Tra gli argomenti discussi: Afghanistan, Esteri, Eutanasia, Iraq, Kosovo, Olanda, Pakistan.
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Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale martedì quattordici agosto questo l'appuntamento con la rassegna la stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura quest'oggi ci occuperemo di Pakistan e Afghanistan perché
Domenica il
Generale Presidente pachistano Pervez Musharraf spesso accusato da Hamid Karzai di destabilizzare l'Afghanistan era a Kabul per
Partecipare a una
Loya Jirga una riunione diciamo di riconciliazione da promesso di collaborare contro gli estremisti islamici e i talebani ma ci sono molti
Ma evidenziati dall'Independent in un editoriale di ieri pressioni da tutte le parti sono quelle
Che subisce Musharraf in questo momento sempre a proposito
Di Afghanistan leggeremo anche dal Wall Street giornale un'analisi vi hanno Marlowe sulla strada per Acerra la Bud non credete a quelli che dicono sempre no l'Afghanistan secondo l'autrice sta facendo meglio
Di quanto si avesse il diritto di aspettarsi parleremo anche di Iraq lo faremo con il New York Times ieri un'analisi di Nicholas Kristof che chiede in sostanza gli Stati Uniti
In un fare come l'Unione Sovietica in Afghanistan e cioè di non rinviare l'inevitabile ritiro questo il titolo riproporremo anche un editoriale sempre del quotidiano Liberal
Americano ripubblicato delle realtà alibi un la via sbagliata per uscire dall'Iraq e quella intrapresa dai britannici a Bassora questo scrive
Il mio al Times parleremo anche di Kosovo nulla di fatto nel nuovo round negoziale sullo status finale della Provincia amministrata dall'ONU
Il punto debole sono le divisioni tra gli occidentali in particolare tra gli europei il Financial Times e il suo primo editoriale di ieri
Chiedeva l'Occidente di non dividersi anche perché decidere sul destino della Provincia estremamente urgente in chiusura poi
Parliamo anche di eutanasia lo faremo con due figli a monte di ieri
E un articolo dal titolo in Olanda le cure palliative si sostituiscono all'eutanasia sostanza la legge che ha legalizzato l'eutanasia secondo un rapporto che è stato
Pubblicato Alliance ha avuto successo ha raggiunto i suoi obiettivi la frequenza dei casi di eutanasia
è diminuita e non sembra che si possa parlare di impennata pericolosa come invece denunciavano gli avversari della legalizzazione dell'eutanasia partiamo però
Dal Pakistan né dall'Afghanistan la notizia è che domenica il presidente pachistano Pervez Musharraf spesso accusato dall'Afghanistan e dal Presidente Karzai di destabilizzare lo stesso Afghanistan
Non ce la farà a Kabul per partecipare a una riunioni in cui ha promesso di collaborare contro i talebani ci sono tuttavia molti ma evidenziati da un editoriale di ieri dell'Independent dal titolo pressioni da tutte le parti scrive il quotidiano britannico il Presidente pachistano Pervez Musharraf
Si è messo gli abiti della moderazione progressista quando domenica parlato in chiusura di una conferenza tribale afgana pachistana Kabul
Il Presidente ha condannato la talebani inserzione della Regione
E ha detto che il radicalismo islamico sta bloccando il Pakistan e Afghanistan mentre il resto dell'Asia prospera
Quel che Musharraf però si è dimenticato di menzionare e la responsabilità del suo Paese nello stoccaggio di estremismo religioso negli ultimi trent'anni
I leader dei talebani sono stati in dottrina ti nelle madrasse pachistane negli anni ottanta quelle madrasse sono stati incoraggiate finanziate dai servizi segreti pachistani nella convinzione che i militanti islamici sarebbero stati utili
E la guerra contro i sovietici in Afghanistan neanche contro l'India in Kashmir
Ancora oggi talebani godano di importanti sostegni nel
Province occidentali del Pakistan e cosa ancor più incredibile sembrano ancora avere il tacito sostegno di alcuni elementi dei servizi segreti pachistani
Per lungo periodo il Presidente Musharraf ha fatto molto poco per confrontarsi alla questione della radicalizzazione religiosa
Solo ora dopo l'assalto dall'esercito la moschea rossa di Islamabad islamisti hanno cominciato a ribellarsi contro lo Stato pachistano è un'ondata di violenza ucciso trecentosessanta persone negli ultimi mesi
Nel frattempo il Presidente sta sopprimendo le istituzioni democratiche del Paese per preservare
Il suo potere elezioni parlamentari sono previste per l'autunno ma domenica Moshe la fa ha detto che non permetterà ai due principali leader dell'opposizione Nawaz Sharif e Benazir Bhutto di rientrare in Pakistan prima delle elezioni
E questo lascia pensare che non ci sarà un accordo di condivisione del potere tra
Il generale la signora Bhutto senza parlare poi la possibilità che
Musharraf decida lo stato di emergenza come sembrato la scorsa settimana
Non ce la fa e sotto pressione da tutte le parti i fanatici religiosi si stanno sollevando contro di lui le classe media sono stanche dei suoi alibi per posporre il ritorno a una piena democrazia
Perfino i suoi amici alla Casa Bianca stanno cominciando dubitare della sua reale volontà di lottare contro il terrorismo
La questione conclude
Il
L'Independent la questione sempre più se il Presidente se ne andrà dal potere pacificamente oppure se trascinata il Pakistan nella sua disfatta così dunque quotidiano britannico Independent sull'Afghanistan invece
Va segnalato un'analisi di Anna Marrollo per Wall Street Journal di ieri sulla strada per giova Buddy il titolo non credette a quelli che dicono sempre no l'Afghanistan in realtà sta facendo meglio
Di quanto ci si aspettasse il titolo scrive Amman Lola candidato democratica Hillary Clinton ha cinicamente lanciato l'accusa che gli Stati Uniti stanno perdendo la guerra contro Arcai debellato in Afghanistan
Ma nel mio ottavo viaggino in Afghanistan lo scorso mese ho visto che la tendenza
Non è questa le cose stanno migliorando non peggiorando il primo segnale incoraggiante arrivato Dubai al momento dell'imbarco per Kabul la principale con paniere afgana Campa e io
A recentemente raggiunto Urso aggiunto un secondo volo giornaliero tra Kabul e Dubai una volta a Kabul ho comprato una nuova sim card per il cellulare ho scoperto che costava solo tre dollari contro i quaranta di qualche anno fa e i nove di settembre
La cosa che non sorprende che la telefonia mobile ha avuto ampia diffusione fai ventiquattro milioni di afgani
Ho visto trend positivi anche nelle tre Province pashtun di in hangar la gamma anni costa nell'est dell'Afghanistan ma prima scrive animarlo occorre dire che parlare di costruzione ricostruzione è una grande menzogna in questo Paese perché
Prima dell'invasione sovietica nel mille novecentosettantanove l'Afghanistan era uno dei Paesi più poveri del mondo e non ha mai avuto molte infrastrutture ci sono l'ordine in tutto il Paese ma il novantacinque per cento
Rovine dalla guerra sono concentrate a Kabul o nelle vicinanze la maggior parte degli afgani ha sempre vissuto grazie alla sussistenza l'agricoltura il piccolo commercio non possiamo farci
Molto dunque su numerose delle bande fiere poste dall'Afghanistan e la struttura del Paese allo sviluppo economico
Per iniziare l'ottantasei per cento delle terre non è labile non c'è mai stata grande distribuzione delle loro ricchezze ed ecco perché molti esperti che lavorano a Kabul riconoscono che se tra un paio di decenni l'Afghanistan raggiungerà livello del Bangladesh
Cioè quattrocentodiciannove dollari l'anno il reddito pro capite allora sarà insuccesso
Ma io sono più ottimista scrive amarlo sul Wall Street Journal la città più importante dell'est del Paese sopra la Badda con quattrocento mila abitanti ora e a tre ore di macchina da Kabul grazie una strada
Appena costruita dall'Unione europea un'altra ora su una strada finanziata dagli UE sede si arriva a metà Harlan la capitale della Provincia di Lamanna
Ma alla Mauro Palma parla ancora di strade ma anche di conti correnti che vengono aperti ogni giorno nuovi palazzi per uffici Ciotti Center università nell'Est e nel sud del Paese dal
C'era la barba cost
Finora nel due mila e sette prosegue non ci sono stati attacchi convenzionali contro le forze della coalizione allora o l'esercito afgano in questa zona del paese
Anche se riconosce l'autrice la lunga frontiera con il Pakistan rende gli attentati suicidi termine
Una minaccia permanente
La ribellione in realtà la ricerca di obiettivi più soft più semplici come i civili ci sono state meno sessantasette esplosioni che hanno ucciso una ventina di afgani ferito un americano
La cosa più incoraggiante che questi esplosivi vengono scoperti denunciati all'Autorità e disinnescata
Abbiamo sostenendo l'ottantacinque novanta per cento della popolazione in queste zone dice un maggiore americano Mullah infatti hanno emesso una fattuale contro gli attentati suicidi dicendo che in martiri non sono gli estremisti
E si fanno esplodere ma le vittime di questi attacchi e migliaia di persone partecipano a manifestazioni
Pacifiche nella città di cost
La situazione nelle province più a est più vicine al confine con il Pakistan è più complessa langue manna per esempio scrive un grosso il giornale ancora un punto di passaggio per Al Qaeda i talebani altri combattenti che vengono dal Pakistan
Ma anche in questo caso ci sono stati dei segnali positivi un attentato suicida dapprima sembra essere stato un momento di svolta
L'attentatore ucciso Mullaj diverse studentesse gli abitanti del luogo
Hanno per cito cominciando denunciare i talebani certo un attentato è sempre un attentato di troppo scrive ancora il malloppo ma ogni Società e violenta del cinquantotto persone uccisa cost possono essere comparati agli omicidi in alcune città
Americane con la stessa popolazione ventinove Hassan MOSE centootto Indianapolis trecentosettantatré a Detroit l'Afghanistan è sia ancora un parere disse rurale il povero con una popolazione hanno alfa beta
Ma in realtà sta migliorando rapidamente in più con l'eccezione della provincia di Helmand di alcuni altri distretti in termini di sicurezza è paragonabile a un ampio numero di Paesi in via di sviluppo
Certo non possiamo andare tutto subito ci vorranno decenni affinché lo Stato di diritto sia stabile tanto quanto lo è in Occidente ma possiamo aiutare lo stiamo già facendo gli afgani a rialzarsi questo l'intervento di
Palma allo sul Wall Street Journal di ieri continuiamo a parlare di Afghanistan ma a proposito di Iraq
Con il New York Times su un'analisi di Nicholas Kristof che
In sostanza chiedere se ci miti
Di non fare come l'Unione Sovietica in Afghanistan rinviare l'inevitabile cioè il ritiro questo il titolo scrive
Christoph mentre cerchiamo di efficaci dall'Iraq e utile dare un'occhiata come l'Unione Sovietica gestito una posizione simile negli anni ottanta
Noi
Noi americani dovremmo fare però l'opposto i sovietici invasero l'Afghanistan nel settantanove in parte per errori di Intelligence analoghe i nostri in Iraq credevano infatti che i loro burattini Kabul stessero per passare con gli americani
Dal mille novecentottantasei coi sovietici hanno iniziato a parlare di fine della di porre fine alla guerra afgana e hanno cercato alcuni degli stessi approcci che gli americani stanno testando cioè
La nuova Costituzione un nuovo leader una politica di riconciliazione nazionale ma questi
Ma approcci hanno funzionato quanto quelli americani in Iraq
Molti sovietici allora hanno proposto di limitare le perdite di ritirarsi ma altri hanno sollevato obiezioni che suonano familiare anonime di cani se ci ritiriamo perderemo la nostra influenza nel mondo per una generazione e se ce ne andiamo gli estremisti andranno al potere allora è meglio combattere da questa parte
A parte diciamo afgana irachena
La
Gli estremisti che dalla nostra parte della frontiera quella sovietica o quella americana
Tutti argomenti seri e anche alcuni veri riconosce Christoph ma dopo che i sovietici si sono ritirati nove anni dopo l'Afghanistan è comunque collassato in una guerra civile anzi peggio
E in retrospettiva è chiaro che si è sovietici si era gli afgani ci avrebbero guadagnato da un ritiro anticipato in Mosca perché
Scrive Christoph rinviare l'inevitabile non fa altro che aumentare il numero delle vittime rafforzare i propri invece
Questa la lezione che deve essere applica al di sopra così
Dico ha scritto sul New York Times di ieri quotidiano Libero americano pubblicava anche un editoriale
In cui però non chiedeva agli americani di andarsene o almeno di non farlo come i britannici Lasalvia la via sbagliata per uscire dall'Iraq il titolo
Scrive scrive il New York Times mentre gli americani discutono su come riportare tutta casa le forze britanniche hanno già preso la porta d'uscita quattro anni fa c'erano circa
Trenta mila soldati da combattimento britannici nel sud dell'Iraq alla fine di questa estate ce ne saranno solamente cinque mila
Nessuno sarà basato nelle aree urbane in quelle che rimangono saranno all'aeroporto fuori da Bassora invece di cercare di fermare la guerra civile irachena la loro principale missione strati addestrare gli iracheni
Per prendere loro stessi la responsabilità della sicurezza
Questi soldati britannici dovranno fare al contempo alcune operazioni limitate di contro insurrezione
Il comportamento dei britannici segue da vicino lo scenario che alcuni americani stanno
Difendendo per i propri soldati in Iraq cioè ridurre il numero delle truppe esposizione nelle città ma continuare a mantenere una presenza significativa per ancora molti anni
è una forma una formula allettante scrive signor Tanzi tanto più che permette di incassare credito politico interno per un ritiro senza però ammettere che la missione fallita
Ma se c'è davvero qualcuno fuori dalla Casa Bianca crede che questo possa funzionare e ciò che gli Stati Uniti possono semplicemente stare in Iraq con un numero ridotto di soldati
Ignorando di fatto la guerra civile aspettandosi che le forze irachene impongano l'ordine
L'esperienza britannica dimostra il contrario perché semplicemente non ci sono forze irachene affidabile efficiente imparziali che siano pronte a rendere le città più sicure né ci saranno per un per i prossimi anni in un tempo ragionevole e l'insurrezione non ferme ai suoi attacchi contro gli americani sullo perché gli americani annunciano che se ne stanno fuori dai combattimenti
A Bassora dopo quattro anni di tutela britannica le forze di polizia sono infiltrate dalle milizie settarie la partenza dei britannici lascia campo libero alle gang criminali e le milizie sciite rivali in ampie aree della regione
Senza iracheni in grado di prendere il controllo
Per la sicurezza la fase di partenza adesso dati britannici si è trasformata in un incubo i soldati
Regno Unito rimasti nel nella città di Bassora sono costantemente sotto il fuoco nemico e la base aerea viene regolarmente bombardata in più Bassora dovrebbe essere più facile di Baghdad la maggior parte della popolazione sciita
E ne Al Qaeda in Mesopotamia né altri gruppi ribelli sunniti hanno una presenza significativa in questa zona
Nel resto dell'Iraq invece dovrà prevalere la ribellione sunnita la guerra civile settare la pulizia etnica rampante e non come a Bassora le rivalità interne una forza americana ridotta potrebbe trovarsi in una situazione molto peggiore rispetto i britannici
è chiara lezione d'esperienza britanniche dunque che andare sulla porta d'uscita
Fermarsi sulla porta d'uscita non è un'opzione realistica gli Stati Uniti non possono semplicemente andarsene dal nuovo fronte internazionale del terrorismo che hanno creato in Iraq dovranno continuare ad avere un numero sufficiente di soldati per colpire i santuari terroristi ma non c'è da farsi illusioni sulla possibilità di continuare la guerra su scala ridotta è una follia aspettarsi con la forza americana più piccola
Vi è scarsa are nel breve periodo quello con la forza molto più grande non è riuscita a fare per così tanto tempo questo esattamente ciò che in verità non ci stanno cercando di fare adesso e risultati conclude New York Times
Sono disastrose
Ci spostiamo vogliamo parlare di Kosovo tema tornato d'attualità negli ultimi giorni non solo per il no
Della Russia a una risoluzione
Del Consiglio di sicurezza dell'ONU sulla cosiddetto piano Ahtisaari che prevede un'indipendenza supervisionata percorso forma anche perché domenica c'è stato nulla di fatto in un nuovo round negoziale iniziato
Cosa sotto gli auspici diciamo
Della cosiddetta troika formata da Europa Stati Uniti Russia round negoziale tra
Serbi e kosovari il punto debole però evidenza fra sciolta in senso prima editoriale di ieri
Solo uno le divisioni occidentali in particolare tra gli europea è il
Le occidente non deve dividersi sul Kosovo il titolo per il commento del quotidiano dell'ICT che definisce quanto mai urgente
Una soluzione sullo status finale della Provincia otto anni fa ricorda vestito procedente hanno in guerra per il destino il futuro del Kosovo secondo i piani di allora di Washington e Bruxelles
Adesso il Kosovo dovrebbe essere sulla via dell'Indipendenza e risultato invece un altro intransigenza russa ha bloccato l'adduzione di un piano proposto dall'inviato speciale dell'ONU che avrebbe preparato il Kosovo per l'indipendenza
Sotto gli auspici la tutela dell'Unione europea in risposta a questo niet
L'Unione europea gli Stati Uniti hanno dato l'impressione di dividersi Washington ha segnalato la sua intenzione di riconoscere unilateralmente una dichiarazione d'indipendenza del Kosovo anche
Se senza una risoluzione delle Nazioni Unite la questione dello status per il Paese rimarrebbe comunque risolta
L'Unione europea invece e molto più riluttante imboccare questa strada
La questione del Kosovo però secondo fasciata in sedi Massimo urgenza finora gli abitanti della Provincia hanno dimostrato pazienza e tolleranza soprattutto c'è una scadenza importante ed elezioni del dieci dicembre
Dopo dopo le quali è possibile che il Kosovo dichiari la propria indipendenza
Di qui ad allora americani europei dovranno decidere se la priorità e di trasferire l'Amministrazione della Provincia dalle nazionalmente unite all'Unione europea attraverso un voto del Consiglio di sicurezza
Oppure riconoscere il Paese come indipendente senza il consenso dell'ONU o meglio della Russia aggiungiamo noi un'ultima segnalazione prima di chiudere la prendiamo dalle figlia o di ieri riguarda l'eutanasia
Il titolo dell'articolo in Olanda le cure palliative si sostituiscono alle Uta ne sia
Le cure palliative sembrano essere un'alternativa a cinque anni dopo l'adozione della legge sull'eutanasia in Olanda
Una rapporto di valutazione su questa legge dimostra che i medici applicano l'eutanasia sempre meno per contro i pazienti in fase terminale scelgono sempre più di prendere di sedativi fino a che non sopravviene la morte naturale
Secondo rapporto la legge ha raggiunto i suoi obiettivi la frequenza dei casi di Ottana si è diminuita e non sembra che si possa parlare di impennata pericolosa come invece denunciavano gli avversari dell'eutanasia
Così decidiamo la legalizzazione funzione abbiamo concluso David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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