Editoriale della Direttrice di Radio Radicale Giovanna Reanda

è difficile
Dire qualcosa di originale sul tema Europa il nove maggio una settimana scorsa abbiamo festeggiato lei ricordando due anniversari decisivi il primo era una storica Dichiarazione di Schuman che settantacinque anni fa
Diede vita a una comunità di Stati che dovevamo produrre acciaio Carbone e provare a mettere le basi anche per un'unione politica e della difesa e la seconda è la Conferenza di Messina colta
Come sempre in maniera in impagabile al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che tracciò la rotta verso i trattati di Roma abbiamo una guerra alle porte anzi usciamo dalla retorica la guerra ce l'abbiamo proprio dentro
L'Europa
E questo rappa ha un sussulto perché anche se in quota parte chiede di poter utilizzare quel miliardo dei proventi dei beni congelati alla Russia per aiutare Luca Reina per la ricostruzione della patria di Zeller Ski e sceglie di festeggiare questa ricorrenza proprio a Leopoli mentre Putin dalla Piazza Rossa a Mosca celebrato gli ottant'anni della vittoria sovietica dalla seconda guerra mondiale alla grande con un imponente parata come come sempre ma pare che quest'anno sia stata ancora più
Significativa invitato leader stranieri c'erano Xi Jinping Lula Fitz o mancava però il nordcoreano Kim
E a pronunciato parole rispetto all'invasione Ucraina definendola una guerra difensiva ma è proprio il rapporto con il presidente statunitense se Trump che porta ad quella proposta di tregua dei trenta giorni che ha già tramontata
Insieme a Francia Germania e anche il Regno Unito che sono le stesse Nazioni che settantacinque anni fa scelsero di essere alla testa
Di questa di questa svolta ora l'Italia ha un ruolo in questo momento defilato ore Meloni era sta a guardare troppo esposto il fianco destro ha che ha con Salvini anche se il ministro degli asset italiani assicura che stiamo lavorando per ricostruire l'Ucraina
Oggi i quotidiani titolano tutti sull'incontro fra Putin e Zaleski Adista Bulla che potrebbe esserci il quindici maggio prossimo e che il leader ucraino ha rilanciato con una richiesta di tregua a partire da oggi ma qual è il nodo centrale dell'Europa è l'avanzata del nazionalismo sopranista diventato come scrive su Corriere della Sera Milena Gabanelli la bussola di chi comanda molti di questi Paesi
Che sono accomunati da un da un odio per l'unione europea
Eppure sono proprio quei Paesi che hanno ricevuto in armi pene Fici dall'ingresso in Europa parliamo dell'Ungheria della Slovacchia dalla Serbia dalla Polonia della Romania e della Bulgaria
Insomma emersi dal nulla sicuramente filo russi se non addirittura finanziati direttamente da Mosca attaccano attaccano l'Unione europea perché uno spazio di Stato di diritto
E allora con i radicali con il partito radicale ricordiamo che la manutenzione vuol dire attenzione alle logiche semplicistiche
Che si hanno nei confronti di una democrazia considerata data per scontata Marco Pannella diceva che lo Stato di diritto per essere tale deve essere federalista laico e democratico e note questi microfoni non ci stancheremo mai di ripeterlo