Intervista a Giorgio Tonini sulla crisi libica e sul Governo Renzi

Radio Radicale abbiamo qui con noi Giorgio Tonini vicepresidente dei senatori del Pd membro della Commissione esteri di Palazzo Madama Presidente Tonini ma l'Italia fra poco rischia di essere impegnata in un'operazione militare in Libia
Ben il rischio c'è naturalmente non è un obiettivo questo l'obiettivo è quello
Di accelerare
Rafforzare l'azione diplomatica per arrivare ad una stabilizzazione
Del della Libia
Che consenta
Tra l'altro anche di far fronte
Alla minaccia di espansione del dell'ITIS sulle coste libiche cosa che sarebbe
Devastante
Per la Libia innanzitutto e poi anche per l'Italia per l'Europa ecco ma in questa attuale situazione in Libia e larga parte frutto di una precedente operazione militare occidentale in particolare anglo francese quella che ha deposto Gheddafi sembra di capire senza per un progetto per il dopo Gheddafi facciamo il bis
Sì ecco diciamo dal punto di vista retrospettivo più importante la seconda parte del suo ragionamento che non la prima in realtà
Diciamo la la leadership di Gheddafi era minata alle fondamenta
Credo che
Intervento occidentale è stato solo la spallata definitiva
Il problema vero è che dopo
Da
La caduta di Gheddafi l'Europa e l'Occidente generale
Ci sono sostanzialmente disinteressati quello che succedeva in Libia naturalmente non è mai facile
Guidare dall'esterno processi Coluccini interni e certamente le condizioni della situazione libica dal punto di vista storico-politico sono condizione molto molto difficili sappiamo che
La Libia un Paese
Senza Stato sostanzialmente
E quindi è difficile costruire inventare uno Stato dall'esterno
Senza attivare processi endogeni
Tuttavia certamente c'è stata una trascuratezza una sottovalutazione e l'Italia più volte ha richiamato l'attenzione della comunità internazionale sul rischio Libia restando sostanzialmente inascoltata
Adesso speriamo che non sia troppo tardi ricco ma iniziative diplomatiche che cosa poi vuol dire a questo punto della situazione vista la situazione come marcite come sarà fatta lasciar marcire cosa vorrebbe dire
Beh dopo una lunga fase di contrapposizione tra le due libri attuali quella
Più laica diciamo così di Tombolo qui quella invece più in sé lamentavo islamista
Di Tripoli
La comparsa
Dell'ISI disse per la verità non tanto attraverso un'invasione dall'esterno ma attraverso
Un'affiliazione di una parte
Delle delle parti appunto in conflitto all'ISI se stessa beh credo che dovrebbe produrre
Un nuovo dualismo cioè da una parte tutti quelli che comunque credo un ad un'evoluzione moderata della
Del contesto politico
Le libico sia pur con differenze anche profonde al loro interno e la parte invece che scommette su un'ipotesi di
Totalitarismo
Islamico che non è accettabile innanzitutto credo per la
Stragrande maggioranza dei libici che cosa può fare in cui secondo lei in cui l'Italia che cosa dovrebbe poter fare lineari
Beh intanto di far vedere secondo me attrezzarsi contro qualunque scenario qualunque evenienza anche
Come dire un'evenienza di attacco perché possiamo
Trascurare o diciamo così alzare le spalle rispetto
A minacce esplicite che sono state
Diciamo portate al nostro Paese attraverso
E mi ministro degli esteri Gentiloni ed era stato minacciato personalmente ma più in generale minaccia al nostro Paese come porta verso l'Europa
Quindi di ricette certamente da allestire le difese
Nel modo più attento possibile innanzitutto sul versante dell'intelligenza della polizia
Poi certamente anche delle forze armate e dall'altra parte invece c'è da intensificare l'azione diplomatica proprio per arrivare
Alla famosa stabilizzazione mettendo a disposizione
Della Libia e della comunità internazionale nelle forme che le Nazioni Unite riterranno ovvero dovessero
Ritenere attraverso una risoluzione del Consiglio di Sicurezza mettendo a disposizione anche
L'eventuale nostro impegno militare bene ringraziamo Giorgio Tonini vicepresidente dei senatori del PD come sempre un saluto non ottimi tenterà Radio Radicale