Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale martedì nove giugno questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura oggi
Gli Stati Uniti realtà non solo gli Stati Uniti le manifestazioni Black Light is ma dopo l'uccisione di Giorgio Floyd ve ne sono state molte anche in Europa nel fine settimana lo sottolineano diversi giornali
Internazionali con dossier approfonditi per esempio Libération ieri con una serie di articoli sulla
Violenza della polizia anche in Europa e sulla questione razziale nel vecchio continente ma noi ci concentreremo sugli Stati Uniti e sulle implicazioni di quanto sta accadendo in vista delle elezioni presidenziali di novembre leggeremo
Un editoriale da l'Hammond Donald Trump di fronte al risveglio
Americano il caso Giorgio floride l'ondata di proteste che ne è seguita mettono il Presidente americano sulla difensiva su due questioni la pandemia e
La questione razziale che sono lungi dall'essere le sue e su cui la sua gestione si dimostra calamitoso da il Times di Londra invece in un editoriale ieri lanciava un avvertimento attenzione perché malgrado Trump sembri essere in difficoltà nei sondaggi bene ha un appeal importante nell'opinione pubblica americana gli alleati dell'America non devono sottovalutare la potenza dell'appeal interno di Trump scrive tra l'altro il Times
Poi cercheremo di approfondire un'altra questione
La Cina la politica estera sempre più aggressiva da parte di Pechino
Non solo sulla questione coronavirus ma anche su altri temi il feroce lontani insorge pubblica un lungo articolo di Diderot Racman una nuova crisi globale è in vista nella sia dell'Est
Il sentimento di orgoglio nella paranoia della Cina
Sono un mix pericoloso per il mondo Racman racconta quella che viene chiamata la Wolf Warrior diploma sì la diplomazia molto aggressiva
Wolf Warrior il titolo di un film cinese
E sostiene che l'Occidente Democrazia e non possono continuare a far finta di nulla devono unirsi avere un approccio coerente anche più duro nei confronti della Cina di Cina si occupava ieri anche Libération con due lunghi articoli che vi segnaliamo sin da subito uno riguarda i liguri uno virgola cinque milioni di
Internati nei campi di rieducazione nel genocidio culturale di questa minoranza musulmane anti
La la Pechino prende di mira intellettuali che difendono un'identità culturale che le autorità cinesi vogliono far scomparire sottolinea ibernazione
Che ieri pubblicava anche un lungo articolo
Su un'operazione che la Cina sta compiendo a Cipro il gas cipriota a portata di guadagno
La Bay questa settimana la Banca Europea per gli Investimenti deve convalidare un importante prestito la Repubblica di Cipro per la costruzione di un nuovo terminal di gas
Problema il cantiere è stato attribuito un gruppo cinese che ha poca esperienza nel settore e per un costo altissimo che pone interrogativi che è un caso abbastanza esemplare di come la Cina in qualche modo stia espandendo la sua influenza anche in Investimenti strategici e in questo caso ha speso del contribuente europeo sottolinea tra le altre cose liberazione ma cominciamo dalle manifestazioni dopo l'uccisione di Giorgio Freud
Negli Stati Uniti e le implicazioni alle presidenziali di novembre con l'editoriale di oggi del mondo dal titolo razzismo Tramp di fronte al risveglio americano
Scrive il quotidiano francese insostenibile lo spettacolo dell'agonia di Giorgio Floyd un nero americano di quarantasei anni soffocato sotto il ginocchio di un poliziotto bianco il venticinque maggio a Minneapolis Minnesota
Non ha solo innescato delle rivolte distruttrice
La rivolta che ha suscitato questo omicidio filmato indiretta ha provocato negli Stati Uniti uno ondata di proteste di un nuovo genere contro razzismo e le violenze della polizia
Neri bianchi latini uomini e donne dal centrodestra all'estrema sinistra
Sfilano pacificamente fianco a fianco nelle grandi metropoli come New York Los Angeles Sossi atto ma anche in una moltitudine di piccole città
Non si tratta di esplosioni di collera in ghetti neri come accaduto negli Stati Uniti in passato lunedì una mobilitazione strettamente militante si tratta di un fenomeno multirazziale
Più che opportuno con una voce sola scrive le Monde degli americani di ogni origine non si limitano a denunciare incidenti razzisti ma proclamano un'evidenza troppo spesso dimenticata la vita dei neri contatti che dei bianchi che lo ignorano per definizione ammetta né si scandalizzano massicciamente
Per la paura che la polizia
Suscita per il solo fatto di essere nero è in sé per le Monde una novità la spontaneità di questo movimento nazionale di indignazione rafforza il suo significato politico nei cortei organizzati via social network si vedono solo cartelloni fabbricati artigianalmente
Insomma non è un'operazione che ha una organizzazione dall'alto e scrive nel mondo questo sussulto civico
Controbilanciare l'immagine detestabile che Donal Trump ha dato il suo Paese l'attacco virulento dell'ex segretario la difesa James Matthys contro un presidente che ha detto Matthys cerca di dividerci
E la preside presa di distanza il nome della costituzione dell'attuale segretario alla Difesa marcato per di fronte alla minaccia del presidente di inviare l'esercito per ristabilire l'ordine
Riflettono il vigore del dibattito democratico e riflettono un certo isolamento di Trump anche se è troppo presto per predire l'effetto del caso
Giorgio Floridia sulle elezioni presidenziali di novembre l'emozione e la mobilitazione in corso potrebbero modificarne l'equazione secondo le Monde che poi aggiungo già certo come repubblicano Richard Nixon nel mille novecentosessantotto che è riuscito a farsi leggere Topolino le rivolte razziali seguita all'assassinio di Martin Luther King anche tram Poggio care la carta della fermezza far rispettare legge e ordine
Certo i giovani neri delusi da Barack Obama affaticheranno mobilitarsi in favore del suo ex vicepresidente John Weiden dopo la conferma della sua nomina
Come avversario democratico di Trump ma Trump che adora fissare l'agenda politica si trova ormai sulla difensiva su due terreni la pandemia la questione razziale
Che sono lungi dall'essere i suoi e sui quali la sua gestione si è dimostrata cala dignitosa cento mila morti per il compito d'diciannove e l'incapacità di riconoscere la realtà del razzismo nella polizia
Senza contare poi la più grave crisi economica dalla Grande depressione degli anni mille novecentotrenta per le molto calde Noukrati col zumba interna che appena uscito dal suo confinamento far campagna in carne e ossa
Dimostrare che rappresenta un'alternativa credibile a un presidente di cui ogni parola ogni atto dall'assassinio di George Freud
Suonano come un terribile appello al ritorno alla vecchia guerra civile razziale americana così tra l'altro le monde nel suo editoriale
Di oggi
I sondaggi effettivamente danno Rampin difficoltà abbastanza indietro rispetto al suo avversario democratico Giuba interna detto ciò però il Times avverte attenzione
Non sottovalutare la potenza dell'appeal interno del presidente andiamo a leggere l'editoriale di ieri del quotidiano conservatore di Londra
Gli autori della Costituzione degli Stati Uniti avevano insistito che i militari dovevano essere controllati dei civili non viceversa per questo le critiche al presidente Trump la scorsa settimana da parte di alcune personalità importanti dell'esercito anche se in pensione
Per aver seminato la discordia toccano una corda profonda della psiche nazionale dell'America la gestione di Trump dei disordini civili dopo l'uccisione di Giorgio Florida Minneapolis
Giustifica ampiamente queste preoccupazioni il presidente ha pensato di inviare l'esercito nelle città americane invece di affrontare la questione della repulsione diffusa per la brutalità della polizia
L'opinione pubblica rimasta scioccata da queste scene eppure sarebbe un errore assumere che la posizione politica interna di Trump verrà inevitabilmente danneggiata anche se indietro nei sondaggi tanto avrà altri vantaggi prima delle elezioni di novembre
In ogni caso non è condannato oggi a essere un presidente di un solo mandato e i governi occidentali non dovrebbero dare per scontata la sua partenza
La denigrazione da parte di Trump dei manifestanti contro l'ingiustizia sociale la sua determinazione nell'usare la Guardia nazionale o l'esercito per sopprimere le manifestazioni hanno provocato una reazione forte di GM TC generale in pensione che ha servito come segretario la difesa di tre Metis ha condannato la militarizzazione della risposta alle proteste l'abuso di autorità di Trump altri generali a quattro stelle in pensione hanno raggiunto la loro voce da un'ondata di critiche giova ed è lì che si è appena assicurato ufficialmente la nomination democratica sembra beneficiarne nei sondaggi in testa con una media di sette punti ma questo non è un vantaggio decisivo ricorda al Times i primi sondaggi sono particolarmente inaffidabili nelle elezioni presidenziali
E l'esperienza Trump lo dimostra Trump per tutta la campagna due mila e il sedici è stato dietro di Hillary Clinton ma alla fine si è assicurato una maggioranza del collegio elettorale inoltre Weiden non è un candidato che ispira entusiasmo nemmeno tra i democratici
Le tasse tanta sette anni gioca contro di lui la cosa è stata particolarmente visibile quando a causa dei rischi del Colle diciannove valido ed è stato costretto a chiudersi nella sua casa del della guerra
La posizione di Baj bene all'interno del partito democratico inoltre non garantisce che potrà contare sul sostegno dei suoi militanti
è probabile che guarderà a sinistra per il candidato vicepresidente ma personalità più popolari di cui come Bill Clinton e Barack Obama hanno fatto scelte del Mensi Stream
La sfida di Bernie Sanders all'interno del partito rimane potente ma i democratici farebbero bene a ricordarsi che le elezioni nazionali non si discute non si vincono a sinistra il labour britannico ha qualcosa di segnare
Da questo punto di vista Weiden potrebbe anche soffrire per l'astensione di una parte dell'elettorato democratico compreso gli elettori afro americani
Certo scrive il Times il bilancio di Trump è stato deragliato dalla crisi coronavirus con un numero di decessi che oggi supera i cento mila livello nazionale un impatto economico devastante
Normalmente sarebbe impensabile per un Presidente uscente poter sopravvivere a una recessione catastrofica come questa con un tasso di disoccupazione al tredici per cento e rivolte diffuse nelle città americane
Eppure le rivolte civili potrebbero portare gli elettori a richiedere ordine come accaduto con la vittoria di Richard Nixon nel mille novecentosessantotto
La retorica infiammatoria di Trump in questa crisi è stata deliberata indirizzata alla sua base elettorale gli amici e gli alleati dell'America farebbero bene a non sottovalutare il potenziale appeal del messaggio di tran-tran così tra l'altro il Times
Di Londra o ci sarebbero molti altri articoli da da
Segnalare
Nicola Barbera è su su uno e Fidia o ieri per esempio sugli Stati disuniti d'America con una riflessione che inizia col dire che nel raramente le democrazie
Muoiono per guerre Esterna semmai per crisi interni e soprattutto se ci sono una serie di fattori che internamente mettono in discussione la democrazia in questo caso
La presidenza Trump sta giocando secondo valutare un un ruolo importante
Le conclusioni tra l'altro sono sulla politica estera americana e in particolare sulla Cina perché tutto questo vantaggio Pechino in un momento in cui la Cina è all'offensiva su diversi fronti e lo spiega venne Gideon Racman sul Financial Times di oggi
Non commento dal titolo una nuova crisi globale e in vista nell'Asia dell'Est l'orgoglio e la paranoia dalla Cina sono un mix pericoloso per il due e scrive Racman
Il film che ha incassato di più nella storia cinese eh vuol fuori va due un film d'azione stile Rambo uscito nel due mila e diciassette in cui dei soldati cinesi
Eroici danno battaglia contro dei mercenari guidati da un razzista americano
Un poster del film ma questo slogan chiunque insulti la Cina non importa quanto lontano deve essere sterminato
Quando i diplomatici cinesi rispondono alle critiche a Pechino con minacce insulti come fanno di questi tempi si dice spesso che praticano la diplomazia Wolf Warrior ma al di là della suscettibilità dovuta all'orgoglio nazionalista ci sono molte ragioni per cedere alla paranoia ai massimi livelli di governo a Pechino
Gli ultimi dodici mesi infatti hanno messo sci Jinping davanti a una seria senza precedenti di minacce e sfide la pandemia vista ha messo la Cina sul banco degli accusati per una calamità globale
Un regime che pensava di aver bisogno dell'otto per cento di crescita l'anno per mantenere la stabilità sociale ora deve gestire una profonda contrazione economica
E al contempo una guerra commerciale con gli Stati Uniti le manifestazioni pro democrazia Hong Kong sono continuate per più di un anno rappresentano una sfida grave all'autorità del partito comunista e in gennaio la presidente di Taiwan Azzalin Gwen
Ha avuto una schiacciante vittoria elettorale umiliando Pechino che aveva lavorato duramente per danneggiarla
Tutto questo
Ha creato una mentalità d'assedio nel governo cinese in risposta Pechino intensificato i suoi appelli al nazionalismo
L'obiettivo della propaganda e unire il popolo cinese contro minacce esterne e deflettere la rabbia sul convinto nel mondo esterno alla Cina
Le politiche estera in tema di Pechino sono sempre più dure ed estive una nuova legge sulla sicurezza nazionale sarà imposta Hong Kong minacciando di infliggere la censura stile Cina tutta questa città libera le esercitazioni e la retorica militare volte intimidire Taiwan sono state rafforzate
L'attività navale provocatoria nel Mar meridionale di Cina è aumentata correndo indicazioni sulle zone contese da malesi e Vietnam
Migliaia di truppe cinesi sono entrate in un territorio contestato dall'India
I Paesi chiosano criticare la Cina sul Covi diciannove
Sono bersaglio della diplomazia Wolf fuori ora Pechino perfino imposto di Dazzi ad alcune esportazioni australiane dopo che il governo dell'Australia Canberra ha chiesto un'inchiesta internazionale sul coronavirus
Il governo DC Jinping prosegue Nino Racman sul Financial Times fosse davvero convinto che forse Esterne ostili stiano complottando contro la Cina
Ma comprendere come il mondo viene visto dalla prospettiva di Pechino non può essere una scusa per la compiacenza
Anche se Sheila suo corte credessero davvero che l'azione della Cina difensiva per natura
Il sistema che difendono è uno Stato a partito unico che cerca di reprimere ogni critica in patria e all'estero avanzando al contempo una serie di richieste internazionali irragionevoli
Pechino sosterrà che le sue tesi sono motivate dal punto di vista giuridico diplomatico e storico
Ma non riusciva a convincere mai Paesi democratici nasi in Occidente
A a fare altro che guardare in modo critico le minacce alla libertà di un concreto di The One da parte della Cina
Il fatto che la Cina sia la potenza emergente del ventunesimo secolo
Significa che le azioni di Pechino hanno implicazioni globali i paesi del più ampio mondo guardano la diplomazia Wolf for your e si chiedono se saranno i prossimi a essere vittime
La politica della Cina sempre stata incline a punire a molti esempi di Paesi che la contestano dei paesi o leader stranieri che hanno irritato Pechino si sono trovati tagliati fuori da incontri o accordi commerciali
Queste tattiche sono tate spesso efficaci perché la risposta globale la Cina oggi è divisa nel corso degli anni Pechino è giunta alla conclusione
Che è una risposta aggressiva spesso funziona spingendo i critici all'estero a inchinarsi a tacere
Per far cambiare comportamento alla Cina secondo raccomanda servirà una risposta più unita e basata sui principi da parte delle democrazie del mondo
Forse anche attraverso la formazione di un gruppo di contatto permanente per discutere della politica da seguire sulla Cina
Data la paranoia il nazionalismo Pechino c'è chiaramente un pericolo e cioè che una risposta più dura e coordinata provochi da parte delle democrazie provochi reazioni cinesi ancor più aggressive
Ma il più grave pericolo secondo Racman e che il mondo esterno sia troppo distratto diviso intimidito per rispondere in modo coerente
Questo potrebbe spingere Pechino a prendere il rischio di troppo piombando il mondo in una nuova crisi pericolosa così video Racman su Fraktion Times non abbiamo più tempo e quindi ci fermiamo per oggi David Carretta una buona giornata con Radio Radicale