Critica e militanti

Buongiorno da Radio Radicale qui e Matteo Marchini per la rubrica critica militanti
Nei primi anni Novanta tra Reggio Emilia e Bologna in atto uno dei libri più singolari che che abbia mai letto
L'autore il reggiano Piergiorgio Paterlini che allora redigeva in via Castiglione a Bologna il settimanale satirico cuore
Ed era reduce dal successo di ragazzi che amano ragazzi una pionieristica raccolta di racconti inchiesta sull'omosessualità
Ma il libro di cui parliamo i brutti anatroccoli dieci storie vere stampato da Feltrinelli nel novantaquattro da Baldini nel novantotto e oggi riproposto con una nuova introduzione dell'autore
Dai inaudito
è un libro ancora più speciale con la stessa tecnica del montaggio narrativo di una serie di interviste Paterlini descrive qui
Il disagio per eccellenza non sindacalizzati bile quello
Causato dalla bruttezza che handicap tabù e mistero e dice metafora delle domande senza risposta che pongono l'esistente non realizzate
Nello spirito polemico finale ribadisce di aver voluto portare alla luce qualcosa di spietato il re solubile di cui non si può che prendere atto se non si vuole assecondare lo spiritualismo da a patto che imita invece alla rimozione
Perché la bellezza di cui parla Paterlini non è un futile Standard ma una cosa fa CRA che dà emozioni altrimenti riproducibili
Ci dice l'autore che noi confondiamo
Il rifiuto degli standard insuccesso con quello della bellezza
E ci accusa e dice finiamo per amare l'inibizione rifiutare le mosse l'emozione teniamo insieme
Il culto della palestre la vergogna della bellezza una bellezza che è una cosa è che mendicità video oggettiva almeno entro certi limiti storici e geografici
Gli uomini e le donne di cui qui si narra la storia guardano tutti con con molta limpidezza con una indiretta definirebbe frontale questa verità cruda colte mozione
Che a loro è stata negata c'è chi come un primario di Varese si è costruito un matrimonio qualunque ma
Ma ricordo ancora la donna che da ragazzino che lascia intravedere il regno del FAS che non c'è
Un manager bolognese che nella traduzione scruta tecniche simili a quelle che potrebbe usare un'azienda in crisi e c'è uno studente di Perugia che ticket accorato perché la bruttezza debba il per compensata da altro pervenire tollerata
E che aggiunge questo naufragio centrale le carte la cui discriminante la bellezza sono molto più chiusa delle classi sociali costruite in base
Alla ricchezza al potere
Sono carte che non temono rivoluzioni anche perché i brutti non sono solidali tra loro appunto insieme tra loro si sentono anche ancora ancora più soli
C'è ancora una infermiera di Genova che dice di aver raggiunto con fatica una vita sentimentale accettabile ma priva di quel sublime di cui sarebbe stupido negare l'esistenza
C'è un'operaia modenese
Che notava ogni giorno come agli occhi altrui il passaggio da cicciona cretina chiara davvero troppo breve e c'è una traduttrice di Forte dei Marmi dura come i monti che ha davanti a casa
Che rivendica il diritto all'invidia
Ecco tutte queste persone in un angolo d'Italia hanno in qualche modo sfiorato il dio della bellezza e l'hanno visto fuggire sapendo che non si recupera il tempo perduto e e dirlo è difficile significa riconoscere un limite crudele il punto in cui
La natura è più sicuramente intrecciata con la vita con la vita di una società
Paterlini non è un narratore in senso stretto una ragione di finzione intere sospetto non è nemmeno saggi Paride non è un sociologo che mette avanti le statistiche e non è uno psicologo autorizzato da qualche tecnica
è piuttosto una sorta di cacciatore di storie che racconta con molta essenzialità
Stando in qualche modo prima e dopo e dopo l'estetica ma passandoci in mezzo per utilizzare tutti gli strumenti del latte i suoi libri migliori come questo nascono da urgenza affettive
Da un sapere che è cultura perché è passato per l'esperienza individuale che pesa con una grande dote di empatia di intelligente motiva
E così tutta la cultura viene messa al servizio di questo redigente in modo disarmato per cui
Citazioni di filosofi citazioni poco canzoni film l'evocazione della cosca ritarda che dedicheranno
Non sono mai decorative ma chiamano in causa e lettori in maniera nuda e straziante con un patto stretto premo ma stilisticamente sobrio che non si può rifiutare né esorcizzare
Perché mette davanti a una percezione elementare ovvia e nello stesso tempo divenuta divenuta tabù e per questo che Paterlini raccontare porte così bene la provincia italiana
In un modo telegrafico che va subito detto al punto e stabile scrivere soprattutto le cose più dolci teneramente comiche imbarazzanti importantissime di qualunque tipo di amore
E lo fa appunto tenta tenta conciliazione avrebbe detto qualche vecchio dormiamo mai inchinati al nemico guardarlo frontalmente con fermezza questo il modo di
I brutti anatroccoli di Piergiorgio Paterlini ripubblicato adesso dei nati a risentirci venerdì prossimo