e politici già nel mille ottocento novantacinque novantasei in generale e Cosenza napoletano
Va bene aveva detto ma se facciamo la guerra un plauso sia dobbiamo fare una serie di battaglie l'arresto per rallentare l'avanzata io sì sì e Pacino abbiamo attestare sulla linea del Piave
Esattamente quello che poi ha fatto cadono
Cadauna che è per svolge questa missione
Corse a Roma prese un deputato al Parlamento Generale di Giorgio gli diede un Coppola il comando di un corpo d'armata speciale fatto con gli sbandati di assecondarla
E gli sci allentare l'avanzata
Piccolo particolare e poi chiudo il campo allarmata speciale era una delle misure che il geniale Cosenza aveva previsto
Grazie
Grazie quindi questa vera e propria trappola che il generale Cadorna aveva previsto con grande anticipo rispetto al mille novecentodiciassette ma vorrei chiedere al colonnello Cadorna diciamo
Con una una spiegazione proprio tecnico militare ma in che cosa consistevano queste fortificazioni sulla linea del Piave
Si predisponeva hanno allagamenti si facevano saltare dei ponti ci spieghi nel dettaglio in che cosa consistevano queste fortificazioni che tipo di immensi lavori
Furono richiesti a masse di centinaia migliaia di operai
La
Riorganizzazione della linea del Grappa Piave discende da un incarico che il generale Cadorna ebbe nel mille novecentododici dal generale polio suo predecessore rispetto al il general Cadorna visitò la linea del Piave rispetto alle valutazioni dei suoi predecessori
Valotto che la la posizione che consentiva di tenerne il Piave era quella del Montello che è un è un Montebello di circa trecento e ottanta metri
Che domina peraltro il Piave siccome con ufficiale d'artiglieria ha subito individuato il punto mettiamo le artiglierie sul Montello e domini amor filiale poi però dal Montello si è accorto che il Montello a sua volta era dominato dal Monte Grappa e quindi ha detto siede si è detto devo portare le artiglierie sul Monte Grappa di cui la l'ordine di di costruire una strada perché senza strada alle artiglierie sul Grappa non si potevano portare e dopo la strada sono arrivate è arrivato un una tubatura che portava l'acqua potabile sul Grappa perché in cima di rapa non c'era acqua potabile e quindi i soldati non potevano vivere
Poi sono arrivate quarantadue postazioni in caverna per artiglierie di medio calibro che quindi dall'alto del Grappa potevano raggiunge che la distanza massima che era sui per i cannoni di medio calibro sui tredici chilometri e quindi dominavano tutta la zona
Zona che è stata completata con dei campi trincerati che si collegavano al Brenta e quindi all'Altipiano di Asiago da una parte e dall'altra parte
Con la possibilità anche di allargare campi trincerati e poi con la possibilità di allargare la pianura veneta
In caso di attacco
Grazie
Quindi
Costruzioni imponente Inge chiaramente hanno avuto anche una visibilità inferiore dal punto di vista storiografico perché un conto sono degli assalti
All'arma bianca che si rivestono di tutta una serie di significati anche romantici eccetera è un conto è una preparazione logistica una perforazione
Nelle fortificazioni in questo tipo di
Previsione di eventuali disastri ma la lungimiranza del generale Cadorna non si limitò solamente a questo un'altra
Prerogativa importante di cui parlava quello storico inglese che ho citato prima riguardava appunto una visione europea
Una visione diciamo ciò interdire muove oggi tra i vari comandi alleati chiedere un contributo su questo professore Aldo Mola grazie
Bene Cadorna e un uomo del Risorgimento a ben vedere se vogliamo e persino un garibaldino in che senso
Che ha ben presente
La storia pregressa mille ottocentoquarantotto quarantanove d'Italia farà da sé e viene sconfitta
Regno di Carlo Alberto Novara
Successivamente l'Italia ottiene la Lombardia perché combatte a fianco di Napoleone terzo
Nel mille ottocentosessantasei ottiene il Veneto perché combatte a fianco della Prussia cioè le guerre possono essere vinte in una visione europea uomo del Risorgimento
Che pensa il limite europeo l'Italia è stata unificata
Nel mille ottocentosessanta sessantuno perché c'è alle spalle un disegno europeo incunearsi tra le ingordigia e della Francia ed è la Gran Bretagna per ottenere un risultato
Assolutamente insperati re l'unificazione e poi costruire fare lo sta costruire lo strumento militare ecco Cadorna ha presente tutto questo l'Italia accende alla triplice intesa quindi non è un'alleanza tra pari varata dispari
Grande il ministro degli Esteri San Giulianova intuito una inchiesta di creare una quadruplice ma i diplomatici italiani non l'hanno capito allora si entra in una guerra tra dispari ma bisogna fare comunque una guerra europea ed è quello che fa
Cadorna il quale quindi capisce che ogni iniziativa italiana deve essere congeniata pongo quelle degli altri eserciti che sono frutta
Sennonché malgrado le sue insistenze i suoi auspici ha una visione autenticamente unitaria del conflitto contro gli Imperi Centrali si arriverà solo nel mille novecento e che diciotto quando Aino Cadorna è già stato rimosso da comandante supremo però continua a vincere la sua visione
Malgrado l'ottusità di ambienti diplomatici e malgrado poi l'intervento di Wilson che sconvolge tutti i piani europee compresi quelli De Rita
Grazie professore quindi un generale da un di una visione modernissima altro che il generale legato a schemi ottocenteschi che una certa storiografia
Ci ha tramandato ci troviamo proprio di fronte un ribaltamento completo di quella che è la percezione del generale Cadorna ecco in questa ottica di strategia concordata con gli altri comandi dell'intesa si colloca la questione spinosissimo a delle spallate le famose spallate assalti che
Comprendevano migliaia e migliaia di uomini e che veri e il primo anno di guerra forse anche fino al mille novecentosedici
E furono particolarmente disastrosi ma vogliamo cercare di capire il perché di queste spallate lo chiedo ancora al professor Mola
Era assolutamente necessario da parte dell'Italia logorare quello che era il suo avversario storico
E cioè l'impero austro-ungarico con un disegno anche questo di carattere risorgimentale prima l'ammiraglio Sanfelice ha ricordato il piano Strategico di Cadorna Lubiana Zagabria per aggirare da sud
Il sistema difensivo di del dell'impero asburgico
Quale era il proposto di Cadorna logorando lo con le spallate avrebbe evidenziato le contraddizioni interne
E i movimenti di indipendenza etnici di un impero che comprendeva quattordici nazionalità
E che poteva reggere solo fintanto che non fosse stato messo alla fame combattendo lo giorno dopo giorno logorando lo avrebbe determinato quello che poi sarà il risultato del mille novecentodiciotto cioè il collasso
Per incapacità proseguire la guerra per la fame e per la rivolta dei boemi degli ungheresi decorati degli sloveni all'interno del sistema ormai l'impero
L'abulico e quello che per l'appunto
Si avvia alla dissoluzione come ha scritto Leo Valiani in un'opera assolutamente non superata e di grandi intelligenza politica europea
Grazie professore questo punto credo sia necessario fare un passo indietro vedere in che condizioni era sceso nel conflitto l'esercito italiano
Che tipo di operazione titanica si trovò di fronte generale Cadorna chiederei questo contributo al professor Ricci
Ma
La situazione dell'esercito italiano era sicuramente di grave impreparazione sia sul piano dell'addestramento sia sul piano degli armamenti teniamo conto che gran parte una una parte notevole si era già impegnata è logorata nell'impresa e vivibile che era stata più lunga e più come dire appunto impegnativa di quanto era stato previsto
E poi bisogna mettere anche in conto il fatto che
Tutta la fase
Che precede l'intervento cioè il l'anno quasi di neutralità fu è gestito in modo assolutamente
Inadatto in modo assolutamente deplorevole da parte del del governo Salandra Sonnino
Ecco questo è un punto importante perché nei momenti di crisi grave e penso questo è uno di quei conventi il ventidue ce l'ha fatta
Dopo il venticinque luglio cioè Badoglio Italia ha avuto la sfortuna di avere i peggiori presidenti del Consiglio nei suoi momenti di maggiore difficoltà e quell'anno tra interventisti e pacifisti c'è una come di una conduzione delle trattative con sia con l'Austria Ungheria e anche con la Germania che prevedeva Pecci spingeva per una neutralità italiana e sia con l'intesa che è assolutamente contraddittoria
All'inizio addirittura Cadorna pensa di inviare una parte dell'esercito sul Reno perché noi stiamo nella triplice con in Germania e Austria Ungheria perché questo era quello che era il quadro dopodiché viene velatamente informato che può darsi che ci sia un cambio delle alleanze ma soltanto due settimane o poco più
Prima dell'intervento quindi poco dopo il l'accordo di Londra in cui il governo entrerà senza avere alcuna conoscenza di quelle che sono li gli accordi tra le potenze dell'intesa
Di viene informato che si dovrà intervenire a breve contro l'Austria Ungheria
E questo dimostra tutto il come dire il quadro delle difficoltà in cui si trova si trova a operare
La strategia delle delle spallate l'ha già spiegato all'amico mollare era una strategia obbligata la direzione in cui muoversi era altrettanto obbligata perché quella verso il Trentino era impraticabile
E il giudizio è stato già ricordato porrebbe manco potrebbe citare un altro un altro generale tedesco altra Kraus che e consapevole della gravità dell'impegno cui si trova di fronte che si trovi di fronte Cadorna
E scrive questo soltanto una potente energica volontà
Poteva costringere trascinare a sforzi di così lunga durata sempre crescenti a onta degli insuccessi parlate che non portano a risultati concreti
Gli italiani la natura dei quali non era incline a così ostinati e sempre ripetuti a attacca
Infatti
Stava alla testa dell'esercito italiano questa forte personalità così poco corrispondente al carattere nazionale cioè Luigi Cadorna
Al di là del giudizio poco lusinghiero sulle nostre attitudini militari resta comunque questo giudizio categorico sul fatto che soltanto lui poteva peraltro per mesi riuscire a a portare avanti questa questo tipo di strategie finiamo poi conto che nel nel sedici nel maggio quando c'è la spedizione perché il primo anno si chiude praticamente con la spedizione punitiva
Cosiddetta spedizione punitiva da parte dell'Austria Ungheria maggio del sedici De Pol posta la la testa a Salandra che sarà sostituito
Dal
Indi dissi mo'Boselli mantenendo però sempre Sonnino la guida degli esteri in quello stesso periodo si fa Sonnino si fa interprete di una promotore una spedizione in Albania quindi un altro indebolimento
Delle forze militari Italia IP tutto il problema dei rapporti tra il comandante e i governi Salander prima e Boselli poiché furono sempre conflittuali ma sul quale torneremo magari dopo
Grazie professore
Dunque proprio in questa ottica riguardo va grave impreparazione con cui era sceso guerra l'esercito italiano si devono inquadrare anche un altro un'altra leggenda nera che grava sul conto di Luigi Cadorna la famigerata Libretta Rossana libretto rossa era un manuale diciamo così di distruzioni militari il cui nome completo era attacco frontale ammaestramento tattico
Ecco in molti hanno criticato in questo pamphlet che dovrebbe essere il pensiero tattico strategico di Cadorna uno dei principali fattori che condussero la morte
Tanti soldati italiani nei primi due anni di guerra ma in realtà questa Libretta rossa è rimasta in uso fino agli anni settanta del Novecento come ci ha testimoniato il colonnello Cadorna
Può può confermare questo dato colonnello cioè che la Libretta rossa sia rimasta in vigore fino agli anni settanta
Nella sostanza sì ma non non nella forma diciamo perché nel dopoguerra io ho studiato superveloci circolare diciamo serie seicento e settecento che sono di provenienza alleata diciamo venissero quello che si può dire che non non c'era niente che si differenzia asse dalla sostanza di quello che è scritto nella circolare di Cadorna anzi circolari Cadorna si può dire che è molto più profonda perché esaminava
Molto più profondamente alcuni problemi per esempio la valutazione del terreno che è fondamentale senso sopra fare una valutazione corretta per il terreno non si può nemmeno impostare bene la tattica
Anche perché poi non dimentichiamoci che i critici della Libretta rossa poi non offrono altre alternative perché gli elicotteri non erano stati ancora inventati
I bombardieri nemmeno quindi ben difficilmente si riesce a capire come su un fronte di seicentocinquanta chilometri
Di trincee reticolati fosse possibile attaccare in un altro modo
Quindi se non sbaglio l'unica tecnica possibile era quella di concentrare il fuoco dell'artiglieria in un unico punto per distruggere i reticolati le barriere opposte dall'avversario e poi fare entrare la fanteria all'assalto dico bene colonnello sì bisogna chiarire questo che
Il generale Cadorna per evitare
Poi che la l'Austria aveva un patrimonio in artiglierie
E in posizioni forti che era molto superiore al nostro
Se avesse concentrato le sue forze come alcuni alcuni suoi generali di livello più basso
Badando solo allora a livello diciamo se avesse di avesse ascoltati sarebbe successo quello che è successo nel diciassette al generale Nivelle in in
In Francia dove ha ha ammassato delle masse norme di uomini e di artiglieria pensando di sfondare invece non hanno sfondato hanno avuto hanno avuto
Centinaia di migliaia di morti ecco quindi è stata una un errore gravissimo invece il generale Cadorna ad evitare questo cosa ha fatto le famose spallate non furono affatto dei degli attacchi frontali in senso diciamo compiuto furono degli attacchi su larga fronte nel senso che ha dato ai comandanti dell'Armata
Che nella sua mente organizzativa riteneva dovessero assolutamente moderna dei riteneva dovessero sviluppare il loro senso di responsabilità appunto attraverso l'esercizio della responsabilità
Dicevo ha aveva lasciato ai comandanti dell'Armata il compito di scegliere i i punti dove concentrare l'azione del fuoco ed e dei punti sui quali concentrare impiego delle riserve che costituiscono diciamo le armi che ha il comandante in campo tattico per vincere la battaglia chiama la manovra del fuoco e delle riserve grazie ecco quindi
Alla Libretta rossa che ne conosciamo il generale Cadorna fece seguire molte altre circolari per aggiornare la situazione visto appunto i primi insuccessi ottenuti sul campo grazie soprattutto purtroppo alla scarsità
Delle artiglierie delle nostre artiglierie su questo vorrei chiedere un commento al professor Ricci
La questione dell'artiglieria delle munizioni per l'artiglieria riguardava anche un aspetto industriale e comunque una scelta politica il governo non diede
Materiali mezzi uomini necessari a Cadorna come Luís aveva richiesto
Il
Il rapporto tra tra Cadorna il governo fu sempre improntato a una dialettica piuttosto vivace per usare Cuneo femminismo
Le sue richieste di rifornimenti sia di integrazione sul piano delle unità militari e soprattutto degli armamenti ma anche richieste che i armamenti da parte dei degli alleati che poi in realtà erano molto
Come dire restia a questo e il governo della Restivo chiedere aiuti di questo tipo perché voleva dimostrare che l'Italia era in grado di farcela da sola
In realtà il meccanismo si mette in moto piuttosto che lentamente per il l'aspro la sproporzione degli armamenti tra l'Italia e gli altri Paesi al momento dell'inizio del del conflitto ma anche dell'entrata dell'Italia in guerra e norme
Provvede a questo un provvedono a questo una serie di provvedimenti legislativi la creazione del ministero cosiddetto delle armi e munizioni e il sistema della mobilitazione industriale
Prevedeva che nell'industrie impegnate
Non solo le armi mai sola tutta la produzione anche alimentare
Poteva servire per sostenere l'esercito rispondesse non più a una legislazione normale di rapporti di lavoro ma una legislazione improntata alle necessità della guerra
Quindi abbiamo tra l'altro una trasformazione sociale anche molto importante che avviene in questo periodo
Abbiamo un ingresso in massa delle delle donne la prima volta nel nel sistema produttivo e questo è un risultato che poi resterà anche durante la dopo la dopo la guerra resterà in parte naturalmente non non in toto
Ma se andiamo a vedere i grafici tra l'inizio e la fine c'è una un incremento del settore siderurgico del settore chimico e quant'altro che è assolutamente incredibili cioè l'Italia industriale del del Primo dopoguerra del del dopoguerra della prima guerra mondiale è veramente un altro paese rispetto a quello precedente però questo avviene soprattutto nel
Nella seconda fase in particolare dopo dopo Caporetto
Ci furono degli incontri con tra le tre i generali italiani e quelli
Sta lì dei paesi alleati in cui venne sul sul in discussione la necessità o meno di provvedere ad aiutare sul piano degli armamenti l'Italia e il il generale dall'olio che era quello responsabile del produzione degli armamenti storie di tutta la la la la produzione è necessaria alla guerra disse no l'Italia ce la farà da sola e fece una campagna eccezionale io non metterei da da questo punto di vista tra gli uomini che hanno meritato il successo finale non non mettere accanto a Cadorna e ad alcuni altri fece una campagna presso tutti i grandi stabilimenti italiani spiegando agli operai perché l'Italia doveva far fronte da solo da sola alle necessità della produzione militare
Grazie quindi Cadorna preso tra due fuochi si trova all'età di sessantacinque anni a gestire un esercito impreparato
Su un fronte larghissimo con un governo che
Diciamo a un po'il braccio corto per quanto riguarda i mezzi materiali per condurre la guerra e allora che cosa fa
Si adatta secondo quello spirito tipicamente nostre italiano
Inventa escogita nuove soluzioni tra cui per esempio
La guerra la cosiddetta guerra di mine per cercare di tenere il più possibile al riparo i soldati
Gli attacchi notturni
E poi soprattutto la intuizione geniale tratta dalle sto osso truppe né tedesche ma migliorata in una versione italiana che è quella degli Arditi che diede un un un contributo notevolissimo anche a sbloccarli tutta una serie di situazioni stagnazione che erano veramente ormai insostenibili chiedere al professor Mola un una brevissima panoramica su queste innovazioni questi adattamenti del generale Cadorna
Per migliorare le condizioni della guerra perfettamente dunque Cadorna si trova a dover fare come è stato ricordato dall'ammiraglio San Felice una guerra che non era prevista la guerra prevista Daloui era guerra Breve
E grossa così come già aveva anche intuito il grande San Giuliano cioè l'Italia poteva entrare in guerra solo era il testamento
Del vinto e cioè l'impero austro ungarico disse non è cavalleresco ma è realistico perché l'Italia se non era preparata e quindi doveva inventare una guerra appunto nuova partendo dalla constatazione che occorreva creare l'esercito c'era un problema anzitutto morale prima professor Ricci ha ricordato la diciamo la raccolta di consensi nelle fabbriche italiane in Gran Bretagna i sindacati subito all'indomani della dichiarazione di guerra si schierano per la lotta fino alla distruzione della Germania
Da noi
Malgrado il l'accordo di Londra del ventisei aprile del quindici prevedesse
L'intervento dell'Italia contro tutti i nemici dell'intesa noi non entriamo in guerra contro tutti i limiti dell'intesa entriamo in guerra solo contro l'Impero House Umberto non contro il demanio lo faremo un anno dopo c'è quindi una guerra asimmetrica
Che costringe Cadorna a inventare continuamente
La necessità di tutelare gli uomini malgrado la triste leggenda che circonda il nostro personaggio c'è una lettera che invia la figlia Maria alla fine del quindici in cui dice conduciamo una guerra infame che costa vite
E Cadorna vuole risparmiare le vite e quindi moltiplica soprattutto la organizzazione tecnica della guerra pensiamo ad esempio alla conquista del Sabotino
Che venne preparata da Badoglio o una serie di accorgimenti costruzione di tunnel Tune per avvicinarsi quanto più possibile alla sommità e impiegare meno uomini possibili nel attacco finale e questo è appunto la accortezza rete risparmiare il capitale umano e cercare di investire su quello tecnologico ma con un ritardo di anni rispetto alle oggettive necessità
Conflitto
E allora ecco la creazione anche di corpi di élite come quello degli Arditi che è stato ricordato che sono uomini i quali vengono formati per vinse per essere decisivi determinanti come erano per esempio quelli guidati da giovani ufficiali germanici come Erwin Rommel che non per caso conduce una guerra diverso da nella offensiva di Caporetto che ha un successo
Perché l'obiettivo non è quello di conquistare territorio mai di penetrare all'interno del sistema difensivo nemico e quindi costringerlo Ada arretrare così come poi di fatto
Grazie professore ecco mi si mi mi si consenta una chiosa
Sugli Arditi
Una certa storiografia tramandato questo corpo di élite come selezionato fra gli avanzi di galera
I criminali individui particolarmente violenti ecco questa una una leggenda che è stata asfaltata dagli ultimi studi storici che veramente offensiva rispetto alle nostre forze armate anche perché gli arditi sono gli antenati delle nostre Forze speciali
Questo sarebbe utile da da sottolineare se è vero che durante il regime poi Lardi Peace mo'Siri si rivestì di tutta una serie di
Significati politicizzati non bisogna dimenticare che gli arditi si dividerà anche fra quelli di destra e quelli di sinistra vero professor ed era l'affittuario tra lo vorrei ricordare che tra gli ideatori degli Arditi c'è un certo Ferruccio Parri
Cioè in concreto per inteso c'è una convergenza tra attracco concitazione degli Arditi e il volontariato si tratta di truppe selezionati e che si offrono sono soldati che si opera per compiti speciali
Quindi e una reinvenzione del volontariato inizialmente il volontariato nella prima guerra mondiale
E di quello dei letterati dei poeti dei patrioti i quali non sapevano distingue la scarpa destra colà dalla sinistra cioè che vanno in guerra in modo molto ingenuo
Che non conoscono quali sono le tecniche belliche invece dardi firmo e il la sublimazione
Della forza militare concentrata in persone fisicamente preparate allenate per l'assalto e per essere risolutivi brevetto empio Risorgimento più la tecnologia
Grazie come vedete appunto ci ritroviamo di fronte al ribaltamenti completi di quella che la percezione comune di queste pagine di storia ma vorrei arrivare al punto dolente anche entrare nel vivo
Del della punta il tema più importante ovvero il disastro di Caporetto
Come abbiamo detto un disastro limitato che coinvolse solamente il dieci per cento delle forze in campo un disastro dalle proporzioni tutto sommato molto molto inferiori rispetto a quelle che subirono gli altri Paesi europei
Ecco e tra i disastri
Degli altri paesi cobelligeranza un ruolo fondamentale ebbene la Caporetto della Russia
Il fatto che la rivoluzione bolscevica avesse condotto alla resa la Russia consentì ai tedeschi soprattutto di stornare le armate che erano impegnate sul fronte orientale e di concentrarle sul fronte meridionale ecco quindi adesso
Uno dei cliché che si ripetono continuamente Caporetto è stata colpa di Cadorna
Probabilmente la cosa è un pochino più articolata chiederei all'ammiraglio San Felice di esemplificare veramente in due minuti perché abbiamo molte domande ancora come come si sono provocate le condizioni per terra per capo retto
Caporetto il figlio della mancata vittoria della Bainsizza
La Festival via Bainsizza che l'undicesima battaglia dell'Isonzo doveva spezzare in due il fronte austriaco interrompendo le comunicazioni fra la testa di ponte ritornino e la parte meridionale i la comunicazione fra queste due parti di fronte era il cosiddetto Vallone di che approvano Kay da serie C hanno difeso con le unghie e con i limiti e sono riusciti a mantenere
Risultato ci siamo ritrovati sbilanciati in avanti molto sbilanciati in avanti all'offensiva
Abbiamo no ne hanno il tempo dimetterci difesa anche se cadono disse prepariamoci per la difesa a oltranza non c'era tempo per farla e per organizzarla Bre
Infatti qualcosa tentato una linea di difesa documentata allo sbocco delle vallette del Natisone ma era suo padre
Quindi chiunque ci fosse stato avrebbe subito
Il rovescio dica pure
Grazie grazie ammiraglio ecco bisogna dire però bisogna fare anche un'altra rivelazione perché noi avevamo promesso che durante questa conferenza sarebbero emersi e documenti che poi elencheremo verso la fine
Ma una delle testimonianze più autorevoli e più interessanti anzi due delle testimonianze
Riguardano la seconda armata ovvero la secondo Armata
Era purtroppo gravemente compromessa da un punto di vista del morale e della motivazione e su questo il colonnello Cadorna ci può riferire due autorevoli testimonianze ripeto alla seconda armata quella che fu coinvolta dal disastro e che contò circa trecento mila prigionieri se non se non vado errato
Chiedere al colonnello che adorna di darci di fornirci queste due testimonianze autorevoli sulle condizioni del morale della Seconda armata
Prima di tutto vi è una lettera questi sono documenti storici quindi vi è una lettera della Duca d'Aosta al generale Cadorna del ventisei ottobre cioè il giorno dopo praticamente la diciamo la la sconfitta della della parte sinistra della Seconda armata lo sfondamento nella quale egli conferma la sua piena fiducia ponendo gli per ponendo gli poi dicendo che la sua armata in perfetto stato imponendogli però come condizione dico come condizione quella di tenerlo lontana e distante dalla Seconda armata che la definisce testualmente Mariuccia
Poi c'è la testimonianza
Il Silvio D'Amico illustre uomo di cultura di cui
Poi che ho avuto alle dipendenze un nipote importante diciamo che è mancato quest'anno erano professore al comma tre fin dalla fin dagli anni settanta quando alle mie dipendenze scriveva alla pagina
A pagina culturale della Repubblica insomma quindi un un personaggio di grandissimo
Spessore storico di grande serietà bene Silvio D'Amico ero ufficiale d'artiglieria quindi vedeva le cose delle delle armate le vedeva un po'da lontano diciamo quindi e quindi le vedeva meglio in un certo senso stava alla prima stava alla Terza Armata dove scrive c'era un clima di grande impegno da parte di i tutti i quadri di grande impegno grande condivisione per lo sforzo che si stava facendo
Pochi giorni prima della di Caporetto fu trasferito alla secondo Armata
E dice testualmente che il clima era l'esatto contrario la totalità dei dice la totalità dei quadri di era
Diciamo era menefreghista
Che pensava soltanto al al proprio diciamo a a a salvare la pelle e la carriera
Vi è poi una ulteriore conferma da parte del nel diario del genera dell'allora
Tenente Robert diciamo nel quale vi è scritto che ad attacco annunciato quel povero quella povera compagnia dal della Brigata Napoli che era stata messa diciamo a fare da varia da
Da cavia
Nella valle dell'Isonzo
In in trincea Cevenini soldati soggetti ai gas come già si sapeva che sarebbe avvenuto invece i loro comandanti erano nelle caverne a giocare a carte questo è scritto sono stati sorpresi dal è scritto sul diario del tenente Rommel quindi persona aveva un alto senso dell'onore militare e quindi è difficile che abbia scritto delle cose non vere
Grazie
Ecco oltre alle varie difficoltà oltre alle Migotto lunga ricco oltre a difficilissimi rapporti con il governo oltre un fronte di seicentocinquanta chilometri
C'è anche un altro nemico interno
Che di natura soprattutto psicologico propagandistica e vedremo più tardi come gli effetti di questo disfattismo siano giunti fino ad oggi ma vorrei chiedere al professor Mola
Chi erano gli agenti i coloro che spandeva no un una motivo una scarsa motivazione idee disfattista e che rendevano che avevano reso come testimoniato al Duca d'Aosta da Silvio D'Amico la seconda armata
Marcia con questa parola così dura ma che fa capire come fosse gravemente compromessa da un punto di vista motivazionale
Nella credo che una risposta esauriente vada inquadrata in una visione di lungo periodo l'Italia e il più giovane Stato sorto in Europa
Nasce nel mille ottocentosessantuno sessantasei settanta
Con una profonda divisione del Paese
Una parte del Paese e profondamente anti risorgimentale non condivide minimamente
La Costituzione del Regno d'Italia non si riconosce in Vittorio ma nel secondo Umberto primo Vittorio Emanuele terzo a rimane assente
Uno due
La larga dissi ma presenza di analfabeti
E quindi mancano le condizioni
Elementari per accedere a una idea di unitarietà terzo nel mille novecento e dodici tredici Giolitti vara il per fortuna
Suffragio universale maschile che mette un elevato numero di cittadini a contatto con la partecipazione politica è una certa idea di Italia ma siamo alla vigilia
Dello sforzo bellico del quindici diciotto paese giovane come scrive bene Cadorna nella prefazione del volume la guerra la fronte italiana
L'Italia moralmente non era pronta per una guerra come quella che si dovette condurre di lì la constatazione che vi fosse una larga parte del Paese contraria alla conduzione della guerra
Sopra prego ovviamente un terreno sulla quale gli agenti anti-sistema ebbero buon gioco di operare
E in particolare questo si aggrava dal marzo del mille novecento e diciassette quando salta
Regime zarista in Russia e si dà inizio a quella che è una guerra nuova una rivoluzione euro perché era stata predicata a lungo ma non dimentichiamo che in Italia
Nel mille novecento
E quindici il partito che sostanzialmente era più presente nelle masse operaie e contadine pallido stalinista dichiara né aderire nel sabotare ed era già molto
Ne sabotare voleva dire che la guerra se la devono fare i tra virgolette militarista
Quelli che credevano nell'idea di Italia profondamente diviso quindi Opel non dimentichiamo il la lettera apostolica di Papa Benedetto quindicesimo il primo agosto del mille novecento diciassette che deplora la persistenza della inutile strage che motiva quindi una opposizione dei cattolici mentre in Francia Belgio Polonia di cattolici sono per la guerra in Italia non sono la guerra tutto questo fa dell'Italia un caso a parte e rende estremamente difficile il compito del comandante supremo grazie a questo proposito
Dopo citare il famoso bollettino di Caporetto è un altro di quei chiodi su con il quale è stato crocifisso il generale Cadorna in sostanza la vulgata che è passata fino a noi e che generale Cadorna preso dal panico
Per il disastro di Caporetto si sia scaricato la coscienza e la responsabilità addossandole la colpa alla vita dei suoi soldati che invece avevano combattuto valorosamente eccetera ecco questo non è non è che non è corretto anche perché quando si cita questo bollettino viene sempre omessa la seconda parte del bollettino che invece offre una chiave di lettura completa la prima parte infatti dice la mancata resistenza dei reparti della seconda Alma della Seconda armata
Vilmente ritiratisi senza combattere ignominiosamente arresi sì al nemico o dandosi codarda mente alla fuga ha permesso alle forze lo sto a nostro germaniche di rompere la nostra alla sinistra del fronte Giulia ma la seconda parte che viene sempre omessa
E cito
Gli sforzi valorosi delle altre truppe
Non sono riusciti a impedire all'avversario di penetrare nel sacro suolo della patria il valore dimostrato dei nostri soldati in tante memorabili battaglie combattute vinte
Durante due anni e mezzo di guerra dà affidamento al comando supremo che anche questa volta l'esercito al quale sono affidati l'onore la salvezza del Paese saprà compiere il suo dovere
Capite che cambia radicalmente l'impostazione la visione di questo bollettino di Caporetto in sostanza generale Cadorna ha voluto dare una
Prova di come posso dire di forza hai messo un ruggito per richiamare all'ordine l'esercito che stai perdendo completamente la testa
Differenziando fra quei reparti quei comandanti dei reparti che si erano arresi effettivamente al nemico perché ci furono trecento mila prigionieri a fronte di circa trenta mila caduti se non se non ricordo male quindi voglio dire lì in quel momento ci sono stati dei cedimenti
Mentre invece la terza la quarta armata hanno resistito hanno ripiegato in buon ordine secondo i piani che erano stati stabiliti quindi quando si cita il bollettino di Caporetto bisogna citarlo per intero e la diciamo l'importanza della guerra psicologica cui facevo riferimento prima è tale che ancora oggi questa visione rimasta perché già all'epoca agli austriaci
Lanciavano devo Lentini sulle trincee italiane con scritte italiani il vostro generalissimo vi disonora vi insulta per discolpare se stesso quindi praticamente quando noi ripetiamo questa leggenda del bollettino di Caporetto non facciamo altro che seguitare sull'onda della propaganda del nemico di allora dico bene Cornello Cadorna
Vuole aggiungere qualcosa questo
Sì beh il il bollettino appunto aveva un uno scopo morale
Che discendeva dall'enorme autorità morale che di cui godeva il generale Cadorna questa è testimoniato da Prezzolini
Dice testualmente Prezzolini che comunicati gli ordini di Cadorna venivano commentati pubblicamente se ne aveva un un facciamo un consenso morale che da parte di tutti diciamo ed è confermato anche da Silvio D'Amico che ho già citato
Ma quello che quello che nella storiografia attuale molti dimenticano che e documentato dalla commissione dalla Commissione d'inchiesta e documentato che alla riunione che ha steso il bollettino
Erano presenti tre ministri e tre ministri importanti
Si parla del ministero della guerra
Giardino del ministero prega i rapporti con il comando supremo Bissolati del ci ha citato ministro degli Armamenti Dall'Oglio questo è scritto sulla sulle dichiarazioni del alla commissione d'inchiesta del generale porno ed è confermato dal verbale del colonnello Gabba che era il segretario diciamo della del comando supremo
Grazie come vedete tutte le affermazioni che si fanno in questa autorevolissima sede sono suffragate da documenti e testimonianze
Per alleggerire un attimo il discorso Vorrei fare riferimento a un episodio aneddotico che viene citato citato spesso il vero quello secondo il quale il generale Cadorna disperato
Depresso per il disastro di Caporetto ricevette addirittura la visita di un padre Pio che si sarebbe manifestato manifestato secondo appunto il miracolo della biro che azione vorrei chiedere notizie al colonnello che adora ma questo episodio è vero che cosa si racconterà la sua famiglia cosa è stato tramandato
Ricordo ancora perfettamente quando uscì questa questione sul set sul settimanale Oggi
Padre anni sessanta un giornalista che uscì con questa cosa
Dico solo che mio padre si recò da Padre Pio per avere conferma di questa cosa invece risultò che non avevo alcun fondamento né poteva averne perché se c'era una persona come risulta da tutte le testimonianze che
Non avrebbe mai pensato al suicidio e tanto meno tanto tanto più per non sottrarsi alle sue responsabilità di cui era perfettamente conscio
Questo era generale Cadorna quindi una
Una leggenda che è stata creata addirittura anni fa dei degli importanti cardinali mi hanno chiesto di questa cosa ma sempre smentito posso dire che recentemente sul mi pare che si intitola il giornale di Padre Pio è il
Il giornale ufficiale diciamo di quelli che oggi continuano la la gestione del memore di Padre Pio è uscito un articolo che chiarisce questa mia testimonianza diciamo grandi grazie
E veniamo invece adesso a un altro nodo molto grave molto importante molto serio che riguarda quello della del discorso delle fucilazioni delle presunte decima azioni che un argomento che viene costantemente contestato al generale Cadorna come se fosse stata sua emanazione diretta una sua iniziativa personale
Ma questo diciamo è contraddetto dalla storia intenda i dati incontestabili
La legge marziale che prevedeva la fucilazione o dopo un processo o sommaria per i disertori e gli ammutinati era prassi comune in tutti gli eserciti belligeranti mi sembra con nessuna eccezione se non sbaglio ecco questo perché perché chiaramente in un contesto di guerra
L'essere imprigionati costituisce quasi un premio perché l'essere messi ai ferri è e offre comunque la garanzia della vita quindi in un contesto dove invece la vita è a rischio
La deterrenza più forte è una morte certa e questa è una cosa molto grave molto triste da dire però faceva parte dell'ordinamento militare dell'epoca tant'è che fino a una ventina d'anni fa se non sbaglio la pena di morte è rimasta nel Codice penale militare di guerra di Quetta
Ma cerchiamo di fare luce un po'su questo su questo dato innanzitutto alcuni numeri i condannati a morte dopo regolare processo furono settecentocinquanta su un esercito di cinque milioni di uomini
Vale a dire lo zero virgola zero quindici per cento
Può sembrare paradossale ma il numero delle condanne a morte sotto
La il comando dei due generali che si alternarono comando supremo fu diversa per cui percentualmente le condanne a morte sotto il comando di Azio furono addirittura superiori rispetto a quelle sotto il comando del generale Cadorna ma chiederei a questo punto al professor Mola di inquadrare bene
Questa questa questione perché se la pietà umana diciamo non si risparmia a nessuno però bisogna essere molto attenti tant'è che ci sono state in Europa
Delle richieste da parte di alcuni parlamentari per la riabilitazione dei disertori
Vi dico come hanno risposto gli altri Paesi cobelligeranza in Francia questa richiesta è caduta nel nulla in Inghilterra addirittura il Regno Unito ha perdonato
I disertori gli ammutinati cioè facendo capire che la condanna
Era confermata ma che semplicemente seguiva un perdono morale quindi non c'è stata alcuna riabilitazione alcuna riabilitazione ecco chiedere al professor Molon contributo su questo
Spinosissimo tema per aiutarci a capire il contesto dell'epoca e e le mie le emergenze del campo di battaglia
Bene ritengo che come peraltro è già stato ricco evidenziato occorra tenere ben presente i dati allora e così come e i documenti in una lettera al figlio Raffaele
Luigi Cadorna scrive io non ho nessuna intenzione di fare il Nerone
Quindi l'applicazione dei codici penali militari non dipende dal comandante supremo dipende dai reati che vengono oggettivamente consumati da parte di alcuni
Militari
I quali sono tenuti a condussi come da codici militari
Torniamo al problema di fondo e cioè di un esercito nuovo che ha sottufficiali di modesta preparazione ufficiali che divengono tali dopo un corso di tre mesi e non sempre hanno il pieno controllo della truppa e quindi a in una condizione di grande difficoltà i dati sulle fucilazioni sono notti dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sugli avvenimenti del mille novecento diciassette pubblicati dall'agosto del mille novecentodiciannove
E cioè sono quelli che sono stati ricordati
Le settecentocinquanta circa fucilazioni
Sono semplicemente risultato di una interno poco correggo settecentocinquanta condanne a morte non tutte eseguite non tutti e due hanno dei picchi
Nel corso dell'andamento della guerra il picco maggiore
E quello dell'estate del mille novecento diciassette
Tra giugno e luglio non è quello dell'autunno non è quello dell'offensiva della Bainsizza e non è neppure quello posta Caporetto
Cioè corrisponde a quella situazione pareva rivoluzionaria che vede la Francia alle prese con una coda condizione militare molto più complessa se ne parlava prima con l'ammiraglio San Felice
Quando in Francia esplodono
I ammutinamenti enormi che vengono schiacciati in maniera talmente pesante dal generale ENI perché viene sostituito competenti che passerà poi per il generale umanitario
Indulgente verso la truppe già perché ognuno è legata una certa leggenda
Come quello la la leggenda di di altri quale realtà continua a far applicare esattamente regolamenti che sono in vigore anche perché ormai con il comando supremo Dias
C'è la consapevolezza che non si può subire un'altra sconfitta e che l'esercito va tenuto inquadrato è imbrigliato così come con tutto il necessario rigore su questo terreno Ceva perfetta
Connivenza diciamo perfetto amalgama tra comandante e il re il re e Cadorna il re e
Di grazie e i in realtà il vero avversario e Vittorio Emanuele Orlando e quale era per la virgolette indù
Questo è il problema grosso nonché LAM il mancato dialogo tra comandi e ministero degli Esteri
Veramente la guerra di e condotta da un Cadorna che ha una precisa visione è una formula che lo identifica anche con il generale cappe
La guerra non si fa come si può la guerra si farà come si deve
Questo era il monito ed era l'impegno dei due comandanti fu
Grazie so che l'ammiraglio San Felice vuole condividere con lei una testimonianza piuttosto personale e famiglie o fratello di mia nonna che era ufficiale della giustizia militare
Durante la prima guerra mondiale
Un molto per iniziativa dei singoli giudici un po'anche perché Cadorna li lasciava fare c'è stato un approccio molto per edonista
Da parte della giustizia militare e questo spiega il basso numero delle fucilazioni però c'è anche da dire questo che questo approccio perdono di vista avuto due perfetti
Primo che una parte della Seconda armata ha svolto alle battaglie d'arresto fra Caporetto al Piave in maniera egregia la sacca di Radogna non solo il Friuli Friuli sono solo due esempi
E secondo che fu mandato con i resti della Seconda armata un capo all'amata in Francia congelare Albricci il quale il quale si è ricoperto di gloria e ha suscitato l'ammirazione di tutti gli alleati
Grazie Miraglia ecco quindi questa faccenda delle fucilazioni deve essere analizzata con grandissimo rispetto e attenzione al contesto storico parliamo di e venti sono molto molto lontani
Dalla nostra quotidianità situazioni limite estreme
Assolutamente lontanissime da quello che possiamo immaginare
Ma
Vorrei chiedere al professor Ricci
Come si conclude il ripiegamento di Caporetto glielo chiederei di in due minuti uno sforzo
Immenso
Come si conclude ripiegamenti Caporetto l'arroccamento sulla linea del Piave e che cosa succede al generale Cadorna viene destituito perché e con quali conseguenze
Ma
L'operazione Caporetto dura praticamente due settimane dall'attacco ventisei ottobre se mi ricordo bene al al nove nove novembre e Cadorna dice la mia battaglia
Non finisce a Caporetto finisce al Piave e descrive le difficoltà di far muovere praticamente un milione di uomini in un spazio molto breve perché la prima idea era quella del Tagliamento ma l'idea che tramonta
Subito e si passa alla linea finale che quella del Piave dove come Cadorna scrive qui intriso di vari libri e poi ripetuto
Da via Tse bisogna resistere resistere resistere una formula che tornerà negli anni successivi ma che qui mi pare molto più importante significativa cioè la consapevolezza che il Piave e come dire il Baluardo finale
Credo che in questa operazione di spostamento di un milione di di un Inti soldati nell'arco praticamente negli ultimi giorni
Abbia veramente dispiegato tutta la sua abilità di manovra
La sua destituzione poi se c'è tempo dirò anche qual è il suo giudizio complessivo sul su Caporetto
La sua nella sua destituzione viene decisa il tre novembre del consiglio dei ministri viene poi ribadita nel convegno di Rapallo del cinque sei con gli alleati
Formalizzata a Peschiera lotto Vittorio Emanuele terzo e diventa operativa dal nove quando viene appunto rimosso e sostituito da da dire
Viene mandato come rappresentante alleato alla conferenza avversari ma è una come dire una cosa molto breve perché in realtà il suo nemico giurato che Orlando gli sta preparando un un piattino non da poco che la commissione d'inchiesta e verrà insediata
La al gennaio del mille novecentodiciotto
E che poi e quella che in qualche modo
E la base del leggenda nera Caporetto come una disfatta e non come una sconfitta
Militare
Cadorna viene subito chiamato come testimone al Commissione viene poi rimosso a luglio pensionato mi pare ad agosto
E nel ventiquattro verrà promosso maresciallo ma e semplicemente come dire un fiocchetto da mettere sulla giacca perché in realtà oramai a riposo
E sta lavorando anzi praticamente ha già ultimato queste questi libri quello di cui stiamo parlando
E l'altro più tecnico sulla guerra alla fronte italiana che è la sua risposta a questa grande messe in scena
Della Commissione d'inchiesta che conclude in un anno praticamente i suoi lavori dando come responso la responsabilità del sconfitta e di diventa qualcosa di più della sconfitta interamente alla classe alla dignità ai terreni ai militari
Lasciando come dire
Non toccando mai quella che sono invece le responsabilità politiche prima di Salandra del governo Salandra e poi appena accennate a quelle del governo Boselli questa famosa estate del diciassette che precede Caporetto in cui l'Italia è veramente comune di una piazza in cui si alternano manifestazioni di ogni tipo anti militariste contro la guerra con anche la presenza di agenti che vengono dal non è ancora Unione Sovietica lo diventerà tra poco comunque ne vengono dal dalla Russia
E e bisogna andare a leggere quel la risoluzione
Di quella Commissione perché a dire come poi nascono queste queste risposte di Cadorna oltre agli attacchi dei suoi nemici ai quali puntualmente risponde
Grazie
Ecco mentre il generale Cadorna viene destituito il governo però scioccato dal disastro di Caporetto finalmente prende consapevolezza della situazione chiederei al professor Mola quale fu in che cosa consistette diciamo questa questa resipiscenza questo attimo di di consapevolezza e come si esplicò nella risposta anche industriale
E anche soprattutto come la riduzione di un terzo della linea del fronte
Consentiti coi
Maggior benessere i soldati avvicendamenti eccetera
Nelle indubbiamente all'indomani di Caporetto cioè diciamo tra la fine del diciassette e il diciotto
Il sistema produttivo industriale per la guerra raggiunge Hillary sua fase ottimale era stato preparato fin dal mille novecento e quattordici
Da grandi imprese come l'Ansaldo che a proprio carico avevano cominciato a operare per la costruzione di cannoni per costruire un sistema d'arma efficiente occorrono anni beninteso
All'indomani di Caporetto quando le le tetto perde un certo numero significativo di bocche da fuoco si tratta di riorganizzare ma quelle bocche da fuoco precedenti erano veramente anticaglie poco efficienti quelle nuove invece sono migliori e consentono di combattere decisamente meglio sulla linea molto più breve non entrano in guerra con una mitragliatrice per ogni chilometro
E con un parco di artiglieria assolutamente modesto vengono prelevati i pezzi dai forti del settecento ottocento quindi condizioni veramente incredibili senza un adeguato collegamento lo dico per realtà dell'ammiraglio tra
Marina
Tito quindi
E prima solo nella fase poi apicale quando poi se veramente anche per ragioni territoriali apposta Marina nel Trentino non poteva fare mo'
Prove sono veramente molto complessa e poi soprattutto arriva al meglio la produzione di aerei che sono l'artiglieria avanzata la capacità del sistema produttivo italiano in mettono a disposizione aerei
Che sono eccellenti leggeri e precisi
Ci porta un primato a livello europeo ecco il la grande svolta che si acqua nel corso del diciotto il che poi consente a ben vedere la vittoria Italia
Del l'ottobre dopo la bella Battaglia del solstizio del giugno mille e novecento e diciotto che la vittoria che registra
Insuccesso dell'Italia non solo per sé medesima ma per l'intera coalizione
Perché a quel punto com'è noto nello strumento armistiziali viene scritto che Italia ad diritto i attraversare l'Austria in armi per colpire la Germania la quale quindi non può fare altro
Ecco tutto questo ci conduce a una riflessione complessiva sulla capacità del sistema paese di reagire a quella che è stata raccontata come una catastrofe e che invece forse ci mette una arretramento meditato e preparato fin dal mille novecento quindici seggi vorrei ricordare che nel giugno sedici Cadorna presento a con governo il progetto ove necessario di arretramento
Dall'Isonzo
Al Piave quale fu la risposta del Governo convochiamo un consiglio di guerra comprendente Marina
Esercito i ministri della guerra i cappi divide i partiti eccetera per valutare le ripercussioni politiche di questo progetto ora evidentemente fu una proposta respinta nettamente da Cadorna perché Cadorna da un altissimo senso
Della sua responsabilità personale di comandante non poteva delegarla a una specie di soviet politico le responsabilità ci sono altre tre persone come quella del tre che è una responsabilità indivisibile legata a una funzione
Legata a quel senso etico che doveva essere il nerbo del Paese lingue grazie professore
Vorrei citare un paio di episodi per alleggerire un attimo la all'attenzione l'attenzione in primis un ricordo di famiglia mio nonno ufficiale d'artiglieria sul Piave a proposito delle artiglierie
Ancora precedenti al a questo grande sforzo industriale raccontava di come essendosi rotto il percussore del Cannone i suoi soldati provvedessero a colpi di badile per per far partire il colpo la seconda cosa più interessante più attuale che a proposito lo sforzo industriale nel diciassette fu messo in cantiere il primo carro armato italiano il FIAT due mila era un un gigantesco carro armato piuttosto avanzato per l'epoca di cui furono prodotti solamente due prototipi
E la cosa incredibile che essendosi perduti poi nel corso la storia questi due unici carri armati italiani dalla Grande Guerra
Un manipolo di ardimentosi ha deciso di ricostruirlo
Ma non ricostruirlo di cartapesta o di lamierino ma in peso e dimensioni pressoché reali in e questa opera immensa di archeologia industriale sarà presentato a breve perché questo carro armato è quasi pronto spero di essere uno dei primi giornalisti a poter comunicare la notizia di questo completamento ma dunque torniamo un attimo al al discorso centrale volevo chiedere al colonnello Cadorna sia qualche testimonianza del riferire sui rapporti con personaggi del governo del generale Cadorna se e qualcosa è stato tramandato in famiglia se ricorda qualcosa
Nel libro nel libro vi sono moltissime testimonianze della di questa difficoltà di rapporti che come è stato benedetto dalla professor Mola
Derivava dal fatto che vi erano due interessi contrastanti nel tra il generale Cadorna il governo generale Cadorna aveva ottenuto dalla B aveva posto come condizione per accettare la carica
E ottenuto dalla de di dipendere solo dall'UIC e quindi non dal governo quindi Cadorna il governo erano alla pari alle dipendenze della verso il piano di nativo
Cadorna agiva quindi nell'interesse comune diciamo che era rappresentato dal dalla monarchia dal re diciamo io e lei era quello che e nell'epoca di monarchia costituzionale Herrera presentava al bene comune
Il governo invece agiva per stare in piedi ma stava in piedi con i voti delle forze di opposizione alla guerra quindi con questo è il motivo politico per cui ed è difficile che potessero andare d'accordo questo è avvenuto bisogna però dire che sono appunto sono citate nel libro sono infinite le testimonianze di
Di
Approvazione da parte del governo addirittura il presidente del Consiglio pochi giorni prima di Caporetto in Parlamento
Pagode generale Cadorna come da salvatore della patria come quindi
Infinite sono state le pressioni del governo perché il nostro nostro esercito diverse una vittoria per ottenere la cosa e quindi
Parlare poi di di battaglie inutili è un è un controsenso storico grazie
E veniamo al successore del generale Cadorna generale di azione sì
Evidenzia quindi una contrapposizione fra due immagini da una parte un generale piemontese austero piuttosto timido anche con un aspetto molto militaresco con questi baffi alla Guglielmina lo sguardo freddo eccetera
Che aveva fatto il lavoro
Veramente duro dei primi anni di guerra e poi invece questa figura molto più solare
E anche simpatica al pubblico quella del generale Armando Diaz di origine spagnola napoletano
Grande Miglio oratore delle condizioni di vita dei soldati ecco ma vediamo esattamente
In che cosa il generale di razze cambio la sua strategia rispetto al predecessore e soprattutto quali furono le condizioni
Del mutato teatro operativo che consentirono di alleggerire la vita per i nostri soldati lo chiederei all'ammiraglio San Felice
Sì grazie intanto bisogna dire che di razza
Era il responsabile dell'operazione al comando supremo per il primo anno e mezzo di Cuenca quindi è era Unholy Cadorna poi insistette per avere dei comandi di prima linea e Cadorna l'ho accontentato
Seconda cosa nel corso della guerra erano venute fuori un certo numero di novità non solo tecnologiche ma anche dal punto di vista tattico un avvio novità che erano venute fuori appunto la difesa o mediante i capisaldi una rete di capisaldi che faceva in modo che qualsiasi attacco si trovasse sotto il fuoco incrociato dei centri di resistenza e fallisce questo sistema è un sistema che era stato introdotto dall'Hindenburg sulla sulla linea Hindenburg che aveva creato in Francia quando la Germania aveva capito che non poteva più continuare l'offensiva ad oltranza e laptop
Il bond Years paritaria Atene ovazione che
Di razza introdusse fu il concorso a premi Frari come in altri l'arma
Quando si trattava di studiare l'offensiva di vita il buon ai Diaz si chiama voi incarico avanti arma ad e versate ognuno di voi separatamente un po'oggetto di offensiva e poi sceglierò quello nella media e compagnia
Ogni covata Hermada fece il suo compitino
Alla fine fu scelto il il progetto migliore che era quello di attaccare alla congiunzione fraterna Trebbo vincere le armate di cronaca ecco la differenza principale fra l'approccio di di azione approccio ricadano appunto a quello distale
Ed è una reso uomini di azione e Badoglio in particolare
Diversa prende Badoglio guarda caso lo salva dalla dall'ignominia radica poveretto e però valorizza tutti i comandanti armata in molte delle vele più teste pensanti a disposizione
Quindi una maggiore capacità di delega che ebbe il generale Diaz ma questo era stato un portato anche di un'altra cosa che viene costantemente criticata al generale Cadorna la famosa questione di siluramento ovvero sotto a Cadorna
Molti subordinati ufficiali anche importanti vennero presto mandati a casa questo è vero che crea un certo clima di apprensione nelle alte gerarchie militari ma bisogna capire il perché fu voluto da Cadorna perché generali
Ufficiali che non si dimostravano all'altezza mettevano a rischio la vita dei soldati naturalmente quindi lui fece una grande opera di rinnovamento e di selezione
Nella classe degli ufficiali e quindi il generale Diaz si trovò con una classe di ufficiali rinnovata provenienti dalle dalle file migliori dico bene colonnello
Come ho già detto prima il pensiero dell'il del il concetto diciamo organizzativo del generale Cadorna era assolutamente moderno cioè ognuno doveva fare il suo mestiere a ognuno
Dei dipendenti dovesse il chiaro quali erano i suoi compiti ognuno era responsabile dei suoi compiti e basta
Lui stesso lui stesso si limitava a svolge i suoi compiti e cercava di evitare di mettersi
Diventerà re diciamo nelle nelle competenze dei suoi dipendenti posso fare un esempio negativo diciamo su fatti odierni
Abbiamo tutti visto il disastro successo famoso su un mite G7 di Genova assume dice dove la polizia italiana è stata messa sotto processo perché non cos'è successo è successo che il responsabile legale diciamo dell'ordine pubblico a quella manifestazione era il comandante di polizia della zona bene il ministro dell'interno ha avocato a sé praticamente tutte le le funzioni principali era ha ha cominciato a dare l'UE gli ordini direttamente dal ministero il risultato è stato che il il responsabile per legge si è messo da parte diciamo anziché responsabilizzarsi ha fatto il contrario ed è successo quello che è successo
Quindi questa una il concetto del generale Cadorna era al agli antipodi diciamo cioè ogni comandante d'armata che ha responsabili di quello che doveva fare
E a tutti i livelli pretendeva che si manifestasse questa questa responsabilità
Il compito su
Grazie volevo chiederle da tecnico proprio sul campo
Ma queste generali condizioni di vita migliorate sotto il comando di piazza da cosa furono consentite in che misura la riduzione di un terzo del fronte consentì l'avvicendamento e il miglioramento anche delle condizioni di riposi di turni di riposo del pittore cioè come migliorò la vita dei soldati e perché
Se seri rileggiamo attenta mente l'ordine
Che ha preceduto Caporetto diciamo per la difesa ad oltranza che è stato un ordine concordato con la re perché pratica tra l'altro con con il comando alleato che aveva recalcitrante e per questo ci ha tolto quelle poche artiglierie che ci avevano dato in prestito
In questo ordine c'è scritto che la difesa ad oltranza era è stata decisa per quel quello che era successo in Russia quindi perché i i tedeschi avevano potuto recuperare molte forze
E poi anche perché per la mancanza di complementi cosa sono i complementi complementi sono praticamente le sostituzioni
Dei dei soldati morti o feriti diciamo nei reparti la secondo Armata in particolare difettava di almeno un trenta per cento dei di personale
Essendo il Governo si è rifiutato di di incorporare la classe novantanove
E questo ha portato grazie
Questo ha portato praticamente
La la necessità di incorporare delle persone che erano già state giudicate non idonee e fatte idonee d'ordine
Ha portato a a mandare al fronte di quelli che erano stati arrestati durante la rivolta di Torino quindi quanto di peggio ci potesse essere proprio quelli che questo da parte del governo proprio quelle che che avevano manifestato anche in modo vivace contro la guerra ecco ecco questa e ora una delle ragioni per cui la secondo Armata aveva dei avuto dei grossi problemi grazie
Quindi in sostanza il generale Diaz non ha cambiato nelle grandi linee la strategia del suo predecessore
Ha avuto la intelligenza di proseguire su questa strada e di poter migliorare delle condizioni divida dei soldati cosa che era stata consentita sia dalla presa di coscienza del Governo dal rinnovato sforzo industriale dalle ridotte dimensioni del fronte e quindi poi lava la battaglia di Vittorio Veneto
Quasi venuta da se vorrei ricordare a questo proposito che ho fatto un conto su duecento pubblicazioni dedicate a Caporetto solamente quindici sono dedicate alla battaglia di Vittorio Veneto ecco questo diciamo per fare riferimento a un discorso storiografico a cui accennavamo prima chiederei al professore Aldo Mola di chiudere le fila del discorso perché ormai siamo in chiusura
Il problema storiografico su Cadorna si naturalmente poi il professor Ricci potrà aggiungere quello che vuole
Il problema storiografico sulla figura di Cadorna perché c'è stata trasferita una figura un'immagine così negativa di questo comandante e che cosa si può fare per
Ristabilire la giusta temperatura grazie beh in estrema sintesi a data anche l'ora
Cadorna è rimasto vittima della inchiesta fu capo
Due
Della pubblicazione tardiva
Del diario del generale Angelo Gatti
A cura di Alberto Monti icone che è l'autore di alcuni alcune delle opere più pesantemente critiche nei confronti delle tette italiano durante la Grande Guerra
Fa parte di una manovra di carattere politico storiografi
Dopodiché Cadorna rimasto tra virgolette imbalsamato durante gli anni del regime
Tanto da essere poi identificato addirittura come un fautore del regime mentre fu totalmente a patti
Non solo ma pesantemente critico nei confronti del regime e di Mussolini in particolare
Qui sono i documenti che parlano ma il giudizio negativo sulla sua figura si è consolidato all'indomani della seconda guerra mondiale in un clima che ha come proprio bersaglio critico non solo la sua figura ma tutta la tradizione militare
Via
Del resto è il clima nel quale quando viene alla Costituente
Discussione e l'approvazione dell'articolo fa molto nel quale si dice che e dovere del cittadino sacro dovere del cittadino difendere la patria ci sono molti voti contrari e ci sono tre astensioni di tre importanti influenti
Costituenti democristiani uno di questi si chiama Aldo Moro che si astiene sull'articolo che dichiara sacro dovere del cittadino dipende da da lì in poi
E poi dilagata la polemica contro non solo l'esercito dalla prima guerra mondiale ma naturalmente nel tetto della seconda guerra mondiale tutti i vari libri
Per i ricordiamo tutti quanti benissimo
E quindi a ben vedere la questione della figura di Cadorna finisce per entrare in quella più generale
Denigrazione delle forze armate che connessa anche al cambio istituzionale e quindi a ben vedere e un capitolo della dei struzzi ione dello smonta mento della storia d'Italia che ha a che fare con l'oblio nei confronti del ruolo della corona e il al di tutta la storia unitaria dal Risorgimento
Alla prima
E poi alla seconda guerra mondiale che vede l'esercito italiano compiere uno sforzo incredibile perché regge per ben tre grandi contro tutte le ipotesi sul campo grazie a riprese Raffaele Cadorna
Come andare poi Corpo volontari della libertà credo che vada ricordato come contributo difesa
Rievocazione del grazie professore siamo in chiusura
Questa operazione verità alla quale voi avete così gentilmente partecipato intende ah scusa sì sì prego professore ci vuole aggiungere qualche ci si si agli avrei senz'altro lasciato la parola volevo un attimo
Chiudere la la conferenza dicevo il senso di questa conferenza è quello di ristabilire un approccio con la storia che non sia ideologico che non sia emotivo ma che sia scritto dai documenti e dagli studiosi dai tecnici
Soprattutto in questo caso da studiosi strategia abbiamo qui diversi
Ufficiali che parlano non solo per aver letto le cose sui libri ma anche per averle gestite sul campo ecco questo è molto importante perché di mezzo cioè la memoria dei nostri nonni e bisnonni in seicento mila caduti
Che devono essere assolutamente degni del nostro ricordo del nostro rispetto anche perché poi della memoria si fa giustamente un gran parlare ma è guarda caso sempre la memoria a di atrocità da una parte e dall'altra si ricordano sempre cose terrificanti esiste una memoria positiva una memoria
Vittoriosa altri Paesi europei investono in questa memoria vittoriosa quindi chiederei al professor Ricci o di formulare un giudizio finale sintetico sul generale Cadorna anche il riferimento a
Personaggi letterati molto importanti della nostra cultura grazie a tutti
Buon proseguimento
Grazie sì chi te ci tenevo ad aggiungere alcune osservazioni
è stato parlato si è parlato della storiografia in merito in particolare come ha detto professor Mola la io stia successiva alla seconda guerra mondiale che è quella poi
A cui facciamo sostanzialmente riferimenti a cui io credo che paradossalmente sia più facile cambiare la storia che la storiografia perché mai abbiamo una storiografia veramente ossificato e con alcune verità cosiddette verità conclamate una Caporetto pane potrei aggiungere tante altre pensiamo per esempio
A queste a questo rito che si sta facendo da alcuni anni benvenuto naturalmente
Sulle foibe e la storiografia su questo tema come anche sul tanti altri capitoli della nostra storia e veramente arretrata totalmente ancora si discute in questi va be
Poi
Un'altra cosa dopo Caporetto c'è proprio Díaz eredità secondo me un una situazione favorevole da questo punto di vista
E
Cadorna dà un giudizio
Su
Caporetto dice e capo e per riflesso di tutte le debolezze e di tutte le passioni che hanno agitato la nazione italiana negli ultimi cinquant'anni di vita
Ecco e dice anche
In quanto la precedente impreparazione materiale e morale l'ancora scarsa coesione nazionale il difetto di metodo
Siri percuotevano IMI inevitabilmente sull'oscuro combattente procurandogli sacrifici sempre più gravi in proporzione dei risultati raggiunti
Ecco la differenza tra il prima e il dopo il proprio queste
E Caporetto segna una cesura al di là della quale la guerra che prima era veramente una guerra in cui i soldati erano in qualche modo costretti ma cambia l'umore del Paese cambia lo stato d'animo del paese gli stessi socialisti che erano per il cantone di dire non sabotare
E cambiano l'atteggiamento cioè si sente il grido d'allarme che e in e in gioco la sopravvivenza dell'Italia come sistema Paese e questa è la grande differenza tra per esempio un altro luogo comune e quello è stato quello di avvicinare Caporetto all'otto settembre
Sono due cose assolutamente diverse Caporetto è una sconfitta che compromette il dieci per cento dell'esercito l'otto settembre
E l'implosione la crisi dello Stato e compromette il novanta per cento dell'esercito non c'è nessun nessun punto di contatto tra le due cose eppure sono stati ammessi il rapporto dopo Caporetto la guerra diventa veramente per la prima è secondo me forse unica volta guerra della nazione e la guerra della nazione
Qui mi permetto una un riferimento personale io prima di lasciare la direzione dell'Archivio Centrale dello Stato nel mille novecentonove e quindi dieci anni quasi dieci anni prima delle commemorazioni feci un'ultima mostra storico documentaria un molto materiale fotografico cui diedi questo titolo la guerra del Lazio idolo di cui sono molto orgoglioso perché allora ancora
Non non se ne parlava
E
Vorrei concludere con un giudizio che secondo su Cadorna che secondo me
E pregnante
E mi taccio faccio riferimento
Ha un nostro classico molto lontano e cioè Niccolò Machiavelli
Machiavelli diceva che le condizioni per il successo di un grande leader di un grande condottiero erano sostanzialmente due
Virtù e fortuna
Ora la virtù non si deve intendere in senso morale o perlomeno non soltanto in senso morale ha un'estensione militare e politica caratteriale quindi molto molto vasta
Per fortuna non si deve intendere la Colli la capacità di vincere al Lotto la fortuna è il contesto con e le condizioni in cui il leader il comandante si trova a operare
Ecco quello che abbiamo abbiamo visto oggi eccome il contesto in cui lui si è trovata a operare contesto politico nazionale ma anche internazionale gli sia stato profondamente avverso quindi la virtù nel senso Machiavelli hanno del termine certamente non gli mancava
Quella che gli è mancata è stata la fortuna cioè di muoversi nel contesto giusto cosa che invece dopo di azione in qualche modo ha trovato molto migliore grazie
Ora
Prima di dare fare un giro di domande e risposte a cui i nostri relatori saranno molto lieti di rispondere speriamo di non avervi annoiato come avete visto comunque
Gli argomenti sono talmente complessi e anche sostanziosi perché
Cambiare tanti anni anzi cento anni di di Bugie di falsi miti non è non è non è un'opera facile
Chi volesse fare delle domande può tranquillamente alzare perfettamente
Grazie
Abbiamo sentito c'è panni è parso di capire con nettezza quali fossero le condizioni date
Soprattutto con riferimento al primo anno di guerra l'Italia era obbligata dai dagli impegni contratti nel nell'accordo di Londra attenere impegnati in un ambito strategico
Diciamo che naturalmente coinvolgeva l'accordo con gli allegati con gli alleati attenere impegnati comunque le forze avverse
C'era un problema tattico basti pensare al Ciglione carsico quindi alla grande difficoltà e alla allo svantaggio in cui si trovava l'esercito italiano c'era soprattutto un problema
Logistico una carenza molto forte di artiglieria medie pesante che quindi rendeva molto arduo il compito di annullare le difese passive contro cui i fanti italiani siano avevano a scontrare
Ora date queste condizioni come possibile io domando che ci siano ancora figli dei commentatori gli storici che anche in tempi molto recenti
Attribuiscono una specifica responsabilità al generale Cadorna quando le parole più o meno di questo genere cioè per aderenti libera talmente provocato la morte
Italiani la mia domanda è in quei oggi con linguaggio anche giuridico contemporaneo potremmo definire la responsabilità soggettiva e non la responsabilità di ruolo
Quali sono gli argomenti e se sono validi che utilizzano questi storici e questi commentatori e se il generale Cadorna viste le condizioni dati avesse una possibilità alternativa cioè doveva necessariamente attaccare ma diciamo con queste carenze cos'altro avrebbe potuto fare
Chi vuole rispondere ma in modo estremamente sintetico
Purtroppo come abbiamo constatato nel corso di tutto questo dibattito Cadorna è per
Vittima di una specie di congiura che non è più neanche storiografica perché giustamente lei ha ricordato dei commenti che sono molto al di sotto della storiografia ancorché polemica
Perché attribuirgli addirittura una specie di accanimento terapeutico nei confronti degli uomini e assurdo
Lo iscrive ai familiari
Per costruire per avere un soldato occorrono vent'anni per aver un cannone occorrono due metri per un soldato Corno ha vent'anni è il primo che ha la consapevolezza che gli uomini vanno risparmiati in tutti i modi c'è un problema che lei implicitamente ha sollevato che è quello della conduzione politico-diplomatica della guerra
Quando l'Italia entrò in guerra nel maggio del mille novecento e quindici e il ministro degli Esteri era comincio Nino Racco mito che entrarci in contemporanea la Romania
E invece entra in guerra un anno dopo e fa un grande favore alla Germania perché la Germania la occupa subito e ha a disposizione
Petrolio
Bestiame al alimenti eccetera eccetera e se la Romania fosse entrata come si era creata a fare i in guerra nel quindici lo scenario c'è ed è stato completamente diverso ma c'è una mancanza di visione politica
Alle spalle dell'intervento dedita
Dopodiché il Governo si lava le mani delle proprie responsabilità ed è scarica sul comandante supremo
Ed è un'operazione delicatissima quella compiuta dal Governo perché non va dimenticato che al di sopra del comandante supremo
C'era qualcuno
Ed era ore quindi la polemica nei confronti del vertice militare sfiora continuamente lambisce continuamente la figura del sovrano questo ci aiuta a capire perché nel novembre del mille novecentodiciannove dopo le elezioni
Della nuova Camera quando il re prende la parola comincia a leggere il il discorso della Corona i centocinquantasei tutti tutti anche i moderati anche i riformisti per i che hanno detto che la parte sul Piave
Escono dall'aula cantando l'Internazionale e cioè volevano fare come in Russia questa era la situazione del Paese anche all'indomani della vittoria c'aiuta a capire appunto la fatuità per non dire altro dei giudizi sui quali chiamato da grazie
C'è qualcosa qual è la lezione è una cosa sul piano tecnico a corredo di quello che diceva il professor Morea Mola gli affetti cos'altro poteva fare Carlo fa ci fu una violenta discussione iniziò la guerra il selecter alleata dovuta alla ad averci allorché Cynar
Il contrasto la strategia di Cadorna dell'offensiva verso Lubiana nel tentativo di avvicinarsi fra l'altro ai russi ai serbi e disse secondo me
L'esercito italiano per concentrare tutte le sue forze per prendere Trieste
Va bene
Questo era l'unica altra cosa avrebbe potuto fare Cadorna credo la invece scese di fare l'offensiva verso Lubiana proprio per collegarsi con gli altri eserciti alleati
C'è un'altra domanda vanno espresso buongiorno
Ma dunque
Io spero di dare un piccolo contributo al dibattito
Provo a fare un po'l'avvocato del diavolo nella speranza che questo aiuti appunto un pochino discussione abbiamo cominciato oggi la giornata con la ricordando come alcuni studenti non abbiamo neanche memoria del fatto che la prima guerra mondiale sia stata vinta dal dal dall'Italia
è una questione però che non riguarda questo soltanto la grande guerra come sappiamo si sente di un Garibaldi con l'impresa di Fiume si sente di un fascismo che finisce torna la monarchia quindi evidentemente c'è un deficit di conoscenza storica il problema però io mi chiedo visto che oggi è emersa in molti immobili merce molti dei vostri interventi un problema di di storiografia io mi chiedo se il problema più che della struttura sia sia con specifico riferimento dal per la Grande Guerra un problema di comunicazione storica che è cosa ben diversa dalla storiografia
Sappiamo bene quanto siano diffusi gli studi sull'uso pubblico della storia e anche sull'uso politico della storia e quanto la comunicazione che avviene da parte di musei mostre da parte della pubblicistica di Sempio
Ho la comunicazione che avviene da parte delle componenti politiche influisca sulla formazione di cittadini molto più che non
Che non gli storici qualche piccolo esempio se io penso alla storiografia sulla Grande Guerra mi vengono in mente nomi come Mario Isnenghi Giorgio lo Scià Antonio Gibelli Giovanna Procacci Marco Mondini sono studiosi questi se ci andiamo a rileggere i loro ultimi lavori di sintesi anche alla luce del centenario che da poco trascorso ma anche i lavori più vecchi
All'interno dei quali non c'è una condanna aprioristica di Cadorna non c'è assolutamente potrei fare decine di esempi non da ultimo l'intervento di Mario Isnenghi che è stato ricordato senza esser citato dal professor Ricci poc'anzi quando ha fatto riferimento al lavoro da la tragedia necessarie da Caporetto all'otto settembre dove peraltro Isnenghi non dice greca queste l'otto settembre fosse siamo stati la stessa cosa assolutamente però e di questi Isnenghi di recente presenti intervenendo in un dibattito ha valorizzato il fatto che il titolo della relazione che gli era stata data nel dibattito era la vittoria riflettendo parlando appunto di di Vittorio Veneto e dicendo come in Italia si è difficile oggi anche usare semplicemente il termine vittoria
Molto spesso invece che il pittore si trova a fine della guerra riscatto di Caporetto cioè si fa quasi fatica a dirlo e luci attenuto in quell'occasione a far sì che nella il titolo delle relazioni contenesse questo tema vittoria con la V maiuscola
Proprio perché c'era bisogno in qualche modo di fare una comunicazione storica dei quadri di ricordare appunto l'importanza di questa guerra all'interno della della storia italiana ma questo avviene un po'in tutti non ho citato per esempio Nicola Labanca tra altri studiosi la grande guerra nel suo ultimo libro su Caporetto
Nicola Labanca ricorda
Grande attenzione il valore di soldati italiani allora l'invito che io voglio fare spero che appunto su questo posso cioè sa essere anche un'ulteriore riflessione
E di di cercare un pochino di equilibrio nelle cose nel senso io cosa ho rinvenuto oggi e mi è capitato di trovarlo anche in altre occasioni
Un eccesso di Cadore Nismo lo chiamo in questo modo per cercare di farmi capire
Come dissi a fronte di una diffusa cultura di un Cadorna che ha fatto soltanto cose sbagliate si debba di corrispondere con un Cadorna che ha fatto soltanto cose mirabili l'anti
Allora il Cadorna della ritirata sul Piave per fare un esempio è un grande condottiero
è un Cadorna che a fronte di una situazione difficilissima dove sbanda un intero esercito vengono arrestati vengono fatti prigionieri moltissimi soldati
Ci sono episodi attua un sito per esempio ci sono cinquantadue soldati italiani che e si fanno si fanno hard armati che si fanno per Mario Soldati ostica ci chiedo scusa la domanda e Chiara Chiara per per finge se poi facciamo conclude concludo con il merito l'invito che è molto semplice
è quello di cercare appunto di avere un equilibrio nella narrazione Cadorna avuto grandissimi pregi che gli storici riconoscono Marco Mondini un altro che non ha parlato del quale non ha parlato
Nel suo ultimo alla sua ultima biografia di Cadorna dice che Cadorna in qualche modo figlio del suo tempo è un uomo che ha studiato nell'Italia dell'Ottocento e che rimette in pratica le grandi conoscenze militari che quel tipo di scuola gli aveva fornito
Non è che la storiografia accademica che parla tutti i costi male di Cadorna non è così è più che altro la pubblicistica e questo è giusto dirlo
Altrimenti pensiamo che i libri che troviamo nelle librerie o quelli che finiscono le scuole ma gli studenti siano tutti i libri appunto legati a una storia ideologica come veniva nominata per anzi grazie grazie se posso rispondere per quanto riguarda
L'aspetto comunicativo lei senz'altro ha ragione
C'è una storiografia diciamo equilibrata e obiettiva che però non passa nel pubblico perché quello che passa nel pubblico il cinema il giornalismo le semplificazioni i fumetti
Come dice scusi
Sì appunto attinge
Cioè
Sì sono perfettamente d'accordo con lei quello che filtra attraverso il cinema i fumetti
Le trasmissioni televisive più superficiali purtroppo vacui corroborare una dimensione da Corriere dei Piccoli mi mi perdoni la battuta e in questo senso condivido noi abbiamo peccato di Cadore Nismo tra virgolette non perché vogliamo spostare
Diciamo il peso dall'altra parte della bilancia ma per insinuarsi in un contesto culturale che vede Cadorna come il cocchiere di Dracula mi passi la battuta ecco questo non può non non può continuare
Se noi facciamo dei film come torneranno i prati che parla del compagno caduto eccetera e poi va sotto di due milioni di euro sui tre che sono stati investiti mentre gli anglo americani
Realizzano duecentocinquanta milioni di dollari con un un filmone bellissimo che vengono tutti che che offre un'immagine del soldato vittoriosa cioè noi il problema grave e che noi abbiamo rinunciato in blocco
A settori diciamo dalla nostra antropologia cioè il valore militare oggi è qualcosa che viene considerato con orrore e questo non va bene
Quindi il il problema è perché nella nostra cultura la nostra società sono stati rimossi in blocco
Questioni riguardanti il valore militare l'eroismo le nostre vittorie come diceva lei non si può più parlare di vittoria io auspico il momento in cui qualcuno scoprirà che nell'inno nazionale c'è una frase che dice i bimbi d'Italia si chiama un balilla
Scommette de che succederà un macello quando verrà fuori questa cosa succederà un macello chiederanno la la revisione dell'inno nazionale ecco noi viviamo immersi in questo brodo culturale quindi noi con i documenti qui abbiamo fatto vedere che esiste tutto un altro mondo se avessimo avuto più tempo avremmo dedicato anche uno spazio agli errori obiettivi di Cadorna che in primis il colonnello è disposta a riconoscere c'era una domanda che non abbiamo potuto affrontare per motivi di tempo lasciarla come riduzione
Con l'oratore neanche un attimo un attimo solo
Voglio lei ha accettato ha citato alcuni nomi di storici storici per carità sono alcuni sono di grande valore anche però vede qual è sa qual è il difetto il difetto è che questi storici
Par quando papà hanno parlato e hanno scritto
Di questioni tecniche difficilissime
Perfino Napoleone che è stato un genio diciamo in tutti i campi
è andato in Russia andata a fare la campagna di Russia con le divise estive
Il generale Kutuzov gli ha fatto trovare al grande freddo capisce Napoleone se n'è tornato col col con la con la coda fra le gambe capiti
Questo per il solo per darvi un'idea della difficoltà della strategia allora quei nomi che lei mi ha fatto quel nome che lei ha fatto lei ne ha citato uno che ha scritto sul Corriere della Sera
Che Cadorna doveva disobbedire Carré Testore testualmente ha scritto che Cadorna doveva disobbedire Carré
Allora quegli storici che lei ha citato tutti
Non hanno la minima competenza di questioni tecnico militari e parlo soprattutto della strategia allora le faccio una domanda perché non si sono rivolti a un tecnico come fanno i giudici quando un giudice deve istruire una causa che è complessa
Chiede le chiede una perizia tecnica il suo giudizio è basato e basato strettamente sul risultato della perizia tecnica perché invece si sono avventurati in affermazioni in valutazioni che non hanno niente a che vedere
Lei parla di un giudizio equilibrato senza avere la minima idea di quali sono i termini di questo equilibrio
Ha capito
Perché per per parlare di equilibrio bisogna conoscerne i termini e i termini sono in gran parte quando parliamo di Cadorna riguardano essenzialmente la strategia
Scienza nella quale
Non lo dico io lo dicono lo dice il Pentagono nella quale in tutta la storia militare ne sono usciti indenni due o tre persone tra queste c'è sicuramente il generale Cadorna checché ne dica lei
Vorrei fare una domanda anch'io ringraziando vuole replicare prego
Allora
Gli ha brevemente se possibile esclusivo
No
è ovvio che in tutti i settori poi c'è chi lavora bene e chi lavora male io non non peraltro non sono uno storico di professione in qualche modo faccio parte del mondo degli appassionati che si appassiona alla storia che prova a scrivere qualcosa di storie che leggono di storia
Quindi non ho neanche una difesa accademica in qualche modo a fare acqua quasi corporativa
E alcuni degli storici con nominato sono storici nati e cresciuti come storici militari quindi una formazione in questo senso ce l'hanno eccome perché insomma prima di dire con Giorgio Rocha non abbiano competenza militare io insomma me ne guarderei un po'bene
Altri se ne guardano bene dal definirsi tali abbiamo citato Mario Isnenghi Mario Isnenghi alza le mani di fu di cose militari ne conosco poco e niente non ha mai rivendicato conoscenze in questo senso
E peraltro
Mica Carbide laccio discorso finale io non ho mai fatto lei ha ma detto prima gara poco fa Carletto il mio libro
Ha letto il mio libro visto che io non ho mai fatto una critica severa e e unilaterale nei confronti dell'operato di Cadorna poc'anzi ho ricordato ad esempio il l'modo in cui ha gestito brillantemente la ritirata sul Piave
In una condizione particolarmente difficile
L'invito all'equilibrio che io ho fatto è un invito che faccio innanzitutto non a voi a voi se lo faccio lo faccio in questo momento perché qui mi trovo adesso
Massimo lo si può fare per certi versi anche appunto alla storiografia l'invito è semplicemente quello nel momento in cui si fa una giusta
Un giusto incontro per ricordare la figura di di Luigi Cadorna
è a parlare anche come dicevano in poc'anzi e poco di non poc'anzi anche degli errori che ha commesso
E questo non è emerso oggi non è emerso in un incontro col visto anche un po'di tempo fa vedo appunto che c'è quasi per carità umanamente anche come riflesso naturale ma c'è quasi una forma di arroccamento tu ne parli troppo male io ne voglio parlare troppo bene
E io leggerò con attenzione il suo libro magari nel suo libro questo non c'è benissimo ben venga ci mancherebbe però questo è emerso oggi per motivi di tempo benissimo ne ne prendo atto ma questo è emerso un regime tutto qui
Tra la ringrazio io volevo solo aggiungere qualcosa quello che ha detto la persona che è intervenuto dal punto di vista della comunicazione
Comprando il campo da
Tutte le persone che in tutti questi anni in buona fede hanno scritto hanno pubblicato anche anche libri storici nessuno sulla vicenda di Caporetto e su Cadorna
C'è stato tutta la schiera dei detrattori che dal punto di vista della comunicazione ha fatto una strategia ineccepibile
Come è stato detto anche alla all'apertura di questi lavori nelle scuole le persone da J. ragazzi pensano sempre che Cadorna è stato quello che ha perso Caporetto alla io come editore del devo esprimere rappresentare il sentimento della pubblica opinione
Perché la massima diffusione come strategia di comunicazione che si può dare ha un pensiero a un'idea è proprio quella di diffonderla tutti e non lasciarla scritta circoscritta soltanto a degli addetti ai lavori
Quindi dicendo questo
Vorrei approfittarne per
Scusandomi anche del livello magari forse più basso di quello che sto per dire ma ripeto esprimo il sentimento dell'opinione pubblica
Faccio quindi una domanda anche i professori dunque
La gente in genere e tempi tende a pensare che Cadorna visto come una figura del generale perdente
E il maresciallo di razze come la figura del generale vincente
Allora alla luce dei documenti dicono che è stato detto oggi quello che volevo capire io e questo Orlando quando ha deciso di restituire Cadorna
Ha destituito Cadorna con dichiarazione
Tanto che il test mettendo una persona qualsiasi tanto per restituirlo o è stata fatta una scelta ponderata
Cercando di mettere comunque la persona giusta al comando che poi prego
Ho finito OP OP naturale questa no beh semplicemente Orlando voleva rimuovere il comandante supremo che rivendicava l'unitarietà del comando
Punto
Cadorna fin dal mille novecento e otto quando era stato sul punto di essere nominato Capo di Stato Maggiore fatto consultare da Giolitti in via riservata su che cosa avrebbe fatto in caso di guerra mille centootto vuol dire annessione della Bosnia Erzegovina da parte dell'Impero dal per quindi siamo a un passo dalla guerra
Cadorna disse bene io non voglio rifare il mille ottocento sessantasei
E cioè il responsabile della guerra deve essere uno e uno solo non non non ci devono essere la Marmora e Cialdini
E non ci devono essere interferenze del re cioè cioè uno che conduce alla sua punto Orlando
Il ventotto di ottobre ventotto ottobre non tre novembre
Accetta l'incarico di Presidente del Consiglio a patto che venga destituito e sostituito Cadorna lo mette come condizione sine qua non
E Orlando impone questo perché vede in Cadorna quello che ritiene lo strumento militare che il il governo dell'invece rendere su cubo
Della propria strategia politica e che cosa scrive Orlando nelle memorie proposte di Dias una serie di fanfare un'arte dice addirittura che Díaz lo consultava sui problemi strategici di cui Orlando non sapeva assolutamente nulla
Zero
E una vanteria di carattere political papà propagandistico
Confidato al diario che esce postumo e di cui quindi non sappiamo neanche quanto fosse responsabile perché i libri porto mi sono sempre strani bene
E in realtà invece questo libro qua non è postumo per e Cadorna l'aveva pronto dal mille novecentoventisei non lo poté pubblicare perché Mussolini glielo immobili
Accarezza importo chiari su come andarono le cose fuori e quindi andando sul punto evidente che la questione Orlando era e e Cadorna e prove di carattere politico Cadorna aveva scritto quattro lettere al Governo Boselli a Boselli per chiedere un cambio di ritmo nella tutela delle spalle dell'esercito poteri non rispose mai
Il ventotto di settembre del mille novecentodiciassette si svolge in consiglio dei ministri una lungo confronto dialettico tra Cadorna
E Orlando Cadorna va ed espone la necessità che il Governo pari le spalle al comandante supremo e combattere disfattismo
Orlando invece dice che le cause dell'indebolimento del dell'esercito e del disfattismo sono cause militari cioè come suo disse in termini molto plebei gira la frittata
Al termine del consiglio dei ministri Cadorna gli dirà una frase lapidaria
Lei pensi al Paese all'esercito ci penso io di questa riunione del consiglio dei ministri che duro cinque ore esisteva un verbale
Manoscritto
Pubblicato in un'opera da me curata di sette righe la presenza di Cadorna in quel Consiglio dei ministri non è neppure citata di quello che fu lo scontro
Fondamentale tra queste due vie guerra non c'è una parola del resto il generale giardino credo fede Deng è attendibile
Spiego ad Angelo Gatti che non si tenevano i verbali nei Consigli dei ministri
Perché se essi fossero verbalizzato quello che si dicevano il governo non avrebbe retto un giorno perché era in disaccordo su tutto
Che quindici aiutati a capire il presente
Grazie professore era l'ammiraglio San Felice Riva aggiungere qualcosa anch'io una pareo in effetti c'è una prassi generale allargando un attimo lo sguardo dall'Italia arresto nel mondo va bene
C'è una prassi generale che fa altre applicata anche oggi nel calcio no
Che chi perde vende avesse sostituita a prescindere
E se voi andate a vedere le liste dei croati capoverso Stati sostituiti sia dal governo inglese dal governo inglese sia dal governo francese voi scoprite che noi abbiamo avuto una sostituzione
Va bene gli ideali sino ad oltre tre anni e i francesi quattro
Bene quindi c'è una logica
Nella sostituzione del comandante in capo che ha perso una battaglia significhi e questa logica è una logica che c'è da secoli e continua ecco adesso sia pure su foibe nuova
Grazie grazie a Milano dove il professore ci voleva aggiungere qualcosa qua solo due parole e a proposito del rapporto Orlando di azioni e di come popolo Orlando ne capisse di strategia militare
Ripensare ammettendo di azione di avere uno che fa avrebbe fatto così in modo pedissequo quello che lui gli diceva in realtà di azione era meno spesso di comete Orlando lo immaginava quando riceve uno dei tanti telegrammi Orlando I Wanna perché di azzardare l'offensiva che poi porta
A vita alla fine a Vittorio Veneto la prepara in modo molto ma molto ma molto accurata
E di fronte a questa tra virgolette in azione che in realtà non è in azione ma e preparazione Orlando scriveva di azione preferisco una sconfitta piuttosto che l'inazione
Ma di attesa aveva bene che l'Italia non sarebbe stata in grado di sopportare un'altra sconfitta dopo Caporetto
Quindi se ne guardo bene di fare quello che gli diceva di razze e aspetto il momento opportuno con buona pace di Orlando grazie professore a questo punto se non ci sono altre domande io
Beatle il mio saluto ma chiamerei qui un attimo il colonnello Carlo Cadorna perché dobbiamo Luís naturalmente
Sì siamo riusciti a parlare di questi argomenti per i saluti finali grazie
Desidero ringraziare tutti coloro che hanno voluto essere con noi in questa rievocazione diciamo in questa discussione anche soprattutto a quelle che l'hanno resa possibile diciamo
Diciamo tutte le opinioni sono ugualmente valide ugualmente da ascoltare e da discutere solo dalla discussione viene fuori quello che è giusto quello che non è giusto
Ringrazio
In modo particolare i relatori e il
Il dottore che c'era dottor c'è o non c'è che ha voluto
Dirigere diciamo questa dibattito in modo
Moderno non non noioso ma attento a quelle alle problematiche diciamo della materia non facili da da individuare da sintetizzare soprattutto ringrazio tutti i relatori che ciascuno hanno ci hanno dato delle risposte acute cute puntuali diciamo sugli argomenti sulle quesiti che gli sono stati fatti
Last but not least ringrazio all'editore
Che
Diciamo ha sopportato autonomamente l'organizzazione di questa giornata quindi
è stata di mia piena soddisfazione
Spero anche vostra
Quindi lo ringrazio di cuore
Avendo anche coinvolto diciamo tutta la famiglia quindi veramente un grazie di cuore e a tutti voi anche