Obbligati a crescere - l'Europa dopo Brexit

Sì allora buongiorno
Benvenuti alla seconda edizione del Messaggero dell'economia
Obbligati a crescere e il tema che abbiamo scelto già anno scorso ed era dedicato alle banche quest'anno abbiamo allargato possiamo dire il nostro sguardo a un tema trasversale come la Break It
L'Europa dopo la Brezzi tre per la precisione ci è sembrato un tema che potesse abbracciare un complesso di problemi e cioè l'economia la politica internazionale
E ovviamente con una ricaduta anche per per i cittadini che ciò che ci sta a cuore di più
Ecco io anzitutto voglio ringraziare il nostro padrone di casa che il Presidente l'abbia Antonio Patuelli che ci ha messo a disposizione anche quest'anno la sede appunto dell'Abi stesse l'Auditorium firmato da Gae Aulenti
Ringrazio ovviamente l'editore del Messaggero nella persona del presidente Francesco Gaetano Caltagirone da un'isola delegato Azzurra Caltagirone che hanno reso possibile per il secondo anno consecutivo questa iniziativa
Quindi grazie
Ecco io mi
Volevo adesso presentare io spiega sto aspettando che arrivasse anche appunto il misto Calenda e chi sta raggiungendo perché ha dovuto stamattina avuto fuori programma dapprima sull'Ilva che appunto poi magari non so avrà modo provvedimenti di raccontare ai giornalisti che lo attendono
Grazie a tutti per essere venuti avere partecipato così massicciamente soprattutto grazie appunto a coloro che interverranno stamattina a cominciare dal presidente del consiglio Paolo Gentiloni
Dal capo dei negoziati con il Regno Unito per l'Unione europea Michel Barnier
E l'altro residente del Parlamento europeo Antonio Tajani che concluderà la nostra mattinata i lavori
In mezzo avremo una tavola rotonda animata da professor Romano Prodi che tutti conoscete chianche non so editorialista di punta per il Messaggero
Con lui il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda il presidente di Confindustria Francesco Boccia e il professor Marc Lazar sociologo eh anche
Per cui storico potremmo dire anche l'economia
Ecco io mi limiterò a tracciare soltanto alcune linee guida della discussione che affronteremo stamattina una cornice gli ho naturalmente dalla quale si può sconfinare e penso che anche lo farà lo faranno
E lo ha lo auspico pure in ossia appunto conversatore
Innanzitutto ci chiediamo che cosa è successo dalla divorzio dalla Gran Bretagna dall'Europa un anno e mezzo fa a che punto è la trattativa ce lo dica bene Barnier
Ma ci sono anche alcuni segnali che fanno temere una frattura verticale al tavolo dei negoziati
Ecco se questo dovesse accadere la domanda è molto semplice chi pagherà il conto
E alcuni indicatori dell'economia britannica ci dicono anche c'è un rallentamento della stessa nell'ultimo anno e mezzo bene forse per questo anche
Si sussurra l'ambiente punto dei negoziati stessi di un pentimento britannico inserito trattativa ce lo capiranno anche i protagonisti
Ma c'è un aspetto che ci riguarda da vicino ed è anche la tutela dei nostri connazionali e dei cittadini europei che oggi risiedono in Inghilterra l'onda prevalentemente per lavoro o per studio ecco attratti da una nazione che è sempre stata un concentrato di qualità europea un melting pot anche per l'attrattività internazionale che ha avuto e che oggi sta cambiando ecco bene cosa è disposta a fare l'Italia per tutelare i loro e Londra concedere
C'è un secondo aspetto che riguarda il disegno europeo e cioè quale Europa senza la Gran Bretagna
Perché siamo davanti a un bivio o la viviamo come un'opportunità ed è anche il nostro punto di vista diciamo gli europei oppure la dobbiamo considerare una ferita all'edificio della casa comune europea
è questa la risposta che dovremmo cercare di dare spire stamattina
L'altro aspetto riguarda anche ma quale guida per l'Europa la riproposizione dell'asse franco tedesco di cui tante volte si è parlato ma che per la mancata sponda britannica adesso rischia di avere diciamo molti dubbi anche o ripensamenti su ciò che è stato costruito fino a oggi l'altro aspetto è le possibili alternative una leadership francese forse quella di macro un che ha rilanciato il progetto europeo recentemente che assi proposto anche come guida di questo percorso mai credibile questa guida
Poi c'è l'aspetto che più importante potremmo dire azioni volo della Germania
Paese che fino a oggi è stato egemonico all'interno dell'Europa e che viene visto anche giustamente come colo colei che ha imposto in qualche modo un regime di austerity agli altri Paesi gli altri partner
Ma ecco oggi la Germania può fare da baricentro la nuova Unione Europea all'interno della quale vengano fugati appunto anche il male seri e le resistenze da parte di chi ritiene che l'ultimo tratto di strada non sia stato quello giusto ecco
Ci sono esempi concreti anche per esempio la difesa europea l'esercito comune una grande aspirazione lo sa bene Romano Prodi con cui più volte abbiamo parlato e l'argomento
Ecco ma ci sono ostacoli su questa strada per esempio abbiamo avuto massaggio potremmo dire con la vicenda di Fincantieri e se Tizio qui oggi abbiamo protagonisti anche la vicenda
Bene si è raggiunto un compromesso ma è lecito nutrire qualche dubbio anche su l'effettivo vantaggio che l'Italia ha avuto da questa trattativa
Il terzo aspetto riguarda la secessione e dei direi il tema cruciale di tutta la break sitter cioè la Gran Bretagna ha fatto da apripista a un percorso che in realtà è condiviso con altri paesi altri Paesi abbiamo visto recentissimamente la Catalogna esempio cioè covava sotto la cenere dell'Europa una voglia di strappi una voglia di scardinare l'edificio comune bene
Anche in Italia abbia avuto recentemente un esempio con il referendum lombardo veneto e le spinte autonomiste che continuano a montare ma da questo punto di vista uno dei punti da chiarire anche ma chi Europa vogliamo vogliamo l'Europa dei ventisette Paesi o l'Europa delle novantacinque regioni come qualcuno vorrebbe
C'è anche da chiedersi se ci sia necessaria consapevolezza da parte del fronte Meo autonomiste chiamiamolo così
Che si stia imboccando una strada probabilmente senza ritorno esattamente come accaduto con la Breaks site e soprattutto senza avere messo nel conto dovuto gli effetti di questa scelta
Beh da questo punto di vista c'è da chiedersi se sia conveniente punto per coloro che hanno queste istanze
Promettere ora aizzare addirittura i cittadini e i popoli all'insegna di richieste irrealizzabili sia dal punto di vista economico che dal punto di vista politico
Concludo semplicemente dando qualche spunto di riflessione chiamiamola euroscettica ma a mio giudizio abbastanza fondata e cioè ci si è chiesto abbastanza nelle capitali europee e a Brussel se effettivamente un Paese come la Gran Bretagna alla fine è uscita dalla all'Unione Europea
Perché non siamo riusciti a trattenerla e soprattutto anche se non c'è qualcosa di sbagliato in ciò che avevamo costruito
L'altro aspetto direi che appunto il pregio o difetto buste lese diciamocelo con franchezza anche un po'di arroganza cioè quello di ritenere di conoscere meglio di noi stessi quali siano i nostri interessi
E proprio per questo che bisogna evitare l'illusione che con l'uscita dalla Gran Bretagna si usciva anche il problema alla finestra il problema la costruzione europea che invece è attualissimo ed è proprio per questo che guardando all'Italia
Che davanti appunto allora quest'uscita che avrebbe potuto riequilibrare in qualche modo anche la costruzione della casa comune c'è da chiedersi
L'Italia se non rischi di finire un po'stretta ancora una volta dall'asse franco tedesco un po'come il vaso di coccio in ma in mezzo ai vasi di ferro ecco questo è un lusso che sicuramente non possiamo permetterci
Io vi ringrazio e adesso do la parola al presidente Antonio Patuelli e presidi presentato quelli scusate il presidente dell'Abi
Signor presidente del Consiglio
Signor presidente del Parlamento europeo
Autorità carissime amiche amici noi siamo o lo attira oggi come associazione bancaria di ospitare per il secondo anno consecutivo
Questa iniziativa del Messaggero di alta qualità
Cultuale istituzionale un grazie particolare alla famiglia Caltagirone editrice alla direzione del Messaggero mi limito a pochissime riflessioni io colgo questa
Sfida impositivo Della Valle exit una sfida che non è solamente di negoziato ma è anche per l'unione europea una sfida di identificazione di quello che vuole esserne e vuole diventare penso che l'impopolarità degli scorsi anni dell'Unione Europea dipenda molto da eccessi di buono che attizza azione che sono cresciuti e che non hanno una popolarità
Non solo nelle popolazioni ma anche negli addetti al lavori ovvero sia innanzitutto le in paese
Di fronte a questo l'auspicio che coltivo è che le istituzioni dell'unione europea sviluppi no una nuova forte iniziativa perché se vi è una iniziativa istituzionale di grande prospettiva politica a questo punto il problema dell'eccesso di burocratizzazione
Diventa seguente agli orientamenti innovativi e di cambiamento
Penso che in questo ultimo anno in Europa gli europeisti che non debbano essere forza né ottusi neanche l'ITC ma devono essere conventi creditizi e popoli Siviglia abbia no
Vinto anche delle partite molto importanti e le hanno vinte ogni qual volta hanno giocato di iniziativa anzi diciamo così di contropiede
Dispetto agli umori le dell'opinione pubblica di delusione per gli eccessi di buono cattivo stazione questo è penso sia il metodo da usare non la rassegnazione non il ripiegamento in se stessi
Non Linneo nazionalismo fa azionista che ci farebbe portare indietro di secoli appelli ma ancora degli Stati nazionali ma una nuova centralità della democrazia istituzionale e quando si parla e concludo di nuova centralità delle istituzioni il primo pensiero cubana al nuovo più ampia esentati Ivo delle istituzioni che è il Parlamento europeo
Noi abbiamo come italiani è una storia che tutte le volte in cui è stata ingenerata la democrazia
è nata dal Parlamento
Con un'assemblea costituente che avviò il percorso dalla Repubblica e ancor prima nel marzo del mille ottocentoquarantotto quando la culatello inizia oggi evento fu appunto una aula parlamentare ebbene sono molto contento che con la presidenza di Antonio Tajani noi riusciremmo ad a vere ulteriore dei risultati di iniziativa di ripresa istituzionale
Grazie a tutti loro è un saluto particolare al Presidente del Consiglio che per la prima volta in quanto presidente del Consiglio qui l'associazione bancaria
Grazie al presidente Patuelli io a questo punto invito a raggiungermi il punto sul podio presidente del consiglio Paolo Gentiloni
Grazie buongiorno a tutti
Autorità signore e signori
Ringrazio Antonio Patuelli l'associazione bancaria che ci ospita
Ringrazio il Messaggero gli editori
Il direttore che del resto ha una frequentazione con questi temi
Internazionale un frequentatore tre anni degli incontri di fonti Miano
Rapporti tra Italia e Regno Unito se n'è occupato a lungo
Io ricordo quella notte del ventitré giugno
Nella quale noi andammo a dormire
Lo dico all'ambasciatrice britannica
Piuttosto ottimisti nel senso della che sembrava a tarda sera che
Il il re in mente stesse prevalendo
E ci speriamo lo ricorderà il collega Calenda
Verso le quattro di mattina
Aperta per fare un punto a livello di governo su un risultato che non era del tutto atteso il risultato
Della vittoria del delli
Che noi abbiamo ovviamente ha colto con l'assoluto rispetto che si deve alle decisioni libere e democratiche tra l'altro di un popolo e di un Paese
Amico dell'Italia
Quella decisione era in un certo senso al culmine di una tempesta perfetta
Era cioè il momento simbolico
Di dell'accumularsi di crisi su piani diversi
La grande crisi economica che ancora manteneva le sue conseguenze che ha investito
L'Europa negli anni due mila sette due mila nove
L'Europa il mondo in quegli anni
La
Apparente dilagare di posizioni
Sovrani insiste
Nel nostro continente e quindi anti europee per definizione per partito preso
E anche la difficoltà che ebbe un ruolo fondamentale anche nel pronunciamento del popolo britannico
Nella gestione dei flussi migratori
Sembrava in quel momento
Che il sommarsi di questi fattori di crisi
Con il primo divorzio e che divorzio in una famiglia che era andata fino ad allora soltanto allargandosi nel corso dei suoi sessant'anni da sei componenti a ventotto componenti sembrava che quel divorzio di un Paese così importante
Non potesse che segnare l'inizio di un declino dell'Unione Europea
Di una sua crisi irreversibile
Credo che la prima cosa che ci dobbiamo dire che
A un anno e qualche mese da quella
Notte le cose hanno preso per fortuna per quanto riguarda l'Unione europea un corso diverso il che non vuol dire che si debbano
Fare delle gioiose esulta azioni ma certamente viviamo oggi un clima diverso rispetto a quello
Di questa tempesta perfetta
Si potrebbe dire che l'inverno dello scontento europeo ha cominciato a scioglierci proprio al sole di Roma
Qui in Campidoglio nel marzo
Di
Questa
Perché io ricordo benissimo e le ricorda al presidente Tajani l'atmosfera che c'era in Campidoglio in quella mattina forse sarà il sole di Roma
Nella quale ventisette capi di Stato e di governo europei hanno firmato quella dichiarazione in occasione dei sessanta anni dalla nascita dell'Unione
C'era già
Lì in quel in quell'atto la manifestazione di un sentimento cioè di un'Europa che di fronte allo shock di Breaks
Di fronte anche diciamo la verità ai risultati si Danti delle elezioni americane del novembre successivo
Si poneva il problema di assumersi le proprie responsabilità
E quindi in un certo senso di raccogliere una sfida
Poi sono venuti risultati elettorali importanti che hanno in un certo senso raffreddato questa impressione di un dilagare di spinte sovrani insiste tanti europee
E soprattutto è venuto il consolidarsi il diffondersi in tutti i Paesi dell'Eurozona e dell'Unione
Di una situazione economica più favorevole più incoraggiante oggi l'eurozona come sapete tassi di crescita
Al di sopra del due per cento
Ed è combinando crescita e stabilità una delle zone economiche più interessanti per gli investitori in tutto il mondo
Perché è una zona di grande affidabilità ma anche che ha dei tassi di crescita certo non asiatici ma
Interessa
E abbiamo avuto anche negli ultimi mesi alcuni diciamo così investimenti politici chiamiamoli così da parte di alcune grandi personalità europee mi riferisco in particolare
Al neo eletto presidente francese
E al presidente della Commissione europea che in due diversi discorsi il discorso di macro alla Sorbona
E il discorso di Juncker sullo stato dell'Unione
Hanno delineato un'ambizione europea
La cui messa a terra non sarà semplice anzi tutt'altro che semplice ma che comunque delinea traguardi e orizzonti credo molto interessato
Che cosa succede ora credo che sia ci sia la consapevolezza nel gergo
Europeo la la chiamano di una finestra di opportunità
Sono non lo so finanza comunque diciamo che nel due mila diciotto
Prima della nuova tornata di elezioni di rinnovo delle istituzioni europee
Si possono fare delle cose importanti
Ci sono delle degli appuntamenti e delle sfide rileva
Quindi l'anno prossimo si annuncia come un anno cruciale per l'euro
Con sale innanzitutto per l'esito di Breaks sì
Perché anche il negoziato
Con i tempi previsti dall'articolo cinquanta avrà la sua evoluzione fondamentale il prossimo
E su questo voi ascolterete ascolteremo le parole
Del capo negoziatore dell'Unione Michel Barnier
Alle quali in un certo senso rinvio perché l'Italia
Le condivide appieno
E devo dire che noi ci identifichiamo anche con uno sforzo come si può dire anche di immagine che i ventisette hanno cercato di fare in questi mesi di rappresentare la propria posizione come una posizione assolutamente unitaria quando il ventisette prendono una decisione a proposito del negoziato di Breaks città è già successo due volte
Prima
Si assume la decisione all'unanimità e poi se serve si apre una discussione
Non è sempre così nei Consigli europei che sono il luogo privilegiato del del drafting e delle discussioni tra capi di Stato e di governo ma quando si parla di break setta
Si vuole sempre affermare innanzitutto la condivisione prima di eventuali distinguo e discussione che questo è nell'interesse anche dei nostri amici britannici come io ho ripetuto più volte
A
Da primo ministro Theresa May
Perché naturalmente o noi abbracciamo una prospettiva assolutamente irrealistica e negativa che la prospettiva di nessun accordo
Oppure se abbiamo in mente l'idea di raggiungere un'intesa
L'unico modo per raggiungere un'intesa anche per Londra è quello di avere di fronte un interlocutore unito non ventisette posizioni diverse che devono passare al vaglio di trenta parlamenti è che tantissime altre forme di negoziante
Quindi io non entro nel merito lo farà Michel Barnier dico solo che ovviamente l'Italia
Può fare due osservazioni la prima è che certamente questa decisione è stata una decisione dolorosa
Non è detto che sia una decisione vantaggiosa per chi l'ha preso per il popolo britannico tuttavia noi la rispettiamo
E abbiamo un interesse acché questo negoziato si concluda positivamente certamente non abbiamo alcun interesse ma non solo per i cinque seicento mila italiani che vivono a Londra e nel Regno Unito ma non abbiamo interesse come paese per i nostri rapporti storici
Con Londra non abbiamo alcun interesse a una conclusione senza intesa di questo negoziante
Ma certamente andiamo con delle posizioni chiare che Michel di ricorderà
Subito dopo il mio interventi
Naturalmente il due mila diciotto sarà cruciale non solo per il negoziato di Breaks Seat ma come diceva già vi Ermanno sarà cruciale
Sarà potrebbe essere cruciale perché non siamo sicuri che dei passi effettivi si riescano a compiere
Per il futuro dell'Unione
E l'unione in questa discussione sul futuro può contare voglio dirlo in modo molto netto
Sulla forza e la coerenza dell'Italia
Si parla molto della nostra instabilità politica
Dell'avvicendarsi frequente dei governi nel nostro Paese
Che non mi spingerei a dire che si tratta oggi si dice una Fake newsgroup non è una sei chiuse effettivamente abbiamo una certa alternanza frequente nei governi del nostro paese
E tuttavia
Non conosco l'instabilità più solide di quella italiana nei fondamentali delle nostre scelte in questi decenni
Se c'è un Paese che negli ultimi sessant'anni sessanta
Ha avuto una posizione chiara coerente che continua
Posizione
Siamo un Paese libero siamo un Paese aperto siamo un Paese europeista siamo un Paese Atlantico siamo un Paese aperto agli investimenti lo siamo da sessant'anni lo saremo adesso non mi spingo a dire per i prossimi sessanta ma sicuramente lo saremo nel futuro
E quindi invito vedo molti ambasciatori molti leader d'impresa in questa platea invito tutti ad essere consapevoli oltre che dei nostri problemi anche di questa nostra forza
Perché è la realtà ed è una realtà che nel mondo
I governi e gli investitori conoscono noi siamo un Paese affidabile per i nostri alleati e per gli investitori stranieri
Lo siamo stati e lo siamo lo siamo a maggior ragione oggi perché abbiamo nella economia italiana dei segnali
Dei risultati dei numeri
Che sono finalmente incoraggia
E quindi quando partecipiamo a questa discussione mettendosi dalla parte di quelli che dicono che serve più integrazione anche se magari accettando livelli diversi di integrazione dichiarazione di Roma del marzo scorso
Quando diciamo che servono politiche migratorie comuni
Quando diciamo che servono politiche per la crescita e per l'per il lavoro
Lo diciamo anche forti dei risultati che abbiamo raggiunto a casa nostra
Un Paese che è tornato
A una crescita del dell'uno e mezzo per cento
Che ha un tasso di o occupazione che è tornato al cinquantotto per cento
Sono le cifre più o meno di dieci anni fa quindi certamente abbiamo faticato enormemente a riprendere il cammino e a tornare su quei livelli
Ma questo è quello che ci dicono i numeri della realtà di oggi ci siamo lasciati alle spalle le maggiori crisi bancarie
Abbiamo ridotto del venticinque per cento negli ultimi nove mesi i gli ormai famosissimi
Non performing loans
Meno venticinque per cento negli ultimi nove mesi tempo andava di moda lo spread oggi
La parola chiave n piedi bene gli Npl sono ancora un problema ovviamente
Ai quali il nostro sistema bancario come sa bene Patuelli deve far fronte ma non ci dimentichiamo anche i risultati che abbiamo ottenuto da questo punto di vista abbiamo riforme importanti
Sul mercato del lavoro sui tempi della giustizia civile
Nell'insieme quello che conta almeno dal mio punto di vista è che questo percorso
Alla fine sta producendo maggiore fiducia e maggiore propensione al consumo e all'investimento nelle nostre imprese e nelle famiglie italiane questo è l'elemento fondamentale con il quale stiamo per fortuna facendo dico
Questi risultati sono merito prima ancora che dei governi del lavoro delle impresa delle famiglie
E l'Italia che ha riagganciato la crescita non questa o quella parte politica
E vorrei che la consapevolezza di questo patrimonio comune fosse una consapevolezza comune
Vorrei che
Fossimo consapevoli della importanza ora e questo è compito del governo e dei governi che verranno di rendere questi risultati stabili e soprattutto di trasferirli il che non è affatto scontato gradualmente in benefici per il lavoro
Per il benessere delle famiglie per la coesione delle nostre comunità perché non c'è cifra macro economica che tenga se non migliora il contesto sociale l'atmosfera nella nostra comunità questi risultati non vanno dilapidata
Disperderle sarebbe irresponsabile
Per questo
Abbiamo varato una legge di bilancio che pur nell'ambito dei limiti che tutti conosciamo di risorse va in questa direzione
Mira a consolidare questi risultati e a renderli più stabili
Nel tempo
Questa è la vera posta in gioco della stagione politica che si aprirà dopo l'approvazione della legge di bilancio la posta in gioco è proseguire nella sicurezza e nella crescita e non ridurre l'Italia a un supermercato delle paure e delle illusioni
Questa la posta in gioco che abbiamo di fronte nella stagione dopo l'approvazione della legge di bilancio
Ci darà voce in capitolo nella discussione europea
Essere la terza economia dell'Eurozona naturalmente essere la Setti ma potenza manifatturiera del mondo la seconda in Europa
Aver ottenuto i risultati di cui parlavo rispettando le regole comuni
Ricordo a tutti che l'Italia è partita nel due mila nove con un rapporto tra deficit e PIL
Del cinque virgola tre
Ed è ha portato questo rapporto tra deficit e PIL al due virgola uno
Quindi abbiamo lo ottenuto questi risultati in modo esemplare anche dal punto di vista delle regole europee sia pura battendo ci per renderle più flessibili
Più umane diciamo così più consapevoli del contesto economico dei diversi Paesi
Questa voce in capitolo in che direzione può esercitarsi in questo fatidico fatidico in questo interessante ed utile diciotto
Ne ho parlato in questi giorni
Varie occasioni anche con i leader dei principali paesi europei
Anche perché noi abbiamo i programma come sapete a metà dicembre
Il cosiddetto io lo so ammette che è una una cosa strana perché non si ricordi unisce quasi mai che è una riunione dei capi di Stato e di governo dei Paesi dello Ehud alla zona euro
Per discutere soprattutto delle prospettive economiche istituzionali della zona euro
Si è riunito con rarissimamente l'ultima volta credo sulla crisi
Greca
Credo che abbiamo molto chiaro
Di che cosa non abbiamo bisogno nei prossimi mesi nel prossimo nella discussione del due mila diciotto non abbiamo bisogno
Di regole asimmetriche
Che mettono tutto l'accento e tutti i riflettori sui deficit e dimenticano di mettere un minimo di luce sul problema dei samples di alcune economie europee
Abbiamo bisogno di evitare regole che invece di alimentare di favorire la stabilità reintroduca hanno fattori di instabilità
Dietro tutta questa discussione
Sul cosiddetto addendum della vigilanza della vigilanza della BCE sui non performing loans
Al di là degli aspetti istituzionali che giustamente ha sollevato il presidente del Parlamento europeo Tajani
Dietro questa discussione c'è un punto essenziale
E cioè abbiamo bisogno di consolidare un percorso in atto non di risse minare crisi e instabilità nel contesto europeo
Mi dispiace se qualcuno pensa che questa sia la strada per impartire lezioni in un senso o nell'altro io penso che non sia la strada giusta è la strada giusta sia di accompagnare il percorso positivo che è in atto
Spingendo all'accelerarlo se mai ma non introducendo dei fattori nuovi di instabilità
La crescita va incoraggiata non va ingabbiata Sella indi abbiamo rischiamo di distruggere
E dunque ben venga un ministro delle Finanze europeo
Ma deve essere il responsabile di una politica comune
Deve avere un bilancio comune
Deve avere un rapporto politico con il Parlamento europeo non abbiamo bisogno di un controller europeo con un nome diverso
Lo dico perché
Voglia immaginare la figura del ministro delle Finanze europeo come quella appunto di un controller che vada a a spulciare i bilanci dei diversi Paesi dell'eurozona
Abbiamo bisogno di investire sui beni comuni europei
Quelli sì sottraendoli alle regole
Del patto di stabilità e crescita
Le regole che riguardano il debito e il rapporto deficit PIL se vogliamo fare più forte l'euro
I beni comuni europei cioè la sicurezza innanzitutto la sicurezza alla difesa comune i grandi investimenti transnazionali europei serbo non se vogliamo un Progetto di una grande Europa
E possono e devono essere sottratti a quel tipo di regole e di disciplina dobbiamo infine trovare un equilibrio ragionevole
Tra
La riduzione dei rischi
E la condivisione dei rischi
Viene rappresentata ogni tanto la posizione di un paese come l'Italia come se fosse la posizione di un Paese che dice
Mettiamo insieme i rischi a ventisette così il nostro debito la viene in qualche modo condiviso da tutti
A me va bene se
In qualche polemica
Di secondo livello viene abbracciato a una posizione di questo genere ma non è la posizione del governo italiano
La posizione del governo italiano è tuttavia che non si può immaginare
Che è una scelta per la condivisione del rischio arrivi soltanto a Roma si dice nell'anno del mai cioè dopo che ogni percorso di riduzione eliminazione del rischio è arrivato alla sua conclusione bisogna trovare un equilibrio ragionevole altrimenti parliamo di progressi nel sistema monetario europeo non sapendo bene di che parliamo e forse attirando c'è anche dei guai invece che promuovendo dei passi in avanti
Dovremo anche armonizzare meglio la tassazione
Nel contesto europeo io ho apprezzato molto l'iniziativa che abbiamo preso assieme a Francia Germania e Spagna
Circa la armonizzazione della tassazione sui le grandi piattaforme web
Nel contesto europeo non sarà facile prendere decisioni del genere perché ci sono uno due paesi europei che hanno legittimo interesse a mantenere una posizione come quella odierna che quantomeno disarmonica per essere per usare un euro e mezzo
Infine dobbiamo
Rispondere alla domanda geopolitica di euro
Perché vedete
Il rischio che
C'è nella situazione internazionale in questo momento anche nella nostra regione
Non è se mi posso permettere una battuta dell'instabilità dei governi italiani
Il rischio che c'è nel contesto e della imprevedibilità geopolitica
Che investe anche la regione del Mediterraneo e il contesto internazionale che ci circonda
Questo impone all'Europa di essere più presente nella difesa e nella sicurezza comune di essere più attiva negli accordi commerciali internazionali per quanto sia difficile
Perché certamente una spinta la maggiore tutela delle produzioni dei lavoratori di ciascun paese si è manifestata in questi anni è si è manifestata legittimamente ma resta il fatto che oggi dall'America latina Allasia si chiede all'Europa di essere un partner commerciale aperto e decisivo
Abbiamo uno spazio enorme da questo punto di vista e con tutte le cautele e le tutele che sono necessarie questo spazio non possiamo rinunciare
Ad occupa
E dobbiamo infine essere impegnati
Per la stabilità del Mediterraneo e proiettati verso l'Africa
L'Italia in questo è un paese che ha dato in Europa un buon esempio
Lavoro che abbiamo fatto sulle migrazioni sia dal punto di vista umanitario sia dal punto di vista della capacità di gestire i flussi è un lavoro per il quale possiamo andare a testa alta in euro
E lo faremo credo con una posizione chiara che contro sovrani ismi
Piccole patrie
Chiusure rivendica l'identità italiana
Che è un'identità fatta di storia di cultura di capacità di impresa e anche di straordinaria capacità ma da secoli il soft power non l'ha inventato Ippolito Onigo un politologo americano
Di nome John ai i il soft power l'hanno inventato a Venezia l'hanno inventato
Alcuni secoli fa le grandi capacità di apertura di alcune città italiane
Forti di questa identità noi possiamo partecipare a testa alta alla discussione che si farà in Europa ripeti rivendicando non solo il ruolo del nostro Paese
Ma l'orgoglio di credere in un progetto europeista integrato e vince
Grazie e buon lavoro
Io la ringrazio il presidente del consiglio Paolo Gentiloni anche per un intervento che è andato ben oltre Breaks ITEA che ha toccato punte anche punti-chiave della nostra economia però a questo punto tornerei nel vivo della trattativa appunto dei negoziati e quindi inviterei appunto Michel Barnier che capo della delegazione appunto
Dei negoziatori con nel Regno Unito a prendere posto sul podio per il suo intervento
Buongiorno a tutti e nel sito nel gambetto d'investimento ma non Bastianello passo state attenti a
Chiesa Pajtim suo discutibile
Perciò il quesito cosa dice a Paolo facile preda un palmo operiamo sciolto new
Beh dando servizio ci son passato dello sceicco o vanno
Metri invece dei paesi dove dal semplice
Preso coraggio certo occasione
Così molte delle merci e del quesito Adam la presi da otto sito
Ricordiamo comitali
Ho Sapelli
Toso costituito sottili festa siamo conosce
Alla fuoco ministro Fonsai con Commissione europea
Venus io pertanto le
Vasco ci ritornerò dunque si depongono Vasco santo caciotte accolto italiche la savoir mi stupisco che perdura montagna
Merci dopo dell'occasione devo che l'avvio riduttori di Orrico fu
L'esame dei fan chi connessi via Settimio appendici diciamo non e chi può se fatta UTAP FIAT ottuso Duilio ha spiegato in pieno apporto notte
Alla Constructions
Io c'ero come il sito anch'apatico ieri il Messaggero
Ho settantacinque
Sul palco mosse
Comodità una convinzione posso ottimo personalità
Quando un politico
Croce tutto sette come si può chiamare ius soli con Nico sciatto e fare un nudo riunioni due Piroscia contorno sovraprezzo
Paolo già antico di la cabina di tutta l'erba
Lo fa il caposquadra nel sesto gli atti noi lui
Così stanno mi
Turno d'una risacca giù annusano e biglietti avete in Satin stripper fax
USA fogli di un'altra cosa Pistoia britanniche volevo un altro ricche
Veneto e decidere sul vorremmo sennò studenti
Dom Coffa account capanne Dante Cassio open atecnico
Che il clima più già soul sì di un bar acqua a otto moto De Puniet oppure appunto l'otto Lucchesi domani Riccardo è un altro
E in uso antico
Sì sì Oppus verifiche lavora sfrutta cosacchi ottiche sia apporto Puddu
Alle
Ho proprio Moro Cioce da più
Chiuda chiuda il nuovo gruppi un po'a
Apache accadde già tolta
Perché ho visto che c'è un frappè in un raccontino
Usavo turba la Corte
Shakhtar nu soffocò desolante osceno Prisco mettono gli è palpabile sono troppo posso
Beh bilanciere ci lascia fuoco
Futura dei motocicli per faccio tutto ciò precisa e ne gli opuscoli
Tesi tappe lo facevo da un Titanic
Bisogna prima istanze peggio di Unioncamere a dire qui sono più consente otto esprimere
Lo offrire lo decisioni continui a abbiamo se posso
Credit
Apre l'X o Dudgeon altrove un premio o Pennant Rea Fiammetta
Sono che assumo o fa freddo invertita chiarissimo
E o fa proprio dal palco con lo show molti matti
Titta per Sciacca di Sutton Tucker USA possibili sono tutto solo a Brussel appalti Addis a nudo Amman sosterrà per la
A Stoccolma da solo
Ho dovuto sottobanco tre pizze manifeste la solita fitti
Otto nel proprio gioco piegate siamo insomma prima e indichiamo in assuma compatto Sombra Latiano
Col tacco
Se sapremo l'acqua stesso Kim Lusini
Di aprire sua sottenda nelle non vale otto milioni
Nutro convinti nutro anche cioè con sopra
Sotto il fuoco e tutti pure skipper divisi
Stato qui da noi otto di un credo va cosce sette missione
Con diverse dico sia souvenir cosa io ho appena Paolo qua
Decide il processore rinegoziati opinioni
Dura tre lo fece a modo invita Nichi
Apro un lutto Bussotti Mocenigo al e tette a suon vola assolti Moshe via Falde pessimisti ma con
Come GISEC Plinius ore divise Dossetti coscia show comunque di sei apre Pastura virtuali può più rischi
Coppe Libano osso
Conduttrice
Con generosità sono tutto tuo pay adesivo
La Di Mascio Rita Nick
Come da noi il quinto via del Prust anzi può giuri
Non oltrepasso scuse dice banner risparmio sul padana Giuseppe riporta Edipo più
Messe nutro Tashiro confondono le ha reso
E di apporti e del tempo su
Comodo di un'epoca confondono Lupo Prisma
A be'Cresson tipo un po'più
Che il furto i culti più che il futuro a porte de Filippo Musti compri possiate h o sciopero Schatten politiche
E parlo del Salmo
Exit ausili con fosse Muccioli che avanza
Per finire cavia tumultuosi futuri transetti Capital un gioco contro difensivi a fondo con il ministro ministro fastosi che stimo
Sa di Kyo
L'impatto o no lottarono Nacional
Il preludio roccioso chi è Franco
Se
Questo io lo so chi pashtu sotto i mobili con siamo scogli Steve Jobs responsabile ditte come in dopo da graffiti e dei social e dietisti da Gottardi Nitti so tutto devo si aggravi che geopolitici e a Teheran
Dissi a uno
Sito in itinere tutta sui fondamentali
Votano oppure gli siamo settimi così versione
Al perché implica indichi
Il mio lungo pensiero scettico si Asio affinché britanniche in un pacco vuoto Avec
Sì lo so già
Se ti unite e le donati a distanza esercito di fondo sui club sonno elette così come a dire Paolo Gentiloni
E donati ai giovani umidità Schioppu
Quindi sia proprio chiarissimi attivo
Difficile perché si dovrebbe porsi salassi passione otto neri il fondo riniti
Devianze possibili e succede il Palermo proprio
Nutro mite melange recedere chiede sassi carica giocava il turismo sì Mogul
E dunque Ahmed oppose Avec Mattei Quack lì
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Io saluto e ringrazio il presidente del consiglio Paolo Gentiloni che lascia
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Grazie presidente ancora
Adesso passiamo alla seconda parte del nostro incontro che diciamo il dibattito perché veda protagonisti non ricevo posso Romano Prodi con il ministro Calenda il passo alla sbarra è il presidente di Confindustria boccia
Io volevo partire per l'appunto dal bel discorso ora di cui ringrazio anche Michel Barnier
Per avere toccato anche con coraggio anche con nettezza anche nodi non semplici e avessi spiegato per esempio anche i rischi che ci sono in una separazione
Non solo non consensuale ma anche consensuale
Questo recesso come possiamo dire graduale al tempo stesso però e diciamo da bilanciare ancora sempre e poi il tutto non si traduca in una fumata nera
Dell'ego Siato allora io poter appunto a Prodi ma dopo il discorso di Barnier
Si sente più coglie rassicurato o preoccupato sull'esito positivo del negoziato
Preceduto proprio ringrazio rifiutato
Ringrazio
Michel di aver introdotto in modo formidabile questo dibattito
Non immaginavo che avrebbe agito così perché ci conosciamo da lungo tempo e ho sempre ammirato la sua capacità di armonizzare le diverse posizioni diversi punti di vista diversi interessi io l'ho sempre trovato un Fedele francese fedele all'Europa con l'atteggiamento che bisogna vedere in questi casi quindi mi aspettavo
La sua analisi oggettiva e anche la sua durezza che avuto in molti dei suoi passaggi
Perché se noi assunta vogliamo riassumere in modo popolare quello che ci ha detto invece ci ha semplicemente detto che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca ho come si diceva dell'Ottocento non si può andare a messa stare a casa ecco questo è la cioè dice il proprietario unico ci ha messo di fronte a una scelta che ha delle conseguenze a cascata che nessuno nell'ambito della Gran Bretagna o fuori da Gran Bretagna si immaginava nel momento in cui metteva il suo voto nella schedina che queste la realtà delle cose quando ci dice migliaia si parla di oltre dodici mila norme che devono essere cambiate mille trattati significa veramente un divorzio di TBC agli impressionanti
Così impressionanti che noto con stupore quello che stamattina De Paolini
Scrive nel messaggero io trovo soprattutto dei miei colleghi accademici britannici ma sempre più nell'opinione pubblica l'idea che si ripete il referendum
Cose che abbiamo sentito difficile o impossibile o per lo meno non della ma proprio perché questo le conseguenze di questo referendum stanno spaccando la struttura politica e anche sociale della Gran Bretagna cioè il partito conservatore
Entrate ed una crisi fortissima il partito laburista a difficoltà nel rispondere in modo organico a questa a questo fatto quindi questo denota come veramente si sia arrivati al voto
Senza misurare fino in fondo
Cioè
Quando naturalmente ogni affermazione andrebbe poi molto affidata e io devo essere breve queste per quando non mi ha sorpreso
Il fatto che Barnier abbia citato nel suo discorso l'immediata reazione di Ross del negoziatore americano proprio perché ha giocato sul fatto che la Gran Bretagna
è l'unico era l'unico Paese dell'Unione
Che avesse storicamente un'alternativa di lungo periodo in cui cioè il rapporto oltre oceano era qualcosa di fortemente sentito nel popolo non era un alternativa
Puramente astratta quindi il segretario al Commercio americano risveglia Honda
Uno di quelle che sono state le forze che politiche hanno spinto attraverso break zitti e questo è un fatto estremamente importante da tenere presente perché gioca su un un gioco su sull'altro grande problema
Perché la praticità affrettato ma che l'arrivo dei Trump ha portato in primo piano cioè le relazioni atlantiche che che cosa ha di nuovo succede nei nostri rapporti
Questo naturalmente
Cita anche la grande occasione europea scappano l'acetato Barnier
Io ritengo che no nasca da questa breve sette una non voluttà ma fortissima spinta all'esercito europeo
Per un motivo politicamente comprensibile
La Francia dopo una crisi che è durata una decina d'anni almeno in cui nei confronti della Germania ha perso potere rimane l'unico paese europeo col diritto di veto alle Nazioni Unite
Con la arma atomica e acquista un ruolo assolutamente nuovo che io credo se leggiamo il discorso della Sorbona esse l'esame dei programmi del nuovo presidente francese io credo che questo
Venga USA sotto in armonia con gli altri Paesi europei cioè diritti che rimangono francesi puramente francesi e profondamente francesi ma che diventano a a strumenti a disposizione di tutta l'unione e l'Unione europea
E voi potrete naturalmente rilevare questo salto in avanti
E poi gradito dalla Germania
Sì
Non può che essere gradito per due motivi primo perché la instabilità
No non li stabilita l'imprevedibilità che viene portata della presidenza americana rende anche più insicura l'Europa rende diverso
Nella nostra mentre pur indispensabile rapporto con la NATO e la Germania in cui il dibattito sul un ricostruzione o riorganizzazione delle forze armate
Danni in corso
Questo dibattito viene ora impostato in modo completamente diverso che non suscita vecchie paure ma dice noi ci mettiamo insieme agli altri europei
Perché non di fronte all'incertezza di oggi non si sa mai in che situazione l'Europa può trovarsi ecco qui c'è il quadro politico e barriere come negoziatore abile fermo a verso assoluta aventi rilievo nei suoi aspetti giuridici e politici egli ha mescolato in modo incisi indissolubile cioè ci sono tutti questi dodici politici di cui ha parlato la prima parte
E poi c'è il nodo politico che cosa facciamo dell'Europa futura e io ho voluto partire dal mia analisi
Dal fatto che si possono fare
Cosa in prospettiva che sembravano impossibili pochi mesi fa naturalmente ci son tutte le incertezze non c'è ancora il governo il governo tedesco e tra l'altro colgo questa questa piccola osservazione per legate a quanto diceva Gentiloni sul favolosa
Incertezza l'imprevedibilità italiana
L'elezioni olandesi sono state in marzo e il governo non c'è ancora e adesso fra assolutamente niente pensioni tedesche sono state ventiquattro settembre
Credo che prima del prossimo anno ci sarà il Governo e non succede niente sei d'Italia ci son dieci minuti di incertezza politica succede l'ira di Dio ecco certamente questo
è un problema del nostro passato ma dovevamo anche riflettere e far riflettere i nostri amici che ogni paese ha le sue strane regole che noi però dobbiamo che dobbiamo accettare e che non solo nel campo economico
Ci sono regole che possono essere interpretate e in modo diverso e prese a Paesi ma che anche della valutazione del quadro politico e bisogna tener conto
E rapporti di lungo periodo l Italia come detto Gentiloni qui il paese che nei livelli nei riguardi dell'Unione europea ha sempre avuto una continuità maggiore
Di tutti gli altri Paesi non abbiamo mai avuto a Bruxelles
Un voto che Fracassi in qualche modo la coesione europea
In tutti gli anni di vita della unioni e io credo che questo sia qualcosa di estremamente importante un'altra cosa che emerge dall'analisi di varie
Sarà seguito l'esempio britannico ad altri paesi in un momento in cui il populismo in cui anche la politica l'il sentimento antieuropeo affatto così tanta strada
Io sopporto varie volte questo problema soprattutto di fronte a una situazione interna politica colle alla Polonia o come all'Ungheria o risentimenti che gli sia nei Paesi baltici
Leggendo tutte le analisi e le inchieste
Risulta un fatto singolare no che quando chiedete a questi popoli ha fatto bene l'Unione europea degli ultimi dieci anni la maggioranza dice no
Ma hanno agito secondo criteri che interessa il nostro Paese la maggioranza dice no volete che il vostro Paese esca dall'Unione Europea la maggioranza assoluta dice no
Questa perché perché non ci sono le prospettive di diversità di lungo periodo che del popolo britannico invece hanno alimentatori voto del dopo quindi io non ritengo che l'Europa non abbia altre problemi di sette
Quindi io credo che adesso dobbiamo proprio concentrarci come detto bandiere Nino un regolamentazione ordinata di di questo divorzio non non semplice per la molteplicità molteplicità del delle gambe che noi abbiamo ma anche possibili perché abbiamo l'interesse comune di a vedere rapporti economici politici culturali che vanno avanti in in grande armonia ci siamo mescolati moltissimo in questi anni
Se noi guardiamo oltre il dovuto italiani che sono presenti a Londra il loro ruoli il gli interessi comuni Tito delegando e che noi dobbiamo a Soru talmente mantenere anche dopo il divorzio e questo naturalmente non è un problema da poco perché io credo che della divergenza d'interessi Franco gli Stati Uniti ed è probabile che ci siano parecchi punti in cui questa alternativa uscirà fuori come l'alternativa politica politica complicata e quindi in quel caso ridurremmo assolutamente tessere vigili riguardo allora questi problemi l'altro aspetto compressi si aprirà le porte fa Stato favorisce situazioni come la tensione catalana o come altri fatti di di desiderio degli indipendenti meno porta secondo me ci vuole conseguenze così forti così pesanti
Che ci sono nella trattative della prese Tozzi sono l'elemento che scoraggia qualsiasi tipo di te ceduti istruttivo perché vedete sembra assurdo ma il richiamo all'indipendenza è stato ed è politicamente favorito moltissimo dall'Unione Europea cioè chiunque in un Paese sia una qualunque regione che in un Paese sia un po'più ricca delle altre dice me ne vado tanto non succede niente e io rimango membro dell'unione europea
Problema complicato della avrei sette sta insediando il loro inseriti anche alla Scozia sta insegnando come sia complicato il l'entrata e l'uscita nella dell'unione europea come l'europea sia molto più forte di quella politicamente molto più forte di quella che noi non pensavamo non pensavamo Previtali
E quindi non è affatto questo
Un incitamento un maggiore indipendenza ma anzi un ammonimento che dice attenzione perché gli interessi nel caso catalano
Tati interessati sia perché l'economista in un articolo suo recente
A ripescato quella che io ignoravo si chiamasse la dottrina Prodi cioè che quando con ESE serio ignoravo assolutamente non è tra un economista di avere inventato la dottrina
Semplicemente quand'ero presidente della Commissione europea avevo detto che se un prese usciva dall'Unione siti che ha esce un Paese dichiarava la si vede previdenza
Doveva per rientrare fare di nuovo la domanda avere l'unanimità di tutti i Paesi ma non era la grande tredici eresse precedente il buon senso sei ore fuori fuori se vuole dietro il vetro
Ma adesso che è diventato dottrina
Viene richiamata però da tutti i Paesi europei
Perché di stare estremamente attenti al presso di queste azioni di indipendenza ecco e di giocare sulle Autonomie ma non spingersi al livello della Catalogna
Perché questo provoca tensioni e problemi ecco queste sono gli insediamenti politici si esprime Home Teresa colgo colgo anche lo spunto che pronto il prossimo Prodi
Ha dato sia nel taglio della relazione Barnier sia anche questa vocazione il tema secessione che insomma quei e centrale ma in questo senso Barney aveva introdotto un un aspetto che riguarda quello dei negoziati legati al mercato comune laddove evidentemente bisogna tutelarci avvicenda accessi a chi esce sia chi resta affinché non venga alterato il mercato in questo senso io volevo coinvolgere punto misto Calenda sulle partite commerciali che riguardano l'Italia che adesso ha davanti un mercato modificato rispetto alla all'inizio è con indubbiamente alcune opportunità ma anche alcuni rischi ecco quali
Ora Alitalia scambia trentatré miliardi di euro circa col con la Gran Bretagna ha un saldo positivo di undici miliardi un export di ventidue ancora più significativo
Abbiamo circa trentasei miliardi di euro di investimenti della Gran Bretagna in Italia e ventidue miliardi di euro di investimenti nostri lì quindi è un partner rilevantissimo per noi
Io ho fatto fare tre scenari quando si inizia un negoziato è buona norma cercare di negoziare partendo da quali possono essere le ricadute gli scenari che vedono la fine del rapporto diciamo tra Gran Bretagna e in Unione Europea
Sulla base del modello di un accordo di libero scambio tipo Norvegia barra Canada quindi gli accordi col di libero scambio più forti che noi abbiamo oggi che darebbe un potenziale danno sul nostro export di trecentocinquanta milioni di euro per centosettanta milioni di euro quindi del tutto dei dirigibili e dal da un certo punto di vista a un danno potenziale sul nostro export di quattro miliardi e mezzo di euro nel caso che non si vada verso alcun accordo unisce a una rottura profonda
Quattro miliardi e mezzo di euro sono per essere chiari circa l'un per cento del nostro export di beni
Dunque è un rischiosi
Dobbiamo andare doc verso una negoziazione come diceva prima Barney con la Gran Bretagna non contro la Gran Bretagna si siamo in una condizione di dover accettare
Qualunque proposta dalla Gran Bretagna hanno io ebbi modo di dirlo in termini molto chiari a Boris Johnson quando Boris Johnson in Italia con la delicatezza che lo contraddistingue disse
Io voglio poter trattare gli studenti alzare le tasse agli studenti italiani residenti in UK le tasse universitarie tanto voi
Sul piano commerciale non farete niente perché vendete un sacco di quel buon vinello che si chiama prosecco e io gli dissi e va bene io venderò un po'meno Prosecco un Paese tu prenderai meno fish and chips a ventisette Paesi
Dunque io credo che al di là delle discussioni diciamo pittoresche questo sia il punto di partenza è un rischio
Non è che se noi abbiamo una situazione di rottura commerciale con la Gran Bretagna moriamo
Dobbiamo evitarlo ma non lo dobbiamo evitare a costo di rinunciare alle nostre a quello che è la giusta contropartita rispetto all'accesso al mercato unico cioè il fatto che vengano preservate alcune le libertà connessi alla circolazione allo stabilimento europeo
In una da questa negoziazione potrà andare così cioè liscia tranquilla io personalmente non lo credo per una semplice ragione che era ancora oggetto di dibattito e la politica interna inglese e fin quando non cesserà di essere oggetto di dibattito e di scontro interno l'Inghilterra alla Gran Bretagna è difficile che diventi una posizione negoziale semplice con cui confrontarsi quindi il lavoro
Di Barnier sarà un lavoro estremamente difficile da questo punto di vista cos'è a cosa rappresenta per l'Europa al di là del nostri interessi commerciali la Breaks zitto io provo prova a sintetizzarla in maniera un po'tranchant in questo modo riprendendo un ragionamento faceva al professor Prodi
è una buona notizia per la costruzione europea una adesso occhi è chiaro che avendo finito la fase del lutto in cui tutti quanti diciamo che stiamo estremamente dispiaciuti per quello che è accaduto vale forse la pena dire
Che costruire un Europa realmente unita voglio arrivare a dire federale ma realmente unita con la Gran Bretagna dentro era ovviamente una pia illusione
Costruirla dopo l'accordo negoziato con Cameron che prevedeva tutta una serie di Ottawa
Davvero difficili da applicare interpretare era ancora più complicato e quindi può essere una buona notizia per far progredire l'Europa è una pessima notizia per l'Occidente perché è una pessima notizia per l'Occidente perché l'Occidente oggi più fratturato che mai
è fratturato con ovviamente l'amministrazione Trump c'è un rapporto più complesso tra Europa amministrazione Trump
E l'Inghilterra a che era un tassello un gancio fondamentale nel rapporto con gli Stati Uniti o penso a quanto ci ha dato una mano al nella negoziazione del TT quanto provo Accordo di libero scambio
è stata la Gran Bretagna ecco io penso che ma questa nuova posizione che assumerà la Gran Bretagna è una posizione
Che indebolisce l'Occidente che fornisce agli Stati Uniti nel caso una sponda come ben raccontato
Per avere un rapporto in bilaterale con a UK e questo è normale ma poterlo a bere POR poter pensare di incomincia ricominciare ad averlo bilaterale anche con i singoli Paesi del dell'unione europea quindi questo è il rischio che corre anzi io direi che questa è una quasi certezza
Aggiungo che nella tradizione inglese esiste un elemento che è molto forte che è molto vicino a quello che sarà il loro attuale posizionamento che viene citata di Churchill sempre la frase in cui Churchill incomincia a Chamot a delineare la possibilità di costruire gli Stati Uniti d Europa in realtà il pensiero di Churchill e molto più controverso su questo
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Il rapporto con l'Europa senz'altro il rapporto con gli Stati Uniti persino sentito in maniera più forte
E non dimentichiamoci il rapporto col Commonwealth britannico che è un altro degli elementi nazionali questo terzo elemento che noi sottovalutiamo oggi
è un rapporto che si è girato nel senso che gli ex Paesi del Como al sono oggi i grandi investitori
Producono grande massa di denaro che anche la ragione dell'eccellenza dal punto di vista il mercato finanziario dell'Inghilterra
Il rischio che vedo che l'Inghilterra non solo sia un elemento lì scusate la Gran Bretagna che non solo sia un elemento che diventa terzo rispetto al rapporto bilaterali tra gli Stati Uniti e l'Europa e quindi lo frammenti ancora di più
Ma che nel tempo di venti assomigli sempre di più anche a fatemela dire in maniera brutale Singapore cioè dove il ragionamento la spinta alla crescita deriva dalla capacità di attrarre tanto denaro da tante parti del mondo
E questo ha un'influenza sul posizionamento politico non è che non ce la quindi il rischio è che questa terza gamba del pensiero inglese relazione privilegiata come Europa Stati Uniti allo stesso allo stesso livello e poi il rapporto col Como ansia però invertito in questo caso due i Paesi questo caso dell'Est hanno un'influenza più che essere influenzati
Quindi da questo io vedo una posizione complicata You Tube di della Gran Bretagna che riguarda loro ma ripeto di frammentazione dell'Occidente ora queste due cose si bilanciano
Potrebbero il l'unico problema è che mentre la frattura nell'Occidente certa perché avviene nel momento in cui questo processo servirà l'Unione nell'Europa l'avanzamento dell'Unione è incerta nel senso che non si è determinata e non si determina per caduta Baba costruite
E qui concludo su questo tema
Ora come si può andare avanti per costruire che senso bisogna andare per costruire una maggiore integrazione europea allora io vi confesso che sono molto scettico sull'idea che l'Eurozona possa fare decisivi passi avanti
Perché l'euro zona oggi un fortissima profondo conflitto tra paesi che sono che pensano punto che ci voglia una mutualizzazione di qualche forma che sono rientrati alla crescita e paesi
Che invece ritengono che i Paesi che vogliono mutualizzazione me che sempre sbaglierò per la verità hanno gestito allegramente le proprie finanze che quindi bisogna prima fare un pesantissimo dei rischi lo si vede sulla discussione in questi giorni sul mercato bancario si può estendere atti osceni
Penso che qualunque tentativo di progresso profondo sull'euro zona porterà maggiore spaccatura tra i Paesi europei
Mentre invece laddove noi possiamo veramente costruire un rapporto più forte di unione è tutto il tema e tutto il settore della dimensione esterna dell'euro ad iniziare dal commercio dove ricordo l'Europa una competenza che stanno nei fatti perdendo
L'accordo di libero scambio con il Canada
Di cui le TV Italia è stata grande sostenitore che Michelle ha prima citato un caso non positivo perché l'accordo in se stesso il migliore mai fatto
Ma non siamo riusciti a portarlo in approvazione
Come accordo totalmente europeo tale per cui sta in tutti i parlamenti nazionali ricordo con orgoglio lo ricordo sempre che l'Italia è stato l'unico paese a dire approvatelo con procedura europea e non con procedura nazionale
Quindi c'è
Una indebolimento di una competenza nella dimensione Esterna che già c'era che era quella del commercio
Ma ci sono anche segnali
Di presa di coscienza dell'Europa sul fatto che oggi nella dimensione Esterne questo ma crolla detto più volte diciamo nonostante un abbiamo avuto dei tribolata i momenti in alcune discussioni recenti
La con la Francia su questo molto condivisibile
L'Europa deve difendere devi dare il senso che difende da che cosa dalla competizione no
Difende dalla concorrenza sleale penso che per esempio la nuova linea sui dazi commerciali dall'Unione Europea sull'acciaio sia una linea che ha beneficiato molto il tessuto imprenditoriale
Europeo penso che il Regolamento che dice
Che è un'azienda extra UE la bozza di regolamento che viene a comprare alta tecnologia in un paese europeo tanto più se questa azienda extra UE controllata dallo Stato deve essere soggetta uno scrutinio e quindi di fatto a un sistema simile al golden power sia un principio sacrosanto
Noi in Italia l'abbiamo anticipato ed è parte oggi del Dl fisco che è in approvazione
Quindi un'Europa che riprenda dalla politica commerciale su cui si di filoni attacco e difesa che riveda la governance perché se noi non agiamo insieme non andiamo da nessuna parte infine gli altri capitoli sono quello di la sicurezza quello della difesa quello della difesa si muoverà perché la Germania ne ha bisogno perché può dotarsi diciamo
Di un sistema di difesa forte un più facilmente attraverso un sistema europeo e anche in quest'ottica il lavoro che stiamo facendo con i francesi su Fincantieri è un lavoro importantissimo perché se noi diciamo sempre che l'euro nell'Europa ci serve una dimensione europea anche delle aziende anche della difesa e poi quando andiamo a a negoziare o chiudere un accordo diciamo né però non ci fidiamo meglio di no lasciamo perdere eccetera questa roba non la costruiamo mai rimane sempre molto teorica questo non lo dico tanto in questo caso ebbe inizio dell'Italia che compiuto su quanti volevano coinvolgere appunto bocciato questo l'ultimo punto è quello dell'emigrazione della dimensione esterna delle migrazioni su questo l'Europa a mio avviso affatto alcuni passi nell'indicazione nella linea che avevamo tracciato colma ingresso compatta siamo spendendo un cinquantesimo di quello che dovremmo spendere potremmo farlo facilmente se riuscissimo a trovare un accordo io credo che su queste linee se noi insistiamo su queste linee su un'Europa che difende e che alla dimensione esterna da Brezzi nasce una cosa positiva se no solo una spaccatura dell'Occidente grazie
Al sinistro alla
Presidente boccia io però vorrei rivolgere una domanda
Che si aggancia ovviamente le preoccupazioni che leghe stesso ha espresso a proposito della concorrenza sleale a proposito del fatto che il mercato possa complicarsi anziché semplificarsi
Ecco ma in questo senso presente boccia le imprese italiane che tipo di rischi corrono in un mercato sono senza la Gran Bretagna ma considerando sia quello europeo sia quello esterno ovviamente all'Unione Europea
E soprattutto se esistono già oggi le tutele per assicurarne appunto la sicurezza oppure se invece vanno messi in campo regole diverse
Sì grazie intanto
Quello che emerge con chiarezza e una sorta di stagione della consapevolezza di quello che siamo in Europa anche dal punto di vista economico
I dati che citava il ministro sono uno specchio mercato più ricco del mondo
è il punto che forse sta sottovalutando verde chiaro del riflessione che il ministro ha fatto Johnson membro tanto la questione regole Breaks sicché Europa ma come l'Inghilterra era considerata dagli investitori industriali e c'è una piattaforma per il mercato europeo
Questo porta diciamo a guardare questa questione sia dal punto di vista italiano che dal punto di vista europeo
E qui l'Italia può giocare è una sua partita si deve giocarla
Considerandosi una grande piattaforma per il mercato europeo tra l'altro è la posizione geografica interessantissima centrale tra Europa e Mediterraneo
E ci obbliga ad affrontare due questioni una questione italiana l'altra è la questione europea uno dei problemi delle politiche nazionali a partire anche a volte nel nostro Paese è usare la questione europea come alibi per non affrontare le questioni nazionali
Ci sono due questioni che vanno insieme
Siamo obbligati a farlo e il titolo è significativo
Perché gli Stati Uniti d'America come citava Barnier stato continente stanno affrontando la questione mousse alla quale centrale nel loro Paese come una politica fiscale che avvenga sempre più competitiva l'industria americana
E quando è presente tra dice che vorrebbe vedere meglio BMW negli Stati Uniti d'America
Ricordo di una macchina tedesca cioè dal venti al settanta per cento d'Italia quindi riguarda anche noi riguarda l'Europa seconda questione questione industriale cinese la Cina punta sull'industria ad alto valore aggiunto ad alta intensità di Investimenti allora qui
L'obbligo di una risposta europea agli Stati continenti occorre rispondere con gli Stati continenti e partono da un'ultima riflessione che mi ero segnalato
Forse occorre riprendere diciamo una logica politica cara al presidente Roosevelt che la politica del bastone Stella
Poi via bastone era parla dolcemente portati sempre un bastone all'ostello in questa sfida vogliamo vincerla o essere coprotagonisti
Il bastone per cui l Europa
Perché di fronte alla maggiore competitività degli stati continenti o facciamo un grande salto di qualità o se pensiamo di rispondere come singoli paesi facciamo un errore
E per esempio la questione addendum venne PL è un messaggio negativo per l'economia
Perché se ogni volta
Che dobbiamo affrontare una questione anziché affrontarla con una logica imprenditoriale a Sanna e virtuosa
L'affrontiamo con la logica di sfiducia
Stiamo dicendo che non ci fidiamo del sistema bancario quando affida le imprese e quindi devono accantonare di più
Mi sembra che questo sia un messaggio antitetico
All'idea di un'Europa forte economicamente
Che faccia delle imprese bancarie e industriale con grande fattore di competitività e che non può agire illogica burocratica ma deve agire logica politica
Privato della politica europeo privato della politica
Italia do a partire da questa considerazione ma non solo come ci difendiamo tra virgolette dalle rotte Della Seta che la Cina sta realizzando saranno rotte bidirezionali in cui tenderemo come europei
Prodotti e servizi alla Cina e viceversa o le subiremmo e questo comporta un elemento essenziale che è stato oggetto di un confronto tra noi e la Confindustria tedesca e che adesso apre un confronto anche con la Confindustria Francesca cioè
La necessità di fare dell'Europa
Il luogo in cui ci sia l'industria più competitiva del mondo
La politica della difesa che citava e presente Prodi è una politica di per sé di me che diventa anche industriale e non può essere patrimonio solo di tedeschi e francesi
L'Italia deve essere coprotagonista della politica di difesa europea se vogliamo immaginare un Europa inclusiva e non esclusiva
Quindi la questione comportamentale di coerenza interna all'Europa è sostanziale perché non possiamo parlare da europei però fare politiche nazionali
Se la politica di difesa europea
L'industria europea tutta dei paesi più importanti in termini europei deve essere coprotagonista di questa politica di difesa e allora forse parlare di Europa delle separazioni non nella logica break zitti per me
Break sito ho avuto modo di confrontarmi con commissario Barnier
è il passato l'Europa il frutto passato nel senso che dobbiamo negoziare al meglio ma il futuro all'Europa
Allora in questa Europa forse costruire un'Europa delle separazioni dei ruoli in cui siano chiari ruoli in chiave europea legittimando la politica europea rispetto agli Stati nazionali i ruoli degli Stati nazionali in rapporto all'Europa è un elemento essenziale di quest'Europa
Te ne condividiamo è il patrimonio più importante della politica post-bellica
Che ci ritroviamo l'Europa che ci ha educato a tolleranza un Europa che ha coniugato sviluppo economico ed economia sociale di mercato come ricordava Barbieri
Un'Europa che deve diventare però più democratica deve legittimarsi di più
E un Europa che ha potenzialità incredibili e che ahilui subisce sciocca negativi dagli altri senza determinanti perché perché manca il secondo aspetto dell'Europa
Accanto alla politica monetaria unica manca un'integrazione politica e politica democratica Fox
L'Europa dei popoli deve non prevarica ma essere più equilibrata rispetto all'Europa degli Stati
E quindi un'Europa più democratiche dei popoli significò l'Europa più integrata Banca d'Europa più consapevole delle sue potenzialità
Mercato più ricco del mondo e debito aggregato inferiori agli Stati Uniti d'America solo ecco che ricorda protese succede dal Consiglio d'Europa diventa pure l'ha detto Caorso di negatività se succede in altri posti questo chiudo con l'incertezza politica italiana che come dire
è un elemento di dibattito dappertutto io sono stato ad incontrare il presidente della Confindustria francese
Vi lascio con una battuta la prima domanda che mi ha fatto cosa mi dici dell'incertezza politica in Italia
Seguendo la linea del presidente del Consiglio
E anche di Prodi gli ho detto che l'unica certezza che abbiamo in Italia e l'incertezza politica e quindi può stare tranquillo perché noi come dire ce la facciamo lo stesso zone come dire è una ventata di ottimismo anche se su questo dobbiamo lavorare secondo l'avvento e chiudo l'Italia però ha dimostrato un paradigma di pensiero che dovremmo riportare in Europa
Cioè prima qui abbiamo cercato di decidere quali sono gli effetti sull'economia reale che vogliamo realizzare poi individuato strumenti poi risorse poi intervenuti poi siamo intervenuti sui saldi di bilancio ecco
Invece dell'Europa della flessibilità a prescindere l'Europa della crescita partendo dagli affetti e dei risultati che vogliamo realizzare nell'economia reale e quindi di Edward o strumenti e risorse
Europa diversa da quella dei saldi di bilancio che prescindono dagli effetti sull'economia reale anche questo è un paradigma di pensiero essenziale
Per un'Europa più integrata che deve ritornare sui fondamentali che sono molto belli in una frase dice Amboni
Che diceva gli obiettivi sono politici le mie spiegazioni su ed economiche questa dopo Europa deve ritornare alle spiegazioni economiche per darsi grandi obiettivi politici questa è la nostra idea
Grazie presidente boccia
Barnier il suo intervento a secondo me evocato un tema molto forte che è stato già anche richiamato a voi che è quello del confronto tra Unione europea e gli Stati Uniti d America
E si è rammaricato del fatto che europea non abbia l'orgoglio e la voglia di come può dire competere in modo unitario anche con allo stesso modo in cui hanno fatto gli Stati Uniti
Ecco i segni di presento posso Lazhar anche uno stimolo per l'Europa cioè che quello di avere saputo federare senza avere i rischi secessionisti al suo interno perché la secessione la la fa l'hanno fatta all'origine
Cioè quando si sono staccati a di fatto all'Inghilterra ecco ma che tipo di risposta può dare un confronto con l'America e soprattutto secondo lei si sono date e stanno dando in questo momento anche le risposte adeguate alle istanze autonomiste e comunque ci sono in Europa
Guardi io per questo intervento mi appoggiano molto su cui l'indagine che è stata pubblicata recentemente in Francia dalla fondazione del Torino calcio un politica Fondazione per l'innovazione politica
C'è anche cioè la versione francese c'è una versione in lingua inglese un'indagine che è stata fatta in ventisei Paesi di cui l'America gli Stati Uniti
Con un Nappo porzioni di più di ventidue mila persone intervistate
E dal punto di vista diciamo dell'opinione pubblica che un po'diverso dei diversi presentazione che sono state fatte fino a oggi siamo una situazione diciamo transitoria e che potrebbe essere anche pericolosa dal punto di vista dell'opinione pubblica
Perché perché per esempio prendo una domanda che è stata fatta a popolo sito
Del sentimento il confronto degli Unione europea in questi diversi paesi la domanda era il fatto per il mio Paese di fare parte dell'Unione europea è una buona cosa prima domanda
Seconda è un'abbondante una cattiva cosa né una brutta cosa e terza il fatto perno paesi di fare parte dell'Unione europea è una brutta cosa né spostati ero per il quarantacinque per cento
Dice è una buona cosa trentatré per cento dice che né buona negativa e diciassette ventidue per cento dice che è una brutta cosa la cosa molto interessante anche
E di vedere che all'interno della zona euro
I cittadini europei e oggi sono molto più attaccati a la moneta unica
Che all'Unione Europea c'è una distinzione ormai a tra il fatto che essere all'interno la zona euro è una potenziò né per patrimonio materiale
Con una eccezione
L'Italia
L'Italia attualmente il paese dove c'è il consenso più basso
In confronto della moneta unica
è il Paese più euroscettico
Più euroscettico di tutta l'Unione Europea ormai gli italiani siete più euroscettici che la Francia questo è un cambiamento storico come dite voi sempre di più in cambiamento epocale
Cioè normalmente conto si faceva il confronto tra la Francia e l'Italia la Francia era accusata di essere un Paese nazionalista non rompe gli sta e invece l'Italia e giustamente storicamente rappresentante o con un Paese che appunto era proprio per questo il compianto a perché faccio questa premessa prima di rispondere alla sua domanda
Perché credo che c'è veramente o ancora oggi non dissi non essere politico democratico in Europa
Colonna e questo Manta domanda che abbiamo fatto per questa indagine quando chiediamo ai cittadini europei qual è il livello più importante per le decisione
Oggi c'è un grande ritorno all'idea che il livello più interessante sarebbe quello nazionale
Invece di quello europeo
Sessanta per cento di europei interrogati in questa indagine dicono ormai bisogna avere un livello nazionali decisione
Anche se c'è un una limitazione del livello di decisione europea
E allora in alcune zone di questi Paesi europei non è più il livello nazionale il volume regionale
Soprattutto quando c'è questa dei vari con molto forte di cui il presidente Prodi ha parlato
Cioè tra la gente ho regione che a un certo livello di vita e che hanno una forma di egoismo è un populismo diritti
Che ormai pensano che l'unica soluzione e la soluzione a livello regionale neanche i casi forse era il caso della non Regno Unito agli livello nazionale
Come fare per rispondere questo credo che nell'intervento del commissario Barnier c'erano molte cose molte piste di Poe poste per cercare di uscire di questa situazione anche nelle Alpi interventi
Sul piano diciamo economico sul piano istituzionale gli ho condivido molte cose che sono state dette mi sembra molto importante quello che ha detto il commissario Barnier non è perché è un connazionale
E sono veramente come studioso lo dico quando dice quello che ormai in gioco
E che significa il modello europeo questo mi sembra veramente la grande domanda dopo il break sì che significa il modello europeo e le risposte sono state date ma credo che c'è un'altra cosa
Credo che quello che aspettano gli europei che non ci sono solo non sono stato solamente in una situazione diciamo negativa in confronto Dell'Oro anch'non solo non sono solamente critici dell'Europa spettano molte cose da non lotta cinquantanove per cento in questa indagine
Degli europei dicono siamo d'accordo che la Gobbi anzi la globalizzazione sia un'opportunità
Quindi ci sono possibilità assolutamente ma credo che la grande attesa e di avere una nuova narrazioni europea di ripensare lutto piglia ci sono due tipi di utopia ceduto Pia
Comunista totalitaria che vuole trasformare l'uomo è quello
Finisce sempre in incubo c'è l'utopia che invece cerca di con di cambiare le condizioni nel con gli uomini vivono
E questa è un'topi in questo senso do secondo senso
Studioso americano ha detto sono dei piccoli utopia che fanno le grandi passi dell'umanità e questa piccola utopia dello rotta bisogna impensabile e ricreare una forma di narrazione perché ci sono tanti euro pentirà spetta non e questo un elemento anche importanti e chiudo su un altro attuando mento
E il fatto che ormai sempre in questa agile molto importante molto ricca
Non ho nessun interesse personale in questa indagine io sono stato coinvolto dentro per farla dimostra che c'è un po'da Nathan quei giovani
I giovani adesso sono più scettici sulla rotta
Sono più scettici anche su un'idea democratica
Senta tre per cento di loro dicono finalmente forse potrebbe insistere un altro sistema politico
E quando entriamo nel dettaglio vediamo che c'è una separazione tra i giovani i giovani che hanno un basso livello d'istruzione sono più critici dell'onta più critici sulla democrazia quelli che hanno un alto livello di istruzione quelli che sono laureati per esempio come dite voi in Italia
Ovviamente sono convinti dell'importanza dell'ONU ha quindi forse una delle grandi scommesse uno dei grandi sfide
Almeno per la gioventù europeo e di convincere quelli che non hanno avuto accesso all'educazione e così sono uscite del sistema scolastico
Che non trovano impiego che non trovano il posto di lavoro di farle capire la grandissima opportunità per loro
Grazie
Grazie professor Lazhar io Sammy promettente è una disciplina ferrea dichiarai anche un un minuto a testa per appunto conclude le puoi dare la parola a presidente Tajani però davvero un minuto Presidente Prodi
In un minuto ci sono perché sono stati tutti molto bravi ecco perché se ne accorgerebbe riprenderei tantissime cose vorrei però che solo quest'
L'attenzione che
Abbiamo parlato ognuno di nuove dirò perché sembrano staccate fra di loro
In un minuto voglio dire guarda che c'è un filo strettissimo fra le osservazioni economiche che abbiamo avuto soprattutto accademica questo discorso generale sulla democrazia che ha fatto l'azzardo noi mettiamo insieme queste cose oppure non ci riusciamo
E tentativi ci stanno facendo io ad esempio con questo termine sto partecipando a un grosso gruppo di lavoro di tutte le Casse depositi e prestiti europee
Che hanno preparato un piano che la commissione che cominciare pretendenti ha già approvato fortemente su un è enorme investimento in infrastrutture sociali
Cioè scuole tre cose su scuole case popolari e ospedale
Non sostituendosi alla politica sociale che anche a livello europeo di avesse riconosciuto come regionale e locale
Ma nel fornire infrastrutture perché l'Europa sociale possono funzionare
Ecco questo è il cambiamento di cui a cui ci richiamava Lazhar prima cioè non più l'Europa che viene concepita come Europa dei banchieri ma Europa che viene concepita come un strutture al servizio di tutti
Grazie professor Prodi misura la in
Io a quello che vorrei sottolineare il un passaggio che trasferisce al presso la Sala sulla crisi della Mattel Lucrezia associata alla crisi dell'Europa e io credo che ci sia un filo rosso cioè che lega la oggi la crisi dell'Occidente
Alla crisi della democrazia alla crisi dell'euro
E la crisi dell'Europa è più forte di tutti perché l'Europa è costruita su un modello culturale che un modello consensuale multilaterale che è sembrata sembrava prevalere all'indomani della caduta del muro di Berlino che oggi non prevale più e quindi l'unico modo per diciamo controbattere questa tendenza con la tendenza profonda è quella a mio avviso di rafforzare gli strumenti di difesa
Perché oggi l'idea che la democrazia o le forme democratiche e tanto più quelle lontane non proteggano
E di lavorare sulla Governance cioè sul fatto che la governance dei processi la di prese decisioni siano molto più rapidi questo problema noi l'abbiamo tragicamente mancato
In Italia con il referendum ma l'Europa un problema analogo che per me si può identificare con grandissima chiarezza nei processi decisionali citavo prima quello dell'approvazione del Sitam ma anche sul fatto che deve cadere il più possibile il processo i processi all'unanimità perché se questi non cadono l'Europa non è in grado di funzionare e quindi non è in grado di farlo e quindi in gioco qui c'è la democrazia ovviamente c'è un investimento sulla cultura che diceva presso la Sala fondamentale ma nell'immediato c'è un investimento sul rafforzamento della governance e il rafforzamento degli strumenti che difendono perché guardate noi stiamo qua perdendo la partita anche contro le non democrazie le i Paesi semi autoritari che sembrano oggi molto più efficienti molto più capaci di affrontare le cose
E a sinistra presidente boccia
La la grande sfida parte da questo aspetto che fino a qualche anno fa avevamo l'idea molto chiara che c'era una convergenza altra economia democrazia da oggi vediamo paesi non democratici che si sviluppa il che impone diciamo
Una grande alleanza sui valori d'Europa anche in relazione agli Stati Uniti d'America
Ma il professor Lazar pone una questione che quella dei giovani che via Borgo abbiamo posto da tempo anche in chiave italiana
E che in fondo se ci pensate
è un filo rosso che collega all'analisi del risultato di voto di Brecht perché Londra votare venne e le città che si sentono escluse votato Brecht
Quindi questo che cosa ci dice
Che ne dobbiamo da una parte attivare un pensiero economico ma costruire un'idea di società europea che include ma che sia coerente con questa inclusione quindi produttività infrastrutture giovani questioni indusse al fondo di coesione ma anche paradigma di pensiero proposta risultati
E di risorse sono una grande sfida dell'Europa
Che diventa una sfida importante perché lo Stato continenti Europa
Insieme allo Stato continente ah vedi caso dei due che coniugano ancora democrazia libertà ed economia in altri posti questo non sta accadendo e CCD ci si sviluppa anche senza democrazia quindi c'è una questione di società del futuro di cui come europei dobbiamo occuparci e preoccuparci per costruire un'idea di società europea determinante e inclusiva break Seat e l'effetto dell'anno l'inclusione
Attinente boccia posso Lazhar per concludere si in questa indagine si vede che cinquanta certi cinquantasette per cento dico europei sono d'accordo per una difesa europea
Cinquantotto per cento sono favorevoli alla moneta unica con l'obiettivo e di fare una prospettiva delle elezioni europee del due mila e diciannove che ci siano cinquantotto per cento degli però pay favorevoli all'Unione Europea
Questa la grande sconnessa e di questo punto di vista
Il con il convegno di oggi era
Obblighi a crescere a crescere economicamente ma anche a crescere politicamente
Culturalmente col nel in maniera di cultura e in termini di ubicazione la parola d'ordine dovrebbe essere educazione educazione educazione tre volte
Grazie
Grazie a tutti anche per la brevità Alabama apprezzatissima io a questo punto invito conclude i nostri lavori Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani
Grazie caro firma sono felice di poter essere chiamato a parlare da un direttore che ho conosciuto quando era giovanissimo giornalista
Aveva già la stoffa Boy si è visto che
Qualcuno l'ha scelto per guidare prima il mattine poi il Messaggero quindi complimenti a chi lo ha scelto perché era un bravo giornalista è un bravo direttore Grazia Antonio Patuelli grazie la famiglia Caltagirone per e a tutti coloro che sono intervenuto io per aprire un dibattito sul futuro dei loro papà prendendo spunto dalla vicenda dell'uscita del Regno Unito
Che ci ha costretto a fare una riflessione si è detto siamo uniti le istituzioni europee e gli stati membri
Hanno
Ha reagito mettendosi insieme non ci sono state differenze abbiamo scelto tutti insieme un negoziatore politico nella figura di Michel Barnier che uno dei politici più conosciuti in Europa io ho avuto il piacere di lavorare con voi per tanti anni come commissario europeo e ha sempre fatto delle scelte di tipo politico perché è vero quello che ha detto il professor Leanza ci sono dei problemi nei rapporti tra le istituzioni e cittadini se i cittadini non credono alle istituzioni comunitarie se i cittadini non credano
All'Europa se i cittadini manifestano questo malcontento votando per i partiti populisti un motivo ci deve essere
E il motivo è soprattutto politico
I cittadini chiedono di essere protetti dalle istituzioni nel momento in cui devono affrontare in questi anni delle sfide
Che li spaventa
La crescita dopo la crisi
Con la ferita della disoccupazione giovanile che in alcuni Paesi ricompresa l'Italia raggiunge percentuali troppo alte
E questo allontana come dice il professor Lhasa i giovani anche dalla politica dall'interessarsi alla cosa pubblica
Un'immigrazione illegale che cresce costantemente e ha ragione Barney quando dice a guardiamo all'Africa
Un rischio terrorismo
Che non si è affatto
Estinto questa mattina durante un'azione in Gran Bretagna si è visto che c'era qualcuno voleva fare un attacco chimico
E allora qual è la risposta e voglio partire per rispondere a questa disaffezione dei cittadini
Da una iniziativa che ho adottato qualche giorno fa che qualcuno ha interpretato come una scelta a favore delle banche italiane come una scelta né per tutelare qualche interessi o per occuparmi di vicende economiche
è stata la forza interpretato male la mia scelta
Di rivolgermi al presidente al presidente della Banca centrale europea sulla vicenda dei crediti deteriorati
Non era e non è legata a un fatto tecnico
Io ho rivendicato e ha avuto sono felice il sostegno del giureconsulto del servizio giuridico indipendente del Parlamento
Opposto
Il problema del ruolo della politica in euro
è la politica cioè il Parlamento a scrivere le leggi insieme al Consiglio
Cioè rappresentante di Stati membri
E non possono essere tecnocrati capaci abilitati a fare
Altro tipo
Di lavoro
A decidere quali sono le regole che governano la vita dei cittadini perché in democrazia la separazione dei poteri
Dai tempi del barone di Montesquieu
è i cardini
E allora la politica deve riprendersi il ruolo
Per dare all'Europa una indicazione e condurla fuori dal guado
Il Parlamento europeo che l'unica istituzione
Democraticamente eletta da svolgere questo ruolo
Se rinunciamo a questo ruolo
I cittadini giustamente
Si rifiuteranno di essere governati
Da funzionari che hanno vinto un concorso ma che non sono stati eletti che non rispondono a nessuno delle loro scelte
Chiunque di noi ogni cinque anni è chiamato a rispondere a voi cittadini elettori ed se quello che abbiamo fatto non vi è piaciuto non vi ha convinto ci mandate a casa e scegliete al posto nostro qualcun altro
Questo il tema che io ho cercato di porre non è un problema semplicemente di banche di credito gradi certamente un problema importante
Ma il problema politico è il problema chiave o l'Europa decide di seguire un percorso politico che ci porti a non essere marginali nel mondo
In occasione delle prossime sfide che avremo
Che non porterà vere grandi protagonisti soltanto la Russia la Cina gli Stati Uniti e l'India
Ma se questi cinquecento milioni di cittadini vorranno essere tutelati perché essere marginali significa essere perdenti e non essere tutelati
Per quanto riguarda i loro interessi
Ecco se non c'è il ritorno alla politica e se i politici europei non hanno il coraggio
Di indicare un percorso
Allora veramente
I nostri
Città di concittadini europei saranno sconfitti
Questa è la prima riforma che noi dobbiamo fare in un'Europa che non ci piace così come ma che non deve essere distrutta perché non ci piace
Perché anche se viviamo nella nostra casa sebbene non ci piace come me che distruggiamo la casa magari portiamo qualche miglioria
Chiamiamo un architetto e la facciamo risistemare
è questo il problema dell'Europa
La prima riforma da fare non che non richiede un cambiamento dei trattati richiede soltanto iniziativa politica
Voglia di mettere il cittadino al centro perché questo è la politica
Rimettere il cittadino al centro
E se i cittadini anche più giovani percepiscono che la politica guarda ai loro interessi cercando di tutelare le con iniziative
Allora sì che si avvicineranno allora sì che raggiungeremo l'obiettivo nel due mila e diciannove di avere più persone alle urne e non avere una disaffezione
Ma dobbiamo avere il coraggio di farlo
Le cose più indulgenti da cambiare sono questi
Andare verso un'Europa
Più solidale nella sfida sull'immigrazione clandestina che non può essere considerato soltanto un problema italiano
è un problema direi mondiale
E ha ragione Barney lo dicevo quando dice guardiamo all'Africa
Se non interveniamo oggi
Avremo milioni di persone che si sposteranno dal sud verso il nord del mondo
Cambiamento climatico il deserto si mangia ettari e ettari e ettari di terra coltivata ogni anno
Boh Corran semina il panico in tutta l'Africa subsahariana il terrorismo
Carestia siccità
Guerre civili instabilità politica
Cosa provocherà nei prossimi anni quando l'Africa nel due mila e cinquanta avrà due miliardi e mezzo di abitanti e nel due mila e cento cinque miliardi di abitanti
Dove andranno queste persone che saranno certamente disperate se nessuno si preoccupò contribuisce a risolvere il loro problema
E poi certamente che attraverso questi flussi migratori arriveranno forense Fighters arriveranno terroristiche abbandonano i luoghi della sconfitta di dai
Andranno a cercare tra i giovani disoccupati anche dell'Africa
Nuovi combattenti
Cosa siamo capaci di fare noi per
Risolvere questo problema
Con i Balcani che sono ancora instabili quali iniziative politiche prendiamo nomi Balcani per stabilizzare una situazione attenzione
Ai flussi migratori che possono ripartire dalla Turchia certamente abbiamo fatto dei buoni accordi dobbiamo fare degli accordi anche con il con i Paesi nordafricani
Il terzo punto è quello della crescita economica
Con Barney abbiamo condotto delle battaglie politico Ando eravamo commissari per dare all'Europa una vera politica industriale
Ma perché questo
Perché non è con la soluzione macro economica che si risolve il problema dalla disoccupazione perché se facciamo soltanto la politica legata alla finanza facciamo girare i soldi e soldi
Non aumento non soltanto perché girano
Spesso finiscono nelle tasche di chi è più bravo
Ma se noi non abbiamo un forte sostegno all'economia reale
All'industria agricoltura alle piccole e medie imprese al commercio e l'artigianato al mondo delle libere professioni come possiamo pensare di far crescere
O produrre nuova ricchezza
E per fare questo bisogna
Non dovrei calare dei soldi
All'industria l'impresa o l'agricoltura
Bisogna avere una strategia che permetta all'Europa di essere e al suo sistema produttivo di essere competitivo
La settimana prossima voteremo
A Strasburgo le nuove norme anti dumping che dovrebbero garantire la produzione europea è stata una battaglia che hanno condotto tutti i parlamentari italiani in Parlamento alla fine l'ha spuntata anche nei confronti della commissione
Per tutelare comparti industriali vitali per tutelare il settore dell'acciaio il settore della ceramica soltanto per fare qualche esempio
E parlava
Si parlava prima dell'eventuale infine diceva Barnier nel corso del suo intervento
Noi non vogliamo chiudere i nostri mercati li vogliamo aprire
Ma è come giocare a calcio se la partita di andata la fai undici contro undici quella di ritorno la puoi fare nove contro tredici perché sei condannato a perdere
Questo che deve fare l'Europa garantire far sentire a chi produce e chi è in grado di creare nuova occupazione
La possibilità di andare avanti di realizzare progetti di avere una pressione fiscale diverso da quella che ha di avere una armonizzazione fiscale perché quando parliamo di riforme dell'Europa è vero importante sono anch'io favorevole ad avere un ministro delle Finanze europeo
Ma condivido quello che dice Gentiloni non si tratta soltanto di mettere una persona sulla poltrona si tratta di capire come vogliamo cambiare allora dobbiamo armonizzare la politica fiscale anche perché non possiamo accettare che continuerà ad esserci
In Europa speculazioni come quelle che fanno alcune grandi multinazionali americane
Che vengono si insediano pagando quattro euro di tasse tutti i guadagni li riporto negli Stati Uniti non creano occupazione e distruggono la nostra industria creativa sesta la stampa sia essa
Le la produzione televisiva sia esso il cinema mi riferisco a voi una città come Roma
Cioè le scelte di Google
Portano a colpire al cuore la nostra economia la nostra identità culturale
Allora ecco perché serve un'armonizzazione fiscale perché non ci siano neanche in Europa più paradisi fiscali
Perché questo danneggia l'economia reale danneggia un paese come il nostro dove un imprenditore non può competere con un imprenditore di un'altra parte dell'Europa perché il denaro lo paga di più o perché ha una pressione fiscale superiore a quella di un altro Paese
è questo il modo per favorire la crescita e cosa bisogna fare anche senza fare riforme
Dei trattati che pure andrebbero fatte dobbiamo riflettere pure su questo
Ma siccome serve tempo e siccome serve l'unanimità
Si possono fare tante riforme che sono soltanto riforme politiche per esempio il prossimo bilancio della unione europea
Bilancio settennale non potrà essere soltanto una ridistribuzione del denaro che arriva dagli Stati membri ma deve avere degli obiettivi politici se l'obiettivo politico e quello della crescita allora dobbiamo investire di più innovazione in ricerca
Il sostegno alle piccole e medie imprese favorendo la internazionalizzazione del delle piccole e medie imprese agevolando l'accesso al credito pensa anche una crescita del venture capital che è un sistema ancora
Poco utilizzato da noi
Significa poter dare delle regole
Che attraverso strumenti di bilancio possono permettere la crescita e la competitività
Penso per essere chiaro a tutta l'industria
Aerospaziale che è un fiore all'occhiello dell'Europa e dell'Italia penso al programma Galileo
Penso ai satelliti che possono essere lanciati ancora dall'industria euro spaziale europea come quella italiana penso ai lanciatori di Vega tanto per fare per essere concreti
E l'aiuto alle piccole e medie imprese
Dobbiamo permettere loro di essere veramente competitive aiutando chi giovane diventare
Piccoli imprenditori
Non si nasce Caltagirone Pirelli Berlusconi Agnelli si comincia
Da una piccola impresa con due tre persone
Poi si può diventare grandi imprenditori
Ma bisogna permettere a questi ragazzi sono d'accordo con la sala sulla formazione bisogna permettere a questi ragazzi di poter scoprire
Quello che hanno dentro
Permetterà un giovane che ha delle
Dentro bensì la forza di voler creare qualche cosa di poter diventare un piccolo imprenditore
E poi da da grande diventerà un grande imprenditore sia la forza la capacità di farlo
Ha così anche potremo creare occupazione ma noi dobbiamo aiutarli piccole e medie imprese
Con una strategia politica e il bilancio deve essere politico
Proprio perché gli obiettivi da raggiungere sono questi
Dobbiamo certamente se vogliamo affrontare la sfida dell'immigrazione mettere più soldi per l'Africa
Con una strategia intelligente un Piano Marshall che prevede anche la partecipazione del mondo imprenditoriale perché la diplomazia economica è fondamentale il saper fare dell'industria dell'impresa europea è superiore al saper fare di qualsiasi altra grande potenza mondiale che oggi si muove in Africa ivi compresa la Cina e allora lì c'è una sfida che anche le nostre imprese devono combattere da protagoniste
Aiutare lo sviluppo perché abbiamo anche interessi
Economici è l'Africa
è di grande interesse per un tessuto industriale come quello europeo
Le materie prime non possiamo permettere che il prezzo delle materie prime sia sempre soltanto battuto dalla volontà dei cinesi
Perché così ne va della competitività delle nostre indusse perché cresce il prezzo delle materie prime loro decidono e avendo una delle riserve altissime decidono come governare la concorrenza mettendolo in difficoltà
Dobbiamo anche cambiare le regole della concorrenza se ne vogliamo che le nostre imprese europee competono a livello globale non possiamo permettere che regole obsolete degli anni Cinquanta
Ucciderò competitività delle nostre imprese noi abbiamo dato per colpa di regole obsolete un colpo gravissimo al centro siderurgico di Terni
E lo contiamo a dare guardiamo a quello che succede all'Ilva noi rischiamo per difenderà la concorrenza
Di uccidere la concorrenza
Perché difendiamo un modello superato lo dobbiamo avere due astri celle una per garantire la concorrenza all'interno dell'ONU europea ma anche un'asticella più alta che permette ai campioni europei di poter competere a livello globale non li uccidiamo mentre crescono pensando che debbono soltanto competere dentro l'Europa quando i confini sono molto più ampio
Significa tarpare le ali agli europei che vogliono creare preoccupazione anche in Europa grazie ad un'azione e industriale al di là
Dei confini queste sono le sfide politiche noi abbiamo e quello dell'industria dalla difesa è un altro settore dove noi possiamo dire la nostra
C'è stata una decisione politica andiamo avanti con Barnier
Lavorammo a lungo adesso poi finalmente tanti ci danno ragione quando ci criticavano perché eravamo troppo interventisti sulla politica industriale
Adesso la sfida è la difesa su partendo dall'industria
è una sfida che ci farà risparmiare un sacco di soldi a che cosa servono ventotto forse uno domani ventisette forze armate tutti uguali che fanno tutte le stesse cose non ci sarà più la guerra fu ne sono convinto tra l'Italia l'Austria tra la Francia e la Germania
Abbiamo bisogno di forze armate capaci di intervenire
Laddove necessario per tutelare la libertà la democrazia per difendere anche i nostri interessi
E si risparmia noi spendiamo tantissimo se facciamo la somma di quello che spendono ed Europa
I Paesi in difesa
E il rapporto spessa qualità efficacia non è certamente vincente potremmo risparmiare molti soldi investiti in altre iniziative ed avere su strumenti militari molto più efficace che permettono alla nostra politica è stato di essere anche questa più efficaci
Alcuni e dico ismi dobbiamo mettere da parte e concludo
Dicendo che questo mio
Appello per un rilancio politico dell'Europa questo mio convincimento questa mia voglia di partecipare come politico perché credo che il mondo
Imprenditoriale debba capire che la politica è un interlocutori tutti i cittadini devono capire che la politica è un interlocutore l'interlocutore è il politico che loro leggono che loro possono mandare a casa non è il burocrate
Questo è quello che noi dobbiamo
Fare sempre
Ricordando
Chiesti credere nell'Europa non significa rinunciare alla nostra identità
Che è un'identità nazionale ma è anche un'identità europea
Noi abbiamo tre mila anni di storia comune c'è un minimo comun denominatore che lega tutti gli europei
Da Valletta
A Stoccolma
Da Lisbona
A Bratislava
Ma ognuno di noi ha una identità nazionale qui non credo l'ho detto anche un'intervista che ho fatto il Messaggero nelle piccole patrie non è che noi il nostro non mostra identità e lo Stato Pontificio
La nostra identità italiana siamo orgogliosi di essere sono orgoglioso di essere figlio di questa terra credono mi chiamo il Lazio
Presidente della della Regione non è che io sono la la mia identità laziale merita io sono italiane sono fiero di essere italiane proprio perché sono fiero di essere italiano sono anche fiero di essere ovvero perché la culla della nostra civiltà e qui e in Italia
Non dobbiamo dimenticare questo
E questo credere in una padre italiani una patria copre piuttosto che una piccola parte
Significa anche credere in alcuni valori fondamentali
Perché
La politica non è fatta soltanto di interesse certo tutela di interessi non è fatto soltanto di lezione ma è anche fatta di valori perché se la politica
Si mette di essere anche slancio ideale
Rischia di perdere la sua sfida
L'ho detto più volte è come se
Una grande quercia
Forte potente
Avesse le proprie radici mangia delle termiti
è una quercia destinata a capire e noi non possiamo permettere che la politica l'Italia Europa cadano perché ci siamo dimenticati
Che la buona politica che le buone scelte si fanno se si crede in qualche cosa se sia lo sguardo che va al di là del piccolo ma un grande obiettivo e soprattutto per noi il valore fondamentale e l'interesse della persona l'interesse del cittadino ognuno di voi ognuno di noi è un mondo
Chi ha diritto di essere tutelato e protetto se l'Europa sarà capace di fare questo allora aveva vinto la sfida e tanti cittadini europei torneranno a votare grazie
Io ringrazio il presidente italiano i ringrazio tutti intervenuti a cominciare dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia il ministro Carlo Calenda il commissario europeo Michel Barnier
Professor Romano Prodi pro Salazar beh regolamenti Gentiloni che è intervenuto prima e grazie a tutti per l'attenzione è arrivederci al prossimo anno