La Costituzione lacerata

Garantendo quando
No
Signori signori questi qui
Allora
Grazie siamo pronti se vi accomodate così
Cominciamo
Voi sapete che l'occasione di questo piacevolissimo incontro alla presentazione Libero presidente Mancino la Costituzione la cerata con prefazione di Michele Scudiero che salute che che in sala
Ne parleranno autorevolissimi ospiti
Presidente Napolitano il Presidente De Mita presidente Fisichella tutti i presidenti ma prima di cominciare
Vorrei dare la parola con comunque cedo la parola al sindaco Jervolino per un saluto
Un brevissimo saluto anche a nome del presidente Bassolino di tutte le autorità istituzionali che sono qui
L'altro giorno lo dico al nostro moderatore all'onorevole De Mita anche Gal Napolitano e Fisichella ho detto una cosa nella quale credo profondamente cioè che questa nefanda legge elettorale
Qualche cosa di buono l'ha fatto in qualche cosa di buono che ha fatto è stato farci vedere a Napoli spesso con grande gioia il presidente Mancino
E con grande gioia oggi alla presentazione di questo libro
Naturalmente io non entrerò nel merito
Però una cosa Mancino voglio dirla ringraziandolo oltre che come sindaco di Napoli come il Presidente della ex presidente della Commissione affari costituzionali
Vedi Nicola senza entrare nel merito dopo aver tanto lavorato e penso a Bassanini pensa Cerulli Irelli a tutto il gruppo che c'era nella commissione Affari costituzionali per produrre la modifica del due mila e uno la legge poi confermata con referendum
Noi ci siamo quasi sentiti accusare di aver fatto qualcosa una birichinate a qualcosa che non va
E allora qui io voglio ringraziare il presidente Mancino per tre rilievi che fare lo farò rapidissimamente ognuno la correttezza del nostro operato nell'aver usato il meccanismo di cui al centotrentotto della Costituzione perché noi non volevamo sovvertire il tessuto costituzionale ma semplicemente attuarlo
Mentre invece evidentemente la situazione della riforma di adesso è diverso secondo e mi riferisco anche all'ottima prefazione di Michele Scudiero
Il fatto di essere partiti noi dall'articolo cinque della Costituzione per attuarlo meglio cioè il discorso non è sovvertire l'impianto costituzionale ma è attuarlo nel modo più pieno terzo
Rapidissimo l'annotazione politica
Attraverso la quale si evince che alcuni meccanismi penso al nuovo centodiciannove penso appunto a tutto il discorso della solidarietà territoriale
Penso al dal disco Roma come è stata attuata la devolution è stato completamente centodiciannove è stato completamente disatteso dal governo e allora Nicola
Per questo libro grazie mi piace la forma così spiccia dirette agli interventi parlamentari mai fatto venire un po'di nostalgia di palazzo Madama e come al solito viene fuori tutta la tua intelligenza il tuo impegno paura
Ringraziamo il sindaco e il presidente Bassolino puramente anch'io non entro nel merito del libro perché poi fanno gli ospiti a farlo lo suo ricordare in questo libro e anche la testimonianza di un lavoro
Molto importante molto proficuo molto impegnato da parte della il presidente Mancino in questi anni di legislatura e perché raccoglie tutti i suoi interventi sulla riforma costituzionale e sul sulla legge elettorale progettuale che il sindaco Jervolino ha definito nefanda perché una persona perbene USA la terminologia diciamo non troppo greve ma che uno degli autori
E la stessa legge ha definito come voi avete letto sui giornali una porcata estraendola scritta diciamo si qualifica si qualifica da solo
Io interrompendo diciamo il il dialogo tra presidente De Napoli dato subito la linea la parola Presidente Napolitano
Questa legge elettorale
Sarà modificata
Dal centrosinistra in caso di vittoria
Riceve il nove dice prede
Grazie buonasera io posso rispondere alla sua domanda ora o al termine comunque ho intenzione di occuparmi del libro di Nicola Mancino
Che ringrazio per avermi associato a questa discussione che mi interessa molto e che trae
Forti elementi di interesse dal
Più più vicino di così non posso o
Aparo più forti
Va bene così va bene
E che trae forti elementi di stimolo e di convinzione precisamente dai discorsi che Nicola pronunciato nel corso del dibattito prima ancora che sulla legge elettorale poi ci arriveremo sulla legge di revisione della seconda parte della Costituzione presentata dal governo di centrodestra e sostenuta cinicamente dalla maggioranza con qualche rara eccezione e ne abbiamo e ne abbiamo qui
Il segno vivo nella persona
Dell'amico Fisichella
Io in realtà non vorrei trattenermi troppo sul merito delle considerazioni molto acute penetranti
Va be'allora è però suppongo che sia il sistema di il sistema di amplificazione da che io credo di avere una voce sufficientemente sonora prima me l'hanno fatta avvicinare
Si sente
Più moderna fa Nicola me l'ha fatta allontanare decidetevi se c'è un tecnico che ne sappia più di Nicola in fatto di minima vanno
Va bene
Non vorrei addentrarmi perché oltretutto farei soltanto uno sforzo di ripetizione negli argomenti sviluppati nel suo libro i suoi discorsi in Senato e nelle brevi premesse che ritroviamo qui in questa volontà da da Nicola Mancino
Voi sapete comunque quali sono i punti essenziali su cui si concentra la sua critica che radicale nei confronti di questa legge di questa legge di revisione e sono temi sollevati anche da altri studiosi oltre che da altri parlamentari
C'è la denuncia del premierato assoluto cioè di una concentrazione abnorme di poteri nelle mani del del cosiddetto Primo Ministro dell'evento o dell'ipotetico primo ministro
C'è una fortissima alterazione
Degli equilibri né i rapporti tra gli organi costituzionali e in modo particolare nei rapporti tra Governo e Parlamento a danno di quest'ultimo
C'è una sostanziale indebolimento dei poteri del capo dello Stato in qualche modo una uno stravolgimento della sua figura di supremo garante
Della Costituzione e c'è una
Soluzione
Ibrida e destinata a creare gravissime disfunzioni istituzionali del problema
Pur rilevante e reale della riforma del Senato ovvero della riforma del bicameralismo io vorrei dire soltanto qualcosa
Su su un punto su cui mette particolarmente l'accento Nicola Mancino ed è quello appunto della crisi della rappresentanza
In effetti
Nicola Mancino fa
Di scendere diciamo un processo che poi è degenerato col centrodestra e con questa infausta cosiddetta la riforma costituzionale
Dal momento in cui nel mille novecentonovantatré approvammo alla Camera dei deputati e poi al Senato una legge di riforma per quello che riguarda la elezione dei sindaci
Io ho sempre sostenuto con piena convinzione la giustezza di quella scelta e anche la natura di quella scelta cioè non si trattò a mio avviso solo di una riforma elettorale si trattò
Con tutta evidenza di una riforma istituzionale e di sicuro si modificò in modo sensibile il rapporto tra Poteri del sindaco e della giunta da un lato e poteri del consiglio ovvero della rappresentanza dall'altro
Io non escludo che sulla base di un'esperienza che oramai e più che decennale
E si possa e si debba anche tornare su questo aspetto della della riforma
Si sa che anche per quel che riguarda poi successivamente il ruolo delle assemblee elettive regionali sono sorde preoccupazioni si sono manifestati inconvenienti però mi pare che si tratti di qualcosa di molto diverso e lontano rispetto alla deliberata azione di sovvertimento del rapporto tra Governo e Parlamento cioè tra esecutivo e rappresentanza a livello nazionale che ha perseguito la maggioranza di centrodestra
Anche perché i prima ancora che si giungesse a questa riforma che peraltro non è legge promulgata
E legge sospese a inattesa del referendum confermativo ma ben prima ancora di ipotizzare questo accrescimento
Di poteri nelle mani del primo ministro per via di riforma costituzionale ai sensi dell'articolo centotrentotto NI fatti
E nella prassi che si è alterato il rapporto tra Governo e Parlamento e si è andati molto al di là
Di una esigenza che pure avevamo riconosciuto da molte parti nel passato di rafforzamento della posizione del governo in Parlamento a fini di stabilità dell'esecutivo
Ora mai noi abbiamo io su questo voglio insistere diciamo come officia del Senato si me lo consente Nicola Mancino noi abbiamo ne sono rimasto impressionato tornando dopo quasi dieci anni in Parlamento
Dal novantasei al due mila cinque all'autunno del due mila cinque sia pure nell'altro ramo sono rimasto spaventato nel constatare
La caduta
Del clima e del ruolo nel parlamento noi abbiamo un Parlamento che è stato largamente conculcato nelle sue prerogative nei suoi diritti da una serie di forzature e di veri e propri arbitri che nella pratica la maggioranza è riuscita a perpetrare
Se si pensa il solo esempio forse il più clamoroso che la legge finanziaria cioè il fondamentale provvedimento di bilancio dello Stato non è stata discussa mi votate articolo per articolo ed emendamento per emendamento come pure prevede la Costituzione
Ma è stata votata con la fiducia in blocco su un maxiemendamento che ha sostituito interamente
Il testo sottoposto in origine al Parlamento si può misurare quanto grave sia stato questo stravolgimento questo svuotamento
Del ruolo e dei poteri del Parlamento io mi auguro che la maggioranza che uscirà vincente dalle urne io mi auguro che la maggioranza di centrosinistra sappia assumere come suo impegno essenziale
La ricostruzione del ruolo e della dignità del Parlamento anche attraverso
Le opportune modifiche regolamentari e naturalmente respingendo la legge di revisione costituzionale del centrodestra
Guardandosi inoltre dalla tentazione di ricorrere per esigenze di speditezza o di sicurezza nell'azione di governo
Agli stessi metodi a cui ha fatto ricorso il centrodestra per esempio l'abuso della fiducia
Ci vorrà pazienza ci vorrà presenza in Parlamento ci vorrà assiduità e scrupolo da parte della maggioranza parlamentare ma non bisogna ricorrere a strumenti attraverso i quali in questi anni il Governo e la maggioranza di centrodestra hanno fatto strame del ruolo e della dignità del Parlamento
Nicola Mancino nel nel discorso che premette agli interventi in Parlamento ha fatto anche un po'una ricostruzione dei dibattiti
Sulla riforma della Costituzione e dei tentativi in cui essi sfociarono
E e partito da ancor prima della commissione Bozzi è partito dalla indagine che
Fu compiuta dalle commissioni Affari costituzionali della Camera del Senato
Nel mille novecentottanta ottantuno ottantadue
La commissione Bozzi fu istituita nell'ottantatré
E lavoro molto produsse anche molto non avendo peraltro poteri di proposta e tanto meno poteri redigenti nei rapporti col Parlamento ma in ogni caso sforna ho moltissime indicazioni relative
A numerosissimi articoli della Costituzione che la maggioranza dalla commissione o il presidente della Commissione riti venivano sì dovessero introdurre anche se poi le conclusioni furono conclusioni non concordi ci fu una relazione di maggioranza ci fu uno o forse anche più relazione di minoranza ed è vero quello che ed è vero quello che rileva
Quello che rileva in questo suo discorso Nicola Mancino quando parla di una doppiezza delle maggiori forze politiche rispetto
Alle scelte da compiere suggeriti Onno in maggiore o minor misura concretamente o meno
Da dal presidente della Commissione e dalle conclusioni della maggioranza
Perché quelle erano indicazioni che avrebbero poi dovuto essere per iniziativa
Delle forze politiche cioè dei gruppi parlamentari tradotte in disegni di legge di revisione e costituzionale e non lo furono non lo furono in nessun modo io vorrei soprattutto ricordare l'occasione che si perse a conclusione di quella
Esperienza dei lavori di quella Commissione quando si lasciò completamente cadere nel vuoto la proposta di Roberto Ruffilli
E di Augusto Barbera
Che era una proposta di riforma della legge elettorale si tesi allora hanno circoscrivere l'ambito dei dei delle responsabilità della commissione che era ho sempre una commissione di studio alla sola materia costituzionale si ritiene di dover porre il problema dalla riforma elettorale
E si indicò il modello tedesco
Come modello di riforma accettabile e necessaria credo che l'aver perduto quell'occasione abbia avuto conseguenza molte gara molto gravi negli anni negli anni successivi se si vuole anche spingendo poi a riforme elettorali
Meno ponderate e e meno sostenibili di quanto non sarebbe stata probabilmente quella riforma suggerita da Ruffilli cheta Barbera
Poi ci sono state le due bicamerali
E noi ci troviamo adesso in un momento abbastanza difficile io voglio dirlo chiaramente perché
Pur condividendo pienamente l'impegno che è stato già annunciato che poi dovrà tradursi nella pratica
Di respingere per via referendaria la legge di revisione costituzionale approvata dal centrodestra il dilemma è il seguente
Bisogna condurre quella campagna e bisogna poi prepararsi prepararsi al dopo
Soltanto in termini di salvaguardia e riconferma del testo della Costituzione
Del quarantotto approvata il ventidue dicembre mille novecentoquarantasette dall'assemblea costituente entrato in vigore il primo gennaio del quarantotto
O si debbono proporrei modifiche della Costituzione naturalmente la bocciatura della legge di revisione costituzionale del centrodestra
Lascerebbe intatto il testo attuale che comprende anche la riforma del Titolo quinto effettuata dal centro sinistra
Ora sfogliando i discorsi di Nicola Mancino e per la verità anche sfogliando gli interventi lo avuto modo di presentare di recente a Roma di leopoldo Elia
E
Sono indicate risultano indicate una serie di esigenze che persistono di modifica della Costituzione tra l'altro anche di modifica del Titolo quinto tenendo conto di
A pulire di contraddizioni
Di insufficienze che ha presentato il testo varato in modo più o meno frettoloso nella precedente nella precedente legislatura e poi si pone il problema di rafforzare le garanzie costituzionale di rafforzare i diritti dell'opposizione
Insomma
Sostenere che la materia della possibile revisione della Costituzione e esaurita che si tratta soltanto di respingere questa riforma e di non toccare più nulla di quell'edificio io credo che sia
Posizione altamente opinabile
Penso che naturalmente noi usciamo da un'esperienza che non immaginavamo di dover vivere cioè l'esperienza di uno stravolgimento in nome della riforma
Partendo da diciamo da da questa esigenza sollevata nel passato da molte parti politiche si è veramente intaccato nel profondo il tessuto della Costituzione repubblicana
Però dubito che tutto questo ci possa spingere a delle conclusioni sia teoriche sia politiche
Di abbandono di ogni tentativo e prospettiva di riforma dico anche sul piano teorico perché si discute si discute molto
Se il procedimento previsto dall'articolo centotrentotto della Costituzione
Che voi sapete quale sia comunque eventualmente lo ricorderò parlando del dibattito che ci fu un'assemblea costituente sia stato concepito
Solo per modifiche di singoli di singoli articoli di singole norme della Costituzione
E non piuttosto per una revisione di più ampia portata evidentemente sia nella Commissione
De Mita Iotti in coloro che la proposero che ne presero l'iniziativa dell'iniziativa la presero gli allora presidenti della Camera e del Senato chi vi parla
Il compianto collega Spadolini su impulso del presidente della Repubblica che appena eletto
Oscar Luigi Scalfaro fece precisamente
Appello al Parlamento e gli disse rispettoso ma severo richiamo al Parlamento perché istituisse una Commissione per la riforma della Costituzione
Evidentemente allora si ritenne e si ritenne anche quando si costituì la successiva Commissione bicamerale del mille novecentonovantasette
Che la procedura dell'articolo centotrentotto fosse riferibile anche operazioni di più ampia portata revisioni di più ampia portata
Sempre limitate peraltro alla seconda parte della alla seconda parte della Costituzione
E d'altra parte io vedete in questo periodo anche per la celebrazione del sessanta del sessantesimo anniversario l'Assemblea costituente ho avuto occasione di di di ripercorrere
Di ripercorrere un po'i lavori dell'Assemblea
E che a questo proposito risultano ancora estremamente indicativi perché noi siamo poi finiti dicono insomma il Parlamento nelle mani dei saggi di Lorenzago
Diciamo di di quei quattro signori che
Non so a quale tavolo spero in stato di sobrietà ma ci sarebbe motivo di dubitarne
Verificando quale sia stato il parto di quella loro elaborazione hanno messo umane messo mano alla Costituzione repubblicana
Insomma i lavori della Costituzione
Che fu approvata alla fine quarantasette scaturirono da un processo
Straordinariamente intenso e profondo di riflessione e di elaborazione ci furono gli studi imponenti del ministero per la Costituente prima che fosse letta la Costituente stessa
Ci furono i lavori della Commissione dei settantacinque delle sottocommissioni
E diciamo anche lì ci furono
Vari quartetti diciamo come è stato poi quartetto quello di Lorenzago solo che un quartetto quello dei costituzionalisti eletti alla Costituente
Si chiamava portati Ambrosini
Per assi posato e il quartetto e il quartetto dei giovani della democrazia cristiana si chiamava Giorgio la Pira Amintore Fanfani Giuseppe Dossetti e Aldo Moro ora
Quello
Quello che colpisce è sempre l'approfondita delle discussioni e la sapienza delle soluzioni a cui si giunse talvolta fatti Khotan faticosamente
Si discusse molto di costituzione rigida e questo sul piano teorico e un problema su cui conviene tornare per un minuto
Il principale relatore su questa materia che poi fu e fu lui a proporre le formulazioni diventate definitive dell'articolo centotrentotto il l'onorevole Perazzi uno dei quattro costituzionalisti
Le affermazioni di Pera si risultano ancora oggi di una chiarezza straordinaria
Sì disse costituzione costituzione rigida
Il primo riflesso giuridico di questo principio della rigidità della Costituzione così intervenne nell'asse nella seconda sottocommissione
E quello che si può chiamare il primato della Costituzione sulle leggi ordinarie nel senso che la Costituzione si pone come un limite alle leggi ordinarie
Il che significa che la conformità alla Costituzione l'essenziale requisito per la validità di ogni legge
Ma quando si dice rigidità della Costituzione non si vuole affermare l'immutabilità assoluta di Jas
Si tratta di contemperare questi due concetti da un lato la rigidità della Costituzione della Costituzione e dall'altro la sua non immutabilità
E poi dalla principio di rigidità della Costituzione sì sì ricavo la necessità di un procedimento complesso
La lettura ripetuta a distanza di tre mesi in entrambe le Camere
L'ipotesi che nel raggiungimento dei che raggiungendo sì la maggioranza dei due terzi si potesse promulgare
In via definitiva
Quella legge di revisione costituzionale ipotesi che non raggiungendo sì la maggioranza dei due terzi si potesse sottoporre a referendum popolare perché altri che intervennero discussione
Insistettero molto su questo principio dell'intervento popolare
Addirittura si ipotizzò in un primo momento che il principio di intervento popolare dovesse tradursi in questi termini
Le camere approvano
Una prima volta un testo di revisione costituzionale e vengono sciolte
In modo che in qualche in qualche misura il popolo si pronunci
Nel rieleggere le camere anche su quel testo di revisione costituzionale e poi successivamente le nuove Camere ridotti no
Quel testo approvato dalle precedenti voi questa soluzione venne scartata perché si presso a a molte obiezioni che vennero ritenute serie e la soluzione sul finale fu quella vigente
E certamente si tratta di un procedimento che non è quello del di di una semplice legge ordinaria anche se forse ad a giudizio di alcuni non se ne distaccò a sufficienza
Ad esempio un costituente significativo il liberale Aldo Bozzi
Nel nella discussione sul progetto generale
E di costituzione dice vogliamo che la Costituzione sia rigida allora dovremmo rafforzare la garanzia rafforza aggravare la procedura di revisione per esempio imponendo la maggioranza dei due terzi non come condizione per non ricorrere al referendum ma come condizione sine qua non per l'approvazione e questo è un punto ancora aperto
E Nicola Mancino nel suo libro vi fa un riferimento esplicito egli
Dice e mi pare che dica una cosa da tenere ben presente che coincide un po'con la con la mia posizione col mio punto di vista egli e gli dice
La costituzione il problema della Costituzione esiste
E come
Bisognerà discutere in quale maniera ancora affrontarlo e si pone la domanda
Con i due terzi come maggioranza obbligata oppure no io ritengo e su questo tema discussione possa essere ancora aperta allora ci si preoccupò badate nella costituzione di non aggravare troppo il procedimento
Per evitare che la costituzione di fatto diventasse immodificabile
Adesso forse le cose sono cambiate l'esperienza ci consiglia muta per prudenza più di quella che avemmo se non nel mille novecento novantatré novantaquattro perché io ritengo che fu molto misurata la la riforma cui lavorarono
L'onorevole limite la onorevole Iotti come presidenti di quella commissione bicamerale forse più prudenti di quanto non fu la commissione bicamerale del mille novecento novantasette in ogni caso a me sembra
Che pur lasciando aperto il quesito se introdurre che peraltro implica una revisione della Costituzione introdurre la maggioranza di due terzi come obbligatoria bisogna però essere convinti che
La Costituzione l'articolo centotrentotto prevedono o consentono una modifica anche ampia della Costituzione che non è stravolta i principi fondamentali il punto e tutto qui
Elia in modo particolare ha insistito su sull'idea che poche possono essere oggetto di revisione della Costituzione
Le norme
Qual sia si parte del testo costituzionale ma non non modifiche che mettano in forse i fondamentali principi democratici come d'altronde
Ha ipotizzato anche la giurisprudenza della Corte costituzionale
La discussione naturalmente non è semplice su quali siano i principi fondamentali dell'ordinamento democratico che non possano essere sottoposti a revisione per esempio a parte
Quello che tutti sanno che non si può sottoporre a revisione costituzionale la forma repubblicana dello Stato
Si dà per scontato che anche l'articolo due della Costituzione quello che afferma la inviolabilità dei diritti fondamentali non possa essere sottoposto a revisione costituzionale il nome appunto di un principio di inviolabilità
Che anche sul piano dottrinario si considera assolutamente ineludibile
Ora
è evidente che
Delle
Revisioni per così dire totali sono fuori
Delle previsioni della Costituzione
Uno dei grandi costituenti Costantino Mortati in un suo saggio di alcuni anni dopo nel mille novecentocinquantadue
Tutto dedicato anche ai limiti del potere di revisione scrisse mentre la Costituzione pone un ordine totale fa sorgere un sistema di valori in quanto afferma e fa valere una concezione fondamentale di vita associata
La revisione invece adatta alle nuove esigenze l'uno o l'altra norma l'uno o l'altro degli istituti senza alterare le vie fondamentali dell'insieme
E aggiunse l'esperienza storica mostra come le revisioni totali siano state sempre rivoluzioni naturalmente
Col termine rivoluzione oramai sappiamo che si può intendere anche qualcosa di non esattamente progressivo ma anche qualcosa di sostanzialmente regressivo in ogni caso
Chi si dirà dai sostenitori della legge
Di revisione del centrodestra noi non abbiamo fatto una revisione totale abbiamo rivisto solo la seconda parte della Costituzione
Il punto è se attraverso quel tipo di riforma della seconda parte della Costituzione si sono messi in forse principi fondamentali
Che sono scolpiti anche nella prima parte nella prima parte della Costituzione e quindi io credo che occorra forse come premessa di un nuovo discorso sulle modifiche costituzionali necessarie una riflessione molto attenta
Sui sui contenuti possibili sui limiti e non solo sulle procedure e le modalità
Della revisione
Come si debba aprire questa discussione dopo le elezioni
Probabilmente prematuro dirlo io credo che il punto fermo debba essere quello della ricerca di un ampio consenso
Nel momento attuale non posso che considerare estremamente ardua questa prospettiva mi auguro che la prospettiva risulti meglio percorribile dopo il risultato elettorale e vedremo anche se e percorribile
A sufficienza dopo questo risultato elettorale la revisione della legge elettorale e concludo di cui parlava il direttore questa legge bisognerà assolutamente riuscire a modificarlo c'è una ipotesi di carattere referendario su cui personalmente sarei molto cauto
Anche perché viene apertamente presentata come
Soluzione
Parziale e strumentale un modo di sollecitare il Parlamento a legiferare in modo più comprensivo e accettabile io dubito un po'di queste sollecitazioni referendarie
Ma in ogni caso io credo che noi abbiamo un ibrido insostenibile
Abbiamo parlato molto e credo che purtroppo abbiamo parlato ha ragione di personalizzazione della politica in questo Paese e questa personalizzazione persiste ancora nel momento attuale d'altronde basta seguire che questi dibattiti televisivi che imperversano nella campagna elettorale attuale c'è una esaltazione direi senza senza limiti del ruolo dei leader
A questa personalizzazione si accompagna paradossalmente l'anonimato l'anonimato
Della scelta elettorale gli elettori che sono chiamati a votare per dei simboli i partiti che si preoccupano di indicare i simboli e non di indicare i nomi dei conti dati per la preoccupazione che
Quella indicazione poi si risolva in un in una parola in un nome scritto dall'elettore sulla scheda che faccia annullare il voto
Questo paradosso e insostenibile si tratterà di vedere quali strade prendere io sono dell'avviso che bisogna trovare delle soluzioni che rompano anche
Con la terribile
Prassi della frammentazione partitica e anche che riducano le possibilità di condizionamento di gruppi marginali e talvolta minimi sul piano dell'influenza politica nei confronti delle coalizioni
Di appartenenza da questo punto di vista io vedo solo due soluzioni
Un'ossessione potrebbe anche essere una terza di tipo spagnolo è una soluzione di tipo tedesco ed è una soluzione di tipo francese o la proporzionale con sbarramento non riducibile
Del cinque per cento e con il meccanismo della sfiducia costruttiva che taglia la testa al toro di tutte le aberrazioni che si sono costruite in nome della opposizioni ai ribaltoni
Fino a diciamo a blindare in modo
Inossidabile la persona del primo ministro per un'intera legislatura e la soluzione del doppio turno di collegio naturalmente tutto questo è un discorso prematuro io vorrei invece soltanto cogliere quest'occasione per due minuti di considerazioni suggerite mi dalla personalità e dalla vicenda dell'autore di questo libro dell'amico Nicola Mancino
In questo libro in effetti si esprimono non solo la passione e la combattività dell'impegno politico di Nicola Mancino ma la sua forte sensibilità ed esperienza istituzionale pur senza sottovalutare il suo percorso iniziale negli enti locali e il suo profilo di uomo di governo
Sul piano regionale e sul piano nazionale io ritengo che si possa dire che Nicola Mancino è stato ed è un uomo del Parlamento
Nel corso di lunghi anni di dedizione e di lavoro
Nicola Mancino ha mostrato di possedere il senso dell'istituzione e se posso aggiungere anche il gusto dell'attività parlamentare
Si è misurato nel merito dei dei dibattiti politici e dei procedimenti legislativi in Commissione in Assemblea
Dimostrando poi la sua capacità di direzione
E la sua padronanza dei problemi quando assunto è avvenuto per lunghi anni la responsabilità di presidente del più importante gruppo parlamentare nel Senato della Repubblica
E ed è stato perciò naturale io credo che venisse chiamato nel mille novecentonovantasei alla presidenza del Senato presidenza Chiappori retto con esemplare competenza efficacia imparzialità
Dico che è stato naturale
Per le esperienze accumulate per le proprie offerte in Parlamento non per un calcolo
Di distribuzione degli incarichi di prestigio e di potere tra le forze della maggioranza né tanto meno per i criteri di convenienza in tema di partito
Il mio auspicio e che le forze del centrosinistra sappiano dare nelle forse nelle loro scelte più delicate la priorità ai soli valori che dovrebbero contare
Valori politico istituzionali come quelli che nel mille novecentonovantasei incontestabilmente furono riconosciuti al senatore di lungo corso e amico Nicola Mancino grazie
Naturalmente è superfluo dirlo ma credo che questo appallottolato solo sì anche dimostrare non possiamo che associarsi al ai siamo alla riconoscimento che il Presidente Napolitano ha fatto il presidente Mancino io prendo spunto proprio dall'intervento del Presidente Napolitano per fare qualche breve domanda
Ha presente Fisichella salvaguardia del testo costituzionale o modifica
Eh sì sì sì sì alle modifiche quali modifiche quali esigenze questo
Revisione del testo dovrebbe rispondere e ancora sulla legge elettorale
Anche lei
Come scettico sul
Luogo referendario sulla sollecitazione referendario credo che o crede che sia utile per una modifica la legge elettorale di credo la trovi d'accordo
Grazie direttore sir risponderò cercherò di rispondere dirò la mia risposta
A questi due interrogativi nel corso del mio intervento io sono vicepresidente del Senato da dieci anni quindi due legislature
Nella prima delle mie due legislature come vicepresidente averlo come presidente Nicola Mancino
Nella seconda non avevo come ricerca come presidente Nicola Mancino sono nelle condizioni di fare un'analisi comparata abbastanza o accurata e avendo fatto questa analisi comparata accurata sono lieto di essere qui
A presentare insieme ad altri autorevoli personalità colleghi tutti più autorevoli di me
Questo libro
Non sono andato a presentare
Altri libri non è il primo libro però del presidente Mancino che presento sia ben chiaro perché ricordo Honda
Una un testo delizioso debbo dire una raccolta dei suoi interventi come presidente del Senato che
Erano altrettanti medaglioni di personalità che nel corso del quinquennio
Il presidente aveva avuto la occasione di ricordare personalità dalla storia personalità della cultura e poi anche altri altri temi
Sono quindi lieto di essere qui e sono lieto di essere qui perché ricordo
Come la presidenza del senato io ero vicepresidente della opposizione come la vicepresidente la presidenza del Senato è stata condotta da Nicola Mancino
Meglio Guarini vicepresidente dell'opposizione o quando si è stato vicepresidente del maggio
Ho già dato la risposta Foggia datato la risposta
Perché l'equilibrio
Il senso delle istituzioni
Il garbo istituzionale
Certamente
Anche c'era il riferimento alla alla maggioranza di cui era parte il presidio anche il presidente del Senato e tuttavia
L'impegno a valutare insieme tanti Asperti anche della vita del del Senato di quello che era il consiglio di presidenza degli appuntamenti che ricorda che che ricorrevano nella nel consiglio di presidenza e così via e quindi la predisposizione seria equilibrata dei lavori del consiglio di presidenza
Tutto questo mi ha dato il senso preciso
Di un impegno che andava al di là
Del ruolo di rappresentante di una maggioranza per a scendere al ruolo di esponente cospicuo delle istituzioni del nostro Paese
Ed è quello che si ritrova nel libro
Il libro si intitola la Costituzione la cerata ed esprime un travaglio
Esprime una sofferenza questo titolo non è il titolo che vuole soltanto giocare sulle parole è un titolo che
Che dà il senso di come di fronte a certe vicende
Uomini che hanno dedicato alle istituzioni lo conosciuto quando era ministro dell'Interno quando fu il portatore di una proposta politica allora che poi non ebbe esitò ma che già
Vedeva questa proposta in Nicola Mancino un interlocutore primario
Dicevo
C'è la sofferenza di chi abituato a vedere le istituzioni in un certo modo
E assiste al disdoro delle istituzioni stesse
Io nella legislatura in cui era presidente Nicola Mancino ho votato contro la riforma del titolo quinto
Tra le altre cose perché avevo anche la preoccupazione che potesse aprire la strada e lo richiamai questo aspetto a riforme peggiorative in maniera ulteriore
Rispetto a quelli a quelle questioni a quei temi sui quali coglievo elementi di critica che mi sembrava meritassero
E che temevo avrebbero poi consentito sia nel metodo sia anche nel merito
Una una sorta di attacco che poi si è puntualmente verificato nella legislatura successiva
Le mie critiche riguardavano
Essenzialmente tre aspetti il ribaltamento dell'Artide l'ala della ratio dell'articolo centodiciassette della Costituzione perché coglievo in ciò uno spostamento del del principio stesso della sovranità
La cancellazione della nozione di interesse nazionale e poi quel riferimento alla costituzione alla Repubblica come costituita da una serie di istituzioni che ponevano lo Stato allo stesso livello di una molteplicità di altre istituzioni talché il presidente dalla Repubblica era presidente di tutta la Repubblica ma solo capo di un pezzo del quadro istituzionale del Paese se posso usare questo questo paradosso
Nella nuova riforma quella del centrodestra cioè io costantemente criticato e rispetto alla quale costantemente in tutti i passaggi parlamentari espresso voto negativo
Al di là delle cose oltre le cose che già sono state limpidamente richiamate dal presidente Napolitano vorrei Enrico ricordare
La corte costituzionale
E composizione della Corte costituzionale uno squilibrio Frozzi fondamentale rispetto a quello che era l'equilibrio
Che la corte viveva con il riferimento D cinque cinque cinque ad altrettanti fonti della legittimità
Perché la magistratura
I cinque espresse dalla magistratura i cinque giudici dalle magistrature rinviava era un principio di sovranità della legge
I cinque espressi dal Parlamento rinviava no alla volontà nazionale i cinque astenersi dal capo dello Stato inviavano all'unità della nazione acciocché il Presidente rappresenta ai fini quindi c'erano cinque fonti di tipo generalisti Co.
Che il equilibrio reciproco davano il senso di una istituzione che si poneva al di sopra come giudice supremo del del quadro del quadro normativo
Adesso c'è uno squilibrio
Adesso c'è uno squilibrio a favore di di forze politiche sostanzialmente perché la composizione del Senato con certe caratteristiche la composizione il numero
Chi è che è stato sottratto all'Unità che è stato sottratto al Capo dello Stato alla magistratura
Sono elementi che
Fanno venir meno quella logica generalisti Ca'che si coglieva con straordinaria chiarezza nella composizione della corte costituzionale
Poi c'è tutto il grosso battuta la grossa questione della cosiddetta devoluzione
Il tema della devoluzione
è un tema inquietante per molti aspetti perché non soltanto sì incide
Su principi di uguaglianza per esempio sotto il profilo sanitario dal punto di vista territoriale ma perché la scuola è un grande fattore di formazione della coscienza nazionale
E quelle parti dei programmi che su sui quali sulle quali parte la la regione ha titolo per esprimere i suoi indirizzi
In una temperie culturale come quella che noi stiamo vivendo in questa fase che di drastico drammatico Sbrinz della mento dell'idem sentire
Del nostro Paese perché il Paese e in serie e gravi difficoltà non dobbiamo limitarci a fare valutazioni di mera forma quando affrontiamo questioni come quelle della profilo costituzionale che stato lacerato ma dobbiamo valutarne e le ricadute sulla vita collettiva e anche l'ambiente
Nel quale queste riforme costituzionali si colloca nell'ambiente nel quale questi sì riforme si collocano dal punto di vista culturale e l'ambiente di un Paese che non ha più o che ha ampiamente perduto
La coscienza civica
Questi sono rendono molto pericoloso certe riforme questo rendono straordinariamente pericolose così come anche sul tema
Dei di delle delle polizie regionali io ho molti motivi di preoccupazione perché
Perché non possiamo dimenticare che
Ci sono contesti regionali nei quali il riferimento alla coscienza nazionale non è così limpido e quindi si presenta costante il rischio che si mettano in mano a figure istituzionali che non hanno adeguato senso delle istituzioni una struttura di polizia regionale che ancorché nata con certe funzioni
Può costantemente
E e diciamo crescente mente
Operare in una logica di espansione e quindi anche di riduzione delle competenze delle polizie di tipo statale
Certamente esiste un problema del Parlamento il Parlamento non è più il promotore della produzione legislativa al Parlamento ha cessato se noi guardiamo
Il numero dei provvedimenti
Legislativi che sono di iniziativa parlamentare rispetto a quelli che sono di iniziativa governativa ci accorgiamo che alla alla conclusione del processo legislativo per ciò che riguarda i singoli provvedimenti arrivano praticamente solo
Solo
Testi normativi di iniziativa governativa il Parlamento è cancellato non soltanto è cancellato in molti passaggi procedurali e nel ricorso a molti espedienti che vengono forzati o norme che tengono forzate a mo'di espediente sul piano regolamentare
Domani letteralmente cancellata la capacità autonoma del Parlamento di essere soggetto promotore di produzione
Legislativa ci sono poi ancora non ricordo le cose che sono state già dette
Delle delle categorie concettuali che mi sembrano delle interferenze della prassi politica nel testo costituzionale
Il suo riferimento all'attuazione del programma mi sembra una interferenza della prassi
Nel nel testo questo riferimento alla maggioranza elettorale quasi che non si possa in corso di esperienza parlamentare
Determinare un fatto nuovo una molteplicità di fatti nuovi in relazione alle vicende interne e internazionali del Paese e mi sembra costituire un elemento di interferenza della prassi politica che
Lede quello che il carattere
La lesione del carattere secondo me della della costituzione in qualche modo si era già avviata in certi progetti che avevamo colto in sede di commissione bicamerale la più recente Commissione Barone quell'alla quale io ho partecipato e che
Ho visto caratterizzarsi
Con una anche da una crescita
Esponenziale dell'ampiezza degli articoli che si venivano portento
Egli attesti della a ad articoli di due righe di tre righe si sostituivano articoli di una pagina e mezza di due pagine quando le costituzioni dicono troppo finiscono per non essere efficaci
C'è stata una sorta di smisurata tendenza alla
Così alla formalizzazione di una serie di di situazioni che viceversa non non meritano di essere
Di essere inseriti in un in un testo costituzionale e che sono stati a mio avviso uno dei fattori del fallimento poi della commissione bicamerale perché quando si dice troppo ripeto una un testo costituzionale finisce per essere un testo che non svolge più quella funzione di limite alle leggi ordinarie che è stata precedentemente
Richiamata
Certamente siamo in presenza
Del referendum che ormai imminente
E il referendum come tale
Pone il problema se starà
Non confermata
La riforma del centrodestra
E rimane in piedi
Ne rimangono in piedi e i punti a mio avviso discutibili della riforma del centro sinistra e poi questo pone il problema di cosa si possa o si debba fare successivamente
E questo è il primo quesito salvaguardia o modifica
Sono diventato abbastanza scettico sul tema delle revisioni
Quand'ero più giovane
Ero in qualche modo il più incline alle revisioni
Non so se il mio scetticismo crescente derivi da come sono state fatte le riforme
O se derivi dalla categoria stessa di riforma
Che
Finisce
In troppe circostanze per diventare una sorta di processo di trasformazione tendenzialmente totale
Almeno su alcuni aspetti almeno su alcuni aspetti della del titolo quinto della riforma del Titolo quinto io credo che sia opportuno intervenire
Perché se no il il il rischio e che
Tutto venga affidato ieri ne parlavamo la presentazione di un volume
Di Vandelli con il presidente Elia il presidente Baldassarre
Con Franco Bassanini
E c'è il rischio che tutto poi vada affidato alla alla corte costituzionale cioè
Che svolga la Corte costituzionale questa funzione che finisce per essere di surroga nei confronti della capacità del legislatore di intervenire riparando e non facendo danni ulteriori quindi se lei dovesse dare una risposta direi che
Il legislatore si deve assumere la responsabilità di intervenire
Per realizzare talune modifiche che a mio avviso si rendono necessarie anche con riferimento al Titolo quinto
In invocherà il viceversa una maggiore prudenza
Di fronte alla ipotesi di interventi di più ampio respiro
Tra le altre cose perché e mi collego al al tema della legge elettorale perché
Vedo un Parlamento che non avrà poche difficoltà in ragione di questa legge elettorale
è stata introdotta che dannosissima per tanti aspetti uno dei quali è che rischia di aprire una di riaprire una transizione politica che faticosamente io so che a questo tavolo e forse anch'e anche il presidente Mancino a una tendenziale
A un tendenziale apprezzamento per il proporzionale non certo per questo modo di organizzare il proporzionale
Il mio punto di vista
è un po'diverso confesso su questo tema
Sulla le su questa legge elettorale credo che siamo tutti d'accordo sul suo carattere assolutamente assolutamente negativo
Su altre leggi elettorali il Presidente Napolitano ha richiamato il caso tedesco ha richiamato il caso francese
Alcune responsabilità che sono state addebitate al precedente sistema elettorale che abbiamo abrogato in realtà non erano responsabilità del sistema elettorale erano responsabilità del sistema politico
Il sistema elettorale tutto sommato ha fatto le due cose che poteva fare
Incoraggiare la la creazione di maggioranze numeriche in sede parlamentare
E incoraggiare l'alternanza tra le coalizioni rispettivamente di centrodestra e di centrosinistra altre cose non le poteva fare e comunque non le poteva fare in tempi così rapidi perché noi abbiamo nella nella cosiddetta Seconda Repubblica la proiezione di molti dei limiti della cosiddetta Prima Repubblica
E ci trasciniamo partiti politici che ancora adesso faticosamente stanno mettendo a punto elaborando un processo di revisione ideologica de queste forze politiche ovviamente
Creano dei problemi creano dei problemi in un sistema di bipolarismo
Fisiologico
Così come grandi problemi crea una formazione politica come la lega che per tanti aspetti si pone fuori dal quadro dal quadro istituzionale non voglio dire costituzionale ma dal quadro politico istituzionale degli
Equilibri Dionne sistema politico nel quale non vengano poste in discussione certi certi fondamenti quindi una serie di problemi
Sono problemi e che in parte rinviano alle eredità
Della del precedente assetto politico alla crisi del precedente assetto politico ci sarebbe voluto più tempo per riparare questi problemi
Se fosse rimasta la legge elettorale che è stata cancellata io credo che essa eventualmente con correttivi avrebbe potuto dare un contributo
Non spregevole alla alla normalizzazione alla resa normale vorrei dire meglio del nostro del nostro sistema politico partitico questo non è accaduto questo riapre un processo molto difficile di transizione
Personalmente mentre o qualche qualche difficoltà sul sistema tedesco che è un pur sempre un sistema un sistema proporzionale
E e circa il sistema francese
Posso osservare che il sistema francese
Svolge una funzione precisa e molto puntuale quando ci sono formazioni politiche che vengono percepite come formazioni politiche alienate quando questo c'è il sistema elettorale francese opera nel senso di una sotto rappresentazione drastica lo abbiamo visto costantemente sulla destra sulla sinistra
Quando questo non c'è non avviamo esempi comparativi non abbiamo realtà comparative per poter dire che noi dobbiamo instaurare necessariamente una preferenza sul sistema francese rispetto al sistema maggioritario uninominale a turno unico perché ripeto mancano gli elementi di comparazione fra i diversi fra i diversi Paesi quindi personalmente sono stato un fautore del doppio turno alla francese quando il Paese presentava certe situazioni del sistema partitico oggi mi pare che per le grandi forze
Liti che è una realtà di questo genere non ci sia più quindi possiamo anche immaginare un sistema a turno unico la differenza sostanzialmente fondamentale
E se gli accordi sull'anno priva o gli accordi si fanno fra il primo e il secondo turno questo è il dato per ciò che riguarda le forze politiche poiché si tratta di vedere se e in che misura le forze politiche nella loro autonomia
Sono capaci di trovare forme aggregative
Di significato tale da consentire che il bipolarismo si sviluppi anche sul terreno dei partiti oltre che sul terreno delle opportunità che può offrire il sistema il sistema elettorale
La riforma che abbiamo fatto è stata fanta adesso e contro la quale abbiamo espresso le nostre valutazioni negative rende tutto più difficile
Rende tutto più difficile quindi bisognerà se se si avrà la forza se ci saranno le condizioni politiche a mio avviso intervenire
Tempestivamente non sono sicuro che ci saranno queste opportunità bisognerà intervenire tempestivamente bisognerà stare molto cauti
Nella scelta di soluzioni alternative perché se prevarranno le logiche partigiane
Il sistema continuerà ad andare in maniera negativa il sistema continueranno a peggiorare dei qui poi la critica di fondo che io muovo alle riforme che sono state sviluppate segnatamente a questa abbiamo introdotto
Un principio di guerra fra le istituzioni abbiamo introdotto un principio di conflitto allettata dalle istituzioni Giglio è cioè cioè ci siamo mossi nella logica
Radicalmente alternativa rispetto a quello che è il ruolo delle istituzioni
Che non sono
Meccanismi per alimentare le risse tra i livelli istituzionali in cui si articola la vita della nazione
Ma sono meccanismi per assecondare le forme della pace sociale per assecondare le convergenze
Tra i diversi segmenti del sistema politico imporre la logica pur nella logica competitiva e qui come facciamo a ignorare proprio oggi un grande quotidiano richiama una graduatoria dei paesi cosiddetti più avanzati in base ai principali parametri siamo scesi a livelli impressionanti sotto tutti i profili
Nella popolazione anziana della della produttività siamo alle ai livelli più bassi della consistenza
Delle impresa e della Energia della competenza della lavoro delle nuove tecnologie dei livelli di inquinamento della scuola al ventiseiesimo posto come possiamo in queste condizioni
Nel momento in cui non solo tutte condizioni che rinviare a questi cinque anni intendiamoci bene
Bisogna avere l'onestà intellettuale di evidenziare questo ma sono certamente condizioni rispetto alle quali in questi ultimi cinque anni e non hanno fatto non hanno prodotto quei correttivi che sarebbe stato possibile oltre che necessario produrre
E noi su un terreno come questo cioè su un Paese disarticolato facciamo calare riforme costituzionali come se fossero degli elementi così di astrattezza paga mentre sono cose che incidono sulla realtà effettiva del Paese
Riforme costituzionali
Che tolgono coerenza al sistema politico coerenza al sistema istituzionale capacità decisionale e e operativa al Paese ebbe questi sono questi sono aspetti alle classi dirigenti di questo Paese hanno gravi e pesanti responsabilità sono realtà spesso astratte non col sì innamorano
Questa riforma seconda non è il prodotto di un innamoramento la riforma di questa legislatura
Il prodotto per un verso di una logica dissoluti IVA che era presente perché c'erano forze che erano dei soluti era e per un'altra l'espressione di un dilettantismo che supera i limiti dell'immaginabile
Altri elementi che viceversa in qualche modo ho visto attivi
Nella precedente viceversa scontano una certa astrattezza quasi che la realtà del sistema sociale e politico del nostro Paese fosse una cosa diversa da quello che io credo che ci sarà un immenso lavoro speriamo di poterlo compiere il libro di Nicola Mancino alla funzione di di un come dire ci dice
Fate attenzione perché questa lacerazione della costituzione non è solo la Costituzione lacerata e Hilla c'era mento che un certo una certa riforma costituzionale o riforme costituzionali
Sbandate quanto meno per non dir di peggio hanno prodotto nel quadro istituzionale ed è anche nella le l'accentuazione delle lacerazioni seggi assistono nel Paese e che sono serie che sono gravi rispetto alle quali mi auguro mi auguro mi auguro che le classi dirigenti abbiamo la consapevolezza e la forza necessaria per per potere intervenire perché fa male leggere fa male
Avvertire che la comunità internazionale ritiene che l'Italia possa uscire rapidamente dal novero degli otto Paesi più avanzati del Paese del mondo grazie
Ringraziamo il presidente Fisichella chiedo la parola al presidente De Mita
Chiedendo i abbiamo fatto già un po'analisi di queste modifiche costituzionali questa legge elettorale quanto pensare che questa rigetto e soprattutto posti in Cile nessun risultato di questa edizione sulla portata di questo risultato e soprattutto poi sulla governabilità del Paese
Dopo l'elezione
Ma io credo che
Da un po'di tempo
Ci sfugge
La la ratio dei comportamenti e le ragioni che determinano alle decisioni e quando voto fu
Quando fu avanzata la proposta di riforma elettorale
Credo che fosse chiaro
Il meccanismo che veniva proposto suo di l'aspettativa
Negativa per la maggioranza
Fu introdotto il mutamento di sistema
Cogliendo
L'incauto o inconsapevole suggerimento di uno dei partiti della coalizione
Che illudendosi che la riproposizione della proporzionale
Fosse condizione sufficiente per dare dignità culturale al rapporto tra le forze politiche
Non era così non è stato così
Illa proporzionali in realtà è stato un marchingegno per
Consentire a alla maggioranza una sconfitta meno rovinosa non a caso il tutto
Si è concentrato sulla ripartizione dei seggi duecentosettanta trecentoquaranta queste è stato l'obiettivo secondo la rigidità diciamo dei meccanismi di selezione della classe dirigente folla regione che persuase
La maggioranza piegarsi
Alla modifica del sistema elettorale diversamente non sarebbe passata con un criterio che l'opposizione ritenne non praticabile l'opposizione punto molto noto cioè in io dico l'opposizione non ero contento
Che insomma la nella maggioranza
Una quota di di voti potesse impedire il mutamento della legge invece fu spiegato
Ai componenti della maggioranza che riducendo il rischio o della perdita difatti con loro hanno votato in maniera molto rigida
Il meccanismo proposto le quote rosa non sono state bocciate per ragioni di cultura politica di per rispetto della novità del ruolo delle donne o non solo per calcolo perché ognuno promise i suoi la ricandidatura troppo e non è stato così per fortuna non è stato così
Parlo come punizione per degli incauti
Insomma sostenitore del sistema e quindi anche a male le lezioni dentro
Un processo io vorrei approfittare di questa cosa poi dirò o solo sulla legge elettorale
Degli avvenimenti e lo dico soprattutto a Fisichella
Durante questa legislatura non c'è stata mai di una proposta organica
Su una qualunque questione da parte della maggioranza
Perché una modifica organica può essere condiviso o meno
Ho però è un disegno
è avvenuto così soprattutto per alcune leggi sulla giustizia
Quando noi diciamo che le proposte dei Vieri ordino o della giustizia non sono condivise che in realtà diciamo una cosa vera e falsa insieme perché alla maggioranza non è che premeva riordinare la fusione della giurisdizione con criteri diversi
Siccome la legge sul falso in bilancio riguardava un processo che si celebrava a Milano in quelle settimane loro hanno introdotto la modifica della norma vendendo la per norma generale
Nonno per norma singola così quando è interessata alla maggioranza risolvere un qualunque problema hanno adottato sembra un provvedimento particolare
Tentando di venderlo come criterio generale l'ultimo quello sulle inappellabili inappellabilità
Delle sentenze che poteva essere anche una questione da discutere però è stata fatta in funzione di un processo nonno per il riordino della funzione della giurisdizione e la rapidità
Della decisione i tempi congrui
O la legge elettorale ha ubbidito a lo stesso criterio
E quindi noi e i adesso andiamo alle elezioni
Con uno un sistema che prevedibilmente nelle intenzioni di chi la proposte salvaguarda
Per qualche quantità l'opposizione crea difficoltà a la maggioranza anche se io ricordo a me stesso
Che nella lunga storia della democrazia italiana poi non è stato sempre vero che a maggioranze larghe c'è stata stabilita io a maggioranze ridotti stabilita qualche volta governi i con non maggioranze
Minore hanno avuto maggiore prestigio basta pensare al Governo Moro la Malfa che aveva una maggioranza ridotta ma aveva una coesione politica forte cioè la legittimità e sempre sulla ragione
Per cui si sta insieme non sulla quantità senza mo'attivazione sul lei questioni istituzionali
Io non dirò BND Mancino l'avete detto tutti gli otto essendo fratello gemello dovrei dire
Un po'meno ma io vorrei
Come dire
Io di costruire un po'Fisichella le motivazioni che ci hanno portato a questa aberrazione e dobbiamo dircelo con molta serenità
Il centro destra ha raccolto in maniera strumentale tante motivazioni del centrosinistra
Aveva portata avanti
Noi abbiamo fatto una grande confusione tra la stabilità dei governi e Linda movibili tardivo
Per cui anziché individuare il meccanismo che dava stabilità alle istituzioni attraverso la elezione diretta
Plebiscitaria Napolitano non era difficile immaginarlo prima
Ci siamo illusi che come dire il tampone per il fatto che provveda a ad evitare un rischio nell'immediato poiché non sia un ostacolo per il dopo
Io in questo
Insomma ho qualche preoccupazione a dirlo ma lo dico lo stesso
La la cultura che si sviluppa del nel nostro Paese Fisichella nell'ultimo periodo ha interessato poco il costituzionalista e molti politologi
Il costituzionalista aiutavano i politici ad individui a di individuare le regole dentro le quali poi si sviluppa avessi amministrata il processo politico io politologi
Hanno avuto alla pretesa di sostituirsi ai processi politici e indicare
Dentro una qualche formula il protagonismo l'ultima testimonianza di questa aberrazione
E la notizia che un gruppo di costituzionalisti o politologi io non so ancora a quale categoria appartengono
Ipotizzando il referendum sul sistema elettorale ipotizzano la soluzione aberrante che il premio di maggioranza anziché essere data la coalizione data al partito che ha la maggioranza relativa
Non lo so non lo so ma sì ero sorpresi dell'insegnano Costituzioni ma ma non sono costituzionale con il costituzionalista sia nel senso che sessantotto bravo
Ora soluzione del genere qualunque costituzionalista avrebbe detto se volete far vincere ti piglia la maggioranza relativa maggioritario non nella proporzionale col premier la proporzionale con il premio funzionali a governare un processo dove il pluralismo politico che si disgrega col premio a un incentivo all'aggregazione
Sei sono con essi se hanno la stessa motivazione si mettono insieme per vincere e che testimonia una posizione diversa alla possibilità di essere rappresentato senza essere costretto a da aggregarsi
Io credo che la e motivazioni che hanno accompagnato la lettura del
Delle difficoltà del sistema politica italiana un po'hanno portato a a determinate conclusioni è in realtà
Il la modifica
Che sarà sottoposta a referendum quando noi discutiamo le incongruenze la perfettibilità della norma e realtà discutiamo di una cosa che non c'è
Napolitano dice i saggi di Lorenzago no Lacoste TIR la modifica della Costituzione fu scritta in un patto politico di accordo per mettere insieme posizioni politiche in contrasto tra loro
Con la regola della spartizione delle convenienze
Alla lega fu promessa la cosiddetta devolution
Ai fascisti cioè Alleanza nazionale il premierato perché loro sull'idea della repubblica presidenziale si erano spesi a l'UDC che non si è mai capito che ruolo abbia svolto sullo piano di questo riordino
Perché la cosa singolare che adesso quelli più critici sul Piano del riordino sono quelli dell'UDC
Dove le colpe le
Non ho non no non le riduco e quattro hanno rappresentato questa confusione vede i fatti loro non hanno scritto delle norme hanno scritto una mozione congressuale
Quando si facevano i congressi dei grandi partite insomma la combinazione era a volte sull'aggettivo non non la pace e la sicurezza nonno per trovare un Vassallo che le norme costituzionali hanno una loro razionalità non si può metter insieme
Il ruolo del parlamento e il ruolo del Presidente del Consiglio con pieni poteri col paradosso
Mancino la la l'ha anche sottolineato che il premier che apparentemente ha un potere forte
Perché dovrebbe essere stabile illo o capo del governo stabile a maggior potere in realtà ricatta la maggioranza mai ricattato dalla maggioranza
Cioè è una sorta di condizionamento all'impotenza nonno la il il condizionamento allo svolgimento efficace delle norme secondo
Io sono molto preoccupato perché non da oggi
Ma io credo dagli anni Settanta noi abbiamo abbandonato la convinzione che la regola e sollecita attrice di comportamenti e interagisce con uno la il Governo dei processi ci siamo preoccupati descrive nella norma anche i particolari
Se
Lo dica in omaggio al professore scudiero la legge delle dodici tavole rimasi inalterata per trecento anni perché rispetto alla precetto c'era l'adeguamento della disciplina dei processi
Noi all'improvviso abbiamo scoperto che nella norma costituzionale dobbiamo mettere tutto e subito come in un regolamento di condominio ed all'arresto credo che era una logica cioè il regolamento di condominio e la forma
Recepita in alcune norme e abbastanza evidente contrastante quindi noi dovremmo riflettere con molta serenità perché i io spero mi auguro che il referendum non confermerà
La modifica ma o ancora la preoccupazione che la ridiscussione sul dopo sennò non recuperiamo cultura costituente che manca
Nello governo dei processi politici insomma la la ripresa sarà un po'delicata
Due considerazioni sulla legge elettorale
Io credo che dopo i risultati elettorali ci troveremmo di fronte ad una difficoltà siccome non ci sarà un accordo agevole sulla modifica della legge prevarrà il suggerimento che opportuno non modificare la legge perché se si modificasse la legge sì dell'Egitto terminerebbe il Parlamento che parzialmente vero non completamente vero io ho ho maturato un convincimento noi dovremmo modificare subito la legge appena eletto il nuovo parlamento con l'accortezza
Che il nuovo testo viene votato in un ramo del Parlamento in maniera che l'accordo c'è che è poi si vota in maniera definitiva alla fine in maniera che la preoccupazione del delegittimazione non ci sia
Quale delle due soluzioni se noi mettessimo di immaginare che le norme servano nonno a regolari processi
Ma favorire chi le propone
Insomma l'accordo potrebbe essere agevole credo che sia difficile tornare al maggioritario
Vista la opinione diffusa all'interno dei gruppi politici
Il raccolgo il suggerimento di Napolitano poi non è vero
Che collo maggioritario c'è stabilità e bipolarismo e con la proporzionale a frammentazione disordine sono così abbastanza
Astratte non vere
Perché l'abbiamo visto o io ero contro la modifica della legge proporzionalista convinto ritenevo che il maggioritario
I difetti che aveva non erano nel sistema Mannella qualità della politica nonno o nel rigida dalla norma bene o male però il maggioritario come Eva come era sollecitava a formare le coalizioni
Siccome il principio è rispetto ad una
Costituzione pluralista del sistema politico immaginare che in Italia andiamo ad una forma di bipartitismo rigido mi sembra quanto di più astratto ci sia il problema è sollecitare
Il lo pluralismo politico a dar vita a coalizioni
Questo può avvenire col maggioritario con la proporzionale quindi la proporzionale o col premio
Io trovo strano lo sbarramento del tre una delle due lo sbarramento co.co.co. non lo sbarramento e secondo me con lo sbarramento reale
Insomma c'è
La possibilità di spingere all'aggregazione poi io non ho mai creduto
Che le coalizioni si fanno solo col sistema elettorale le coalizioni si costruiscono Bonnot la convergenza sugli obiettivi politici quello che manca al sistema politico nel nostro Paese e la convergenza
Costruire obiettivi politici comuni
Probabilmente adesso ci avviciniamo di più
A recepire questa necessità rispetto al passato quando abbiamo creato un'illusione nella pubblico per l'Unione che sarebbe bastato stabilire due gruppi che si contrapponevano perché avremmo avuto la democrazia matura no la democrazia matura paradossalmente a parte dall'unità di fondo
Quando tutti pensano di il garantire come dire non lo stesso obiettivo poi la scelta dello strumento di rende indifferenti e noi invece abbiamo costruito
La logica del bipartitismo su una sorta di scontro necessario anche laddove probabilmente non c'era
Abbiamo elevato lo scontro come legittimazione delle parte che si contrapponevano creando una condizione di ingovernabilità da cui difficilmente ne veniamo fuori se il nonno con uno o grande impegno
Io mi auguro che vinciamo
Io faccio molto affidamento sulla grazia di Stato
Perché non è legata al fatto che uno che vince può e ha pure la grazia
Legata alla circostanza che chi svolge o una rete una funzione poi acquista la consapevolezza di gestire la funzione con equilibrio questa era ben pochi se
A chi svolge una funzione c'è l'illuminazione dell'intelligenza o delle culture tradizionali non è una cosa che fa male
Per cui vinciamo
Poi diciamo le amministrative che il secondo passaggio Napoli e terzo o vinciamo il referendum
Probabilmente con tre vittorie diventiamo tutti più umili più sereni e più disponibile al dialogo
Versiamo il presidente De Mita diciamo quanto esentare nel ruolo di moderatore libero
Il presidente Nicola Mancino antiacidi ascoltarlo esso tutto il vantaggio di potergli affidare le conclusioni
Io resto all'in piedi cioè il resto seduto non mi alzo
Ringrazio ringrazio
Innanzitutto
L'onorevole Jervolino per quello che ha detto
E anche per l'affettuosità delle sue espressione
Sono convinto che
Chi
Ha avuto possibilità di sperimentare rapporti politici all'interno del Parlamento
Sì rende conto che quando funziona l'istituzione
Si creano legami e solidarietà che non facilmente si dimentica
Ma ringrazio il direttore per la sua fatica
In un periodo in cui probabilmente per le vicende politiche che si accavallano
Diventano mutevoli
C'è più bisogno di stare in redazione piuttosto che intorno a una tavola rotonda
Io personalmente ho scritto qualcosa che può servire non tanto per queste elezioni
Va soprattutto per un percorso che dovremo fare
Dopo le elezioni
Quando saremo chiamati ad esprimere con un sì o un no
Alla riforma costituzionale complessiva
Sono
Riflessioni avanzata in Parlamento
Che peccano
Del vizio di origine perché dovendo controbattere le tesi
Della maggioranza spesso
Il pensiero di uno dell'opposizione per i gruppi dell'opposizione
Non è stato completa il completo
Io con franchezza dico
Che mi sono sempre battuto per il cancellierato
Partendo da questa considerazione
Che dopo cinquantacinque cinquantasei anni la Germania ha avuto soltanto otto cancellieri compresa l'attuale la metà
Vuol dire che il sistema
E funzione ha funzionato
E il sistema ha consentito anche quell'alternanza
Tra una coalizione
Democristiani liberali e una coalizione
Liberali socialdemocratici o successivamente socialdemocratici verdi
Cioè quello è un sistema che non necessariamente postula
Il ripristino della proporzionale non di questo proporzionale
E il discorso è stato sempre viziato
Ero vorrei dire al senatore Fisichella
Perché dire cancelliere significa dire o dovrebbe significare dire proporzionale il che non è affatto vero anche perché questo sistema a mio avviso c'ha una doppia natura
Collegi uninominali al cinquanta per cento e lista rigida proporzionale per l'altro cinquanta per cento
Naturalmente la lista rigida è temperata da una disciplina ferrea nei confronti del comportamento o dei comportamenti dei partiti
Una sorta di prima di primari intendo né
Per la selezione di quel cinquanta per cento che verrà
A sedere in Parlamento
Noi
Parliamo spesso anche in occasione della discussione della legge elettorale lo vorrei dire soprattutto al direttore del mar del mattino
Parliamo di ripristino del proporzionale
Io personalmente contesto che noi siamo tornati al proporzionale De Mita dice una delle due io in pieno Parlamento detto che non è possibile avere la clausola di sbarramento e il premio di maggioranza
E se è vero che il premio di maggioranza costruisce preventivamente le coalizioni come sta avvenendo in questa campagna elettorale
Noi con la clausola di sbarramento abbiamo tolto dal possibilità di distribuzione dei seggi alcune forze politiche
Quelle che non raggiungono
Diciamo quella soglia
Solo che
Bisogna pure capire che la furbizia italiana perché in un altro Paese questo non accade in Germania non è accaduto la clausola di sbarramento del cinque per cento in Germania
è servita per eliminare dal Parlamento quelli che non raggiungevano che va quella soglia
E in Italia noi abbiamo messo una serie
Diciamo di di composizioni l'otto per cento e quattro per cento il due per cento
E alla fine poi si fa la coalizione la coalizione deve dare diritti di tribù una anche a quelli che non raggiungono quella soglia
Per parlare
Per parlare della legge elettorale quindi noi io personalmente se non dovessimo arrivare
Alla formula del cancellierato
Beh io vedo io sono d'accordo con l'onorevole Napolitano il sistema francese che pure ha trovato dei sostenitori all'interno
Per la Democrazia cristiana negli anni
Novanta novantadue novantatré novantaquattro beh il doppio turno di collegio fu una proposta che aveva tra DTT tra i proponenti Elia De Mita Mancino
è non può non passò non passò per le furbizie
Che avevano un'origine però voglio dire all'onorevole Jervolino avevano un'origine napoletana
Perché si riteneva di potere compensare le perdite del Nord e attraverso no i guadagni da mezzogiorno il che il che non avvenne
Sul piano parlamentare io vorrei dire che il sistema che vien fuori dalla riforma
E i un sistema che non c'è più e cancellato
E stato cancellato perché la rappresentanza si è indebolita
Mettendo al centro della modifica un rapporto organico tra la maggioranza di governo e il primo ministro o meglio tra il primo ministro e la sua maggioranza che deve essere collegata alla sua candidatura
Noi abbiamo costituzionalizzato una rottura che è avvenuto anche nel corso di questo di questa legislatura
La rottura tra la maggioranza e l'opposizione
Cioè la incomunicabilità tra maggioranza e opposizione quando noi eravamo abituati sul piano parlamentare
E a confronti anche duri anche aspri ma poi sulle questioni essenziali
C'erano anche possibilità di convergenza se non totali almeno parziali noi potremmo citare una serie una serie di una serie di riforme
E sul sul piano
Della riforma quello che inquieta e il ruolo del
Primo Ministro assoluto
E il primo ministro assoluto è il frutto di una disattenzione potrei dire anche di una incultura
Perché sia detto sempre negli atti parlamentari e sostenuto come sostenuto anche da professore di diritto costituzionale uno dei quattro saggi senatore D'Onofrio
Che
L'esempio sarebbe stato quello io dell'Inghilterra
Cioè il primo ministro inglese sulle stesse posizioni del primo ministro che avremmo dovuto creare all'interno all'interno del nostro Paese
E poiché Inghilterra chi come conta di più
In caso di crisi di rapporti è il partito di maggioranza che può anche sostituire il primo ministro
è qui cella immodificabilità del quadro politico sulla base di quello che è avvenuto
Cioè spesso ci siamo sentiti dire che noi che vogliamo la pienezza delle funzioni parlamentari saremmo sostenitori del ribaltone
è noi siamo stati anche vittima di alcuni ribaltoni incautamente portati avanti anche la maggioranza di centrosinistra io non ho nessuna difficoltà a dirlo perché poi sono state quasi tutte funeste
E diciamo a a partire dalla Sicilia a finire alla Calabria
è un po'meno possiamo dire ma modificando non solo il quadro delle alleanze ma anche le persone la personalità candidato alla presidenza
Della della Giunta regionale
Solo solo in Campania c'è stato un temperamento anche perché il centrosinistra gode di un di una forte presenza nel nell'elettorato e quindi alla possibilità anche di superare diciamo questioni che non sono sempre facilmente accertabili e io sempre detto che è una questione è una questione di una norma vorrei dire
Alla senatrice Pagani è questione di un anno di una norma o di una cultura
Il rifiuto del ribaltone
Credo che diciamo non non serva una norma perché può anche avvenire
E a meno che non sia quella costituzionale come nel caso della riforma
Noi dovremmo teneva in piedi è sempre la stessa maggioranza essendo abbiamo dare la sfiducia al primo ministro che ho avesse commesso un reato
O non diciamo avesse degli impedimenti non solo piste fisici ma anche psichici
Oltre non rendesse rispetto ai problemi del Paese il parlamento è paralizzato perché se il primo ministro dice ai suoi di non votare contro a favore della sfiducia quello resta per cinque anni è una grande anomalia sì
Di un sistema che è stato portata avanti nel modo nel modo nel modo peggiore sul piano sul piano più generale
Ecco io vorrei convenire con l'onorevole Napolitano ringraziandolo per quello che ha detto
E Luisa che la mia stima nei suoi confronti è stata sempre forte e basta ed alta soprattutto nel bel risiedo in cui ha preceduto la Camera l'altra Assemblea convegni Tarchon autorevolezza ecco anche capacità di seguire i processi politici in un momento in cui e in quegli anni c'era una transizione che poi dette origine successivamente alla vittoria del centrosinistra se
Sia alla Camera che che al Senato
E vorrei dire che la preoccupazione maggiore questa riduzione del ruolo del Parlamento accompagnata a una legge elettorale che riduce diciamo il rapporto di rappresentanza o lo indebolisce noi andiamo in Parlamento come
Come nominati
Io ho sempre fatto la battaglia contro la lista proporzionale di questo sistema precedente perché nella proporzionale usciva rinominata adesso siamo tutti nominati quelli che escono naturalmente sono tutti nominate
Tant'è che io i sul piano parlamentare ho presentato un emendamento che assegnava ai partiti a posteriori
Indicare i nominativi di quelli che dovevano serrato sedere in Parlamento sulla base dei seggi per i seggi attribuiti ma io non mi voglio non mi voglio dilungare dico soltanto che ci sono molte questioni e si dovranno affrontare perché la battaglia referendaria non è soltanto l'andare alle urne per dire sì o dire no la battaglia referendaria è una battaglia anche di tipo culturale
I questo Paese nonostante
Diciamo forti presenze
Di uomini che potevano diciamo dare vita a riforme questo Paese sia trovato sempre di fronte alla difficoltà dei calcoli
Ai tempi poiché è stato citato Ruffilli ai tempi della Commissione Bozzi Bossi Bozzi
è De Mita segretario aveva rovesciato una diciamo una tendenza che era quella di realizzare le coalizioni all'indomani dell'elezione anziché preventivamente dichiarare chi
Avrebbe fatto parte delle coalizioni
Premiando i partiti minori proprio per incoraggiare la formazione delle coalizioni ma non trovando nessuna disponibilità perché all'epoca c'era diciamo la sacralità della proporzionale vissuta da entrambi i maggiori partiti però diciamo verso la fase di sfaldamento dei partiti sostenuta ha detto con franchezza allora
Maggiore dalla maggiore forza politica di opposizione
Che era all'epoca il Partito Comunista Italiano
Ora e dovremmo andare in direzione di una modifica di sistema me il sistema se
Parlamentare serve soprattutto per garantire che il ruolo centrale è e deve rimanere il Parlamento se voi dobbiamo spostare la rappresentanza nel ritenere che la rappresentanza non sia più del Parlamento debba essere del governo perché c'è una democrazia decidente quando è stupida
Professore scusi vi ringrazio per la prefazione quando è stupidità sono state dette sulla democrazia decidente ma la democrazia che decidente ci ha regalato questo primato dell'esecutivo anche rispetto rispetto al Parlamento
Io dovevo solo ringraziare ringrazio il senatore Fisichella ringrazio
L'onorevole De Mita ringrazio l'onorevole Napolitano per quello che hanno detto
Che resta un punto di riferimento a futura memoria perché dovremo riprendere il discorso delle modifiche costituzionali ringrazio il direttore del del mattino per la pazienza che ha avuto ma anche per l'efficace coordinamento ringrazio tutti voi per la vostra presenza
Sera grazie
Grazie
Nel