Presentazione del libro "Un morto ogni tanto" di Paolo Borrometi

Cari se posso anche al numero otto lunedì Sandro Paolo Desirée Claudio da avere di chiedere il Polo vado mila piccolo manifestazione iniziativa un applauso di solidarietà perché anche oggi noi siamo registrati da radio radicale
Ampliato lo dico perché come sapete il suo dei provvedimenti del Governo che tendono a tagliare le voci delle differenze delle diversità
Radio radicale è un taglio del cinquanta per cento della convenzione rischia la chiusura Oracle piacevano radio radicale ognuno di noi può avere votato quello Gramsci nella vita le cose più diverse
Ma l'idea di chiudere una radio che ospita le voci delle differenze è una follia perché conosce l'inizio non conosce il finale
E ho trovato particolarmente interessante civile che la comunità ebraica nei giorni scorsi abbia voluto organizzare questa grande maratona un'altra oratorio di sostegno a radio radicale già sentito radio radicale sono in campagna
Ringrazio Claudio e voi che non avete mai dimenticato non posso di non ricordare che il taglio del fondo dell'editoria rischia di colpire tutti i giornali in cooperativa
Rischia di colpire l'avvenire come il manifesto rischia di colpire tutti diocesani rischia di colpire la Roma ma rischia di colpire nelle province napoletane numerose realtà sino a quando non resterà quasi nessuno
Chiunque conosca la genesi e l'articolo ventuno della Costituzione consigli un libro molto bello del Presidente emerito Giovanni Maria Flick
Istruzioni per l'uso della Costituzione sa che l'articolo ventuno si fonda sulla moltiplicazione delle voci
Quando incomincia ad eliminare le voci è sempre un percorso pericolosissimo qualunque Lavu Jessica comunque essa si esprima e quindi mi è sembrato giusto partire a nome vostro ricordando radio radicale e fatemi dire una seconda cosa che non mi è piaciuta anche qui senza parlare di politica attenzione che la libertà d'informazione non si difende solo per le corporazioni per i giornalisti
Si difende anche dalle signore che mettono di striscioni si difende anche per chi vuole lanciare la sua canzone non esiste che si perquisiscono dei cittadini perché manifestano di veramente il loro pensiero mi riferisco a Salerno
Non si può far finta di non vedere che esistono manifestazioni che sono al di fuori della Costituzione italiana
Che consente a chiunque di esprimere il suo dissenso a Venezia si esprimeva con la bandiera tricolore quando si parlava di secessione anche allora qualcuno tentò di salire perquisire la signora fu messa a posto dei magistrati
Mi auguro che la magistratura di Salerno voglia informarsi su chi ha dato alcuni energumeni che si sono sostituiti alle forze dell'ordine perché anche quello riguarda la libertà d'informazione che non è una questione solo dischi al tesserino primo secondo visto che siamo in questa sala fatemi fare un omaggio a un ricordo che inaugura Mogul molti amici oggi non c'è Vittorio di Trapani soltanto perché impegnato ma c'è una famiglia di Trapani che saluto perché impegnato in un'altra iniziativa noia primo la la via prima azione da segretario della presidente della Federazione può venire qui
Perché fu dedicata questa Sala Santo Della Volpe Santo Della Volpe del Presidente
Che mi ha preceduto purtroppo è morto all'inizio del suo mandato aveva nel cuore tutte le cose di cui parleremo oggi era un grande amico di Paolo e di Sandro in modo particolare
Essere in questa sala è sempre una una testimonianza della vostra civiltà oggi per rilievi fatemi ringraziare tutto il sindacato dalla campagna di Unione cronisti e il suo presidente Sandro Ruotolo
Perché la campagna è stata una delle ragioni più avanzate al congresso della Federazione della stampa
Si è battuta per il pluralismo e per la libertà ha respinto anche qualche aggressione francamente di cattivo gusto
A ha dimostrato che quando si vuole il sindacato può aggiungere iscritti e non perderli ha ricostruito questa casa la nomina di cava odio Silvestre nella Giunta della Federazione della stampa non è un atto di omaggio a un amico ma è un riconoscimento al vostro lavoro alla vostra comunità
E ricordando questa comunità signora chiedo scusa perché prima non gliel'ho detto ma non posso dimenticare che il presidente di questa associazione è uno dei presidenti della ricostruzione l'Armando Borriello so per certo che il sindacato della Campania
Ringrazio di essere qui so per certo che lo ricorderà nel modo più opportuno nel modo più opportune sempre fare vivere G sei andato attraverso l'opera dei più dei più giovani
Il motivo per cui sindacato la campagna che oggi nella segreteria nella Giunta nazionale e perché ha scelto di questo parlerò dopo Ruotolo io poi volevo solo per capire da che cosa do la mia adesione a questa che cosa aderisce a una cosa che diranno loro perché il merito non è mio ma è di Sandro della dell'Unione cronisti
L'idea fondamentale esserci prima che le cose accadano noi non possiamo soltanto andare come accaduto nel passato celebrando i funerali a commuoverci dopo
Come accade in alcune zone dove ci sono cronisti e non solo cronici sotto il tiro della mafia della camorra il problema insistere prima prevenire creare legalità andare di quartieri valorizzare anche le esperienze positive
Questa sera presenterà io non voglio anticipare una proposta nazionale Sandro Ruotolo che avrà ancora una volta come protagonista la campagna mi sono fermato per dire il l'adesione totale incondizionata della Federazione della stampa la proposta che chi sarà formulata e che si realizzerà io credo nel mese di giugno che ancora una volta parla della Campania la regione più avanzata su una questione che si chiama la scorta mediatica è una parola che ha usato Santo Della Volpe che usano sempre gli amici dalla campagna Paolo Borrometi
E che Sandro Ruotolo ha tradotto in azione sul ponteggio quando Paolo Borrometi fu
Purtroppo
Esposto a minacce chiamiamole solo minaccia diciamo anche Appiani il suo assassinio determinazione della sua scorta lui si recò ci riposo cos'è stata la scorta mediatica che non è fare Carosello con il collega Minazzato come dice sempre Ruotolo
Mandare sullo stesso luogo sullo stesso percorso seguire i passi che illumina ricordi da cui sono partite le minacce quello il concetto di scorta mediatica se dobbiamo fare un salto in più saldo lo dico a me stesso
Non solo i luminari cronisti minacciati ma incomincia ad illuminare i territori minacciati cruciale dominare le comunità minacciate ce ne sono anche in questa città i cominciare a valorizzare le esperienze positive perché non c'è solo il male esistono anche esperienza di resistenza umana e civile forse questa debolezza di più al centro della nostra azione
Una proposta per l'ha fatta a Paolo e gli rispondo terminato Paolo dei giorni scorsi è stato aggredito sapete che fra le varie forme di aggressione non c'è solo l'aggressione fisica ma l'aggressione verso i cronisti più capaci sì introduce Arnaldo la pistola per prima in campagna
Ma c'è anche Stefano dagli amici di Benevento insomma che chiedo scusa che dimentico sono anche le querele bavaglio sono anche le minacce che partono talvolta dalle istituzioni nei giorni scorsi il sindaco di Noto
Si è alzato e ha scritto sulla Sicilia che quelle nera
Paolo Borrometi per i suoi libri per i suoi articoli perché in quanto racconta di malaffare e corruzione in quella realtà procura un danno d'immagine alla città
Voi sapete che la parola danno d'immagine è una parola usata anche a Ravello in una causa fatta contro il direttore del giornale diocesano
Ma è una parola usata anche del mio Veneto perché quando Monica compatto ha scritto sui Casalesi qualcuno si è alzato e ha detto se tu dici che casalesi solo nel Veneto tous porti l'immagine turistica di questa Regione
E quando scrivi in Emilia qualcuno si alza e dice ha donato un gallo se tu scrivi così di Reggio Emilia tutta Magic la realtà di Reggio Emilia il danno di immagine un'antichissima parola che i più anziani si ricordano
Tu usi il danno di immagine quando vuole impedire al cronista di indagare incominci a dire che ve li ricordate le parole di qualche stagione fa e basta con le fiction basta con il film strozza e lei disse qualcuno quello scrittore che continua a parlare di camorra
Non sei schierato coordina ma assai schierato contro coloro che si battono per la legalità e gli slanci la querela bavaglio
Allora così come ho detto dapprima che condividiamo integralmente l'iniziativa che sarà proposta che illustrerà Santoro perché ne è il titolare
E che illustrano gli altri amici presenti del sindacato della campagna dico una cosa che vale per Paolo Borrometi che è una che vale per Paolo Borrometi vedi che tu sei bravo perché ormai ha imparato che vale per Paolo affrancare tra l'altro problema per Stefano eccome vale anche per coloro che io non conosco e del tutto evidente che ogniqualvolta ci sarà una querela bavaglio
Ma anche una denuncia usando il tema del danno di immagine sia chiaro che la Federazione della stampa l'associazione della stampa in questo caso della campagna si costituiranno parte civile con il cronista andranno in tribunale con il cronista ma mi permetto di dirle una cosa in più
Forse ora è tempo non solo di accompagnare il cronista e di essergli vicino ma di informarsi se quel sindaco quell'amministratore di querela coi soldi pubblici
Perché si che querela coi soldi pubblici è ora di denunciarli non ci può essere l'utilizzo di fondi pubblici per questioni private finalizzato a riprova di avvento del cronista
Non basta più manifestare tensione bisogna passare alla difesa attiva del diritto di cronaca noi ci ritroveremo nei prossimi giorni con una bellissima iniziativa di cui ringrazio Silvestre Roberta Desirée tutti voi presenti
Perché so che il venti maggio saranno per la prima volta non eccezionale voglia ci fosse anche il dubbio che viene fatto una grande iniziativa alcuni fotografi Tusa è stato uno dei primi a valorizzare anche in RAI giornalismo per immagini
Ha spiegato ad alcuni Caproni come me che Lusi lavorassero da vicino chi fa le riprese ad avere la cultura di chi oltre alla scrittura usa altri strumenti ci sarà la prima iniziativa nazionale il venti maggio in questa città che sarà dedicata una persona spesso dimenticata Ho iniziato ricordando Santo Della Volpe chiudo con un'altra citazione
Quel giorno saranno quattro giorni dall'assassinio cinque anni fa veniva ammazzato venti euro che agli ucraini
Non ha ancora avuto verità giustizia il processo in corso a Pavia Napoli sarà la capitale del fotogiornalismo e dirà una cosa precisa che non sia i giornalisti solo perché sia un tesserino nelle tasche
Nel non è un istituto che riconosce al giornalismo seggiole riti separazione civile se vuole scavalcare il muretto e voi conoscere poi avrei tutti i tesserini dal mondo
Ma se non hai passione civile lo voglio dire chiudendo presentandoli è meglio che fai un altro mestiere perché rischi di essere anche dannoso
Grazie poi la forza
Ha risposto alle domande perfetto posso andar di appurare se
Quando me ne vado per protesta non alcuni Sante dovete mandare andasse però
Ringrazio il benvenuto oggi ai tavoli nonostante non è si fa fatica diciamo nonostante le dico
Passo amore sono dall'esame Mino già
Ringrazio tutti perché che sono intervenuti ringrazio moka terrina di farlo molto Napoli verbale fa molto piacere averla qui
Oggi il console generale dell'Ucraina che mi approfittiamo per imitarlo il il venti maggio visto che si parlerà di un episodio avvenuto proprio sofferenza Erika soprattutto Paolo per aver accettato il nostro invito ed è svenuto
Quindi diciamo do anche delle comunicazioni servizio di soli liberi diciamo di di Paola all'ingresso
E Maria Teresa di vendere gli iscritti al sindacato su uno
Gratuiti
Una delle tante cose cerchiamo di fare per pericolo come diceva bene bene la questione dei giornalisti minacciare ma questo non ci sta molto a cuore che noi seguiamo
Sempre tutte le parti della Campania
Inseguiamo
I colleghi cerchiamo di assistere nelle loro nelle loro vicende
Personali e difficile allo stesso tempo
In piccoli comuni ci sono voli che vengono aggrediti come è stato scritto Paolo Paolo è stato picchiato avuto a a una menomazione alla spalla per l'aggressione che ha ricevuto
E anche nelle nello screening vincoli comuni della provincia di Benevento di voler Caserta queste cose avvengono spessissimo vice Stefano che è stato separate le une che è stato aggredito per un'inchiesta che ha fatto sul cimitero
Dichiarativa anche fisicamente
Ricordo che quel giorno mimando una foto al lettino dell'ospedale perché mi guarda è successo è successo questo quello che facciamo noi e cercare di andare sui territori accompagnarli a denunciare
In quelle piccole cose nelle quale loro si sentivano
Abbandonate nel quale restavano soli pericolo più grande per loro che scrivono di mafia di camorra
In questi territori
Piccoli ma pericolosissimi perché sono completamente controllati dalla criminalità organizzata
Paolo scrive di Pachino
Un piccolo paese anche se è una grande economia che è quella della del pomodorino che viene poi esportato in tutto il mondo
Scrivono di questi territori che sono completamente la cui economia completamente controllata dalla criminalità organizzata il nostro compito è veicolo di non lasciarli soli di andare a illuminare sui territori di cercare di raccontarvi ancora ecco strumenti più grandi
Quello che loro hanno raccontato Paolo scrive scrive da uno dal suo blog la spia adesso e anche
Scrive
Lavora anche per in due Milano quando ha ricevuto le prime minacce ed è stato aggredito scrive nel suo sito che ma spiega
E quindi credo che quella la sue la vicenda di tantissimi
Di tantissimi colleghi che sono a rischio Berté diceva non solo per le minacce fisiche ma anche per le querele per le denunce che ricevono continuamente se tu scrivi questa cosa
Danneggerà ed il Comune mi devi risarcire di fronte a queste denunce un giornalista che lavora che non ha Vespa una grande redazione deve
Deve valutare se continuare la sua inchiesta se ha la forza economica di proseguire perché concorrente affrontare una causa a dei vostri ha degli effetti anche sulla vita personale
L'attenzione che si che si accumulano in questi casi è altissima noi cerchiamo di stare vicini anche allora abbiamo insistito va presso il sindacato lo sportello
E di querele che forse lo sportello che lavora di più
Questo significa che e il problema il problema maggiore
Però utilizziamo cerchiamo di utilizzarlo al meglio non lasciamo i colleghi sul soli coi con gli avvocati perché poi quello dell'avvocatura quel giornalista sono due mondi completamente estranea a volte lavoriamo insieme e botte riusciamo ad ottenere dei risultati
A Salerno
Per una causa che riguardava un collega era una è una querela temeraria perché è un altro sindaco che denuncia un giornalista per per nulla
Per ognuna di queste querele abbiamo fatto un'eccezione di costituita abbia presentato un'eccezione di incostituzionalità
Perché riteniamo carcere per i giornalisti il carcere gelese previsto dalla l'articolo tredici dalla legge sulla stampa oltre che dal l'articolo cinquecentonovantacinque del Codice penale
Quindi la stessa legge sulla stampa
Un limite per la libertà di stampa stessa
Abbiamo ritenuto questo
Il carcere per i giornalisti
Una minaccia in seno cioè e già nel codice una minaccia per la libertà di stampa per questo abbiamo presentato questa eccezioni di incostituzionalità che il tribunale di Salerno ha accolto quindi la questione del carcere per i giornalisti adesso andrà alla corte costituzionale questo che significa
Che quello che non siamo riusciti ad ottenere in Parlamento in tanti anni
Per di lavoro che abbiamo svolto qui tutti i giorni probabilmente sarà risolto speriamo dalla corte
Costituzionale
Questo è un piccolo risultato del lavoro che cerchiamo di fare ogni giorno al fianco dei giornalisti
Minacciati però è chiaro che il nostro lavoro si svolge in una situazione di grandissimo torni camminiamo sulle sulle sabbie mobili non sappiamo esattamente
Se le verità che
Che troviamo possiamo realmente raccontarle
è di pochi giorni fa la notizia che al mio giornale a Roma c'è stato un raid notturno
Nella notte alcuni sono entrati
Hanno trafugato per tutto hanno rotto Cassetti hanno cercato
Del materiale che noi non sappiamo
Cosa secondo insomma non sappiamo cosa cercavano sta di fatto che una relazione è stata violata
è una cosa
Gravissima diciamo non prima non era non era mai successa
Adesso inquirenti stanno stanno indagando per capire di cosa si tratti però
Cioè evidentemente anche in questo caso una minaccia anche se non riusciamo a individuare chi è il mandante
E questo è il clima che noi respiriamo e a questo si aggiunge l'aggressione quotidiana che noi subiamo da chi e al governo Beppe parlava prima di Tahiti all'editoria Italia Littoria in Campania porteranno nel giro di tre-quattro anni alla chiusura disse il giornale
Quindici saranno interi territori senza la copertura del un quotidiano in edicola la provincia di Caserta non ce la farà tu Benevento duecento Sannio Modica non ce la fa più la stessa cosa succederà
Ad Avellino questo significa che territori come Pachino piccoli territori non saranno più racconta che nessuno stiamo consegnando nelle mani della criminalità organizzata interi territori
Per questo importantissimo lavoro che tutti i giorni
Fa Paolo e continua a fare con grande coraggio e vive sotto scorta ripenso entrando qui quanti poliziotti la stessa cosa Sandro Sandro vive da anni sotto scorta questo governo quel giorno insomma qualche mese un mese fa due mesi fa hanno ceduto
C'è stato un tentativo di Torino questa scossa sarebbe stato un danno enorme perché Sandro
Che il presidente del nuovo sogno dei grossi rappresenta una risorsa enorme per i colleghi almeno a nostro parere per i colleghi che fanno fanno inchieste
E una guida è un esempio
Per questo lo ringrazio sempre lui va ovunque
Ieri non sotto dove in Sicilia
Oggi sta qui domani andrà l'altra parte
Come questo importantissimo e dà forza a chi e più giovane e meno attrezzato disoccupato de esatte
Di continuare a fare in questo mestiere in mille difficoltà adesso io Tissot sono qui solo per moderare finisco di dire sciocchezze passo fra parola
Agli altri relatori prima a Desirée
Passando infine lasciamole conclusione appare
Una sera tutti volevo intensa il sindacato unitario giornalisti e la campagna delle aritmia spietata in questa presentazione appare imponenti chiede il mio presidente di articolo ventuno video
Rappresento della Campania allora innanzitutto con immagini
Io sono diffidente langa sono anche direttore artistico di imbavagliati questa mostra che vedete qui in questa sala è stata donata dal Festival al sindacato ed è una mostra dove va avanti proprio il nostro slogan c'è chi dimentica di mente il colpevole perché noi non vogliamo dimenticare e queste foto rappresentano un importante memoria storica della campagna ma anche a livello nazionale tutte immagini realizzate da fotoreporter che purtroppo non ci sono più da grandi maestri del della fotografia
Ed è importante ricordare e devo dire che questo libro
Con una struttura molto semplice che diciamo è una cosa rara spiegare dei temi così complicati
E spiegargli a tutti una scrittura semplice in ditemi Complessi quindi veramente complimenti per questo
E il titolo della Rete visto un morto ogni tanto perché questa frase si ispira proprio a una minaccia che ha ricevuto Paolo Borrometi
Ogni tanto non molto cento serve per dare una calmata tutti queste la minaccia l'intercettazione telefonica è cessata appunto del il fatto che lo voglio voglio essere uccidere
E la cosa straordinaria tutto questo di un ragazzo tutto sommato giovanissimo quando ha ricevuto questa minaccia
Da solo con il suo blog senza un giornali dietro che lo proteggesse
E le protezioni sono arrivati grazie alla società civile grazie imbavagliati grazie
A a a delle persone che si occupano di accendere una luce e una volta Paolo Siani a Roma disse forse Giancarlo sarebbe ancora vivo se ci fosse stati voi allora importante non lasciare soli i giornalisti scorta mediatica significa anche non solo andare nei luoghi Andreoni andammo a Candido a parlare subito io lo conobbi lì ero stata insediata per articolo ventuno da pochi giorni andai immediatamente
A a portare una luce su questo ragazzo che era stato minacciato ma anche a ritmi contare
Le inchieste dei giornalisti perché se non le facciamo nostre e noi che siamo tanti e e questi tanti riescono ad accendere una luce sempre più forte
Stavo dicendo che mi è piaciuto molto il linguaggio fluido scorrevole
Facile da da leggere e mi piaciuto molto questo finale perché come diceva Felice Pignataro che è uno dei più grandi mura visti del mondo e che a a a Scampia con il grida slavi fondato ha dato una speranza ai giovani di Scampia pensate che che felice non non non è nato a Scampia ma c'è andato insieme col suo amore moglie Mirella maglia perseguire degli studenti che si spostavano dal campo Aral
Di Poggioreale a Scampia per aiutare questi studenti egli affonda affondato l'unica manifestazione storica di Scampia che il Carnevale di Scampia e li fece un murales Ageno ma i momenti di grande lotta che c'era a Genova o dove ci sono state delle violenze inaudite li fece questo murales così con la scritta ma c'è speranza
E e Paolo chiude questo libro con una bellissima lettera ai ragazzi dove gli dà una speranza c'è nonostante tutto quello che gli ha subito veramente con una grande dolcezza con una grande capacità di parlare a giovani e vecchi Paolo va in in molte scuole quotidianamente a portare il suo messaggio di lotta alla criminalità
Lui dice che realizzare i sogni è impossibile che non bisogna Fassini distruggere da la criminalità che bisogna dire no in maniera forte
E e e che il suo sogno lui nonostante tutto continua a portarlo avanti quindi ti ringrazio per questo improprie
E una diciamo una cosa proprio di un'operazione civile che che può aiutare anche i ragazzi a capire dei meccanismi con un linguaggio Complesso semplice allo stesso tempo quindi grazie a tutti passo la parola Sandro Ruotolo grazie
Grazie
è un libro bello è un libro importante perché
è un libro che ha un racconto a una narrazione forte perché parte dall'esperienza di Paolo
Ma non è un libro che parla di Paolo parla di Paolo come giornalista
Che illumina un territorio che poco raccontato
Perché il e la Sicilia non quella dei corleonesi di Palermo
Della trattativa Stato-mafia o o di Catania nell'epoca dei Cavalieri del lavoro
Di Nitto Santapaola eccetera ma è quella parte
Sud est della provincia babba quella che sì nascondere che nascosta tranquilla poi tranquilla non è ma dove ci sono i grandi affari dell'Amati
Che sono come al solito gli appalti pubblici ma è il mercato il mercato ortofrutticolo loro rosso il Pachino vittoria e Avola sono questi comuni dove attenzione
Ancora oggi
Ci sono i rapporti tra la politica e la mafia noi abbiamo questa idea
Che oramai non c'è più un'emergenza mafia perché i corleonesi sono stati sconfitti ed è vero
Dopo le stragi del novantadue novantatré
Dopo l'omicidio di Don Puglisi l'ultimo omicidio eccellente di Palermo
Poi in realtà allo Stato
Con i pentiti eccetera comunque il gruppo dei corleonesi è finito in galera
è rimasto questo grande latitante che
Di quella stagione che Matteo Messina Denaro
Però abbiamo un segnale di macchina sempre più forte forse più silente come la voleva tra l'altro Bernardo Provenzano quando fu catturato
Per primo dottor Rosina ma è una mafia che la mafia dei pascoli ma non è la macchina dei pascoli anni sessanta
La marcia della del del vecchio Luciano Liggio legio o del medico Navarra eccetera e la mafia dei soldi pubblici europei e la mafia che cerca di uccidere il presidente
Del Parco dei Nebrodi
La mafia che non è che tenta di uccidere dieci anni fa quattro anni fa
E il presidente del Parco di Nervo metodi si salva soltanto perché ha avuto la fortuna di avere dietro di sé una macchina della polizia che stava tornando a casa e lui aveva una macchina blindata
Quindi è una mafia attiva è una mafia che controlla tutte le attività economiche come al solito perché poi questo
E la mafia e Paolo è importante questo libro perché quindi è uno sguardo su quei territori quindi poi certo che c'è la sua storia ma la sua storia intrecciata perché la storia di un giornalista
Che non è il giornalista
Del Giornale di Sicilia o nell'ora di Palermo che dagli anni sessanta al novantatré vengono uccisi sono dieci giornalisti uccisi dalla mafia
Togni Peppino Impastato per Radio aut e Mauro Rostagno per la sua radio libera
Di di Trapani ma poi abbiamo De Mauro abbiamo francese abbiamo Pippo Fava abbiamo Beppe Alfano abbiamo Cosimo Cristina stiamo dieci giornalisti queste realtà che vengono uccisa Paolo non non non vende decine di trenta mila copie dei suoi articoli sui editoriali no Paolo fonda e realizza un piccolo giornale on line non locale
Quindi no nella grande giornalista il grande scrittore e vengono minacciati grande giornalista nel senso della televisione
Di respiro nazionale penso Livio Abbate piuttosto che Giovanni Tizian se dedicandosi piuttosto che Sandro Ruotolo
Oppure Roberto Saviano no lui
è quel tipo di giornalista di giornalismo che picchia sui territori che illumina i territori purtroppo da solo
E questo chiama in causa diciamo la fragilità della società civile da una parte e la fragilità del nostro mondo del mondo dell'informazione
Io dico sempre che se Paolo sessantuno sovraesposto se Sandro Ruotolo è sovraesposto
E per colpa degli altri giornalisti che non fanno il loro dovere
Paolo Borsellino e Giovanni Falcone erano magistrati sopra esposte
Mentre il loro facevano una battaglia per liberare la Sicilia la mafia nel Consiglio superiore della magistratura nei palazzi
Del potere giudiziario siciliani si combatteva una battaglia all'interno tra un fronte che voleva rompere
è il cosiddetto giudice mafioso cioè quella borghesia
Mafiosa che non riconosceva mai abbiamo iniziato negli anni ottanta ne avevamo sindaci che dicevano che la mafia non esisteva
Avevamo magistrati il famoso giudice Carnevale
L'ammazzasentenze avevamo questo mondo che è quello che poi appunto c'è sempre quando a trentanove anni di distanza ancora oggi ci chiediamo
Abbiamo bisogno di conoscere un pentito di Stato per sapere la verità sull'omicidio del fratello del capo dello Stato ci racconta questa lotta tra bene e male che una lotta tu
Ancora oggi aperta che non l'abbiamo ancora
Non l'abbiamo ancora vinta e quindi
Abbiamo questo problema anche che da parte nostra dove c'è ancora
Un mondo dell'informazione molto conformista molto legato
Alla casta e al potere che fa parte della casta e del potere e che sovraespone quei cronisti che oggi definizione orrenda cronisti con la schiena dritta in realtà noi siamo cronisti punto
Giancarlo Siani era un cronista
Poi certo giornalista giornalista termalista impiegato ma perché già all'epoca e guardate io lo dico qui a Napoli
Il pezzo di Giancarlo Siani che gli è costato la vita mostrava nella prima pagina del Mattino di Napoli
Stava nelle pagine della provincia
Perché il Mattino di Napoli di allora come i giornali di oggi
C'è una contaminazione
Non c'è l'indipendenza degli editori e l'autonomia del giornalismo il mattino dell'epoca di allora era il Banco di Napoli era il giornale di propaganda dei forzati dei famosi viceré di Napoli questi che ci troviamo qui
Era il periodo di Antonio Gava era il periodo di Giulio Di Donato Di De Lorenzo era la Prima Repubblica
Era il Corriere della Sera quelli erano gli anni del Corriere della Sera
Della P due
Condirettore della P due che era Franco Di Bella poi abbiamo avuto a Napoli uno straordinario giornalista mai neanche lui P due
Che era Roberto Suni
Allegato anche Luigi a Franco Di Bella eccetera straordinario cronista amico personale per cui ne parlo con dolore ma quelli erano quegli anni
E che ci ripropongono ancora oggi questa questione del rapporto dell'astronomia ora la storia di Paolo la storia di Stefano
Tante storie dei giornalisti minaccia e voi non dovete pensare soltanto a quelli famosi alla Federica angeliche oggi esce con un film voi dovete pensare alla collega di Messina
Che sul parabrezza della macchina c'ha la testa Danny Aiello dovete pensare a Cristina Liguori napoletana
Dovete pensare ai tanti colleghi napoletani delle piccole realtà l'ultima la collega del mattino il pino e si è trovata e si è trovata delle minacce io penso a Gennaro Todisco del Gargano che gli hanno incendiato la macchina cioè c'è una netta anche perché noi stiamo cambiando
Il giornalismo impone informativi
Stanno nel pieno della rivoluzione tecnologica
Il nostro collega e amico Stefano
Il pezzo inchiesta sua sul cimitero di Cardito è andata su Facebook non è che è andata suo fan peggio che a dire internet oppure sulle pagine digitali del Mattino di Napoli no
Paolo oggi ha una visibilità maggiore purtroppo per lui da una parte del per fortuna che così viene detto di ma all'epoca c'erano mille
Lettori
Cinque mila Massimo a sopperire però vedete come fa male o far male l'informazione locale perché e la continuità perché la mafia è zero che investe e oggi ne dobbiamo parlare della mafia
Più pericolosa oggi l'emergenza mafia in realtà l'abbiamo nord del Paese non l'abbiamo al sud non è assoluta abbiamo gli anticorpi perché noi al sud vedete nella storicità di Napoli quartieri c'è una società civile che stalinista ribellando sta lavorando cioè noi sappiamo i mafiosi sono siciliani camorristi napoletani
Però sia magistrati che poliziotti che Società Civile
Che agiscono al nord
Dove non è più un'infiltrazione
Ma è un radicamento la società civile è ancora non reagisce ancora sottovaluta questo fenomeno e quindi c'è anche l'informazione che sottovaluta e che quando non esso non sottovaluta se andate a leggere gli atti processuali del processo in media o le ultime pagine dell'ordine di di gli ordini di cattura Eraclea
A Venezia dove i camorristi che stanno lì parlano di uccidere una giornalista che rompeva le palle virgolette punto
Quindi
Come dire di Bari passino ai abbiamo una fragilità della società
Abbiamo un aumento di come dire di crisi identitari
Di società che di slacciare mentre noi che raccontiamo a questo siamo i primi a pagarne le conseguenze
Con una società civile forte il giornalista forte
Con una società civile debole è chiaro che diventa un obiettivo un target se poi neanche la categoria sta con con il collega Testoni giornalista perciò è un libro interessante
Perché ci racconta un territorio
Questo lo dobbiamo dire noi proprio che siamo in queste ore pregando
Per la sopravvivenza di Noemi ognuno di noi a un amico
Un familiare conoscente ne abbiamo più di duecento vittime innocenti mostre città nella nostra regione il sottoscritto sapete bene che è una cugina che è stata uccisa
A Napoli
E quindi sappiamo bene
Che cosa vuol dire vediamo in questo momento
Per la per la vita di di di Noemi però il quadro a livello nazionale veramente
Inquietante è allora importante è importante lavoro di Paolo ed è importante perché ci racconta pure che in realtà noi oggi
A dispetto alla censura
Abbiamo più armi però proprio perché oggi il mondo
Sta passando tutto il mondo dell'informazione e della comunicazione passa in internet
La storia di Paolo è un giornale
On line è una testata giornalistica la spia appunto di tutti
Gli altri lavorano sui giornalini sulle si fanno le pagine Facebook però c'è bisogno proprio perché sapete tutto il fenomeno della delle fette news della manipolazione su internet però noi dovremo fare i conti con questa realtà
In Italia abbiamo trentaquattro milioni di account Facebook
In Italia mediamente ogni ognuno di noi sta sette ore al giorno davanti al computer
Davanti al telefonino e davanti al TAR le abbiamo bisogno quindi di come dire come sindacato anche come cronisti come il mondo dell'informazione di proteggere questi giornalisti
Che provano a diventare essere giornalisti
Su internet sapendo che molti di loro non avendo neanche le testate
Non saranno mai avranno il passo diciamo della tessera professionale ma su questo noi come società civile noi come sindacato dobbiamo avere questo mondo come il nostro
Punto di riferimento dobbiamo essere noi a dargli la strada
Della del come dire del di del diritto ed il dovere di informare correttamente e la risposta a questo mondo delle notizie confuse delle band information delle delle fette delle feste minuzie
Noi a detta del Consiglio d'Europa siamo il Paese europeo più il rischio per la libertà di informazione
Sì perché siamo delegittimati siamo delegittimati dalla politica
Non è una questione di recente di Beppe Grillo o del ministro Salvini è una questione che ci portiamo dal periodo berlusconiano per i venti anni di Berlusconi
Quando non si è voluto affrontare la questione del conflitto di interessi per cui paradossalmente la politica controllava l'informazione attraverso il passaggio anche imprenditoriale editoriale
Di un leader politico che controllava l'informazione
Televisiva e anche dei quotidiani della della carta stampata quindi noi paghiamo questo scotto di essere delegittimati detto siamo siamo più deboli perciò abbiamo bisogno invece di marcare queste differenze
Internet ci può dare una mano da questo punto di vista rossa mentre perché la censura
Io che il diciotto aprile del due mila e due
Ci fu l'editto bulgaro per cui Berlusconi disse nella mia RAI non poteva lavorare Enzo Biagi Daniele Luttazzi e Michele Santoro noi non abbiamo lavorato ci siamo dovuti rivolgere al magistrato vincere la causa
Oggi questo livello per fortuna alla rivoluzione tecnologica
Come dire supera questo livello perché ci sono mai realtà come fan Beggio punto detti che hanno sette milioni e settecento mila visualizzazioni al giorno cioè voglio dire sono numeri
Però per fare notizia per stare sulla notizia sia sogno ma molto di più il Codice professionale deontologico sul quale dobbiamo dobbiamo tutti
Lavorare
Siamo un Paese delegittimato
E i primi a pagare le conseguenze su quelli che stanno sul campo non è che sono i direttori agli editori
Ma sono i Paolo Borrometi sono i tanti cronisti che perdere euro a pezzo
O per passione spesso
Solo per passione per qualche rimborso
E Stefano che erano undici euro al giorno
E Stefano lavora sta economie oramai un garantito
Guadagna undici euro al giorno
Questo è il il e rischia la vita per undici euro al giorno ci sono colleghi che rischiano la vita per tre euro pezzo quando lo fanno noi oggi dobbiamo fare i conti
Con questa con questa realtà
Bisogna come dire ripristinare i ruoli
Bisogna
Chiedere alla politica imporre alla politica
Io posso accettare la critica dell'opinione pubblica del pubblico però l'opinione pubblica e il pubblico
Ce l'hanno un'arma speravo che cambiano canale ok al in edicola cambiano il giornale comprano un giornale diverso
La politica non può fare le liste di proscrizione
Perché le liste di proscrizione
Come dire autorizzano a colori
Alla società civile cioè se sento no il politico criticare la vicenda del sindaco di Noto poi chiunque corrette
è autorizzato
A insultare offendere a criminalizzare il giornalista o chiunque per strada
Si può rifiutare
Di essere ripreso o di mandare a quel paese il giornalista con una testata in testa con una un pugno e con le storie di tante colleghe che colleghi sorpresi schiaffi in faccia
Che è cosa diversa
Dalle minacce invece che vengono dalle mafie
Dove
Ci sono organizzazioni criminali che decidono
In base al lavoro che il giornalista fa di procedere alla minaccia uccisione mentre poi c'è questo livello diffuso novecento proiettile vagante colpisce la bambina di quattro anni ed è gravissimo
Noi abbiamo più di duecento vittime innocenti ed è gravissimo
Ma quando un giornalista nell'esercizio delle sue funzioni del suo lavoro viene ucciso viene fu rigeneranti preferito è ancora più grave è ancora più grave della morte di un magistrato e di un poliziotto
Perché nella libertà di informazione tutti da la qualità della democrazia
Sentiamo l'autore
Intanto grazie grazie grazie Claudio non solo e non tanto per avermi invitato e per aver organizzato questo momento ma per quello che stai concretamente facendo per la libertà di informazione non solo Lina Campania Napoli lo dico perché
Ti conosco e perché so bene quello che avete fatto in questi ultimi anni passando dall'inesistenza della sindacato Anna con invece un sindacato videro reale che quello che vediamo ogni giorno tanto vivo e tanto reale che qualcuno scusatemi se mi faccio ricevere differimento
Appena pochi mesi fa vedendo la vostra vitalità ha pensato bene di acquistare pacchetti di tessere
E cercare di scalare il sindacato campano gli hotel sono ovviamente per delibere scalate ma devono essere realmente libere ecco perché io penso che fra i tanti ringraziamenti care facciamo a volte formali mi sento invece di farne uno sostanziale ed è quello che faccio oggi qui perché i casi di Stefano ma anche l'ultimo caso che ha riguardato Sandro poi ne parlerò
Senza l'aiuto del sindacato
Campano del tuo del vostro impegno quotidiano non sarebbe arrivati a livello nazionale ecco perché noi chi dobbiamo dire grazie vi dobbiamo dire grazie quando io mi collego subito al tu al vostro impegno
Battendo e intrecciando ciò che ha detto
Desiderio mi onoro di essere amico
Di Desirée che è un'altra delle esperienze meravigliose che partono da questo territorio guardate il festival imbavagliati ogni anno mette assieme voci fra virgolette negate che riguardano tutto il mondo perché
La libertà la lotta per la libertà di informazione
Non si può fare in Italia dimenticandoci che a pochi chilometri dalla mia provincia di Ragusa Malta hanno ucciso Daphne Capuana Galizia
E se ne pensiamo che sia un fatto localistico stiamo sbagliando tutto già usate viene ucciso nel suo paese probabilmente i mandanti sono in Italia no e e questo e un fenomeno che lo dobbiamo allargare ecco perché non possiamo parlare solamente a casa nostra io ti ringrazio anche per
L'occasione che darà il giorno venti io corro dedicato il libro a dire ok li ho dedicato il libro aggiungere geni questo libro giallo proprio per Giulio regia ENI per ricordare una battaglia di libertà che deve essere di ognuno di noi non Polo qualche ministro dice che la verità sul rigore geni è una verità che importa solamente a una famiglia io
Sogno un Paese in cui un ministro oggi dica che la verità per un ragazzo che muore un nostro fratello un mostro connazionale sia la ricerca della verità per ognuno di noi quater non c'è secondo me nessuna differenza
Fra la ricerca di ieri
Sulla verità bella verità sulla strage
Di via D'Amelio piuttosto che
Su quello che è accaduto a Giugliano ingenui perché stiamo parlando comunque lì situazioni di depistaggi inaccettabili che hanno riguardato ad esempio Peppino Impastato io e Sandro penale ieri eravamo a Cinisi
Insieme
E sono dicendo che si lega no
E faccio solamente qualche riferimento pensate che il capitano poi maggiore dei carabinieri che ha depistato per primo
Le indagini sulla morte di Peppino Impastato scrivendo che fosse un terrorista e lo spesso si chiama Subranni che appena qualche anno dopo
è iniziato il processo d'appello è stato condannato nel processo Stato-mafia
E quindi come vedete ognuno di ogni cittadino ha bisogno della libera informazione perché alta anche solo per collegare in tutti questi elementi guardate io penso sempre come acconto in tutta Italia quando non ho possibilità il caso di Armando Gatto il suo tono Arnaldo capì il sunto con altri colleghi hanno scritto un libro straordinario che si chiami il casalese
Oggi quel casalese e condannato o in secondo grado
E e se non sbaglio Arnaldo Caprai su tutto dopo aver con gli altri colleghi ricevuto una querela che e ovviamente temeraria la richiesta della distruzione di tutte le copie e anche un milione di euro di risarcimento danni
Quel sottosegretario oggi e in galera con la condanna confermata in appello
E vorrei sbagliarmi ma temo che invece la causa civile nei loro confronti sia ancora in esse e allora un problema c'è non ce lo dobbiamo dire soprattutto male siamo più che altro colleghi qui dentro in questa stanza se noi pensiamo di fare come i capponi diventi solo che sapevano di andare a morire nel frattempo si beccavano penso che stiamo sbagliando e stiamo sbagliando tanto
Fare una lotta seria per mantenere in vita radio radicale io ringrazio Radio Radicale per questo microfono che ho visto tantissime volte nella mia vita tantissime volte guardate da Radio radicale
E di tanto in tanto
Mi hanno diviso tante idee tante campagne che sono state fatte nelle dico una quella sull'uscio sullo scioglimento dei comuni ad esempio ma la cosa bella di radio radicale ed è quello e anche sogni in un Paese normale è l'idea volte Eliana del non condividono d'opinione ma morivo affinché tu posso esprimerla ecco io questo
Questo concetto oggi non lo vedo in Italia penso che spegnere radio radicale sia uno dei più grandi in reati crimini che si possono compiere controlli terza biforcazione del nostro Paese
Credo che abbiamo venga venga
Perché non basta un libro non basta a solidarizzare con i con i colleghi più esposti magari poi dimenticandoci né altri non basta bisogna però fare squadra su quelli che sono i tempi reali fraterni fa piacere
Che il ministro degli Interni vada il venticinque aprile a Corleone
Mi fa tanto piacere mi farebbe però ancor più piacere che poi il primo segnale chiaro sia rimuovere Siri dal suo dal suo dal suo posto visto che e indagato per corruzione con altri che sono indagati per mafia e siccome vengo da un territorio come siete voi dove i segnali e simboli sono tutto no
E allora penso che questi simboli debbono essere concretamente i dati ogni giorno in questo cercato di fare
In
In questo libro raccontando non solo e non tanto una storia personale che di sofferenza ma riguarda la mia persona di può commuovere
Per il primo istante ma poi giustamente ognuno di noi ai ai problemi
Nel quotidiano io penso che un giornalista debba continuare a raccontare ed è quello che ho tentato di fare io ecco perché non raccontato
Una storia strappalacrime ma ho raccontato soprattutto lei niente inchieste giornalistico almeno cercato di raccontare queste perché
Il pomodoro che parte dal mercato ortofrutticolo di vittoria passa di maremmano potremmo dire in una staffetta simbolica che io cerco di raccontare no da Cosa Nostra
Ai Casalesi che ne gestiscono i trasporti no alla 'ndrangheta che usa quelle flotte di camion ogni giorno per portare in lungo e in largo nel nostro Paese quello che per loro è la vera ricchezza cioè la cocaina ed è queste cose penso che i cittadini gliele dobbiamo raccontare
Non gliele possiamo raccontare gliele dobbiamo raccontare io dico sempre
Che penso semplicemente dovuto ai ragazzi quando me lo chiedono nelle scuole no e mi dicono
Ma tu mi faresti
Ma il la domanda è posta male no perché io non sono un eroe Sandro Ruotolo non è un errore e Arnaldo Capelli sunto non è un errore siamo sempre d'ognuno di voi ognuno di noi non è un eroe semplicemente un giornalista che si è innamorata questo straordinario
Mestiere che poi anche una professione né i fatti no entrambe
E chi fa semplicemente il proprio dovere un giornalista che ha una notizia che ripeto è un fatto che sento un fatto non ha una seconda strada dopo che lo ha verificato ovviamente lo deve raccontare storie e questo il nostro ruolo è che il nostro ruolo
Nel quotidiano ecco perché io ho cercato di raccontare
Tutto questo perché vedete mi faccio qualche esempio poi non sarò
Troppo troppo troppo lungo quater prima si è detto la tessera professionale
Peppino Impastato
Giovanni Spampinato
Non avevano la tessera professionale in tasca che l'hanno data il giorno dopo la morte
Di Peppino Impastato noi invita e qualcuno anche
Morte
Abbiamo detto che fosse uno un passo un provocatore
No c'è qualcuno in questi territori lo dobbiamo ricordare perché poi anche lì dobbiamo fare differenze forse arrivato il momento di fare differenze fra i giornalisti perché
Se dobbiamo colpire qualcuno allora probabilmente iniziamo a colpire chi fa titoli tipo bastardi islamici perché quella con il punto non è libertà l'informazione quindi un'altra cosa no viene avanti di retina quelle tutta un'altra cosa
Copiamo ad dobbiamo avere il coraggio di colpire un direttore che si chiama Mario Ciancio Sanfilippo che a processo per associazione esterna mafiosa che gli hanno sequestrato tutti i suoi giornali per questi odiosi Issey Miyake eppure non ho visto nessuno dell'ordine che si sia come dire intestato questa queste battaglie perché è un problema cede sostanziale un collega collega e stato condannato nel processo più importante della mafia al Nord o il processo e migliaia no e qualcuno lo dovrà pure raccontare che però non siamo tutti identici e nello stesso momento in cui quel collega tra virgolette
Faceva quei fatti si macchiano di reati per i quali è stato condannato in primo grado per l'amor del cielo un altro collega che si chiama Giovanni Tizian veniva minacciato più o meno negli stessi clan
E queste cose noi abbiamo il dovere di raccontarle togliere la scorta Sandro Ruotolo
Ma io sogno un Paese civile in cui quando a Sandro Ruotolo toglieranno la scorta significa che il cane che il boss dei casalesi che lo ha minacciato magari si è pentito no ha iniziato a collaborare con lo Stato e che lui realmente non abbia più un pericolo di vita io invece temo e ricordo sempre le parole
Che pubblicare il giorno in cui venne fuori la notizia della possibile revoca della scorta a Sandro Ruotolo tu Ruotolo ed è un
Rischio che secondo me guarda ti dico una cosa ho visto che secondo me non abbiamo scampato
Ancora oggi e se la stessa problematica si ripresenterà fra uno due tre quattro mezzi e servirà la stessa movimentazione di popolo no perché vedete
Io ricordo fra le tante immagini che vedo straordinarie ringrazio ancora una volta Desirée per queste possibilità che ci dà io ricordo le parole di Tommaso Buscetta al maxiprocesso quando i giudici i domandarono
Su due omicidi eccellenti mi chiesero di fare luce no e omicidi che erano stati interpretati uno a a quattordici anni dalla condanna a morte di Cosa Nostra all'altra o a quasi vent'anni no
E il presidente del collegio gli domandò domando a Tommaso Buscetta ci ma come è possibile che dopo tutti questi anni no siano stati uccisi e veramente la mafia che gli uccisi e lui ha risposto ci guardate così Cosa Nostra a differenza delle condanne dello Stato le condanne di Cosa Nostra non cadono mai in prescrizione ti colpiscono
Quando ti possono colpire Giovanni Falcone diceva quando ti hanno isolato prima ti isolano poi ti colpisco
Radente e quello che accade con la Sicilia nei miei confronti perché sono costretto com'è stato detto a
A creare una testata giornalistica all'altro motivo semplice perché a me dicono venivo pagato tre euro e dieci lorde ad articolo
Ah mi dicono c'è Paolo Amato in questa Provincia non c'è
Quindi se due scrivere di mafia la devi fare fuori da questo giornale
Perché io un giorno mi alzo e dico creo la testata giornalistica io a differenza Dini altri colleghi che capisco anche per l'amor del cielo ho semplicemente detto ok me ne vado
Rifiutando quelle tre ore dieci grammi del dimenticherò mai quel capo redattore che mi guardo conta il volto incredulo di chi lo avrebbe mai creduto che io dall'altro lato della scrivania di stare alzata me ne sarei andato ma così ho fatto o sono stato un pazzo forse però e questo che è accaduto e quando il sedici aprile due mila e quattordici al culmine di tutta una serie di minacce
No perché anche lì la scorta si parla tanto di scorta a parte che vorrei dire a qualcuno che l'ha ritenuto scorto non è assolutamente un privilegio certo
Se tu hai la scorta per andare dal ministero a casa da casa al ministero e poi la sera tenerci con l'amica con l'amante o con la fidanzata allora magari quello è un privilegio no
Però se ce l'hai come altre persone comunque io prima di iniziare questa drammatica vita costa creditorio con la Croazia alla spalla per un'aggressione eppure già le minacce le hanno ricevute
Qualcuno aveva pure e ipotizzato idea di iniziare a tutelare le vite di Paolo Borrometi quel giorno ingrassato mezzo morto in mezzo vivo a terra
Ma loro racconto per drammatizzare ma per dire che dopo tre mesi da quell'episodio tentarono di dare fuoco a casa mia all'interno della quale io mi trovavo
Con i miei genitori rinasce l'inizio della ditta sotto scorta e pure qualcuno in quei giorni il titolo in prima pagina sulla Sicilia la mafia invisibile vi lascio immaginare cosa ci fosse scritto all'interno di quell'articolo e io semplicemente raccontato io ho raccontato e lo racconto nel libro di quegli amministratori di quella macchina amministrativa Scicli la città meravigliosa del Commissario Montalbano
Hanno no noto a tutti per la fiction famosissima che scendeva a patti con i boss ho raccontato
Alcuni esempi di quel figlio delle capomafia tavola che nel giorno del silenzio elettorale su Facebook
Scrive pubblicamente pubblicando la foto del proprio candidato Salvatore Guastella al consiglio comunale scrive pubblicamente votati tutti Salvatore Guastella
Altrimenti ricordate perché io c'ho le spalle più larghe del muro di Berlino parte il fatto che questa è il classico esempio che ci fa comprendere quanto la cultura della scuola sia fondamentale del gel con il muro di Berlino è caduto però il muro di Berlino è caduto ma uno dei più votati il giorno delle elezioni fu proprio il suo candidato nonostante fosse come dieci posto una rivendicazione così forte del figlio del capomafia con questi metodi in più votato uno dei più votati fu proprio quel candidato ma i cittadini però devono avere la possibilità di scegliere da che parte stare ed è questo che io ho tentato
Di raccontare in questo libro con tantissimi altri episodi che vorrei che vorrei raccontare che però non racconto per una questione di tempo boh chiudo su quello che doveva essere l'attentato nei miei confronti vede né un morto ogni tanto ho scelto io l'ha scelto l'editore è una parte di quelle intercettazioni come benissimo diceva Desirée
Ma io voglio ricordare però non tanto quell'attentato che era stato organizzato e nei confronti dei stavo scoperta il dieci aprile dell'anno scorso dalle forze dell'ordine probabilmente
E anche io lo faccio sempre e il momento di ringraziare le donne e gli uomini delle scorte no
Che in questo Paese fanno anche loro il proprio dovere e però anche quei magistrati ecco incoerenti e mi hanno salvato la vita e che Sandro Ruotolo venne conosce perché altrimenti no vediamo che quando facciamo il proprio dovere probabilmente
Realizziamo qualcosa di importante quell'inchiesta giornalistica che è quella sul pomodorino di Pachino nasce in una scuola nasce dalle parole di una ragazzina al a margine di un incontro in una scuola Pachino una ragazza mi abbracciò si mise a piangere e mi racconto la storia del proprio padre vessato
Dalle angherie della Società del capomafia all'interno del consorzio IGP di Pachino
Non del consorzio locale del Consorzio sotto l'egida del ministero delle politiche agricole e forestali e allora dopo
Studi
Che e ricerche quelle che possiamo fare quella aperte visure camerali eccetera eccetera io pubblica quell'inchiesta
E quell'inchiesta dopo appena ventiquattro ore dopo la pubblicazione di quell'inchiesta quella società venne buttata fuori dal consorzio IGP di Pachino
Ma lo sapevano tutti è vero lo sapeva in in se non tutti in tanti avevano fatto finta di nulla il giornalista scrive il la la la ditta viene buttato fuori
Qual è stata la risposta dei boss quell'attentato organizzato l'attentato organizzate quella rivendicazione che secondo un giornale importante molto quotato della provincia di Siracusa i boss avrebbero detto interrogati
Dai
Dai dai magistrati ligio il giorno dopo l'arresto
Le misure le ordinanze di misura cautelare dissero se noi prima o poi uccideremo Paolo Borrometi perché da un lato ha parlato di noi quando dico non parlava nessuno dall'altro lato
A ci ha fatto perdere con le sue inchieste milioni di Euro disordini che avevamo in da tutta Italia fino al Canada questo e il principio del giornalismo l'intero ma non per Paulo Borrometi non per Sandro Ruotolo non per Federica angeli
Ma per le tante tanti colleghi che cerco di illuminare le nostre periferie che sono quelle che sono a rischio in questo Paese in un Paese dove per qualcuno il problema sono gli immigrati e invece secondo me continua esterne ma
Ma
Grazie poco sembrano
Grazie al momento vincente dato per le cose importanti chiedendo e speriamo vivamente ancora a Napoli per peraltro grazie grazie a voi