Srebrenica 1995-2011, cosa è cambiato?

Ovvia
Io
Bene
Sulla
Vera
La
E
Non
Gilardino via
Forse
Marco
E
Falsità ma
Tuttavia
So
Qualcuno
Bambino nel
Azioni
No
Allora
Vorrei
E
Pervenute non capiva che cosa succedeva in cantiere ho detto cerco di portarlo io le regole fino a quattro e così se non sarete sul furgone Eugenio la Russia
E resta intatto il bambino perché per lui era
Io ho detto vieni qua vieni qua vieni da anni
Ho detto guardavo la luce accesa Che la musica
D'un tratto via Presolana ed è venuto da
Non vorrei che nessuno di voi avesse questa esperienza era un uomo forte era un uomo solido quella era la mia reputazione
Ma non augurerei a nessuno di provare questa cosa la stretta la stretta della sua mano nella mia
è vero stupito di tanta forza la forza di questo bambino e poi io sono salito su un furgone
Io l'ho lasciato solo per un secondo solo perché dovevo accendere il motore e mettere sulla musica e poi siamo tornati indietro con il resto
Lo sapete chi era il resto perché la stornata successiva potesse essere fatta fuori
Da libero la caccia di cambiarla di Carla Del Ponte
Grazie nella loro Ciccio
Buongiorno dopo questa toccante lettura in avvio dei lavori indichiamo tutti presenti osservare un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del genocidio ristrettezza trascorso il quale proseguiremo con i molti importanti interventi in calendario
Di nuovo buongiorno mi chiamo l'occasione ricordo ancora che nella luci ci ha appena letto il un brano tratto rigori Carla Del Ponte dal titolo la caccia io che i criminali di guerra e chiusa Feltrinelli
Compito oggi il piacere di modello che questa importante la giornata del ricordo delle vittime del genocidio ristrettezza
Abbiamo tempi stretti ospiti importanti nei limiti mi limiterò a un breve intervento introduttivo cioè chiamare di volta in volta gli ospiti in scaletta di cui tra breve forniva una
Panoramica come testé anticipato siamo riuniti questa mattina lunedì undici luglio due mila undici nella sala del Mappamondo della Camera dei deputati della Repubblica italiana nell'anno dei festeggiamenti per il centocinquantesimo anniversario della Repubblica
Per ricordare le vittime del genocidio distrae Brizio e fare il punto della situazione in materia di giustizia sedici anni dopo il compimento del primo genocidio svoltosi in Europa dopo la Shoah
L'incontro odierno è organizzato dalla Camera dei deputati in collaborazione con l'Università degli studi Roma Tre l'Associazione spesso Lazio e la comunità abusivi che in Italia di cui sono presenti molti rappresentanti che però quest'anno
Preferisco non limitarsi ad ascoltare per poi fare eventualmente brevi interventi o domande alla fine di questo nostro incontro
Prima di procedere di cedere la parola agli ospiti odierni vorrei soltanto ricordare brevemente che il genocidio di Srebrenica è stato commesso tra l'undici risentono voglio mille novecentonovantacinque dall'esercito serbo bosniaco
Qui dato dal generale Ratko Mladic e dal suo vice generale arati sulla Cristicchi
Oltre che dai par militari serbi guidati da famigerati mercenari quali ad esempio il purtroppo ben noto Arkan a Srebrenica poco ricordato la presenza di un contingente di circa quattrocento caschi blu
Che come dire rimase spettatore del dell'orrore
Al termine del genocidio verificatesi dopo tre anni e mezzo circa di assedio della città hanno perso la vita a un numero ancora imprecisato di cittadini bosniaci musulmani di età compresa tra i dodici e i settantadue anni
I dati iniziali della Croce Rossa Internazionale parlavano di circa settemila e cinquecento vittime
Oggi siamo certi che le vittime siano almeno otto mila cinquecento ma al contempo sappiamo che i familiari delle vittime del genocidio parlano di dieci mila settecentouno persone assenti
Sappiamo anche che continuano ad essere rinvenute anno dopo anno tra la primavera e l'autunno nuove fosse comuni
In particolare cammeo iniziamo un luogo non lontano da Srebrenica il posto in cui le sono state al momento rinvenuta di più siamo a tredici fosse comuni una più grande le quali conteneva circa mille ottocento tra
Corpi interi
E parte dei corpi al suo interno
Quello lì stranezza è stato definito per la prima volta genocidio parola che ancora oggi in molti faticano purtroppo usare soprattutto spesso molti colleghi della stampa cercando sino al mille appropriati
Nell'aprile due mila e quattro come il nostro ospite d'onore Carla Del Ponte ricorda perfettamente in occasione del processo d'appello contro genera l'ex ICI già condannato tre anni prima del due mila uno sbaglia quarantasei anni di di prigione
Il principio poi cioè il fatto che quello ristrettezza sia stato un genocidio è stato ribadito nel due mila sette il ventisei febbraio due mila sette dalla Corte Internazionale di Giustizia dell'Aia alto con un verdetto come dire
In parte contestato sia dalla Bosnia che dalla dalla Serbia
Oggi undici luglio a Srebrenica o meglio presso il Centro memoriale di Proto salari che un ex su Borgo industriale che sorge circa cinque chilometri da Srebrenica
Vengono sepolti i resti di circa altri settecento persone
Settecento persone che nell'ultimo anno sono state riconosciute grazie all'esame del DNA
Ora con le sepolture di oggi arriviamo a poco più di quattro mila corpi sepolti al poto Ciari
In pratica possiamo dire di essere ottimisticamente ottimisticamente neanche ancora a metà del lavoro da fare per ridare un nome a tutti le vittime del genocidio
è anche bene ricordare credo che oggi a stare per insomma come anche nella Repubblica Srpska che come anche nelle proprie in Serbia girano liberamente molti tema se creatori degli stupratori dei torturatori distretto Nizza
Persone che dopo sedici anni continuano a girare impedite
Vale la pena aggiungere che lo scorso ventisei maggio dopo quasi sedici anni di latitanza è stato finalmente arrestato Ratko Mladic
Che fa così raggiungere all'Aja Radovan Karadzic l'ex Presidente dell'autoproclamata Repubblica serba di Bosnia consegnato al da Belgrado Allianz nell'agosto del due mila otto
Resto rinnovati e ce l'ha avuto anche una la definirei sgradevole coda italiana
La ricerca accusato tipica di genocidio crimini di guerra e crimini contro l'umanità è stato ridefinito dal lavoro parlamentare leghista Mario Borghezio un patriota
Con Borghezio ad auspicare molto innovatrici padani che poi l'europarlamentare rappresenterebbe non solo grasso che cola cito il virgolettato
Come l'ATC in Bosnia però sappiamo bene che con l'ATO soltanto sangue lo sanno molto bene che i bosniaci qui presenti oggi e quel sangue credo debba essere rispettato
In conclusione va ricordato che il quindici gennaio del due mila nove il Parlamento europeo
Approvato dal risoluzione denominata PSI Ittihad zero zero tre otto Srebrenica con la quale il Parlamento europeo chiede ai governi europee dei Balcani occidentali
Di riconoscere ufficialmente il giorno undici luglio come giornata della memoria del genocidio di sarebbe Nizza
Una volta alla comunità bus mercati e con esso molti molti italiani
Chiede al Parlamento italiano di adottare la risoluzione del Parlamento europeo che di indire anche in Italia come già successo troppe la sottiletta giornata della memoria del genocidio di Srebrenica
Prima di
Presentarvi gli tanti ospiti i tanti importantissimi ospiterà aggiornata ho il piacere di leggervi una breve lettera d
Saluti inviataci rinviato in particolar modo a Carlo del ponte dal Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini
Che ha avuto un ruolo importantissimo tra l'altro nel concentrarci concentriamoci questa importantissima sala per per questo incontro
Il messaggio appunto diretto a Carla Del Ponte ex procuratore capo del tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia
Il messaggio dice
Rivolgo il mio saluto più cordiale a Carla Del Ponte e a tutti coloro che parteciperanno all'incontro sul tema sarebbe senza mille novecentonovantacinque due mila undici cosa è cambiato
L'eccidio compiuto a Srebrenica nel mille novecentonovantacinque di migliaia di musulmano bosniaci ha fatto di questo luogo una città simbolo della brutalità razzista
Ed era deliberata violazione dei diritti umani che hanno tristemente contrassegnato quel conflitto
Ricordare doverosamente le vittime di quella pagina della recente storia europea costituisce un monito che il continente non può ignorare
L'impegno la competenza la professionalità che lei ha speso con tenacia e fermezza nell'esercizio dal novantanove al due mila sette
Del delicato ruolo di Procuratore oggi procuratore capo delle tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia hanno contribuito a fare luce su questa terribile stagione
In questa occasione desidero sottolineare in concomitanza con la ricorrenza dell'anniversario dell'adozione del suo Statuto il prossimo diciassette luglio l'importanza dell'azione della Corte penale internazionale
Volta a far valere nel mondo la forza del diritto sull'arroganza dell'impunità nella difesa della dignità umana e del patto di solidarietà tra i popoli
Malgrado il recente arresto della generale Mladic frutto anche della sua tenace opera
Nella città di Srebrenica ancora oggi molte ferite sono aperti relativa all'esigenza di promuovere un processo di piena di conciliazione tra i popoli
Identità e culture rispondendo legittime aspettative di giustizia e rilanciando il diritto e la cooperazione come più efficaci strumenti
Della comunità internazionale per garantire nel mondo pace sicurezza e democrazia
Nel ringraziare la Facoltà di Scienze Politiche
Dell'Università degli Studi di Roma Tre l'Associazione spesse e la comunità posi anche in Italia che hanno collaborato alla realizzazione dell'iniziativa esprimo il mio più fervido augurio per il suo pieno successo firmato Gianfranco Fini Presidente della Camera dei deputati
Ora
Vado rapidamente a presentare degli ospiti di questa giornata ascolteremo quindi nell'ordine che segue i prevista Lucidi Aldo Di Biagio qui alla mia destra parlamentare del Gruppo di Futuro e Libertà
Esperto di balcaniche danni vicino alle le votazioni del genocidio proposte dalla comunità bisogna che l'Italia
Alla mia sinistra abbiamo invece Tatiana Curzi che il Consigliere aggiunto per l'Europa orientale del Comune di Roma attivissima nell'organizzazione delle precedenti le vocazioni del genocidio
Parlerà poi penso Razzano Presidente dello Space Lazio Roberto Reggi sindaco di Piacenza danni vicino alla comunità abusiva bosniaca locale
E chiuderà questa prima parte di interventi Aldo asana dice Adornato a sanno che c'è ci starebbe in piedi delle imprese dal titolo L'angelo ristrettezza
Di cui dopo il suo breve saluto al più tardi vedremo un significativo contributo di circa sei minuti soltanto musica e immagini
Atto nato a Srebrenica città che ha lasciato a sei anni nel novantatré oggettive e lavora a Sarajevo
Avremo poi questa è una come dire notizia dell'ultimo momento una lettera g Emma Bonino
Tradema Bonino sarà letta al termine degli interventi di saluto da Elisa Butticé in rappresentanza della comunità bosniaca in Italia
La seconda parte della nostra mattinata avremo in poi l'intervento dell'al professor Francesco Guida
Preside della Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Roma Tre e Presidente dell'Associazione Italiana di Stati del Sud Est europeo
Mancherà Riccardo Migliori al Presidente della delegazione italiana presso presso l'OSCE perché
Bloccato per ragioni di salute credo
Migliori comunque i miei sono i più cari saluti a tutti i partecipanti
E poi daremo finalmente l'intervento in chiusura dei lavori Di Carlo del ponte magistrato Svizzera famosa prima ancora di rientrare proprio Procuratore Capo detti piani per una serie di inchieste internazionali importantissime
Svolte in Svizzera dal novantanove al due mila sette porre al procuratore capo del TPI e poi dal gennaio due mila otto al febbraio del due mila undici ambasciatore della Confederazione svizzera presso lo stato d'Argentina
Immagino che tutti ci adopereremo per per fare in modo che si rimanga
All'interno i tempi contenuti anche per lasciare alla fine la possibilità di interventi pacati e brevi da parte del del pubblico a questo punto cominciamo i nostri interventi con
L'onorevole Aldo Di Biagio
Grazie grazie a tutti voi sono onorato di essere qui presente e di poter rivolgere un saluto a tutti voi un'occasione così importante
Ringrazio sentitamente coloro che hanno
Reso possibile questo incontro in particolare l'Università di Roma Tre
L'associazione spesso la comunità bosniaca in Italia
Mi preme rivolgere un particolare ringraziamento alla signora Carla Del Ponte per la sua presenza
Una presenza che ci dà la misura dell'importanza del nostro incontro odierno
Carla Del Ponte e qui oggi il simbolo di quella battaglia contro i crimini nell'ex Jugoslavia che il Tribunale internazionale dell'Aja conduce da anni
E qui oggi con il portato di un intenso lavoro spesso per la giustizia internazionale
Dopo l'arresto del generale Ratko Mladic principale imputato per i tragici fatti
La presenza di Carla Del Ponte in questa sede ci consente di approfondire una riflessione sul valore simbolico e storico di questa tragedia
Sollecitando una domanda che cosa è cambiato in questi anni
Porsi questo interrogativo vuol dire riflettere sul difficile il cammino della ricerca della verità e della giustizia
E del suo continuo confrontarsi e talvolta scontrarsi con la storia di quei popoli e l'emancipazione politica di questi
Questi sono elementi imprescindibili per un pieno rinnovamento del tessuto sociale ed è la memoria storica di un popolo lacerati da gravi e venti
Questo percorso deve superare i nazionalismi per assumere una veste pienamente internazionale
E per essere tale necessita di un'attenzione condivisa da parte della comunità internazionale
In questo processo che intero interessa all'Europa intera come società civile la memoria ha un ruolo centrale perché senza memoria non c'è futuro per la società
Questo ha significato fin dall'inizio fare i conti con la storia balcanica
Conti difficili e delicati quanto necessari e un confronto in cui le responsabilità si situano anche al di fuori dei confini geopolitici dei Balcani
Le vicende dei Balcani impongono dunque un primo luogo il rispetto della verità Cunto ogni tentativo di revisionismo
Con lui contro ogni tentativo di ignorare strumentalizzare ossia iniziare quei fatti di cui il genocidio di sé brezza ha rappresentato uno dei momenti più dolorosi
La ripresa della società civile dopo quella vicenda necessità che alla memoria di quelle ore sia associato proprio ciò che allora il mancato totalmente la verità e la giustizia
In questo cammino la ricerca dei responsabili istituzione dei processi a loro carico sono situati al primo posto tra i compiti e le istituzioni internazionali
Anche se non possono annullare il dolore vissuto
Oggi siamo dunque a un punto fondamentale per il futuro di quell'area
Dalle norme ricchezza e dalla realtà immensamente complessa ma questo è anche un tassello importante nel percorso di integrazione europea nella creazione di una coscienza civile di respiro comunitario
Con queste promesse mi sembra che oggi la risposta alla domanda che cosa è cambiato si riempia di un significato nuovo
Sul quale importante soffermarsi l'auspicio e che questa capacità di fare i conti con la
Storia consenta una risolutiva configurazione dell'area balcanica
Una ridefinizione che sia essa stessa premessa per una piena integrazione nel tessuto europeo
Affinché l'emancipazione di questa aria sia riferimento non trascurabile per una piena valorizzazione delle potenzialità di una terra che può dire e offrire molto a quell'Europa che verrà
Oggi elaboriamo una tragedia che ha assunto una connotazione che supera i confini geografici e culturali del suo Paese per entrare nella memoria storica di tutta l'umanità
Mi piace ricordare l'immagine tracciata da Ivo Andrić premio Nobel nel suo capolavoro il ponte sulla Divina
Un'immagine che individua le molteplici sfumature
E la multiculturalità di una terra antica ricca di fervore che veniva attraversata da un fiume quasi come uno spartiacque tra territori
Oggi quell'immagine merita di essere il formulata con occhi diversi e soprattutto con speranze radicate in ben altre prospettive
Se quella terra
Trarrà da se stessa le risorse la capacità di fare i conti con il proprio Presidente e con il proprio futuro dell'Europa allora sì che sarà possibile sfruttare quel punto
Un ponte che non potrà più essere semplice linea di confine ma che potrà avere l'ambizione di condurre questa Regione del sul proprio futuro
Da questa rinnovata interpretazione possiamo trarre gli strumenti per rinnovare finalmente la nostra idea di Europa una reale Europa dei popoli
Che noi dobbiamo e possiamo fare la nostra parte vi ringrazio
Grazie al Dorin viaggio passo la parola Tatiana Cozzi che consigliere aggiunto per l'Europa orientale del Comune di Roma
Buongiorno a tutti prima di tutto voglio ringraziare gli organizzatori per quest'invito sono molto orgogliosa stare oggi qua
E vorrei salutare prima di tutto alla dottoressa Carla Del Ponte onorevole Di Biagi Sindaco onorevole regge la comodità di Bossi mi ha rappresentato acqua questi numerosa drastici
Se ne spesso
Rappresentanze diplomatiche della stampa tutti i presenti come ha notato un cavallone appunto siamo qui per ricordare le vittime del genocidio registrano i primi in campo infatti il quindici gennaio del due mila nove il Parlamento europeo ha proclamato l'undici luglio proprio nella giornata di voci Giorno della memoria delle vi nel vicino eccidio registrerebbe ritmica e da affermato che il genocidio disse definita è stato il maggior crimine di guerra
Per quel tratto in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale
In poco più di una settimana furono uccisi più di otto mila uomini ma secondo i familiari delle vittime i morti sono circa dodici mila
Il massacro della popolazione musulmana bosniaca di essere i primi in ca è stato definito genocidio del tribunale penale internazionale degli AIA
Per l'ex Jugoslavia il diciannove aprile due mila quattro come consigliera assembleare aggiunta di Roma Capitale
Che rappresenta appunto l'Europa non comunitaria
Per me è stato doveroso collaborare con la comunità della Bosnia Erzegovina
A realizzare delle giornate dedicate alle vittime distretto indica nel due mila nove e nel due mila dieci abbiamo svolto insieme con l'associazione che Bossi a Roma a Presidente Denisa bucolici e con ambasciata e i bus signor presso il Vaticano neanche onorevole di viaggio all'evento nella Casa della memoria e della storia di Roma Capitale
E ci sembrava eludere
Istituzionale più Congo ma e simbolico per non dimenticare le vittime del genocidio
Come abbiamo anche realizzato presentazione che tutti i libri dedicati a questo i venti scritti dai appunto
Ma rappresentanti della comunità che vivono a Roma in Italia
Abbiamo realizzato anche un minuto di silenzio in Consiglio della Roma Capitale
Grazie alla a una mozione approvata da tutti i partiti del Consiglio del comune di Roma voglio dire che
Purtroppo mogli ci sono amici non CGIE che si sono perpetrati I Agni di vittime innocenti
Nel secolo scorso ricordo solo per citarne due quelli dell'euro da Rwanda nelle nel mille novecentonovantaquattro lodo Moro genocidio in ucraino io sono un cocaina perciò
Delle mille novecento a trentadue e trentatré
Che hanno provocato milioni di vittime ma credo che più doloroso e rilevare che dicendoci CE stragi vengono attuate anche in tempi più recenti il nostro secolo
Durante la nostra vita e addirittura nei nostri giorni
Spero moltissimo che logico tra le persone tra gli Stati che determina tali drammatici e devastanti eventi
Che
Un giorno noi speriamo tutti si riesca a trasformarlo in azione positiva
Riconoscendo comma massimi valori il rispetto delle reciprocità e delle dignità umana
E con l'asta consapevole con sapevo grezza ti è assente tutti sotto la stesso cenno un nostro scrittore Gogol quest'anno noi festeggiamo duecento anni dalla sua
Nella sua nascita lui ha vissuto qua a Roma è scritto un suo nuovo capolavoro che si chiama le anime molti
Io e quando si metteva steso a dentro il conto se
Diceva guardate io vedo le stesse succedendo che hanno visto identiche Romagna
Io invito tutti ricordare sempre a tutti e autorità e istituzioni che noi viviamo sotto le stesse
Schemi sette stesse
Grazie Tatiana in effetti c'ero di Bossi né in cielo che meriterebbe canta talmente tanta tanta pace tanta giustizia come riceva Primaldo Di Biagio
Citando per e si scrive
Non ci può essere senza giusto non ci può essere pace
E in Bosnia
C'è tanto bisogno di giustizia ancora dopo sedici anni
Dopo Tatiana così credo che la volta di Renzo Razzano Presidente dello Space del Lazio
Ma io devo dire
Questo secondo appuntamento che noi abbiamo con questa vicenda abbiamo già qualche anno fa realizzato un'iniziativa cura comunità bosniaca
E questo appuntamento avviene
Dopo quello che
Stato citato l'arresto di gravi eccetera
Però
Sinceramente non basta
Cioè il problema non è pulire
Il colpevole
Che vanno puniti il problema secondo me
è un fare i conti con la nostra coscienza rispetto a questi avvenimenti
Perché
L'eccidio genocidio arrestato un episodio il più grave di una serie di altri episodi che sono avvenuti in quelle terre
E questo è avvenuto
Dobbiamo dirlo con la indifferenza
L'ignavia
Del sia degli Stati che dei Paesi che è del corporazioni del del
Europa civilizzata questo si citava prima
Il fatto che
Il contingente olandese abbia assistito inerte al massacro
Ma non è solo quello che in una stagione
Uno dei tanti della catena di decisioni che sono state prese che non hanno
Impedito che sceglie giace quello che è avvenuto
E l'altra cosa da dire che questo interrogarci
Nella nostra coscienza ci deve far capire che
Quello che è accaduto un aspetto di un fenomeno più generale che è quello
Della incapacità di capire gli altri
Di misurarci con le diversità
E e che si traduce tutti i giorni in episodi di
Piccolo e grande razzismo di discriminazione
E quindi io credo che
Se vogliamo
Veramente commemorare quello che è accaduto dobbiamo forse interrogarci un po'più a fondo
E capire come è possibile ricostruire un tessuto riverso di
Comprensione fra di noi
E in questo come ultima cosa vorrei dire noi come sistema dei centri di servizio per il volontariato
Proprio per questo siamo impegnati da qualche anno
Incontrare dagli organismi la società civile del del
Sud-est Europa dell'area balcanica
Per tentare di collaborare per una costruzione diversa che il CIPE porti a una comprensione a un dialogo
Soprattutto fondato sulla capacità delle nuove generazioni che non sono stati assegnati per fortuna le da queste vicende ARPU un diverso rapporto di accettazione delle differenze sia sociali cerchi che c'era il giorno sì e credo che questo sia
Forse l'elemento più rilevante di un appuntamento di questo genere
Ovviamente rimane l'orrore ma insomma quello purtroppo come si diceva prima
Non non sarà cancellato dalla condanna rimanerci e quello rimane ed è bene che rimanga perché ci deve servire a riflettere su come agire per il futuro
Grazie al Presidente dello spessore ora la parola al Sindaco di Piacenza Roberto Reggi
Sì grazie buongiorno ringrazio davvero per l'invito come sindaco di Piacenza la città che nel due mila sei ha avuto il privilegio di ospitare il Consiglio mondiale della diaspora bosniaca
Sono davvero onorato di poter intervenire oggi in questa sede prestigiosa alla presenza di personalità illustri e dei maggiori esponenti della comunità bustine anche in Italia
Vi ringrazio davvero per aver organizzato questo momento perché ricordare non è una formalità ne esprime un mero dovere istituzionale
è invece un atto di responsabilità morale e civile
Attraverso quale tre buttiamo l'omaggio solenne e condiviso alle vittime di uno dei più atroci crimini contro l'umanità che abbiano segnato la storia del Novecento
Conservando nella memoria
E traendo da quel dolore
Un monito a riflettere sul valore dell'apertura al prossimo della tolleranza della coesistenza e dell'incontro tra le differenze
Come cittadino di un Paese democratico che tra i principi fondanti della propria Costituzione pur nella dignità e l'uguaglianza di tutti gli individui a prescindere dalla loro nazionalità etnia confessione religiosa
L'orrore il dramma di servizi tizia Bressa rappresenteranno sempre per me
Lo spettro di un buio che offusca e annichilisce il cuore dell'uomo
La tra aziende le ville di una frattura che divide impedisce intrecciarsi di radice tra loro diverse
Sebbene così vicine da non potersi ignorare
Ancora oggi a sedici anni di distanza da quel massacro
Mentre l'opinione pubblica internazionale si fa spettatrice nei giudizi allo stesso tempo del processo che chiede conto allora l'audizione di un passato che non si cancella
Possiamo fare nostre le parole di Abdullah assicurando domandandoci sì
è questa la pazzia
è così che finisce la guerra
Quando tazze l'arma di ferro
Ma fino al serio un rancore materna
Come ha scritto questo grande pulite bosniaco
Si insegnano che la guerra è finita
Perché nessuno un po'più guardare al passato
Ma davvero potete dire a una madre di non guardare il figlio
Ha una sorella inviare l'ordine di non guardare il fratello
Per chi è rimasto ci dice sì grazie non c'è più salute e non c'è più ragione non c'è più vita
Persino alla voce che si rivolga
L'anelito di ogni respiro è quello di coloro che sono morti
Cos'è cambiato da allora
L'interrogativo che dal titolo l'incontro odierno
Sarto neppure lo scorrere del tempo di essere emarginati alle ferite dice visto spezzarsi per sempre la propria quotidianità
Né può colmare il voto il vuoto il vuoto di quelle case in cui l'assenza degli affetti più cari è diventata presenza insostenibile
Mi piace pensare tuttavia che vi sia una consapevolezza nuova
Che all'impulso fratricida della rappresaglia
Risvolto Convento di ogni conflitto
Ci si è sostituita l'esigenza profonda di una giustizia scevra dalla violenza ed alloggino
Improntata innanzitutto al rispetto della persona umana
è vero non possiamo dimenticare che sono occorsi dodici anni perché la Corte dell'Aja pronunciata se nella lettura di una sentenza del marzo due mila sette
La definizione di genocidio per quella terribile operazione di pulizia etnica che in pochi giorni nel luglio del novantacinque vide cadere migliaia di cittadini musulmani inermi
Adolescenti uomini maturi anziani
Né possiamo tacere le omissioni le colpe che pure ci furono che ci sono da parte della comunità internazionale
Ma riflettere su ciò che è stato come stiamo facendo in questa occasione può aiutarci a concretizzare l'impegno affinché simili tragedie non abbiano litri a ripetersi nel futuro
E in questa stessa eccezione che parlavo del ricordo come atto di responsabilità
Come presa di coscienza che la coesione nel senso di appartenenza di un popolo sono un patrimonio interiore che nessuno pressione posso focale
Ma al tempo stesso come scelta coerente il dovere della politica per quanto complesso da attuare
Di costruire una società più accogliente orientata al confronto alla valorizzazione delle specificità e delle tradizioni di cui ciascuno è portatore
E dalla conoscenza reciproca infatti che possiamo trarre la forza di abbattere i muri più resistenti
Vale quando parliamo di immigrazione di multiculturalità di dialogo interreligioso
Sono convinto che renderà onore alle vittime di sembra Nizza ed essere partecipi dei sentimenti dei loro familiari amici significhi soprattutto questo
Guardare avanti perseguendo un ideale di universalità che non sia retorica
Ma reale capacità e concreta capacità integrazione grazie
Grazie Roberto Reggi io citiamo soltanto dire una cosa perché esentando tutti questi interventi mi veniva in mente l'ultimo viaggio fatto in Bosnia
Come si fa praticamente
Concentrando soprattutto sulle scuole sull'università
Stiamo creando a tavolino stanno creando a tavolino i politici locali nazionalismi locali e noi li stiamo aiutando
Con la nostra politica spesso cieca i muri del futuro e Muriel presente ci sono scuole in cui si insegnano tre storie tre geografie tre letterature
Con tre lingue diverse in questo momento in Bosnia
Dobbiamo trovare tutti insieme noi oggi
Perché altrimenti diventa quello odierno un appuntamento
Voto retorico se vogliamo la forza per denunciare tutto questo
E per aiutare
Che i bambini l'infanzia i giovani in Bosnia perché soltanto abbattendo i muri dentro le scuole
Il primo per riuscire ad abbattere i muri all'interno della società e sono muri sempre più alto è sempre più solidi ve lo posso garantire ritocco incombe privi Gianni con mano Carla Del Ponte le ha toccate senz'altro anche più di me e sono preoccupanti
Perché stanno creando in questo momento le fratture le rotture i drammi del futuro se non stiamo attenti
Ora abbiamo come Quinto e ultimo intervento di questa prima fase un giovane
Un giovane rappresentante della
Della cultura bosniaca un ragazzo che nel novantatré a sei anni ha vissuto si discuta circa un anno di assedio sarebbe Nizza ha trovato la forza di
Reagire oggi e un un bravo regista e
Ci presenterà alcuni minuti del
Del suo film breve lancio di Srebrenica dopo averci raccontato qualcosa di sé dopo aver
Letto un un breve intervento
Prima di lasciare la parola adoro d'anticipo soltanto che dopo quindi
Questi circa seminativi documentari avremo la seconda fase del nostro incontro odierno
Sono qui con me oltre al professor Guido anzi naturalmente Carla Del Ponte e poi siccome siamo cattivi tentiamo le trappole costringeremo anche nei buchi cioè essere qui con noi perché approfitteremo dal fatto che
Dove c'è la lettera e della scrittrice Emma Bonino e poi la
Incrementeremo qui con noi assedia come rappresentante della comunità busecca in Italia adesso la parola Abbado a San Luigi
Buongiorno
Grazie cosa stavo porte netta dove posso dire piccola storia a me anche mostrare il minimo primo professionale cortometraggio mi dispiace per
Locale lingua mi piace italiana Manno o anche le posso
Posso parlare
Poco anche ho scritto qualcosa
Qualcosa voglio dire si sono io mi chiamo ad Assago inizio sono nato a Srebrenica nel mille novecentottantasei
Quando iniziata la guerra avevo sei anni
Nel mille novecentonovantatré mio padre per salvarci la vita circa mandato a Tuzla con l'ultimo convoglio delle Nazioni Unite che portava gli aiuti
Umanitaria Srebrenica
Nondimeno non dimenticherò mai il momento in
Cui
Mia mamma teneva fa
Fra le sue braccia a me mio fratello e mia sorella
In un
Angolo del camion
Per proteggerci
Dagli altri che volevano salire sul camion salvarsi
Mio papà
è rimasto a Srebrenica ci a salutati con la mano mentre parti diamo con il camion
Rendiamo atto usura
Per salvarci è stato difficile sopravvivere senza casa senza a mio padre senza novanta
Mille novecentonovantacinque mio padre sopravvisse Astra ebbrezza e ci raggiunse
A Tuzla
Percorrendo a piedi soltanto cinque chilometri
Le mie versetti tornai a Srebrenica con intento vi favore ad un progetto culturale su Srebrenica
Promuovendo la
Lei Nast città di questa piccola città
Anche io al lavoro da due mila sei a alle due mille undici a Srebrenica come stanno
A marzo io
Inizio vi verrà saremo per studiare a regia anche il sono molto contento per presto
Questa
Questo niente aiuto il mio figlio lanciano da Srebrenica il filo Manzullo da Srebrenica vuole
Rappresentare il legame istituzionale tra e le genocidio Srebrenica il legame emozionale tra le persone che sono rimaste a Srebrenica pelle vittime del
Genocidio
Grazie buona visione
Qua
A
Un errore
Il
Il
Www euro a
Allo allora
Nominando nella
Ebbene
Un
Niente
La
No
Questa Srebrenica ancora oggi graziato
Chiamo ora Carla Del Ponte
Francesco Guida
Riserbo codici
E procediamo con
La seconda parte del
Del nostro incontro
Non so quanto siete rimasti toccati da questi pagine sono immagini che
Che fanno male danno
Un senso di impotenza
Ma anche una una profonda rabbia è un
Profondo desiderio bisogno di
Di giustizia
So che l'ho raccolto spesso però
Credo dia il senso via molto il senso di quello che succede
Durante la guerra e che cosa rimane poi alla fine di una guerra
Atto sicuramente conosce meglio di me questa persona tra l'altro amministrati venisse bucolici si chiama artigianalmente Ricci
Racconto sempre questa
Questa cosa certo trenta secondi davvero proprio per dare il senso del
Di che cosa sia una guerra
I bosniaci hanno un cuore enorme si spalancano la loro casa
Te li mettono a disposizione e poi si aprono anche loro cuore
E ti rendono partecipi del
Dei loro sentimenti più care con atti già non c'è voluto poco per conquistare la sua fiducia c'è voluto tempo perché aveva bisogno di capire di potersi fidare dell'interlocutore
Dopo qualche visita artigiano che ha spalancato prima le porte della
Di casa con le porte del cuore la nascita mi ha presentato la sua famiglia atti già perso sedici parenti essere pensati tutto quello che è rimasto sono due fotografie sgranate in cui si riconosce ammalato il marito con i due figli
E poi un albero una conifera cantata a destra uscendo dalla porta di casa sua dettata dal figlio grande che
Lei chiama con nome e il figlio grande perché nulla rimasto nient'altro
Esatto uscendo dalla porta di casa vicino al ballatoio c'è un
Un marciapiedi in cemento fatto dal marito prima che scoppiasse la guerra
Lì evidentemente giocando perché poi promesse sperimentato il figlio piccolo tirati già ha scritto con un bastoncino il suo nome ad attingere figlio piccolo rimasto solo questo quel nome il nome del bambino vergato con con un bastoncino
Perché ho grande rimasto un albero del ma in una foto scaglionata questi sono gli effetti
Che lasciar guerra
Per fortuna abbiamo che coraggiosamente poi questi effetti cerca di di combatterli cerca di punire quello che però si chiede
Alla politica
A tutti noi tutti fare uno sforzo comune per prevenirli perché troppe volte ci diciamo non accadrà mai più invece poi accade in questo momento sta accadendo sta accadendo nei dieci anni del tipo
Dove oltre cinque milioni di persone in nell'est del Congo stanno morendo Zaccarelli un'altra volta
E continua ad accadere continua ad accadere perché temo che gli interessi economici poi siano troppo forte rispetto agli interessi umani umani e umanitari
Quest'anno alla fine sto imparando anche sulla mia pelle la
è l'andazzo è questa la situazione l'economia i soldi purtroppo prevalgono su tutto
Basta
è il momento di dare la parola venisse Boksic tennista ci leggerà la lettera gentilmente inviataci dalla vicepresidente del Senato onorevole senatrice anzi Emma Bonino dopodiché il passero con piacere la parola Francesco Guida
Gli anni scorsi nella ricorrenza della giornata in memoria di strada per a Nizza non abbiamo mai dimenticato di ricordare che al Tribunale dell'Aja erano stati consegnati non senza difficoltà invalidità
E mandanti
Del massacro dell'undici luglio mille novecentonovantacinque Slobodan Milosevic Radovan carenti
Ma che mancava ancora l'esecutore materiale Ratko Mladic in tutti questi lunghi anni di
Latitanza del
Voi a distrarre Nizza
Abbiamo sempre sostenuto la necessità come Non c'è pace senza giustizia
E Partito radicale noi voglio non violento che il tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia
Rimanesse
Pienamente in funzione finché generale non fosse stato tradotto all'Aja per rispondere delle gravissime accuse a suo carico
Credo che agire diversamente sarebbe stato un affronto non solo alla memoria degli oltre otto mila uomini era
Grazie vittime della strage ma anche delle milioni di persone che nel mondo hanno perso la vita
Per atti di violenza ispirati dall'odio etnico solamente la determinazione
Di quanti hanno lavorato per vedere arrivare questo giorno tra qui ovviamente ricordo la mia amica Carla Del Ponte
Ha creato le condizioni affinché la Serbia è accolta accorti Pereira assente
Con
Struttura dal Tribunale e come altri Stati dall'ex Repubblica sette Repubblica federale dopo tre lustri questa determinazione è stata finalmente ritargata
La consegna dei malati cioè all'Aja segna l'avvio di un nuovo di una nuova e diversa fase di cui non dobbiamo però nasconderci le insidie e le difficoltà
Dopo la profonda sostenere soddisfazione per il suo arresto che rappresenta anche un ulteriore passo avanti nel coro cessa di norma utilizzazione della ex Jugoslavia
Adesso occorre metterei in tribunale nelle condizioni finanziarie ma non solo di celebrale il processo in maniera giusta ed
E qua di far fronte agli eventuali ricorsi e di fare il tutto necessarie affinché affinché i parenti delle vittime e i cittadini in generale
Possano seguire gli sviluppi in sede giustizia riga
E a Mirella percezione che la giustizia stia facendo il suo corso
Sono ossia avranno il segno tangibile che alla fine la giustizia a
Intravede
E e alla giustizia in tre a prevalere sul impunità
Questa è ciò che dobbiamo alla memoria della migliaia di vittime distrarre Nizzar come pure
Delle in numero nove ribelli e in un mentre voi altre vittime della violenza del oppressioni ovunque nel mondo
Il mandato d'arresto auspicati nei confronti di Muhammar Gheddafi e Omar al pacifica
Parte del conte penale internazionale nata ricordiamo alla proprio nella sia del tribunale ad hoc
Dell'ex Jugoslavia e per il Ruanda son un altro contributo allo sgretolamento della cultura del impunità
è un monito ulteriore per tutt'ti coloro che intenda no macchiarsi di crimini contro l'umanità Emma Bonino fondatrice di non c'è pace senza giustizia i e vicepresidente del Senato
Grazie di sambuco vicino adesso la parola al professor Francesco guidato Preside della Facoltà di Scienze Politiche di Roma Tre
Grazie Presidente sono molto lieto di trovarmi a questo tavolo con la dottoressa Del Ponte produttore sbocco dice porto il saluto del rettore dell'Università di Roma Tre il professor Guido Fabiani
E sono stato particolarmente lieto quando
Non sono stato contattato per partecipare a questa iniziativa per coinvolgere in questa iniziativa la facoltà che non o di presiedere
Anche in passato ci siamo occupati nell'attività didattica immagino attività didattica
Di questi eventi e più in generale degli eventi della ex Jugoslavia sono lieto anche che Presidente leone qui ampia
Ricordato prima che faccio parte anche dell'associazione su
Riguardante
Di studi del sud-est europeo che esiste da più di quarant'anni e si occupa di quella parte del continente europeo appunto al di là
Degli eventi e dei regimi che vi sono passati
Quando si è trattato di definire che cosa potesse essere il mio intervento
Ho pensato di scegliere un tema un po'particolare cui ho dato questo titolo deresponsabilizza degli intellettuali e le speranze degli europei
Gli storici e gli intellettuali in genere ha detto qualcuno lo diceva ancora poco tempo fa esproprio Victor Zaslavsky
Gli storici gli intellettuali in genere sono come i papaveri per i tossicomani forniscono la materia prima per gli oppiacei
Certo non sono loro a fabbricare le droghe ne sono loro nella realtà di tutti i giorni ad assumere le decisioni politiche può dichiarare le guerre
Tuttavia dovrebbero sentire la responsabilità di quanto vanno dicendo nelle conferenze nella universitario scolastiche nei giornali e nei libri in quest'ultimo caso il pericolo è minore perché i libri si sa leggono in pochi
L'opinione pubblica è fatta da milioni di persone che spesso non sono capaci di piena indipendenza di giudizio e con facilità si lasciano trasportare da qualche bella tesi che magari è priva di qualsiasi solido fondamento
Non deve stupire che ciò avvenga quando persino l'economia
E sempre più segnata da fenomeni che sembrano appartenere al campo della psicologia delle masse ed espresso dominata dall'apparire piuttosto che dal essere
Dunque storici e studiosi di scienze sociali in genere dovrebbero misurare le parole e sapere distinguere l'acquisizione di carattere scientifico che magari in una risonanza alcuna mail reca vantaggi o popolarità
Dall'attività quasi militante o quanto meno pubblicistica
Insomma dovrebbero applicare una logica tutta diversa da quella della politica o del giornalismo
Tuttavia è frequente ma non inevitabile che lo studioso di storia non solo sia come voleva croce sempre scrittore di Storia contemporanea pur parlando di epoche lontanissime
Ma sia pure analista di una realtà vicinissima nel tempo una corrente History
Se solidamente preparato in buona fede lo storico riuscirà egualmente anche in tali casi a non farsi trascinare dalla logica del quotidiano
Ma dalla riflessione sul quotidiano attraverso il prisma e sulla base delle mozioni pregresse in tal senso come diceva circa due mila cinquecento anni fatto
Si chiede la storia e un acquisto per sempre tema EISC a lei
Ben sapendo che esiste una schiera piuttosto ampia di nostalgici della Jugoslavia che non vuol dire di necessitati nostalgici del regime comunista non posso
Negare che non solo la Jugoslavia monarchica esistita tra le due guerre mondiali ma anche quella Titina vissuta tra il mille novecentoquarantacinque al mille novecentonovantuno aveva delle radici instabili
Nessun progetto politico nazionale probabilmente il perfetto è inattaccabile da critiche
Però quello di uno slavo presentava aspetti contraddittori misura eccessiva offrendo il fianco al primo vento contrario al primo interesse ostile a qualsiasi situazione contestuale internazionale sfavorevole
Lo si vide quando Italia e Germania attaccarono Stato jugoslavo e lo smembramento nel mille novecentoquarantuno ma lo si era temuto già negli anni precedenti
Rischiando di cadere nella fantastica Oria o nella storia controfattuale oso affermare che sarebbe stato più facile
Per la Serbia del mille novecentoquattordici essere incluso in una grande confederazione da Mompiano balcanica erede dell'impero austro-ungarico che non per le antiche Province sottomesse agli Asburgo come Slovenia e Croazia
Essere incluse nella Jugoslavia serbo Centrica del mille novecentodiciotto
La proposta federale di Tito sebbene nel contesto di un regime non democratico
Per erede di una tradizione lunga alcuni decenni e soprattutto sembro dare una risposta hai problemi sorti negli anni venti e trenta
Un passo avanti rispetto dunque al primo progetto jugoslavo
Tuttavia presentava anche essa contraddizioni e punti critici
Lo dimostra il fatto che per quattro volte in tre decenni la classe politica jugoslava dovette mettere mano alla Costituzione per rendere più stabile l'equilibrio dei rapporti tra i popoli inclusi nella Federazione jugoslava
Affievolito il ricordo e il mito della Resistenza morto Tito fatto si meno cogente regime politico con il ritorno alla democrazia reale cioè al più ripartiti ISMU
Alle classi dirigenti delle sei Repubbliche federali
Si pose il problema di migliorare ancora una volta l'istituto federale ammettendone la natura tendenzialmente sempre più confederale
Questo tentativo fu compiuto lo si ricordi in primo luogo all'interno della lega dei comunisti ma senza successo sulla lega dei comunisti a dissolversi prima che fosse la federazione a dissolversi
E ciò fu più importante di qualsiasi sostegno alle tendenze centrifughe che giunse dall'esterno ma sia chiaro degli aiuti ci furono
Forse l'obiettivo di salvare la Federazione era impossibile da raggiungere sebbene fosse illogico e auspicabile
Dopo tanti decenni di convivenza e nonostante le incerte bassi cui ho fatto riferimento prima
Le basi erano incerte ma dopo tanti decenni forse valeva la pena di continuare nell'esperimento
La maggioranza dei Governi europei forse anche quelli di Washington
Allungo furono favorevoli a tale tentativo di salvare la Jugoslavia anzi continuarono a esserlo anche quando le proclamazioni indipendenza erano state pronunciate
Cioè in un momento in cui era meglio la mai pensare a impedire i conflitti tra i neonati Stati indipendenti piuttosto che proseguire sulla precedente linea politica
Insomma al di là dell'atteggiamento degli altri Stati si può dire che al progetto azzardato o almeno troppo ottimistico della fine del mille novecentodiciotto
Fece da contraltare troppa fretta nel disfare la casa comune
Diciotto alla Jugoslavia dei pronunciamenti parlamentari e popolari
Rinunciando alla rifondazione di cui ho appena detto con realismo serviva prendere atto della dissoluzione e lavorare per un equilibrio diverso quello tra Stati indipendenti e non più tra le pubbliche federate
Per garantire in primo luogo i diritti delle minoranze
E la convivenza tra le popolazioni dovesse erano particolarmente miste
Si trattava di non fare pagare alla gente comune le opzioni giuste o sbagliate della politica e degli intellettuali grandi suggeritori e grandi manipolatori
Così come il diritto quotidiano si preoccupa di non fare pagare ai figli il divorzio dei loro genitori
Anche questo non avvenne colpevolmente per tanti se non per tutti fuori e dentro i confini dello Stato che si era dissolto
Per anni le popolazioni hanno sofferto talora nelle forme più acute
Più a lungo con una condizione di vita peggiore meno serena di quella che potrebbero avere
Se in seguito le parti in campo dopo avere fatto ricorso alle armi e alle più odiose violenze
Animate dalla peggiore intolleranza hanno dovuto mettere testa partito ciò fu dovuto all'imposizione esterna più o meno umanitaria
E qui si inserisce la do la dolorosa memoria cui oggi dedichiamo questa riflessione quella della peggiore strage compiuta durante la guerra di Bosnia nella cittadina essere Breno Ytzhak
Anche la sul Mana in un'area prevalenza serba e in un territorio bosniaco che geograficamente si insinua in quello della Serbia
Seguendo la linea di un fiume
La strage peggiore per numero di vittime anche la stima più prudente parla di un numero di morti da sette otto mila
Sui
Lo voglio ricordare almeno centoventicinque mila che costò l'intero conflitto combattuto in territorio bosniaco
Strage peggiore per numero di vittime ma anche perché compiuta a freddo di simulando un atteggiamento quasi tollerante intimi dentro le forze dell'ONU poste a tutela della cittadina e dei suoi abitanti
Una battaglia negazionista sembra riguardo impossibile per l'accuratezza della raccolta dei dati
E per l'evidenza dei fatti ma Vietti chi anche in Italia sembra esserne tentato come ha rilevato da poco il collega Guido Franzi netti
Alla strage di Srebrenica si lega la constatazione che l'ONU non seppe evitarla
Mentre il Governo statunitense seguito da quelli europei ne trasse spunto per influenzare gli eventi di Bosnia per non citare quelli contemporanei
Occorsi nella Krajina croata dell'estate mille novecentonovantacinque
Influenzare gli eventi di Bosnia fino a cambiarne l'andamento militare così ponendo le premesse per gli accordi di Dayton che se posero fine al conflitto e ciò fu assolutamente positivo
Diedero però luogo no costruzione statale di evidente fragilità uno Stato doppiamente federale
Tutto ciò induce inevitabilmente al rammarico se non alla rabbia i sacrifici umani
Sembrano non essere serviti a creare una realtà felice
Alle popolazioni della ex Jugoslavia e all'Unione europea resta un'ultima carta per trasformare questo risultato poco soddisfacente degno di un armistizio piuttosto che di una pace
Trasformarla in qualcosa di più stabile fecondo e generatore di felicità per milioni di uomini
Quest'ultima carta e una rapida inclusione dei cosiddetti Balcani occidentali nell'Unione
Che renda tutti quei popoli partecipi del Progetto europeo comune dei vantaggi e forse anche degli svantaggi che la cittadinanza europea comporta
L'ingresso di Serbia Bosnia Erzegovina non meno che di Croazia Macedonia Montenegro Albania e Cosso nell'Unione europea
E la scelta da operare non solo per i interesse ma soprattutto perché nella comune casa europea i contrasti tra vicini possono attutire il sì smussa arsi asso piercing
Fino a vedere rimosse le ragioni stesse del proprio esistere
La collaborazione tra i popoli slavi meridionali e tre il sì e gli altri popoli del sud est europeo deve riprendere appieno e in modo fruttuoso per tutti
Senza cancellare le peculiarità e le differenze
Tutti i cittadini dei piccoli Stati eredi della Jugoslavia potranno essere cittadini anche dell'Unione europea e come tali essere ben accetti nei paesi vicini
Non meno che in Inghilterra in Estonia o in Portogallo
In un libro collettivo che sta per essere pubblicato a cura della nostra associazione di posso mostrare soltanto la copertina
Il titolo e dopo la pioggia gli Stati dell'ex Jugoslavia e l'Albania mille novecentonovantuno due mila undici
Curato D'Antonio D'Alessandri Armando abitassimo ho scritto alcune parole che mi permetto di citare
A me non sembra poca cosa immaginare che un serbo di Belgrado sia cittadino europeo quanto un serbo dico so cosca Mitrovica o di Podgorica o di Banja Luka
Così come lo sarà un albanese di Tirana quanto uno di tetto o di Pristina
Di fronte alla legge europea come pure alle decisioni di Bruxelles o di Strasburgo nessuno di questi cittadini dovrà pensare che egli sia di seconda classe
Essendo riservata un'altra nazionalità il vero potere
Fu questa sensazione giusta o sbagliata poco importa che ha minato l'esistenza della Federazione jugoslava
La distinzione culturale a partire da quella linguistica in un'epoca sempre più dominata da una coi nel dialetto si inglese
Perderà auspicabilmente la strumentalità politica e la carica socialmente o politicamente discriminante ma sarà un colore in più nella tavolozza ricchissima delle civiltà europee
Saggiamente poggiata su un saldo piedistallo di principi costituzionali il Trattato di Lisbona si trasformerà prima o poi in una Costituzione
Principi costituzionali ispirati hai dei Comuni quelle sì
Di libertà tolleranza reciproca osservanza delle leggi rispetto dell'individuo e delle diverse spiritualità
Fin qui quello che ho scritto in quel libro
Voi avete già sentito citare prima la polizia di Abdullah SIDRA Anna io la citano di nuovo lo ripresa dal libro cartolina dalla fossa viene sugli agisce apparso a Trieste per i tipi della BEI tre
E
La riprendo per un passo in particolare che mi sembra esprima pienamente un'ansia del poeta ma forse non soltanto sua
Non ci lasciate guardare al passato ma noi non lo guardiamo e lui che guardano cui
Voi dite al futuro guardate ma noi quello in nessun modo e in nessun luogo lo vediamo ne vediamo che esso con nessun occhio guarda noi tanto meno ci vede e di noi non si preoccupa
Questa la citazione
Negli anni successivi al grande mattatoio della seconda guerra mondiale
Proseguito anche dopo la resa della Germania soprattutto se pensiamo al popolo tedesco in movimento in Europa
Negli anni successivi a quel grande mattatoio costato decine e decine di milioni di morti e sofferenze inaudite
Tra molte difficoltà si è fatto spazio e ha preso quota l'ambizioso progetto dell'Unione continentale
Condiviso da agenti che più volte nella storia e fino a poco prima si erano sparate addosso
Dopo le nuove vittime e le nuove sofferenze degli anni Novanta un'altra parte della famiglia europea una gente che vive qui a un passo dall'Italia deve trovare in quel progetto la sua speranza grazie
Grazie professor guida e questo punto la parola Carla Del Ponte che ha preso molti appunti e
Avremo un una prima fase con consona per veicola imprese poi
Apertura massima a domande anche dal pubblico
Buongiorno a tutti anch'io desidero ringraziare per questo invito indebolire che una particolare gioia essere qui commemorare con voi sempre in lizza
Io fino al due mila sette essere prevista alla commemorarlo a parte una volta che non sono andata per protesta Berlino arresto di Karadzic e Mladic sono sempre andata
A poter Ciani
In questa funzione metà religiosa in metà politica
Che aveva un impatto un impatto emozionale molto molto forte anche perché ogni volta si seppelliscono seicento settecento Bari
E che si trova nel civile io trovavo
Particolarmente le preghiere incanti veramente qualche cosa di di
Di
Di grande emozione
Perché poi un procuratore di grandi emozioni non è altro
E non mi venite a vedere
E non è che viene perché altrimenti non non può più non vorrei fare solo lavora in particolare questo lavoro
Quattro processi abbiamo abbiamo fatto per il genocidio di segretezza quattro processi
Con diversi imputati i minori perché naturalmente i principali accusati
I principali responsabili Criminal mente parlando sono Milosevic cercare di centrali Cima all'epoca non vi avevamo quindi generale credo statici e altri ancora
Mi sembra è sembrato che i nostri giudici avevano paura questo genocidio di queste già di queste definizioni di genocidio
Perché in fondo adesso aspettiamo la l'ultima sentenza e speriamo che sia la volta buona ma prima prima intanto
Hanno sempre deciso per una complicità il genocidio non hanno mai sì genocidio sempre iniziarsi però
Complicità una partecipazione non piena insomma quasi questa esitazione a no a a pronunciare l'unica appena possibile per il genocidio che è la reclusione a vita
Effettiva
E questo l'ho detto diverse volte questo non coraggioso dei giudici per me non hanno coraggio
Se qualcuno viene condannato o per complicità o per corretta ingenuo eccidio o partecipazione qualsiasi lattina è una sorta reclusione a vita
Ma l'inclusione a vita come ha detto quel giudice del Tribunale del Ruanda a una Cusato
Condannato alla reclusione a vita per genocidio egli ha detto egli ha detto lei resterà in carcere il fino alla fine dei suoi ciò
Questa è la
Pena per il genocidio invece
I nostri giudici Albania
Non so abbiamo abbiamo una complicità di genocidio credo diciassette anni o qualcosa così no cose addirittura addirittura
Ora ora aspettiamo quest'ultima quarta sentenza solo proceda sul genocidio di di di sedere inizia e dovrebbero cadere finalmente
Le prime sentenze di reclusione a vita
Mancano gli atti e responsabili tuttora ci sono tutti Milosevici purtroppo ci ha lasciato prima della fine del processo
Carretti settore sanno al due mila otto e finalmente e finalmente anticipatrice
Poche settimane fa finché è stato per me è veramente una una grande giornata perché noi abbiamo lavorato moltissimo i miei collaboratore remorato moltissimo per ottenere l'arresto di Karadzic e Mladic
E le madri di Srebrenica si ricorderanno perché con loro c'ero sempre questo rapporto oggi odio amore perché
Se e loro siccome Karadzic e Mladic erano erano liberi il irresponsabili aver procuratori e allora io a spiegare che il procuratore non poteva restare
Non potrà nemmeno cercarli che erano gli Stati che dovevano ma insomma lì ci siamo sempre un po'un po'scontrati quindi Mladic ora e è stato arrestato Mladic si trova alla
Adesso il problema è il processo
Se io fossi ancora procuratore all'Aja
Io
Mettere in piedi io sia fare un'istanza i giudici di fare un solo processo a Karadzic e Mladic solo per il genocidio di segretezza
è stato adesso questo è stato detto questa mattina
La Corte la Corte d'Appello ha confermato che un genocidio
Quindi
L'ufficio del procuratore non deve più provare che è un genocidio l'ha fatto quattro volte quattro volte
Negli altri quattro processi ogni volta nonostante la conferma della Corte d'Appello abbiamo dovuto provare che fosse un genocidio e questo vuol dire che tutti questi testi vittime devono riapparire in Corte
Anche per il contro interrogatorio i ricordo che abbiamo anche interrogato è venuto in Aula il ragazzo di cui abbiamo letto il brano all'epoca dei tratturi diciotto diciannove anni
Quindi è un genocidio è confermato io quindi a Maranghi ci appare G.C. non devo Puppin provare che è un genocidio perché la Corte d'Appello ha già detto che un genocidio un fatto obiettivo un fatto obiettivo
Nel mille centonovantacinque c'è stato genocidio servizio
Laica nani cercare AGCI portiamo le prove del loro coinvolgimento campeggi soprattutto a livello di preparazione di organizzazione l'AGCI soprattutto a livello di esecuzione
Questo processo non può durare di più di sette otto Mensi
E l'ufficio del procuratore pronto di cominciare questo processo domani
E in otto amnesia avrete una condanna per Mladic cercare recita reclusione a vita effettiva
Perché già leggo già leggo nei prestiti PIN del tribunale invece
Non s'ma non si sa ancora se si può fare assieme probabilmente bisogna farlo separato perché il processo a Careggi c'è già iniziato per altri peraltro riferimenti però siccome il processo a Karadzic non è iniziato per sempre inizia si può benissimo scorporare scorporare e dire oggi facciamo processo Srebrenica
Io credo che
Questo
Questa richiesta dal dobbiamo mandare no
No oggi da qui all'Aja altro Procuratore al mio collega Procuratore
Dobbiamo chiedere un processo sempre sono quello per tutti e due in otto mesi l'abbiamo fa
Lo spero vivamente l'ho anche detto già loro ma naturalmente ci sono i difensori che intendono ancora contestare che sia un genocidio io credo che non si è più possibile ammettere questo
Commemorazione
Come una lezione importante l'undici luglio importantissima
E
Abbiamo
Abbiamo sentito parlare dei soldati olandesi
Lasciatemi dire due parole su questi poveri soldati olandesi
E abbiamo sentito anche
Della
Della domanda chissà Piva io oppure le risposte
Allora i soldati olandesi
Erano trecento quattrocento soldati olandesi che si trovavano a sempre inizia per conto dell'olio peacekeeper
E perché se premi c'era stata dichiarata ufficialmente dal dall'o no no senese senza nemmeno come si dice il insomma posto sicuro quindi si diceva eravamo in un conflitto
In una guerra
Dove i musulmani venivano uccisi i servi facevano tutto quello che potevano per eliminarli eccetera
L'ho notizia andate tutti a sembra inizia che lì siete sale nessuno vi tocca perché il territorio è diventato un territorio internazionale
Quindi moltissimi ed è per quello che otto mila e passa Bose musulmani erano lì
Quattrocento soldati olandesi Superjet La Neve col casco blu
E stavano lì e cosa facevano aiutavano smistare la gente a fare che fino si potesse si potesse organizzare che vivessero perché se brevi se non è una grande città
A un certo momento Mladić e i suoi e i suoi militari
Si appostano sulle colline di settori nel frattempo se voi vedete io avete visto l i video no si separavano le donne dagli uomini
E lei si mettevano o su diversi differenti bus
Io quando ho visto per la prima volta quella Cina dico ma possibile che nessuno nessuno abbia pensato che questo era un segnato un cattivo segnalati la separazione tra uomini che Giovanni nel trasporto dei bus
E invece questi soldati soldati olandesi erano lieve anzi aiutavano le donne iniqua agli uomini di là lo si vede molto bene nei nei video perché poi il
Firmavano no
Firmavano loro
Quando i soldati olandesi hanno lanciato gli allarmi all'ONU dicendo la di
Sta arrivando con l'esercito perché Mladic si prepara ad attaccare si brigatista
E sono partiti i messaggi di grande urgenza all'ONU non successe niente
Non è successo niente ora
Io non sono qui per difendere i soldati olandesi ma
Loro sapevano loro sapeva non avevano chiesto aiuto erano praticamente assediati avevano chiesto aiuto
L'aiuto non arrivava sapevano che avrebbero perso la vita quando Mladic sarebbe intervenuto e se ne sono scatta
Sono scappati non sono stati lì ad assistere non è vero sono scappa chiaramente scatta
Certo
E codardia lo si può dire e la paura e
E là sopra la sopravvivenza erano soldati importantissimo
Se n'è fatto se ne è fatto un gran parlare se n'è fatto l'aria il Governo olandese caduto quando è uscita questa no questa questa situazione quindi la la reazione politica è stata immediata
Adesso abbiamo questa sentenza che per tre
Permettere morti ammazzati restano le smorzare sono responsabili gli olandesi ma abbiamo visto sono otto mila e passa
Io mi dico ma
Sessantuno perché nessuno
In tarda sapere come mai l'ONU nonna reagito a questi allarmi
No io cito e allora perché non ha reagito perché l'asta la responsabilità se non altro politica Ra perché la stessa cosa per il tribunale il
Il genocidio del Ruanda anche dal Ruanda arrivarono gli allarmi dire guardate che che
E non successe niente
Non so qual è la risposta e che l'onore di una casa talmente burocratica che finché si riesce ad avere una risposta passa talmente tanto tempo e non si arriva Mati e non lo so però bisognerebbe bisognerebbe
Bisognerebbe sapere il perché e per come
Un'ultima cosa che sapeva
Allora genocidio
Di pochi giorni o se l'uccisione in pochi giorni di otto mila e passa civili non avviene non avviene per caso o perché da un giorno all'altro si prende questa decisione
Un genocidio simile e noi l'abbiamo potuto consultare ci vogliono settimane mesi per organizzarlo
E così è stato così è stato
è stato organizzato è stato organizzato nei vari incontri che Milosevic ci pare di cellulari ci hanno avuto a Belgrado come distruggere i musulmani per creare voi sapete Milosevici voglia creare la grande Serbia
Quindi tutto era stato preparato sia sotto il punto della logistica sia dell'intervento di chi interveniva di come si interveniva di come si uccidevano tutti
Alcuni nostri elementi dell'inchiesta ci davano informazioni che diciamo la comunità internazionale
Se non sapeva aveva avuto degli elementi di elementi di allarme
E anche lì
E anche lì ci siamo detti beh dobbiamo
Dobbiamo fare un'inchiesta non tanto
Importante per la tipicità del reato la responsabilità ma perché arriva infatti esattamente perché se la comunità internazionale si tratteneva
Sapeva che si stava preparando un genocidio organizzando un genocidio perché non sono intervenuti
Volevamo volevamo andare in questa direzione nella nostra inchiesta anche perché sarebbe stato importante durante il processo Milosevic direbbe
Loro hanno fatto quello che è un fatto loro sono responsabili ma comunque la comunità internazionale avrebbe magari potuto fare qualcosa
Non ci siamo riusciti a fare queste inchieste siamo stati bloccati subito supplente stupito
Non c'è stata possibilità di sapere e quindi
I nostri dubbi restano io spero che il tempo che passa
No porta
Non porta consiglio ma porta quanto meno
Una non facilita maggiore a saperi fa ti ricordate di ricordatevi che forse fra dieci anni si potrà sapere se la comunità internazionale sapeva sapeva
Di questo allarme di genocidio a sedere in lizza voglio solo dirvi che noi abbiamo tentato di saperlo ma non ci siamo riusciti
Ecco e quello che volevo dirvi come messaggio per di questa
Commemorazioni se brezza grazie
Abbiamo ancora dieci minuti quindi mi permetterei ci sono delle domande rapire preparati però mi permetterò di fare io due domande se posso prima domanda
Ci hanno bloccato chi
La seconda domanda è
Cioè quello
Lasso di tempo di circa dodici ore tra il dieci e l'undici luglio del novantacinque in cui succede qualcosa dopo non succede qualcosa
Bisogna dire il giornale facendoci avvierà al capo delle operazioni tenuta attraverso lo che passano gli ordini io vado nell'ordine una volta ricevuto da New York l'ok per far decollare gli aerei da Latiano che andare a bombardare gli assedianti
Che stavano entrando il fra prevenzione
Invece cosa è successo perché è un certo punto gli aerei decollano poi tornano poli decollano alle sei del mattino dell'undici luglio sparano dei missili su due campi già distrutti e torna indietro
Cioè entro i trenta soldati dell'ONU ostaggio in mano timbrati eccetera le minacce di ucciderli se mostra qualche cancelleria
Non lo so proprio non lo so
La NATO risanato per noi è sempre stata inaccessibile
Non parliamo poi di Aviano perché la NATO in fondo
Quando cercavamo documentazione o potrebbe avere accesso della documentazione ci si si diceva sempre hanno dovete rivolgervi gli Stati no
Non potete noi in atto non possiamo voi dovete rivolgervi agli Stati naturalmente rivolgendoci agli Stati gli Stati
Certi stati ci dicevano
Non li abbiamo più
Non abbiamo più documenti importantissimi ecco cioè
Proprio l'ostacolo lo Stato io lo chiamerei l'ostacolo politico sia per motivazioni politiche
Non
Non ci danno accesso no io mi ricordo avevamo Milosevici aveva prodotto un documento che per noi era era molto importante
Aveva prodotto un documento appunto del delle un colloquio con la sede di Aviano e il bombardiere
Che stava bombardando in Serbia e il pilota del bombardiere dicci alla sede di Aviano
Ma io non posso bombardare questo convoglio perché io vedo che è un convoglio di civili quindi il pilota vede che è un convoglio di civili
E dice ad Aviano la faccio questo era tutto trascritto e Milosevic ce l'aveva dato no
Ed altro avete Damiano che rispondono in buon inglese americano anche con qualche parolaccia by cosa te ne importa dai lui ha bombardato e ucciso non so quanti civili se
Questo per noi era importantissimo cioè per utilizzare questo documento io non posso utilizzare un documento prodotto da Milosevic abbia un documento tornato devo andare alla NATO e dire guardate io questo documento vostro quel confermate che questo documento è il vostro
Bene
La risposta è stata non l'abbiamo più
E voi ci credete e non l'hanno più
Ma loro hanno risposto non c'erano più quindi io quel documento non potuto utilizzarlo perché quello è un documento buono non per aprire un procedimento penale al pilota delle bombardiere perché non ho giurisdizione
Ma in quella inchiesta che non avevamo aperto sulle responsabilità dei degli alti e no
Degli altri responsabili politici su su uccisioni e quella era era un caso chiaro perché il pilota aveva avvertito sono civili no e invece l'agli dicono ma
Quindi
Se non se non si può non si può perché non siamo ancora nella
In una situazione di poter
Di poter
Aprire tutte le porte
Ci sono ancora troppi poteri più all'epoca al potere recentemente otto più faccia sono troppi diritti lo sa
Allora abbiamo
Cinque dieci minuti
Una domanda venti secondi domandategli saremo di risposte bisogna riconoscere alla Presidenza tattici in saldo dei passi davvero importante hanno scosso la Sapienza una risicata risoluzione al Parlamento sul genocidio finalmente l'abbiamo
Io sì pubblici Croazia sta facendo un lavoro particolare anche all'interno del dialogo Zagabria Belgrado
Come suo parere siamo davvero così lontani dalla possibilità di passare a una giurisdizione anche locale su questi drammatici fatti
Ad arrivare al punto che saranno accorti Bosnia che croati o serbe a poter giudicare anche qui tutto ti qui sotto livelli di colpevolezza
Perché come giustamente lei si è detto anche oggi abbiamo vigilanti nomini grandi responsabili ma poi per le strade di sé brezza
Girano ancora anche noi gli esecutori materiali e questo è comunque una una
Una una pace risolto ancora no grazie
Assolutamente ci sono ancora moltissimi no moltissimi sospettati
Che devono chiedevano
Non passare in giudizio sia che ci sia l'inchiesta
E lo devono fare i sistemi nazionali questo noi abbiamo abbiamo iniziato questo lavoro nel due mila tre due mila quattro
Andando giù cercando di di perché poi bisogna anche insegnare come perché il diritto internazionale anche noi stessi no il grido tradizionale non è che uno arriva all'Aja
Il diritto internazionale magari
Teoricamente sì ma è la messa in pratica della teoria che che vale
Io credo che attualmente
In Croazia lo stanno facendo
Conosco molto bene il Procuratore generale dei dei crimini di guerra col con il quale abbiamo lavorato moltissimo
In Serbia lo stanno facendo
Conosco bene il Procuratore generale conto tutte le difficoltà politiche che ha avuto perché sembra politica che ostacolano la giustizia
Però anche lui attualmente sta riuscendo abbastanza bene
Qualche difficoltà maggiore la vede in Bosnia Erzegovina pur essendoci una Corte mista che si occupa del del no di questi crimini crimini di guerra e crimini contro l'ed è una Corte mista che
Non funziona bene non funziona bene perché per finire essendo mista non lascia a nessuno la vera indipendenza no nelle nel lavoro
Non so poi cosa decideranno ma finora esiste ormai da da diversi anni del cinque o sei anni erano anzi
E però non funzionanti funziona molto meglio il sistema nazionale originali genuino che questo sistema misto che che crea che crei
A spesso difficoltà nel nel però lo stanno facendo lo stanno facendo io
Io vedo che va sempre meglio va sempre meglio sì
Domandatevi se bucolici poi
Lei
Allora cercherò di essere breve intanto volevo un po'ritornare sulla popolazione bosniaca anche perché a noi tocca andare avanti vivere nonostante insomma
Il genocidio nonostante tutti i traumi che portiamo avanti io volevo solo ricordare che comunque molto difficile stufare parte un popolo da un popolo che ha ha vissuto genocidio anche per me che tra l'altro non ho perso nessuno della famiglia meeting molta vicinanza
E mi sono resa conto anche che è molto difficile anche e fare parte di un popolo che ho compiuto il genocidio perché
Ho notato che c'è molta vergogna e insomma una incapacità forte anche nella comunicazione addirittura con i nostri amici a a oggi pittura attuare i parenti io voglio se Enrico ricorda in ogni occasione che dalla popolazione bosniaca è mista mista anche nel senso familiare nelle nostre famiglie sono più di quaranta per cento
La insomma nei nei matrimoni misti diretti o indiretti allora e noi comunque e dobbiamo trovare il modo di andare avanti e di di comunicare e di cambiare qualcosa io
Mi
Mi preoccupo anche riguardo la popolazione bosniaca perché comunque
Come abbiamo visto nella storia sempre dalle vittime si diventano anche catino affini carnefici in futuro e mi auguro che questo non cade nel mio paese a
Allora voglio chiedere a Carla Del Ponte tra tra l'altro ringrazio per questo intervento un meraviglioso che ha fatto oggi ma
Ha trovato la volontà nei Governi insomma balcanici che vuole lavorare in questo senso quale cercare veramente a portare la pace avvicinare la gente la popolazione
Sia in Bosnia sia anche con nella regione balcanica
Abbiamo sempre camion sempre pensato che
Per pozze per poter ottenere dei risultati in questo senso che lei dice siano le autorità politiche
A iniziare questo discorso e lì dopo si vede che questo discorso
Non non è un discorso politicamente che
Che che va bene perché se uno parla chiaro perde subito razzista
Tot voti
Perché cc ci sono sempre ancora le varie no le varie fazioni è tale per cui
I Governi almeno da quello che io ho assistito quando soprattutto in Serbia no ma
Belgrado dire cominciate voi ministri cominciate voi a dire che no a riconoscere e a dire che bisogna
Difficile difficili da fare perché
Cinquanta per cento degli elettori
Che e ancora no ancora contro quindi io io so io politico so che se faccio questo discorso perdo il cinquanta per cento dei vede dei miei bottiglia per ora non capite che
Però la strada è quella la strada è quella
Io penso che però ci vuole molto tempo non siamo ancora qui particolarmente poi in Bosnia Erzegovina no quando no incontravamo i tre Presidenti di no tre Presidenti che con tanti altri guardavano in cagnesco
Devo dire perché già sedevano lo stesso tavolo ma già
Mica e tutti stavano attento cosa diceva l'altro no
Per cui quando si parlava di di di cooperazione e di giustizia etc momento adesso avete messo in stato d'accusa un croato quand'è che mentre
è stato d'accusa un bosniaco quand'è che mettete in stato d'accusa un serbo cioè
Proprio ancora quella garantita non c'è ancora quell'assimilazione che che non c'è differenza no se vedete c'erano
Ci sono ancora tre Presidenti e allora non lo so
Ecco
La Bosnia Erzegovina fintanto che non non riesce ad eleggere un solo Presidente russo Preside non potrete parlare di riconciliazione effettiva e totali
Anche se
La situazione e migliorate di molto
Altre domande pronta anche una seconda domanda prendemmo chiudere immagino sì una domanda la procuratrice del ponte che ha speso una parte importantissima la sua vita una all'Aja
Mi chiedevo secondo lei viste le cose ci ha raccontato i suoi sforzi e quelli della Procura contro il giudice contro l'organo giudicante
Quanta credibilità abbia ancora
Una un tribunale internazionale dove
La giustizia è sempre molto orientata verso
I teatri cioè infatti si diceva tante volte non c'è pace senza giustizia
Non è frustrante che appunto noi occidentali non possiamo essere giudicato dal Tribunale internazionale e quante credibilità conserva ancora una Corte internazionale si è fatta
Ecco io si pene ogni non aver parlato contro i giudici
A
Lei anche R. anche se non sono più procuratore e potrei anche farlo ma non l'ho fatto anche perché non ho non ho motivi di farlo
Ecco Sezze intorno a questo
Diverso cioè e no l'esitazione del giudice questa
Non è che io so contro i giudici di undici dodici cercano di fare
Al meglio il loro lavoro naturalmente vengono da Paesi diversi
E Idrosoil è il grosso elemento di difetto è che spesso sono dei bravissimi
Professori glielo internazionale a ma che non hanno mai fatto un processo no per cui si trovano catapultati in un'aula di giù dicevo come i giudici che non hanno mai fatto un processo quindi mancano totalmente dell'esperienza no dell'esperienza necessaria per condurre un processo
Per cui ve l'immaginate il tempo il tempo che si perde come
Come è successo
Nel
Nel processo Milosevic quindi non è contro i giudici semplicemente un come valutazione di quello che si potrebbe migliorare ecco adesso alla sua domanda era però come mai enti come mai non ci sono
Fino capisco che ormai non ci sono insomma e sempre solo mirato no mirato abbiamo Ruanda abbiamo la ex Jugoslavia abbiamo la Sierra leone
Abbiamo la la Corte permanente sugli Stati che hanno ratificato insomma non non c'è ancora questo principio
Universalità
Che quando uno commette un crimine di guerra la Corte possa intervenire
Caro lei la situazione
Già
è migliorata tantissimo e
Perché fino al novantatré
Alla costituzione del Tribunale dell'ex Jugoslavia c'era l'impunità totale e impunità diciamo noi l'impunità dei potenti ecco totali
Dopo Norimberga a Tokyo più niente quindi subito dopo la Seconda guerra si abbiamo avuto due grandi processi che poi si è detto va a ma sono i processi dei vincitori eccetera eccetera ma
Sono tutte storie che i per le prove erano lì non non è che che che si è posto un costruite però
Comunque Dalida Norimberga Tokyo fino fino
Alla adatta al tribunale della ex Jugoslavia più niente
E varia vedere vada a vedere dove dove sono successe no
Quindi
Bene ci siamo tribunali internazionali ad hoc ne abbiamo quattro cinque
Tribunale permanente la grande riuscito è stato il tribunale per la Corte permanente però Corte permanente
Un po'zoppa e un po'zoppa anche lei perché non c'è non c'è il il il principio no di diritti di RAI ma si di distanza codici italiana cioè
Apre la Corte no è e sussidiario ossia la Corte può farlo se non lo fa lo Stato
Quindi è un po'zoppa un po'zoppa e lì perché per quello che dopo si certe cose le abbiamo altre no e certa o non abbiamo non abbiamo come dice lei gli Stati occidentali o orientale
Ha ragione però io mi dico siamo sulla buona strada la strada è quella giusta e non siamo ancora arrivati siamo ancora lontani probabilmente neanche a metà strada
Però siccome siamo sulla strada giusta cerchiamo tutti quanti di continuare non finché poi presto o tardi forse ci arriveremo però ragione
Ma è un buon inizio
è un po'hanno inizio bene non dimentichiamo un po'all'inizio ha estratto conto è stata un successo veramente grande ci veramente grande Ra e l'importante è che
Che si vada avanti ma
Dinanzi a rinnegare niente
Allora e lo scopo è scaduto abbiamo due domande rapidissime condurlo ci risposte poi ci salutiamo
No Fatima devi spingere il pulsante vicino alle micro l'altro
Grazie io volevo andiamo avanti volevo dire proprio questo fino a quando potremo avanti andare avanti perché
E tra poco finiranno i saldi quanto si nota anche al Tribunale quindi la mia paura è che e i tre cesti iniziati non saranno finiti mai e che passeranno negli Stati nazionali come finali da me dette prima no
No no
Stia tranquilla il processo care dieci un'audizione a tutti gli altri
Ne manca ancora uno il generale AGCI no verrà poi arrestato prossimamente anche lui spero così è no Illy Gil il tribunale
Finirà tutti i processi
E si è già stabilito una un'istituzione
Che seguirà alla chiusura del Tribunale dell'ex Jugoslavia che lo allora lo chiamano il
Il meccanismo residuo ossia rimarranno alcuni magistrati alcuni giudici per portare a termine l'esecuzione delle pene tutti i problemi che ancora possano esserci quindi stia pure tranquilla che
Questi processi verranno verranno fatte probabilmente esse non troveranno delle soluzioni un po'più un po'più veloci ci vorrà ancora un po'di tempo ma intanto adesso il tribunale esisterà fino al due mila quattordici quindi già
Gian ponti
L'ultima domanda se io volevo fare una domanda allo storico il professore guida
Alla dottoressa da portarci ad un altro alla difficoltà dalle Procure della Procura di Bologna rispetto agli altri Stati
Sì a funzionare accennato anche difficoltà del funzionamento al vertice dalla morte tra Presidenti eccetera
Io non so se la la mancata presenza dall'ambasciatore stamattina sia un diciamolo di queste difficoltà ma non è questo il il problema a domandare
Sì il Bolero non crede che dall'esterno la leggere dalla diaspora potrebbe essere ieri un aiuto essendo appunto al di fuori dalla Bosnia i bosniaci dalla DIA dal potrebbero essere un aiuto a superare queste difficoltà
Che i politici Bosnia e ci sembra che non riescano a a superare diciamo essendo così frequentando a volte da quindici anni
Sì sì si sente di siamo palpabile queste questioni circa non tanto a livello locale che le cose funzionano anche ma però a livello
A livello nazionale per cui
Potrebbe essere un aiuto quello della diaspora qua
Ha fatto una domanda ma che forse va fatta stesso proscrizione ma mi pare evidente che la diaspora siano ancora molto consistente poco pensare sulla politica in Bosnia però
Mi permetto di dire anche che
La costruzione nata appunto una quindicina di anni fa
Come accennavo prima una costruzione con molte criticità
E per superarle non basta soltanto la pressione
Della comunità Bosnia che all'estero la buona volontà ovviamente di coloro che vivono in Bosnia e persino di coloro che
Come dire fanno della politica una professione
Ma conta molto la spinta della comunità internazionale qui per comunità internazionale intendo una in particolare la nostra è quella di cui ne facciano parte c'è l'Unione europea
E quello che dicevo prima
L'ingresso la possibilità di ingresso dovrebbe essere appunto l'elemento che porterà a superare alcune criticità o quanto meno a neutralizzare alle certo come neutralizzare questa Presidenza Prina
Devo dire in questo momento non saprei
Immaginare nulla però è indubbio che
Il
La possibilità di entrare non europea dovrebbe essere un po'come dire contrattato
Perché si semplifichi il quadro politico e amministrativo all'interno dello Stato cosmico secoli inglese
Purtroppo siamo in chiusura abbiamo sforato drammaticamente i tempi concertistici
Io incasso soltanto tutti voi per essere intervenuti tutti gli ospiti che hanno parlato e speriamo veramente come si auspicava precedentemente che
Da oggi qualcosa cambi da oggi si possa cominciare a fare qualcosa in più se non altro cominciando da dei bambini per l'infanzia e regioni in Bosnia Erzegovina in tutti i Paesi balcanici per
Dar loro un futuro meno incerto rispetto a quello che purtroppo stiamo
Costruendo contribuendo a costruire loro
Grazie caro al ponte grazie a tutti voi ben undici luglio speriamo appunto che non accadrà mai più