Scegliere il futuro

Buongiorno e benvenuti alla rubrica scegliere il futuro questa settimana si è svolto un importante incontro alla Camera dei deputati sul piano nazionale integrato energia clima il cosiddetto più niente
La bozza del piano che dovrebbe disegnare la strategia italiana dal punto di vista energetico e dal punto di vista climatico
Per contribuire alla decarbonizzazione dell'unione europea entro il due mila cinquanta
è stata inviata a giugno dell'anno scorso alla Commissione europea la quale a Espresso forti preoccupazioni critiche piuttosto serrate
Al contenuto del piano pur senza arrivare a bocciare
La bozza di piano come fatto per altri Paesi
Il piano che è stato predisposto come è stato ripetuto anche nel corso dell'incontro alla Camera dei deputati non è in grado di farci entrare l'Italia e gli obiettivi sui quali si è impegnata a livello europeo ciò nonostante è un piano ambizioso vista la lentezza con la quale le autorizzazioni per i nuovi impianti vengono assegnate visto l'incertezza anche politica su tutta una serie di tematiche legate al cambiamento climatico come quelle che sono emerse anche recentemente
In sede di discussione di diciamo così con gli agricoltori non c'è dubbio
Che le forze politiche sono divise su questa tematica e se al l'evento alla Camera dei Deputati emersa una condivisione almeno formale sul la necessità di fare questa transizione sulle modalità per fare la transizione energetica
Permangono forti differenze da un lato è stato notato come il piano ancorché rafforzato ancorché migliorato dovrà essere poi attuato ed è qui dove come si dice rischia di cadere l'asino
Perché il ministero dell'ambiente che titolare
Della attuazione del piano anche nel passato non ha avuto quella forza politica per spingere le altre amministrazioni ma anche le regioni che hanno un ruolo molto importante in questo campo
Ah svolgerà e quello che il piano prevede
Tant'è vero che il vicepresidente della Camera dei deputati Sergio Costa ex ministro dell'ambiente
Ha suggerito di spostare il la governance e quindi il controllo e l'impegno per l'attuazione
Del piano alla presidenza del Consiglio proprio per dare maggiore forza all'azione politica necessaria per la sua attuazione
Io ho fatto presente tra le altre cose
Che la legge per la cosiddetta autonomia differenziata che dovrebbe distribuire potenzialmente alle regioni ventitré materie tra cui quelle sulle infrastrutture quelle sull'ambiente e quelle sui trasporti elementi fondamentali ovviamente
Per realizzare la transizione energetica ed ecologica in generale ecco questa proposta di legge potrebbe rischiare di rallentare ulteriormente
L'attuazione del piano proprio per la frammentazione
Delle competenze la risposta che un parlamentare di maggioranza e mi ha dato
Testimonia la ambiguità con la quale si affrontano queste tematiche mi è stato risposto infatti che qualora
La devoluzione di queste materie alle regioni rallentasse l'attuazione del piano
Vorrà dire che il parlamento voterà contro il trasferimento di queste competenze alle regioni il che mi sembra particolarmente curioso dopo aver ha dato le competenze fermare
La il trasferimento effettivo di queste ultime
L'ambiguità delle forze politiche su questa tematica è emersa proprio nella seconda parte dell'incontro in cui rappresentanti di forze politiche di maggioranza e di opposizione si sono confrontate
E abbiamo sentito molte dichiarazioni di maniera di facciata da una parte e dall'altra
Ma poi i il rischio di Avvenire contrapposizioni come quelle che sono immerse anche in questo anno e mezzo anche a livello internazionale anche a livello europeo
Non è stato minimamente sciolto anzi dunque e che cosa dobbiamo aspettarci beh dobbiamo aspettarci che una nuova consultazione che il ministero dell'ambiente aperto proprio qualche giorno fa per arrivare se non altro
A un piano più rafforzato più forte anche dal punto di vista della governance entro il trenta giugno
è un impegno su cui tutte le forze politiche hanno espresso il la loro disponibilità ma dall'altro punto di vista permangono ritardi e lentezze nelle autorizzazione al punto tale che Legambiente accusato questo punto le soprintendenze del rallentamento dell'attuazione
Del
Transizione energetica proprio perché pongono in nome della difesa del paesaggio tutta una serie di prescrizioni che rendono estremamente difficile poi la concessione delle autorizzazioni
Questa è solo una parte del problema ce ne sono molti altri che speriamo vengano sciolti nei prossimi mesi perché dal niente dal piano nazionale integrato Energia
Clima dipende veramente il nostro futuro da tutti i punti di vista grazie e buona giornata a tutti